Borgonovo
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83800
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
Borgonovo
Non so se avete visto ieri sera il servizio sul suo dramma
Nessuno sapeva nulla, sono rimasto davvero scioccato, vederlo tracheotomizzato a fissare uno schermo.
Sono già 39 gli ex calciatori morti di SLA
http://it.youtube.com/watch?v=oZWBIpKHx ... re=related
Nessuno sapeva nulla, sono rimasto davvero scioccato, vederlo tracheotomizzato a fissare uno schermo.
Sono già 39 gli ex calciatori morti di SLA
http://it.youtube.com/watch?v=oZWBIpKHx ... re=related
Ultima modifica di tennisfan82 il ven set 05, 2008 9:31 am, modificato 3 volte in totale.
La SLA colpisce ancora.
Io l'ho saputo stamattina.
Serie A - Il dramma di Stefano Borgonovo
(Eurosport - ven, 05 set 07:53:00 2008)
Il bomber è stato colpito dalla SLA, la malattia dei calciatori: sono passati oltre 65 anni dalla morte di Lou Gehrig ma la malattia continua a uccidere e a coinvolgere sportivi. L'attaccante di Milan, Fiorentina e Nazionale è solo l'ultimo che esce coraggiosamente allo scoperto
Vederlo in televisione immobilizzato su una sedia a rotelle, collegato a un respiratore, incapace anche di parlare ma non di esprimersi, con uno sguardo vivo e lucido ma la voce sintetizzata da un computer, è un'esperienza sconvolgente: che consigliamo a tutti. Perché i suoi sintomi sono la nostra terapia.
Stefano Borgonovo ha 44 anni, una splendida moglie e quattro figli e ha vissuto una carriera intensa all'insegna del gol cominciata a Como e proseguita vestendo, le maglie di Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia. Un bomber da 62 gol ufficiali, tre presenze in nazionale Under e altrettante in nazionale maggiore che conquistò il filotto Scudetto, Coppa Campioni e Intercontinentale nel 1990 con il Milan; un giocatore con straordinarie qualità di finalizzatore che inizia a fare l'allenatore con le squadre giovanili del Como nel 2002 per interrompere la sua carriera di tecnico nel 2005 all'insorgere dei primi sintomi di una malattia che purtroppo gli sportivi hanno cominciato a conoscere troppo tardi.
Ha una sigla anonima, SLA, e un nome apparentemente poco comprensibile, ma terribile: sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Lou Gehrig.
Una malattia che porta il nome di uno sportivo, Gehrig era un giocatore di baseball, non per un caso. I medici americani che curarano Gehrig a New York, speravano che abbinando a questa tremenda malattia il nome di uno sportivo molto popolare, la gente ne avrebbe parlato, e la ricerca sarebbe cresciuta. Ma dalla morte di Gehrig sono passati 67 anni, e anche se i passi avanti nelle cure sono stati significativi, non sono certo sufficienti.
Il fatto poi che questa malattia abbia coinvolto un po' troppi sportivi per pensare che si tratti di una casualità, alimenta sospetti: davvero molte le vittime. Le immagini di Gianluca Signorini, così drammaticamente simili a quelle di Borgonovo sono ancora negli occhi di tutti. Ma da Segato, il primo calciatore ucciso dalla SLA a soli 44 anni, a Fulvio Bernardini, da Lombardi a Minghelli, da Vincenzi a Canizza, i fascicoli su calciatori e sportivi ammalati stanno aumentando a vista d'occhio: per non parlare di chi si è ammalato di qualcosa di molto simile, e ancora poco chiaro.
Si parla anche di decine di casi molto recenti, e attuali; mentre di quelli che si sono già conclusi con il decesso di campioni del passato forse si ha troppa poca memoria. C'è una denuncia da parte della famiglia di Bruno Beatrice che ha alimentato una indagine da parte di Raffaele Guariniello, magistrato della Procura di Torino che conosce bene il caso di Borgonovo e che da tempo porta avanti un'indagine sui possibili collegamenti tra la SLA e le attività sportive professionistiche, spesso legate anche a un uso massiccio di integratori, farmaci, anti-infiammatori, pain-killers e analgesici.
La SLA è una malattia tremenda, che trasfigura di sofferenza chi viene colpito. Un calciatore, un gladiatore dei giorni nostri, è portato a nascondersi: a vivere in silenzio il suo dramma. Non Signorini, non Borgonovo: cui deve andare un grazie per come si è saputo esporre, con coraggio e determinazione, e mostrare pubblicamente i segni della sua malattia.
A Giussano, dove Stefano è nato e dove oggi vive, sta per nascere una fondazione che porta il suo nome: il nostro calcio che macina milioni tra sprechi e assurdità la sostenga. Ci sono già moltissime associazioni che si stanno occupando di questa malattia che non colpisce solo gli eroi delle figurine, ma anche la gente normale che spesso non ha le risorse, la visibilità, gli appoggi per viverla con dignità.
Io l'ho saputo stamattina.
Serie A - Il dramma di Stefano Borgonovo
(Eurosport - ven, 05 set 07:53:00 2008)
Il bomber è stato colpito dalla SLA, la malattia dei calciatori: sono passati oltre 65 anni dalla morte di Lou Gehrig ma la malattia continua a uccidere e a coinvolgere sportivi. L'attaccante di Milan, Fiorentina e Nazionale è solo l'ultimo che esce coraggiosamente allo scoperto
Vederlo in televisione immobilizzato su una sedia a rotelle, collegato a un respiratore, incapace anche di parlare ma non di esprimersi, con uno sguardo vivo e lucido ma la voce sintetizzata da un computer, è un'esperienza sconvolgente: che consigliamo a tutti. Perché i suoi sintomi sono la nostra terapia.
Stefano Borgonovo ha 44 anni, una splendida moglie e quattro figli e ha vissuto una carriera intensa all'insegna del gol cominciata a Como e proseguita vestendo, le maglie di Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia. Un bomber da 62 gol ufficiali, tre presenze in nazionale Under e altrettante in nazionale maggiore che conquistò il filotto Scudetto, Coppa Campioni e Intercontinentale nel 1990 con il Milan; un giocatore con straordinarie qualità di finalizzatore che inizia a fare l'allenatore con le squadre giovanili del Como nel 2002 per interrompere la sua carriera di tecnico nel 2005 all'insorgere dei primi sintomi di una malattia che purtroppo gli sportivi hanno cominciato a conoscere troppo tardi.
Ha una sigla anonima, SLA, e un nome apparentemente poco comprensibile, ma terribile: sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Lou Gehrig.
Una malattia che porta il nome di uno sportivo, Gehrig era un giocatore di baseball, non per un caso. I medici americani che curarano Gehrig a New York, speravano che abbinando a questa tremenda malattia il nome di uno sportivo molto popolare, la gente ne avrebbe parlato, e la ricerca sarebbe cresciuta. Ma dalla morte di Gehrig sono passati 67 anni, e anche se i passi avanti nelle cure sono stati significativi, non sono certo sufficienti.
Il fatto poi che questa malattia abbia coinvolto un po' troppi sportivi per pensare che si tratti di una casualità, alimenta sospetti: davvero molte le vittime. Le immagini di Gianluca Signorini, così drammaticamente simili a quelle di Borgonovo sono ancora negli occhi di tutti. Ma da Segato, il primo calciatore ucciso dalla SLA a soli 44 anni, a Fulvio Bernardini, da Lombardi a Minghelli, da Vincenzi a Canizza, i fascicoli su calciatori e sportivi ammalati stanno aumentando a vista d'occhio: per non parlare di chi si è ammalato di qualcosa di molto simile, e ancora poco chiaro.
Si parla anche di decine di casi molto recenti, e attuali; mentre di quelli che si sono già conclusi con il decesso di campioni del passato forse si ha troppa poca memoria. C'è una denuncia da parte della famiglia di Bruno Beatrice che ha alimentato una indagine da parte di Raffaele Guariniello, magistrato della Procura di Torino che conosce bene il caso di Borgonovo e che da tempo porta avanti un'indagine sui possibili collegamenti tra la SLA e le attività sportive professionistiche, spesso legate anche a un uso massiccio di integratori, farmaci, anti-infiammatori, pain-killers e analgesici.
La SLA è una malattia tremenda, che trasfigura di sofferenza chi viene colpito. Un calciatore, un gladiatore dei giorni nostri, è portato a nascondersi: a vivere in silenzio il suo dramma. Non Signorini, non Borgonovo: cui deve andare un grazie per come si è saputo esporre, con coraggio e determinazione, e mostrare pubblicamente i segni della sua malattia.
A Giussano, dove Stefano è nato e dove oggi vive, sta per nascere una fondazione che porta il suo nome: il nostro calcio che macina milioni tra sprechi e assurdità la sostenga. Ci sono già moltissime associazioni che si stanno occupando di questa malattia che non colpisce solo gli eroi delle figurine, ma anche la gente normale che spesso non ha le risorse, la visibilità, gli appoggi per viverla con dignità.
Anch'io l'ho visto, per caso, ieri sera a SkySport24.
Sono rimasto a bocca aperta: mi ricordo come se fosse ieri il suo gol nella semifinale di Coppa Campioni contro il Bayern a Monaco, che permise al Milan di approdare in finale e poi vincere la Coppa nel 1990.
Qui un articolo che si riferisce a lui:
http://www.calcioblog.it/post/6664/stef ... lou-gehrig
Forza Stefano!
Sono rimasto a bocca aperta: mi ricordo come se fosse ieri il suo gol nella semifinale di Coppa Campioni contro il Bayern a Monaco, che permise al Milan di approdare in finale e poi vincere la Coppa nel 1990.
Qui un articolo che si riferisce a lui:
http://www.calcioblog.it/post/6664/stef ... lou-gehrig
Forza Stefano!
Visto stamattina, ed è stato uno shock.
Al di là del campione, la prima reazione che ho avuto, come in altri casi analoghi, è chiedermi perché debbano esistere queste cose.
Pare veramente che ci sia una relazione con il calcio, o almeno questo è quanto dicono le statistiche, perché vi sono sport in cui l'incidenza di questa malattia non è diversa da quella registrata per la popolazione comune.
Forza Stefano!
Al di là del campione, la prima reazione che ho avuto, come in altri casi analoghi, è chiedermi perché debbano esistere queste cose.
Pare veramente che ci sia una relazione con il calcio, o almeno questo è quanto dicono le statistiche, perché vi sono sport in cui l'incidenza di questa malattia non è diversa da quella registrata per la popolazione comune.
Forza Stefano!
Roberto74 ha scritto:
Pare veramente che ci sia una relazione con il calcio, o almeno questo è quanto dicono le statistiche, perché vi sono sport in cui l'incidenza di questa malattia non è diversa da quella registrata per la popolazione comune.
Forza Stefano!
Vero, l'ho letto anch'io.
Si pensava fosse una questione di doping, ma poi ci si è accorti che nel ciclismo (sport in cui molti fanno, purtroppo, uso di doping) non risultano casi di atleti colpiti da SLA.
SI pensa che il fatto che molti calciatori siano colpiti da questa malattia, sia dovuto ad una serie di concause: molti traumi subiti (anche alla testa), utilizzo eccessivo di anti-infiammatori, pesticidi utilizzati per il manto erboso dei campi, sforzi troppo intensi e ripetuti ecc.
La ricerca, in Italia, è molto avanzata. Sarebbe giusto che i calciatori devolvano una parte dei loro stipendi milionari a tale ricerca, visto che li interessa da vicino. E per dare una mano a molti loro colleghi.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83800
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83800
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
Il prossimo 8 ottobre Fiorentina e Milan si incontreranno a Firenze in una partita amichevole il cui incasso andrà alla neonata fondazione "Stefano Borgonovo". L'ex centravanti viola e rossonero sta vivendo un vero e proprio calvario: colpito dalla SLA (o morbo di Lou Gherig) è peggiorato molto negli ultimi due anni e mezzo. Quarantaquattro anni, una moglie e quattro figli, vive attraverso un respiratore artificiale e può comunicare solo attraverso un computer che legge il suo sguardo, essendo il resto del corpo totalmente immobilizzato. Alla gara amichevole parteciparanno anche gli ex compagni di squadra di Borgonovo a cominciare da Roberto Baggio che proprio col centravanti di Giussano formò una invidiabile coppia che dalla maglia viola arrivò fino alla Nazionale di Azeglio Vicini alla fine degli anni '80. "Mi rifiuto di pensare che la mia malattia sia legata al calcio" spiega attraverso il computer l'ex attaccante. E poi: "Ci rivolgiamo alle istituzioni e ringrazio il Presidente Silvio Berlusconi che insieme ai fratelli Della Valle ha voluto organizzato la partita di Firenze. Abbiamo bisogno di aiuto, non vogliamo morire".
- mosquito19
- Illuminato
- Messaggi: 2736
- Iscritto il: lun lug 16, 2007 5:14 pm
Anch'io ieri l'ho visto a Sky sport 24! Agghiacciante vederlo praticamente immobile.Io non capisco perchè esistano queste cose così terribili. Questa malattia dicono che colpisce maggiormente i calciatori, come viene riportato dalle statistiche, sembra dovuto per quanto riguarda loro, al troppo utilizzo in carriera di antinfiammatori!
-
- Utente dell' anno 2021
- Messaggi: 75981
- Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
- Località: Salò
- Contatta:
- dsdifr
- Massimo Carbone
- Messaggi: 35374
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: Firenze, Italia.
in realtà ci sono perplessità.mosquito19 ha scritto:Anch'io ieri l'ho visto a Sky sport 24! Agghiacciante vederlo praticamente immobile.Io non capisco perchè esistano queste cose così terribili. Questa malattia dicono che colpisce maggiormente i calciatori, come viene riportato dalle statistiche, sembra dovuto per quanto riguarda loro, al troppo utilizzo in carriera di antinfiammatori!
L'aumento di incidenza riguarda solo il calcio e non gli altri sport anche a livello professionistico, per cui sembra fuori luogo parlare di doping o di antiinfiammatori;
è stato tirato in ballo l'uso di sostanze tossiche per preservare i campi... ma allora il rugby?
Rimane l'ipotesi dei colpi di testa, ma sinceramente mi sembra fantasiosa: i pugili, il cui cranio è sottoposto a ben altri traumi, semmai si beccano il Parkinson ma non la SLA.
La verità è che al momento non si sa proprio che pesci prendere, è terrificante ma è così.
dsdifr ha scritto:Rimane l'ipotesi dei colpi di testa, ma sinceramente mi sembra fantasiosa: i pugili, il cui cranio è sottoposto a ben altri traumi, semmai si beccano il Parkinson ma non la SLA.
Non mi sembra così fantasiosa: i pugili vengono colpiti al volto più che in testa.
I calciatori, invece, colpiscono il pallone con la fronte decine di volte nel corso di una partita e ogni giorno in allenamento.
Anni fa leggevo un articolo di Piero Angela in cui il giornalista diceva che a ogni colpo di testa un calciatore perde un certo numero (erano diverse decine, forse addirittura l'ordine di grandezza era il centinaio) di cellule cerebrali, le quali (al contrario delle altre) non vengono poi rimpiazzate da nuove cellule.
Che poi questi lievi traumi quotidiani, alla lunga, si riverberino dando origine a una degenerazione del sistema nervoso, la cosa non dovrebbe sorprendere più di tanto.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
-
- Illuminato
- Messaggi: 3089
- Iscritto il: lun gen 15, 2007 12:33 am
dsdifr ha scritto:in realtà ci sono perplessità.mosquito19 ha scritto:Anch'io ieri l'ho visto a Sky sport 24! Agghiacciante vederlo praticamente immobile.Io non capisco perchè esistano queste cose così terribili. Questa malattia dicono che colpisce maggiormente i calciatori, come viene riportato dalle statistiche, sembra dovuto per quanto riguarda loro, al troppo utilizzo in carriera di antinfiammatori!
L'aumento di incidenza riguarda solo il calcio e non gli altri sport anche a livello professionistico, per cui sembra fuori luogo parlare di doping o di antiinfiammatori;
è stato tirato in ballo l'uso di sostanze tossiche per preservare i campi... ma allora il rugby?
Rimane l'ipotesi dei colpi di testa, ma sinceramente mi sembra fantasiosa: i pugili, il cui cranio è sottoposto a ben altri traumi, semmai si beccano il Parkinson ma non la SLA.
La verità è che al momento non si sa proprio che pesci prendere, è terrificante ma è così.
il calcio è lo sport più praticato al mondo e gode di un campione molto più vasto nel quale possono verificarsi malattie.
A volte mi vergogno di essere italiano, poi mi ricordo di essere napoletano e mi torna il sorriso. A. de laurentiis
Ro ha scritto:dsdifr ha scritto:Rimane l'ipotesi dei colpi di testa, ma sinceramente mi sembra fantasiosa: i pugili, il cui cranio è sottoposto a ben altri traumi, semmai si beccano il Parkinson ma non la SLA.
Non mi sembra così fantasiosa: i pugili vengono colpiti al volto più che in testa.
I calciatori, invece, colpiscono il pallone con la fronte decine di volte nel corso di una partita e ogni giorno in allenamento.
Anni fa leggevo un articolo di Piero Angela in cui il giornalista diceva che a ogni colpo di testa un calciatore perde un certo numero (erano diverse decine, forse addirittura l'ordine di grandezza era il centinaio) di cellule cerebrali, le quali (al contrario delle altre) non vengono poi rimpiazzate da nuove cellule.
Che poi questi lievi traumi quotidiani, alla lunga, si riverberino dando origine a una degenerazione del sistema nervoso, la cosa non dovrebbe sorprendere più di tanto.
credo che abbia ragione dsdfir.
sai perchè ro?
perchè la percentuale dei casi è altissima tra i giocatori di A-B-C e invece diventa normale per quanto riguada calciatori di categorie inferiori che di testa ci danno come gli altri.
comunque al riguardo io ho giocato a calcio per 17 anni e vi assicuro che oggi è un altro sport.
20 anni fa le palle in confronto ad oggi pesavano il doppio.
ricordo colpi di testa (con palla bagnata poi...)di fronte e dopo poco dolori alla nuca tremendi.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83800
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 34006
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: Torino
- Contatta:
Roberto74 ha scritto:Visto stamattina, ed è stato uno shock.
Al di là del campione, la prima reazione che ho avuto, come in altri casi analoghi, è chiedermi perché debbano esistere queste cose.
Pare veramente che ci sia una relazione con il calcio, o almeno questo è quanto dicono le statistiche, perché vi sono sport in cui l'incidenza di questa malattia non è diversa da quella registrata per la popolazione comune.
Forza Stefano!
Io lo sapevo da diversi giorni.
Su Fiorentina.it avevano scritto che stava male ma non avevano specificato cosa. Ma ero quasi sicuro al 90% che fosse quel tipo di malattia.
Come hai giustamente sottolineato colpisce molto i calciatori e non ha attinenza con il doping, visto che per il ciclismo i casi sono quasi prossimi allo zero.
La SLA colpisce 6 persone su 100 mila.
Nel calcio ci sono 43 casi su 30 mila.
Queste potrebbero essere le cause: traumi a gambe e testa, abuso di anti-infiammatori, sforzi eccessivi in allenamenti e partite, contatti con pesticidi usati per i campi da gioco, predisposizione genetica.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148838
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
tennisfan82 ha scritto:Io ho sentito stamattina che la maggior parte dei giocatori che contraggono la SLA sono centrocampisti.
che non mi sembra siano quelli che colpiscono di piu' di testa, ma potrei sbagliarmi...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Io ho sentito stamattina che la maggior parte dei giocatori che contraggono la SLA sono centrocampisti.
che non mi sembra siano quelli che colpiscono di piu' di testa, ma potrei sbagliarmi...
Oddio: Signorini era un difensore che del gioco aereo faceva una delle sue principali qualità. Lo stesso Borgonovo era un buon colpitore di testa. I portieri, viceversa, sono poco avvezzi a questo gesto tecnico (eccezion fatta per Rampulla, of course)
Poi comunque non si può generalizzare così facilmente: Ambrosini è un centrocampista e colpisce moltissimo la palla di testa; Pizarro è centrocampista ma difficilmente si disimpegna nel gioco aereo.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148838
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Nickognito ha scritto:il doping non so se c'entra, me mi sembra un po' strano dire che allora accadrebbe anche in tale o tale altro sport. Magari è un tipo di sostanza dopante che si è usata soprattutto nel calcio..
Doping non credo. Trovo più credibili le altre spiegazioni (contatto con i pesticidi, utilizzo smoato di anti-infiammatori e soprattutto piccoli e frequenti traumi cranici che alla fine possono lasciare il segno).
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148838
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
- Pippo and Potito
- FooLminato
- Messaggi: 12388
- Iscritto il: lun mag 23, 2005 12:51 pm
- Località: Torre del Greco, la capitale del tennis
- Contatta:
Circa la SLA ne so qualcosa in quanto mia madre si occupa professionalmente proprio di questa malattia ed è membro dell'AISLA, di cui tennisfan ha postato il link.
Purtroppo al momento non esiste una cura, anche se sono in fase di sperimentazione alcuni farmaci che sembra facciano vivere meglio e di più gli ammalati. L'unico dato certo è quello statistico che dice che nel calcio c'è una frequenza di ammalati di SLA enorme. Le cause sono sicuramente nel mix di componenti citato oggi dalla Gazzetta dello Sport e ripreso in uno dei primi post di questo topic.
Quello che mia madre considera particolarmente è la componente dei pesticidi usati per i campi di calcio. La frequenza di morti di SLA di atleti che gareggiavano su erba è maggiore di quella di atleti che gareggiavano su altre superfici. Ciò verrebbe spiegato anche da alcuni recenti casi nel golf e nel tennis (di cui un caso di malattia attualmente riguarda l'Italia).
Purtroppo al momento non esiste una cura, anche se sono in fase di sperimentazione alcuni farmaci che sembra facciano vivere meglio e di più gli ammalati. L'unico dato certo è quello statistico che dice che nel calcio c'è una frequenza di ammalati di SLA enorme. Le cause sono sicuramente nel mix di componenti citato oggi dalla Gazzetta dello Sport e ripreso in uno dei primi post di questo topic.
Quello che mia madre considera particolarmente è la componente dei pesticidi usati per i campi di calcio. La frequenza di morti di SLA di atleti che gareggiavano su erba è maggiore di quella di atleti che gareggiavano su altre superfici. Ciò verrebbe spiegato anche da alcuni recenti casi nel golf e nel tennis (di cui un caso di malattia attualmente riguarda l'Italia).
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
- mosquito19
- Illuminato
- Messaggi: 2736
- Iscritto il: lun lug 16, 2007 5:14 pm
Quello che mia madre considera particolarmente è la componente dei pesticidi usati per i campi di calcio. La frequenza di morti di SLA di atleti che gareggiavano su erba è maggiore di quella di atleti che gareggiavano su altre superfici. Ciò verrebbe spiegato anche da alcuni recenti casi nel golf e nel tennis (di cui un caso di malattia attualmente riguarda l'Italia).
Scusante la mia ignoranza, ma si parla di erba vera??
- Pippo and Potito
- FooLminato
- Messaggi: 12388
- Iscritto il: lun mag 23, 2005 12:51 pm
- Località: Torre del Greco, la capitale del tennis
- Contatta:
mosquito19 ha scritto:Quello che mia madre considera particolarmente è la componente dei pesticidi usati per i campi di calcio. La frequenza di morti di SLA di atleti che gareggiavano su erba è maggiore di quella di atleti che gareggiavano su altre superfici. Ciò verrebbe spiegato anche da alcuni recenti casi nel golf e nel tennis (di cui un caso di malattia attualmente riguarda l'Italia).
Scusante la mia ignoranza, ma si parla di erba vera??
Si
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
- mosquito19
- Illuminato
- Messaggi: 2736
- Iscritto il: lun lug 16, 2007 5:14 pm
- Pippo and Potito
- FooLminato
- Messaggi: 12388
- Iscritto il: lun mag 23, 2005 12:51 pm
- Località: Torre del Greco, la capitale del tennis
- Contatta:
mosquito19 ha scritto:Pippo quindi non l'erba sintetica! Poi hai detto un caso nel tennis in Italia? Ma se in Italia ci sono 3 campi da tennis in erba vera!
Si tratta di un giocatore che ha giocato non solo in Italia e ovviamente solo in via residuale sull'erba. Mi scuserai ma non posso fare il nome.
L'erba sintetica si è diffusa solo di recente. Difficile poterla usare per statistiche, che riguardano la popolazione intorno ai 35-45 anni.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
pesticidi?
l'ho sentito dire.
però l'erba vale anche per i rugbisti francesi, inglesi, britannici in genere e i casi come sono lassù.
i tennisti europei sono meno coinvolti ma i britanici e gli australiani di più.
anche lì bisognerebbe sapere le percentuali.
poi mi pare che si ci riferisca a percentuali alte nelle squadre italiane e non di calcio in genre.
io so per certo che ai calciatori di 20-30 ani fa veniva somministrato molto micoren e io credo che si ci sia possibilità che l'attinenza sia nell'abuso di antinfiammatori tipo voltaren e qualche stimolante.
comunque è difficile capire la causa.
ripeto, bisogna vedere le percentuali per i calciatori inglesi, francesi eccetera.
l'ho sentito dire.
però l'erba vale anche per i rugbisti francesi, inglesi, britannici in genere e i casi come sono lassù.
i tennisti europei sono meno coinvolti ma i britanici e gli australiani di più.
anche lì bisognerebbe sapere le percentuali.
poi mi pare che si ci riferisca a percentuali alte nelle squadre italiane e non di calcio in genre.
io so per certo che ai calciatori di 20-30 ani fa veniva somministrato molto micoren e io credo che si ci sia possibilità che l'attinenza sia nell'abuso di antinfiammatori tipo voltaren e qualche stimolante.
comunque è difficile capire la causa.
ripeto, bisogna vedere le percentuali per i calciatori inglesi, francesi eccetera.
mosquito19 ha scritto:...come viene riportato dalle statistiche, sembra dovuto per quanto riguarda loro, al troppo utilizzo in carriera di antinfiammatori!
Bisogna vedere quale tipo di antinfiammatori siano stati utilizzati.
Personalmente vi posso dire che sono anni che faccio un uso saltuario di antinfiammatori, soffrendo di artrosi non posso farne a meno, non mi è ancora capitato nulla...
Credo che le cause siano da attribuire ad un mix di integratori e di farmaci, in passato troppi calciatori hanno fatto un largo uso di carnitina, ad esempio.
Più che al singolo farmaco, occorre stare molto attenti alle interazioni, magari anche con i pesticidi contenuti nei campi di gioco.
La cosa strana è che altri calciatori (dello stesso periodo) non si sono mai ammalati...
Mi spiace molto per Borgonovo, la notizia ha sbalordito anche me.
« Sarei disposto ad avere 37 e 2 tutta la vita in cambio della seconda di servizio di McEnroe »
Beppe Viola
Beppe Viola
Poi c'è anche da dire un'altra cosa: se i colpi di testa causassero la SLA, Francesco "Ciccio" Graziani sarebbe già morto da un pezzo, con tutti i gol che segnò di testa nel Torino e nella Roma...
« Sarei disposto ad avere 37 e 2 tutta la vita in cambio della seconda di servizio di McEnroe »
Beppe Viola
Beppe Viola
- Alga
- Quasi utente dell' anno 2023
- Messaggi: 56261
- Iscritto il: ven giu 23, 2000 2:00 am
- Località: Roma, LAZIO
Il Romanista - Carlo Petrini: "Tanti come Borgonovo... nell'ombra"
DI DANIELE LO MONACO
Carlo Petrini, tu la storia di Borgonovo la conoscevi da tempo.
"La conoscevo e mi era capitato anche di citarla in qualche dibattito. Capisco la volontà della famiglia, ma io sono dell'idea che bisogna parlarne il più possibile di queste cose. Che senso ha tener nascosta questa malattia come fosse un delitto? Bisogna mettere in guardia i ragazzi di oggi".
I numeri con l'incidenza sulla categoria dei calciatori sono spietati, da brividi.
"Il calcio rifiuta questi morti e rifiuta questi malati, me come tutti gli altri. Io non l'ho visto, ma m'hanno detto che tra le poche cose che ha detto attraverso il macchinario che gli serve per parlare, Borgonovo ha affermato che il calcio in tutto questo non c'entra. Ma lui ha giocato a calcio, non ha fatto il minatore. Escludere a priori che il calcio non c'entra è assurdo...".
Chi può avere questo interesse?
"L'interesse ce l'ha il mondo del calcio. Chi gioca oggi, almeno chi gioca oggi, ha il diritto di sapere. Per evitare altre bombe di cortisone e tutte quelle altre schifezze che a noi hanno permesso di giocare e poi ci hanno ridotto così, come degli stracci usati. Invece hanno paura a dirlo, perché poi il giocatore magari si rifiuta di giocare se sta male, e si interrompe lo spettacolo. Questo è lo schifo".
Ibrahimovic è stato l'ultimo: dice che non gioca più con le infiltrazioni.
"Ha ragione, lo facessero tutti. Per evitare un giorno di ritrovarsi come me. Cieco e con un cancro".
Gli occhi come vanno?
"Ormai un disastro. Ho la cosiddetta cecità bianca, non riesco a distinguere niente, vedo solo ombre e non riesco più a capire se davanti ho un cane, una macchina o un uomo. E sai perché? Perché dopo l'operazione al cervello mi hanno dovuto fare un trattamento pesante di cortisone che ha spento l'occhio buono piano piano. E allora, quando ripenso a quante fiale di cortisone ho assunto per giocare, non sono autorizzato a pensare che il glaucoma che mi ha fatto perdere un occhio nel 1991 sia stato causato proprio dall'abuso di cortisonici? Con i miei 4 decimi all'altro occhio potevo essere un re. E invece adesso non so se sul piatto ho una bistecca o dei pomodori".
E quel ricamino in testa come ricordo.
"Per il momento sopravvivo con la chemioterapia. La realtà però è che ormai siamo in troppi, troppi malati, troppi morti. Vengono dubbi a tutti. Quando giocavamo ci facevano in continuazione punture endovenose, prendevamo esafosfina, neoton, micoren, cortex, tutto in maniera scellerata. A loro interessava solo se potevi dare una mano alla squadra".
Anche quando eri alla Roma?
"Meno. Ma anche lì ricordo, per esempio, prima di un Roma-Juventus io, Negrisolo, Spadoni, Prati, Morini eravamo in albergo ad aspettare il medico argentino Rubens Oliva, e quel giorno ci infiltrò tutti per poter giocare. Non sapevamo neanche che cazzo ci sparavano dentro perché aveva bottigliette senza etichetta. Giocavamo ma poi la sera non ci reggevamo neanche in piedi".
Ora si sta diffondendo una comune presa di coscienza.
"E' la mia battaglia. Tutti devono sapere come siamo ridotti. Soprattutto noi che siamo ancora sopravvissuti. E tutto per aver fatto un piacere a un allenatore che se ne sbatte le palle se l'anno dopo non ci sei più".
I medici non hanno abbastanza potere?
"Guarda Volpi che l'anno scorso si era ribellato. E' dovuto andare in rotta di collisione con Mancini. A me i dottori non mi hanno detto che cosa potevamo rischiare. Anzi, ai miei tempi erano addirittura consenzienti. Il dottore bravo per una squadra di calcio non è quello che cura. Ma quello che rimette in piedi in tempo".
Ce ne sono tanti nell'ombra come Borgonovo?
"So che ce ne sono. Ma anche le percentuali conosciute su questa malattia sono già così piuttosto significative. Tutti noi viviamo nel terrore. E invece di metterlo in risalto qui si cerca di nascondere".
DI DANIELE LO MONACO
Carlo Petrini, tu la storia di Borgonovo la conoscevi da tempo.
"La conoscevo e mi era capitato anche di citarla in qualche dibattito. Capisco la volontà della famiglia, ma io sono dell'idea che bisogna parlarne il più possibile di queste cose. Che senso ha tener nascosta questa malattia come fosse un delitto? Bisogna mettere in guardia i ragazzi di oggi".
I numeri con l'incidenza sulla categoria dei calciatori sono spietati, da brividi.
"Il calcio rifiuta questi morti e rifiuta questi malati, me come tutti gli altri. Io non l'ho visto, ma m'hanno detto che tra le poche cose che ha detto attraverso il macchinario che gli serve per parlare, Borgonovo ha affermato che il calcio in tutto questo non c'entra. Ma lui ha giocato a calcio, non ha fatto il minatore. Escludere a priori che il calcio non c'entra è assurdo...".
Chi può avere questo interesse?
"L'interesse ce l'ha il mondo del calcio. Chi gioca oggi, almeno chi gioca oggi, ha il diritto di sapere. Per evitare altre bombe di cortisone e tutte quelle altre schifezze che a noi hanno permesso di giocare e poi ci hanno ridotto così, come degli stracci usati. Invece hanno paura a dirlo, perché poi il giocatore magari si rifiuta di giocare se sta male, e si interrompe lo spettacolo. Questo è lo schifo".
Ibrahimovic è stato l'ultimo: dice che non gioca più con le infiltrazioni.
"Ha ragione, lo facessero tutti. Per evitare un giorno di ritrovarsi come me. Cieco e con un cancro".
Gli occhi come vanno?
"Ormai un disastro. Ho la cosiddetta cecità bianca, non riesco a distinguere niente, vedo solo ombre e non riesco più a capire se davanti ho un cane, una macchina o un uomo. E sai perché? Perché dopo l'operazione al cervello mi hanno dovuto fare un trattamento pesante di cortisone che ha spento l'occhio buono piano piano. E allora, quando ripenso a quante fiale di cortisone ho assunto per giocare, non sono autorizzato a pensare che il glaucoma che mi ha fatto perdere un occhio nel 1991 sia stato causato proprio dall'abuso di cortisonici? Con i miei 4 decimi all'altro occhio potevo essere un re. E invece adesso non so se sul piatto ho una bistecca o dei pomodori".
E quel ricamino in testa come ricordo.
"Per il momento sopravvivo con la chemioterapia. La realtà però è che ormai siamo in troppi, troppi malati, troppi morti. Vengono dubbi a tutti. Quando giocavamo ci facevano in continuazione punture endovenose, prendevamo esafosfina, neoton, micoren, cortex, tutto in maniera scellerata. A loro interessava solo se potevi dare una mano alla squadra".
Anche quando eri alla Roma?
"Meno. Ma anche lì ricordo, per esempio, prima di un Roma-Juventus io, Negrisolo, Spadoni, Prati, Morini eravamo in albergo ad aspettare il medico argentino Rubens Oliva, e quel giorno ci infiltrò tutti per poter giocare. Non sapevamo neanche che cazzo ci sparavano dentro perché aveva bottigliette senza etichetta. Giocavamo ma poi la sera non ci reggevamo neanche in piedi".
Ora si sta diffondendo una comune presa di coscienza.
"E' la mia battaglia. Tutti devono sapere come siamo ridotti. Soprattutto noi che siamo ancora sopravvissuti. E tutto per aver fatto un piacere a un allenatore che se ne sbatte le palle se l'anno dopo non ci sei più".
I medici non hanno abbastanza potere?
"Guarda Volpi che l'anno scorso si era ribellato. E' dovuto andare in rotta di collisione con Mancini. A me i dottori non mi hanno detto che cosa potevamo rischiare. Anzi, ai miei tempi erano addirittura consenzienti. Il dottore bravo per una squadra di calcio non è quello che cura. Ma quello che rimette in piedi in tempo".
Ce ne sono tanti nell'ombra come Borgonovo?
"So che ce ne sono. Ma anche le percentuali conosciute su questa malattia sono già così piuttosto significative. Tutti noi viviamo nel terrore. E invece di metterlo in risalto qui si cerca di nascondere".
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
- FooL
- Massimo Carbone
- Messaggi: 28495
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: Salerno, California
- Contatta:
Povero Borgonovo
Potranno cercare di spiegarla in 1000 modi diversi, ma alcune delle ipotesi mi fanno ridere:
1) gli allenamenti duri
- non mi risulta che il calcio sia lo sport in cui gli atleti vengono sottoposti a carichi di lavoro così tanto più pesanti rispetto ad altri sport
2) i pesticidi
- con tutti gli sport che si praticano sull'erba, proprio il calcio? Esistono in commercio pesticidi esclusivamente per campi da calcio?
3) i traumi alla testa
- 8 pugili professionisti su 10 allora dovrebbero rischiare la SLA!
Io propenderei per l'ipotesi-farmaci.
Delle schifezze che venivano somministrate ai calciatori tra anni '70 e '80 ormai sappiamo quasi tutto, del resto...
Potranno cercare di spiegarla in 1000 modi diversi, ma alcune delle ipotesi mi fanno ridere:
1) gli allenamenti duri
- non mi risulta che il calcio sia lo sport in cui gli atleti vengono sottoposti a carichi di lavoro così tanto più pesanti rispetto ad altri sport
2) i pesticidi
- con tutti gli sport che si praticano sull'erba, proprio il calcio? Esistono in commercio pesticidi esclusivamente per campi da calcio?
3) i traumi alla testa
- 8 pugili professionisti su 10 allora dovrebbero rischiare la SLA!
Io propenderei per l'ipotesi-farmaci.
Delle schifezze che venivano somministrate ai calciatori tra anni '70 e '80 ormai sappiamo quasi tutto, del resto...
FøøL™ a.k.a. Big Nasty©
"His 35th and 36th points of the night had come on a floater so sweet it could make honey jealous"
"His 35th and 36th points of the night had come on a floater so sweet it could make honey jealous"
- mosquito19
- Illuminato
- Messaggi: 2736
- Iscritto il: lun lug 16, 2007 5:14 pm
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 34006
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: Torino
- Contatta:
Ieri serata emozionante.
Devo dire che la famiglia Borgonovo ha un grande coraggio; non so quanti si sarebbero fatti vedere in quelle condizioni.
Un in bocca al lupo a Stefano, alla sua famiglia e alla fondazione a lui intitolata.
Due annotazioni sulla partita di ieri:
1) Dida ed Emerson sembravano piu' ex di G. Galli ed Albertini (portiere e' riuscito a prender gol sotto le gambe
2) Nippo Nappi lo vedrei ancora bene nel tridente offensivo viola attuale al posto di Santana.
Devo dire che la famiglia Borgonovo ha un grande coraggio; non so quanti si sarebbero fatti vedere in quelle condizioni.
Un in bocca al lupo a Stefano, alla sua famiglia e alla fondazione a lui intitolata.
Due annotazioni sulla partita di ieri:
1) Dida ed Emerson sembravano piu' ex di G. Galli ed Albertini (portiere e' riuscito a prender gol sotto le gambe
2) Nippo Nappi lo vedrei ancora bene nel tridente offensivo viola attuale al posto di Santana.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83800
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta: