Religione
Re: Religione
Intendevo se ci sia un motivo per cui hanno dimensioni apparenti così comparabili, nel cielo, e non la luna essere ad esempio più grande o più piccola di un terzo.
Re: Religione
Ecco appunto, mi pare figo (senza implicazioni religiose, intendo) che la terra sia nella zona abitabile (in quanto a distanza dal sole) e che la luna sia nella posizione giusta perché si verifichino fenomeni eleganti come le eclissi.tuborovescio ha scritto:Gios ha scritto:Ieri comunque me lo chiedevo, c'è qualche motivo per cui sole e luna abbiano supperggiù la stessa dimensione, visti dalla terra?
in effetti hanno la distanza e le dimensioni giuste per permettere la vita sulla terra,
quindi non potrebbe essere altrimenti
comunque pare che la luna si stia allontanando di 3,5 cm l'anno, Dio crudele
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Re: Religione
Beh sì è molto figo
ieri ho portato i ragazzi in giardino, qualcuno sperava che la luna rimanesse sul sole, che il cielo si oscurasse, che tutto diventasse freddo e buio per sempre, pur di non tornare in classe
ieri ho portato i ragazzi in giardino, qualcuno sperava che la luna rimanesse sul sole, che il cielo si oscurasse, che tutto diventasse freddo e buio per sempre, pur di non tornare in classe
Re: Religione
Hai tentato di accecarli?tuborovescio ha scritto:Beh sì è molto figo
ieri ho portato i ragazzi in giardino, qualcuno sperava che la luna rimanesse sul sole, che il cielo si oscurasse, che tutto diventasse freddo e buio per sempre, pur di non tornare in classe
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Re: Religione
Mica li ha portati in un sexy shop.laplaz ha scritto:Hai tentato di accecarli?tuborovescio ha scritto:Beh sì è molto figo
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione
E tornate al latino, perdìo, dai, invece di quest'italianiccio (che poi adesso, con lo speaker Argentino, peggiora gravemente):
http://www.accademiadellacrusca.it/it/tema-del-mese
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Re: Religione
no, è una casualitàGios ha scritto:Intendevo se ci sia un motivo per cui hanno dimensioni apparenti così comparabili, nel cielo, e non la luna essere ad esempio più grande o più piccola di un terzo.
quando si è formata, la luna era decisamente più vicina (20.000 km invece dei 380.000 attuali), mi sa che allora le eclissi erano decisamente più "totali"
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Re: Religione
Eppur si muove, è già stato detto?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione
mio nonno lo diceva sempre, ma mi sa che bluffavaPINDARO ha scritto:Eppur si muove, è già stato detto?
Re: Religione
Sul latino con me sfondano una porta aperta; ma vediamo, comunque.BackhandWinner ha scritto:E tornate al latino, perdìo, dai, invece di quest'italianiccio (che poi adesso, con lo speaker Argentino, peggiora gravemente):
http://www.accademiadellacrusca.it/it/tema-del-mese
Accademia della Crusca ha scritto:Ma a noi qui interessa la lingua. E la domanda allora è: che tipo di italiano è quello che tutte le domeniche i cattolici usano in chiesa durante la messa? Bisogna dire subito che non coincide precisamente con la lingua comune, e non c’è da stupirsene, vista (è il caso di dirlo) la funzione. Intanto, ci sono costrutti preposizionali o inusuali o letterari tipo “per Cristo” col valore di mezzo, tramite, che la lingua ordinaria non prevede se non con nomi comuni (“per posta”) e che con nomi propri ha valore diverso (“per Marco” vale “a giudizio di Marco”). Allo stesso modo “in Gesù Cristo… canteremo la tua gloria” è ai limiti della grammatica (si canta qualcosa non in ma con). Il “sacrificio.. preparato nel tuo santo nome” potrebbe significare “per conto tuo” e invece ritengo (ma chiedo soccorso ai teologi) voglia dire altra cosa, tant’è vero che Antonio Rosmini aveva suggerito di tradurre “preparato al tuo santo nome”. La reggenza “nell’unità dello Spirito santo” è, per la norma, incongrua, perché l’italiano accetta solo “in unità con”, tanto che il card. Tamburini aveva saggiamente suggerito, già nel ‘700, “in unità di essenza collo Spirito santo”, chiarendo il senso e rispettando la grammatica. Nel Credo si dice “credo la Chiesa una, santa, cattolica” e già Manzoni aveva qualche dubbio al proposito, che però Rosmini gli chiarì ricordandogli che qui credo vale professo e attesto, con un valore perciò diverso dal precedente (nella stessa preghiera) “credo in un solo Dio”. Anche “comunicando al santo mistero del corpo e sangue…” prevede una reggenza anomala del verbo comunicare, che in italiano corrente vuole con. Certe espressioni poi sono molto particolari. Ad esempio, la risposta all’augurio del sacerdote, “Il Signore sia con voi”, “e con il tuo spirito” non è affatto perspicua e sarebbe più chiara se fosse “”e (anche) con te”, come suggeriva Franco Fochi, se non addirittura “abiti egli ancora nel tuo spirito”, come proponeva Ludovico A. Muratori. Certe invocazioni sono circondate da una serie di apposizioni, ma non si distingue più tra il vocativo (Gesù Cristo) e i suoi titoli in “tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo”, tanto che ancora Muratori aveva pensato di metterci davanti un oh: “Oh Signore, Figlio unigenito, Gesù cristo. Oh Signore Iddio, Agnello di dio, Figlio del Padre”, per distinguere i vocativi dai loro attributi teologici.
"Per Cristo". Il per preposizione di mezzo è appunto latino, che secondo l'accademico in italiano è di uso letterario o con nomi comuni, e non con nomi propri, perché secondo l'accademico "Per Marco" significa "secondo Marco".
In contesto liturgico teologico e Cristologico di struttura storica latina, "Per Cristo" sta benissimo, (richiama anche Cristo-Via, "io sono la Via, la Verità e la Vita", Gv), e nessun fedele nemmeno contadino ha mai avuto il dubbio si intendesse "secondo Cristo". Il dubbio sembra venuto solo all'Accademico della Crusca.
Così come mi sembra si comprendano benissimo, e non siano nemmeno ineleganti, i vocativi privi di "davanti un oh", come l'Accademico, tanto per ammodernare, sembrerebbe suggerire con dotto riferimento settecentesco al Muratori.
Per il resto, senza volere entrare per forza nei dettagli, l'ha premesso da subito l'Accademico che la funzione di estrema e delicatissima sintesi teologica condiziona il linguaggio del messale.
Bel problema anche riproporli tutti 'sti problemi, mettendosi a tradurre in italiano una liturgia latina che già aveva fatto una certa fatica a risolverli.
Piuttosto tutto quanto sopra può semmai confermare che usando l'italiano la gente comprende quel che dice a Messa molto meno di prima; per cui non era male nemmeno il latino e soprattutto non era privo di valore nemmeno il vecchio rito, dove l'Assemblea parlava di meno.
Qui fa ridere.Accademico della Crusca ha scritto:E che dire poi del valore che a messa assumono parole come sacrificio o vittima, usate con una valenza positiva che certo non hanno nella lingua comune, o passione usato non come attrazione ma come sofferenza: si pensi come, nell’italiano corrente, la frase “Egli, offrendosi liberamente alla sua passione” potrebbe avere un senso completamente diverso da quello che assume nella messa. Per non dire dell’uso della parola “memoriale”, che evoca diari, retroscena, e che invece è stato a volte introdotto, come opzione dotta, per tradurre un ben più semplice “memores” latino (cioè: ricordando, memori). E così “ministri”, scelta colta per servi e/o sacerdoti. Ci sono in effetti nobilitazioni varie del linguaggio, come in “rendere grazie” per “ringraziare” o sottili ritocchi per non abbassarlo, come quando “dopo la cena, allo stesso modo” (che sostituisce un precedente “dopo aver cenato”) isola con l’articolo quella cena speciale, evitando la banalizzazione del “dopo cena”. Ma la traduzione in italiano del latino della vecchia messa è stata ovviamente anche un’occasione per aggiustamenti teologici, come quando il Deus Sabaoth, cioè “degli eserciti”, è diventato “Dio dell’universo” o il sangue, che in latino era versato “pro multis”, in italiano è stato offerto “per tutti”. Ma questa ovviamente non è più questione di lingua.
1) "Passione" in quel contesto è termine con tale vastità di riferimenti in ogni ramo dello scibile e delle arti che solo all'Accademico poteva venire il dubbio che nella lingua comune significhi o possa essere inteso come "attrazione".
2) "memoriale" termine dotto, ok. Cambiamo il termine dotto.
3) "ministri" per sacerdoti sta pure nel codice penale.
4) "rendere grazie" una "nobilitazione", grazie al bipp direi visto che siamo in contesto liturgico, che tutti ma proprio tutti intendono bene per "ringraziare".
5) l'Accademico della Crusca consiglierebbe di usare l'espressione "dopo cena" nel momento essenziale della liturgia, della Cristologia e forse anche della teologica cattolica.
O si limita a far notare che in tale contesto il linguaggio liturgico ricerca una "nobilizzazione" e rifugge la "banalizzazione".
Oppure poteva stare pure zitto evitando lui stesso banalità.
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Re: Religione
balbysauro ha scritto:mio nonno lo diceva sempre, ma mi sa che bluffavaPINDARO ha scritto:Eppur si muove, è già stato detto?
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Re: Religione
Antonio Socci.
Dio mio.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Religione
Qui Socci ha ragione però.
Se dà la notizia che il Papa non crede all'Inferno ma al solo "annullamento dell'anima", direi notizia inedita e fondamentale nel tema dell'articolo, vorrà un minimo documentarla.
E il Vaticano, nel caso, smentirla.
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Re: Religione
non mi sembrano termini contraddittori, al massimo incomprensibili.Albornoz ha scritto:Qui Socci ha ragione però.
Se dà la notizia che il Papa non crede all'Inferno ma al solo "annullamento dell'anima",.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Religione
Le recenti imprese dell'Isis stanno cominciando a generare inquietudine anche in chiesa:
ieri il sermone è stato incentrato su Mc 10, 35-45, che tratta nemmeno troppo incidentalmente il tema del martirio, generalmente trascurato nelle scelte dei ministri di culto.
Nelle successive preghiere d'intercessione un fedele ha parlato di "settimana spaventosa, con vite spezzate a causa di idee sbagliate su ciò che Dio vuole dagli uomini".
Nessuna menzione invece per Don Ciotti e c.
In assoluto, questo nuovo clima non deve sorprendere, e non si può negare che si tratti di un atteggiamento giustificato per dei cristiani.
Mi domando tuttavia perché fra quelle mura non si sia mai pregato per martiri (es. Shahbaz Bhatti) che solo pochi anni fa hanno perso la vita per gli stessi motivi.
ieri il sermone è stato incentrato su Mc 10, 35-45, che tratta nemmeno troppo incidentalmente il tema del martirio, generalmente trascurato nelle scelte dei ministri di culto.
Nelle successive preghiere d'intercessione un fedele ha parlato di "settimana spaventosa, con vite spezzate a causa di idee sbagliate su ciò che Dio vuole dagli uomini".
Nessuna menzione invece per Don Ciotti e c.
In assoluto, questo nuovo clima non deve sorprendere, e non si può negare che si tratti di un atteggiamento giustificato per dei cristiani.
Mi domando tuttavia perché fra quelle mura non si sia mai pregato per martiri (es. Shahbaz Bhatti) che solo pochi anni fa hanno perso la vita per gli stessi motivi.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
Re: Religione
Nella teologica cattolica esiste l'inferno che è una sofferenza eterna e non l'"annullamento dell'anima", e quindi sono contraddittori.Nickognito ha scritto:non mi sembrano termini contraddittori, al massimo incomprensibili.Albornoz ha scritto:Qui Socci ha ragione però.
Se dà la notizia che il Papa non crede all'Inferno ma al solo "annullamento dell'anima",.
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Re: Religione
non mi pare ci sia una posizione definita ufficiale della Chiesa su cosa sia l' inferno. Mi pare che nelle posizioni ufficiali si sottolineano sempre l' allontanamento e la separazione, non la sofferenza, poi potrei sbagliarmi. Cosa ha detto la tradizione teologica e non e' posizione ufficiale della Chiesa conta direi abbastanza poco in questo senso. Peraltro, non sapendo cosa sia l' anima, non sono affatto sicuro che un suo annullamento non implichi una sofferenza.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Religione
Se una cosa si annulla significa che diventa nulla e questo è incompatibile con l'eterna sofferenza, la quale implica logicamente un'eterna esistenza.Nickognito ha scritto:non mi pare ci sia una posizione definita ufficiale della Chiesa su cosa sia l' inferno. Mi pare che nelle posizioni ufficiali si sottolineano sempre l' allontanamento e la separazione, non la sofferenza, poi potrei sbagliarmi. Cosa ha detto la tradizione teologica e non e' posizione ufficiale della Chiesa conta direi abbastanza poco in questo senso. Peraltro, non sapendo cosa sia l' anima, non sono affatto sicuro che un suo annullamento non implichi una sofferenza.
Che poi la posizione ufficiale del catechismo (peraltro "variabile", di tanto in tanto "aggiornato" e "politico" negli accenti) insista sulla lontananza e separazione come oggetto principale della pena, non ha nulla a che vedere con l'"annullamento".
Esempio:
- se con la morte dopo una vita di crimini orrendi, scelti, consapevoli e ricercati, senza nemmeno la scusante di particolari traumi subiti che possano avere condizionato eccetera, uno smette di esistere, percepire e soffrire, è annullamento e quindi per quanto mi risulta Scalfari su Repubblica.
- se la stessa persona viene per sempre allontanata da Dio, per essere mandata non si sa dove a soffrire esattamente non si sa cosa, diciamo la "separazione" è Catechismo.
Questa ipotesi è diversa dalla prima perché rimane in esistenza un'anima che soffre.
- se finisce a patire "le pene dell'inferno" è tradizione teologica.
Quel che si può discutere è se le ipotesi due e tre siano costituzionali. Ma anche la uno, per vero.
Cioè che dovrebbe fare Dio di noi, per la Costituzione? Immagino che molti opteranno per: "Purgatorio più o meno lungo per tutti per tutti tranne i santi direttamente in Paradiso".
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Re: Religione
mi pare che semplicemente non ci sia una posizione definita mai dalla Chiesa in modo cosi' preciso da escludere un annullamento dell' anima. Non e' nemmeno cosi' chiaro cosa intenda la Chiesa con 'anima'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Religione
Ho capito come la pensi tu, cioè che non sei convinto che l'inferno sia incompatibile con annullamento dell'anima.Nickognito ha scritto:mi pare che semplicemente non ci sia una posizione definita mai dalla Chiesa in modo cosi' preciso da escludere un annullamento dell' anima. Non e' nemmeno cosi' chiaro cosa intenda la Chiesa con 'anima'.
Benissimo.
La questione è che Scalfari ha scritto che Papa Francesco crede nell'annullamento dell'anima e non nell'inferno.
In altre parole che Nickognito sostenga che l'annullamento dell'anima ci sta nella dottrina cattolica non dimostra che il Papa abbia propugnato questa tesi.
In altre parole per convalidare l'interpretazione di Nickognito col Magistero Papale servirebbe una dichiarazione del Papa e non di Nickognito.
Se c'è benissimo abbiamo la conferma della notizia di Repubblica, e la convalida della tesi di Nickognito col Magistero Papale. Se non c'è, non abbiamo la conferma della notizia di Repubblica né la convalida dell'interpretazione di Nickognito col Magistero Papale.
Non so che difficoltà ci siano.
Ultima modifica di Albornoz il lun mar 23, 2015 5:06 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Religione
vabbe', se l' ha detto solo Scalfari probabilmente e' falso
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Re: Religione
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Re: Religione
le foto sono di estremo cattivo gusto, una roba offensiva e inutilmente volgare e irrispettosa verso i credenti e non solo.Al Cassero uomini travestiti da Gesù mimano pratiche sessuali con una grossa croce. Scoppia la polemica: il circolo gay è finanziato dal Comune
polverone con accuse incrociate etc.
mi chiedo se la santanche' e gli altri difensori a spada tratta della liberta' di espressione quando Charlie Hebdo insultava i musulmani e il loro dio, ora faranno la stessa battaglia in difesa del circolo gay e le sue foto oscene e sacrileghe. se anche ora vale il "non sono d'accordo ma mi battero' perche' possano esprimersi come credono", o si offriranno di pubblicarle su "Il Giornale" in caso di censura.
per me dovrebbero autocontenersi, qualche multa non sarebbe male.
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Re: Religione
Charlie Hebdo non ''insultava i musulmani'', disegnavano vignette satiriche. Se nella scala evolutiva sei ancora al livello di essere offeso a morte da una vignetta comica (per di più pubblicata su un periodico privato) e per questo fai una strage di innocenti col kalashnikov il problema è dei minus habentes in questione, non di chi fa satira. Poi visto che usi la parola ''sacrileghe'', mi pare che il sacrilegio non esista più in nessuno Stato Moderno.
Re: Religione
Aspetta almeno che il circolo gay sia preso a mitragliate dai cattolici, prima di porti questi problemi.alessandro ha scritto:mi chiedo se la santanche' e gli altri difensori a spada tratta della liberta' di espressione quando Charlie Hebdo insultava i musulmani e il loro dio, ora faranno la stessa battaglia in difesa del circolo gay e le sue foto oscene e sacrileghe. se anche ora vale il "non sono d'accordo ma mi battero' perche' possano esprimersi come credono", o si offriranno di pubblicarle su "Il Giornale" in caso di censura
Se invece per questa provocazione deve affrontare vibranti proteste magari riguardanti i fondi pubblici ricevuti, o altre legittime iniziative, vabbè dovremmo essere in una democrazia pluralista con strumenti per dirimere controversie di questo tipo.
Non so, mi sembrerebbe una posizione sensata, normale, no?
Re: Religione
daidaidai, giusto, vogliamo l'ANSA "Vaticano smentisce Scalfari: l'inferno esiste".
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Religione
Non so che problemi avete con il buon senso.Rosewall ha scritto:daidaidai, giusto, vogliamo l'ANSA "Vaticano smentisce Scalfari: l'inferno esiste"
Ovvero a distinguere fra la notizia "l'inferno esiste", e la notizia "il Papa ha detto che l'inferno non esiste in un'intervista rilasciata a Repubblica sotto la supervisione della sala stampa Vaticana", e quindi trarne le debite conseguenze in tema di rilevanza giornalistica.
Chiunque può dare la notizia che il Papa non crede all'Inferno.
Se la notizia non ha nessun riscontro, avremo una normalissima notizia senza riscontro.
Se invece la notizia è che il Papa ha detto che l'inferno non esiste, e intende trovare riscontro in un'intervista rilasciata dal Papa al secondo quotidiano nazionale, sotto la supervisione della Sala Stampa Vaticana, questa può prendersi la briga di smentirne il contenuto, visto che è la Sala Stampa del Papa. O anche no.
Avremo quindi un normalissimo caso di dichiarazioni rilasciate nel corso di un intervista e smentite, oppure un altrettanto normalissimo caso di dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista, e non smentite dall'organo stampa del dichiarante.
Ovvero:
.Albornoz ha scritto:Se dà la notizia che il Papa non crede all'Inferno ma al solo "annullamento dell'anima", direi notizia inedita e fondamentale nel tema dell'articolo, vorrà un minimo documentarla.
E il Vaticano, nel caso, smentirla
Se una notizia non ha riscontro alcuno probabilmente la lasci perdere; se lo trova o intende trovarlo nelle dichiarazioni tue, le smentisci, se ti va. Oppure no, se la notizia in fondo non ti dispiace.
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Re: Religione
Bagnasco violentissimo: «Il gender? Transumano»
C'è un nuovo termine che entra con forza nel vocabolario della Conferenza episcopale italiana: «Transumano».
L’ha utilizzato ieri il card. Bagnasco, presidente della Cei, nella sua prolusione al Consiglio permanente dei vescovi, per identificare il prodotto finale della «cosiddetta teoria del gender»: un essere umano senza più identità di genere. «Il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione – argomenta – ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un “transumano” in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità». La «Queer theory – prosegue –, nata negli Usa, combatte contro il normale, il legittimo, e ingloba tutte le soggettività fluide: non si riferisce a nulla in particolare, si presenta paradossalmente come “un’identità senza essenza”». Concetti astratti? No, precisa Bagnasco, anzi «cose vicinissime e concrete», con l’obiettivo di «costruire delle persone fluide che pretendano che ogni loro desiderio si trasformi in bisogno, e quindi diventi diritto. Individui fluidi per una società fluida e debole».
Lo scenario che intravede il cardinale è una sorta di “Spectre globale”: è in atto, spiega, «una manipolazione da laboratorio, dove inventori e manipolatori fanno parte di quella “governance mondiale” che va oltre i governi eletti e che spesso rimanda ad Organizzazioni non governative che non esprimono nessuna volontà popolare». Quindi l’appello alla resistenza: «Vogliamo questo per i nostri bambini, ragazzi, giovani?», chiede Bagnasco (ma la domanda è retorica). «Genitori, volete questo per i vostri figli? Che a scuola, fin dall’infanzia, ascoltino e imparino queste cose, così come avviene in altri Paesi d’Europa? Reagire è doveroso e possibile, basta essere vigili, senza lasciarsi intimidire da nessuno, perché il diritto di educare i figli nessuna autorità scolastica, legge o istituzione politica può pretendere di usurparlo. È necessario un risveglio della coscienza individuale e collettiva, della ragione dal sonno indotto a cui è stata via via costretta. Noi pastori vi siamo e vi saremo sempre vicini».
Se nella stagione Ruini-Bagnasco-Ratzinger la crociata era in difesa dei «principi non negoziabili», ora in epoca Bagnasco-Bergoglio il bersaglio è il «gender». Anche perché, lo ha ripetuto più volte il papa stesso, l’espressione «principi non negoziabili» non piace a Francesco. Il quale però non disdegna il termine «gender», che ha utilizzato sabato scorso a Napoli, durante l’incontro con i giovani e le famiglie: la teoria del gender, ha detto Bergoglio, è uno «sbaglio della mente umana», un tentativo di «colonizzazione ideologica». Un aggiornamento lessicale che non intacca la sostanza, perché «teoria del gender» è un calderone ampio in cui gerarchie ecclesiastiche e gruppi cattolici tradizionalisti riversano tutto quello che minaccerebbe la famiglia.
Altri temi sono stati toccati da Bagnasco, sulla scia del Bergoglio “sociale” di Napoli: la condanna del «malcostume e del malaffare che sembrano diventati un “regime” talmente ramificato da essere intoccabile», ogni giorno emergono esempi che «ammorbano l’aria, avvelenano la speranza, indeboliscono le forze morali» e sono una «offesa gravissima per i poveri e gli onesti»; l’emergenza disoccupazione, che alimenta «l’instabilità sociale» e favorisce la «malavita»; la «tragedia» dell’immigrazione, di fronte alla quale l’Europa sembra «un insieme di interessi individuali» più che «casa comune». Quindi una severa condanna del terrorismo e delle «persecuzioni contro i cristiani», con una domanda decisamente “filo-occidentale”: «È forse l’odio per l’Occidente» e per «i suoi valori di libertà, uguaglianza, democrazia, giusta laicità, valorizzazione e rispetto per la donna?».
Però dai.
Almeno non ha consigliato di buttarli dai palazzi.
C'è un nuovo termine che entra con forza nel vocabolario della Conferenza episcopale italiana: «Transumano».
L’ha utilizzato ieri il card. Bagnasco, presidente della Cei, nella sua prolusione al Consiglio permanente dei vescovi, per identificare il prodotto finale della «cosiddetta teoria del gender»: un essere umano senza più identità di genere. «Il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione – argomenta – ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un “transumano” in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità». La «Queer theory – prosegue –, nata negli Usa, combatte contro il normale, il legittimo, e ingloba tutte le soggettività fluide: non si riferisce a nulla in particolare, si presenta paradossalmente come “un’identità senza essenza”». Concetti astratti? No, precisa Bagnasco, anzi «cose vicinissime e concrete», con l’obiettivo di «costruire delle persone fluide che pretendano che ogni loro desiderio si trasformi in bisogno, e quindi diventi diritto. Individui fluidi per una società fluida e debole».
Lo scenario che intravede il cardinale è una sorta di “Spectre globale”: è in atto, spiega, «una manipolazione da laboratorio, dove inventori e manipolatori fanno parte di quella “governance mondiale” che va oltre i governi eletti e che spesso rimanda ad Organizzazioni non governative che non esprimono nessuna volontà popolare». Quindi l’appello alla resistenza: «Vogliamo questo per i nostri bambini, ragazzi, giovani?», chiede Bagnasco (ma la domanda è retorica). «Genitori, volete questo per i vostri figli? Che a scuola, fin dall’infanzia, ascoltino e imparino queste cose, così come avviene in altri Paesi d’Europa? Reagire è doveroso e possibile, basta essere vigili, senza lasciarsi intimidire da nessuno, perché il diritto di educare i figli nessuna autorità scolastica, legge o istituzione politica può pretendere di usurparlo. È necessario un risveglio della coscienza individuale e collettiva, della ragione dal sonno indotto a cui è stata via via costretta. Noi pastori vi siamo e vi saremo sempre vicini».
Se nella stagione Ruini-Bagnasco-Ratzinger la crociata era in difesa dei «principi non negoziabili», ora in epoca Bagnasco-Bergoglio il bersaglio è il «gender». Anche perché, lo ha ripetuto più volte il papa stesso, l’espressione «principi non negoziabili» non piace a Francesco. Il quale però non disdegna il termine «gender», che ha utilizzato sabato scorso a Napoli, durante l’incontro con i giovani e le famiglie: la teoria del gender, ha detto Bergoglio, è uno «sbaglio della mente umana», un tentativo di «colonizzazione ideologica». Un aggiornamento lessicale che non intacca la sostanza, perché «teoria del gender» è un calderone ampio in cui gerarchie ecclesiastiche e gruppi cattolici tradizionalisti riversano tutto quello che minaccerebbe la famiglia.
Altri temi sono stati toccati da Bagnasco, sulla scia del Bergoglio “sociale” di Napoli: la condanna del «malcostume e del malaffare che sembrano diventati un “regime” talmente ramificato da essere intoccabile», ogni giorno emergono esempi che «ammorbano l’aria, avvelenano la speranza, indeboliscono le forze morali» e sono una «offesa gravissima per i poveri e gli onesti»; l’emergenza disoccupazione, che alimenta «l’instabilità sociale» e favorisce la «malavita»; la «tragedia» dell’immigrazione, di fronte alla quale l’Europa sembra «un insieme di interessi individuali» più che «casa comune». Quindi una severa condanna del terrorismo e delle «persecuzioni contro i cristiani», con una domanda decisamente “filo-occidentale”: «È forse l’odio per l’Occidente» e per «i suoi valori di libertà, uguaglianza, democrazia, giusta laicità, valorizzazione e rispetto per la donna?».
Però dai.
Almeno non ha consigliato di buttarli dai palazzi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Religione
Citare le fonti degli articoli no?
Questo tutto sommato è interessante perché associa Bergoglio a "gerarchie ecclesiastiche" e "gruppi cattolici tradizionalisti".
Chissà come si arrabbierebbe Socci.
Questo tutto sommato è interessante perché associa Bergoglio a "gerarchie ecclesiastiche" e "gruppi cattolici tradizionalisti".
Chissà come si arrabbierebbe Socci.
Ultima modifica di Albornoz il mar mar 24, 2015 5:20 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Religione
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Religione
Il Manifesto è sempre interessante.
Ma perché gli devi metter sotto dei commenti scemi tuoi, dai.
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Re: Religione
Disegnava vignette satiriche che offendevano i musulmani. Che fosse privato o pubblico non ha importanza. Era roba indecente come indecenti sono questi gay che fanno scempio dei simboli della religione cristiana.Kafelnikov 18 ha scritto:Charlie Hebdo non ''insultava i musulmani'', disegnavano vignette satiriche. Se nella scala evolutiva sei ancora al livello di essere offeso a morte da una vignetta comica (per di più pubblicata su un periodico privato) e per questo fai una strage di innocenti col kalashnikov il problema è dei minus habentes in questione, non di chi fa satira. Poi visto che usi la parola ''sacrileghe'', mi pare che il sacrilegio non esista più in nessuno Stato Moderno.
Trovo sia un insulto ai musulmani scrivere ' il Corano è una meerda' così come rappresentare dio, Cristo e lo spirito santo che si sodomizzano a vicenda sia un insulto a ogni cristiano.
Naturalmente non parlo di reazione violenta, ma uno sdegno si.
Sacrilego lo è, e Anche negli Stati moderni esiste il reato di vilipendio della religione, anche in Italia. Per quello parlavo di multa.
Se il vilipendio viene messo in atto durante una cerimonia religiosa si va anche in galera.
Certo, meglio loro di chi spara, ma non sopporto i difensori della libertà di volgarità ad ogni costo a corrente alternata.
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Re: Religione
Perchè sono un burlone.Albornoz ha scritto:
Ma perché gli devi metter sotto dei commenti scemi tuoi, dai.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione
Alessandro ma chi sei tu per stabilire cosa sia decente ed indecente ? Non ti piace cosa si disegna o si scrive su una rivista, non la compri e buonanotte. Io trovo spesso indecente e volgare Libero ma appunto non lo compro, non mi sogno di incendiarne la sede. Sui gay, il nemico principale dei gay è il vaticano, basta andare a qualsiasi manifestazione gay e il 90% dei cori e degli slogan sono contro il vaticano, ed è una guerra combattuta da entrambi i fronti, come disse una volta Busi : "Questa è una guerra fra froci, froci in gonnella e froci pezzenti" . Il fatto di trattare gente con preferenze sessuali particolari come malati e reietti lo trovo molto più grave e condizionante sul lungo termine che una cazzata provocatoria e ''blasfema'' che tra 3 giorni non si ricorderà più nessuno.alessandro ha scritto:Disegnava vignette satiriche che offendevano i musulmani. Che fosse privato o pubblico non ha importanza. Era roba indecente come indecenti sono questi gay che fanno scempio dei simboli della religione cristiana.Kafelnikov 18 ha scritto:Charlie Hebdo non ''insultava i musulmani'', disegnavano vignette satiriche. Se nella scala evolutiva sei ancora al livello di essere offeso a morte da una vignetta comica (per di più pubblicata su un periodico privato) e per questo fai una strage di innocenti col kalashnikov il problema è dei minus habentes in questione, non di chi fa satira. Poi visto che usi la parola ''sacrileghe'', mi pare che il sacrilegio non esista più in nessuno Stato Moderno.
Trovo sia un insulto ai musulmani scrivere ' il Corano è una meerda' così come rappresentare dio, Cristo e lo spirito santo che si sodomizzano a vicenda sia un insulto a ogni cristiano.
Naturalmente non parlo di reazione violenta, ma uno sdegno si.
Sacrilego lo è, e Anche negli Stati moderni esiste il reato di vilipendio della religione, anche in Italia. Per quello parlavo di multa.
Se il vilipendio viene messo in atto durante una cerimonia religiosa si va anche in galera.
Certo, meglio loro di chi spara, ma non sopporto i difensori della libertà di volgarità ad ogni costo a corrente alternata.
Re: Religione
Ale posa quella tanica, su.Kafelnikov 18 ha scritto: Alessandro ma chi sei tu per stabilire cosa sia decente ed indecente ? Non ti piace cosa si disegna o si scrive su una rivista, non la compri e buonanotte. Io trovo spesso indecente e volgare Libero ma appunto non lo compro, non mi sogno di incendiarne la sede.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Religione
Le comiche. Ma di che caazzo va blaterando?PINDARO ha scritto:http://ilmanifesto.info/bagnasco-violen ... ransumano/
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Re: Religione
Continuo a non capire perché' chi ha difeso Il diritto di Charlie Hebdo di non essere preso a mitragliate per una blasfemia dovrebbe anche difendere un presunto diritto del circolo gay blasfemo a non essere criticato dai cattolici.
Cioè' io domani posso tranquillamente denunciare Tizio per vilipendio, e dopodomani potrei denunciare Caio perché' a motivo del vilipendio ha ucciso Tizio.
Contro il vilipendio e tanto più' contro l'omicidio.
Ma guardate che siete pazzeschi.
Almeno Pindaro se scherza qualche volta lo dice.
Cioè' io domani posso tranquillamente denunciare Tizio per vilipendio, e dopodomani potrei denunciare Caio perché' a motivo del vilipendio ha ucciso Tizio.
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Re: Religione
Kafelnikov 18 ha scritto: Alessandro ma chi sei tu per stabilire cosa sia decente ed indecente ? Non ti piace cosa si disegna o si scrive su una rivista, non la compri e buonanotte. Io trovo spesso indecente e volgare Libero ma appunto non lo compro, non mi sogno di incendiarne la sede. Sui gay, il nemico principale dei gay è il vaticano, basta andare a qualsiasi manifestazione gay e il 90% dei cori e degli slogan sono contro il vaticano, ed è una guerra combattuta da entrambi i fronti, come disse una volta Busi : "Questa è una guerra fra froci, froci in gonnella e froci pezzenti" . Il fatto di trattare gente con preferenze sessuali particolari come malati e reietti lo trovo molto più grave e condizionante sul lungo termine che una cazzata provocatoria e ''blasfema'' che tra 3 giorni non si ricorderà più nessuno.
come si determinano i limiti dell'osceno, e' una questione interessante.
direi che quelle immagini, uno vestito da Cristo poco prima dell'ultimo sacrificio sodomizzato da una croce dietro ad un altare, direi che oltrepassa la linea dell'osceno.
poi, per carita', sono a favore di ogni diritto per i gay, dal matrimonio, all'adozione all'assegno di reversibilita', tutto quanto. per i sacramenti e il resto, su quelo non si vota e non ci sono referendum, lì decide la chiesa, ma credo sia giusto che siano accettati dalla chesa, ma come detto, su questo decide il vaticano. mi pare ch eil Papa abbia aperto ai gay. "chi sono io per giudicare", poi non so'.
Libero e' una schifezza, molto volgare, ricordo la copertina dopo la caduta di Prodi grazie all'acquisto di alcuni senatori, con l'immaggine di prodi con le chiappone a forma di mortadella pronte a ricevere il tappo di spumante a forma di testa di berlusconi, grande raffinatezza, pero' e' satira casareccia e di cattivo gusto, ma non offensiva quanto denigrare cio' che si ritiene sacro.
poi, hai ragione che questa cosa blasfema dei gay non ha alcun valore e non incide sulla vita delle persone come ha inciso l'atteggiamento della chiesa verso di loro, pesante non solo perche' priva i gay credenti della piena inclusione nella comunita' cristiana, ma anche per il riflesso che ha nella societa' italiana il giudizio della chiesa.
poi la cosa che mi divertiva era la santanche' e gli altri forzaitalioti che erano per le vignette di charlie perche' contro i musulmani e si spacciavano per eterni sostenitori della satira di ogni tipo e grado, quando si e' vista la fine fatta da Luttazzi, dalla Guzzanti e altri che facevano satira.
poi, certo, nessuno qui e' a favore della violenza.
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