Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Casettina modesta...

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Nel 1978 durante il mundial, fa una domanda al generale dittatore : “E' vero che qui scompaiono le persone?”, gli consigliano di lasciare l’Argentina. Due campioni con l'anima ribelle come Pietro Mennea e Diego Maradona gli hanno riservato le confidenze più intime e scomode. Ci sono la maglia del Grande Torino e la foto col "Gallo" Belotti. C'è la sua agenda che alla lettera T pare mettesse in ordine: fratelli Taviani, Little Tony, Toquinho e Massimo Troisi. E poi c'è l'altra foto: quella in cui a cena ci sono davvero Gabriel Garcia Marquez, Sergio Leone, Robert De Niro, Muhammad Ali e naturalmente lui.
"Eravamo un ponte fra i fatti e la gente. All’inizio ho pensato che i social portassero più democrazia, ora sono pessimista. Il buon giornalismo di approfondimento vivrà nell’incrocio fra il metodo del vecchio mestiere e le nuove forme di comunicazione".

Esce il docufilm su Gianni Minà

https://www.facebook.com/10951068752200 ... 638887401/
___________________________________________________________

(fonte: laRepubblica - foto: storiedicalcio)
Lo voglio rivedere, Fabio
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook My Football Heroes.

A Wembley era in programma una partita amichevole tra Inghilterra e Argentina.
La Seleccion è guidata in panchina da "el Loco" Bielsa e in campo da un centrocampista grintoso e con le doti di leader, "El cholo" Simeone.
In tribuna a vedere la partita c'è Don Carlos, papà del Cholo, accompagnato da tre suoi amici. Una volta sistemati nei rispettivi posti,a Carlos viene voglia di fare una scommessa con gli amici:
"Volete vedere che anche da qui, lontani dal campo, se fischio in un modo particolare Diego mi sente e mi riconosce?"
Gli amici accettano la sfida sicuri che fosse impossibile riconoscere dei fischi tra i rumori di Wembley.
La scommessa inizia al via della partita, i primi due strani fischi di Don Carlos vanno a vuoto e gli amici se la ridono.
Altri due fischi non ottengono il risultato poi, quasi a fine primo tempo, c'è una rimessa laterale nella zona della tribuna.
Simeone corre a battere. E Don Carlos fischia ancora tra i sorrisi generali. Il Cholo batte la rimessa, si gira arrabbiatissimo urlando verso la tribuna:
"E dai, smettila chiudi quella bocca... basta con questi fischi!'",
Don Carlos, soddisfatto, sbeffeggia i suoi amici e sorride di gusto.
Bielsa vede la reazione di Simeone ma non comprende il motivo del gesto "il Cholo sembrava impazzito, imbizzarrito!".
Finita la partita, Bielsa domanda a Simeone cosa avesse provocato un gesto tanto rabbioso.
La risposta fece ridere tutto lo spogliatoio argentino:
"Mio padre continuava a fischiare per farsi notare, gli ho detto di smetterla"...

Forse, in questi momenti tristi, Diego Simeone starà ripercorrendo la sua vita vissuta con la presenza costante di papà Carlos nonostante sia andato via prestissimo da casa, dall'Argentina per venire in Europa.
E sentirà probabilmente nelle orecchie quel fischio, così familiare e unico da essere riconosciuto anche nel frastuono di Wembley.
Questa volta però non gli darà noia, magari gli strapperà un sorriso tra le lacrime.

Condoglianze Cholo
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da dsdifr »

:cry:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Tican »

Monheim ha scritto:Casettina modesta...

Grandissimo Antó, goditela fino in fondo...
<Parliamo di sport e non di simpatia. Forse potremo essere più obiettivi.> Ciao M.
<E non te va bene quando si gioca tutto in una schedona, e non ti va bene se ci sono i doppi turni... non invidio tua moglie :D :D> Ciao V.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Quando Zico fece "licenziare" Maurizio Mosca in diretta tv al Processo!
https://footballstory.mondocalcionews.i ... ornacchia/

Questa mi mancava, ma non mi stupisco.
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

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E' sempre un bel ragazzo
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da dsdifr »

Vabbè dai sarà un fotomontaggio: hanno recuperato le cosce di Bale e gliele hanno messe sotto la maglietta :D
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Re: Storie di calcio e non...

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Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

dsdifr ha scritto:Vabbè dai sarà un fotomontaggio: hanno recuperato le cosce di Bale e gliele hanno messe sotto la maglietta :D
E poi c'è l'altro bel ragazzo Rivaldo...
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Se tengono Javorcic possono fare ottime cose pure in B.

9 gol in 38 gare, come la Reggiana nel 1970-71

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Curiosità.

Cassano ha segnato in nazionale più gol di Totti, ed ha una media gol doppia, in maglia azzurra.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook My Football Heroes:

Spesso, a fine allenamento, Oliver si fermava con noi per tirare in porta. Aveva problemi di coordinazione, non era sciolto di bacino, aveva difficolta' a fare certi gesti tecnici, non usava il sinistro e calciava quasi solo di piatto. Saltava male, battendo a terra con tutti e due i piedi".

Questo è il racconto, di un componente dello staff tecnico dell'Ascoli, che spiega come fosse Oliver Bierhoff quando arrivò in Italia. Veniva da buoni campionati in Austria ma l'impatto con la Serie A è disastroso, con prestazioni pessime.
Ad Ascoli viene presto etichettato come un bidone, ma Bierhoff invece di andare via decide di lavorare sodo per migliorare e cambiare la sua carriera. L'occasione arriva con la retrocessione in B dei marchigiani. In tre anni segna 46 gol e si guadagna la chiamata dell'Udinese.
Ad attenderlo, oltre allo scetticismo dei tifosi, c'è Alberto Zaccheroni che lo schiera centrale nel tridente d'attacco e il tedescone lo ripaga con 17 gol. Quei gol che gli valgono la convocazione per gli Europei inglesi del 1996.
In quella competizione il brutto anatroccolo dei tempi di Ascoli diventa definitivamente cigno nella finale contro la Repubblica Ceca. Entra nella ripresa con la Germania sotto di un gol e con una doppietta regala il trofeo alla sua nazionale.
Nella stagione 96/97 gioca nel tridente delle meraviglie con Poggi e Amoroso che porta i friulani per la prima volta in Europa. L'anno successivo è quello della consacrazione con il terzo posto dell'Udinese e la vittoria della classifica cannonieri con 27 gol, superando due mostri come Ronaldo e Del Piero.
Nell'estate del 1998, il suo mentore Zaccheroni passa al Milan e lo vuole con sé. Dovrebbe essere un anno di transizione ma i gol di Bierhoff e Weah, gli assist di Boban e Leonardo regalano al Milan uno scudetto rocambolesco e inaspettato.
I tifosi del Milan si innamorano di quel tedesco, magari non bello da vedere, che però segna tanto e di testa è uno dei giocatori più forti di sempre.
Con l'arrivo di Shevchenko e con l'esonero di Zaccheroni, Bierhoff trova sempre meno spazio in squadra e decide di andare via, giocando prima nel Monaco e chiudendo poi la carriera al Chievo.
Ora è uno stimato dirigente della Federcalcio tedesca e sta dimostrando ottime qualità anche in questo ruolo.
Ma gli appassionati del calcio italiano ricorderanno soprattutto una sua qualità. Quando vedranno un giocatore fortissimo di testa non potranno che pensare a lui:
"Sembra Oliver Bierhoff"...

Tanti auguri al "Signor Colpo di Testa" Bierhoff
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook Calcio Totale.

"L’unico giocatore che ho allenato che non si faceva assolutamente mettere in crisi dai propri errori era David Beckham; poteva fare la peggiore delle partite, ma non ammetteva mai di aver giocato male.
Ti allontanava, ti diceva che ti sbagliavi, era incredibilmente protettivo con sé stesso.
Bisognava riconoscerlo: era una grande qualità, per certi versi.
Il confronto tra di noi, che fece parecchio scalpore, avvenne contro l’Arsenal, all’Old Trafford, nel febbraio 2003, in cui perdemmo 2-0.
La mancanza di David, in quella partita, fu che non si preoccupò di tornare in difesa in occasione del secondo gol dell’Arsenal; si limitò a corricchiare, e l’avversario lo distanziò.

A fine partita glielo dissi, e come al solito David non accettò le mie critiche.
Era a quattro metri da me, e sul pavimento c’era una fila di scarpe. David imprecò, io andai verso di lui e mentre mi avvicinavo diedi un calcio a una scarpa, che lo colpì giusto sopra l’occhio; lui si scagliò contro di me, ma i giocatori lo bloccarono.
“Siediti,” gli dissi. “Puoi discutere quanto ti pare. Hai deluso la tua squadra.”
Lo chiamai il giorno dopo per fargli vedere il video della partita, e non volle comunque ammettere il suo errore. Stava seduto ad ascoltarmi senza dire una parola. Niente.
“Capisci di cosa parlo, capisci perché te lo dico?”
Non mi rispose neanche.

Il giorno dopo la storia era sui giornali. La fascia per i capelli con cui David apparve in pubblico metteva in evidenza la ferita provocata dalla scarpa.
Fu in quei giorni che dissi al consiglio che David doveva andare via, e i membri che mi conoscevano sapevano qual era il mio messaggio: “Nel momento in cui l’allenatore perde la propria autorità, la squadra non esiste più; finiscono per gestirla i giocatori, e iniziano i guai.”
David pensava di essere al di sopra di Alex Ferguson, ne sono sicuro; e non importa che fosse Alex Ferguson piuttosto che l’idraulico Pete, il nome dell’allenatore è irrilevante.
Il fulcro dell’autorità al Manchester United rimane l’ufficio dell’allenatore. Questo segnò la fine per lui."

[Alex Ferguson - fonte: La mia vita]

Buon compleanno David Beckham!
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Re: Storie di calcio e non...

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Dalla pagina Facebook Calcio - Ultimi Romantici:

5 maggio 2010
Finale di Coppa Italia, Inter-Roma 1-0 (Milito)

"Con Balotelli c’erano già dei precedenti. Quella sera insulta di nuovo i romani, De Rossi è lì lì per colpirlo, viene ripreso persino dai suoi compagni. Dico ai miei vicini di panchina «Se entro, lo sfondo», e davvero mi prudono le mani.
Ranieri mi butta dentro all’inizio della ripresa, siamo sotto di un gol, provo a organizzare la rimonta ma non è cosa, stavolta l’Inter è più forte. Questo ovviamente aggiunge frustrazione. Così, a tre minuti dalla fine, non ci vedo più. Mi batto lungo una linea laterale con Balotelli, che a gioco fermo mormora qualcosa tipo «Quando mi prendi?», condito da un insulto. La misura è colma. Il gioco riprende: lui parte palla al piede verso la linea di fondo, io lo inseguo determinato non solo a colpirlo, ma a fargli proprio male. Mi apro uno spazio fra Taddei e Marco Motta, che devono controllarlo mentre io lì non c’entro niente, e gli assesto da dietro un calcio terribile. La palla non so nemmeno dove sia, miro alla caviglia, e lui si accartoccia a terra urlando di dolore. Un fallo bruttissimo. Non aspetto nemmeno il cartellino rosso di Rizzoli, è scontato, e vado via.
Incrocio Maicon, col quale ci diamo il cinque.
Mi rispetta come io rispetto lui, è ovvio, ma a ben guardare l’assenza di reazione interista è generale, e questa è la peggiore delle condanne per Balotelli: il mio non è stato un fallo di gioco, è stato un fallo da rissa che dovrebbe portare i suoi compagni ad assalirmi, a parole e a spintoni, e i miei a difendermi. […]
Invece il mio fallaccio non provoca conseguenze. Esco con la sensazione che pure i compagni vorrebbero menarlo, mentre l’Olimpico viene giù dagli applausi".

Francesco Totti

Fonte: Un Capitano
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

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Leggenda vuole che durante il volo che conduceva la nazionale olandese in America per i mondiali del 1994, un "burlone" abbia urlato che c'era una bomba a bordo.
Grande paura per tutti, terrore puro per uno di loro.
Un terrore talmente grande da impedirgli di volare per il resto della sua vita.
Un terrore talmente grande da pretendere dall'Arsenal, sul contratto, una clausola che lo esonerava dalle trasferte aeree.
Per tutta la sua carriera, Dennis Bergkamp si è spostato in treno, in pullman e in auto per tutta l'Inghilterra e per l'Europa.
Erano viaggi lunghi e faticosi, viaggi che toglievano energie.
Eppure il suo allenatore, Arsene Wenger, non si è mai lamentato più di tanto perché alla fine Dennis Bergkamp non volava, ma faceva volare l'Arsenal.
Ha reso forte Anelka, ha aiutato Henry a diventare il fenomeno che è stato, ha mandato in gol i centrocampisti e ha realizzato gol meravigliosi, alcuni ai limiti dell'impossibile.
Anche se il merito più grande, forse, è stato quello di far volare la fantasia dei tifosi, che ammiravano sbalorditi le sue prodezze avendo l'impressione di aver visto qualcosa di irreale, quasi divino.
Un'impressione che li ha portati a scrivere su uno striscione un messaggio per l'idolo olandese:

"Why fly when you can walk on water?"
"Perché volare quando puoi camminare sull’acqua?"

Per Ian Wright è stato "il Messia dell'Arsenal"
Per Henry "il miglior compagno di squadra di sempre"
Per Petit "un genio"
Per Vieira "l'uomo che ha portato magia all'Arsenal"
Per Schmeichel "realizzava cose difficili anche solo da immaginare"

Tanti auguri Dennis Bergkamp
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Era così la storia?

Quando era all'Inter prendeva aerei? Che strani scherzi fa la memoria, ero convinto di ricordare che fece una trasferta di coppa UEFA a Norwich senza aereo.
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

...E Riuscirono ad arrivare quarti in Campionato...

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

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"Nel Novembre del 2002 esordii in prima squadra al Bayern Monaco. Il mio posto nello spogliatoio era quello vicino ad Oliver Kahn. La prima volta che mi parlò fu nel 2005.
Ogni giocatore in cabina aveva il suo asciugamano, uno solo. Io non trovavo il mio. Poi ho visto vicino a me Olli che ne aveva due. Con uno si asciugava i capelli e con l'altro i guanti."
(B. Schweinsteiger)

Probabilmente non si potrà fare un elogio della simpatia di Oliver Kahn, uno che una volta, ad un evento benefico, si ritrovò in porta opposto a dei bambini di 9 anni che dovevano calciare un rigore a testa. Ogni gol subito avrebbe portato soldi all'associazione che organizzava l'evento.
Soldi raccolti? Zero.
Kahn non ha fatto segnare neanche un bambino.
"Io non posso perdere" fu la sua risposta (pare che poi i soldi li versò lui stesso).
Simpatico no, ma davvero davvero forte.
Forte, reattivo tra i pali, coraggio e una presenza in grado di intimorire gli avversari.
Uno dei migliori portieri della storia del calcio

Tanti auguri a Oliver Kahn
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

in realtà pare lui non sapesse ci fosse un tot pagato da uno sponsor per ogni rigore segnato, infatti poi tirò fuori di tasca sua i soldi
e a chi ribatte che poteva far segnare i bambini e farli contenti, rispondo solo con un "Ma vai, ma vieni"

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

balbysauro ha scritto:in realtà pare lui non sapesse ci fosse un tot pagato da uno sponsor per ogni rigore segnato, infatti poi tirò fuori di tasca sua i soldi
Sì, d'accordo, però avrebbe fatto più bella figura facendo segnare i bambini, se non altro per farli contenti.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

eddie v. ha scritto:
balbysauro ha scritto:in realtà pare lui non sapesse ci fosse un tot pagato da uno sponsor per ogni rigore segnato, infatti poi tirò fuori di tasca sua i soldi
Sì, d'accordo, però avrebbe fatto più bella figura facendo segnare i bambini, se non altro per farli contenti.
sei un piciu :D
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

balbysauro ha scritto:piciu
Balbysauro torinese d'adozione!

Uno di Noi
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

eddie v. ha scritto:
balbysauro ha scritto:piciu
Balbysauro torinese d'adozione!

Uno di Noi
Si dice quantomeno anche in alta Lombardia...
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook My Football Heroes:

"Suker e Mijatovic non passavano mai la palla a Raul.
Li richiamai in spogliatoio facendo vedere i filmati e dissi loro che ci voleva spirito di collaborazione.
Loro mi assicurano che Raul non lo avevano visto e che non era una cosa volontaria. Solo che nelle partite successive accadde di nuovo, li richiamai nuovamente e dissi che stavolta non c'erano scuse e che se fosse successo una terza volta uno dei due, dalla partita successiva, sarebbe rimasto in panchina. Mi ascoltarono e iniziarono a segnare molto di più.
A inizio campionato avevo detto che se avessero fatto almeno 56 gol in tre avremmo trionfato...
Ne segnarono 59 e vincemmo il campionato."

"Per non avere storie all'interno dello spogliatoio, ai miei giocatori ho sempre detto "Signori, nell'intervallo, per i primi 4/5 minuti non voglio sentire nessuno parlare. Vi cambiate le scarpe, vi cambiate la maglia, fate quello che volete ma in silenzio. Così si evita che magari si discuta per un errore o altro. Ed è comunque un tempo che serve anche a me per scegliere come intervenire.
Scegliere se strillare per svegliarli un po' oppure parlare in maniera più educata.
Una volta al Real Madrid capitò che iniziai a dare indicazioni alla squadra. Io ero in piedi a parlare davanti ai giocatori seduti che ascoltavano, quando ad un certo punto si alza un giocatore.
Era un giovane, e mi dice "No, io penso che dovremmo fare invece questo, questo e questo...".
Io mi sono avvicinato a questo giocatore, mi sono tolto la giacca e gliel'ho data e ho detto alla squadra "Avete un nuovo allenatore" e sono uscito dallo spogliatoio.
Il capitano allora è venuto a riprendermi, e da allora hanno capito che l'allenatore ero io.
Quel giocatore tra l'altro l'avevo fatto prendere io dalla Sampdoria. Aveva 20 anni, era Clarence Seedorf."

Con due aneddoti della sua avventura madrilena, tanti auguri Fabio Capello.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Oggi son vent'anni dallo scempio coreano.

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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dsdifr
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da dsdifr »

L'ultimo mondiale rubato della storia, finora.
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Sempre dalla pagina Facebook My Football Heroes.

Un mio compaesano nonché coetaneo è stato chiamato Michel per lui.


"Ma come Michel? Un atleta come lei fuma nell'intervallo?"
(G. Agnelli)
"Avvocato, l'importante è che non fumi Bonini, è lui quello che deve correre. Io sono Platini."
(M. Platini)

«A volte sembrava quasi presuntuoso. Arrivava lì e ti diceva: se arrivo davanti alla porta dieci volte, segno nove gol, qui dentro sono il migliore. Faceva tutto questo per affermarsi come leader, ma alle parole faceva seguire sempre i fatti e così capivi che la sua non era presunzione, era pura consapevolezza dei suoi mezzi. Così alla fine i compagni gli erano sempre riconoscenti, perché effettivamente risolveva tanti problemi con il suo genio. Altro che presuntuoso».
(M. Mauro)

In attesa della riapertura delle frontiere ai giocatori stranieri era stato a lungo in mano all'Inter. Poi i nerazzurri cambiarono idea e Platini andò alla Juve.
Nei suoi anni alla Juve, Le Roi ha vinto tutto, anche 3 volte il Pallone d'oro.
Per alcuni era, ed è, ancora antipatico e presuntuoso, ma anche loro non possono non ammettere che fa parte di quel gruppo di fuoriclasse che guardano il resto dei calciatori dall'alto dell'Olimpo calcistico.

Tanti auguri Michel
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Non era nè antipatico nè presuntuoso.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

Il fastidio del modo di scrivere di certe pagine è immenso :lol:

Tra l'altro 'ha vinto tutto' proprio no. Non ha vinto il trofeo piu' importante del calcio e , tra i calciatori piu' grandi, e' l'unico, piu' o meno, con Cristiano Ronaldo a non averci fatto nemmeno una finale, e pure con buoni compagni. Contando poi che non ha vinto la Coppa delle Coppe e quella dei Campioni l'ha vinta in un match che tutti ricordiamo, proprio non e' da considerare uno che ha vinto tutto, rispetto alla sua eccezionale bravura.

Possiamo magari dirlo di Beckenbauer, tre Campioni vere, mondiali, europei, e da allenatore pure scudetto, mondiali e coppa (e pure lui proprio tutto non ha vinto).

Ma non oso pensare a aneddoti su Franz per fargli gli auguri su quella pagina :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Nickognito ha scritto:non ha vinto la Coppa delle Coppe
Quella l'ha vinta, gli manca la Coppa UEFA, ma l'ha disputata solo due volte col Saint-Etienne.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:Il fastidio del modo di scrivere di certe pagine è immenso :lol:

Tra l'altro 'ha vinto tutto' proprio no. Non ha vinto il trofeo piu' importante del calcio e , tra i calciatori piu' grandi, e' l'unico, piu' o meno, con Cristiano Ronaldo a non averci fatto nemmeno una finale, e pure con buoni compagni. Contando poi che non ha vinto la Coppa delle Coppe e quella dei Campioni l'ha vinta in un match che tutti ricordiamo, proprio non e' da considerare uno che ha vinto tutto, rispetto alla sua eccezionale bravura.

Possiamo magari dirlo di Beckenbauer, tre Campioni vere, mondiali, europei, e da allenatore pure scudetto, mondiali e coppa (e pure lui proprio tutto non ha vinto).

Ma non oso pensare a aneddoti su Franz per fargli gli auguri su quella pagina :D
Platini ha un grande albo d'oro, manca però il Mondiale, la UEFA un po' meno . Campioni ed Intercontinentale vinte a suon di rigori ,anche lasciando stare cosa penso dell'Heysel.
Tra l'altro prima del suo arrivo la Juve vinse 4 campionati su 6, con lui 2 su 5 ,finalmente più dimensione internazionale e meno nazionale, ecco :)
per altro le volte che non vinse Juve mai realmente competitiva per vincerli, quei campionati. Senza il Lecce forse saremmo anche ad 1 su 5.

Per altro Michel sempre stimato molto, malgrado gli scandali, persona che mi è sempre parsa troppo acuta per il mondo in cui era protagonista.
Non era un Cruyff, nel senso che non era così assoluto come l'Olandese ma nemmeno era un Figlio di Buona donna come lui.
Johann era insopportabile, per non dire tirannico, su, sia da Giocatore prima che da allenatore poi,uno dei calciatori più antipatici della storia.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

La cosa più bella su di lui la disse l'avvocato: alla Juve nessuno al suo livello. E se in futuro qualcuno lo supererà, lo ammetteremo a malincuore.
Difatti del Piero lo ha superato, e l'avvocato mai lo ammise :) anche se forse nel 2003 quando morì, ancora non era così evidente, non c'era stata la serie b con lui che rimase, capocannoniere in A l'anno dopo, la doppietta al bernabeu, il sigillo sullo scudetto 2012.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Burano ha scritto: Difatti del Piero lo ha superato
Ma per favore...
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Alga ha scritto:
Burano ha scritto: Difatti del Piero lo ha superato
Ma per favore...
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Dopo questa uscita inaccettabile credo che Burano debba riandarsene per minimo 4 mesi :lol:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

4 palloni d'oro del piero mi pare. :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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