no, scusate, ma veltroni walter si vuol candidare a premier?
riporto sotto un interessante articolo tratto dall'espresso:
Dossier Local
Si chiama "costo senza ritorno" e pesa sulle tasche dei romani per una somma che sfiora quella dell´ultimo bilancio comunale
Assenteismo, lusso da 100 milioni
di Giovanna Vitale
Impiegati pagati per non lavorare. I sindacati:"Confrontiamoci"
È l´altra faccia dell´assenteismo. Quella che sottrae risorse alle casse dell´amministrazione e pesa, per riflesso, sulle tasche dei romani. "Costo senza ritorno" si chiama in gergo tecnico: ovvero il danno da prestazione retribuita ma non espletata che nel 2006 si aggira intorno ai 100 milioni di euro. Poco meno dell´ultima manovra di bilancio comunale. Cifra calcolata sul tasso di assenza media di ciascun dipendente capitolino: 32.5 giorni, al netto delle ferie. Una stima destinata a gonfiarsi nell´anno in corso se, come sembra, il nuovo sistema di rilevazione informatica delle presenze farà emergere situazioni finora sfuggite a ogni verifica.
Intanto ieri la giunta ha approvato una memoria che affida all´assessore al Personale, Lucio D´Ubaldo, il compito di predisporre entro il 31 dicembre il piano di riorganizzazione dell´Anagrafe e di individuare il nuovo direttore. Così da porre un freno al dilagare di un fenomeno che, come anticipato da Repubblica, ogni giorno fa timbrare il cartellino a un solo impiegato su quattro.
Ma se per il deputato del Pd Roberto Giachetti «le statistiche rischiano di risultare fuorvianti quando si ha a che fare con una gigantesca macchina amministrativa come il Comune di Roma», senza considerare «gli stipendi inadeguati», il segretario regionale della Uil Fp, Sandro Biserna, invita l´assessore D´Ubaldo a dimettersi per «incapacità» visto che «le norme per smascherare i pochi e conosciuti assenteisti esistono», incalza, «sono scritte sul contratto» e «se non si applicano la colpa è di chi non le fa applicare», basterebbe quindi «mandare controlli tutti i giorni e procedere con provvedimenti disciplinari che possono portare al licenziamento». Sulla stessa linea il Codici, secondo cui «non si possono intaccare più di tanto i permessi previsti dalla legge per i dipendenti», perciò «serve un vero e proprio monitoraggio negli uffici. Intervenendo con sanzioni più severe, fino al licenziamento, nei casi patologici».
Posizioni diversificate, invece, in casa Cgil. Se infatti il segretario generale Guglielmo Epifani, «pur senza generalizzare», si dice «d´accordo ad estirpare questa piaga» perché «il sindacato è naturalmente contro chi non fa il proprio dovere sia nel pubblico che nel privato», la sezione Fp di Roma chiama in causa direttamente il Campidoglio, che non sarebbe in grado «di razionalizzarsi ed eliminare gli sprechi organizzativi. Noi non ci sottraiamo ad una verifica seria del fenomeno, se c´è e se veramente il Comune vuole colpirlo», dicono, «ma è ora di finirla con questa polemica sterile e improduttiva». Per l´assessore D´Ubaldo, comunque, l´unica misura per contrastare l´assenteismo è la «valorizzazione del merito». Perciò ha inviato una lettera ai presidenti dei 19 municipi affinché «vigilino sull´ultimo accordo che prevede che il 50% delle indennità sia riconosciuto in base alla produttività».(08 novembre 2007)
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Addirittura poi, dicevano ieri al tg5, tutti gli impiegati hanno 2 ore al mese retribuite per andare ad incassare l'assegno dello stipendio. Anche se esso viene accreditato direttamente in conto corrente.
Da quanti anni veltroni è sindaco di roma? Dei suoi impiegati uno su quattro ogni giorno VA a lavorare, gli altri no.
Ciò che meraviglia è che l'"uomo nuovo" non abbia mai fatto o detto niente in questi anni relativamente a ciò.
Metterlo a guidare l'Italia? Aiuto!
