Dicono che dei tre che contano in società, Corioni a parte (nell'ordine il genero Nani, il figlio Fabio e Maifredi), Maifredi sia stato l'unico a difendere Iachini.dsdifr ha scritto:domanda ingenua: perché il Brescia non mette Maifredi direttamente in panchina?
Ma si dice anche che, col ritorno di Nani dal West Ham (carico di Diamanti e Daprelà, quest'ultimo, 19 anni, in campo a sorpresa contro il Milan), Maifredi non conti poi più molto.
Per inciso, "l'uomo col sigaro", il romano più avversato dalla tifoseria organizzata bresciana, è rimasto via un anno, quello della promozione.
Dopo la gara di sabato Corioni era furibondo, ma anche non ancora convinto dell'esonero, che però sarebbe arrivato, puntuale, nonostante i buoni uffici dell'ex tecnico del Bologna.
Condivido molto di quanto ha scritto MattVince.
Quel Brescia sembrava la squadra fatta da un matto, aspettarono fino all'ultimo giocatori che poi decisero di non venire, e di quelli buoni rimasti un paio non furono praticamente mai in grado di giocare.Corsair ha scritto:A Brescia poi, dal suo mentore Corioni, ossia da colui che l'aveva lanciato nel calcio che conta e che lo conosce come nessun altro; vero che quel Brescia era retrocesso praticamente alla 1° giornata, ma penso anche che Corioni lo sapesse ed in casi come questi ci siano le condizioni per lavorare per ottenere la conferma e ripartire l'anno successivo dalla B; in altre parole, era la piazza per alcuni aspetti ideale per ripartire: fiducia totale del presidente, nulla da perdere. Anche lì invece l'hanno mandato via.
Il problema di Maifredi fu subentrare all'unico allenatore che Corioni abbia mai stimato senza riserve: il suo eterno consigliere, Lucescu, che rimase in città (dove tutt'ora ha casa e regolamente torna) e sostanzialmente anche in società.
Il progetto sotteso all'incarico a Maifredi era tentare una strada spregiudicata per la salvezza: nella gara d'esordio del nuovo tecnico la squadra ebbe per una volta di più sfortuna pari alla propria debolezza (ed in questo sembra assomigliare molto alla presente), e così quando la salvezza non fu più possibile partì il progetto per l'anno successivo, ancora con Lucescu.