Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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Johnny Rex
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Burano ha scritto:La cosa più bella su di lui la disse l'avvocato: alla Juve nessuno al suo livello. E se in futuro qualcuno lo supererà, lo ammetteremo a malincuore.
Difatti del Piero lo ha superato, e l'avvocato mai lo ammise :) anche se forse nel 2003 quando morì, ancora non era così evidente, non c'era stata la serie b con lui che rimase, capocannoniere in A l'anno dopo, la doppietta al bernabeu, il sigillo sullo scudetto 2012.
Intendiamoci, non è un assurdità il tuo pensiero. Michel 5 anni, Alex quasi 20. Diciamo anche che nella storia della Juve determinare il migliore o il più rappresentativo non è facile, anche perché squadra molto più fondata sul collettivo che sui singoli. Pur avendo avuto in squadra 8 palloni d' oro

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chiaky
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Re: Storie di calcio e non...

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Johnny Rex ha scritto:
Burano ha scritto:La cosa più bella su di lui la disse l'avvocato: alla Juve nessuno al suo livello. E se in futuro qualcuno lo supererà, lo ammetteremo a malincuore.
Difatti del Piero lo ha superato, e l'avvocato mai lo ammise :) anche se forse nel 2003 quando morì, ancora non era così evidente, non c'era stata la serie b con lui che rimase, capocannoniere in A l'anno dopo, la doppietta al bernabeu, il sigillo sullo scudetto 2012.
Intendiamoci, non è un assurdità il tuo pensiero. Michel 5 anni, Alex quasi 20. Diciamo anche che nella storia della Juve determinare il migliore o il più rappresentativo non è facile, anche perché squadra molto più fondata sul collettivo che sui singoli. Pur avendo avuto in squadra 8 palloni d' oro

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Del Piero è più rappresentativo, è una bandiera, è stato li per 20 anni, ma su chi fosse il più grande non c'è il minimo dubbio, su...
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Tican »

Anche secondo me il paragone Michel vs Alex non regge, in campo non sono giocatori paragonabili e il tutto a vantaggio del francese...

Che poi Alex sia stato di più come personaggio del mondo Juve è altro discorso...
<Parliamo di sport e non di simpatia. Forse potremo essere più obiettivi.> Ciao M.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da orson.poeta »

Tican ha scritto:Anche secondo me il paragone Michel vs Alex non regge, in campo non sono giocatori paragonabili e il tutto a vantaggio del francese...

Che poi Alex sia stato di più come personaggio del mondo Juve è altro discorso...
Sono giocatori imparagonabili, come lo è il tipo di calcio in cui si sono espressi: ancora abbastanza tecnico ed a ritmi più cadenzati(soprattutto in serie A, meno nelle coppe dove già si doveva correre) quello del francese, più frenetico e più fisico quello di Del Piero, che pur le sue pennellate da Pinturicchio le regalava soprattutto nei primi due anni, poi meno continuo dopo l'infortunio ma cresciuto dal punto di vista tattico e della leadership in campo. Meno sfrontata di quella di Platini, che avesse avuto i soldi dell'Avvocato avrebbe comprato la Juve e fatto il presidente, in effetti lo ha fatto alla Uefa con i risultati che ben sappiamo. Certo che in un confronto head to head vince Platini, Del Piero è stato a livelli da pallone d'oro solo nel '98 fallendo il Mondiale, per poi vincerlo nella maturità calcistica in una squadra non eccelsa come l'Italia del 2006 ma buona per il livellamento verso il basso dei mondiali dopo il '98. Platini ha vinto un europeo praticamente da solo, più o meno come Maradona che ha vinto un Mondiale che vale(va) allora molto di più, la vera discriminante sono i mondiali non vinti dal francese, entrambi persi in malo modo('82 soprattutto) nelle semifinali contro i tedeschi. Anche Johan Cruijff è arrivato vicinissimo a vincere un Mondiale e non ce l'ha fatta, è stato più decisivo nelle finali di coppa campioni ma non si è mai misurato con il calcio italiano, non per colpa sua anzi lo ha sempre disprezzato. Platini ha fatto due finali di coppe europee e diciamo una terza che tecnicamente ha poco valore per i motivi che sappiamo, l'ha portata a casa segnando il rigore decisivo in un contesto non facile, anzi ed in questo dimostrò molta freddezza, nella coppa intercontinentale li annullarono un gol ma trascinò la squadra. Le sue prodezze balistiche hanno avuto pochi pari, tranne in Baggio e Del Piero nella Juve, ma appunto pur non correndo molto(correva Bonini per lui come disse all'Avvocato che lo vide fumare 8) ) faceva correre il pallone, era un Suarez che aveva i colpi di Maradona ed il senso del gol di Van Basten: essere tre volte capocannoniere in campionato non è poco per un numero 10 classico.




Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Ultima modifica di orson.poeta il sab giu 25, 2022 11:43 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
Come personalità vince a mani basse però Platini, Del Piero troppo bravo ragazzo e troppo " 9 e mezzo" come disse Le Roi sia per lui che per Baggio, non per denigrarli ma dava un ruolo tattico ad entrambi, no registi ma nemmeno troppo seconde punte. Per me Platini, con ruoli diversi perché Maradona era più un 9 e mezzo che un 10 classico, lui e Diego sono stati alla pari fino all' '85 come migliori numeri uno, poi l'anno dopo esplose definitivamente l'argentino ed il francese iniziò il rapido declino, dettato dal fatto che non aveva più la molla di vincere il Mondiale.
Del Piero l'ho già detto maturò tantissimo con la fascia di capitano, dopo che si scrollò di dosso la sindrome di Godot.
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Re: Storie di calcio e non...

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Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
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Re: Storie di calcio e non...

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orson.poeta ha scritto:
Tican ha scritto:Anche secondo me il paragone Michel vs Alex non regge, in campo non sono giocatori paragonabili e il tutto a vantaggio del francese...

Che poi Alex sia stato di più come personaggio del mondo Juve è altro discorso...
Sono giocatori imparagonabili, come lo è il tipo di calcio in cui si sono espressi: ancora abbastanza tecnico ed a ritmi più cadenzati(soprattutto in serie A, meno nelle coppe dove già si doveva correre) quello del francese, più frenetico e più fisico quello di Del Piero, che pur le sue pennellate da Pinturicchio le regalava soprattutto nei primi due anni, poi meno continuo dopo l'infortunio ma cresciuto dal punto di vista tattico e della leadership in campo. Meno sfrontata di quella di Platini, che avesse avuto i soldi dell'Avvocato avrebbe comprato la Juve e fatto il presidente, in effetti lo ha fatto alla Uefa con i risultati che ben sappiamo. Certo che in un confronto head to head vince Platini, Del Piero è stato a livelli da pallone d'oro solo nel '98 fallendo il Mondiale, per poi vincerlo nella maturità calcistica in una squadra non eccelsa come l'Italia del 2006 ma buona per il livellamento verso il basso dei mondiali dopo il '98. Platini ha vinto un europeo praticamente da solo, più o meno come Maradona che ha vinto un Mondiale che vale(va) allora molto di più, la vera discriminante sono i mondiali non vinti dal francese, entrambi persi in malo modo('82 soprattutto) nelle semifinali contro i tedeschi. Anche Johan Cruijff è arrivato vicinissimo a vincere un Mondiale e non ce l'ha fatta, è stato più decisivo nelle finali di coppa campioni ma non si è mai misurato con il calcio italiano, non per colpa sua anzi lo ha sempre disprezzato. Platini ha fatto due finali di coppe europee e diciamo una terza che tecnicamente ha poco valore per i motivi che sappiamo, l'ha portata a casa segnando il rigore decisivo in un contesto non facile, anzi ed in questo dimostrò molta freddezza, nella coppa intercontinentale li annullarono un gol ma trascinò la squadra. Le sue prodezze balistiche hanno avuto pochi pari, tranne in Baggio e Del Piero nella Juve, ma appunto pur non correndo molto(correva Bonini per lui come disse all'Avvocato che lo vide fumare 8) ) faceva correre il pallone, era un Suarez che aveva i colpi di Maradona ed il senso del gol di Van Basten: essere tre volte capocannoniere in campionato non è poco per un numero 10 classico.




Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Brera aveva bevuto parecchio quando ha scritto questa cosa.
Il Giuan era un abile e barocco paroliere, ma aveva il vizio di giudicare i giocatori dalla dinamicità e fatica che facevano, in questo era un vero contadino poco raffinato.
basti pensare cosa diceva del divino Gianni (Rivera), che correva la metà degli altri ma gli mangiava in testa apparecchiando.
Platini non aveva alcun bisogno di correre. Quando sei talmente superiore che sei sempre nel punto giusto e sai prima ancora di ricevere palla a chi darla e come, sovente di prima, hai praticamente eliminato due cose 1) Il bisogno di correre 2) la necessità di dribblare, infatti il francese dribblava solo quando era strettamente necessario. In questo era opposto a Maradona, che invece come il Toro nell'arena pretendeva di dribblare l'intera squadra avversaria, un pò come buonanima Sivori prima di lui.

Platini rappresenta un unicum nella storia del calcio per le sue caratteristiche, come hai ben descritto. Era Suarez (o Pirlo) e Van Basten da solo, con una genialità non lontana da quella di un Maradona.
A non lasciarsi infinocchiare dal clamore dei media, avrei quasi la tendenza a considerarlo superiore al Divin barilotto argentino.

Non so se mi spiego:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

Di solito Brera non mi piace molto ma qui perfetto
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
chiaky
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Di solito Brera non mi piace molto ma qui perfetto
Puah, solo un osservatore superficiale e poco raffinato può preoccuparsi dell'aspetto agonistico vedendo un Rivera, uno Suarez o un Platini.
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Re: Storie di calcio e non...

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chiaky ha scritto:
Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
Si ma le annate bene di Platini erano a livello di essere il miglior giocatore al mondo, Del Piero al massimo credo sia arrivato quarto nel pallone d'oro, per dire...
Platini se i miei ricordi fanciulleschi non mi ingannano era più quotato di Diego prima del Messico, era una rivalità ovviamente creata ad arte dalla stampa che stuzzicava anche l'Avvocato prima dei vari Napoli-Juve.Agnelli li avrebbe voluti entrambi, perché potevano come ruoli coesistere.

Brera avrebbe amato gli attuali italiani, quelli che vincono nel nuoto e nell'atletica soprattutto corsa, aveva un suo background culturale molto personale, ed aveva iniziato a scrivere di atletica, ciclismo e boxe non subito di calcio. Concordo sul giudizio su Platini solo sulla non eccelsa garra(a Napoli cazzimma) :oops: in alcune partite, tipo contro l'Amburgo. Tecnicamente il francese vale i primi 3 in classifica dal dopo Pelè in poi: O' Rey una spanna sopra tutti, e poi Cruijff, Platini e Maradona alla pari, poi metterei Rumenigge, Zico, Gullit, Van Basten e Baggio che è stato l'anello di congiunzione tra un calcio ancora principalmente tecnico con uno soprattutto fisico-podistico dove l'unico giocatore che sembra venire dal passato è stato Messi. Ronaldo dell' Inter è stato il primo prototipo di calciatore 2.0 e senza infortunio sarebbe stato il fenomeno non solo per pochi anni.
Ultima modifica di orson.poeta il dom giu 26, 2022 12:58 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Storie di calcio e non...

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chiaky ha scritto:
Nickognito ha scritto:Di solito Brera non mi piace molto ma qui perfetto
Puah, solo un osservatore superficiale e poco raffinato può preoccuparsi dell'aspetto agonistico vedendo un Rivera, uno Suarez o un Platini.
Concordo, Rivera e Suarez sono stati i giocatori più importanti delle milanesi di quegli anni, qualche partita importante l'avranno giocata sotto tono e l'ho detto per Platini, ma pure Brera ammette che Rivera fu l'unico a non arrendersi nella vergognosa Italia- Corea. Il dramma è che oggi non troverebbero posto negli schemini delle lavagnette ed in questo calcio dai ritmi vertiginosi ma poverissimo tecnicamente, dove il talento viene messo da parte. Come dice Panatta nel tennis: " il talento per esprimersi ha bisogno di ritmi più blandi per esprimersi, più aumenta la velocità e meno c'è spazio per la fantasia della giocata". Vale anche nel calcio, ed a merito di Maradona (e di Ronaldo dell'Inter pre infortunio ) va detto che riusciva/no a fare delle giocate a velocità già vicine al calcio attuale.
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Re: Storie di calcio e non...

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orson.poeta ha scritto:
chiaky ha scritto:
Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
Si ma le annate bene di Platini erano a livello di essere il miglior giocatore al mondo, Del Piero al massimo credo sia arrivato quarto nel pallone d'oro, per dire...
Platini se i miei ricordi fanciulleschi non mi ingannano era più quotato di Diego prima del messico, era una rivalità ovviamente creata ad arte dalla stampa che stuzzicava anche l'Avvocato prima dei vari Napoli-Juve.Agnelli li avrebbe voluti entrambi, perché potevano come ruoli coesistere.
Brera avrebbe amato gli attuali italiani, quelli che vincono nel nuoto e nell'atletica soprattutto corsa, aveva un suo background culturale molto personale, ed aveva iniziato a scrivere di atletica, ciclismo e boxe non subito di calcio. Concordo sul giudizio su Platini solo sulla non eccelsa garra(a Napoli cazzimma) :oops: in alcune partite, tipo contro l'Amburgo. Tecnicamente il francese vale i primi 3 in classifica dal dopo Pelè in poi: O' Rey una spanna sopra tutti, e poi Cruijff, Platini e Maradona alla pari, poi metterei Rumenigge, Zico, Gullit, Van Basten e Baggio che è stato l'anello di congiunzione tra un calcio ancora principalmente tecnico con uno soprattutto fisico-podistico dove l'unico giocatore che sembra venire dal passato è stato Messi.
Da ciò che ricordo io, l'unica finale giocata male fu quella con l'Amburgo, ma da tutta la Juventus, mentre in semifinale non ricordo se con l'Aston Villa o il Lodz fu eccezionale.
Finale coppa italia 83 due gol (ribaltando lo 0-2 dell'andata con Verona).
Finale supercoppa col Liverpool migliore in campo con Boniek (e assist decisivo).
Finale coppa coppe col Porto così così ma comunque parte da lui il passaggio per il gol di Vignola.
Finale champions meglio non copnsiderarla, ma cmq suo l'assist e suo il rigore.
Finale Europeo gol, e cmq 9 gol in 5 partite.
Finale intercontinentale migliore in campo con eurogol annullato, gol su rigore e rigore decisivo nel finale.
Mi pare una finale di coppa di Francia dove segnò il gol decisivo.
Le semi ai mondiali...quella dell'82 la giocò benissimo, non persero certo a causa sua, quella dell'86 la giocò maluccio, messo stranamente a centravanti dall'allenatore.

Quindi no, Brera sbaglia anche su questo.

Il dualismo con Diego. Dai Guerini dell'epoca e dalle gazzette, che conservo ancora in cantina (in quel periodo ero appassionatissimo di calcio), il francese era sempre avanti in tutti i giochini su chi fosse il migliore e soprattutto nei giudizi dei grandi campioni del passato.
Cruyff, Sivori, pelè, Eusebio consideravano migliore il francese abbastanza seccamente, considerato più uomo squadra, mentre Diego troppo individualista e dribblomane.
Chiaramente dopo il Mondiale 86 Platini declina e si ritira e Maradona ottiene la sua miglior prestazione e il palcoscenico gli si spalanca. Anche troppo, perchè diventa più ancora un fatto mediatico e religioso che calcistico.
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Re: Storie di calcio e non...

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chiaky ha scritto:
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Si ma le annate bene di Platini erano a livello di essere il miglior giocatore al mondo, Del Piero al massimo credo sia arrivato quarto nel pallone d'oro, per dire...
Platini se i miei ricordi fanciulleschi non mi ingannano era più quotato di Diego prima del messico, era una rivalità ovviamente creata ad arte dalla stampa che stuzzicava anche l'Avvocato prima dei vari Napoli-Juve.Agnelli li avrebbe voluti entrambi, perché potevano come ruoli coesistere.
Brera avrebbe amato gli attuali italiani, quelli che vincono nel nuoto e nell'atletica soprattutto corsa, aveva un suo background culturale molto personale, ed aveva iniziato a scrivere di atletica, ciclismo e boxe non subito di calcio. Concordo sul giudizio su Platini solo sulla non eccelsa garra(a Napoli cazzimma) :oops: in alcune partite, tipo contro l'Amburgo. Tecnicamente il francese vale i primi 3 in classifica dal dopo Pelè in poi: O' Rey una spanna sopra tutti, e poi Cruijff, Platini e Maradona alla pari, poi metterei Rumenigge, Zico, Gullit, Van Basten e Baggio che è stato l'anello di congiunzione tra un calcio ancora principalmente tecnico con uno soprattutto fisico-podistico dove l'unico giocatore che sembra venire dal passato è stato Messi.
Da ciò che ricordo io, l'unica finale giocata male fu quella con l'Amburgo, ma da tutta la Juventus, mentre in semifinale non ricordo se con l'Aston Villa o il Lodz fu eccezionale.
Finale coppa italia 83 due gol (ribaltando lo 0-2 dell'andata con Verona).
Finale supercoppa col Liverpool migliore in campo con Boniek (e assist decisivo).
Finale coppa coppe col Porto così così ma comunque parte da lui il passaggio per il gol di Vignola.
Finale champions meglio non copnsiderarla, ma cmq suo l'assist e suo il rigore.
Finale Europeo gol, e cmq 9 gol in 5 partite.
Finale intercontinentale migliore in campo con eurogol annullato, gol su rigore e rigore decisivo nel finale.
Mi pare una finale di coppa di Francia dove segnò il gol decisivo.
Le semi ai mondiali...quella dell'82 la giocò benissimo, non persero certo a causa sua, quella dell'86 la giocò maluccio, messo stranamente a centravanti dall'allenatore.


Quindi no, Brera sbaglia anche su questo.

Il dualismo con Diego. Dai Guerini dell'epoca e dalle gazzette, che conservo ancora in cantina (in quel periodo ero appassionatissimo di calcio), il francese era sempre avanti in tutti i giochini su chi fosse il migliore e soprattutto nei giudizi dei grandi campioni del passato.
Cruyff, Sivori, pelè, Eusebio consideravano migliore il francese abbastanza seccamente, considerato più uomo squadra, mentre Diego troppo individualista e dribblomane.
Chiaramente dopo il Mondiale 86 Platini declina e si ritira e Maradona ottiene la sua miglior prestazione e il palcoscenico gli si spalanca. Anche troppo, perchè diventa più ancora un fatto mediatico e religioso che calcistico.
Vorrei rivederle un po' quelle finali che hai citato appena potrò, non solo spezzoni, ma concordo fondamentalmente ne sbagliò poche di partite, e le finali spesso le hanno cannate in tanti, anche se il calcio è un gioco collettivo e se la squadra non rende non puoi fare miracoli nemmeno se sei Messi. Purtroppo la discriminante per molti e non aver fatto la finale o vinto il Mondiale alla maniera di Diego, c'è riuscito in parte solo Pelé nel '58 perché nel '70 era più defilato tra tanti campioni. Se Messi non vincerà questa ultima (e poco credibile) coppa del Mondo in Qatar, anche lui sarà considerato un grande sì ma non come Maradona, tra luci ed ombre nel vincere in Messico, inutile ripescare la madre di tutte le partite con l'Inghilterra. Perché per Maradona è successa la stessa cosa accaduta ad un Alì o Tyson nella boxe, il personaggio ha preso il sopravvento sull'atleta: spesso si resta affascinati e si sfrutta mediaticamente, soprattutto chi non segue lo sport ma fa gossip,quello che l'atleta fa e combina al di fuori del suo lavoro anche per le sue idee contro il potere, ed in questo ambito ma soprattutto per le sue bravate che il Pibe de Oro ha superato i confini calcistici ed ha sconfinato come icona per il personaggio che si è creato fuori dal terreno di gioco. Poi purtroppo per l'essere umano è stato idolatrato da tifosi che lo hanno troppo soffocato e usato da gente che lo ha sfruttato sino all'osso Fifa in primis ad Usa '94: come disse qualcuno degli ex compagni della Juve, se Diego fosse andato lì avrebbe avuto una vita più alla Platini e non ne avrebbero fatto un santino del inferiore forse solo a quello di Alì ai tempi in cui combatteva dentro e fuori dal ring. Michel ha avuto altri di guai per una gestione dell' Uefa troppo a trazione Blatter, ma almeno non è stato schiacciato mediaticamente.
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Re: Storie di calcio e non...

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Concordo su tutto.
La cosa che non ho mai capito è che i fanatici del Pibe dicono sempre che "le vittorie non contano" perchè Maradona vinse pochino. Un paio di campionati, una Uefa, un Mondiale e stop.
Però se si parla di QUEL mondiale allora improvvisamente le vittorie contano e quindi "ah ma lui ha vinto il mondiale e Cruyff. Zico e Platini e Messi no".
Boh.
yes, diego oltre ad essere il genio che sappiamo ha goduto di una fama spropositata per la vita romanzesca da poeta maledetto e per il fanatismo dei napoletani e degli argentini, che da popoli sui generis come sono, lo hanno innalzato non solo ad eroe nazionale ma a simbolo religioso.
A Napoli è facile, ancora oggi, vedere teche con dentro i capelli del Santo (mi capitò in un ristorante) con sotto una specie di cappella votiva per le preghiere. Spero fossero capelli e non peli pubici.
A un certo punto il fanatismo per il Pibe ha cancellato quasi tutti gli altri campioni a lui coevi e gente come Platini o Zico pare essere stata dimenticata.
E' un gran peccato, perchè non avevano nulla di meno, anche se non uscivano con i Giuliano o non venivano raccattati alle 4 del mattino dalla polizia.
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Re: Storie di calcio e non...

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orson.poeta ha scritto: Vorrei rivederle un po' quelle finali che hai citato appena potrò, non solo spezzoni
che voglia...
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Re: Storie di calcio e non...

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eddie v. ha scritto:
orson.poeta ha scritto: Vorrei rivederle un po' quelle finali che hai citato appena potrò, non solo spezzoni
che voglia...
Mi piace(va) più il calcio di allora, ma penso non solo a me. Conto di seguirne molte partite in meno di quello attuale e di recuperare quello del passato che non ho visto, mi dedicherò a seguire il calcio femminile :wink: ancora non lo hanno rovinato tra sponsor e calendari che sembrano palinsesti tv.
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Re: Storie di calcio e non...

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orson.poeta ha scritto:
eddie v. ha scritto:
orson.poeta ha scritto: Vorrei rivederle un po' quelle finali che hai citato appena potrò, non solo spezzoni
che voglia...
Mi piace(va) più il calcio di allora, ma penso non solo a me. Conto di seguirne molte partite in meno di quello attuale e di recuperare quello del passato che non ho visto, mi dedicherò a seguire il calcio femminile :wink: ancora non lo hanno rovinato tra sponsor e calendari che sembrano palinsesti tv.
Si ma fanno caga' !!!
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Re: Storie di calcio e non...

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chiaky ha scritto: Si ma fanno caga' !!!
Le donne?
Mica vero.
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Re: Storie di calcio e non...

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eddie v. ha scritto:
chiaky ha scritto: Si ma fanno caga' !!!
Le donne?
Mica vero.
A me fanno cagà.
Anche nel tennis.
Mi piacevano nel periodo della Navratilova-Graf-Seles. Poi per carità...
Nel calcio via, inguardabili.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da orson.poeta »

chiaky ha scritto:
eddie v. ha scritto:
chiaky ha scritto: Si ma fanno caga' !!!
Le donne?
Mica vero.
A me fanno cagà.
Anche nel tennis.
Mi piacevano nel periodo della Navratilova-Graf-Seles. Poi per carità...
Nel calcio via, inguardabili.
Carolina Morace per restare nell'ambito italiano, per non sconfinare in quello internazionale con Mia Hamm, non era male come bomber era superiore alla media delle calciatrici di allora, ovvio anche qui nessun confronto con il calcio maschile tuttavia dagli albori del primo boom di 40 anni fa il calcio femminile è molto evoluto ance tatticamente lo abbiamo visto agli ultimi Mondiali.

Il Gap con il calcio maschile è più o meno quello che c'è nel tennis, anche se come ricordavi tu citando quelle campionesse ora viviamo un livellamento verso il basso.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

chiaky ha scritto:
Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
Si ma le annate bene di Platini erano a livello di essere il miglior giocatore al mondo, Del Piero al massimo credo sia arrivato quarto nel pallone d'oro, per dire...

Con i vecchi criteri Del Piero ha due terzi posti nel 1995 e nel 1996. Abbastanza incredibile la sua bassa posizione nel biennio 1997/1998. 19° nel 1997(17°europeo), 16°nel 1998(12°europeo).
Va bene che la stagione 1997/1998 è a mezza strada fra due anni ma quell'anno Del Piero era veramente un fulmine. Di gran lunga la sua migliore stagione in carriera, 21 gol in una serie A vera, 10 gol in champions, nell'estate 1997 ci fu pure quel torneo in Francia dove sfracelli.
Poi certo male ai mondiali, e ai tempi era una condanna nelle classifiche individuali, e l'infortunio a fine 1998, ma c'è veramente una sproporzione fra le classifiche delle varie annate.

Per me è abbastanza incredibile pure vedere Vieri 26°nel 1998.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Ricordiamo anche che il francese avrebbe vinto i suoi tre anche se avessero concorso Zico e Maradona.
Direi che il confronto non si può proprio porre.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

ThePiper ha scritto:
chiaky ha scritto:
Burano ha scritto:Come bandiera ovvio non ci sia gara (vince del Piero).
Da un punto di vista più tecnico, platini più dominante in quattro stagioni a livelli altissimi (la quinta pessima), del Piero altissimo livello nel 97-98 e nelle due precedenti anche se un po' discontinuo. Post infortunio, male in due o tre stagioni, poi in genere bene o molto bene, carisma, uomo spogliatoio e comunque alcuni gol pesanti anche in Champions (semi col Real nel 2003 su tutti). Beh sono opinioni ma non mi pare così strampalata la mia.
Si ma le annate bene di Platini erano a livello di essere il miglior giocatore al mondo, Del Piero al massimo credo sia arrivato quarto nel pallone d'oro, per dire...

Con i vecchi criteri Del Piero ha due terzi posti nel 1995 e nel 1996. Abbastanza incredibile la sua bassa posizione nel biennio 1997/1998. 19° nel 1997(17°europeo), 16°nel 1998(12°europeo).
Va bene che la stagione 1997/1998 è a mezza strada fra due anni ma quell'anno Del Piero era veramente un fulmine. Di gran lunga la sua migliore stagione in carriera, 21 gol in una serie A vera, 10 gol in champions, nell'estate 1997 ci fu pure quel torneo in Francia dove sfracelli.
Poi certo male ai mondiali, e ai tempi era una condanna nelle classifiche individuali, e l'infortunio a fine 1998, ma c'è veramente una sproporzione fra le classifiche delle varie annate.

Per me è abbastanza incredibile pure vedere Vieri 26°nel 1998.
Il che Conferma che anche allora era un premio che valeva quel che valeva.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

orson.poeta ha scritto: Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Diciamo che non è facile immaginare Platini più avanti rispetto allla sua epoca,a differenza di Pelè, Cruyff o pure Di Stefano, la frase di Brera rispecchia quella di Panatta sul Talento che ha bisogno di tempo ,ecco, MIchel è proprio arrivato nell'ultimo periodo in cui poteva arrivare un giocatore così, da Sacchi in poi non sarebbe stato adattabile.
Il discorso sulle finali pesa relativamente ,le finali Campioni di quell'epoca, prima della Champions e dell'era Playstation, erano molto bloccate e la tattica era asfissiare in marcatura il più forte giocatore avversario, come fece Rolff nella finale del 1983, ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni ,era appunto un altro calcio ,che sarebbe poi molto cambiato.

Che poi Brera su molti sportivi dicesse cazzate ,tipo Bartali arrotino o Rivera Bluff , è altra storia, servivano anche a costruire il suo personaggio.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

Johnny Rex ha scritto: ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni

F.F.
Questa cosa su Morini chi l'ha detta? Lo zio Toni?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

eddie v. ha scritto:
Johnny Rex ha scritto: ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni

F.F.
Questa cosa su Morini chi l'ha detta? Lo zio Toni?
:lol: :lol:

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto:
orson.poeta ha scritto: Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Diciamo che non è facile immaginare Platini più avanti rispetto allla sua epoca,a differenza di Pelè, Cruyff o pure Di Stefano, la frase di Brera rispecchia quella di Panatta sul Talento che ha bisogno di tempo ,ecco, MIchel è proprio arrivato nell'ultimo periodo in cui poteva arrivare un giocatore così, da Sacchi in poi non sarebbe stato adattabile.
Il discorso sulle finali pesa relativamente ,le finali Campioni di quell'epoca, prima della Champions e dell'era Playstation, erano molto bloccate e la tattica era asfissiare in marcatura il più forte giocatore avversario, come fece Rolff nella finale del 1983, ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni ,era appunto un altro calcio ,che sarebbe poi molto cambiato.

Che poi Brera su molti sportivi dicesse cazzate ,tipo Bartali arrotino o Rivera Bluff , è altra storia, servivano anche a costruire il suo personaggio.

F.F.
Beh, se è esistito Pirlo 20 anni dopo non direi...Pirlo era un Platini che non segnava e non aveva il suo estro. Detta così è brutta e poco approfondita, ma per rendere l'idea.
E Pirlo giocava ad altissimi livelli.
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Re: Storie di calcio e non...

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chiaky ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
orson.poeta ha scritto: Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Diciamo che non è facile immaginare Platini più avanti rispetto allla sua epoca,a differenza di Pelè, Cruyff o pure Di Stefano, la frase di Brera rispecchia quella di Panatta sul Talento che ha bisogno di tempo ,ecco, MIchel è proprio arrivato nell'ultimo periodo in cui poteva arrivare un giocatore così, da Sacchi in poi non sarebbe stato adattabile.
Il discorso sulle finali pesa relativamente ,le finali Campioni di quell'epoca, prima della Champions e dell'era Playstation, erano molto bloccate e la tattica era asfissiare in marcatura il più forte giocatore avversario, come fece Rolff nella finale del 1983, ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni ,era appunto un altro calcio ,che sarebbe poi molto cambiato.

Che poi Brera su molti sportivi dicesse cazzate ,tipo Bartali arrotino o Rivera Bluff , è altra storia, servivano anche a costruire il suo personaggio.

F.F.
Beh, se è esistito Pirlo 20 anni dopo non direi...Pirlo era un Platini che non segnava e non aveva il suo estro. Detta così è brutta e poco approfondita, ma per rendere l'idea.
E Pirlo giocava ad altissimi livelli.

Ho pensato a Pirlo anch'io, con quella visione di gioco e quel calcio giochi sempre. Poi certo devono saperti utilizzare.
I due per me sono molto assimilibabili, Pirlo di estro ne aveva a pacchi, solo che giocava a 50mt dalla porta.
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Re: Storie di calcio e non...

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ThePiper ha scritto:
chiaky ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
Diciamo che non è facile immaginare Platini più avanti rispetto allla sua epoca,a differenza di Pelè, Cruyff o pure Di Stefano, la frase di Brera rispecchia quella di Panatta sul Talento che ha bisogno di tempo ,ecco, MIchel è proprio arrivato nell'ultimo periodo in cui poteva arrivare un giocatore così, da Sacchi in poi non sarebbe stato adattabile.
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F.F.
Beh, se è esistito Pirlo 20 anni dopo non direi...Pirlo era un Platini che non segnava e non aveva il suo estro. Detta così è brutta e poco approfondita, ma per rendere l'idea.
E Pirlo giocava ad altissimi livelli.

Ho pensato a Pirlo anch'io, con quella visione di gioco e quel calcio giochi sempre. Poi certo devono saperti utilizzare.
I due per me sono molto assimilibabili, Pirlo di estro ne aveva a pacchi, solo che giocava a 50mt dalla porta.
Adess...assimilabili come caratteristiche a centrocampo di sicuro, ma pur essendo Pirlo un campione, con Platini si va a categorie molto superiori, ma per un motivo molto semplice. Platini era si Pirlo, ma contemporaneamente era anche Van Basten.
La posizione in campo comunque non era così dissimile. Platini giocava molto più avanti a inizio carriera (dove ha fatto anche il centravanti al nancy) e in nazionale. Alla Juventus giocava più o meno dove giocava Pirlo almeno nominalmente. Nella realtà lo potevi vedere ovunque. Al limite della sua area a ricevere la palla dal portiere ( e quindi ad impostare il gioco da zero o a sventagliare lanci di 40 metri) oppure al limite dell'area avversaria ad andare in gol.
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Re: Storie di calcio e non...

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A me pare che Pirlo almeno fino a trent'anni corresse un po', certo più di Platini. Concordo che il francese tra i campioni del passato sia tra quelli che invecchia peggio (e pure Maradona oggi credo sarebbe fortissimo ma non so se il n.1).
Zidane forse Platini 2.0, rispetto a quest'ultimo meno carisma e meno capacità realizzative, ma fisico e capacità di far salire la squadra col pallone tra i piedi (impossibile levarglielo).
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Non credo sia utile pensare ai campioni del passato nel calcio di oggi.
Maradona era forte e veloce, ma aveva un fisico da impiegato della sip. C'è una foto clamorosa dove sta di fianco a Gullit e c'ha una panza spropositata, mentre Gullit pare un attore porno di colore con un fisico da pantera.
Ma questo non toglie a Maradona, ecco.
Zidane non c'entra molto con Platini. Avevano un gioco diversissimo. Non li si può proprio mettere a paragone se non per il fatto che sono entrambi francesi.
Uno giocava di prima, era elegantissimo e giocava a testa alta, e segnava caterve di gol oltre a dispensare assist su assist.
L'altro giocava a testa bassa ed era bravissimo a tenere palla e fare numeri ad effetto e anche pratici e non segnava quasi mai anche se curiosamente segnava nelle finali (che è ovviamente un merito).
Come giocatori non c'entravano nulla tra loro.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Burano ha scritto:A me pare che Pirlo almeno fino a trent'anni corresse un po', certo più di Platini. Concordo che il francese tra i campioni del passato sia tra quelli che invecchia peggio (e pure Maradona oggi credo sarebbe fortissimo ma non so se il n.1).
Zidane forse Platini 2.0, rispetto a quest'ultimo meno carisma e meno capacità realizzative, ma fisico e capacità di far salire la squadra col pallone tra i piedi (impossibile levarglielo).
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Johnny Rex ha scritto:Che poi Scanzi su molti sportivi dicesse cazzate, tipo Federer frigorifero o Seppi Bluff, è altra storia, servivano anche a costruire il suo personaggio.

F.F.
chiaky ha scritto:Platini era si Pirlo, ma contemporaneamente era anche Van Basten.
Assolutamente stravalido anche per Messi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

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Johnny Rex ha scritto:
orson.poeta ha scritto: Però Gianni Brera pur andandoci troppo duro su Michel in qualcosa ci prese sulla sua mancanza di istintività,( e certo Zidane pur avendo meno classe, era più istintivo nel bene e nel male :roll: ): "Era un giocatore di notevolissima classe, però non valeva una gamba di Pelè e nemmeno di Cruyff. Il suo dinamismo era scarso. Potendo muoversi con qualche comodità, così da non cadere in debito di ossigeno, il suo cervello si conservava estremamente lucido, il piede destro si dimostrava capace di virtuosismi balistici quali soltanto un vero campione si poteva permettere. Povero invece il suo spirito agonistico. Intelligente e astuto, egli riusciva quasi sempre a truccare questa lacuna: io però non l'ho mai visto eccellere quando il clima della contesa aumentava: ogni suo gesto doveva essere meditato: nulla o quasi veniva espresso da lui seguendo l'istinto.“
Diciamo che non è facile immaginare Platini più avanti rispetto allla sua epoca,a differenza di Pelè, Cruyff o pure Di Stefano, la frase di Brera rispecchia quella di Panatta sul Talento che ha bisogno di tempo ,ecco, MIchel è proprio arrivato nell'ultimo periodo in cui poteva arrivare un giocatore così, da Sacchi in poi non sarebbe stato adattabile.
Il discorso sulle finali pesa relativamente ,le finali Campioni di quell'epoca, prima della Champions e dell'era Playstation, erano molto bloccate e la tattica era asfissiare in marcatura il più forte giocatore avversario, come fece Rolff nella finale del 1983, ma pure Cruyff fece poco 10 anni prima contro Morini che per altro giocò con infiltrazioni ,era appunto un altro calcio ,che sarebbe poi molto cambiato.

Che poi Brera su molti sportivi dicesse cazzate ,tipo Bartali arrotino o Rivera Bluff , è altra storia, servivano anche a costruire il suo personaggio.

F.F.
Tutto giusto su Brera, però Maradona giocava negli anni di Platini come ben sappiamo, ed è stato avanti anni luce rispetto molti suoi contemporanei, nella velocità di esecuzione e nel pensare calcio in modo spesso primitivo e/o anarchico, vedasi quando prendeva la palla e già prima del Mundial '86 aveva provato a fare una simil giocata proprio contro gli odiati inglesi , Il Pibe ne spiega la genesi, per dire Zola ha appreso molto da Maradona, ma un gol così seppur fosse forte non ci riusciva neanche a pensarlo è qualcosa di oltre anche di una giocata da playstation :P

Detto questo Platini e Maradona come valori sono imparagonabili, è come voler paragonare gli affreschi di Raffaello alla Sistina con il Giudizio Universale di Michelangelo, parliamo in entrambi i casi di pittori ma non si può che apprezzare entrambi pur essendo il Buonarroti più geniale, più rivoluzionario nel rompere anche gli schemi del Rinascimento, mentre Raffaello è più inserito nella tradizione. Lo si può dire anche di Platini che è stato l'ultimo (o il penultimo se consideriamo anche Zidane) 10 classico.
Su Pirlo e Di Stefano vorrei scrivere altro, brevemente ricordo che il Maestro aveva iniziato nell'Inter e nell' under 21 come fantasista, trequartista classico ma non trovando molto spazio fu dirottato a Brescia dove Mazzone, ben prima di Ancelotti nel Milan dei fantasisti, lo valorizzò come regista basso, alla Paulo Sousa della prima Juve lippiana, facendolo giocare nella mediana delle rondinelle in coppia con Guardiola, che tatticamente come futuro allenatore apprese moltissimo dalla sua esperienza in Italia, giusto a dimostrare che sor Carletto era tutt'altro che solo un provinciale difensivista all'italiana, leggasi catenacciaro.
Di Stefano è stato nel calcio, come ecletticità, quello che fu Jordan nel basket: poteva giocare in tutti i ruoli anche in difesa essendo un "universale": ovviamente in attacco era maggiormente decisivo per il Real, come capacità balistiche non era inferiore nemmeno a Pelé che aveva maggior elasticità negli scatti e nel gioco aereo. Messi è un grandissimo della sua epoca, non lo so se in senso assoluto valga i grandissimi che abbiamo citato bisognerebbe riparlarne a sua carriera conclusa, e che non abbia vinto il Mondiale è un dato soprattutto statistico, ad esempio per vari motivi don Alfredo non fece nemmeno un minuto nella Coppa del Mondo, eppure il suo valore come "avanguardista" in quel calcio statico nessuno lo ha mai messo in discussione. Messi è un Maradona meno geniale, ma più continuo.
Il Mondiale non vinto è un alibi per molti che appunto giudicano i calciatori dal palmares dei trofei vinti nelle loro squadre di club o nazionali, basandosi su questo metro Phil Neal del Liverpool degli anni settanta-ottanta con 5 coppe Campioni vinte ad aggiungersi a trofei vinti in patria, sarebbe tra i più grandi difensori all time, non funziona così lo dico per chi valuta la grandezza di un calciatore su questo metro. Conta ma non è il solo per dare un giudizio globale: Platini e Maradona sono stati grandissimi a prescindere, per le emozioni che ci hanno saputo regalare in campo.
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Re: Storie di calcio e non...

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Orson, è un metro, quello emozionale, che penalizzerà sempre i difensori a scapito di centrocampisti ed attaccanti.
Su Diego e Michel poi sempre lì, di là dalla grandezza l'effetto anni 80', il calcio ancora a misura d'uomo etc etc, per tanti versi era4 inevitabile che CR7 o Messi non avrebbero dato le stesse sensazioni ,come del resto Mbappè e mi sa pure quelli che verranno .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

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Johnny Rex ha scritto:Orson, è un metro, quello emozionale, che penalizzerà sempre i difensori a scapito di centrocampisti ed attaccanti.
Su Diego e Michel poi sempre lì, di là dalla grandezza l'effetto anni 80', il calcio ancora a misura d'uomo etc etc, per tanti versi era4 inevitabile che CR7 o Messi non avrebbero dato le stesse sensazioni ,come del resto Mbappè e mi sa pure quelli che verranno .

F.F.
CR7 e Messi daranno emozioni ai ragazzini di oggi, penso. Sennò perchè seguono il calcio? Io non lo seguo più, appunto perchè ormai mi fa schifo, ma i giovani che lo seguono ne saranno coinvolti.
D'altra parte, io da giovane diventavo pazzo per Platini e Zico, e Cruyff e Di Stefano mi sembravano un mondo lontano, un calcio lento e in bianco e nero.
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Nickognito
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

Cruijff non era nemmeno dieci anni più vecchio di Platini e molto più veloce del francese, hanno giocato diversi anni in contemporanea al alti livelli, spero che i bambini di oggi abbiano percezioni diverse e non pensino che Cristiano Ronaldo andasse a due all'ora in bianco e nero :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
chiaky
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Cruijff non era nemmeno dieci anni più vecchio di Platini e molto più veloce del francese, hanno giocato diversi anni in contemporanea al alti livelli, spero che i bambini di oggi abbiano percezioni diverse e non pensino che Cristiano Ronaldo andasse a due all'ora in bianco e nero :D
I filmati che passavano all'epoca dei giocatori del passato erano in bianco e nero e rallentate, parevano tutti dei bradipi.
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chiaky
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da chiaky »

Mio padre, nel 1983 mi parlava di Valentino Mazzola, che aveva visto giocare (era granata mio padre), e di Sivori contro cui ha giocato.
A me parevano mondi lontanissimi. Con Mazzola si parlava di 35 anni prima (come se oggi parlassimo di Maradona), con Sivori di appena 15-20 anni prima (come se oggi parlassimo di Zidane), e mi pareva parlasse del mesozoico.
Di Mazzola passavano i filmati dell'istituto luce, figurarsi...
Di Sivori i dribbling e i tunnel in bianco e nero rallentati.
Dinosauri nella mia mente fanciulla.
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