Bullismo... vogliamo parlarne?
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- Massimo Carbone
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2008-06-08 11:53
BULLISMO: LA CAUSA? SEPARAZIONI E DIVORZI
ROMA - I delitti commessi dai minori in Italia crescono e hanno subito una trasformazione qualitativa, impera il bullismo nei confronti del quale la famiglia è latitante. La preoccupante fotografia arriva da uno studio dell'associazione matrimonialisti italiani (Ami) che attribuisce la crescita del disagio giovanile all'aumento delle separazioni (cresciute del 57,3% in 10 anni) e dei divorzi (aumentati del 74%) e di conseguenza, al fatto che la maggior parte dei bambini di separati e divorziati (80,7%) vive con un solo genitore. "I delitti commessi dai minori in Italia dal 1992 non solo sono aumentati in termini quantitativi - spiega il presidente dell'Ami,l'avvocato Gian Ettore Gassani - ma hanno subito una trasformazione qualitativa: il terreno fertile della criminalità minorile è senz'altro il bullismo imperante contro il quale non sono state adottate misure adeguate, complice anche la latitanza di molte famiglie, assolutamente disimpegnate rispetto al processo educativo dei figli od addirittura complici delle loro gesta".
fonte
Non sono del tutto d'accordo con l'analisi dei dati in quanto non sempre è vero che bambini che crescono con un solo genitore siano più problematici o addirittura bulli.
Esperienza lavorativa personale, fatti di cui sono a conoscenza e, non ultimi, quelli riportati dalla cronaca, dimostrano piuttosto quanto sia vera l'ultima affermazione dell'articolo postato, e lì si parla di famiglie.
Vi sono infatti famiglie unite nelle quali però uno o entrambi i genitori sono assenti come figure di riferimento per problemi lavorativi, perchè delegano ad altri o alla strada il compito di educare i propri figli o che pur non facendo mancare nulla ai propri figli sotto l'aspetto materiale ne trascurano invece l'altro emotivo- relazionale fondamentale per una buona crescita.
Ovvio che una famiglia disgregata comporti ulteriori problemi ma vi sono spesso madri o padri che anche se soli e con molta più fatica, riescono a supplire la mancanza dell'altro genitore e anzi, spesso, i figli di questi sviluppano una sensibilità e capacità di adattamento, rispetto e tolleranza verso il prossimo, ben più alta di quella dei loro coetanei.
BULLISMO: LA CAUSA? SEPARAZIONI E DIVORZI
ROMA - I delitti commessi dai minori in Italia crescono e hanno subito una trasformazione qualitativa, impera il bullismo nei confronti del quale la famiglia è latitante. La preoccupante fotografia arriva da uno studio dell'associazione matrimonialisti italiani (Ami) che attribuisce la crescita del disagio giovanile all'aumento delle separazioni (cresciute del 57,3% in 10 anni) e dei divorzi (aumentati del 74%) e di conseguenza, al fatto che la maggior parte dei bambini di separati e divorziati (80,7%) vive con un solo genitore. "I delitti commessi dai minori in Italia dal 1992 non solo sono aumentati in termini quantitativi - spiega il presidente dell'Ami,l'avvocato Gian Ettore Gassani - ma hanno subito una trasformazione qualitativa: il terreno fertile della criminalità minorile è senz'altro il bullismo imperante contro il quale non sono state adottate misure adeguate, complice anche la latitanza di molte famiglie, assolutamente disimpegnate rispetto al processo educativo dei figli od addirittura complici delle loro gesta".
fonte
Non sono del tutto d'accordo con l'analisi dei dati in quanto non sempre è vero che bambini che crescono con un solo genitore siano più problematici o addirittura bulli.
Esperienza lavorativa personale, fatti di cui sono a conoscenza e, non ultimi, quelli riportati dalla cronaca, dimostrano piuttosto quanto sia vera l'ultima affermazione dell'articolo postato, e lì si parla di famiglie.
Vi sono infatti famiglie unite nelle quali però uno o entrambi i genitori sono assenti come figure di riferimento per problemi lavorativi, perchè delegano ad altri o alla strada il compito di educare i propri figli o che pur non facendo mancare nulla ai propri figli sotto l'aspetto materiale ne trascurano invece l'altro emotivo- relazionale fondamentale per una buona crescita.
Ovvio che una famiglia disgregata comporti ulteriori problemi ma vi sono spesso madri o padri che anche se soli e con molta più fatica, riescono a supplire la mancanza dell'altro genitore e anzi, spesso, i figli di questi sviluppano una sensibilità e capacità di adattamento, rispetto e tolleranza verso il prossimo, ben più alta di quella dei loro coetanei.
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
Gerrard salva un ragazzo
vittima dei bulli
Il 16enne è un fan del capitano del Liverpool, da mesi in cura per una forte depressione. La madre, preoccupata, ha scritto al giocatore, e lui ha ha risposto, invitandolo anche ad Anfield... Segno forse che non accetterà le avance nerazzurre?
L'ottimismo di Steven Gerrard, 27 anni, ha vinto una Champions e 2 Supercoppe europee. Ap
L'ottimismo di Steven Gerrard, 27 anni, ha vinto una Champions e 2 Supercoppe europee. Ap
LONDRA (Gb), 8 giugno 2008 - Steven Gerrard ha salvato dal suicidio un ragazzino di 16 anni, vittima di episodi di bullismo nella sua scuola, che lo avevano fatto ammalare di anoressia e cadere in una fortissima depressione. Sono stati i disperati genitori di Joshua Dutson, Melissa e Gary, a scrivere al capitano del Liverpool (di cui il figlio è un fan sfegatato) visto lo stato di profonda prostrazione in cui versava il figlio da diversi mesi. E Gerrard ha risposto con una lettera, sollecitando il giovane tifoso a riprendere in mano la propria vita. “Caro Joshua – si legge nella missiva pubblicata dal domenicale “People” – ho sentito che hai avuto qualche problema a scuola, ma quello che voglio dirti è di rialzare la testa, stamparti in faccia il tuo miglior sorriso e continuare a lavorare duro per raggiungere gli obiettivi che vuoi nella vita”.
LA BUSTA - Insieme alle belle parole, anche alcuni biglietti per assistere agli incontri casalinghi dei Reds e proprio la possibilità di un viaggio ad Anfield avrebbe convinto il ragazzo (che vive a Cheltenham, nel Gloucestershire) ad accettare l’aiuto che gli veniva offerto. “Quando è arrivata la busta – ha raccontato la madre – ho visto Joshua sorridere per la prima volta dopo mesi. Si è sentito ben voluto e accettato e questo lo ha salvato”. Dopo essersi ammalato di anoressia, il sedicenne era finito in analisi e gli erano stato prescritti dei forti antidepressivi, ma ora, grazie alla lettera dell’idolo Gerrard, sembra rinato: si è messo a riparare aerei in miniatura e vuole prendere la licenza come pilota privato. “La lettera di Steve G è stata incredibile – ha ammesso il 16enne al tabloid – e se sono venuto fuori da questa storia come una persona diversa è solo merito suo. Quello che posso dire agli altri ragazzi che si trovano nelle mie stesse condizioni è di parlare con i genitori, perché loro sono stati la mia roccia”.
RINGRAZIAMENTI - Mamma Melissa ringrazia, invece, i Reds. “Il gesto di Gerrard e la gentilezza e la sensibilità dimostrare dalla società ci hanno dato la forza di andare avanti. Sono davvero grata a tutti loro per quello che hanno fatto”.
Simona Marchetti
vittima dei bulli
Il 16enne è un fan del capitano del Liverpool, da mesi in cura per una forte depressione. La madre, preoccupata, ha scritto al giocatore, e lui ha ha risposto, invitandolo anche ad Anfield... Segno forse che non accetterà le avance nerazzurre?
L'ottimismo di Steven Gerrard, 27 anni, ha vinto una Champions e 2 Supercoppe europee. Ap
L'ottimismo di Steven Gerrard, 27 anni, ha vinto una Champions e 2 Supercoppe europee. Ap
LONDRA (Gb), 8 giugno 2008 - Steven Gerrard ha salvato dal suicidio un ragazzino di 16 anni, vittima di episodi di bullismo nella sua scuola, che lo avevano fatto ammalare di anoressia e cadere in una fortissima depressione. Sono stati i disperati genitori di Joshua Dutson, Melissa e Gary, a scrivere al capitano del Liverpool (di cui il figlio è un fan sfegatato) visto lo stato di profonda prostrazione in cui versava il figlio da diversi mesi. E Gerrard ha risposto con una lettera, sollecitando il giovane tifoso a riprendere in mano la propria vita. “Caro Joshua – si legge nella missiva pubblicata dal domenicale “People” – ho sentito che hai avuto qualche problema a scuola, ma quello che voglio dirti è di rialzare la testa, stamparti in faccia il tuo miglior sorriso e continuare a lavorare duro per raggiungere gli obiettivi che vuoi nella vita”.
LA BUSTA - Insieme alle belle parole, anche alcuni biglietti per assistere agli incontri casalinghi dei Reds e proprio la possibilità di un viaggio ad Anfield avrebbe convinto il ragazzo (che vive a Cheltenham, nel Gloucestershire) ad accettare l’aiuto che gli veniva offerto. “Quando è arrivata la busta – ha raccontato la madre – ho visto Joshua sorridere per la prima volta dopo mesi. Si è sentito ben voluto e accettato e questo lo ha salvato”. Dopo essersi ammalato di anoressia, il sedicenne era finito in analisi e gli erano stato prescritti dei forti antidepressivi, ma ora, grazie alla lettera dell’idolo Gerrard, sembra rinato: si è messo a riparare aerei in miniatura e vuole prendere la licenza come pilota privato. “La lettera di Steve G è stata incredibile – ha ammesso il 16enne al tabloid – e se sono venuto fuori da questa storia come una persona diversa è solo merito suo. Quello che posso dire agli altri ragazzi che si trovano nelle mie stesse condizioni è di parlare con i genitori, perché loro sono stati la mia roccia”.
RINGRAZIAMENTI - Mamma Melissa ringrazia, invece, i Reds. “Il gesto di Gerrard e la gentilezza e la sensibilità dimostrare dalla società ci hanno dato la forza di andare avanti. Sono davvero grata a tutti loro per quello che hanno fatto”.
Simona Marchetti
whiterussian ha scritto:Rosewall ha scritto:i ragazzi sono "cattivi". Gli adulti hanno il dovere di non lasciar loro fare, però.
Infatti. La colpa è dei genitori.
Se 15 anni fa c'erano 5 bulli su 20 ragazzi, oggi la percentuale è raddoppiata perché i genitori di oggi se ne sbattono altamente dell'educaizone dei figli, sembra un luogo comune ma parlo con cognizione di causa.
Concordo,anche se come seren ritengo che la colpa non sia solo dei genitori ma della società in generale e del mondo in cui viviamo...vi parlo di esperienze personali messe a confronto...da piccolo andavo all'oratorio feriale...mi divertivo un sacco a giocare a calcio con gli amici e socializzare...se sgarravo però i ragazzi che ci controllavano un calcio nel culo me lo davano e stavo bello zitto...e se andavo da mia madre a lamentarmi mi rispondeva che dovevano darmene due o che se me l'hanno dato un motivo c'era...ora a distanza di 10-12 anni vi assicuro che se un bambino viene anche solo toccato iniziano denunce su denunce...semplicemente si tende a giustificare il ragazzo in ogni modo...e non è la strada giusta...il bambino non va educato con la frusta e a sberle...ma se si merita una sberla gliela si da...ora siamo al punto che quasi è il figlio che la da al padre o alla madre.Poca autorità dei genitori,anzi di moti genitori(qualcuno si salva ancora)...mal che vada il ragazzo ha sempre ragione...
va male a scuola?colpa del proff(per l'amor di dio ci sta anche),
si fa le canne?è colpa dello spacciatore,
insulta e mena un coetaneo?vuole solo farsi vedere...
e ce ne sarebbero tante altre da elencare...
purtroppo.
Io vedo mia cugina...3a media...fa quello che vuole...e ripeto WUELLO CHE VUOLE.
- Alga
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seren ha scritto:I delitti commessi dai minori in Italia crescono e hanno subito una trasformazione qualitativa, impera il bullismo
seren ha scritto:il terreno fertile della criminalità minorile è senz'altro il bullismo
Delitti e bullismo?
Criminalita' e bullismo?
Mah...
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
ROMA - Possiede un computer, naviga su Internet con dimestichezza, ha un cellulare con cui scambia foto, filmati e sms e ha un forte desiderio di autostima. E' il ritratto del moderno "cyber bullo", sempre più tecnologico, quindi, ma anche sempre più giovane. Preoccupante infatti l' abbassamento della soglia d'età in cui si verificano i primi fenomeni di bullismo, già dai 7 anni. Il Lazio e Roma sono, rispettivamente, la regione e la città in cui è più presente il fenomeno del bullismo mentre sulla preferenza dei luoghi dove mettere in atto le prepotenze nel nord Italia prevalgono bar e locali, nel centro la scuola e nel sud la strada. Per il 43% la motivazione riguarda il colore della pelle. Questa la fotografia scattata nel convegno "Bullismo: sos strategie preventive ed intervento sul territorio" organizzato al Sanit, il forum internazionale della Salute in corso a Roma.
"A partire dai sette anni - ha detto Vincenzo Mastronardi, criminologo clinico dell'Università La Sapienza di Roma - il 90% dei bambini ha un computer, per questo il cosiddetto cyber bullismo è da considerare un fenomeno molto preoccupante". Da un'indagine italiana condotta da Eurispes e Telefono Azzurro presentata da Mastronardi (che ha coinvolto 1680 bambini dai 7 ai 12 anni e 1960 adolescenti fino ai 19 anni) emerge che il fenomeno del bullismo è percepito dal 35% degli adolescenti che dichiara di esserne stato vittima e, per quanto riguarda i bambini, il 36,2% degli atti di bullismo dichiara che avviene all'interno della scuola, "é solo dal 2006 - ha aggiunto Mastronardi si è cominciato ad indagare il fenomeno anche sui bambini". Quanto alla diffusione sul territorio, il Lazio e Roma sono rispettivamente la regione e la città più colpite, con un indice regionale del 24,2% (ogni 10 mila denunce) e cittadino del 28,7%, su una media nazionale del 19,6%. In tutto il Nord Italia il bullismo è diffuso soprattutto nei locali e nei bar, al Centro (per il 55% dei casi) e nelle Isole (46,6%) si verifica nelle aule e nei corridoi scolastici, mentre al Sud è la strada, per il 42%, il luogo dove si confrontano bulli e vittime. Altro fenomeno che sta prendendo piede in Italia è quello delle baby gang: "Recentemente ne sono state individuate due a Genova e una a Milano - ha spiegato Mastronardi - si tratta di bande di giovani dove il bullo diventa un leader seguito dai compagni che lo appoggiano in azioni criminali come furti scippi, spaccio di sostanze stupefacenti". Il bullismo è diverso, poi, se vissuto o subito da maschi o femmine: i maschi sono più propensi a mettere in atto azioni aggressive come minacce e percosse, mentre le femmine tendono ad applicare strategie di esclusione sociale verso le proprie vittime. Le motivazioni alla base del fenomeno, indagate dalla ricerca, riguardano per il 43,2% il desiderio "di sentirsi più forti e più grandi", per il 28,6% "di farsi notare" e per il 2,2% "di scherzare". Infine per i giovani italiani le motivazioni che spingono a compiere atti di prevaricazione riguardano per il 43% il colore della pelle, per il 35% il modo di vestire, per il 32% la disabilità e il per 5% la differenza di genere.
ANSA
"A partire dai sette anni - ha detto Vincenzo Mastronardi, criminologo clinico dell'Università La Sapienza di Roma - il 90% dei bambini ha un computer, per questo il cosiddetto cyber bullismo è da considerare un fenomeno molto preoccupante". Da un'indagine italiana condotta da Eurispes e Telefono Azzurro presentata da Mastronardi (che ha coinvolto 1680 bambini dai 7 ai 12 anni e 1960 adolescenti fino ai 19 anni) emerge che il fenomeno del bullismo è percepito dal 35% degli adolescenti che dichiara di esserne stato vittima e, per quanto riguarda i bambini, il 36,2% degli atti di bullismo dichiara che avviene all'interno della scuola, "é solo dal 2006 - ha aggiunto Mastronardi si è cominciato ad indagare il fenomeno anche sui bambini". Quanto alla diffusione sul territorio, il Lazio e Roma sono rispettivamente la regione e la città più colpite, con un indice regionale del 24,2% (ogni 10 mila denunce) e cittadino del 28,7%, su una media nazionale del 19,6%. In tutto il Nord Italia il bullismo è diffuso soprattutto nei locali e nei bar, al Centro (per il 55% dei casi) e nelle Isole (46,6%) si verifica nelle aule e nei corridoi scolastici, mentre al Sud è la strada, per il 42%, il luogo dove si confrontano bulli e vittime. Altro fenomeno che sta prendendo piede in Italia è quello delle baby gang: "Recentemente ne sono state individuate due a Genova e una a Milano - ha spiegato Mastronardi - si tratta di bande di giovani dove il bullo diventa un leader seguito dai compagni che lo appoggiano in azioni criminali come furti scippi, spaccio di sostanze stupefacenti". Il bullismo è diverso, poi, se vissuto o subito da maschi o femmine: i maschi sono più propensi a mettere in atto azioni aggressive come minacce e percosse, mentre le femmine tendono ad applicare strategie di esclusione sociale verso le proprie vittime. Le motivazioni alla base del fenomeno, indagate dalla ricerca, riguardano per il 43,2% il desiderio "di sentirsi più forti e più grandi", per il 28,6% "di farsi notare" e per il 2,2% "di scherzare". Infine per i giovani italiani le motivazioni che spingono a compiere atti di prevaricazione riguardano per il 43% il colore della pelle, per il 35% il modo di vestire, per il 32% la disabilità e il per 5% la differenza di genere.
ANSA
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_Matt87_ ha scritto:whiterussian ha scritto:Rosewall ha scritto:i ragazzi sono "cattivi". Gli adulti hanno il dovere di non lasciar loro fare, però.
Infatti. La colpa è dei genitori.
Se 15 anni fa c'erano 5 bulli su 20 ragazzi, oggi la percentuale è raddoppiata perché i genitori di oggi se ne sbattono altamente dell'educaizone dei figli, sembra un luogo comune ma parlo con cognizione di causa.
Concordo,anche se come seren ritengo che la colpa non sia solo dei genitori ma della società in generale e del mondo in cui viviamo
Certamente!
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Una delle ultime bravate che sembra non far più neanche notizia vista la frequenza di episodi simili
Roma, tor tre teste
Baby-bulli si filmano mentre devastano
la scuola
Distruttori di scuole a 10 anni, tanto baby-vandali d'imitazione da farsi riprendere col telefonino per mandare il video su Internet.
È successo a Roma. Due ragazzini distruggevano gli interni della elementare "Sibilla Aleramo", a largo Appio Chieregatti, a Tor Tre Teste, e altri due li riprendevano coi cellulari. Proprio a due passi dalla caserma dell'Arma. La devastazione poi sarebbe finita in Rete. L'epilogo del raid però è stato un altro: loro - uno 10 anni, due di 13 e l'ultimo di 14 - sono finiti dai carabinieri della Compagnia Casilina comandata dal maggiore Mauro Conte.
E il video registrato nei due telefonini è una delle prove che li incastra. Il quattordicenne è stato denunciato per danneggiamento aggravato, gli altre tre, non imputabili, sono stati riconsegnati ai loro genitori. Al termine della bravata è crollata anche l'immagine che i quattro avevano di se stessi: da spavaldi e forti, davanti ai militari sono scoppiati in lacrime come ragazzini scoperti e impauriti. Gli adulti, dal maggiore Conte alla direttrice scolastica, non hanno trovato parole per commentare il fatto: «Comportamento incomprensibile».
Anche perché in questa storia pare che non ci sia niente di anormale: i ragazzini italiani sono amici che vivono in zona e giocano insieme in piazza. I loro genitori è gente normale, semplice: chi fa l'usciere, chi l'impiegato di un'impresa privata.
L'incursione è avvenuta mercoledì pomeriggio. Un passante vede i quattro forzare una porta nel retro del fabbricato a due piani: ci sono una decina di aule sopra, cinque-sei sotto, più numerosi bagni e una sala teatro e proiezione film. All'interno l'ambiente sembra insonorizzato. I ragazzini afferrano le coppe assegnate alla scuola per varie competizioni e col basamento in marmo colpiscono i lavandini, i cristalli, li fanno a pezzi, scaraventano i banchi al piano di sotto, mandano i vetri in frantumi, prendono a calci i pannelli divisori, devastano le aule, sfondano i muri di cartongesso, allagano. In poco tempo nei due piani non rimane niente di sano, è tutto rotto. Chi li ha visti entrare intanto ha avvisato i carabinieri i quali alle 17,30 entrano nell'istituto e scoprono i quattro come su un set dove si confondono realtà e immaginazione: due fanno i vandali e gli altri li riprendono col cellullare.
Alla vista dei militari però finisce la suggestione di essere super, imprendibili e teppisti da Internet come se ne sono visti tanti, avendo guardato cosa hanno fatto ma non quello che è successo dopo, il pianto e la paura. Sul posto arrivano i tecnici del Comune e la direttrice, e stando a una prima sommaria conta dei danni l'importo sfiora i 300 mila euro.
L'associazione Codici chiede al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini più interventi nelle scuole per l'educazione all'uso responsabile dei nuovi media. Facendo riferimento alla vicenda dei quattro ragazzini, Codici fa notare come non sia la prima volta che si registrano episodi del genere. «Il fatto in oggetto - commenta Monia Napolitano, sociologa Codici - rimanda a un fenomeno di cyberbullismo, ovvero l'utilizzo dei nuovi media per divulgare gli atti di vandalismo o bullismo attraverso canali multimediali». I dati rilevati dallo sportello per le vittime del bullismo dell'associazione lo confermano: il 32,5 delle segnalazioni denunciano un caso di soprusi tra ragazzi ripresi con il cellulare e di seguito divulgati attraverso canali di comunicazione come You Tube.
Per Codici «è evidente la necessità» di studiare «materie che forniscano agli studenti le capacità per una decodifica approfondita della realtà». Il commento del ministro va oltre: «Si tratta di una grave ferita per la scuola e per il quartiere di Tor Tre Teste. Invito chi dovrà prendere provvedimenti contro questi ragazzi a far in modo che siano loro stessi a risarcire la scuola vandalizzata, lavorando fino a quando i danni non saranno completamente ripagati».
Fabiio Di Chio
29/07/2008
link
Roma, tor tre teste
Baby-bulli si filmano mentre devastano
la scuola
Distruttori di scuole a 10 anni, tanto baby-vandali d'imitazione da farsi riprendere col telefonino per mandare il video su Internet.
È successo a Roma. Due ragazzini distruggevano gli interni della elementare "Sibilla Aleramo", a largo Appio Chieregatti, a Tor Tre Teste, e altri due li riprendevano coi cellulari. Proprio a due passi dalla caserma dell'Arma. La devastazione poi sarebbe finita in Rete. L'epilogo del raid però è stato un altro: loro - uno 10 anni, due di 13 e l'ultimo di 14 - sono finiti dai carabinieri della Compagnia Casilina comandata dal maggiore Mauro Conte.
E il video registrato nei due telefonini è una delle prove che li incastra. Il quattordicenne è stato denunciato per danneggiamento aggravato, gli altre tre, non imputabili, sono stati riconsegnati ai loro genitori. Al termine della bravata è crollata anche l'immagine che i quattro avevano di se stessi: da spavaldi e forti, davanti ai militari sono scoppiati in lacrime come ragazzini scoperti e impauriti. Gli adulti, dal maggiore Conte alla direttrice scolastica, non hanno trovato parole per commentare il fatto: «Comportamento incomprensibile».
Anche perché in questa storia pare che non ci sia niente di anormale: i ragazzini italiani sono amici che vivono in zona e giocano insieme in piazza. I loro genitori è gente normale, semplice: chi fa l'usciere, chi l'impiegato di un'impresa privata.
L'incursione è avvenuta mercoledì pomeriggio. Un passante vede i quattro forzare una porta nel retro del fabbricato a due piani: ci sono una decina di aule sopra, cinque-sei sotto, più numerosi bagni e una sala teatro e proiezione film. All'interno l'ambiente sembra insonorizzato. I ragazzini afferrano le coppe assegnate alla scuola per varie competizioni e col basamento in marmo colpiscono i lavandini, i cristalli, li fanno a pezzi, scaraventano i banchi al piano di sotto, mandano i vetri in frantumi, prendono a calci i pannelli divisori, devastano le aule, sfondano i muri di cartongesso, allagano. In poco tempo nei due piani non rimane niente di sano, è tutto rotto. Chi li ha visti entrare intanto ha avvisato i carabinieri i quali alle 17,30 entrano nell'istituto e scoprono i quattro come su un set dove si confondono realtà e immaginazione: due fanno i vandali e gli altri li riprendono col cellullare.
Alla vista dei militari però finisce la suggestione di essere super, imprendibili e teppisti da Internet come se ne sono visti tanti, avendo guardato cosa hanno fatto ma non quello che è successo dopo, il pianto e la paura. Sul posto arrivano i tecnici del Comune e la direttrice, e stando a una prima sommaria conta dei danni l'importo sfiora i 300 mila euro.
L'associazione Codici chiede al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini più interventi nelle scuole per l'educazione all'uso responsabile dei nuovi media. Facendo riferimento alla vicenda dei quattro ragazzini, Codici fa notare come non sia la prima volta che si registrano episodi del genere. «Il fatto in oggetto - commenta Monia Napolitano, sociologa Codici - rimanda a un fenomeno di cyberbullismo, ovvero l'utilizzo dei nuovi media per divulgare gli atti di vandalismo o bullismo attraverso canali multimediali». I dati rilevati dallo sportello per le vittime del bullismo dell'associazione lo confermano: il 32,5 delle segnalazioni denunciano un caso di soprusi tra ragazzi ripresi con il cellulare e di seguito divulgati attraverso canali di comunicazione come You Tube.
Per Codici «è evidente la necessità» di studiare «materie che forniscano agli studenti le capacità per una decodifica approfondita della realtà». Il commento del ministro va oltre: «Si tratta di una grave ferita per la scuola e per il quartiere di Tor Tre Teste. Invito chi dovrà prendere provvedimenti contro questi ragazzi a far in modo che siano loro stessi a risarcire la scuola vandalizzata, lavorando fino a quando i danni non saranno completamente ripagati».
Fabiio Di Chio
29/07/2008
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... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la mèrda dei cavalli e dei porci.
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la mèrda dei cavalli e dei porci.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
Sempre accondiscendente il Roda
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Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
OVVIAMENTE QUOTO E SOTTOSCRIVO
FøøL™ a.k.a. Big Nasty©
"His 35th and 36th points of the night had come on a floater so sweet it could make honey jealous"
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- paoolino
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seren ha scritto: «Il fatto in oggetto - commenta Monia Napolitano, sociologa Codici - rimanda a un fenomeno di cyberbullismo, ovvero l'utilizzo dei nuovi media per divulgare gli atti di vandalismo o bullismo attraverso canali multimediali». I dati rilevati dallo sportello per le vittime del bullismo dell'associazione lo confermano: il 32,5 delle segnalazioni denunciano un caso di soprusi tra ragazzi ripresi con il cellulare e di seguito divulgati attraverso canali di comunicazione come You Tube.
Per Codici «è evidente la necessità» di studiare «materie che forniscano agli studenti le capacità per una decodifica approfondita della realtà»
Premesso che un'educazione all'uso responsabile dei nuovi media è sempre bene accetta, faccio l'avvocato del diavolo.
E' così negativa questa novità cibernetica negli episodi di bullismo?
Secondo me, ha contribuito a portare a galla tanti episodi che, forse, qualche tempo fa sarebbero avvenuti lo stesso, ma sarebbero rimasti nascosti; invece, questo desiderio di "pubblicare" le proprie bravate si è rivelato per i bulli un'arma a doppio taglio in quanto li fa scoprire ed individuare abbastanza velocemente.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
tennisfan82 ha scritto:Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
Sempre accondiscendente il Roda
Scusa Fan, ma 'sto càzzo di buonismo dove ha portato ? Questi genitori-amici, o maestri-amici, o professori-amici, dove ci hanno portato ??
Alla miseria che vediamo quotidianamente, ovunque, sempre di più.
E' ora di tornare ai grembiuli uguali per tutti (fino alla quinta superiore, fosse per me) ai maestri che ti mollano anche qualche bella mano rovescia, se non lo fanno i genitori, e ai professori che ti pigliano a calci nel cùlo se non ti alzi in piedi quando entrano.
Purtroppo, non accadrà nulla di tutto ciò.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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paoolino ha scritto:seren ha scritto: «Il fatto in oggetto - commenta Monia Napolitano, sociologa Codici - rimanda a un fenomeno di cyberbullismo, ovvero l'utilizzo dei nuovi media per divulgare gli atti di vandalismo o bullismo attraverso canali multimediali». I dati rilevati dallo sportello per le vittime del bullismo dell'associazione lo confermano: il 32,5 delle segnalazioni denunciano un caso di soprusi tra ragazzi ripresi con il cellulare e di seguito divulgati attraverso canali di comunicazione come You Tube.
Per Codici «è evidente la necessità» di studiare «materie che forniscano agli studenti le capacità per una decodifica approfondita della realtà»
Arma a doppio taglio
Premesso che un'educazione all'uso responsabile dei nuovi media è sempre bene accetta, faccio l'avvocato del diavolo.
E' così negativa questa novità cibernetica negli episodi di bullismo?
Secondo me, ha contribuito a portare a galla tanti episodi che, forse, qualche tempo fa sarebbero avvenuti lo stesso, ma sarebbero rimasti nascosti; invece, questo desiderio di "pubblicare" le proprie bravate si è rivelato per i bulli un'arma a doppio taglio in quanto li fa scoprire ed individuare abbastanza velocemente.
Scoprire e individuare solo quando compiono reati, e non sempre, tra l'altro.
La novità cibernetica è negativa, a mio parere, perchè innesca nei più giovani soprattutto spirito di emulazione di bravate e cmportamenti più o meno leciti.
L'ho citato più volte, e non penso sia l'unico sito, anche se sicuramente uno fra i più gettonati.
http://scuolazoo.blogspot.com/
vi sono video di ogni tipo, divisi per categorie
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e il sito stesso si presenta come la scuola che ti fa divertire.
Ora, non che io sia bigotta o non ami lo scherzo, ma a me pare che si vada un po' troppo oltre e inoltre non vi è più il distinguo tra cose serie e non.
E hai voglia a parlare di serietà, di comportamenti adeguati, di studio, merito e quant'altro. I video riportati sono stati girati dai ragazzi e non sono altro che quel che realmente accade. Non sempre e non ovunque, fortunatamente.
Però una riflessione ci vorrebbe davvero a questo punto, poichè se passa il concetto del far ridere a ogni costo è abbastanza facile che si superi la misura e che anche il provocar danni, per esempio, sia visto, come spesso dichiarato da ragazzi cui è stato chiesto il perchè dei loro gesti, come puro divertimento e/o rimedio alla noia.
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
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Marco Rodella ha scritto:Scusa Fan, ma 'sto càzzo di buonismo dove ha portato ? Questi genitori-amici, o maestri-amici, o professori-amici, dove ci hanno portato ??
Alla miseria che vediamo quotidianamente, ovunque, sempre di più.
E' ora di tornare ai grembiuli uguali per tutti (fino alla quinta superiore, fosse per me) ai maestri che ti mollano anche qualche bella mano rovescia, se non lo fanno i genitori, e ai professori che ti pigliano a calci nel cùlo se non ti alzi in piedi quando entrano.
Purtroppo, non accadrà nulla di tutto ciò.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Marco Rodella ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
Sempre accondiscendente il Roda
Scusa Fan, ma 'sto càzzo di buonismo dove ha portato ? Questi genitori-amici, o maestri-amici, o professori-amici, dove ci hanno portato ??
Alla miseria che vediamo quotidianamente, ovunque, sempre di più.
E' ora di tornare ai grembiuli uguali per tutti (fino alla quinta superiore, fosse per me) ai maestri che ti mollano anche qualche bella mano rovescia, se non lo fanno i genitori, e ai professori che ti pigliano a calci nel cùlo se non ti alzi in piedi quando entrano.
Purtroppo, non accadrà nulla di tutto ciò.
Secondo me non si tratta di buonismo ma di menefreghismo, che sono due cose molto diverse e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Menefreghismo perchè fino a quando non la combinano grossa sò ragazzi e di perderci tempo ad educarli, poichè dopo è troppo tardi, (che vuol dire molte cose insieme e non il semplice rimprovero) e da bambini, poche famiglie hanno tempo e/o voglia.
Dico spesso che i tanti episodi su gesti inconsulti dei nostri ragazzi che i media ci passano quasi quotidianemente, e non mi riferisco strettamente a quelli scolastici ma anche a quelli che accadono per strada, in luoghi di ritrovo ecc, non sono che la punta di un iceberg.
Secondo me il fenomeno subirà una vera e propria escalation poichè mentre ieri ragazzi di scuola media, per esempio, erano abbastanza tranquilli, oggi anche loro, emulando le bravate dei più grandi, ne combinano più di una.
Non tutti, ovvio e non voglio generalizzare.
Ma in ogni scuola ormai succedono fatti legati al bullismo in diverse forme e la cosa è, a mio parere, molto preoccupante.
Il buonismo scatta nei genitori semmai quando i figli vengono beccati: lì sono rarissimi quelli che cercano prima di tutto nella famiglia e nei figli stessi il motivo di comportamenti sconveniente e illeciti.
Si adducono spesso motivi che li scusino (e per carità, non dico che non vi siano motivazioni al loro comportamento di cui qualcuno o la società non sia responsabile in qualche modo, non fosse altro che per il fatto di non averli saputo forse educare, ascoltare, amare...) ma vivaddidio! possibile che tanti che si dimostrano bulletti, strafottenti e prepotenti, una volta individuati li si voglia far passare per angioletti?
I grembiuli Marco non cambieranno la sostanza delle cose e quanto al rigore cui reclami il ritorno, non solo esso non è consentito nella forma da te espressa (e io manco sarei d'accordo, tra l'altro) ma anche per un semplice rimprovero c'è chi oggi ricorre all'avvocato e a tanti genitori va bene così.
Questi ragazzi sono figli di questa società mio caro, e purtroppo, questa società pare aver anche dimenticato che spesso pur di reclamare diritti si sfiora il ridicolo.
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la vera differenza, sarò semplicistico, mi sembra questa:
20 anni fa quando, ahimè, facevo le superiori, se al colloquio coi genitori un professore diceva male di me il ceffone me lo beccavo io.
Oggi se lo becca (figurativamente) il professore, al grido di "Come si permette? E' lei che non è in grado di insegnare!".
E questa cosa vale in tutti gli ambienti, non solo a scuola.
Troppi, TROPPI alibi ai figli, che naturalmente se ne approfittano. E sono abituati ad approfittarsene sin da infanti, cresciuti da una generazione di genitori budini.
Amore e intransigenza sono sinonimi più spesso di quello che credono molti genitori di oggi. E di sicuro lo sono più di amore e "fai quel caxxo che vuoi"
20 anni fa quando, ahimè, facevo le superiori, se al colloquio coi genitori un professore diceva male di me il ceffone me lo beccavo io.
Oggi se lo becca (figurativamente) il professore, al grido di "Come si permette? E' lei che non è in grado di insegnare!".
E questa cosa vale in tutti gli ambienti, non solo a scuola.
Troppi, TROPPI alibi ai figli, che naturalmente se ne approfittano. E sono abituati ad approfittarsene sin da infanti, cresciuti da una generazione di genitori budini.
Amore e intransigenza sono sinonimi più spesso di quello che credono molti genitori di oggi. E di sicuro lo sono più di amore e "fai quel caxxo che vuoi"
Se sapessi di aver fatto il possibile per allevare al meglio mio figlio e questo fa una cosa di questo tipo lo farei sentire talmente tanto in colpa da vergognarsi di essere nato, e probabilmente gli darei anche un paio di legnate, per soddisfazione personale, temo.
Però non esprimo giudizi, magari il 14enne la notte precedente si è svegliato e ha visto il padre che prendeva a calci la madre, e questo può averlo disturbato un pochino.
Al giornalista frustrato invece lo prenderei volentieri a calci nelle palle, fino a che non si mette a piangere come dei bambini di 10 11 12 14 anni, davanti a dei militari che magari hanno anche le armi a tracolla, per fare coreografia.
E' difficilissimo trovare rimedio a queste situazioni, per la possibilità di commettere ingiustizie. Un bambino di 10 anni, come si fa a dire perché si comporta così? In che parte è colpa sua e quanta invece di chi lo ha educato, quanta della gente che ha intorno? Di internet? Della televisione?
Certo è che comunque indipendentemente da chi è la colpa sono cose che non si possono ignorare. Collegio, rieducazione, istituti vari, l'apporto dei genitori quando siano disposti a rimettersi in discussione... Insomma c'è gente che ci studia su queste cose. Si sarà in grado di rendersi conto se tra quei 4 di quest'episodio ce ne è qualcuno che si è reso conto di aver fatto una cazzata e gli è servito da lezione.
E poi se uno è proprio un idiota che fa gesti simili solo perché gli diverte, e non risponde in alcun modo agli aiuti che gli vengono offerti, si può anche valutare la cura Roda.
Sul dare i ceffoni ai figli, sono punti di vista. Io non ne ho mai preso uno. E non ho mai rotto nessuna scuola. Una volta alle elementari ho fatto cadere una lavagna perché stavamo giocando a nascondino, ma mi sono vergognato così tanto che non ci sarebbe stato bisogno di menarmi.
Però non esprimo giudizi, magari il 14enne la notte precedente si è svegliato e ha visto il padre che prendeva a calci la madre, e questo può averlo disturbato un pochino.
seren ha scritto:Al termine della bravata è crollata anche l'immagine che i quattro avevano di se stessi: da spavaldi e forti, davanti ai militari sono scoppiati in lacrime come ragazzini scoperti e impauriti.
Al giornalista frustrato invece lo prenderei volentieri a calci nelle palle, fino a che non si mette a piangere come dei bambini di 10 11 12 14 anni, davanti a dei militari che magari hanno anche le armi a tracolla, per fare coreografia.
E' difficilissimo trovare rimedio a queste situazioni, per la possibilità di commettere ingiustizie. Un bambino di 10 anni, come si fa a dire perché si comporta così? In che parte è colpa sua e quanta invece di chi lo ha educato, quanta della gente che ha intorno? Di internet? Della televisione?
Certo è che comunque indipendentemente da chi è la colpa sono cose che non si possono ignorare. Collegio, rieducazione, istituti vari, l'apporto dei genitori quando siano disposti a rimettersi in discussione... Insomma c'è gente che ci studia su queste cose. Si sarà in grado di rendersi conto se tra quei 4 di quest'episodio ce ne è qualcuno che si è reso conto di aver fatto una cazzata e gli è servito da lezione.
E poi se uno è proprio un idiota che fa gesti simili solo perché gli diverte, e non risponde in alcun modo agli aiuti che gli vengono offerti, si può anche valutare la cura Roda.
Sul dare i ceffoni ai figli, sono punti di vista. Io non ne ho mai preso uno. E non ho mai rotto nessuna scuola. Una volta alle elementari ho fatto cadere una lavagna perché stavamo giocando a nascondino, ma mi sono vergognato così tanto che non ci sarebbe stato bisogno di menarmi.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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seren ha scritto:Questi ragazzi sono figli di questa società mio caro, e purtroppo, questa società pare aver anche dimenticato che spesso pur di reclamare diritti si sfiora il ridicolo.
prescindendo dal fatto che il bullismo è sempre esistito, l'espressione Figli di questa società non significa nulla, perchè la società non ha volto, non ha faccia, è qualcosa di indistinto che troppe volte viene tirata fuori laddove le colpe e le responsabilità sono individuali.
Del bullo e, semmai, di altri. Figlio di questa società è anche uno studente che non filma le botte date ad un handicappato col cellulare, e come lui tanti altri.
Bullismo e nonnismo erano molto peggiori una volta ,e non capisco come mai li si sia scoperti così, di colpo, negli ultimi 5 anni.
Purtroppo, il problema è lo stesso del crimine, è venuta meno la certezza della pena, la sua durezza, la sua effettività.
Se uno sa che tirando un calcio e sfottendo un disabile verrà bocciato senza appello, se ne guarda bene dal farlo.
I grembiuli, l'irregimentazione Di una volta, i discorsi sociologi sono puar e semplice aria fritta.
Se si vuole reagire a questo fenomeno , occorrerebbe piantarla di colpevolizzare gli insegnanti perchè "mio figlio è un genio incompreso" e lasciare loro uno Ius Corrigendi maggiore.
Più lo svolgimento di servizi sociali nei casi più gravi.
Responsabilità INDIVIDUALE. Singoli allievi,singole famiglie.
Tirare fuori al società è solo inutile, e sterile, sparare nel mucchio.
Crisi della società, crisi della famiglia..chissà se se ne parlava anche nella prima metà del secolo scorso, quando alunni perfettamente impettiti e bene educati si massacravano sui campi di battaglia di tutta Europa.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Concordo con il pensiero di Johnny Rex. Il concetto di responsabilità individuale è basilare in qualunque organizzazione sociale. In Italia si è smarrito da tempo, mentre impera l'impunità ad ogni livello di censo, dal borgataro all'importante uomo d'affari. Il bullo a scuola, di ieri, di oggi e di domani, spesso e volentieri, trova il modo d'esercitare la sua incultura nelle innumerevoli manifestazioni che accompagnano la sua esistenza. Continuerà ad essere bullo sulle strade, allo stadio, in discoteca, in condominio, sul lavoro, in famiglia, perché avrà sempre chi lo blandirà, chi ne prenderà le difese in questa terra afflitta dal perdonismo cronico e a buon mercato.
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rob ha scritto:Concordo con il pensiero di Johnny Rex. Il concetto di responsabilità individuale è basilare in qualunque organizzazione sociale. In Italia si è smarrito da tempo, mentre impera l'impunità ad ogni livello di censo, dal borgataro all'importante uomo d'affari. Il bullo a scuola, di ieri, di oggi e di domani, spesso e volentieri, trova il modo d'esercitare la sua incultura nelle innumerevoli manifestazioni che accompagnano la sua esistenza. Continuerà ad essere bullo sulle strade, allo stadio, in discoteca, in condominio, sul lavoro, in famiglia, perché avrà sempre chi lo blandirà, chi ne prenderà le difese in questa terra afflitta dal perdonismo cronico e a buon mercato.
Rob, sei sempre stato uno dei miei forumisti prediletti, ma negli ultimi questi tuoi Affondi (pienamente rispondenti al vero) altro non fanno che accrescere la mia stima per te
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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floyd10 ha scritto:Un bambino di 10 anni, come si fa a dire perché si comporta così? In che parte è colpa sua e quanta invece di chi lo ha educato, quanta della gente che ha intorno? Di internet? Della televisione?
Se si lascia un bambino di 10 anni tutto il giorno davanti ad internet ed alla televisione e' colpa di internet e della televisione?
Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Poi me dovete sempre spiega' questo eh...
Ciao!
Alga ha scritto:seren ha scritto:I delitti commessi dai minori in Italia crescono e hanno subito una trasformazione qualitativa, impera il bullismoseren ha scritto:il terreno fertile della criminalità minorile è senz'altro il bullismo
Delitti e bullismo?
Criminalita' e bullismo?
Mah...
Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Johnny Rex ha scritto:seren ha scritto:Questi ragazzi sono figli di questa società mio caro, e purtroppo, questa società pare aver anche dimenticato che spesso pur di reclamare diritti si sfiora il ridicolo.
prescindendo dal fatto che il bullismo è sempre esistito, l'espressione Figli di questa società non significa nulla, perchè la società non ha volto, non ha faccia, è qualcosa di indistinto che troppe volte viene tirata fuori laddove le colpe e le responsabilità sono individuali.
Del bullo e, semmai, di altri. Figlio di questa società è anche uno studente che non filma le botte date ad un handicappato col cellulare, e come lui tanti altri.
Bullismo e nonnismo erano molto peggiori una volta ,e non capisco come mai li si sia scoperti così, di colpo, negli ultimi 5 anni.
Purtroppo, il problema è lo stesso del crimine, è venuta meno la certezza della pena, la sua durezza, la sua effettività.
Se uno sa che tirando un calcio e sfottendo un disabile verrà bocciato senza appello, se ne guarda bene dal farlo.
I grembiuli, l'irregimentazione Di una volta, i discorsi sociologi sono puar e semplice aria fritta.
Se si vuole reagire a questo fenomeno , occorrerebbe piantarla di colpevolizzare gli insegnanti perchè "mio figlio è un genio incompreso" e lasciare loro uno Ius Corrigendi maggiore.
Più lo svolgimento di servizi sociali nei casi più gravi.
Responsabilità INDIVIDUALE. Singoli allievi,singole famiglie.
Tirare fuori al società è solo inutile, e sterile, sparare nel mucchio.
Crisi della società, crisi della famiglia..chissà se se ne parlava anche nella prima metà del secolo scorso, quando alunni perfettamente impettiti e bene educati si massacravano sui campi di battaglia di tutta Europa.
Guarda mi hai tolto le parole di bocca!
Avrei voluto scrivere che ogni volta che sento dire "la colpa è della società" penso che è un buon sistema che abbiamo trovato per assolvere molte delle nostre colpe individuali.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Marco Rodella ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
Sempre accondiscendente il Roda
Scusa Fan, ma 'sto càzzo di buonismo dove ha portato ? Questi genitori-amici, o maestri-amici, o professori-amici, dove ci hanno portato ??
Alla miseria che vediamo quotidianamente, ovunque, sempre di più.
E' ora di tornare ai grembiuli uguali per tutti (fino alla quinta superiore, fosse per me) ai maestri che ti mollano anche qualche bella mano rovescia, se non lo fanno i genitori, e ai professori che ti pigliano a calci nel cùlo se non ti alzi in piedi quando entrano.
Purtroppo, non accadrà nulla di tutto ciò.
Vedi che mica ti dò torto, sottolineavo la tua nota rudezza
E te lo dice uno che quando andava a scuola di ceffoni ne ha presi, un paio anche dai professori
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Marco Rodella ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Marco Rodella ha scritto:Bene, per quanto mi riguarda :
quello di 14 va in carcere, minimo 2 anni.
Gli altri in collegio senza poter uscire, minimo 5 anni. Dopo 2 anni, saranno raggiunti dal 14enne.
Nel frattempo, potranno uscire solo per andare negli ospizi a pulire i cessi, nelle fattorie a raccogliere la *** dei cavalli e dei porci.
Sempre accondiscendente il Roda
Scusa Fan, ma 'sto càzzo di buonismo dove ha portato ? Questi genitori-amici, o maestri-amici, o professori-amici, dove ci hanno portato ??
Alla miseria che vediamo quotidianamente, ovunque, sempre di più.
E' ora di tornare ai grembiuli uguali per tutti (fino alla quinta superiore, fosse per me) ai maestri che ti mollano anche qualche bella mano rovescia, se non lo fanno i genitori, e ai professori che ti pigliano a calci nel cùlo se non ti alzi in piedi quando entrano.
Purtroppo, non accadrà nulla di tutto ciò.
Quoto tutto e mi auguro che accada tutto mooolto presto...