alessandro ha scritto:
Se il discorso è la sofferenza perché distinguere tra mammiferi e rettili o pesci o insetti?
Anche loro soffrono.
Anche le piante soffrono.
Per rispondere a te e ciccio.
La sofferenza e' qualcosa di complesso. Negli esseri umani, e in molti animali, esiste una sofferenza di cui si e' consci. Esiste anche una sofferenza senza dolore fisico, anche per gli animali, ad esempio la paura.
Scientificamente, si e' sicuri che gli animali di un certo tipo soffrono come noi.
Che soffrano gli insetti, non si sa. Scientificamente, dico. Non e' nemmeno il discorso 'soffrono in modo diverso, siamo egoisti a guardare la nostra sofferenza'. Immaginiamo la vita di un uomo a cui viene mozzata di netto la testa nel sonno a 70 anni, senza aver mai provato prima alcuna forma di sofferenza, nessuna emozione che denota sofferenza. Sarebbe una vita meravigliosa, anche se fosse stato ucciso da cannibali per essere mangiato.
Insetti e piante rispondono al dolore, il che non vuol dire che soffrano.
Il fatto e' che dobbiamo mangiare. Viviamo in un mondo in cui per sopravvivere dobbiamo violentare la vita. Questa e' la natura, una continua violenza sulla vita per sopravvivere, fino alla morte. E ognuno cerca di sopravvivere.
Il dire 'forse insetti e piante soffrono a loro modo, quindi posso uccidere ciccio e mangiarlo' non e' molto logico. Non solo perche' si tratta di dolore proprio diverso e piu' forte (non solo diverso, piu' forte, coinvolge le emozioni), ma anche per il semplice fatto che mangiare gli animali implica, a sua volta, che molti piu' vegetali devono essere distrutti per sfamare l' animale che mangiamo rispetto a quelli che servirebbero per sfamarci da soli.
Insomma, non e' uccidere ciccio per non ammazzare una carota. E' uccidere ciccio e tutti i suoi amici, per non ammazzare una carota. Ammesso che una carota soffra quanto ciccio, se mangio ciccio faccio soffrire non ciccio al posto della carota, ma ciccio e dieci carote.
Ma nulla nella realta' implica una morale. Io ad esempio mangio carne. Ma i motivi che possono portare ad essere vegetariani sono tanti, ma alcuni molto rilevanti. Quindi e' normale che lo si dica. Al tempo dei nazisti, ci stava di dire 'io sono contro i campi di sterminio'. Certo, c'e' chi era contrario e faceva finta di nulla, ma dirlo ad alta voce mi sembra fosse sensato, profondamente. Lo stesso oggi essere contro certi tipi di abusi su animali.
Non sono argomenti da niente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)