Monheim ha scritto:
Sono il calciatore più forte del mondo (o uno tra i primi tre se preferite) che vuole ancora vincere almeno una volta la Champions League e dove vado? Ovvio in una squadra di scalzacani senza grosse ambizioni come l'attuale Arsenal (che in verità non può comunque permetterselo) e non in una tra le più forti d'Europa. Come no?
Ovvio che non vada all'Arsenal, ma Messi non va 'in una tra le piu' forti', ma nella squadra con gia' due dei primi 4 piu' forti del mondo piu' mille altri campioni. Che, e' vero, non hanno vinto la Champions, perche' senza motivo hanno licenziato un allenatore fortissimo per prendere uno un po' perdente, ma insomma, sarebbero stati i primi favoriti con i nuovi acquisti, anche senza Messi. Una rivale vera del PSG il City, unica di quel livello in pura teoria.
Diverso per esempio lo United, squadra seconda in campionato, ricchissima, con campioni, che ha vinto una coppa europea di recente, e pero' che non ha cosi' un top in attacco e Messi avrebbe potuto fare la differenza.
Ah, beh, poi a Barcellona tutti piangono, ma sappiamo che cosa ha fatto una ottima (non grandissima) squadra in Champions con Messi, negli ultimi anni, senza i vari Xavi, Iniesta, di nuovo Neymar e compagnia.
Ma voi nella vostra vita di tutti i giorni se siete i più bravi al mondo/d'Europa/d'Italia nella vostra professione (ipotizziamo il primario di un ospedale) a pochi anni dalla pensione (un calciatore 34enne lo è) e vi chiedono di andare in un altro ospedale con miglior prospettiva e con tanti colleghi molto validi, rifiutate preferendo un'altra realtà con colleghi meno validi di modo da crescere e diventare i migliori in futuro?
Ma che paragone e', in ospedale mica si gioca uno contro l'altro? In ospedale mica si gioca per vincere una Coppa.
Se io facessi un lavoro e fossi vicino alla pensione, e avessi gia' ricevuto molti premi, figurati se penserei a vincere altri premi. Se non fossi ricchissimo, penserei allo stipendio un po', se lo fossi penserei semplicemente a come mi piace vivere, la citta' dove voglio stare io e la famiglia, il tipo di lavoro, si, probabilmente aiutare colleghi giovani meno affermati mi stimolerebbe di piu' che vincere premi. Sicuramente non andrei dove mi pagano di piu' se fossi multimiliardario, prima della pensione, ma scherziamo. Ma se lo facessi, lo direi chiaramente, come ho fatto l'ultima volta licenziandomi.
Nello sport di solito non conta vincere la coppa, cani e porci vincono la coppa, Padoin ha vinto 6 campionati e 6 coppe. Importa fare la differenza, importano le rivalita' tra campioni, non ha nessun senso la mentalita' del tipo 'giochiamo tutti insieme noi piu' forti e vinciamo la coppa'. Non avrebbe senso nemmeno fra ragazzini, i due piu' forti fanno le squadre e scelgono a turno, non e' che i 10 ragazzini piu' forti decidono che giocano tutti insieme cosi' vincono sempre, anche un bambino lo capisce da solo, ma forse anche uno scimpanze'.
Peraltro credo che Messi sia andato al PSG semplicemente per soldi, altrimenti credo che sarebbe andato al City, dove c'e' Guardiola e avrebbe potuto vincere altrettanto.
Inoltre va al PSG, squadra osteggiata in tutti i modi da parte dell'autorita' con complotti veri e proprio contro di lei (tra chi ne beneficio', una volta proprio Messi), proprio quando improvvisamente diventa la squadra preferita dell'estabishment, amici del campo, i buoni che rinunciano alla Superlega, e cosi' via. Proprio quando le favorite di sempre degli arbitri (Madrid e Barcellona) lo sono di meno. Ma che deve fare sportivamente uno di peggio, iscriversi al partito dei calciatori nazisti?
Rimane al Barcellona? Sempre stato nella sua zona di comfort (magari gli stessi che si lamentano che non esistono più bandiere).
A me le bandiere non interessano, ma forse confondi due critiche. Non c'e' nulla di mare a stare in una zona di comfort a livello di vita personale. La vita personale anzi per me e' prioritaria. Pero' se devo valutare un giocatore a livello oggettivo, e' chiaro che il valore di un giocatore lo vedi non dico in una squadra di pippe, ma almeno inuna squadra che non puo' vincere senza di te. Almeno una volta in carriera. Chi non lo fa e' sempre criticato. Veniva subissato di critiche James perche' era andato con Wade (nemmeno piu' al meglio) e Bosh, e non a fine carriera (ovviamente e sportivamente e' andato a provare a vincere a Cleveland e ci e' riuscito, pure). Bosh, con tutto il rispetto, non Neymar, Iniesta e Mbappe. Non si tratta di antipatia. Si tratta di persone oggettive, sportive. Michael Jordan era lo sportivo che mi stava piu' antipatico e non ha vinto con pippe, ha vinto con campioni, ma non e' che dopo due anni che non ha vinto con i Bulls ha chiesto di andare ai Pistons o ai Lakers perche' tanto vincevano sempre di lui e quindi tanto valeva...
Non sarebbe stato Michael Jordan. Senza di lui, i Bulls perdevano subito ai playoff, con lui vincevano tanti titoli. Quindi e' un campione. Altrimenti sarebbe meno campione. Se poi alla famiglia di Jordan piaceva vivere a Los Angeles e lui se ne fosse per questo andato ai Lakers per due soldi giocando con Magic, Worthy e Kareem, ok, lo poteva fare, ma di certo avrebbe cambiato la sua valutazione come giocatore.
Un tempo si andava via solo per soldi
Un tempo nessun calciatore aveva guadagnato quanto il PIL di uno stato. Ho letto mille commenti 'ma tu ti taglieresti meta' stipendio'.
No, nemmeno mi taglierei meta' cazzo, ma se lo avessi di un metro e mezzo a fare un'operazione ci penserei.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)