Non c'è limite al peggio
Re: Non c'è limite al peggio
Un giorno troverò un argomento qualsiasi su cui essere d'accordo con te.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sampras per la cronaca l'ha battuto nel '90 la prima volta che si sono affrontati, Milano se ricordo bene, ma vale il discorso inverso a quel punto, Sampras stava diventando mostruoso mentre Lendl era a fine carriera. 1992 ultimo anno in cui fu davvero competitivo, battendo il miglior Becker e perdendo al quinto con Edberg agli US open. Vado a memoria e senza guardare eh, se canno qualcosa mi corriggerete.
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, nel 90 Lendl aveva 30 anni e Sampras 19, Lendl n. 3 del mondo e Sampras n.12. Nel 91 al Masters 31 anni contro 20, Lendl era 5 del mondo e Sampras 7 e Lendl aveva appena battuto tutti nel girone, incluso Courier, perdendo pochi giochi. Sampras vinse 62 63. Nell' altro incontro importante ovviamente Lendl era vecchio e Sampras n.1, si, nel 94.
Lendl poi ha battuto Sampras a volte, ma con Sampras lo sappiamo, fuori dai tornei importanti valeva relativamente.
Lendl poi ha battuto Sampras a volte, ma con Sampras lo sappiamo, fuori dai tornei importanti valeva relativamente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Quella di Nadal era un osservazione sulle regole di Wimbledon ,non certo a che fare con rivalità e altro.loveboat ha scritto:Poi però appena uno come Nadal se ne esce con una dichiarazione appena un po' critica, ecco che qui si infervorano: "Stia zitto! Non dovrebbe parlare così! Le solite lamentele! Basta!"Johnny Rex ha scritto: 2) C'è troppa melassa e poca rivalità espressa fra i giocatori
Dichiarazioni che mi piacerebbero sarebbero del tipo " Lui lo smash non sa proprio farlo, non è così completo" (riferito a Djokovic) , "Ci ha divertito abbastanza, è ora che pensi ai figli" (riferita a Federer) , "Per lui le lancette dell'orologio scorrono più lente" (Riferita a Nadal), "Non posso perdere da uno che mangia catenine" (Zverev) etc
Ovviamente sogno,arriverebbero subito richieste di scuse, haters, pensa a farti i cazzi tuoi che non hai vinto nulla ,etc etc.
Ma ci sarebbe comunque un po' più di vitalità.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Si ma avete sempre sto vizio di stabilire il più forte, topiconianamente. Si era partiti da Lendl e dai suoi avversari, e NK7 rimpiangeva appunto la varietà di gioco di allora, cosa che poi è sparita ed è forse alla base del suo disinnamoramento verso questo sport.
Sempre sta mania di stabilire il più forte e il meno forte
Mecir, Korda...si citava sta gente qui. gente che faceva spettacolo. E' quello che si rimpiangeva e che oggi manca.
Sempre sta mania di stabilire il più forte e il meno forte
Mecir, Korda...si citava sta gente qui. gente che faceva spettacolo. E' quello che si rimpiangeva e che oggi manca.
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque le cause del declino del tennis, dal punto di vista dello spettacolo, sono a mio avviso 3:
1)Mancanza di varietà di stili. Prima c'era quello che faceva serve and volley, quello che spallettava da fondo, quello che pressava da fondo, quello che giocava a tutto campo.
Oggi tutti pressano da fondo. Il resto non esiste.
2) non hanno carattere o se lo hanno devono dissimulare. E' un mondo politically correct e i tennisti non fanno eccezione. Resta sempre più eccitante vedere Mac e Connors che si prendono a sputi e pernacchie che questi qui che si leccano il sedere "sei più grande tu, no sei più grande tu. Sei GOAT, no sei tu il GOAT". Una volta la dichiarazione tipo era "ti inseguirò fino alla cima dell'Himalaya pur di batterti", oggi è "ma figuriamoci se posso batterti, e nel caso scusami tanto". Vomitevole.
3) In pratica prima di un torneo si sa già chi vince. Abbiamo la fortuna di avere 3 fenomeni da almeno un quindicennio, ma hanno fatto il vuoto. A seconda del torneo si sa già al 90 per cento chi lo vincerà. Questo toglie interesse. Certo, tra un po' quando loro si ritireranno non ci sarà più incertezza, ma purtroppo per motivi al ribasso....avremo una serie di non campioni che vinceranno un po' per uno ma senza qualità. La gente è legata agli anni 80 90 perché oltre alle cose dette nei punti 1 e 2, c'era molta varietà di vincitori DI QUALITA'.
Detto questo io guarderò sempre il tennis finchè vivrò e cercherò in esso dei punti di interesse e di piacere, sperando non spariscano mai del tutto.
1)Mancanza di varietà di stili. Prima c'era quello che faceva serve and volley, quello che spallettava da fondo, quello che pressava da fondo, quello che giocava a tutto campo.
Oggi tutti pressano da fondo. Il resto non esiste.
2) non hanno carattere o se lo hanno devono dissimulare. E' un mondo politically correct e i tennisti non fanno eccezione. Resta sempre più eccitante vedere Mac e Connors che si prendono a sputi e pernacchie che questi qui che si leccano il sedere "sei più grande tu, no sei più grande tu. Sei GOAT, no sei tu il GOAT". Una volta la dichiarazione tipo era "ti inseguirò fino alla cima dell'Himalaya pur di batterti", oggi è "ma figuriamoci se posso batterti, e nel caso scusami tanto". Vomitevole.
3) In pratica prima di un torneo si sa già chi vince. Abbiamo la fortuna di avere 3 fenomeni da almeno un quindicennio, ma hanno fatto il vuoto. A seconda del torneo si sa già al 90 per cento chi lo vincerà. Questo toglie interesse. Certo, tra un po' quando loro si ritireranno non ci sarà più incertezza, ma purtroppo per motivi al ribasso....avremo una serie di non campioni che vinceranno un po' per uno ma senza qualità. La gente è legata agli anni 80 90 perché oltre alle cose dette nei punti 1 e 2, c'era molta varietà di vincitori DI QUALITA'.
Detto questo io guarderò sempre il tennis finchè vivrò e cercherò in esso dei punti di interesse e di piacere, sperando non spariscano mai del tutto.
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Re: Non c'è limite al peggio
Molto d'accordo con questo ultimo post e con i rilievi di Lendliano F. F. sopra. Un po' tutto troppo standardizzato per i miei gusti, per il poco che ho seguito dal '94 in poi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sì ma è un problema di quasi tutti gli sport, formula uno inclusa. Alcuni sport invecchiati benino, altri male e altri malissimo. Basket ormai è quasi esclusivamente un gioco di precisione.chiaky ha scritto:Comunque le cause del declino del tennis, dal punto di vista dello spettacolo, sono a mio avviso 3:
1)Mancanza di varietà di stili. Prima c'era quello che faceva serve and volley, quello che spallettava da fondo, quello che pressava da fondo, quello che giocava a tutto campo.
Oggi tutti pressano da fondo. Il resto non esiste.
2) non hanno carattere o se lo hanno devono dissimulare. E' un mondo politically correct e i tennisti non fanno eccezione. Resta sempre più eccitante vedere Mac e Connors che si prendono a sputi e pernacchie che questi qui che si leccano il sedere "sei più grande tu, no sei più grande tu. Sei GOAT, no sei tu il GOAT". Una volta la dichiarazione tipo era "ti inseguirò fino alla cima dell'Himalaya pur di batterti", oggi è "ma figuriamoci se posso batterti, e nel caso scusami tanto". Vomitevole.
3) In pratica prima di un torneo si sa già chi vince. Abbiamo la fortuna di avere 3 fenomeni da almeno un quindicennio, ma hanno fatto il vuoto. A seconda del torneo si sa già al 90 per cento chi lo vincerà. Questo toglie interesse. Certo, tra un po' quando loro si ritireranno non ci sarà più incertezza, ma purtroppo per motivi al ribasso....avremo una serie di non campioni che vinceranno un po' per uno ma senza qualità. La gente è legata agli anni 80 90 perché oltre alle cose dette nei punti 1 e 2, c'era molta varietà di vincitori DI QUALITA'.
Detto questo io guarderò sempre il tennis finchè vivrò e cercherò in esso dei punti di interesse e di piacere, sperando non spariscano mai del tutto.
Colpa dell'iper professionismo e dell'atletismo esasperati.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non è la base del basket?Burano ha scritto:Basket ormai è quasi esclusivamente un gioco di precisione.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Re: Non c'è limite al peggio
No. Così esasperato, no. Pare il tiro al piattello.Pitone ha scritto:Non è la base del basket?Burano ha scritto:Basket ormai è quasi esclusivamente un gioco di precisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sui punti 1 e 3 ti posso dare ragione ,sul 2 non c'entrano tanto iper professionismo o atletismo , è proprio un idiozia dei tempi, una delle tante che inconsciamente contribuiscono a fare vincere sempre i soliti. Zverev che deve scusarsi per avere battuto Federer , i tifosi del Real che dopo 4 coppe vinte in 5 anni criticano Perez alla prima eliminazione, quelli che a Londra andavano via delusi dopo che Bolt non aveva vinto l'ultima gara, dopo avere dominato per un decennio.Burano ha scritto:Sì ma è un problema di quasi tutti gli sport, formula uno inclusa. Alcuni sport invecchiati benino, altri male e altri malissimo. Basket ormai è quasi esclusivamente un gioco di precisione.chiaky ha scritto:Comunque le cause del declino del tennis, dal punto di vista dello spettacolo, sono a mio avviso 3:
1)Mancanza di varietà di stili. Prima c'era quello che faceva serve and volley, quello che spallettava da fondo, quello che pressava da fondo, quello che giocava a tutto campo.
Oggi tutti pressano da fondo. Il resto non esiste.
2) non hanno carattere o se lo hanno devono dissimulare. E' un mondo politically correct e i tennisti non fanno eccezione. Resta sempre più eccitante vedere Mac e Connors che si prendono a sputi e pernacchie che questi qui che si leccano il sedere "sei più grande tu, no sei più grande tu. Sei GOAT, no sei tu il GOAT". Una volta la dichiarazione tipo era "ti inseguirò fino alla cima dell'Himalaya pur di batterti", oggi è "ma figuriamoci se posso batterti, e nel caso scusami tanto". Vomitevole.
3) In pratica prima di un torneo si sa già chi vince. Abbiamo la fortuna di avere 3 fenomeni da almeno un quindicennio, ma hanno fatto il vuoto. A seconda del torneo si sa già al 90 per cento chi lo vincerà. Questo toglie interesse. Certo, tra un po' quando loro si ritireranno non ci sarà più incertezza, ma purtroppo per motivi al ribasso....avremo una serie di non campioni che vinceranno un po' per uno ma senza qualità. La gente è legata agli anni 80 90 perché oltre alle cose dette nei punti 1 e 2, c'era molta varietà di vincitori DI QUALITA'.
Detto questo io guarderò sempre il tennis finchè vivrò e cercherò in esso dei punti di interesse e di piacere, sperando non spariscano mai del tutto.
Colpa dell'iper professionismo e dell'atletismo esasperati.
Sono tifosi e spettatori i primi a volere che vincano sempre gli stessi, più che una volta quando i domini erano più brevi e stufavano di più.
Altre cose comuni ai vari sport l'omologazione dei circuiti/superfici ,le Ingiustizie legalizzate inserite nei regolamenti per favorire i primi (le 32 TDs nel tennis, i divieti di derby nella CL fino ai quarti) etc et.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Infatti nei commenti su FB nelle pagine dedicate al tennis tutti scrivono che vogliono che vincano i trettrè per altri decenni.
Nessuno che si ponga il problema che il tennis deve andare avanti. Per la gente il tennis inizia e finisce con quei tre. ovviamente è quasi tutta gente molto giovane ma insomma...
A me pare una bestialità. Nello sport i vecchi devono perdere e i giovani vincere. Stop. Sennò non c'è futuro.
Nessuno che si ponga il problema che il tennis deve andare avanti. Per la gente il tennis inizia e finisce con quei tre. ovviamente è quasi tutta gente molto giovane ma insomma...
A me pare una bestialità. Nello sport i vecchi devono perdere e i giovani vincere. Stop. Sennò non c'è futuro.
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Re: Non c'è limite al peggio
Lo sapete vero che in “Tennis Club” c’e Il topic “Se il tennis di oggi non piace” che va avanti da anni, dove scrivere queste cose?
Io ho cominciato a lamentarmi quando il sito ancora si chiamava “www.rinotommasi.com” e quando Agassi e Sampras erano agli inizi...
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Re: Non c'è limite al peggio
La doppia morale dell'uomo qualunque
Trovato su un social...
<<Come è bello il Livornese di 50 anni o giu di li in attesa in ospedale che si lamenta di tutto e di tutti, ti racconta cosa non va, brontola della pensione che si allontana... e poi dopo un quarto d'ora come fossimo amici ti dice che lui al porto c'era entrato da bimbetto perché a suo padre gli doveva rendere un favore uno che gia ci lavorava, che una volta stette 5 mesi sotto l'infortuni perché batte' un gomito a lavorare, che ha provato "in tutte le maniere a andarci anticipato in pensione fra certificati per l'amianto, gli idrocarburi ecc ecc ma de un c'ho una sema sicche' nisba" che un gli è parso vero di farsi da Maggio a oggi in mobilità perché andava fisso al mare e tanto guadagnava a lavorare nell'officina che "è mia ma l'ho messa in testa alla mi suocera", "e devi vede' la roba che s'è portato via da giovani quando si scariavano le macchine tra arnesi autoradio"ecc e poi la chiude dicendo "Ma tanto qui siamo in Italia, se questi qui sui seggioloni fanno come gli pare non si va da nessuna parte... vanno buttati tutti a gambe all'aria....va tutto alla rovescia..... e a me domani oltretutto mi tocca anche rientrare a lavorare a rompimi i coglioni che me ne stavo volentieri in mobilita" . E a uno cosi cosa gli vuoi dire?>>
è la splendida plastica trasposizione di quel senso comune che oggi più che mai caratterizza la doppia morale dell'uomo qualunque; impermeabile a qualsiasi contatto tra i due emisferi cerebrali...
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<<Come è bello il Livornese di 50 anni o giu di li in attesa in ospedale che si lamenta di tutto e di tutti, ti racconta cosa non va, brontola della pensione che si allontana... e poi dopo un quarto d'ora come fossimo amici ti dice che lui al porto c'era entrato da bimbetto perché a suo padre gli doveva rendere un favore uno che gia ci lavorava, che una volta stette 5 mesi sotto l'infortuni perché batte' un gomito a lavorare, che ha provato "in tutte le maniere a andarci anticipato in pensione fra certificati per l'amianto, gli idrocarburi ecc ecc ma de un c'ho una sema sicche' nisba" che un gli è parso vero di farsi da Maggio a oggi in mobilità perché andava fisso al mare e tanto guadagnava a lavorare nell'officina che "è mia ma l'ho messa in testa alla mi suocera", "e devi vede' la roba che s'è portato via da giovani quando si scariavano le macchine tra arnesi autoradio"ecc e poi la chiude dicendo "Ma tanto qui siamo in Italia, se questi qui sui seggioloni fanno come gli pare non si va da nessuna parte... vanno buttati tutti a gambe all'aria....va tutto alla rovescia..... e a me domani oltretutto mi tocca anche rientrare a lavorare a rompimi i coglioni che me ne stavo volentieri in mobilita" . E a uno cosi cosa gli vuoi dire?>>
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Re: Non c'è limite al peggio
Un c'ho una sema?
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Re: Non c'è limite al peggio
Non sei tu quello che voleva un movimento anarchico anche in Giappone? Dove vivono inquadrati con grande senso della comunità e pensano solo a lavorare non ti sta bene. Dove invece ognuno pensa solo a fottere lo stato e farsi solo i fatti suoi non ti sta bene lo stesso. Deciditi.Burano ha scritto:La doppia morale dell'uomo qualunque
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Re: Non c'è limite al peggio
In effetti...uglygeek ha scritto:Non sei tu quello che voleva un movimento anarchico anche in Giappone? Dove vivono inquadrati con grande senso della comunità e pensano solo a lavorare non ti sta bene. Dove invece ognuno pensa solo a fottere lo stato e farsi solo i fatti suoi non ti sta bene lo stesso. Deciditi.Burano ha scritto:La doppia morale dell'uomo qualunque
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma "in effetti" cosa?
Perchè esistono solo queste due visioni distorte della società?
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma dai, si scherza.madmarat ha scritto:Ma "in effetti" cosa?
Perchè esistono solo queste due visioni distorte della società?
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Re: Non c'è limite al peggio
Potremmo provare con degli anarchici tutti educatini.
Sarebbe bellino
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Re: Non c'è limite al peggio
No, vabbè
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Re: Non c'è limite al peggio
Eh? Cosa volevo io?uglygeek ha scritto:Non sei tu quello che voleva un movimento anarchico anche in Giappone? Dove vivono inquadrati con grande senso della comunità e pensano solo a lavorare non ti sta bene. Dove invece ognuno pensa solo a fottere lo stato e farsi solo i fatti suoi non ti sta bene lo stesso. Deciditi.Burano ha scritto:La doppia morale dell'uomo qualunque
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è la splendida plastica trasposizione di quel senso comune che oggi più che mai caratterizza la doppia morale dell'uomo qualunque; impermeabile a qualsiasi contatto tra i due emisferi cerebrali...
Ho chiesto ironicamente se c'era. Che me ne frega a me degli anarchici qui o là. E comunque l'etica anarchica col comportamento del tizio sopra non c'entra una sega.
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Non c'è limite al peggio
No, è che l’idea che la gente ha dello stato e della comunità ha conseguenze.
In Giappone il bene collettivo e aziendale viene prima del bene individuale. Risultato: lavoreranno anche un sacco ma funziona tutto, è tutto pulito, c’è poca criminalità, se crolla un ponte lo ricostruiscono in un mese.
In Italia ognuno fa i cazzi suoi e cerca di lavorare il meno possibile e prendere il più possibile dallo stato. Risultato: la gente crede di vivere bene ma poi non funziona niente, vengono giù i ponti, se c’è un terremoto crolla tutto e non si ricostruiscono le città, c’è spazzatura ovunque, chi può lascia il paese...
Dove si viva più felici, questo non lo so. Ma se non ci piace il modo di vita dei giapponesi per coerenza smettiamo di criticare gli italiani furbi e fancazzisti.
In Giappone il bene collettivo e aziendale viene prima del bene individuale. Risultato: lavoreranno anche un sacco ma funziona tutto, è tutto pulito, c’è poca criminalità, se crolla un ponte lo ricostruiscono in un mese.
In Italia ognuno fa i cazzi suoi e cerca di lavorare il meno possibile e prendere il più possibile dallo stato. Risultato: la gente crede di vivere bene ma poi non funziona niente, vengono giù i ponti, se c’è un terremoto crolla tutto e non si ricostruiscono le città, c’è spazzatura ovunque, chi può lascia il paese...
Dove si viva più felici, questo non lo so. Ma se non ci piace il modo di vita dei giapponesi per coerenza smettiamo di criticare gli italiani furbi e fancazzisti.
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Re: Non c'è limite al peggio
Una via di mezzo?
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
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Re: Non c'è limite al peggio
Vie di mezzo in realtà non ce ne sono, o l’individuo paga un prezzo in nome della collettività oppure non lo paga e poi paga le conseguenze. Quante volte ho sentito italiani lamentarsi perché in Svizzera, ad esempio, sono troppo pignoli e non si può guidare come si vuole strafottendosene del codice stradale?Burano ha scritto:Una via di mezzo?
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma che stai a di?uglygeek ha scritto:No, è che l’idea che la gente ha dello stato e della comunità ha conseguenze.
In Giappone il bene collettivo e aziendale viene prima del bene individuale. Risultato: lavoreranno anche un sacco ma funziona tutto, è tutto pulito, c’è poca criminalità, se crolla un ponte lo ricostruiscono in un mese.
In Italia ognuno fa i cazzi suoi e cerca di lavorare il meno possibile e prendere il più possibile dallo stato. Risultato: la gente crede di vivere bene ma poi non funziona niente, vengono giù i ponti, se c’è un terremoto crolla tutto e non si ricostruiscono le città, c’è spazzatura ovunque, chi può lascia il paese...
Dove si viva più felici, questo non lo so. Ma se non ci piace il modo di vita dei giapponesi per coerenza smettiamo di criticare gli italiani furbi e fancazzisti.
Non è affatto vero che in Italia ognuno si fa i cazzi suoi. C'è tantissima gente che lavora onestamente, anche nel settore pubblico, possibilmente "coprendo" le mancanze altrui. Il qualunquismo lo trovo fuori luogo.
Non apprezzare il modo di vita dei giapponesi non significa affatto essere contenti dei furbi e dei fancazzisti.
Diciamo che, parlo per me, sarebbe auspicabile una società in cui non ti venga richiesto di annullarti totalmente per il lavoro, ma che attraverso un lavoro "sopportabile" ti consenta di vivere a pieno anche le tue passioni.
Il modello giapponese credo cha abbia la massima realizzazione pratica in Nord Corea. Suggerirei agli entusiasti dello stacanovismo, dell'ordine, della pulizia, della disciplina, di farci un pensierino.
Poi ritengo pure che si possa avere buoni servizi (e noi qualcuno lo abbiamo, come il Sistema sanitario - con alcune pecche, ma assicura a tutti l'accesso alle cure mediche), l'efficienza ecc…, anche senza aderire a modelli sociali così alienanti.
Re: Non c'è limite al peggio
Cioè, per te o tutto o niente. O ti annulli totalmente oppure nun fai nu cazz, truffi, violi tutte le regole possibili, fai il furbi in tutte le occasioni ecc…uglygeek ha scritto:Vie di mezzo in realtà non ce ne sono, o l’individuo paga un prezzo in nome della collettività oppure non lo paga e poi paga le conseguenze. Quante volte ho sentito italiani lamentarsi perché in Svizzera, ad esempio, sono troppo pignoli e non si può guidare come si vuole strafottendosene del codice stradale?Burano ha scritto:Una via di mezzo?
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
Ed in Italia sarebbe così? Tutti tutti?
Re: Non c'è limite al peggio
Cioe', tra Giappone e Italia non ci sono vie di mezzo?uglygeek ha scritto:Vie di mezzo in realtà non ce ne sono, o l’individuo paga un prezzo in nome della collettività oppure non lo paga e poi paga le conseguenze. Quante volte ho sentito italiani lamentarsi perché in Svizzera, ad esempio, sono troppo pignoli e non si può guidare come si vuole strafottendosene del codice stradale?Burano ha scritto:Una via di mezzo?
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
Gli Stati Uniti sono uguali al Giappone o all'Italia?
E Regno Unito? Germania? Svezia? Canada?
Re: Non c'è limite al peggio
Che questa sia la cifra di molti italiani, e del rapporto che essi hanno, di fondo, con lo stato, sono molto d'accordo.uglygeek ha scritto: In Italia ognuno fa i cazzi suoi e cerca di lavorare il meno possibile e prendere il più possibile dallo stato.
Re: Non c'è limite al peggio
La Nord Corea c’entra zero con il Giappone. Ma proprio zero. Avessi detto Sud Corea, si poteva discutere, ma il fatto che tu abbia citato un posto dove vige una dittatura sanguinaria e le persone muoiono di fame mi fa capire che non sai proprio quello che stai dicendo.tim drake ha scritto:Ma che stai a di?uglygeek ha scritto:No, è che l’idea che la gente ha dello stato e della comunità ha conseguenze.
In Giappone il bene collettivo e aziendale viene prima del bene individuale. Risultato: lavoreranno anche un sacco ma funziona tutto, è tutto pulito, c’è poca criminalità, se crolla un ponte lo ricostruiscono in un mese.
In Italia ognuno fa i cazzi suoi e cerca di lavorare il meno possibile e prendere il più possibile dallo stato. Risultato: la gente crede di vivere bene ma poi non funziona niente, vengono giù i ponti, se c’è un terremoto crolla tutto e non si ricostruiscono le città, c’è spazzatura ovunque, chi può lascia il paese...
Dove si viva più felici, questo non lo so. Ma se non ci piace il modo di vita dei giapponesi per coerenza smettiamo di criticare gli italiani furbi e fancazzisti.
Non è affatto vero che in Italia ognuno si fa i cazzi suoi. C'è tantissima gente che lavora onestamente, anche nel settore pubblico, possibilmente "coprendo" le mancanze altrui. Il qualunquismo lo trovo fuori luogo.
Non apprezzare il modo di vita dei giapponesi non significa affatto essere contenti dei furbi e dei fancazzisti.
Diciamo che, parlo per me, sarebbe auspicabile una società in cui non ti venga richiesto di annullarti totalmente per il lavoro, ma che attraverso un lavoro "sopportabile" ti consenta di vivere a pieno anche le tue passioni.
Il modello giapponese credo cha abbia la massima realizzazione pratica in Nord Corea. Suggerirei agli entusiasti dello stacanovismo, dell'ordine, della pulizia, della disciplina, di farci un pensierino.
Poi ritengo pure che si possa avere buoni servizi (e noi qualcuno lo abbiamo, come il Sistema sanitario - con alcune pecche, ma assicura a tutti l'accesso alle cure mediche), l'efficienza ecc…, anche senza aderire a modelli sociali così alienanti.
Evidentemente l’idea che ci possa essere una cultura dove il bene collettivo viene prima del bene individuale ti è così aliena che pensi non possa esistere senza un controllo militare e la costante minaccia di morte. Il che dice tutto.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Non c'è limite al peggio
In realtà non c’è una vera via di mezzo perché anche il modo di vivere in Germania e Svezia è inaccettabile per molti italiani. Ad esempio negli Stati Uniti quasi tutti pagano le tasse, e chi non le paga rischia la prigione. O c’è senso dello stato o non c’è, non ci sono vere vie di mezzo.Lyndon79 ha scritto:Cioe', tra Giappone e Italia non ci sono vie di mezzo?uglygeek ha scritto:Vie di mezzo in realtà non ce ne sono, o l’individuo paga un prezzo in nome della collettività oppure non lo paga e poi paga le conseguenze. Quante volte ho sentito italiani lamentarsi perché in Svizzera, ad esempio, sono troppo pignoli e non si può guidare come si vuole strafottendosene del codice stradale?Burano ha scritto:Una via di mezzo?
Gli altri popoli sono tutti come i giapponesi o come gli italiani?
In Italia pensa così la maggioranza della popolazione, la trovo una cosa pessima. Il Giappone cosa c'entra? Boh.
Gli Stati Uniti sono uguali al Giappone o all'Italia?
E Regno Unito? Germania? Svezia? Canada?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Non c'è limite al peggio
Mah..tendo a dare ragione ad ugly. Intanto la nord Corea col Japan non c'entra proprio un tubo. Li c'è una dittatura sanguinaria dove il popolo fa la fame e il capo è ricco sfondato. In Giappone il popolo è ricco e la società pure. E mi fa ridere che parlano pure di crisi essendo la 2 o 3 economia mondiale.
E poi mi fa sempre molto ridere questa moda imperante del Giappone che c'è da noi.
Tutti a dire "ah ma dovremmo impaare da loro, dalla loro educazione, dal loro senso civico" e le stesse persone dopo 5 minuti ti passano davanti alla posta.
Ma lasciamo andare, via.... non saremo mai cosi. Accontentiamoci di quello che siamo, cercando però di pensare un po' meno a fare i furbetti, se possibile.
E poi mi fa sempre molto ridere questa moda imperante del Giappone che c'è da noi.
Tutti a dire "ah ma dovremmo impaare da loro, dalla loro educazione, dal loro senso civico" e le stesse persone dopo 5 minuti ti passano davanti alla posta.
Ma lasciamo andare, via.... non saremo mai cosi. Accontentiamoci di quello che siamo, cercando però di pensare un po' meno a fare i furbetti, se possibile.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Non c'è limite al peggio
minchia ma nel 2019 ancora trovate uffici postali senza numerini per la coda?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio
Non me ne parlare. Stanno ristrutturando l'ufficio postale centrale a Foligno ( durerà alcuni mesi) e ora hanno allestino un grosso container nel parcheggio antistante l'ufficio postale causando:Rosewall ha scritto:minchia ma nel 2019 ancora trovate uffici postali senza numerini per la coda?
1. Intasamento della via, code sesquipedali a causa dello spazio ristretto e della presenza di un'unica macchinetta distributrice di numerini, un solo numero per tutte le operazioni
2. Intasamento dei parcheggi limitrofi causa occupazione del parcheggio principale da parte del container
3. Intasamento degli altri uffici postali del centro storico
Il tutto in Estate, con sì qualche cliente in meno ( ma non ora ancora ) ma con temperature elevate.
Per me non particolari problemi, raggiungo l'ufficio in bicicletta ed ho un abbonamento che mi permette comunque di evitare la coda, ma i disagi sono notevoli con UN SOLO numero per tutti i servizi. Ed inoltre 5 operatori invece dei 14 che c'erano precedentemente in ufficio.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Non c'è limite al peggio
ma voi siete matti
l'app migliore del decennio
https://apps.apple.com/it/app/ufficio-p ... d781421802
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Re: Non c'è limite al peggio
ma infatti, stavo giusto per scriverglielo
Vedo dall'app che a Foligno c'è un ufficio postale che permette di prenotare. Ok, non quello in centro ma non è New York.
Vedo dall'app che a Foligno c'è un ufficio postale che permette di prenotare. Ok, non quello in centro ma non è New York.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Non c'è limite al peggio
fra l'altro io non l'ho mai usata ma dev'essere splendido passare davanti a tutti gli "anziani" (cinquantenni, in realtà) analfabeti informatici che ti insultano.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio
Gentile Cliente WIND le ricorda che a bordo è possibile chiamare a 4 euro/min e ricevere telefonate a 2 euro/min. Il prezzo per ogni SMS inviato è pari a 1 euro e navigare in Internet costa 25 euro a MB. Qualora non riuscisse ad utilizzare il servizio dati all'estero, verifichi di aver impostato correttamente sul suo telefonino l'APN internet.wind. Per info visiti il sito wind.it
Naturalmente credito prosciugato senza accorgermene.
(Stando in Italia)
Naturalmente credito prosciugato senza accorgermene.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Lonate-Pozzolo?tennisfan82 ha scritto:La capitale morale...
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento