Bullismo... vogliamo parlarne?
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- Massimo Carbone
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Io , dalla prima alla terza media, sono stata una vittima di bullismo. Lo chiamerei un terrorismo psicologico, mica mi hanno mai picchiato o obbligato a fare chissà che. Per me era abbastanza normale avere un po' paura a andare in bagno, per dire, non è che la cosa fosse così traumatica. Non sono l'unico, ho conosciuto diverse persone come me che hanno subito fenomeni di questo tipo, erano cose normali 20 anni fa come oggi. Come conosco tante persone a cui è stato tirato un pugno, come conosco persone assolutamente oneste e intelligenti che alle medie erano dei bulletti.
E' normale alle medie essere attaccati da commenti razzisti, anche , per dire. Ma come è normale che tutto questo succeda, con mezzi diversi, da adulti. A volte subire il bullismo è anche una buona scuola di vita, poi è nel singolo caso se si vede se anche un bullismo none ccessivamente violento produce danni psicologici gravi, e allora bisogna intervenire, ma ogni caso fa storia a sé.
E' un po' il discorso delle canne. Puoi parlare quanto vuoi, di come le canne siano pericolose, di come partendo da lì diventi eroinomane e dipendente e così via, poi però esci con 38 amici che si sono fatti le canne per anni e sono onesti padri di famiglia, sani come pesci, e del tutto rispettosi della legge e della propria salute, che tutti i discorsi perdono un po' di senso. Analogamente, avrai decine di amici che hanno subito o recato danno da 'bullo' quando erano piccoli, ma tutto rientra nella normalità.
A volte invece scatta l'allarme. Si supera la soglia. E' la differenza tra abitare in un posto dove 'la gente ha paura a uscire la sera, con tutta quella gente strana, si respira pericolosità' e poi non c'è mai un delitto, e vivere in un luogo dove se esci la sera senza scorta 90 su 100 ti puntano un coltello alla gola. Questa soglia è fondamentale.
Che poi si preferisca intervenire e prevenire anche senza che si sfiori questa soglia è un altro discorso. Ma per me è importante non confondere i piani.
Io, se mio figlio mi dirà 'a scuola mi hanno tirato un pugno' io non dirò nulla, vedrò come la prende, se sta male per questo, se se ne frega, gli dirò di fregarsene, al limite anche di non aver paura a reagire. Ma il giorno che un ragazzo in classe di mio figlio ne manda un altro all'ospedale, o gira coi coltelli, pretendo che questo non si faccia piu' vedere, o si intervenga drasticamente. cambia tutta la prospettiva.
Non mettiamoci a fare i santi. A voler rispettare tutte le regole. Tutti vogliamo trasgredire, figuriamoci da giovani, anzi , mi preoccuperei se un giovane non volesse trasgredire. L'importante per me è che sia ben chiaro quali sono i limiti da non oltrepassare. In tutti i campi.
Ma siamo nel paese in cui mentre omicidi vanno fuori dopo 3 anni, per reati sul patrimonio c'è chi sta in carcere un anno prima che gli venga fatto il processo, per cui è un discorso difficile da fare, questo, immagino.
Non vorrei passare da poco rispettoso di Seren, ma certi discorsi mi danno un po' la sensazione del non aver vissuto la cosa in prima persona. La sensazione di come stai se una volta uno ti tira un pugno, anche che ti fa male per qualche giorno, non è come quella di quando cercano di stuprare la tua ragazza, anche se non ci vanno nemmeno vicini. Non è una differenza di grado, è proprio un abisso, un'altra cosa. Ma è ovvio che magari mi sbaglio, che avrai vissuto le tue esperienze in prima persona con sensazioni diverse dalla mia, e magari sottolinei piu' di me la continuità tra certe azioni 'insignificanti' e altre gravi.
Ma per me questa linea di confine, se pure non ben definibile, c'è.
e,intendiamoci, da questo punto di vista mi sembra che in Italia le cose vadano abbastanza bene... Non peggio di prima, non peggio che altrove.. sperando che ancora si migliori.
c.
E' normale alle medie essere attaccati da commenti razzisti, anche , per dire. Ma come è normale che tutto questo succeda, con mezzi diversi, da adulti. A volte subire il bullismo è anche una buona scuola di vita, poi è nel singolo caso se si vede se anche un bullismo none ccessivamente violento produce danni psicologici gravi, e allora bisogna intervenire, ma ogni caso fa storia a sé.
E' un po' il discorso delle canne. Puoi parlare quanto vuoi, di come le canne siano pericolose, di come partendo da lì diventi eroinomane e dipendente e così via, poi però esci con 38 amici che si sono fatti le canne per anni e sono onesti padri di famiglia, sani come pesci, e del tutto rispettosi della legge e della propria salute, che tutti i discorsi perdono un po' di senso. Analogamente, avrai decine di amici che hanno subito o recato danno da 'bullo' quando erano piccoli, ma tutto rientra nella normalità.
A volte invece scatta l'allarme. Si supera la soglia. E' la differenza tra abitare in un posto dove 'la gente ha paura a uscire la sera, con tutta quella gente strana, si respira pericolosità' e poi non c'è mai un delitto, e vivere in un luogo dove se esci la sera senza scorta 90 su 100 ti puntano un coltello alla gola. Questa soglia è fondamentale.
Che poi si preferisca intervenire e prevenire anche senza che si sfiori questa soglia è un altro discorso. Ma per me è importante non confondere i piani.
Io, se mio figlio mi dirà 'a scuola mi hanno tirato un pugno' io non dirò nulla, vedrò come la prende, se sta male per questo, se se ne frega, gli dirò di fregarsene, al limite anche di non aver paura a reagire. Ma il giorno che un ragazzo in classe di mio figlio ne manda un altro all'ospedale, o gira coi coltelli, pretendo che questo non si faccia piu' vedere, o si intervenga drasticamente. cambia tutta la prospettiva.
Non mettiamoci a fare i santi. A voler rispettare tutte le regole. Tutti vogliamo trasgredire, figuriamoci da giovani, anzi , mi preoccuperei se un giovane non volesse trasgredire. L'importante per me è che sia ben chiaro quali sono i limiti da non oltrepassare. In tutti i campi.
Ma siamo nel paese in cui mentre omicidi vanno fuori dopo 3 anni, per reati sul patrimonio c'è chi sta in carcere un anno prima che gli venga fatto il processo, per cui è un discorso difficile da fare, questo, immagino.
Non vorrei passare da poco rispettoso di Seren, ma certi discorsi mi danno un po' la sensazione del non aver vissuto la cosa in prima persona. La sensazione di come stai se una volta uno ti tira un pugno, anche che ti fa male per qualche giorno, non è come quella di quando cercano di stuprare la tua ragazza, anche se non ci vanno nemmeno vicini. Non è una differenza di grado, è proprio un abisso, un'altra cosa. Ma è ovvio che magari mi sbaglio, che avrai vissuto le tue esperienze in prima persona con sensazioni diverse dalla mia, e magari sottolinei piu' di me la continuità tra certe azioni 'insignificanti' e altre gravi.
Ma per me questa linea di confine, se pure non ben definibile, c'è.
e,intendiamoci, da questo punto di vista mi sembra che in Italia le cose vadano abbastanza bene... Non peggio di prima, non peggio che altrove.. sperando che ancora si migliori.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
alessandro ha scritto:
Tipo a Natale abbiamo preso uno e lo abbiamo legato al porta abiti, poi lo abbiamo addobbato con strisce, palline e lucine lampeggianti, con ognuno degli studenti con quelli bastoncini accesi che fanno le scintille, cantando la canzone di Natale.
ma ci siamo divertiti tutti, compreso quel tipo legato (mio buon amico).
mentre a un alro, ogni mattina gli nascondevano qualcosa, tipo la borsa, il casco, la sedia, il banco etc.. era pero' un tipo Tysonforme, che un giorno ha beccato chi era stato e gli ha rotto il naso.
effettivamente non prendevano di mira i piu' deboli.
c'era anche chi eccedeva (uno ha tentato di uccidere il preside)
#40##40#
alessandro ha scritto:consiglio a tutti un libro che ho preso ieri a supermercato, e' un araccolta di note sul registo. esilarante. si intitola "LA CLASSE, MENTRE SPIEGO, FA LA OLA". non so quanto sia OT, ma mi ha fatto passare una mezzora a ridere in maniera incontrollata ad immaginare la stupidita' e la fantasia di certi ragazzi e lo sbigottimento e a volte la rassegnazione di certi Prof.
Una volta al margaritone (scuola per elettricisti credo) accanto al liceo dove andavo io hanno fatto sciopero perchè era morto Goku.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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floyd10 ha scritto:Una volta al margaritone (scuola per elettricisti credo) accanto al liceo dove andavo io hanno fatto sciopero perchè era morto Goku.
Sacrosanto.
Vabbè se dobbiamo sputtanare il topic dico che una volta non sono voluto andare all'interrogazione perché sentivo una perturbazione nella Forza.
FINE OT
Ma Nick...la differenza di gravità è solo nell' esito finale puramente casuale.
Se il ragazzino di Viterbo moriva bruciato o un Vigile di Torino si beccava un pugno e rimaneva ucciso caambiavi di nuovo prospettiva.
No in parte ha ragione Seren sono tutte situzioni figlie di una matrice simile e cioè la convinzione di poter esercitare una ingiustificata violenza scientemente (perchè mai si è pagato nelle precedenti esperienze) chè è poi il movente bullismo.
PS eri te poi (vero ?) che volevi dare l'ergastolo ha chi eccede il limite di velocità o (alternativamente) la sanzione amministrativa a chi lo eccede uccidendo perchè atti in potenza uguali...tanto per dire tutto e il contrario di tutto.
Se il ragazzino di Viterbo moriva bruciato o un Vigile di Torino si beccava un pugno e rimaneva ucciso caambiavi di nuovo prospettiva.
No in parte ha ragione Seren sono tutte situzioni figlie di una matrice simile e cioè la convinzione di poter esercitare una ingiustificata violenza scientemente (perchè mai si è pagato nelle precedenti esperienze) chè è poi il movente bullismo.
PS eri te poi (vero ?) che volevi dare l'ergastolo ha chi eccede il limite di velocità o (alternativamente) la sanzione amministrativa a chi lo eccede uccidendo perchè atti in potenza uguali...tanto per dire tutto e il contrario di tutto.
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Kafelnikov 18 ha scritto:Un genio Fini che se ne esce con ''è peggio chi brucia le bandiere''. Il fascista represso non è poi così represso evidentemente, qualche volta fa ancora capolino a dire puttanate.
Pessimo.
Anche se le motivazioni le sappiamo tutti: è stato calcato l'accento sul fatto che gli assassini fossero Nazi ma l'omicidio non aveva nulla di politico (per capirsi se il povero Tommasoli avesse avuto in tasca la tessera di Starace l'ammazzavano uguale).
Comunque uno che ricopre un incarico come il suo non può cascare in certi abbocchi.
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klaus ha scritto:Kafelnikov 18 ha scritto:Un genio Fini che se ne esce con ''è peggio chi brucia le bandiere''. Il fascista represso non è poi così represso evidentemente, qualche volta fa ancora capolino a dire puttanate.
Pessimo.
Anche se le motivazioni le sappiamo tutti: è stato calcato l'accento sul fatto che gli assassini fossero Nazi ma l'omicidio non aveva nulla di politico (per capirsi se il povero Tommasoli avesse avuto in tasca la tessera di Starace l'ammazzavano uguale).
Comunque uno che ricopre un incarico come il suo non può cascare in certi abbocchi.
già, ma forse un gruppo di ragazzi che non siano nazi non si mette a pestare a sangue uno per futili motivi...
il fatto che fossero nazi non è che sia esattamente casuale e secondario
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klaus ha scritto:Ma Nick...la differenza di gravità è solo nell' esito finale puramente casuale.
Se il ragazzino di Viterbo moriva bruciato o un Vigile di Torino si beccava un pugno e rimaneva ucciso caambiavi di nuovo prospettiva.
No in parte ha ragione Seren sono tutte situzioni figlie di una matrice simile e cioè la convinzione di poter esercitare una ingiustificata violenza scientemente (perchè mai si è pagato nelle precedenti esperienze) chè è poi il movente bullismo.
PS eri te poi (vero ?) che volevi dare l'ergastolo ha chi eccede il limite di velocità o (alternativamente) la sanzione amministrativa a chi lo eccede uccidendo perchè atti in potenza uguali...tanto per dire tutto e il contrario di tutto.
scusami Klaus ma questa non te la passo.
E' evidente la differenza tra un reato doloso o preterintenzionale. Se bullismo è dirare un bastoncino con l'idea di fare un po' male e per sbaglio però acceco qualcuno, è diverso dal bullismo in cui volontariamente acceco qualcuno buttandogli dell'acido in un occhio.
Se dovessimo condannare il bullismo tutto allo stesso modo, un quinto degli italiani sarebbe stato in riformatorio o carcere giovanile. E' un po' come equiparare la canna allo spaccio di eroina, o il download di una canzone da un p2p e il furto di una macchina. Sono la stessa cosa? Ok, ma allora siamo coerenti e mettiamo la metà degli italiani in carcere.
Se tiri un pugno a un vigile non vuoi ucciderlo. Se per un caso strano lui muore, rimane un atto intenzionalmente solo poco violento. La differenza tra tirare un pugno a un vigile e sparargli alla tempia è abissale. E' piu' grande della differenza che c'è tra tirare un pugno e fare un complimento.
Chi va a 200 all'ora ubriaco in macchina è un criminale anche se non mi tampona, ma chi va a 60 all'ora in città e per quell'attimo in piu' di ritardo nella frenata mi tampona piano, ma nel contraccolpo dell'incidente mi viene un infarto e muoio non è un criminale.
Ma francamente sono tutte differenze ben riconosciute nella giustizia. E negarle lo si puo' fare solo in teoria. Nessuno che abbia ricevuto un pugno, se non è scemo, sta come se gli avessero violentato la ragazza. O, che so, se mi infortuno gravemente durante una partita di calcio per un fallo normale e non cattivo, perché cado male, non me la prendo molto col mio avversario, se invece uno mi fa un'entrata in scivolata a piedi uniti da dietro puntandomi sullo stinco del mio piede d'appoggio io lo denuncio anche se non mi prende.
Insomma: conta molto la gravità, ovviamente la gravità dell'intenzione, che è quasi sempre , ma non sempre, uguale alla gravità delle conseguenze della mia azione.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito ha scritto:klaus ha scritto:Ma Nick...la differenza di gravità è solo nell' esito finale puramente casuale.
Se il ragazzino di Viterbo moriva bruciato o un Vigile di Torino si beccava un pugno e rimaneva ucciso caambiavi di nuovo prospettiva.
No in parte ha ragione Seren sono tutte situzioni figlie di una matrice simile e cioè la convinzione di poter esercitare una ingiustificata violenza scientemente (perchè mai si è pagato nelle precedenti esperienze) chè è poi il movente bullismo.
PS eri te poi (vero ?) che volevi dare l'ergastolo ha chi eccede il limite di velocità o (alternativamente) la sanzione amministrativa a chi lo eccede uccidendo perchè atti in potenza uguali...tanto per dire tutto e il contrario di tutto.
scusami Klaus ma questa non te la passo..
con tutta franchezza AMEN...
O ho capito male io o ti sei spiegato male te.
Se la morte di Tommasoli non va confusa con il dare fuoco alla testa del ragazzino di Viterbo o con l'aggressione ai vigili di torino è solo proprio perchè a Verona c'è scappato "preterintenzionalmente" il morto e negli altri due casi no.
Socialmente sono cose molto simili.
Se volevi dire il contario allora non ho capito bene io.
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balbysauro ha scritto:già, ma forse un gruppo di ragazzi che non siano nazi non si mette a pestare a sangue uno per futili motivi...
il fatto che fossero nazi non è che sia esattamente casuale e secondario
forse...
nel dubbio guardati le spalle
PS ......Storace
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sul bullismo ci andrei cauto anche io.
non ne sono mai stato vittima per un caso fortuito, ho avuto la fortuna in uno dei primi giorni di scuola nella superiori di essere attaccato (per un'idiozia peggiore di quella della sigaretta non offerta) da un ragazzo di 2 anni più grande e di averlo messo ko con un destro davanti a un sacco di gente e la cosa mi ha dato una sorta di immunità.
dal canto mio da grande ho evitato accuratamente qualunque atto di bullismo nei confronti dei più piccoli e anzi erano contenti i ragazzini che mi compravano la gazzetta e la merenda (facevamo solo la fila per me ma i soldi erano i miei...., giusto per specificare), tanto che a distanza di anni ragazzi ormai di 30-32 anni ancora adesso mi hanno detto di aver avuto grande rispetto per uno dei più grandi che con loro si è sempre comportato bene.
però attorno a me capitava di tutto già allora.
anche cose pericolose, alcuni ragazzi sono stati appesi per le gambe a testa in giù, tenuti per le caviglie giù dalla finestra, roba che se ci fosse youtube andrebbe su rai 1 come notizia di apertura, altri casi allucinanti, il mio compagno di banco immobilizzato sulla corriera e ad ogni fermata gli buttavano un libro dalla finestra.
arrivato a casa (30 km.) ha dovuto prendere un altra corriera per tornare indietro e recuperare qualcosa ma alla fine abbiamo dovuto dividere molti libri per il restante anno scolastico.
o pipì a mò di gavettone, libri e diari incendiati...insomma non è un caso di oggi.
questo è chiaro.
c'è sempre stato anche se oggi youtube ha dimostrato che certe cose non erano frutto dell'immaginazione dei ragazzi (e tutti avevano bisogno di credere che fosse così).
comunque prendere provvedimenti è difficile.
si può bocciare uno ma è una materia delicata, nella scuola, da teenager il pugno duro costruisce poco e distrugge molto.
ho molte esperienze al riguardo, ragazzi aiutati in un nomento difficile che hanno poi avuto un grande futuro, altri, puniti, magari giustamente, che si sono mezzi smarriti...
insomma bisogna stare attenti a non diventare troppo drastici.
non ne sono mai stato vittima per un caso fortuito, ho avuto la fortuna in uno dei primi giorni di scuola nella superiori di essere attaccato (per un'idiozia peggiore di quella della sigaretta non offerta) da un ragazzo di 2 anni più grande e di averlo messo ko con un destro davanti a un sacco di gente e la cosa mi ha dato una sorta di immunità.
dal canto mio da grande ho evitato accuratamente qualunque atto di bullismo nei confronti dei più piccoli e anzi erano contenti i ragazzini che mi compravano la gazzetta e la merenda (facevamo solo la fila per me ma i soldi erano i miei...., giusto per specificare), tanto che a distanza di anni ragazzi ormai di 30-32 anni ancora adesso mi hanno detto di aver avuto grande rispetto per uno dei più grandi che con loro si è sempre comportato bene.
però attorno a me capitava di tutto già allora.
anche cose pericolose, alcuni ragazzi sono stati appesi per le gambe a testa in giù, tenuti per le caviglie giù dalla finestra, roba che se ci fosse youtube andrebbe su rai 1 come notizia di apertura, altri casi allucinanti, il mio compagno di banco immobilizzato sulla corriera e ad ogni fermata gli buttavano un libro dalla finestra.
arrivato a casa (30 km.) ha dovuto prendere un altra corriera per tornare indietro e recuperare qualcosa ma alla fine abbiamo dovuto dividere molti libri per il restante anno scolastico.
o pipì a mò di gavettone, libri e diari incendiati...insomma non è un caso di oggi.
questo è chiaro.
c'è sempre stato anche se oggi youtube ha dimostrato che certe cose non erano frutto dell'immaginazione dei ragazzi (e tutti avevano bisogno di credere che fosse così).
comunque prendere provvedimenti è difficile.
si può bocciare uno ma è una materia delicata, nella scuola, da teenager il pugno duro costruisce poco e distrugge molto.
ho molte esperienze al riguardo, ragazzi aiutati in un nomento difficile che hanno poi avuto un grande futuro, altri, puniti, magari giustamente, che si sono mezzi smarriti...
insomma bisogna stare attenti a non diventare troppo drastici.
Pazzesca la scuola pubblica, e ne ho esempi attuali con i miei figli.
Io, fortunatamente, ho fatto le scuole superiori in un collegio privato.
Disciplina ferrea, tutti sull'attenti quando il prof di turno entrava in classe.
Capelli lunghi off. Fumare all'intervallo vietatissimo.
Non era consentito portare magliette a girocollo, solo magliette o camicie col colletto. Non si poteva masticare il chewing gum in classe.
Tanta attività sportiva.
Ci inculcavano il massimo rispetto verso gli adulti.
Questa dovrebbe essere la scuola.
Io, fortunatamente, ho fatto le scuole superiori in un collegio privato.
Disciplina ferrea, tutti sull'attenti quando il prof di turno entrava in classe.
Capelli lunghi off. Fumare all'intervallo vietatissimo.
Non era consentito portare magliette a girocollo, solo magliette o camicie col colletto. Non si poteva masticare il chewing gum in classe.
Tanta attività sportiva.
Ci inculcavano il massimo rispetto verso gli adulti.
Questa dovrebbe essere la scuola.
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- Massimo Carbone
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a parte casi specifici non è un fenomeno che si può limitare alla scuola pubblica.
io ho studiato solo in quella ma amici del don bosco (ad esempio) mi hanno raccontato più o meno le stesse esperienze (e non dimentichiamo che molte violenze, o molte prepotenze avvengono lontano dalle mura scolastiche).
per quanto ne so io le scuole private funzionano in genere molto peggio di quelle pubbliche.
esperienza personale tanto quanto la tua, danser.
io ho studiato solo in quella ma amici del don bosco (ad esempio) mi hanno raccontato più o meno le stesse esperienze (e non dimentichiamo che molte violenze, o molte prepotenze avvengono lontano dalle mura scolastiche).
per quanto ne so io le scuole private funzionano in genere molto peggio di quelle pubbliche.
esperienza personale tanto quanto la tua, danser.
Nickognito ha scritto:anche io. scuola privata. stessa roba. proibito fumare.
e il bullismo c'era lo stesso.
ognuno ha le sue esperienze.
c.
Nella mia scuola c'erano i prefetti a controllare, e di bullismo nemmeno un'ombra.
Collegio Villoresi San Giuseppe
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danser ha scritto:
Nella mia scuola c'erano i prefetti a controllare, e di bullismo nemmeno un'ombra.
Sei stato fortunato.
Pensa un povero piccino Interista, quali scherzi e quali dileggi poteva subire.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
PINDARO ha scritto:danser ha scritto:
Nella mia scuola c'erano i prefetti a controllare, e di bullismo nemmeno un'ombra.
Sei stato fortunato.
Pensa un povero piccino Interista, quali scherzi e quali dileggi poteva subire.
Fortunato davvero, il Rettore era tifoso nerazzurro!
Aveva la bandiera nel suo studio.
E pure quello attuale!
- alessandro
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io, istituto privato di preti, Informatica.
pubblico non esisteva ancora ( se non a 40 Km).
ci sono scuole private dov epaghi e passi e altre severe quanto o piu' delle pubbliche.
maturita' fatta all'ITIS.
vietato tutto. Fumare, gite, scioperi, etc..
ogni anno tanti rimandati, bocciati e qualche espulso dalla scuola.
(tipo quello che ha tentato di uccidere il preside in classe).
il tipo, da adultoe' finito dentro.
gli scherzi piu' "belli" quelli con l'acido nel laboratorio di chimica o con l'elettricita' nel laboratorio di elettronica.
non c'erano vere vittime, solo scherzi, a volta un po' pesanti.
tutto all'interno della classe, non con i piu' piccoli.
non si e' mai fatto male nessuno.
pubblico non esisteva ancora ( se non a 40 Km).
ci sono scuole private dov epaghi e passi e altre severe quanto o piu' delle pubbliche.
maturita' fatta all'ITIS.
vietato tutto. Fumare, gite, scioperi, etc..
ogni anno tanti rimandati, bocciati e qualche espulso dalla scuola.
(tipo quello che ha tentato di uccidere il preside in classe).
il tipo, da adultoe' finito dentro.
gli scherzi piu' "belli" quelli con l'acido nel laboratorio di chimica o con l'elettricita' nel laboratorio di elettronica.
non c'erano vere vittime, solo scherzi, a volta un po' pesanti.
tutto all'interno della classe, non con i piu' piccoli.
non si e' mai fatto male nessuno.
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klaus ha scritto:alessandro ha scritto:gli scherzi piu' "belli" quelli con l'acido nel laboratorio di chimica o con l'elettricita' nel laboratorio di elettronica.
non si e' mai fatto male nessuno.
bel cùlo
eravamo dei cretini.
pero' non pazzi.
uno ha bevuto l'acido, ma per suo errore.
"mi si stanno sciogliendo i denti"
e alla domanda "che gusto ha?"
".... un gusto... acido! "
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danser ha scritto:Nickognito ha scritto:anche io. scuola privata. stessa roba. proibito fumare.
e il bullismo c'era lo stesso.
ognuno ha le sue esperienze.
c.
Nella mia scuola c'erano i prefetti a controllare
ma eri a scuola a Hogwarts?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Nickognito ha scritto:danser ha scritto:Nella mia scuola c'erano i prefetti a controllare
ma eri a scuola a Hogwarts?
Sul bullismo:
Elementari dalle suore, medie alla scuola pubblica. Mai nessun problema, gli anni migliori
Al liceo: scuola di svitati (tra alunni e docenti era una bella lotta), fumati più tante creste colorate che facevano folklore.
Al primo anno ebbi un pò di problemi, i miei compagni erano quasi tutti più grandi di me (plruibocciati, alcuno già con la macchina e l'età per votare ) ed ero presa un pò in giro perchè avevo ancora una mentalità da scuola media. Traduzione: non bigiavo (non so come si dica da voi saltare la scuola) ed ero abbastanza brava. Mai niente di serio, comunque. I problemi maggiori li avevo con le altre ragazze della classe, soprattutto con un gruppetto (più grandi di me, fieramente tabagiste e vagamente mign@tte) che mi aveva preso di mira con una serie di frecciatine, battute velenose, cattiverie di vario genere. Fortunatamente la maggior parte di loro venne bocciata e dl secondo anno le cose migliorarono molto, con le poche superstiti riuscì finalmente a farmi valere e finì per stabilire dei rapporti quasi amichevoli, ma forse più semplicemente spostarono "il tiro" su soggetti più deboli.
Credo però che quando si parla di bullismo troppo spesso lo si identifichi come un fenomeno prettamente maschile, quasi spesso associabile ad atti di violenza fisica nei confronti della vittima, dimenticandosi che quello femminile può essere molto più subdolo e malvagio, almeno secondo la mia esperienza personale.
In 4 anni di liceo comunque ne ho viste veramente di tutti i colori, dagli scherzi modello "Animal House" a banchi scagliati contro i professori, a vere e proprie risse ad allagamenti di aule e bagni, con la differenza che allora non esistevano i cellulari per immortalarle.
Già all'epoca però avvertivo come un senso di impunità che aleggiava tra gli autori di queste bravate e che percepisco ogni qualvolta leggo di episodi di bullismo.
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baba o'riley80 ha scritto:Già all'epoca però avvertivo come un senso di impunità che aleggiava tra gli autori di queste bravate e che percepisco ogni qualvolta leggo di episodi di bullismo.
credo sia uno dei mali dell'Italia in tutti i settori
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FooL ha scritto:Alga ha scritto:baba o'riley80 ha scritto:non bigiavo (non so come si dica da voi saltare la scuola)
Fare sega...
Fare filone!
a Brescia si dice "bruciare" a Mantova "fare sgric" a Verona "fare manco"..
sapete, abito sul confine tra le tre province...
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alessandro ha scritto:FooL ha scritto:Alga ha scritto:baba o'riley80 ha scritto:non bigiavo (non so come si dica da voi saltare la scuola)
Fare sega...
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a Brescia si dice "bruciare" a Mantova "fare sgric" a Verona "fare manco"..
sapete, abito sul confine tra le tre province...
Da noi si dice fare fuga, fare fuoco
ps danser che senso di disciplina ha portare solo i capelli corti
io ho sempre ritenuto i capelloni i più secchioni
caso solo mio?
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Fillo ha scritto:danser ha scritto:Fillo ha scritto:ps danser che senso di disciplina ha portare solo i capelli corti
Pulizia.
Ah solo per quello..ok ci può stare
No perché tutti quelli coi capelli lunghi che ho conosciuto nella vita erano super secchioni
Ma si può sapere di che accidenti state blaterando?
Alga ha scritto:danser ha scritto:Fillo ha scritto:ps danser che senso di disciplina ha portare solo i capelli corti
Pulizia.
I capelloni in genere sono dei lercioni.
Adesso Alga mi manda un virus.
Sono d'accordo con te Sergio.
Ciao!
...sul virus???
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
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Due kosovari picchiati da cinque italiani con una mazza da baseball
Un’aggressione per sguardi non graditi, accompagnata da frasi a sfondo razziale. È accaduto ieri sera a Figline Valdarno
Un’aggressione per sguardi non graditi, accompagnata da frasi a sfondo razziale. È accaduto ieri sera a Figline Valdarno (Firenze) secondo quanto ricostruito dai carabinieri che hanno arrestato due giovani italiani, già conosciuti dalle forze dell’ordine. I due sono accusati di aver fatto parte di un gruppo di cinque persone che avrebbe colpito con calci e pugni, e anche tirato un colpo con una mazza da baseball, due operai kosovari di 28 e 26 anni. «Voi stranieri di m... non ci dovete guardare, non potete stare in Italia», queste le parole che sarebbero state rivolte alle vittime, rimaste ferite leggermente: 8 e 5 giorni le prognosi.
IN MANETTE. Le accuse ai due italiani - 23 e 18 anni, uno già segnalato per droga e sottoposto a sorveglianza speciale, l’altro per reati contro il patrimonio e resistenza - sono, oltre a lesioni aggravate, violazione della legge 654/1975 che punisce chi diffonde, incita o commette atti di discriminazione razziale, e porto di due mazze da baseball, su una delle quali c’era la scritta: «Dux Mussolini, molti nemici, molto onore». Ai due, i militari sono arrivati dopo la segnalazione di un pestaggio, intorno alle 22.30 in piazza Serristori. Al loro arrivo non c’era nessuno ma un collega, in borghese, lì vicino aveva notato prima un’auto con a bordo anche i due fermati. Sono così scattati i controlli e sotto casa di uno degli arrestati sono stati trovati i due giovani italiani, uno sporco di sangue a una mano, che poi hanno consegnato le mazze ai carabinieri. Sono stati portati in caserma dove poco dopo sono arrivati anche i due kosovari per denunciare l’aggressione. Per i militari tutto sarebbe nato davanti a un bar: il gruppo dei due italiani non avrebbe gradito gli sguardi dei kosovari. Oggi, all’udienza di convalida, i fermati avrebbero spiegato di essere intervenuti per separare alcune persone che litigavano. Entrambi ora sono agli arresti a casa, il 12 giugno il processo. Le indagini proseguono per identificare gli altri tre del gruppo.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag