non c'entra nulla col mio discorso, e vabbe'.uglygeek ha scritto:Non pochi abbastanza: https://en.wikipedia.org/wiki/2002_Bali_bombingsNickognito ha scritto:Per dire, un mio amico dovrebbe andare a vivere a Bali. Gli piace Bali e ci va a vivere. Pero', gli hanno detto, se ti beccano con la marijuana sei finito, ti mettono in una brutta prigione per anni.
E' assai discutibile come legge (non per motivi coranici, i musulmani sono pochi, che io sappia). Ma chi se ne frega? Vai a vivere a Bali e non fumi.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Col discorso no, comunque ti faccio notare che la turista inglese non era andata a Dubai a bere o a drogarsi, aveva solo bevuto un bicchiere o due in volo.Nickognito ha scritto:non c'entra nulla col mio discorso, e vabbe'.uglygeek ha scritto:Non pochi abbastanza: https://en.wikipedia.org/wiki/2002_Bali_bombingsNickognito ha scritto:Per dire, un mio amico dovrebbe andare a vivere a Bali. Gli piace Bali e ci va a vivere. Pero', gli hanno detto, se ti beccano con la marijuana sei finito, ti mettono in una brutta prigione per anni.
E' assai discutibile come legge (non per motivi coranici, i musulmani sono pochi, che io sappia). Ma chi se ne frega? Vai a vivere a Bali e non fumi.
Ma hai scritto che a Bali i musulmani sono pochi, volevo farti notare che non sono pochi (il 13%) anche se molti meno che nel resto dell'Indonesia, dove sono l'80%. Un numero sufficiente per uccidere 202 turisti che bevevano alcolici in un pub/nightclub; se citiamo Bali dovrebbe essere la prima cosa che viene in mente.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non era andata a Dubai a bere ma e' andata, ha bevuto e poi ha detto davanti alla polizia 'ho bevuto'.
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Re: Non c'è limite al peggio
Appunto, aveva bevuto prima di arrivare li'. Se a te pare tutto normale...Nickognito ha scritto:Non era andata a Dubai a bere ma e' andata, ha bevuto e poi ha detto davanti alla polizia 'ho bevuto'.
Ma sono d'accordo con te, il vero errore e' stato andarci, a Dubai.
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Re: Non c'è limite al peggio
ma non ha senso il divieto di bere e non di avere alcol in corpo. E' la stessa cosa se ti fermano a guidare e hai bevuto prima del confine. Se si potesse bere senza avere alcol in corpo nessun musulmano vieterebbe l'alcol.
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Re: Non c'è limite al peggio
Boh non vorrei passare per bigotto ma una che va a Dubai sola con la figlia di 4 anni secondo logica non dovrebbe proprio bere, anche se lo reggi l'alcool.
Ma al netto di certe leggi molto severe all'estero (fuga di mezzanotte è di 40 anni fa, queste diatribe fra giusto e sbagliato fra noi e loro son abbastanza vecchiotte), quando si leggono queste notizie bisognerebbe almeno sentire la controparte.
Se si è inalberata così all'aeroporto (sempre che i fatti siano andati esattamente come son scritti nell'articolo) con la figlia vicino nemmeno lei è tanto a posto. Ci son situazioni dove bisogna razionalizzare e mantenere la calma a meno che non fosse davvero alticcia
Poi questa si è messa pure a fare il fenomeno filmando. Dai su.
Ma al netto di certe leggi molto severe all'estero (fuga di mezzanotte è di 40 anni fa, queste diatribe fra giusto e sbagliato fra noi e loro son abbastanza vecchiotte), quando si leggono queste notizie bisognerebbe almeno sentire la controparte.
Se si è inalberata così all'aeroporto (sempre che i fatti siano andati esattamente come son scritti nell'articolo) con la figlia vicino nemmeno lei è tanto a posto. Ci son situazioni dove bisogna razionalizzare e mantenere la calma a meno che non fosse davvero alticcia
Poi questa si è messa pure a fare il fenomeno filmando. Dai su.
Re: Non c'è limite al peggio
Quello che suona strano pero' é il poi, é lá situazione classica in cui ti rispediscono indietro, Fine.ThePiper ha scritto:Boh non vorrei passare per bigotto ma una che va a Dubai sola con la figlia di 4 anni secondo logica non dovrebbe proprio bere, anche se lo reggi l'alcool.
Ma al netto di certe leggi molto severe all'estero (fuga di mezzanotte è di 40 anni fa, queste diatribe fra giusto e sbagliato fra noi e loro son abbastanza vecchiotte), quando si leggono queste notizie bisognerebbe almeno sentire la controparte.
Se si è inalberata così all'aeroporto (sempre che i fatti siano andati esattamente come son scritti nell'articolo) con la figlia vicino nemmeno lei è tanto a posto. Ci son situazioni dove bisogna razionalizzare e mantenere la calma a meno che non fosse davvero alticcia
Poi questa si è messa pure a fare il fenomeno filmando. Dai su.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non so magari ha trovato quello di coccio.
Non mi è ben chiaro il passaggio faccio casino, forzo la mano per evitare il volo di rientro e lo stress alla bambina e poi finisci in prigione.
Aveva ben chiaro il quadro della situazione...
Non mi è ben chiaro il passaggio faccio casino, forzo la mano per evitare il volo di rientro e lo stress alla bambina e poi finisci in prigione.
Aveva ben chiaro il quadro della situazione...
- alessandro
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Re: Non c'è limite al peggio
Impossibile soccorrere
Aquarius ha a bordo 141 migranti ma Italia, Libia, Malta e Tunisia non aprono i porti. Msf denuncia: "Ormai le navi ignorano le barche in difficoltà"
Quando scrivevo che le politiche di salvini provocano morte...
Ma di quei disgraziati che annegano se ne fottono tutti.
Esseri umani di serie B.
Aquarius ha a bordo 141 migranti ma Italia, Libia, Malta e Tunisia non aprono i porti. Msf denuncia: "Ormai le navi ignorano le barche in difficoltà"
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Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: Non c'è limite al peggio
Scusa alessandro, ripeto, a me Salvini stá sugli zebedei piú di ogni altro politico italiano, ma quello che scrivi non é um giudizio reale, solo una travisazione stereotipata dai mídia.alessandro ha scritto:Impossibile soccorrere
Aquarius ha a bordo 141 migranti ma Italia, Libia, Malta e Tunisia non aprono i porti. Msf denuncia: "Ormai le navi ignorano le barche in difficoltà"
Quando scrivevo che le politiche di salvini provocano morte...
Ma di quei disgraziati che annegano se ne fottono tutti.
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E ti spiego il perché, con fatti reali.
Poltiche delle migrazioni, delle emergenze, e dello sviluppo del terzo mondo si trovano, sempre e comunque a dover fare i conti con la controvérsia dei piccoli e dei grandi numeri. Ed é um dramma per chi opera in tal senso.
Spesso e volentieri mi sono trovato a doverne far morire uno per salvarne cento. Ti faccio um banale esempio concreto. Dovevo costruire una maternitá a Uige, in Angola, fuori dai confini della cittá. La cittá era assediata dalla guerriglia la zona di costruzione era pericolosissima, ma quella maternitá doveva essere costruita per salvare nascituri e madri che non erano in grado di raggiungere l'ospedale centrale.
La decisione dovevo prenderla e scelsi di iniziare la costruzione.
Dopo un mese circa venne attaccata e distrutta, gli operai li raccolsi a pezzi, un braccio di qua, un piede di lá, la testa mozzata. Quegli operai li avevo mandati io lí, li conoscevo uno ad uno. Sai come ci si sente ? No, non lo immagini, non lo puoi immaginare. Dopo anni a volte la notte mi sveglio di soprassalto con l'immagine di quando sono arrivato lí a vedere cos'era successo, ma lo dovevo fare, non avevo alternative, dovevo scegliere a rischio fra i piccoli e i grandi numeri. Per quanto drammatica sia stata la situazione non mi son mai sentito in colpa, traumatizzato si, ma dovevo scegliere fra il male minore e il maggiore.
la situazione italiana non é differente, perché ?
perché i morti causati in tutti questi anni da queste migrazioni folli, di gente che molla tutto e vá verso un luogo che non li accoglie volentieri, dove non si sá che fine faranno, dove non c'é um posto preparato per loro per lavorae e vivere, per percorrere una rotta fatta di delinquenti che ci speculano sopra senza scrupolo di ong che volotariamente o involontariamente favoriscono queste rotte, sono un numero enorme. Nulla a confronto dei 141, purtroppo nulla.
Questa situazione che ormai é arrivata a questi assurdi, a questi limiti senza senso si poteva evitare ? Si certo, se questo maledettissimo mondo se ne fosse interessato, ma se n'é freagato.
Ma sai perché se n'é fregato ? Sai come funzionano 'ste cose ? Funzionano che se non c'é qualcuno che sbatte i piedi per terra nei posti di dovere, ma anzi si fa carico del problema in maniera molto maldestra, nessuno si muove.
La onde per cui, visto che c'é l'Italia a farsene carico, ed in maniera estremamente maldestra, tutto continua cosí per anni e anni. Ma il pronlema resta lí, anzi peggiora e i danni causati in ogni senso da queste rotte restano e aumentano. Evito l'elenco di questi danni, ne cito solo uno, questa gente arriva, non ha lavoro, non sá dove andare a vivere, non ha un inserimento, cosa succede ? Uno fra i tanti di danni.
La domanda da porsi é : come mai l'Italia non ha sbattuto i piedi nei posti dove doveva sbatterli per trovare soluzioni che esistono eh ! cerca di capire che le soluzioni esistono e questo lo só perché su queste soluzioni ci ho lavorato 20 anni, Risposta : perché ai nostri governanti interessava di piú non creare un problema a chi poteva e doveva risolverlo in maniera efficace, che crearlo. Indovina perché ?
Salvini e le sue politiche creano morti ? Si, vero, quelle dei piccoli numeri, perché quelle dei grandi numeri le hanno provocate altri. Salvini potrebbe agire diversamente, si, non é né un genio né un bravuomo, ma sicuramente fra i colpevoli, perché comunque colpevole lo é, lo é infinitavemente meno di tutti quelli che ipocritamente anno tenuto in piedi questa farsa, fatta di grandi, enormi numeri.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ciumbia!ciccio ha scritto:...
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Re: Non c'è limite al peggio
complimenti a chi riesce a prendersi certe responsabilita'...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
fu un disastroNickognito ha scritto:complimenti a chi riesce a prendersi certe responsabilita'...
la logica ci diceva dei rischi, ma
normalmente i civili non venivano coinvolti negli scontri, al massimo venivano derubati di tutto, ma li lasciavano vivi
se vi era presenza di miltari allora si, vi erano morti anche fra i civili, ed é per questo che non vi era una guarnigione a proteggerli che avrebbe sicuramente provocato uno scontro
la maternitá lí era necessaria, i casi normali trovavano soluzioni con le parteiras, i cesarei necessari erano morte certa di madre e figlio
avevamo calcolato un investimento doppio proprio perché si pensava ai furti, ma casi di veri e propri attacchi militari ai civili erano rarissimi
Cosa successe e cosa spinse a questa strage non lo scoprimmo mai
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Re: Non c'è limite al peggio
Di questi ultimi minuti colpiscono le immagini terribili del crollo parziale del viadotto sul Polcevera sull'A10 Savona-Genova. Si paventa una strage spaventosa tra veicoli precipitati e l'area sottostante urbanizzata (via Fillak a Sampierdarena).
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Re: Non c'è limite al peggio
Mamma miarob ha scritto:Di questi ultimi minuti colpiscono le immagini terribili del crollo parziale del viadotto sul Polcevera sull'A10 Savona-Genova. Si paventa una strage spaventosa tra veicoli precipitati e l'area sottostante urbanizzata (via Fillak a Sampierdarena).
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Re: Non c'è limite al peggio
Non e' possibile.
Per me certe cose non dovrebbero proprio essere possibili, non puo' esistere nessuna giustificazione.
Per me certe cose non dovrebbero proprio essere possibili, non puo' esistere nessuna giustificazione.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Non c'è limite al peggio
Sto guardando con streetview di google maps le immagini del ponte risalenti allo scorso autunno e non mi sembrava in gran salute già allora
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Re: Non c'è limite al peggio
Sono sconvolto, il ponte di Brooklyn come lo chiamavamo fin da bambino.
Non è un ponte periferico, è una delle arterie più importanti e trafficate.
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Re: Non c'è limite al peggio
Leggo di tanti genovesi che si cagavano sotto ogni volta che percorrevano quel tratto perché era in condizioni pietose
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma davvero senza parole.Pitone ha scritto:Sono sconvolto, il ponte di Brooklyn come lo chiamavamo fin da bambino.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non è possibile lavare sempre nel sangue decenni di politiche scellerate, incompetenza e negligenza.
Basta!
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Re: Non c'è limite al peggio
No, ma che dici, e' stato colpa di un fulmine...
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Re: Non c'è limite al peggio
ci aggiungofabio86 ha scritto:Non è possibile lavare sempre nel sangue decenni di politiche scellerate, incompetenza e negligenza.
Basta!
menefreghismo, connivenze, manipolazioni, cariche pubbliche col próprio interesse privato 1000 volte piú importante dell'interesse pubblico
il tutto condito da belle facce fatte in televisione
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Re: Non c'è limite al peggio
Ci sono passato qualche centinaio di volte in circa mezzo secolo, l'ultima il 19 luglio scorso. C'erano dei lavori in corso e, negli ultimi dieci anni, sono stati fatti importanti interventi di ristrutturazione con chiusura temporanea del viadotto.
Naturalmente viene da chiedersi se questi lavori sono stati eseguiti correttamente. La risposta è drammaticamente negativa.
Forse, la vera emergenza nazionale è l'appalto pubblico nel quale si insinuano mafia, ndrangheta (potentissima in Liguria) e camorra con materiali e lavorazioni assai scadenti.
Naturalmente viene da chiedersi se questi lavori sono stati eseguiti correttamente. La risposta è drammaticamente negativa.
Forse, la vera emergenza nazionale è l'appalto pubblico nel quale si insinuano mafia, ndrangheta (potentissima in Liguria) e camorra con materiali e lavorazioni assai scadenti.
Re: Non c'è limite al peggio
Ci sono passato qualche centinaio di volte in circa mezzo secolo, l'ultima il 19 luglio scorso. C'erano dei lavori in corso e, negli ultimi dieci anni, sono stati fatti importanti interventi di ristrutturazione con chiusura temporanea del viadotto.
Naturalmente viene da chiedersi se questi lavori sono stati eseguiti correttamente. La risposta è drammaticamente negativa.
Forse, la vera emergenza nazionale è l'appalto pubblico nel quale si insinuano mafia, ndrangheta (potentissima in Liguria) e camorra con materiali e lavorazioni assai scadenti.
Naturalmente viene da chiedersi se questi lavori sono stati eseguiti correttamente. La risposta è drammaticamente negativa.
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Re: Non c'è limite al peggio
"Autostrade ha fatto e continua a fare investimenti" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 14 ago - "Non mi risulta che il ponte era pericoloso e che andava chiuso. Autostrade per l'Italia ha fatto e continua a fare investimenti". Lo ha detto l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci
Tranquillo Giovanni, è solo crollato ma se non ti risulta hai di certo ragione tu.
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Re: Non c'è limite al peggio
22 Morti.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Non son ferratissimo e non so nemmeno se è il momento adatto visto che purtroppo son già state accertate tante vittime ma comunque chiedo a voi o a qualcuno che ne sa di più di me(non ce ne vuole molto).
Qualcuno sa bene dove finisca il pubblico e dove inizi il privato nella gestione di queste arterie? Perchè in teoria sapevo che le autostade erano state completamente privatizzate (o comunque date in concessione a privati per un bel po' di tempo).
Non che lo stato se ne debba lavare le mani, ma poi non voglio nemmeno vedere su fb quel centinaio di post contro tasse, stato e altro e poi scoprire che in realtà qualche privato magari ci ha risparmiato sopra per fare qualche soldino in più.
Anche perchè quando c'è qualche cavolata nella cosa pubblica(vedi i gessi di cartone visti di recente, o l'evergreen dei soliti scansafatiche che timbrano e vanno al bar) partono i cortei, mentre quando si coordinano a meraviglia tipo a Bologna la scorsa settimana impedendo una strage (anche grazie a persone che son andate oltre i loro doveri) è tutto nella norma.
Qualcuno sa bene dove finisca il pubblico e dove inizi il privato nella gestione di queste arterie? Perchè in teoria sapevo che le autostade erano state completamente privatizzate (o comunque date in concessione a privati per un bel po' di tempo).
Non che lo stato se ne debba lavare le mani, ma poi non voglio nemmeno vedere su fb quel centinaio di post contro tasse, stato e altro e poi scoprire che in realtà qualche privato magari ci ha risparmiato sopra per fare qualche soldino in più.
Anche perchè quando c'è qualche cavolata nella cosa pubblica(vedi i gessi di cartone visti di recente, o l'evergreen dei soliti scansafatiche che timbrano e vanno al bar) partono i cortei, mentre quando si coordinano a meraviglia tipo a Bologna la scorsa settimana impedendo una strage (anche grazie a persone che son andate oltre i loro doveri) è tutto nella norma.
Re: Non c'è limite al peggio
Nulla di sorprendente per ogni buon manager abituato a maneggiare concessioni pubbliche nel Belpaese. Naturalmente impermeabilissimo ed indistruttibile sotto ogni governo(nicchio).Pitone ha scritto:"Autostrade ha fatto e continua a fare investimenti" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 14 ago - "Non mi risulta che il ponte era pericoloso e che andava chiuso. Autostrade per l'Italia ha fatto e continua a fare investimenti". Lo ha detto l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci
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Re: Non c'è limite al peggio
Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a Skytg24: «La responsabilità della manutenzione appartiene all'ente, al governo la verifica di questi lavori».ThePiper ha scritto:Qualcuno sa bene dove finisca il pubblico e dove inizi il privato nella gestione di queste arterie? Perchè in teoria sapevo che le autostade erano state completamente privatizzate (o comunque date in concessione a privati per un bel po' di tempo).
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Re: Non c'è limite al peggio
E nella terribile drammaticità dell'evento(ci tengo a sottolinearlo)è un bilancio che poteva essere ancora peggiore.Johnny Rex ha scritto:22 Morti.
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Re: Non c'è limite al peggio
Le concessioni...Pitone ha scritto:"Autostrade ha fatto e continua a fare investimenti" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 14 ago - "Non mi risulta che il ponte era pericoloso e che andava chiuso. Autostrade per l'Italia ha fatto e continua a fare investimenti". Lo ha detto l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci
Tranquillo Giovanni, è solo crollato ma se non ti risulta hai di certo ragione tu.
Una piaga della nostra società, è il momento buono per revocare questo latrocinio ai danni dei contribuenti.
22 morti e Giovanni insulta la nostra intelligenza offendo i parenti dei morti.
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Re: Non c'è limite al peggio
Quella strada nei giorni feriali è estremamente trafficata, in modo superiore rispetto quelli festivi.tennisfan82 ha scritto:E nella terribile drammaticità dell'evento(ci tengo a sottolinearlo)è un bilancio che poteva essere ancora peggiore.Johnny Rex ha scritto:22 Morti.
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Soprattutto nella parte in uscita verso il porto dove si forma costantemente una coda ad andamento sostenuto che occupa le due corsie in tutto il ponte.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ponte crollato: inaugurato nel 1967, oggetto di polemiche
Progettato dall'ingegnere Morandi. Report 2011, intenso degrado per traffico
(ANSA) - Il viadotto Polcevera dell'autostrada A10, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, attraversa il torrente Polcevera, a Genova, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano. Progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi, fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua. E' noto come "Ponte delle Condotte" dalla società che lo costruì, ma anche "Ponte di Brooklyn" per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano. Ha una lunghezza di 1.182 metri, un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l'impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile. Il ponte venne inaugurato il 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Dalla sua costruzione, il ponte ha sempre fatto discutere; negli anni è stato oggetto di manutenzioni profonde.
"Il Viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l'aumento dei costi di costruzione preventivati". E' la valutazione che l'ingegner Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in cemento armato all'Università di Genova, fa del ponte crollato oggi a Genova in un articolo pubblicato da Ingegneri.Info il 29 luglio di due anni fa. Le osservazioni dell'ingegnere contenute nell'articolo sono di carattere strettamente tecnico, ma fanno riferimento al fatto che il ponte, realizzato nei primi anni '60, fu fin dai primi decenni "oggetto di manutenzioni profonde - si legge su Ingegneri.Info - con costi continui che fanno prevedere che tra non molti anni i costi di manutenzione supereranno i costi di ricostruzione del ponte: a quel punto - conclude l'articolo - sarà giunto il momento di demolire il ponte e ricostruirlo". Il viadotto fu interessato da imponenti lavori di manutenzione straordinaria, tra cui la sostituzione dei cavi di sospensione a cavallo della fine anni '80 primi anni '90, con nuovi cavi affiancati agli stralli originari.
Esperto, Morandi trascurò degrado calcestruzzo - "Il problema del ponte Morandi è che i tiranti sono stati costruiti in calcestruzzo e non in metallo, e che negli anni Sessanta non si metteva in conto che il calcestruzzo si degrada e poi collassa. Cinquant'anni fa c'era una fiducia illimitata nel cemento armato. Si credeva fosse eterno. Invece si è capito che dura solo qualche decennio". A spiegarlo è l'architetto genovese Diego Zoppi, ex presidente dell'Ordine genovese, oggi membro del Consiglio nazionale degli architetti. "L'ingegner Riccardo Morandi era un grandissimo strutturista, ma col ponte sul Polcevera ha voluto forzare la mano staticamente - spiega Zoppi -. Un ponte strallato è sostenuto da tiranti di metallo. Morandi, con la sua grande competenza in fatto di statica, volle farli in calcestruzzo. E' una soluzione ardita, perché il cemento lavora in compressione, mentre in trazione si usa il metallo. Il suo ponte era finito sulle riviste specializzate per questo". "Quello di cui non si teneva in conto all'epoca - continua Zoppi - è che, con le continue vibrazioni del traffico, il cemento si microfessura, e lascia passare l'aria, che raggiunge la struttura interna di metallo e la fa ossidare. Viene quindi meno la funzione originaria del cemento, che dovrebbe proteggere l'acciaio. Il ponte per questa ragione ha sempre richiesto grossi lavori di manutenzione. Era molto costoso da gestire". Per l'architetto "l'Italia costruita negli anni '50 e '60 ha urgente bisogno di ristrutturazione. Il pericolo di crolli è sottostimato. I manufatti costruiti in quell'epoca stanno arrivando a un'età in cui diventano a rischio".
Report 2011, intenso degrado per traffico - Il tratto autostradale A10 a Genova e l'innesto sull'autostrada per Serravalle producono "quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura del viadotto 'Morandi', in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua". Lo si legge in una relazione di Autostrade per l'Italia del maggio 2011 sull'adeguamento del sistema A7-A10-A12.
Nel 2009 si studiò ipotesi demolizione - Da 8 a 12 mesi: questo il tempo, che nel 2009, era stato calcolato per la demolizione controllata del viadotto Polcevera, con lo smontaggio della "struttura con un ordine inverso rispetto alle fasi della costruzione dell'opera. In tal modo sarà sufficiente evacuare provvisoriamente le abitazioni che attualmente insistono nell'impronta e negli immediati dintorni del viadotto, senza procedere ad alcun abbattimento dei fabbricati". Lo si legge nello studio 'La Gronda di Genova. Presentazione sintetica delle ipotesi di tracciato' che Autostrade per l'Italia aveva realizzato assieme alla società d'ingegneria SPEA e pubblicato nel febbraio 2009 come base per un dibattito pubblico. Il documento, nel capitolo dedicato ad una delle ipotesi di varianti di tracciato studiate da Autostrade per l'Italia (quella definita 'Gronda Bassa' che "affianca l'esistente viadotto Morandi, di cui è prevista la dismissione, ad una distanza di circa 150 m verso nord"), spiega: "Una volta demolita la struttura del Ponte Morandi, i proprietari delle abitazioni potranno rientrare nei rispettivi alloggi". Questa demolizione controllata del viadotto Morandi, precisano gli autori, "richiede di smantellare circa 80.000 mc di calcestruzzo". Autostrade per l'Italia aveva sottolineato in più punti la criticità della situazione: nel documento si legge, tra l'altro, che "Il tratto più trafficato è il viadotto Polcevera (Ponte Morandi) con 25,5 milioni di transiti l'anno, caratterizzato da un quadruplicamento del traffico negli ultimi 30 anni e destinato a crescere, anche in assenza di intervento, di un ulteriore 30% nei prossimi 30 anni". La relazione, redatta 9 anni fa, metteva in guardia sui potenziali rischi: "Il ponte Morandi - si legge - costituisce di fatto l'unico collegamento che connette l'Italia peninsulare ad est, la Francia meridionale e la Spagna ad ovest, ed é il principale asse stradale tra Genova, le aree residenziali periferiche, il porto di Voltri, l'aeroporto e le aree industriali di ponente. Lo svincolo di innesto sull'autostrada per Serravalle, all'estremità est del viadotto, produce quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua". E proseguiva: "La sua eventuale dismissione per inagibilità o per situazioni temporanee di blocco dovute ad incidenti stradali, costituiscono dunque un grave rischio per il traffico automobilistico regionale".
Progettato dall'ingegnere Morandi. Report 2011, intenso degrado per traffico
(ANSA) - Il viadotto Polcevera dell'autostrada A10, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, attraversa il torrente Polcevera, a Genova, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano. Progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi, fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua. E' noto come "Ponte delle Condotte" dalla società che lo costruì, ma anche "Ponte di Brooklyn" per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano. Ha una lunghezza di 1.182 metri, un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l'impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile. Il ponte venne inaugurato il 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Dalla sua costruzione, il ponte ha sempre fatto discutere; negli anni è stato oggetto di manutenzioni profonde.
"Il Viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l'aumento dei costi di costruzione preventivati". E' la valutazione che l'ingegner Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in cemento armato all'Università di Genova, fa del ponte crollato oggi a Genova in un articolo pubblicato da Ingegneri.Info il 29 luglio di due anni fa. Le osservazioni dell'ingegnere contenute nell'articolo sono di carattere strettamente tecnico, ma fanno riferimento al fatto che il ponte, realizzato nei primi anni '60, fu fin dai primi decenni "oggetto di manutenzioni profonde - si legge su Ingegneri.Info - con costi continui che fanno prevedere che tra non molti anni i costi di manutenzione supereranno i costi di ricostruzione del ponte: a quel punto - conclude l'articolo - sarà giunto il momento di demolire il ponte e ricostruirlo". Il viadotto fu interessato da imponenti lavori di manutenzione straordinaria, tra cui la sostituzione dei cavi di sospensione a cavallo della fine anni '80 primi anni '90, con nuovi cavi affiancati agli stralli originari.
Esperto, Morandi trascurò degrado calcestruzzo - "Il problema del ponte Morandi è che i tiranti sono stati costruiti in calcestruzzo e non in metallo, e che negli anni Sessanta non si metteva in conto che il calcestruzzo si degrada e poi collassa. Cinquant'anni fa c'era una fiducia illimitata nel cemento armato. Si credeva fosse eterno. Invece si è capito che dura solo qualche decennio". A spiegarlo è l'architetto genovese Diego Zoppi, ex presidente dell'Ordine genovese, oggi membro del Consiglio nazionale degli architetti. "L'ingegner Riccardo Morandi era un grandissimo strutturista, ma col ponte sul Polcevera ha voluto forzare la mano staticamente - spiega Zoppi -. Un ponte strallato è sostenuto da tiranti di metallo. Morandi, con la sua grande competenza in fatto di statica, volle farli in calcestruzzo. E' una soluzione ardita, perché il cemento lavora in compressione, mentre in trazione si usa il metallo. Il suo ponte era finito sulle riviste specializzate per questo". "Quello di cui non si teneva in conto all'epoca - continua Zoppi - è che, con le continue vibrazioni del traffico, il cemento si microfessura, e lascia passare l'aria, che raggiunge la struttura interna di metallo e la fa ossidare. Viene quindi meno la funzione originaria del cemento, che dovrebbe proteggere l'acciaio. Il ponte per questa ragione ha sempre richiesto grossi lavori di manutenzione. Era molto costoso da gestire". Per l'architetto "l'Italia costruita negli anni '50 e '60 ha urgente bisogno di ristrutturazione. Il pericolo di crolli è sottostimato. I manufatti costruiti in quell'epoca stanno arrivando a un'età in cui diventano a rischio".
Report 2011, intenso degrado per traffico - Il tratto autostradale A10 a Genova e l'innesto sull'autostrada per Serravalle producono "quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura del viadotto 'Morandi', in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua". Lo si legge in una relazione di Autostrade per l'Italia del maggio 2011 sull'adeguamento del sistema A7-A10-A12.
Nel 2009 si studiò ipotesi demolizione - Da 8 a 12 mesi: questo il tempo, che nel 2009, era stato calcolato per la demolizione controllata del viadotto Polcevera, con lo smontaggio della "struttura con un ordine inverso rispetto alle fasi della costruzione dell'opera. In tal modo sarà sufficiente evacuare provvisoriamente le abitazioni che attualmente insistono nell'impronta e negli immediati dintorni del viadotto, senza procedere ad alcun abbattimento dei fabbricati". Lo si legge nello studio 'La Gronda di Genova. Presentazione sintetica delle ipotesi di tracciato' che Autostrade per l'Italia aveva realizzato assieme alla società d'ingegneria SPEA e pubblicato nel febbraio 2009 come base per un dibattito pubblico. Il documento, nel capitolo dedicato ad una delle ipotesi di varianti di tracciato studiate da Autostrade per l'Italia (quella definita 'Gronda Bassa' che "affianca l'esistente viadotto Morandi, di cui è prevista la dismissione, ad una distanza di circa 150 m verso nord"), spiega: "Una volta demolita la struttura del Ponte Morandi, i proprietari delle abitazioni potranno rientrare nei rispettivi alloggi". Questa demolizione controllata del viadotto Morandi, precisano gli autori, "richiede di smantellare circa 80.000 mc di calcestruzzo". Autostrade per l'Italia aveva sottolineato in più punti la criticità della situazione: nel documento si legge, tra l'altro, che "Il tratto più trafficato è il viadotto Polcevera (Ponte Morandi) con 25,5 milioni di transiti l'anno, caratterizzato da un quadruplicamento del traffico negli ultimi 30 anni e destinato a crescere, anche in assenza di intervento, di un ulteriore 30% nei prossimi 30 anni". La relazione, redatta 9 anni fa, metteva in guardia sui potenziali rischi: "Il ponte Morandi - si legge - costituisce di fatto l'unico collegamento che connette l'Italia peninsulare ad est, la Francia meridionale e la Spagna ad ovest, ed é il principale asse stradale tra Genova, le aree residenziali periferiche, il porto di Voltri, l'aeroporto e le aree industriali di ponente. Lo svincolo di innesto sull'autostrada per Serravalle, all'estremità est del viadotto, produce quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua". E proseguiva: "La sua eventuale dismissione per inagibilità o per situazioni temporanee di blocco dovute ad incidenti stradali, costituiscono dunque un grave rischio per il traffico automobilistico regionale".
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Re: Non c'è limite al peggio
Se un ponte viene giu' per un fulmine cosa succede a Genova se c'e' un forte terremoto?
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Re: Non c'è limite al peggio
https://www.ilfoglio.it/politica/2018/0 ... 5s-209970/
“Il crollo del ponte Morandi? Una favoletta". L'imbarazzo del M5s
Sul Sacro Blog, nel 2013, veniva ospitato un comitato dei No Gronda che liquidava come pretestuosi gli allarmi sulla stabilità del viadotto. Oggi la pagina è stata rimossa in tutta fretta
“Il crollo del ponte Morandi? Una favoletta". L'imbarazzo del M5s
Sul Sacro Blog, nel 2013, veniva ospitato un comitato dei No Gronda che liquidava come pretestuosi gli allarmi sulla stabilità del viadotto. Oggi la pagina è stata rimossa in tutta fretta
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio
Il paradosso poi è che questi qui vengono votati per colpa di quegli altri lì dei...
decenni di politiche scellerate, incompetenza e negligenza.
Basta!
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Re: Non c'è limite al peggio
paoolino ha scritto:https://www.ilfoglio.it/politica/2018/0 ... 5s-209970/
“Il crollo del ponte Morandi? Una favoletta". L'imbarazzo del M5s
Sul Sacro Blog, nel 2013, veniva ospitato un comitato dei No Gronda che liquidava come pretestuosi gli allarmi sulla stabilità del viadotto. Oggi la pagina è stata rimossa in tutta fretta
Sulla Gronda c'è una vastissima documentazione di opposizioni ambientaliste anche pentastellate reperibile in rete, tant'è che l'opera non ha ancora preso il via e non è detto che si procederà in quel senso. Sono certo che il concentratissimo ministro Toninelli prenderà sagge decisioni in merito.
Re: Non c'è limite al peggio
Mah, per fortuna non è una zona ad alta sismicità. Io vivo a 70 km stradali da lì. Preferisco non pensarci.uglygeek ha scritto:Se un ponte viene giu' per un fulmine cosa succede a Genova se c'e' un forte terremoto?