Sul Partito Democratico

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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uglygeek
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Re: Sul Partito Democratico

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Se non altro Renzi da oggi non e' piu' nel PD. Il PD e' gia' un partito migliore.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Sul Partito Democratico

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Nel ruolo del perculatore Lucci è perfetto :lol:

https://youtu.be/DJwBILfxNRY?t=254
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Re: Sul Partito Democratico

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Sto sentendo Occhetto su La7

A 83 anni piscia in testa a tutti i leader della sinistra dell'ultimo ventennio.
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Re: Sul Partito Democratico

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Re: Sul Partito Democratico

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https://www.lastampa.it/economia/2019/1 ... 1.37916392


Buaahahhaahahaaa... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
La minkiata del secolo di Emiliano.
Ma tra l'altro, fa ancora parte del PD o no? :roll:
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Re: Sul Partito Democratico

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40 mila € per avere Renzi come speaker a una conferenza :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Sul Partito Democratico

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https://firenze.repubblica.it/cronaca/2 ... P9-S1.8-T1

Ma lo penso solo io che al posto del sindaco di Piombino avrei fatto la stessa cosa?
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Re: Sul Partito Democratico

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"...si scopre, infatti, che il leader di 'Italia Viva', diventato senatore alle ultime politiche, ha guadagnato 796mila 281 euro, rispetto alle 29mila 315 euro percepite l'anno d'imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno."

Tutto regolare :lol:
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Re: Sul Partito Democratico

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Dopo le regionali Zingaretti scioglierà il PD(nell'acido credo)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da gianlu »

laplaz ha scritto:"...si scopre, infatti, che il leader di 'Italia Viva', diventato senatore alle ultime politiche, ha guadagnato 796mila 281 euro, rispetto alle 29mila 315 euro percepite l'anno d'imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno."

Tutto regolare :lol:
Secondo l'interessato si tratta di proventi da due dismissioni di immobili a Pontassieve, e della retribuzione di una Srl.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da gianlu »

https://www.adnkronos.com/soldi/economi ... CSH0K.html

Il Partito democratico vince la classifica del 2 per mille Irpef, con un incasso di 8,4 milioni di euro; segue la Lega per Salvini premier con 3,1 milioni e Fratelli d'Italia con 1,1 milioni.
Assente 'giustificato' il Movimento 5 stelle, che non presenta la richiesta per accedere ai finanziamenti.

E' quanto emerge dai dati sulla ripartizione del gettito derivante dal due per mille Irpef sui redditi 2018 (dichiarazioni 2019), diffusi oggi dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Ai primi tre partiti su un totale di 22 presenti nell'elenco vanno, quindi, circa due terzi dei 18,1 milioni di euro, frutto delle scelte di 1,4 milioni di contribuenti.

Oltre 1 milioni di contribuenti (1.358.085) sugli oltre 41 milioni di contribuenti totali (41.211.336) hanno deciso di destinare il due per mille della propria dichiarazione dei redditi del 2019 che riguarda i redditi 2018 ai partiti politici.
Rispetto alla dichiarazione del 2018 (redditi 2017) si tratta di un numero in crescita del 24,6%: erano 1.089.817 contribuenti ad avere fatto questo scelta. Complessivamente ai partiti spettano 18.053.664 euro contro 14.148.165 euro dalle dichiarazioni 2018 (redditi 2017), con una crescita del 27,6%.
Nella dichiarazione 2019 che riguarda i redditi 2018 si è espresso a favore di un partito il 3,30% dei contribuenti contro 2,64% l'anno precedente.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da laplaz »

gianlu ha scritto:https://www.adnkronos.com/soldi/economi ... CSH0K.html

Il Partito democratico vince la classifica del 2 per mille Irpef, con un incasso di 8,4 milioni di euro; segue la Lega per Salvini premier con 3,1 milioni e Fratelli d'Italia con 1,1 milioni.
Assente 'giustificato' il Movimento 5 stelle, che non presenta la richiesta per accedere ai finanziamenti.

E' quanto emerge dai dati sulla ripartizione del gettito derivante dal due per mille Irpef sui redditi 2018 (dichiarazioni 2019), diffusi oggi dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Ai primi tre partiti su un totale di 22 presenti nell'elenco vanno, quindi, circa due terzi dei 18,1 milioni di euro, frutto delle scelte di 1,4 milioni di contribuenti.

Oltre 1 milioni di contribuenti (1.358.085) sugli oltre 41 milioni di contribuenti totali (41.211.336) hanno deciso di destinare il due per mille della propria dichiarazione dei redditi del 2019 che riguarda i redditi 2018 ai partiti politici.
Rispetto alla dichiarazione del 2018 (redditi 2017) si tratta di un numero in crescita del 24,6%: erano 1.089.817 contribuenti ad avere fatto questo scelta. Complessivamente ai partiti spettano 18.053.664 euro contro 14.148.165 euro dalle dichiarazioni 2018 (redditi 2017), con una crescita del 27,6%.
Nella dichiarazione 2019 che riguarda i redditi 2018 si è espresso a favore di un partito il 3,30% dei contribuenti contro 2,64% l'anno precedente.
Abbastanza sconvolgente :o
Tutti radical chic?
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da gianlu »

laplaz ha scritto:
gianlu ha scritto:https://www.adnkronos.com/soldi/economi ... CSH0K.html

Il Partito democratico vince la classifica del 2 per mille Irpef, con un incasso di 8,4 milioni di euro; segue la Lega per Salvini premier con 3,1 milioni e Fratelli d'Italia con 1,1 milioni.
Assente 'giustificato' il Movimento 5 stelle, che non presenta la richiesta per accedere ai finanziamenti.

E' quanto emerge dai dati sulla ripartizione del gettito derivante dal due per mille Irpef sui redditi 2018 (dichiarazioni 2019), diffusi oggi dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Ai primi tre partiti su un totale di 22 presenti nell'elenco vanno, quindi, circa due terzi dei 18,1 milioni di euro, frutto delle scelte di 1,4 milioni di contribuenti.

Oltre 1 milioni di contribuenti (1.358.085) sugli oltre 41 milioni di contribuenti totali (41.211.336) hanno deciso di destinare il due per mille della propria dichiarazione dei redditi del 2019 che riguarda i redditi 2018 ai partiti politici.
Rispetto alla dichiarazione del 2018 (redditi 2017) si tratta di un numero in crescita del 24,6%: erano 1.089.817 contribuenti ad avere fatto questo scelta. Complessivamente ai partiti spettano 18.053.664 euro contro 14.148.165 euro dalle dichiarazioni 2018 (redditi 2017), con una crescita del 27,6%.
Nella dichiarazione 2019 che riguarda i redditi 2018 si è espresso a favore di un partito il 3,30% dei contribuenti contro 2,64% l'anno precedente.
Abbastanza sconvolgente :o
Tutti radical chic?
In fondo questo primato non sorprende, trattandosi di un partito che (perlomeno a priori) si rivolge a tutti.

Probabilmente la prossima raccolta sarà meno ricca per effetto delle scissioni di Renzi e Calenda, e dell’attuale esperienza al governo della repubblica.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da uglygeek »

gianlu ha scritto:
laplaz ha scritto:"...si scopre, infatti, che il leader di 'Italia Viva', diventato senatore alle ultime politiche, ha guadagnato 796mila 281 euro, rispetto alle 29mila 315 euro percepite l'anno d'imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno."

Tutto regolare :lol:
Secondo l'interessato si tratta di proventi da due dismissioni di immobili a Pontassieve, e della retribuzione di una Srl.
Ha anche fatto un programma televisivo su Firenze, per cui e' stato pagato immagino.
Sara' tutto regolare si', per queste cifre almeno, se erano entrate irregolari non le metteva nella dichiarazione dei redditi. Semmai stupiscono i 29mila euro dell'anno prima.
In generale, ma non e' meglio se i politici si arricchiscono lavorando, quando non hanno incarichi pubblici?
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Johnny Rex »

laplaz ha scritto:
gianlu ha scritto:https://www.adnkronos.com/soldi/economi ... CSH0K.html

Il Partito democratico vince la classifica del 2 per mille Irpef, con un incasso di 8,4 milioni di euro; segue la Lega per Salvini premier con 3,1 milioni e Fratelli d'Italia con 1,1 milioni.
Assente 'giustificato' il Movimento 5 stelle, che non presenta la richiesta per accedere ai finanziamenti.

E' quanto emerge dai dati sulla ripartizione del gettito derivante dal due per mille Irpef sui redditi 2018 (dichiarazioni 2019), diffusi oggi dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Ai primi tre partiti su un totale di 22 presenti nell'elenco vanno, quindi, circa due terzi dei 18,1 milioni di euro, frutto delle scelte di 1,4 milioni di contribuenti.

Oltre 1 milioni di contribuenti (1.358.085) sugli oltre 41 milioni di contribuenti totali (41.211.336) hanno deciso di destinare il due per mille della propria dichiarazione dei redditi del 2019 che riguarda i redditi 2018 ai partiti politici.
Rispetto alla dichiarazione del 2018 (redditi 2017) si tratta di un numero in crescita del 24,6%: erano 1.089.817 contribuenti ad avere fatto questo scelta. Complessivamente ai partiti spettano 18.053.664 euro contro 14.148.165 euro dalle dichiarazioni 2018 (redditi 2017), con una crescita del 27,6%.
Nella dichiarazione 2019 che riguarda i redditi 2018 si è espresso a favore di un partito il 3,30% dei contribuenti contro 2,64% l'anno precedente.
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Re: Sul Partito Democratico

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uglygeek ha scritto:
gianlu ha scritto:
laplaz ha scritto:"...si scopre, infatti, che il leader di 'Italia Viva', diventato senatore alle ultime politiche, ha guadagnato 796mila 281 euro, rispetto alle 29mila 315 euro percepite l'anno d'imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno."

Tutto regolare :lol:
Secondo l'interessato si tratta di proventi da due dismissioni di immobili a Pontassieve, e della retribuzione di una Srl.
Ha anche fatto un programma televisivo su Firenze, per cui e' stato pagato immagino.
Sara' tutto regolare si', per queste cifre almeno, se erano entrate irregolari non le metteva nella dichiarazione dei redditi. Semmai stupiscono i 29mila euro dell'anno prima.
In generale, ma non e' meglio se i politici si arricchiscono lavorando, quando non hanno incarichi pubblici?
Scusa eh... ma secondo te a cosa mi riferivo? :)
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Re: Sul Partito Democratico

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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Burano »

laplaz ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... o/5670582/

Ma che minkia sta dicendo? :o
deve riposizionarsi nel centrodestra, facendo l'occhiolino ai "moderati" (che in effetti rispetto ai legaioli in un certo senso lo sono) ex forzisti.
Tanto la coerenza e il "dov'eri/cosa dicevi fino a poco tempo fa?" non li guarda più nessuno, specie in quei lidi.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da gianlu »

Italia Viva ha grossi problemi di consenso (secondo i sondaggi, percentuali più basse di quanto probabilmente si aspettasse al momento della scissione in settembre) in virtù di una carta dei valori che non può in alcun modo far presa a destra, e ha troppi concorrenti dalle sue parti politiche. Dalla sua, rimangono consistenti i finanziamenti degli imprenditori, il che mi suona strano in questa fase, essendo ormai fallita la funzione del rottamatore del pd.
Renzi mi sembra oggi nella stessa posizione di Fini nel 2010: ha avviato un percorso senza scopo e senza meta.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da paoolino »

Burano ha scritto:
laplaz ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... o/5670582/

Ma che minkia sta dicendo? :o
deve riposizionarsi nel centrodestra, facendo l'occhiolino ai "moderati" (che in effetti rispetto ai legaioli in un certo senso lo sono) ex forzisti.
Tanto la coerenza e il "dov'eri/cosa dicevi fino a poco tempo fa?" non li guarda più nessuno, specie in quei lidi.
È singolare come, in Italia, elogiare un leader Socialista, autore del peggior statalismo per raccoglier consenso, sia considerato riposizionarsi a destra...
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
È singolare come, in Italia, elogiare un leader Socialista, autore del peggior statalismo per raccoglier consenso, sia considerato riposizionarsi a destra...
pensavo la stessa cosa :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da tennisfan82 »

Ci mancava solo il film per completare l'opera di riabilitazione di questo farabutto

Stavolta sottoscrivo quello che ha detto Travaglio

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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Burano »

paoolino ha scritto:
Burano ha scritto:
laplaz ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... o/5670582/

Ma che minkia sta dicendo? :o
deve riposizionarsi nel centrodestra, facendo l'occhiolino ai "moderati" (che in effetti rispetto ai legaioli in un certo senso lo sono) ex forzisti.
Tanto la coerenza e il "dov'eri/cosa dicevi fino a poco tempo fa?" non li guarda più nessuno, specie in quei lidi.
È singolare come, in Italia, elogiare un leader Socialista, autore del peggior statalismo per raccoglier consenso, sia considerato riposizionarsi a destra...
È amato a destra. Non ultimo perché fu anti pci. Poi vabbe statalista..ma strizzava l'occhio anche di là, tra condoni vari, decreto di san Valentino che, giusto o no, non fu certo pro operai, ecco. Un moderato, appunto.
Socialista un termine un po' impegnativo.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Ombra84 »

Burano ha scritto:
paoolino ha scritto:
Burano ha scritto:
deve riposizionarsi nel centrodestra, facendo l'occhiolino ai "moderati" (che in effetti rispetto ai legaioli in un certo senso lo sono) ex forzisti.
Tanto la coerenza e il "dov'eri/cosa dicevi fino a poco tempo fa?" non li guarda più nessuno, specie in quei lidi.
È singolare come, in Italia, elogiare un leader Socialista, autore del peggior statalismo per raccoglier consenso, sia considerato riposizionarsi a destra...
È amato a destra. Non ultimo perché fu anti pci. Poi vabbe statalista..ma strizzava l'occhio anche di là, tra condoni vari, decreto di san Valentino che, giusto o no, non fu certo pro operai, ecco. Un moderato, appunto.
Socialista un termine un po' impegnativo.
Non a caso Scalfari lo soprannominò "Ghino di Tacco"
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da paoolino »

Tutto questo non fa che confermare la mia tesi che in Italia, checché se ne dica, pure la destra è di sinistra tranne uno sparuto gruppo di coglioni liberali che non sa bene dove sbattere la testa.

Ma forse sono io che ho una visione troppo anglosassone della politica.
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da paoolino »

paoolino nel 2011 ha scritto:La mia analisi è che in Italia anche a destra le idee politiche stataliste sono sempre andate per la maggiore: erano statalisti l'MSI e buona parte della DC; sono stati statalisti AN, buona parte dei componenti di Forza Italia (gli ex DC e gli ex socialisti) e a suo modo è statalista la Lega.
Le idee libertarie sono andate di moda a destra per un po', ma i libertari non hanno mai avuto vero potere decisionale.

Per quanto riguarda l'analisi di Lyndon sul centro-sinistra ricordo che qui, dopo le lenzuolate Bersani, commentai "ma a me chi me lo doveva dire che per avere qualche liberalizzazione avrei dovuto votare per (la coalizione con) Diliberto?"
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Burano »

paoolino ha scritto:Tutto questo non fa che confermare la mia tesi che in Italia, checché se ne dica, pure la destra è di sinistra tranne uno sparuto gruppo di coglioni liberali che non sa bene dove sbattere la testa.

Ma forse sono io che ho una visione troppo anglosassone della politica.
Mi sa di sì. Per te la destra è la scuola austriaca di Hayek :-)
Consolati col fatto che la presunta sinistra sia di destra.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da gianlu »

"Gianni Amelio, che è un grande regista, ha scelto gli stilemi della tragedia classica, io ci avrei messo più politica.
Ma Favino, dopo qualche difficoltà all'inizio, entra proprio nell'anima di Craxi".

A una settimana dal ventennale della morte del leader socialista la figlia Stefania, in un colloquio con l'ANSA, parla del film 'Hammamet',
in cui il personaggio di Anita rappresenta lei, molto vicina al padre negli ultimi anni in Tunisia.
"Ho cercato di fare il possibile, forse non abbastanza - racconta -, per convincerlo a trovare un Paese più attrezzato dal punto di vista medico,
di farlo tornare in Italia a curarsi da uomo libero. Non ci sono riuscita".
Ricorda Massimo D'Alema, "che disse che Borrelli (procuratore di Milano, ndr) era irremovibile, ma lui era il capo del governo...",
della visita in Vaticano "da cui uscii con due rosari..".

Stefania Craxi, 59 anni, senatrice di Forza Italia, è stata sottosegretario agli Esteri con Silvio Berlusconi premier.
Parla del padre nella sede della fondazione a lui intitolata, a Roma.
Parla della "persecuzione giudiziaria" a suo dire subita dall'ex presidente del Consiglio (1983-87), morto il 19 gennaio 2000
"in un esilio volontario per ribellarsi a chi lo voleva umiliato".
Le due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito, che per la giustizia facevano di Craxi un pregiudicato latitante,
sono invece per la figlia frutto di "una stagione di storture, violenza e distorsione della verità storica".
"'Una sola cosa vorrei impedire', diceva mio padre, 'che la storia venga scritta male'.
Secondo me la storia e anche la cronaca stanno cominciando a dargli ragione - afferma -.
La storia dirà che ha lavorato tutta la vita con passione e lealtà al servizio del suo Paese. Ultimamente non mi sento più sola.
L'aria è molto cambiata, credo che la stragrande maggioranza degli italiani sia disponibile a ridare a Craxi i suoi meriti - assicura -.
Vale molto di più per le persone semplici che per un certo establishment.
Mi riconosco di aver fatto di tutto perché questa grande tragedia repubblicana non venisse rimossa".

Ad Hammamet, dove Craxi è sepolto in un cimitero cattolico, sarà ricordato dal 17 al 19 gennaio.
Attesi esponenti della vecchia guardia socialista, Claudio Martelli in testa, e parlamentari di vari partiti a titolo personale.
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha detto che "va aperta la riflessione storica, culturale e politica su quegli anni e su Craxi",
mentre Andrea Orlando ha auspicato "un giudizio più obiettivo su un pezzo importante della storia della sinistra italiana".
Ma gli ex comunisti per Stefania Craxi "non hanno fatto i conti con la loro storia.
Non sta in piedi che Craxi è stato uno statista, ma l'inchiesta Mani Pulite aveva ragione.
Se non prendono le distanze dal giustizialismo che hanno inoculato in Italia il loro riformismo non è credibile".

E il discorso sulla giustizia di Matteo Renzi al Senato?
"Si è arrampicato sulle spalle di due giganti, Craxi e Moro, per difendersi - dice la senatrice -,
ma è rimasto un mediocre politico come tutti nella Seconda Repubblica.
Il meraviglioso discorso di verità di mio padre alla Camera (29 aprile 1993, in piena Tangentopoli, ndr) fu letto come una chiamata di correità,
ma non è affatto questo. Parla del futuro, dell'Europa, chiede a quella classe dirigente di dare una fine politica alla Prima Repubblica".
Nessuna somiglianza con Renzi: "Craxi voleva il presidenzialismo, la Grande Riforma, lui una 'riformicchia'".
E Silvio Berlusconi è stato l'erede di Craxi? "E' sempre stato vicino a questa battaglia, non ha mai disconosciuto la sua amicizia.
Forza Italia ha assunto l'esilio di Craxi come una storia che appartiene a quel partito - risponde Stefania -.

Craxi lascia un'eredità a un intero Paese. Aveva una modernità, una visione del futuro impressionante, eppure era un uomo dell'Ottocento:
nel 2000, alla fine del Novecento, è stato capace di rinunciare alla vita per difendere le sue idee".
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Re: Sul Partito Democratico

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gianlu ha scritto:"Gianni Amelio, che è un grande regista, ha scelto gli stilemi della tragedia classica, io ci avrei messo più politica.
Ma Favino, dopo qualche difficoltà all'inizio, entra proprio nell'anima di Craxi"....
Per quanto in generale sia (trattandosi della figlia) scusabile il tono ampiamente apologetico,
il punto in sintesi per Stefania Craxi è che il padre fu vittima di violenza di un partito rivale (l'allora Pds).
Osservatori neutrali possono invece concludere che, nonostante il Pds avesse certamente bisogno nei primi anni novanta
di occupare lo spazio politico fino ad allora appartenente al Psi di Bettino Craxi, non vi sono certezze che l'inchiesta fosse stata
allestita dai pm di Milano al solo scopo di favorire il Pds.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da ferryboat »

Si voleva colpire quella fazione per occuparne lo spazio, sì. Ma lì comparve dal nulla e si inserì Silvio, a mandare a monte tutti i loro piani :)

(e allora dagli al Silvio, ma ecco Salvini. E allora dagli a Salvini, ma ne arriverà sempre un altro. Perchè non si vince mai solo cercando di annientare un avversario, si vince cercando di costruire qualcosa di proprio)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da alessandro »

gianlu ha scritto:
gianlu ha scritto:"Gianni Amelio, che è un grande regista, ha scelto gli stilemi della tragedia classica, io ci avrei messo più politica.
Ma Favino, dopo qualche difficoltà all'inizio, entra proprio nell'anima di Craxi"....
Per quanto in generale sia (trattandosi della figlia) scusabile il tono ampiamente apologetico,
il punto in sintesi per Stefania Craxi è che il padre fu vittima di violenza di un partito rivale (l'allora Pds).
Osservatori neutrali possono invece concludere che, nonostante il Pds avesse certamente bisogno nei primi anni novanta
di occupare lo spazio politico fino ad allora appartenente al Psi di Bettino Craxi, non vi sono certezze che l'inchiesta fosse stata
allestita dai pm di Milano al solo scopo di favorire il Pds.

Ma uno che ruba e invece che affrontare il processo scappa all’estero cos’è?

Il pds è stato falcidiato anch’esso da tangentopoli.
Craxi rubava non solo per spendere in elezioni e aumentare il suo potere con quei soldi ma rubava per arricchirsi personalmente, pagare le amanti, fare una vita di lussi.
È quello che ha permesso a Berlusconi di creare un impero nell’illegalità, contro tutte le leggi sulle televisioni.

Se poi vogliamo far passare la cosa come il pds che manovrava la procura per colpire Craxi...

Ricordiamo che sono stati colpiti e annientati tutti i partiti. L’unico sopravvissuto fu l’msi Perché non aveva in pratica nessun potere. Elba Lega che non aveva fatto ancora in tempo a sporcarsi le mani.

PSI fu certamente il partito più corrotto e colpito.
Avevo un parente allora molto giovane che stava entrando nel psi per una spinta idealistica e è scappato dicendo “sono lì solo per rubare “.

È anche falso che fu condannato per “non poteva non sapere”, c’erano prove, documenti e testimonianze di fiumi di denaro.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da alessandro »

“Questa prendila tu, perché se la prendono loro ci sporcano il nostro Paese”. “Questa” è una videocassetta in cui Bettino Craxi racconta la sua verità. “Cose – dice – che tutti gli altri non sanno, cose che neanche immaginano”. E dunque se la verità indicibile dell’ex presidente del consiglio fosse stata diffusa non si sarebbe fatta luce su uno dei periodi più controversi della storia recente. No, si sarebbe “sporcato il Paese“. Finisce così Hammamet di Gianni Amelio, il film sugli ultimi sei mesi di vita di Craxi. Un lavoro molto atteso a vent’anni esatti dalla morte dell’ex leader del Psi. Non potrebbe essere altrimenti visto che si tratta dell’uomo-simbolo di Tangentopoli.

Nel film di Amelio, però, non ci sono mazzette o bustarelle, o almeno non si vedono. Il Craxi del regista calabrese non gestisce denaro, anche se vive in una villa guardato a vista da una dozzina di uomini armati, che evidentemente paga di tasca sua. Amelio cita un paio di volte le due condanne definitive inflitte al protagonista, le ombre delle tangenti e di Mani Pulite fanno capolino sullo sfondo della villa tunisina, ma il problema è che a parlarne è sempre solo lui: Pierfrancesco Favino trasfigurato nei panni del segretario del Psi. L’imputato giudica se stesso e pare assolversi con formula piena. “Prendevamo i soldi per il partito“, dice Favino/Craxi a un vecchio politico democristiano non meglio identificato che va a trovarlo ad Hammamet. “Sì, rubavamo per il partito ma qualcosa attaccato alle mani ci è rimasto“, replica quello.


Stop: nel film di Amelio manca qualcuno che spieghi agli spettatori – magari a quelli più giovani – come quelle mazzette non servissero soltanto per finanziare i partiti ma rimanessero soprattutto attaccate alle mani di chi le prendeva. Le tangenti non erano un “peccato veniale“, come le definisce lo stesso Craxi immaginato da Amelio, ma hanno portato il Paese al tracollo facendo esplodere il debito pubblico e costringendo il governo di Giuliano Amato a fare una manovra da 93mila miliardi, a riformare le pensioni, a prelevare il 6 permille dai conti correnti dall’italiani.

Si dirà: Hammamet è un film, non è un documentario né un’inchiesta giornalistica. Vero, ma la sensazione che si ha alla fine del film è di compassione per uno statista dimenticato e tradito dal Paese che ha servito. Un uomo costretto a morire in esilio. Anche se era una latitanza. Per questo motivo, è forse il caso di ricordare due o tre fatti che dal film di Amelio non si percepiscono per il semplice fatto che non ci sono. Il 19 gennaio del 2000, al momento della morte, Craxi non aveva sulla testa solo “due pesanti condanne che considero ingiuste” (come le definisce il Bettino interpretato da Favino). Si tratta di due sentenze definitive per corruzione e finanziamento illecito a un totale dieci anni di carcere: aveva preso cinque anni e mezzo nel processo per le tangenti Eni-Sai, quattro anni e mezzo per quelle della Metropolitana milanese. In quel momento, però, erano in corso altri procedimenti che vennero estinti per “morte del reo“. Erano quattro in totale e tre si erano già conclusi con condanne: a tre anni per finanziamento illecito (la cosiddetta Maxitangente Enimont), cinque anni e cinque mesi per corruzione (tangenti Enel), cinque anni e nove mesi per il bancarotta fraudolenta (il conto Protezione). In primo grado, invece, Craxi era stato stato condannato – insieme a Silvio Berlusconi – al processo All Iberian: i reati accertati si prescriveranno poi in Appello e quindi in via definitiva in Cassazione.


È un procedimento che al suo interno contiene una serie di smentite a quanto affermato dal leader del Psi: non è stato condannato solo perché “non poteva non sapere”, ma sapeva tutto benissimo, non rubava per il partito, ma soprattutto per sé e per le persone a lui vicine. Come hanno ricostruito Peter Gomez, Marco Travaglio e Gianni Barbacetto nel libro Mani Pulite, 25 anni dopo (Paper First) indagando sui soldi di Craxi i pm hanno accertato l’esistenza di 150 miliardi di lire, movimentati da diversi prestanome. Uno si chiama Giorgio Tradati, era un suo compagno di scuola e sul conto Constellation Financiere e Northern Holding riceve tra il 1991 e 1992 ventuno miliardi di maxi tangente versata da Silvio Berlusconi dopo che la legge Mammì salva le reti Fininvest. Tradati ha raccontato ai pm che tutto era cominciato “nei primi anni ’80” quando “Bettino mi pregò di aprirgli un conto in Svizzera. Io lo feci, alla Sbs di Chiasso, intestandolo a una società panamense. Funzionava così: la prova della proprietà consisteva in una azione al portatore, che consegnai a Bettino. Io restavo il procuratore del conto“. Su quel conto arriva un fiume di denaro: nel 1986 erano già 15 miliardi. Poi i conti si sdoppiano: nasce International Gold Coast, affiancato da Northern Holding, messo a disposizione da Hugo Cimenti. “Per i nostri – risponde Tradati – si usava il riferimento ‘Grain’. Che vuol dire grano“. Quindi scoppia Mani Pulite. “Il 10 febbraio ‘93 – continua Tradati – Bettino mi chiese di far sparire il denaro da quei conti, per evitare che fossero scoperti dai giudici diMani pulite. Ma io rifiutai e fu incaricato qualcun altro: so che hanno comperato anche 15 chili di lingotti d’oro…I soldi non finirono al partito, a parte 2 miliardi per pagare gli stipendi”. Sono le paghe dei giornalisti dell’Avanti!. A cosa servì il resto dei soldi?

“Che cos’erano tutti quei prelievi dai due conti svizzeri di Craxi?”, domanda il pm Di Pietro a Tradati. Che risponde: “Anzitutto servivano per finanziare una tv privata romana, la Gbr della signora Anja Pieroni“. “Ma coi soldi di uno dei due conti in Svizzera ci hanno pure comperato case?”. E Tradati: “Un appartamento a New York“. Per il partito? “No di certo“. E con l’altro conto svizzero? “Un appartamento a Barcellona“. La ricostruzione della procura è stata riconosciuta come provata dai giudici del processo All Iberian, sia dal Tribunale che da quelli della corte d’appello di Milano, ed è stata poi confermata dalla Cassazione. Scrivono i giudici del processo di secondo grado che “Craxi dispose prelievi sia a fini di investimento immobiliare (l’acquisto di un appartamento a New York), sia per versare alla stazione televisiva Roma Cine Tv (di cui era direttrice generale Anja Pieroni, legata a Craxi da rapporti sentimentali) un contributo mensile di 100 milioni di lire. Lo stesso Craxi, poi, dispose l’acquisto di una casa e di un albergo (l’Ivanhoe) a Roma, intestati alla Pieroni”. Alla donna Craxi fa pagare anche “la servitù, l’autista e la segretaria”. Il leader del Psi dice a Tradati che bisogna “diversificare gli investimenti”. Il suo ex compagno di scuola eseguiva. Dalle indagini risultano diverse “operazioni immobiliari: due a Milano, una a Madonna di Campiglio, una a La Thuile“. E poi un prestito di 500 milioni per il fratello di Craxi, Antonio e per sua moglie Sylvie Sarda. Insomma non erano solo soldi rubati per finanziare i partiti.


Le sentenze smentiscono anche un’altra affermazione ripetuta più volte dai fedelissimi di Craxi e contenuta anche nel film, e cioè quella del leader del Ps condannato solo perché “non poteva non sapere”. Nella sentenza All Iberian si legge: “Craxi è incontrovertibilmente responsabile come ideatore e promotore dell’apertura dei conti destinati alla raccolta delle somme versategli a titolo di illecito finanziamento quale deputato e segretario esponente del Psi. La gestione di tali conti…non confluiva in quella amministrativa ordinaria del Psi, ma veniva trattata separatamente dall’imputato tramite suoi fiduciari… Significativamente Craxi non mise a disposizione del partito questi conti”. Ma non solo. “Non ha alcun fondamento – continua la corte d’Appello – la linea difensiva incentrata sul presunto addebito a Craxi di responsabilità di ‘posizione’ per fatti da altri commessi, risultando dalle dichiarazioni di Tradati che egli si informava sempre dettagliatamente dello stato dei conti esteri e dei movimenti sugli stessi compiuti“. Altra convinzione dell’ex leader del Psi, contenuta anche in Hammamet, è che le condanne fossero legate a una sorta di vendetta nei suoi confronti. La corte europea dei diritti dell’uomo, interpellata dai legali dell’ex presidente del consiglio, non la pensa allo stesso modo. Il 31 ottobre del 2001, come ricordava Travaglio qualche tempo fa, i giudici di Strasburgo scrivono: “Non è possibile pensare che i rappresentanti della Procura abbiano abusato dei loro poteri”. Anzi, il procedimento “seguì i canoni del giusto processo” e le accuse ai giudici “non si fondano su nessun elemento concrete. Va ricordato che il ricorrente è stato condannato per corruzione e non per le sue idee politiche“. Non si sa se “sporca” il Paese, ma è una differenza fondamentale
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Roda »

alessandro ha scritto:
Ma uno che ruba e invece che affrontare il processo scappa all’estero cos’è?
Basta fermarsi qua. Bravo Alessandro
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da ferryboat »

alessandro ha scritto:
Ma uno che ruba e invece che affrontare il processo scappa all’estero cos’è?
È uno che non ha “piena fiducia nella magistratura” (frase altrimenti abusata appena qualcuno finisce sotto inchiesta)
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da scooter »

Resta il fatto che un film è un film e non un saggio storico. Per dire: a quanto se ne sa, la vita nei campi di concentramento era più dura di quella messa in scena da Benigni ne La vita è bella. Allora che facciamo, revochiamo l'Oscar per aver fatto (anche) ridere su una delle massime tragedie della storia?
E no, non vale rispondere che nel caso di Craxi l'uso dei nomi e cognomi veri comporta automaticamente l'adesione ai veri fatti storici altrimenti quello che deve rinunciare ai premi è Tarantino per aver riscritto la vicenda di Charles Manson vs Sharon Tate.
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Roda »

loveboat ha scritto:
alessandro ha scritto:
Ma uno che ruba e invece che affrontare il processo scappa all’estero cos’è?
È uno che non ha “piena fiducia nella magistratura” (frase altrimenti abusata appena qualcuno finisce sotto inchiesta)
Hai letto solo la seconda parte della frase mi sa, ti sei perso il "ruba".
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da ferryboat »

Ricordo che quando uscì la cosa, mio padre si inkazzó tantissimo e in particolare mi rimase in testa la frase, che lui riteneva avesse detto Craxi, che “rubare per il partito non è rubare”.

Allora ero interessato solo al calcio e alle ragazzine, ma quella frase me la ricordo (chissà se l’aveva detta veramente, il Bettino. Un altro mito su Craxi, riferito da un compagno di scuola, era che il suo vero nome fosse Benito, mutato in Bettino per ovvi motivi, trattandosi di un politico italiano. Anche qui non ho mai indagato :) )
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da uglygeek »

loveboat ha scritto:Ricordo che quando uscì la cosa, mio padre si inkazzó tantissimo e in particolare mi rimase in testa la frase, che lui riteneva avesse detto Craxi, che “rubare per il partito non è rubare”.

Allora ero interessato solo al calcio e alle ragazzine, ma quella frase me la ricordo (chissà se l’aveva detta veramente, il Bettino. Un altro mito su Craxi, riferito da un compagno di scuola, era che il suo vero nome fosse Benito, mutato in Bettino per ovvi motivi, trattandosi di un politico italiano. Anche qui non ho mai indagato :) )
Il suo vero nome era Benedetto. (Che per un socialista era altrettanto inopportuno che Benito; peraltro credo che i due nomi abbiano la stessa etimologia).
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da Roda »

loveboat ha scritto:Ricordo che quando uscì la cosa, mio padre si inkazzó tantissimo e in particolare mi rimase in testa la frase, che lui riteneva avesse detto Craxi, che “rubare per il partito non è rubare”.

Allora ero interessato solo al calcio e alle ragazzine, ma quella frase me la ricordo (chissà se l’aveva detta veramente, il Bettino. Un altro mito su Craxi, riferito da un compagno di scuola, era che il suo vero nome fosse Benito, mutato in Bettino per ovvi motivi, trattandosi di un politico italiano. Anche qui non ho mai indagato :) )
A parte il fatto che anche rubare per il partito è rubare, Craxi fu forse il primo, certamente almeno in quanto all'enormità delle somme, a rubare anche per i fatti propri. Teniamo presente che all'epoca il PSI arrivava si e no al 10%
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Re: Sul Partito Democratico

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:“Questa prendila tu, perché se la prendono loro ci sporcano il nostro Paese”...
[...]
Nel film di Amelio, però, non ci sono mazzette o bustarelle, o almeno non si vedono. Il Craxi del regista calabrese non gestisce denaro, anche se vive in una villa guardato a vista da una dozzina di uomini armati, che evidentemente paga di tasca sua.
Di chi e' la recensione?
Tutto giusto, ma non credo che Craxi pagasse la casa ad Hammamet di tasca sua. Era stato accolto dal dittatore della Tunisia, che sicuramente non ha fatto fatica a trovargli una sistemazione adeguata. Craxi ha sempre avuto molti amici in Nord Africa e Medio Oriente.
Craxi rubava non solo per spendere in elezioni e aumentare il suo potere con quei soldi ma rubava per arricchirsi personalmente, pagare le amanti, fare una vita di lussi.
Ma perche' dare tanta importanza al fatto che un politico rubasse per il partito piuttosto che per arricchirsi personalmente? Fa tanta differenza? Non e' sempre rubare?
Allora poi c'erano i partiti, oggi i partiti sono tutti personali (il partito di Renzi, di Salvini, della Meloni, ecc...) quindi farebbe ancora meno differenza. Poi se tecnicamente non rubi ma ti fai dare finanziamenti da grandi aziende che poi favorisci (come ad esempio Benetton, a cui sono state regalate le autostrade) magari non e' reato, ma che differenza fa? Come nelle elezioni americane: i politici raramente rubano, ma si fanno dare miliardi di dollari da miliardari e imprenditori, e poi fanno leggi su misura per loro. I candidati alle presidenziali che non ricevono abbastanza contributi si ritirano ancora prima delle primarie. Il problema del finanziamento della politica in democrazia e' molto complicato.


Dopo quasi trent'anni sono perplesso, mi stupisce tutta questa sete di giustizia che c'e' stata da parte degli abitanti di un paese in cui l'illegalita' e' rimasta profondamente diffusa a tutti i livelli, dal non pagare le tasse all'assenteismo, al non rispettare il codice della strada, e con regioni intere in mano alla criminalita' organizzata spesso con la felice complicita' di molti degli abitanti di quelle regioni.
Sete di giustizia e di pulizia che cosa ha portato alla fine? Vent'anni di Berlusconi piu' o meno sempre al governo, e dopo di lui una classe politica di analfabeti (e nel loro piccolo, nemmeno tanto onesti) a cui non dovrebbe essere affidata nemmeno la gestione di un canile. I politici dell'epoca di Craxi, con tutti i loro difetti, comunque erano giganti rispetto a quelli che abbiamo adesso.
E non e' una cosa che non ha conseguenze, se poi a discutere il futuro della Libia mandiamo Di Maio invece di Andreotti.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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