Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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chiaky
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto: Clerici chiamava Sampras il divin scimmione.
Pensa se ci avesse chiamato uno di colore...
Clerici ha fatto mille battute che oggi sarebbero considerate razziste..
Clerici passo' guai a causa del soprannome che dava a Ronald Agenor (ora non ricordo qual'era).
Si offese molto Agenor, che gli diede del razzista in una conferenza dopo-partita, e da li' si offesero anche i giornalisti dei paesi anglofoni. Gli e' andata bene che era gia' vecchio e che non va nei tornei da anni, oggi per molto meno sarebbe stato bandito dal tour.
Si ma poi se mi ricordo bene Agenor lo definì checca o finocchio o qualcosa del genere e Clerici si presentò alla conferenza stampa con una enorme parrucca da donna tra le risate di Agenor stesso.
Ma poi quante volte ho sentito Clerici fare apprezzamenti spinti sulle tenniste di colore...una volta disse "come tutti i razzisti mi piacciono le negre".
Era un uomo del suo tempo... e poi totalmente privo di substrati politicamente corretti.
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NK7
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NK7 »

A volte si tende a dimenticare che essere raffinati osservatori giornalisti, opinionisti, scrittori non equivale necessariamente a essere persone in gamba. Brera era un altro dello stampo di Clerici, scriveva da dio e tanto basta a far chiudere un occhio su molte delle castronerie che ha detto. Poi per me un razzista è un razzista punto e basta, 50 anni fa o adesso, politically correct o meno.
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pocaluce
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da pocaluce »

uglygeek ha scritto:
pocaluce ha scritto:
uglygeek ha scritto:In realta', qui chiaky puo' confermare, gia' c'e' maretta quando un tenore bianco interpreta Otello, perche' un tenore che viene scurito per fare Otello e' blackface (non lo decidi tu quando e' blackface e quando no, lo puo' decidere chiunque decida di offendersi) e quindi ci sono altri cantanti che rifiutano di lavorare con lui e lasciano e fanno polemica e boicottano.
Ma quello che dici tu vorrebbe dire che se il nuovo Pavarotti debuttasse oggi non potrebbe mai interpretare Otello perche' e' bianco. A me pare un pensiero di uno squallore senza limiti.
no, otello non è blackface (come non lo è, per dire, robert downey jr in tropic thunder) e non perché l'ho deciso io, ma perché è il consenso generale. il problema di tingersi la faccia di nero nasce e muore con i minstrel shows, ed è purtroppo associato a quella pratica infame. se conoscere la storia e far notare questo fatto, cercando di capire perché la gente si offende è da pc principal, che ti devo dire, metti un'altra immagine simpatica e continua a ridere da solo...
https://www.reuters.com/article/us-blac ... 4020080811
Tra l'altro c'e' chi ha scritto al Congresso per condannare quel film come "hate speech", non tanto per il ruolo di Downwey Jr ma per un altro personaggio: https://gawker.com/5035285/the-inevitab ... tt-is-here

Riguardo a Otello, le polemiche sono ovunque. Il Met di NY ha proibito che il protagonista si tinga il volto: https://www.politico.eu/article/the-cas ... offensive/
Quest'anno il soprano Wilson invece ha protestato per l'Aida, a Verona: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... o/5352769/

Come vedi, non lo decidi tu, e nemmeno il consenso generale, che peraltro diventa sempre piu' radicale.
ma i link li leggi o pensi che se metti articoli da siti in inglese noi ci prendiamo noia ad aprirli e vedere cosa c'è scritto e dia maggior rilevanza al tuo punto?
nel link su tropic thunder si ripete appunto che downey "rises above buffoonery" e "avoids being offensive", allontanandosi appunto da quello che è il blackface. il che è proprio quello che dicevo io.
nel link di politico su othello dice appunto: "If there had never been such a thing as a minstrel show, I suspect no one today would see anything wrong with a white person painting their face to play a black person". e poi spiega che appunto perché otello o altri ruoli di pièces storiche mettevano dei personaggi per il quale essere nero (o cinese, indiano, etc) era una caratteristica intrinseca ed è normale che questa sia parte del costume (è la stessa logica per cui al cinema spiderman può esser nero, cinese o indiani, mentre black panther deve essere solo nero) e pertanto va anche in risposta a quanto fatto dalla wilson per l'Aida, che per inciso a mio avviso è un'idiozia e ha senso solo se si vuole mandare un messaggio...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

scooter ha scritto:
chiaky ha scritto:Qui più che non c'è limite al peggio ci sarebbe da dire che non c'è limite al ridicolo:

https://www.ladige.it/eventi/musica/201 ... uta-trucco

Aida è una schiava eriope e quindi NERA.
L'arena avrebbe dovuto cacciare questa soprano, che di soprani sani di mente ce ne sono diversi e anche più bravi.7
https://www.open.online/2019/07/27/laid ... di-verona/
Bei tempi quando Leontine Price rifiutava di cantare Aida al grido di "volete me solo perché sono già nera"
lasciando perdere il razzismo o meno, ho sempre trovato grotteschi i bianchi truccati di nero Immagine
Mi sale subito la sospensione dell'incredulità, sembra un film di Totò, sarebbe molto meglio (secondo me) lasciare il volto al naturale. Una messa in scena, fosse anche la recita di quinta elementare, ha il potere simbolico di trasfigurare l'apparenza. Se mi dici che quello è il Moro e gli sento dire sorgi vendetta dal tuo covo, bon, io credo che sia il Moro.
Tu regista un pò prosaico un pò filologo pensi invece che sia essenziale per la riuscita della tua opera che l'interprete dell'Aida sia di un'etnia subsahariana? Bon come vuoi, se per te è essenziale, allora cercati una sovrana che abbia quei tratti somatici.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ferryboat »

Clerici definiva “danza tribale” il movimento di Zina Garrison nell’attesa di rispondere al servizio (per intenderci: una specie di twerking o un movimento simile a quella di Camila Giorgi).

Oggi lo avrebbero crocifisso, come si vede anche dalle reazioni alla vignetta su Serena Williams dopo la finale Us Open con la Osaka, nella quale era raffigurata troppo “african”
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

pocaluce ha scritto:
uglygeek ha scritto:
pocaluce ha scritto:
no, otello non è blackface (come non lo è, per dire, robert downey jr in tropic thunder) e non perché l'ho deciso io, ma perché è il consenso generale. il problema di tingersi la faccia di nero nasce e muore con i minstrel shows, ed è purtroppo associato a quella pratica infame. se conoscere la storia e far notare questo fatto, cercando di capire perché la gente si offende è da pc principal, che ti devo dire, metti un'altra immagine simpatica e continua a ridere da solo...
https://www.reuters.com/article/us-blac ... 4020080811
Tra l'altro c'e' chi ha scritto al Congresso per condannare quel film come "hate speech", non tanto per il ruolo di Downwey Jr ma per un altro personaggio: https://gawker.com/5035285/the-inevitab ... tt-is-here

Riguardo a Otello, le polemiche sono ovunque. Il Met di NY ha proibito che il protagonista si tinga il volto: https://www.politico.eu/article/the-cas ... offensive/
Quest'anno il soprano Wilson invece ha protestato per l'Aida, a Verona: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... o/5352769/

Come vedi, non lo decidi tu, e nemmeno il consenso generale, che peraltro diventa sempre piu' radicale.
ma i link li leggi o pensi che se metti articoli da siti in inglese noi ci prendiamo noia ad aprirli e vedere cosa c'è scritto e dia maggior rilevanza al tuo punto?
nel link su tropic thunder si ripete appunto che downey "rises above buffoonery" e "avoids being offensive", allontanandosi appunto da quello che è il blackface. il che è proprio quello che dicevo io.
nel link di politico su othello dice appunto: "If there had never been such a thing as a minstrel show, I suspect no one today would see anything wrong with a white person painting their face to play a black person". e poi spiega che appunto perché otello o altri ruoli di pièces storiche mettevano dei personaggi per il quale essere nero (o cinese, indiano, etc) era una caratteristica intrinseca ed è normale che questa sia parte del costume (è la stessa logica per cui al cinema spiderman può esser nero, cinese o indiani, mentre black panther deve essere solo nero) e pertanto va anche in risposta a quanto fatto dalla wilson per l'Aida, che per inciso a mio avviso è un'idiozia e ha senso solo se si vuole mandare un messaggio...
I link li ho letti infatti ho notato come nel film di Downey il personaggio piu' incriminato non era neanche lui. Ma le polemiche, appunto, ci furono al di la' dell'opinione del giornalista della Reuters. In un mondo normale non ci sarebbe nemmeno bisogno di "perdonare" quel ruolo in quanto innocuo in una farsa comica.
Riguardo a Otello, fare il tenore e' come fare il tennista in un certo senso. Talento e anni di studi per emergere, poi i ruoli disponibili sono quelli, i grandi teatri alla fine mettono in scena sempre le stesse opere. Se ad un tenore bianco impedisci di cantare Otello in quanto bianco, gli menomi la carriera, sarebbe come se Federer per assurdo non potesse giocare uno specifico torneo importante perche' e' bianco. Sai quanto gliene frega ad un tenore che ci siano stati i "minstrel shows" nel passato? Un ciccione nato e cresciuto a Modena, per dire, dovrebbe pagare un prezzo perche' gli Stati Uniti sono da sempre un paese razzista? Secondo te?
Quanto fatto dalla Wilson per l'Aida e' il nuovo normale, far finta che non lo sia non ti servira'.
Ultima modifica di uglygeek il ven set 20, 2019 5:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Hakaishin »

uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto: Ma anche no, quello della San Pellegrino e' molto piu' buono secondo me.

Comunque se hanno venduto la ditta alla Coca Cola non significa necessariamente che cambieranno ricetta o metodo di produzione.
Vero può darsi che non cambi la ricetta, ne dubito.
Comunque il sampe è peggio del lurisia IMHO ..
Sai che una delle pochissime cose che non si riescono a trovare dove vivo adesso e' il chinotto? (L'altra e' lo stracchino, per il resto con i soldi si trova tutto).
Un mio amico qui e' anche riuscito ad ordinare il chinotto Lurisia tramite Eataly, ma a parte essere costosissimo non e' buono come il san pellegrino per me. Poi ovviamente i gusti sono personali, ma io preferisco il chinotto San Pellegrino a qualsiasi altra bevanda, allo champagne, a tutto... :-)
da me nel sedere del mondo trovo lo stracchino senza problemi. così come il lurisia o il sampe... se servono li procuro :D
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ferryboat »

Poi non per demolire il mito di Clerici su questo forum, ma Gianni aveva spiccate simpatie leghiste :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto: Vero può darsi che non cambi la ricetta, ne dubito.
Comunque il sampe è peggio del lurisia IMHO ..
Sai che una delle pochissime cose che non si riescono a trovare dove vivo adesso e' il chinotto? (L'altra e' lo stracchino, per il resto con i soldi si trova tutto).
Un mio amico qui e' anche riuscito ad ordinare il chinotto Lurisia tramite Eataly, ma a parte essere costosissimo non e' buono come il san pellegrino per me. Poi ovviamente i gusti sono personali, ma io preferisco il chinotto San Pellegrino a qualsiasi altra bevanda, allo champagne, a tutto... :-)
da me nel sedere del mondo trovo lo stracchino senza problemi. così come il lurisia o il sampe... se servono li procuro :D
Dove? :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

NK7 ha scritto:A volte si tende a dimenticare che essere raffinati osservatori giornalisti, opinionisti, scrittori non equivale necessariamente a essere persone in gamba. Brera era un altro dello stampo di Clerici, scriveva da dio e tanto basta a far chiudere un occhio su molte delle castronerie che ha detto. Poi per me un razzista è un razzista punto e basta, 50 anni fa o adesso, politically correct o meno.
Non lo so, secondo me e' un po' piu' complicato di cosi'.
C'e' il fatto di essere di una generazione diversa, dove si guardava al mondo con occhi diversi, questo e' vero.
C'e' il cambiamento del linguaggio nel tempo, a cui non e' necessariamente facile stare dietro quando si diventa anziani. Ad esempio se leggi articoli sul movimento dei diritti civili di Martin Luther King sui giornali italiani di allora inorridisci per quante volte appaia la parola nero scritta con la G in mezzo. Era normale allora, in italiano, oggi e' offensivo.
E poi in persone come Clerici c'e' anche il gusto della sfida ai luoghi comuni, che lui sicuramente considera ipocriti e piccolo-borghesi.

Riguardo a quella parola, che in inglese e' davvero offensiva, e' bella la storia di un importante manager di Netflix. Un giorno per richiamare all'ordine i suoi collaboratori sull'importanza della PC, disse una frase come "Ed e' molto importante che in nessuno dei nostri programmi o film sia mai pronunciata la parola N....r". Il problema e' che nel dire questa frase pronuncio' appunto la parola proibita, quelle sei lettere. Quindi licenziamento immediato, carriera finita.
Ultima modifica di uglygeek il ven set 20, 2019 5:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

Pitone ha scritto:
Rosewall ha scritto:
Pitone ha scritto:E Farinetti ne combina un'altra.
Il finto difensore dell'identità alimentare italiana da diffondere nel mondo, in realtà solo squalo mangiatutto, tramite la sua partecipazione vende per 88milioni Lurisia a Coca Cola.
Lurisia mi spezza il cuore, quanto avrei voluto fosse rimasta impresa locale, mi spiace ancora più di Ichnusa nel gruppo Heineken, perché Lurisia lavora il prodotto storico italiano all'eccellenza.
So che non vuol dire nulla, Italia non Italia, però mi spiace.
Soprattutto mi tornano in mente le parole di un noto giornalista su Farinetti, quando anni fa credevo fosse una figura positiva, me l'ha smontato in modo inattaccabile: il suo accogliere i piccoli produttori nel circuito Eataly è farli entrare in ufficio da titolari e dopo la firma farli uscire come dipendenti.
Per poi arrivare a vendere all'estero come in questo caso, ho appena ascoltato i tg che stranamente esaltano l'affare, quest'uomo è potente.
Almeno Slow Food ha sospeso immediatamente la collaborazione con Lurisia.
Che dispiacere.
qual è il problema dell'investimento di coca-cola? Ti chiedo davvero, chè non conosco la vicenda e magari mi sfugge un aspetto che non è stato menzionato dalla stampa.
Si divide in due il mio disagio.
Una parte perché sono ligure e sento Lurisia vicino, quei piccoli desideri che la piccola azienda di qualità avanzi fregandosene di tutti.
Ichnusa ad esempio con Heineken dietro ha svoltato, è di culto, complimenti, ma non è più la vecchia da bar bettola.
L'altra parte è la mal sopportazione di un personaggio che dietro proclami ipocriti sul locale e l'identità locale da preservare non si mette problemi a vendere ad una multinazionale.
Aggiungo il fastidio verso i media televisivi sempre pronti a fare crociate contro le realtà italiane che vengono vendute all'estero in questo caso esaltando il suddetto descrivendo la cessione come suo capolavoro.
Il pretino sguazza nelle amicizie.
ti seguo sull'antipatia per Farinetti (io così, a pelle) e sui media sempre pronti a fare crociate contro le realtà italiane che vengono vendute all'estero (eventi che secondo me sono tendenzialmente ottimi :) , trattandosi di investimenti in un Paese che ne è drammaticamente a corto).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Hakaishin »

uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto: Sai che una delle pochissime cose che non si riescono a trovare dove vivo adesso e' il chinotto? (L'altra e' lo stracchino, per il resto con i soldi si trova tutto).
Un mio amico qui e' anche riuscito ad ordinare il chinotto Lurisia tramite Eataly, ma a parte essere costosissimo non e' buono come il san pellegrino per me. Poi ovviamente i gusti sono personali, ma io preferisco il chinotto San Pellegrino a qualsiasi altra bevanda, allo champagne, a tutto... :-)
da me nel sedere del mondo trovo lo stracchino senza problemi. così come il lurisia o il sampe... se servono li procuro :D
Dove? :)
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balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto: da me nel sedere del mondo trovo lo stracchino senza problemi. così come il lurisia o il sampe... se servono li procuro :D
Dove? :)
steppa bresciana
E' che la spedizione e' poi lunga... :lol:
Ma da domenica saro' in Italia a fare scorpacciate di stracchino, chinotto e focaccia. :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Hakaishin »

uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto: Dove? :)
steppa bresciana
E' che la spedizione e' poi lunga... :lol:
Ma da domenica saro' in Italia a fare scorpacciate di stracchino, chinotto e focaccia. :D
esistono i corrieri...
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balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto:
uglygeek ha scritto: Dove? :)
steppa bresciana
E' che la spedizione e' poi lunga... :lol:
Ma da domenica saro' in Italia a fare scorpacciate di stracchino, chinotto e focaccia. :D
dieta mediterranea?

ma scrivi "nero con la G di mezzo" al posto di Negro perche' se la legge qualcuno della tua azienda passi dei guai?
mamma mia come siamo messi...
come per i bambini che non possono dire le parolacce.

comunque, in italia negro oggi ha assunto un carattere offensivo, fino a 30 ( piu' o meno) anni fa', lo si diceva senza nessun doppio fine.

per la faccia dipinta di nero, io ho sempre trovato troppo caricaturale i vecchi film con il bianco con al faccia nera e magari le labbra bianche che balla e parla all'infinito.
poi bisogna distinguere tra caricature, offese, imitazioni.

P.S.
un terrestre puo' dipingersi la faccia e truccarsi da klingon o è considerato razzismo?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Rosewall ha scritto:
scooter ha scritto:
chiaky ha scritto:Qui più che non c'è limite al peggio ci sarebbe da dire che non c'è limite al ridicolo:

https://www.ladige.it/eventi/musica/201 ... uta-trucco

Aida è una schiava eriope e quindi NERA.
L'arena avrebbe dovuto cacciare questa soprano, che di soprani sani di mente ce ne sono diversi e anche più bravi.7
https://www.open.online/2019/07/27/laid ... di-verona/
Bei tempi quando Leontine Price rifiutava di cantare Aida al grido di "volete me solo perché sono già nera"
lasciando perdere il razzismo o meno, ho sempre trovato grotteschi i bianchi truccati di nero Immagine
Mi sale subito la sospensione dell'incredulità, sembra un film di Totò, sarebbe molto meglio (secondo me) lasciare il volto al naturale. Una messa in scena, fosse anche la recita di quinta elementare, ha il potere simbolico di trasfigurare l'apparenza. Se mi dici che quello è il Moro e gli sento dire sorgi vendetta dal tuo covo, bon, io credo che sia il Moro.
Tu regista un pò prosaico un pò filologo pensi invece che sia essenziale per la riuscita della tua opera che l'interprete dell'Aida sia di un'etnia subsahariana? Bon come vuoi, se per te è essenziale, allora cercati una sovrana che abbia quei tratti somatici.
Non è questione di registi prosaici o meno. Nell'opera esistono regie tradizionali e regie moderne.
Nelle regie modernizzate si propone ormai di tutto. Mimì che muore tra le braccia degli alieni, il Conte Riccardo del Ballo in Machera che canta seduto sul cesso con il giornale in mano, Nabucco vestito da ape regina con il coro vestito da ape maia sculettante intorno eccetera..bon.
Nelle regie tradizionali tutto deve essere al suo posto.
All'arena, a parte una Traviata alla quale partecipai pure io nel 2004 o 2005..ora non ricordo.. in cui Violetta era trasfigurata in Lady Diana e moriva di cancro su una bambola di 40 metri, mentre le comparse (uomini naturalmente) in perizoma sodomizzavano coro e solisti vestiti da condom, si fanno solo regie tradizionali.
Ora, l'Aida incriminata è di Giancarlo De Bosio ed è la ripresa dell'Aida inaugurale del primo festival operistico areniano del 1913. Capirai anche tu che non ha alcun senso accettare di cantare nell'Aida del 1913 e pretendere di non truccarsi adeguatamente. E' come se l'attore che ha interpretato Lorenzo De Medici nella recente fiction rai avesse preteso di essere vestito in abiti contemporanei, o che so...coperto di tatuaggi.
La signora Wilson ha fatto sfoggio di:
1) inesistente professionalità
2) mentalità ipocrita all'americana.
Il risultato è che, giustamente, non la chiameranno mai più.

La stessa cosa vale se accetti di cantare in una ripresa di Zeffirelli, senza andare nelle regie del 1913, o in quelle di Pizzi o in quelle di Visconti o in qualunque altra regia classica.

Se invece fai l'Aida di Michieletto (che per fortuna ancora non credo abbia diretto) puoi anche aspettarti di essere bianco o addirittura vestita da giapponese e quello devi fare.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Hakaishin ha scritto: steppa bresciana
E' che la spedizione e' poi lunga... :lol:
Ma da domenica saro' in Italia a fare scorpacciate di stracchino, chinotto e focaccia. :D
dieta mediterranea?

ma scrivi "nero con la G di mezzo" al posto di Negro perche' se la legge qualcuno della tua azienda passi dei guai?
mamma mia come siamo messi...
come per i bambini che non possono dire le parolacce.

comunque, in italia negro oggi ha assunto un carattere offensivo, fino a 30 ( piu' o meno) anni fa', lo si diceva senza nessun doppio fine.

per la faccia dipinta di nero, io ho sempre trovato troppo caricaturale i vecchi film con il bianco con al faccia nera e magari le labbra bianche che balla e parla all'infinito.
poi bisogna distinguere tra caricature, offese, imitazioni.

P.S.
un terrestre puo' dipingersi la faccia e truccarsi da klingon o è considerato razzismo?
https://www.lastampa.it/cultura/2014/11 ... refresh_ce

Negro veniva usato correntemente da tutti fino a 30 anni fa. Poi si è pensato di assimilarlo all'offensivo "niger"o "nigga" americano e lo si è bandito, forse senza ragione.
Comunque la censura, che oramai è molto più pesante in generale che negli anni passati, sta assumento caratteri inquietanti.
Anche nei fumetti si assiste a scene ridicole.
Le ristampe di Tex sono tutte tagliate perchè il Tex del fondatore Bonelli usava termini come negro, cioccolatino, limoncino (per i cinesi), scimmia vestita a festa (questa in effetti è, oggi, inaccettabile), eccetera, ma per chi non conosce Tex, si tratta di un personaggio che è l'epitome dell'antirazzismo, perchè è un bianco con moglie indiana, capo dei Navajos che difende, unico, gli indiani e maltratta spesso i bianchi. In sostanza Tex non guarda in faccia a nessuno e punisce negri, gialli, rossi e bianchi senza guardare in faccia a nessuno se se lo meritano. Questo linguaggio pittoresco era uno dei suoi punti di forza. Ora viene censurato nelle ristampe che risultano spesso scialbe.
Le storie nuove sono anche edulcorate nel linguaggio e nei comportamenti rispetto al passato, anche se Boselli fa di tutto per renderlo sempre interessante.

Inoltre Tex ha sempre fumato come un turco...fino a che qualche anno fa arrivò la denuncia del comitato contro il fumo che minacciava di far chiudere la testata.

Insomma Tex non può più insultare i nemici, non può fumare, tra un pò non potrà più nemmeno sparare pur essendo un cow boy.

Poerannoi...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Sono anni che Topolino non puo' piu' pescare. :-)
(Che e' un hobby di merda, concordo, ma pero' insomma...)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:Sono anni che Topolino non puo' piu' pescare. :-)
(Che e' un hobby di merda, concordo, ma pero' insomma...)
Non può pescare?
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Rosewall
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

Monheim ha scritto:Se uno dice che le movenze di Raonic ricordano quelle di uno scimmione (opinione assolutamente lecita), è tutto ok.
Se lo afferma per Tsonga o Kyrgios, no.
ma chi si lamenta di non poter accostare un nero ad uno scimmione ci fa veramente oppure davvero non ha afferrato che gli esseri umani convivono ovunque e da sempre in società complesse? Walter McClintock, fotografo di Pittsburgh verso fine ottocento, documentò i riti, le abitudini, i giochi, i tabù dei Piedi Neri, tribù rimasta prossima all'età della pietra (ne parla il solito eterno A.B.). Ne risulta una società sofisticata, dove per campare devi assimilare millanta regole e regolette non scritte, pena una (breve) esistenza di figure di merda, prese per il culo, e mazzate nei denti.

Ecco, descrivere Tsonga come uno scimmione equivale a non squagliare dal tepee prima che entri la suocera, o a chiedere ad un Piedi Neri come si chiama. Va bene se sei arrivato il giorno prima da Pittsburg o da Marte, altrimenti sei un corpo estraneo (magari pure inconsapevole di esserlo).
Se fai il giornalista e ignori i pregressi storici che rendono sconveniente l'accostamento di un nero ad uno scimmione, e hai un vocabolario talmente limitato da non essere in grado di esprimere il concetto tecnico ricorrendo ad un'altra metafora, sei lo scemo del villaggio, spiace.

Brera e Clerici si permettevano uscite "razziste" perchè in quella tribù a quel tempo erano accettate, se espresse con una certa ironia (ironia bonaria ma ambigua).
Non ho dubbi che i due migliori giornalisti sportivi italiani del dopoguerra, se fossero nati quarant'anni dopo, si sarebbero adattati senza alcuna difficoltà alle nuove usanze.

Trudeau, primo ministro, laurea alla McGill, figlio di ex primo ministro, all'epoca della foto docente nella scuola privata più costosa di Vancouver, nella sua tribù ricopre uno di quei ruoli (progressista and privilegiato and "bravo") da cui ci si aspetta che si scusi anche per una robetta innocua che ha zero rilevanza pratica ma un qualche significato simbolico. Sta celebrando un rito riparatorio, nè più nè meno come farebbe il Capotribù dei Piedi Neri.

L'errore, credo, in cui incorre spesso chi non dorme la notte per il politicamente corretto oltre l'Atlantico è pensare che solo in quell'ambito regnino le censure e le auto-censure (che peraltro nella grande maggioranza di casi di pc sono misure di evidente buon senso che sono volte a non offendere l'altro e che non precludono l'espressione del pensiero; poi certo ci sono i fanatismi e le ossessioni nelle università americane). Non è che un contesto sociale senza politicamente corretto sia più "libero". Gli uomini si auto-impongono sempre e comunque regole e feticci. Dick Cheney si ritira dalle primarie perchè sua figlia è lesbica, per i suoi è tabù.
Non esiste una contrapposizione fra un mondo disciplinato ed uno dove ognuno fa un pò come cazzo gli pare. C'è chi preferisce la tribù dove viene lasciato fuori coi cani il razzista e l'omofobo e c'è chi invece preferisce quella in cui la stessa sorte tocca a questa o quella minoranza.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NK7 »

Rosewall ha scritto:Brera e Clerici si permettevano uscite "razziste" perchè in quella tribù a quel tempo erano accettate, se espresse con una certa ironia (ironia bonaria ma ambigua).
Non ho dubbi che i due migliori giornalisti sportivi italiani del dopoguerra, se fossero nati quarant'anni dopo, si sarebbero adattati senza alcuna difficoltà alle nuove usanze
Ma continuerebbero, sotto sotto e in cuor loro, a pensare che un nero è una scimmia. Almeno Brera, Clerici non so.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

NK7 ha scritto:
Rosewall ha scritto:Brera e Clerici si permettevano uscite "razziste" perchè in quella tribù a quel tempo erano accettate, se espresse con una certa ironia (ironia bonaria ma ambigua).
Non ho dubbi che i due migliori giornalisti sportivi italiani del dopoguerra, se fossero nati quarant'anni dopo, si sarebbero adattati senza alcuna difficoltà alle nuove usanze
Ma continuerebbero, sotto sotto e in cuor loro, a pensare che un nero è una scimmia. Almeno Brera, Clerici non so.
Ai pensieri non puoi mettere un freno. L'essere umano è imperfetto. Può essere facilmente razzista, omofobo, maschilista o femminista, fascista, comunista, presuntuoso, testa di cazzo, assassino e chi più ne ha più ne metta.
Può essere tutte queste cose persino essendo un intellettuale o addirittura un genio.
L'uomo è imperfetto, non è che possiamo pretendere che diventi una sorta di Santo. Puoi mettere tutti i paletti che vuoi, le censure che vuoi ma l'animo umano resta facilmente meschino. Con gli anni e l'educazione molti angoli si sono smussati ma l'uomo è l'uomo e non è un semidio.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

chiaky ha scritto: Nelle regie tradizionali tutto deve essere al suo posto.
(...)
madonna che senso di morte :D Fra le cazzate tipo attualizzazioni in jeans o carmen che non muore e l'imbalsamazione non avete vie di mezzo? A me da totale profano, la Carmen di Emma Dante aveva divertito, ma per i loggionisti era criminosamente sovversiva, boh :) All'Arena io vidi l'Aida della Fura dels Baus (a margine, non so se fosse truccata di nero chè dagli spalti cazzo vedevo il volto? :) ), suppongo che non la classificherai come tradizionale però non era neanche del genere Diana col cancro e condom (andavano semmai verso la semplificazione delle forme, direi).
Non truccare da macchietta un interpete ma sperare che il pubblico non abbia comunque dubbi su chi rappresenta non è una stravaganza post-moderna, penso.
Questo, ripeto, prescindendo dal discorso sul razzismo. La motivazione della tua soprano ("razzismo istituzionale") pare anche a me pretestuosa. Tanto più dopo che hai spiegato, l'imposizione del trucco nero appare dettata semplicemente da (funereo) tradizionalismo.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Comunque mi avete incuriosito su Brera, che ovviamente conosco molto bene ma che non ripasso da tempo. Copio pari pari da un sito:

Se leggiamo la sua Storia critica del calcio italiano (Baldini & Castoldi, Milano, 1998), ci ritroveremo di fronte a un numero piuttosto nutrito di osservazioni che oggi giudicheremmo senz’altro “razziste”, ma che, quando furono formulate, erano sostanzialmente senso comune. Eccone alcune:


«[…] non stupisce che il calcio tecnicamente più valido si giochi ad Alessandria, dove l’ibridazione etnica è più recente, e anche a occhio nudo è possibile rilevare una maggiore aitanza della gente comune» (p. 41).

«Piola nasce in Lomellina, punto d’incontro di tre razze: liguri, celti, germano-lombardi. È un atleta splendido […]» (p. 153).

«Ferrari: alessandrino (vedi considerazioni etniche su Piola, con rinsanguimenti lombardi abbastanza recenti). Normotipo di larga cassetta e solide gambe […]» (p. 154).

«Il divario tecnico fra nord e sud è mortificante per i meridionali, rimasti legati a pigri metodi di allenamento e a moduli tuttora incerti fra il metodo e il sistema» (p. 190).

«E poi durante l’incontro è piovuto. Noi sahariani, quando piove, siamo fritti. Da noi, come è noto, a novembre fioriscono le margherite del deserto e gli asfodeli» (p. 192).

«[…] Guttmann, astuto ebreo ungherese […]» (p. 258).

«[…] gli irlandesi sono del nostro sanguaccio […] e non sono tanto paciosi da lasciargli veder le partite in stadi senza reti di cinta» (p. 283).

«[In occasione di un Italia-Portogallo a San Siro giocato tra la nebbia e il freddo] La nebbia è fitta e quasi non si vedono le porte. Qualche buon negraccio della nazionale portoghese si abbranca ai caloriferi e non vorrebbe saperne di scendere in campo» (pp. 283-284).

«[A proposito degli argentini] anche la razza c’entra per qualcosa: gli argentini sono presuntuosi fino al masochismo: ritenendosi superiori a tutti, non si sono mai degnati di studiare un modulo tattico adatto ai loro mezzi reali» (p. 283).

[Brera incontra Helenio Herrera, neoallenatore dell’Inter nel 1960]: «Mi limito ad avvertirlo, per il bene dell’Inter (mais oui), che tutte le grandi squadre italiane praticano il catenaccio: e che se non vuol andare incontro a brutte sorprese dovrà anche lui decidersi. Gli parlo di deficienti qualità razziali; scuote il capo e garantisce che è solo questione di allenamenti. Bene, quand’è così, buona fortuna» (pp. 301-302).

[A proposito di Italia-Brasile, finale del campionato mondiale del 1970]: «E dire che mi aiutano i manuali di etnologia e di psicologia razziale ad essere ottimista per la finalissima. Quali errori commetto per mera presunzione euro-nazionalistica! Sono quasi tutti negri, mi dico dei brasiliani: vuoi mettere il nerbo dei nostri punteros lombardi, il fondo atletico di Bergheim Domenghini, il brio di Mazzola, la calma di De Sisti, il piglio agonistico di Bertini (quante gliene ha fatte a Seeler!), la classe di Burgnich, di Facchetti, a dispetto dell’altura, la grinta di Rosato, l’eleganza di Cera?! I negri brasiliani sono animule delicate, gente capace di danzare su un francobollo ma poco portata a lottare, e come si emozionano, poverini; come temono gli scarponi puntuti dei colleghi europei!» (p. 402).

«Purtroppo non è che i mediterranei vadano famosi per le loro qualità muscolari e propriamente atletiche. Sono di antica intelligenza e prontissima intuizione. Chi vuol indurre sull’avvenire del nostro calcio, può farlo rischiando poco. Il tachipsichismo dei meridionali non sembra fatto per esaltarne la tenacia nell’impegno e le virtù agonistiche.

Non serve dire che queste conclusioni, per vero inficiate dall’ancor breve durata del fenomeno, vengono prese a comodo pretesto dai demagoghi. Parlare di razze è peccato come disquisire, quattro secoli or sono, di protesta religiosa. Gli uomini sono tutti eguali ma… si differenziano per l’ambiente. Che è ovvio come dire: questa è una manciata di soldi tutti buoni: solo che in essa figurano monetine di rame e altre, non piccole, di metalli preziosi» (pp. 435-436).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Rosewall ha scritto:
chiaky ha scritto: Nelle regie tradizionali tutto deve essere al suo posto.
(...)
madonna che senso di morte :D Fra le cazzate tipo attualizzazioni in jeans o carmen che non muore e l'imbalsamazione non avete vie di mezzo? A me da totale profano, la Carmen di Emma Dante aveva divertito, ma per i loggionisti era criminosamente sovversiva, boh :) All'Arena io vidi l'Aida della Fura dels Baus (a margine, non so se fosse truccata di nero chè dagli spalti cazzo vedevo il volto? :) ), suppongo che non la classificherai come tradizionale però non era neanche del genere Diana col cancro e condom (andavano semmai verso la semplificazione delle forme, direi).
Non truccare da macchietta un interpete ma sperare che il pubblico non abbia comunque dubbi su chi rappresenta non è una stravaganza post-moderna, penso.
Questo, ripeto, prescindendo dal discorso sul razzismo. La motivazione della tua soprano ("razzismo istituzionale") pare anche a me pretestuosa. Tanto più dopo che hai spiegato, l'imposizione del trucco nero appare dettata semplicemente da (funereo) tradizionalismo.
Ma non è funereo tradizionalismo. E' una regia del 1913 presa pari pari. E' chiaro che deve essere come era allora, nero in faccia compreso.
In ogni caso in regie tradizionali, dove i personaggi sono inseriti nel contesto storico, con costumi storici, è ovvio che se c'è un nero va dipinto di nero, se c'è un giapponese va in Kimono e via discorrendo. Fa parte del verismo di quello spettacolo. Nulla di strano, sarebbe strano il contrario.
Poi, ripeto, ci sono tutte le regie "modernizzate" in cui fanno ciò che vogliono. Io ho fatto una Favorita di Donizetti vestito da palombaro, tanto per dire, e dovrei essere un frate nella storia...
Se al cinema fai la vita di Cristo devi fare Cristo nei canoni, a meno che non fai una visione rivoluzionaria inserita in un altro contesto. Già il Cristo di Zeffirelli con gli occhi azzurri parve una specie di profanazione, in un contesto in cui invece era, per il resto, tutto al suo posto.

Poi puoi fare Aida e Otello bianchi, Butterfly nera e Carmen cinese ma se accetti la scrittura di una regia di stampo tradizionale poi non puoi rompere i coglioni perchè vuoi fare Aida con la faccia bianca o trasposta in Giappone, ecco.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

NK7 ha scritto:
Rosewall ha scritto:Brera e Clerici si permettevano uscite "razziste" perchè in quella tribù a quel tempo erano accettate, se espresse con una certa ironia (ironia bonaria ma ambigua).
Non ho dubbi che i due migliori giornalisti sportivi italiani del dopoguerra, se fossero nati quarant'anni dopo, si sarebbero adattati senza alcuna difficoltà alle nuove usanze
Ma continuerebbero, sotto sotto e in cuor loro, a pensare che un nero è una scimmia. Almeno Brera, Clerici non so.
nascere nel '70 invece che crescere negli anni venti avrebbe fatto una lieve differenza. Poi cosa pensino in cuor loro i Brera e i Clerici lo sanno solo loro.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto:Sono anni che Topolino non puo' piu' pescare. :-)
(Che e' un hobby di merda, concordo, ma pero' insomma...)
Non può pescare?
No. Nei fumetti degli anni '70 andava sempre a pesca con Pippo, ma da decenni non puo' piu' farlo, immagino perche' e' diseducativo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto:Sono anni che Topolino non puo' piu' pescare. :-)
(Che e' un hobby di merda, concordo, ma pero' insomma...)
Non può pescare?
No. Nei fumetti degli anni '70 andava sempre a pesca con Pippo, ma da decenni non puo' piu' farlo, immagino perche' e' diseducativo.
Mi sfugge la portata diseducativa della pesca..
L'hanno forse criminalizzata come la caccia? Non si può più nemmeno mangiare il pesce? Vogliono portarci a nutrirci di plancton?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto: Non può pescare?
No. Nei fumetti degli anni '70 andava sempre a pesca con Pippo, ma da decenni non puo' piu' farlo, immagino perche' e' diseducativo.
Mi sfugge la portata diseducativa della pesca..
L'hanno forse criminalizzata come la caccia? Non si può più nemmeno mangiare il pesce? Vogliono portarci a nutrirci di plancton?
Perche' uccide animali per passatempo, con una agonia lunga ed orribile peraltro.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:
uglygeek ha scritto: No. Nei fumetti degli anni '70 andava sempre a pesca con Pippo, ma da decenni non puo' piu' farlo, immagino perche' e' diseducativo.
Mi sfugge la portata diseducativa della pesca..
L'hanno forse criminalizzata come la caccia? Non si può più nemmeno mangiare il pesce? Vogliono portarci a nutrirci di plancton?
Perche' uccide animali per passatempo, con una agonia lunga ed orribile peraltro.
Ah ok. Non va più bene nemmeno la pesca.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da rob »

chiaky ha scritto:Comunque mi avete incuriosito su Brera, che ovviamente conosco molto bene ma che non ripasso da tempo. Copio pari pari da un sito:

Se leggiamo la sua Storia critica del calcio italiano (Baldini & Castoldi, Milano, 1998), ci ritroveremo di fronte a un numero piuttosto nutrito di osservazioni che oggi giudicheremmo senz’altro “razziste”, ma che, quando furono formulate, erano sostanzialmente senso comune. Eccone alcune:


«[…] non stupisce che il calcio tecnicamente più valido si giochi ad Alessandria, dove l’ibridazione etnica è più recente, e anche a occhio nudo è possibile rilevare una maggiore aitanza della gente comune» (p. 41).

«Piola nasce in Lomellina, punto d’incontro di tre razze: liguri, celti, germano-lombardi. È un atleta splendido […]» (p. 153).

«Ferrari: alessandrino (vedi considerazioni etniche su Piola, con rinsanguimenti lombardi abbastanza recenti). Normotipo di larga cassetta e solide gambe […]» (p. 154).

«Il divario tecnico fra nord e sud è mortificante per i meridionali, rimasti legati a pigri metodi di allenamento e a moduli tuttora incerti fra il metodo e il sistema» (p. 190).

«E poi durante l’incontro è piovuto. Noi sahariani, quando piove, siamo fritti. Da noi, come è noto, a novembre fioriscono le margherite del deserto e gli asfodeli» (p. 192).

«[…] Guttmann, astuto ebreo ungherese […]» (p. 258).

«[…] gli irlandesi sono del nostro sanguaccio […] e non sono tanto paciosi da lasciargli veder le partite in stadi senza reti di cinta» (p. 283).

«[In occasione di un Italia-Portogallo a San Siro giocato tra la nebbia e il freddo] La nebbia è fitta e quasi non si vedono le porte. Qualche buon negraccio della nazionale portoghese si abbranca ai caloriferi e non vorrebbe saperne di scendere in campo» (pp. 283-284).

«[A proposito degli argentini] anche la razza c’entra per qualcosa: gli argentini sono presuntuosi fino al masochismo: ritenendosi superiori a tutti, non si sono mai degnati di studiare un modulo tattico adatto ai loro mezzi reali» (p. 283).

[Brera incontra Helenio Herrera, neoallenatore dell’Inter nel 1960]: «Mi limito ad avvertirlo, per il bene dell’Inter (mais oui), che tutte le grandi squadre italiane praticano il catenaccio: e che se non vuol andare incontro a brutte sorprese dovrà anche lui decidersi. Gli parlo di deficienti qualità razziali; scuote il capo e garantisce che è solo questione di allenamenti. Bene, quand’è così, buona fortuna» (pp. 301-302).

[A proposito di Italia-Brasile, finale del campionato mondiale del 1970]: «E dire che mi aiutano i manuali di etnologia e di psicologia razziale ad essere ottimista per la finalissima. Quali errori commetto per mera presunzione euro-nazionalistica! Sono quasi tutti negri, mi dico dei brasiliani: vuoi mettere il nerbo dei nostri punteros lombardi, il fondo atletico di Bergheim Domenghini, il brio di Mazzola, la calma di De Sisti, il piglio agonistico di Bertini (quante gliene ha fatte a Seeler!), la classe di Burgnich, di Facchetti, a dispetto dell’altura, la grinta di Rosato, l’eleganza di Cera?! I negri brasiliani sono animule delicate, gente capace di danzare su un francobollo ma poco portata a lottare, e come si emozionano, poverini; come temono gli scarponi puntuti dei colleghi europei!» (p. 402).

«Purtroppo non è che i mediterranei vadano famosi per le loro qualità muscolari e propriamente atletiche. Sono di antica intelligenza e prontissima intuizione. Chi vuol indurre sull’avvenire del nostro calcio, può farlo rischiando poco. Il tachipsichismo dei meridionali non sembra fatto per esaltarne la tenacia nell’impegno e le virtù agonistiche.

Non serve dire che queste conclusioni, per vero inficiate dall’ancor breve durata del fenomeno, vengono prese a comodo pretesto dai demagoghi. Parlare di razze è peccato come disquisire, quattro secoli or sono, di protesta religiosa. Gli uomini sono tutti eguali ma… si differenziano per l’ambiente. Che è ovvio come dire: questa è una manciata di soldi tutti buoni: solo che in essa figurano monetine di rame e altre, non piccole, di metalli preziosi» (pp. 435-436).
Animule delicate riferito a quel Brasile è una delle più solenni sciocchezze mai lette non solo pensando al rotondo 1-4 finale per quanto l'Italia sia stata in partita fino all'ora di gara, ma considerando il cammino precedente del Brasile fino alla semifinale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Brera scriveva bene (per i tempi, a rileggerlo oggi non tanto. Certo, rispetto ai pennivendoli medi era un gigante), ma aveva tracce di sangue nell'alcol
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

I messaggi di insulti dei leghisti a Scanzi :lol:
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da rob »

chiaky ha scritto:
alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto: E' che la spedizione e' poi lunga... :lol:
Ma da domenica saro' in Italia a fare scorpacciate di stracchino, chinotto e focaccia. :D
dieta mediterranea?

ma scrivi "nero con la G di mezzo" al posto di Negro perche' se la legge qualcuno della tua azienda passi dei guai?
mamma mia come siamo messi...
come per i bambini che non possono dire le parolacce.

comunque, in italia negro oggi ha assunto un carattere offensivo, fino a 30 ( piu' o meno) anni fa', lo si diceva senza nessun doppio fine.

per la faccia dipinta di nero, io ho sempre trovato troppo caricaturale i vecchi film con il bianco con al faccia nera e magari le labbra bianche che balla e parla all'infinito.
poi bisogna distinguere tra caricature, offese, imitazioni.

P.S.
un terrestre puo' dipingersi la faccia e truccarsi da klingon o è considerato razzismo?
https://www.lastampa.it/cultura/2014/11 ... refresh_ce

Negro veniva usato correntemente da tutti fino a 30 anni fa. Poi si è pensato di assimilarlo all'offensivo "niger"o "nigga" americano e lo si è bandito, forse senza ragione.
Comunque la censura, che oramai è molto più pesante in generale che negli anni passati, sta assumento caratteri inquietanti.
Anche nei fumetti si assiste a scene ridicole.
Le ristampe di Tex sono tutte tagliate perchè il Tex del fondatore Bonelli usava termini come negro, cioccolatino, limoncino (per i cinesi), scimmia vestita a festa (questa in effetti è, oggi, inaccettabile), eccetera, ma per chi non conosce Tex, si tratta di un personaggio che è l'epitome dell'antirazzismo, perchè è un bianco con moglie indiana, capo dei Navajos che difende, unico, gli indiani e maltratta spesso i bianchi. In sostanza Tex non guarda in faccia a nessuno e punisce negri, gialli, rossi e bianchi senza guardare in faccia a nessuno se se lo meritano. Questo linguaggio pittoresco era uno dei suoi punti di forza. Ora viene censurato nelle ristampe che risultano spesso scialbe.
Le storie nuove sono anche edulcorate nel linguaggio e nei comportamenti rispetto al passato, anche se Boselli fa di tutto per renderlo sempre interessante.

Inoltre Tex ha sempre fumato come un turco...fino a che qualche anno fa arrivò la denuncia del comitato contro il fumo che minacciava di far chiudere la testata.

Insomma Tex non può più insultare i nemici, non può fumare, tra un pò non potrà più nemmeno sparare pur essendo un cow boy.

Poerannoi...
Bè Arrigo Polillo, probabilmente il più importante giornalista, critico e organizzatore italiano di concerti ad essersi dedicato al jazz, utilizzava correntemente l'aggettivo negro ovviamente senza alcuna connotazione dispregiativa, ma in senso puramente descrittivo.
Anche nelle edizioni più recenti dei suoi scritti (Polillo morì nel 1984), aggiornate con contributi di altri critici, negro non è stato modificato in nero (vado a memoria). Ad usare negro associato alla musica jazz, blues, soul o funk è rimasta qualche cariatide che del dibattito originatosi nella cultura e nella società americana non sa nulla. Ricordo un pessimo individuo peraltro molto saccente in un forum musicale nostrano che di tanto in tanto la rispolvera.
Nei forum musicali americani la parola nigger asteriscata la si può trovare se usata per scopi descrittivi di contesti storico sociali.
Altri usi portano a ban immediati e credo definitivi.
Ultima modifica di rob il ven set 20, 2019 11:54 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ferryboat »

A me affascinano i ne(g)ri americani che si danno del "nigga" da soli o lo usano come intercalare, alternato al "dog" :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Son partito da London City dove c'erano i Beatles e il Rock & Roll
Ero una macchina negra, ma adesso mi chiamano Zebra
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ThePiper »

Alla fine Brera traslato oggi per me è Monh.... ehm Scanzi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

ThePiper ha scritto:Alla fine Brera traslato oggi per me è Monh.... ehm Scanzi.
Se solo ti leggesse chloe de lissier, sagace e pungente commentatrice presso il blog Servizi Vincenti ossia il padre di Ubitennis, chiederebbe la tua testa per un'eresia simile da estimatrice di Brera e detrattrice del bell'Andrea.

Quanto ad appellativi, ci può stare, anche se per Federer e Nadal ne ha utilizzati diversi tra pubblico e privato tra Indesit, Frigidaire, Re Piccoso, Dopal, Vescical, Caudillo eccetera...

Pure con Djokovic ai tempi che furono si divideva tra Alighiero Noschese e Situazionista del medical time out.

Per gli altri quantomeno solo uno: Monaco violento Del Potro, Sparapalle efebico Berdych, Brufolinka Wawrinka, Impiegato del catasto Davydenko, Sbirulino Simon, Gigante di Twin Peaks Karlovic, Ricamatore di trine catacombali Seppi, Budino di Budrio Bolelli (anche se mi sa che non è suo), Nudista Llodra, Muratore Ferrer, Tronista Lopez, Kermit Stakhovsky, Hooligan Murray, Cuor di telone Gasquet, Visiera gocciolante Roddick, Totemico abbacinante Tsonga, Benzinaio Fish (prima del dimagrimento), Sedere sporgente Blake e così via...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
ThePiper
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ThePiper »

Beh dopo son gusti e son altri tempi, ci son quasi 60 anni di differenza.
Tendenza al dileggio "adeguata" al proprio tempo, possono piacere o meno(a me meno) ma sanno scrivere, entrambi abbastanza giocherelloni con le parole, coniatori di vari soprannomi, nomignoli vari. Un buon numero di imitatori. Entrambi buoni bevitori... Di punti di contatto ce ne son diversi.
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