tennisfan82 ha scritto:La vicenda Pamela Prati è meravigliosa
Meravigliosa
Io che ho ribrezzo per qui programmi, e non capisco cosa importi se una ex subrettona si sposa, non ho potuto sottrarmi. Poi ho letto il titolo sul telefono “Caltagirone non esiste” bellissimo.
Leggevo oggi i compensi dei conduttori tv: fazio crocifisso per 2,2 milioni l’anno per trasmissioni di per trasmissioni di successo e garbate, per dire, Bonolis prende 10 milioni l’anno per trasmissioni che sono cacca pura, stessa cifra per la De Filippi 6 milioni per la d’urso .
I valori I mercato sono questi.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Facendo zapping mi soffermo sulla D'Urso, subito attratto dal cambiamento fisico, ero rimasto alle luci che la tenessero giovane e me la ritrovo invecchiata di botto.
C'era seduta una tipa e parlavano in modo grave, serio, quella seduta era triste e una volta su due rispondeva non so.
Da quello che ho capito parlavano di truffe, false persone che dicono ti vogliono conoscere, gli piaci, ma non si fanno mai vedere e ti scrivono, rinviano gli appuntamenti, ma non chiedono soldi quindi non capivo.
Poi la tipa triste dice che lei è stata 10 anni in attesa di vedere quello che considerava il fidanzato, con cui chattava ma che non esisteva.
Cambiato subito canale.
Ho capito di aver perso tempo che potevo dedicare a guardare il soffitto, sarebbe stato più interessante.
Come mi sento a disagio ora perché ho perso tempo a scrivere di questa follia.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
Fino a luglio dello scorso anno passavo almeno una domenica pomeriggio al mese a fare compagnia alla mia mamma, che da allora non c'è più, guardando con lei Domenica Live, avrei potuto darvi lezioni a tutti sul gossip, in particolare sul Dott. Lemme, ora mi rifiuto anche di leggere una sola riga su Mark Caltagirone, so più o meno chi è (o chi NON è, sarebbe più corretto) per le battute che circolano su facebook. Pamela Prati mi faceva cacare anche da giovane, un quarto di bue di una volgarità estetica ignobile.
balbysauro ha scritto:ma poi perchè questo nome da mafioso di brooklyn?
in alternativa
perchè questo nome da palazzinaro romano?
almeno li scelgano bene i nomi finti
un doppio cognome nobile, un richiamo a qualche papa
Appunto perche' volevano far credere che fosse in qualche modo imparentato con la ricca e potente famiglia dei Caltagirone.
Leggo sempre Dagospia e ho seguito la vicenda da li', e devo dire che vedere queste persone che vanno in tv e si inventano una quantita' enorme di bugie e' uno spettacolo insieme orripilante ed affascinante. Che ci sia un sottobosco del mondo del gossip con personaggi che inventano bugie per finire sui giornali ed in tv ci sta, e' sempre capitato, ma qui si sono raggiunti livelli inquietanti. E' stato divertentissimo quando una delle manager alla domanda "Ma dov'e' adesso Mark Caltagirone?" non sapendo dove metterlo in modo che i giornalisti non potessero cercarlo lo ha piazzato in Libia senza sapere che proprio in quei giorni la guerra civile aveva quasi raggiunto Tripoli
E' proprio come un film dell'orrore, e' la menzogna cosi' aperta ed evidente ed illimitata che mi fa orrore.
Qui mentono tutte, e' chiaro. Ma pare che in realta' ci sia davvero questo fenomeno di fidanzati 'virtuali' che non esistono e che furbacchioni (o a volte malati o malate di mente) creano sui social media riuscendo ad intrappolare poveri uomini o piu' spesso donne fragili e sole, costruendo storie d'amore virtuali che durano anche anni. Spesso riescono anche a spennare la vittima di ogni suo avere.
Un'altra cosa per cui dobbiamo ringraziare internet.
Ultima modifica di uglygeek il ven mag 24, 2019 5:51 pm, modificato 1 volta in totale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Comunque a me sembra abbastanza palese che almeno anche in Mediaset sapessero più o meno tutti della montatura, e, chissà, per aiutare la prati coi suoi debiti le avrebbero retto il gioco anche mandando in onda un matrimonio finto. Poi però è arrivato D’Agostino a rompere il giocattolo dando tutte le prove dell’inesistenza del mitico mark Caltagirone . Ma queste trasmissioni hanno trovato nuova linfa, consentendo ospitate - dietro cachet - alle tre “truffatrici”. Addirittura una dopo confessione e ammissione di essere sposata da 10 anni con un uomo che non esiste (ma che avrebbe visto solo una volta da lontano ) aveva chiesto di espiare le sue colpe entrando nella casa del Grande Fratello, e la D’urso era già pronta a farla entrare. Anche qui nuovo intervento di Dagospia a rompere le uova nel paniere. Allora si continua con ospitate, confessioni assurde e non credibili... Insomma: monnezza televisiva allo stato puro...
Eppure non ho visto una puntata di Game of Thrones, ma non mi perdo un episodio di questa cosa qui
Ultima modifica di paoolino il ven mag 24, 2019 9:53 pm, modificato 1 volta in totale.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Oggi a lavoro non parlavano d'altro (specie le donne e i gay, ma non solo) di questa cosa della Prati. Non capisco sinceramente come sia possibile interessarsi a una cosa del genere, ma vabbè, se c'è gente che parla del menisco di Minzikinovic come della cosa più importante della vita ci può essere anche chi parla da mattina a sera di Mark Caltagirone.
Peraltro secondo me erano tutti d'accordo, compresa mediaset. Non sanno più cosa inventarsi.
La Prati non mi è mai stata simpatica, usando un eufemismo. Brutta di viso anche ai suoi bei di, era però molto fisicata. Alcune foto nude di 40 anni fa mi ingrifarono assai. Per il resto disgustorama su tutta la linea.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Non ho parole.
Un uomo crolla a terra agonizzante e poi muore per un infarto e la gente si fotografa e lo fotografa intralciando anche i soccorsi.
Vedrete le foto, presumo, nei profili social.
Tristezza.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Non ho parole.
Un uomo crolla a terra agonizzante e poi muore per un infarto e la gente si fotografa e lo fotografa intralciando anche i soccorsi.
Vedrete le foto, presumo, nei profili social.
Tristezza.
Che dire, spero che si ritrovino la casa in fiamme, con la folla che fa la fila per scattarsi un selfie.
Anche se in un mondo perfetto, sarebbe arrivata la polizia a prenderli a calci.
O l'ambulanza avrebbe evtato di scansarli. Passandoci direttamente sopra.
p.s. ma l'omissione di soccorso non esiste? identificarli e multarli non si può?
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
“Mi spiace moltissimo per le polemiche di questi giorni. Io come i tutti i cristiani sono convinto che ogni uomo sia composto da corpo e da anima. Credo che la cosa più importante sia salvare l’anima e che la cosa più bella che si possa fare per un defunto sia pregare per lui. La mia volontà è stata male interpretata”.
Così il senatore della Lega, Simone Pillon, a ‘Uno, nessuno, 100Milan’ su Radio 24, commenta il suo post dopo la morte del giornalista Vittorio Zucconi dove dichiarava: ‘Prego per lui, perché al di là delle inutili e faziose celebrazioni di Repubblica, si salvi l’anima. Ora, dove si trova, vede tutto più chiaramente’. “Le mie povere preghiere saranno inutili – continua a Radio 24 - però credo di aver fatto un bel gesto nei confronti di un avversario. Credo che la cosa più bella che uno possa fare sia affidare l’anima al buon Dio. Se la cosa non è stata gradita mi spiace”.
Pillon torna poi a parlare dei recenti fatti che hanno portato lo Stato dell’Alabama ad abrogare la legge sull’aborto: “In Alabama, che non mi risulta che sia uno Stato del terzo mondo, con tutta serenità hanno abrogato la legge che permetteva l’aborto. E ho visto che il Missouri ha seguito subito l’esempio dell’Alabama. Se uno Stato, che tra i primi aveva introdotto la possibilità di abortire legalmente ora fa marcia indietro, significa che c’è una diffusa coscienza e conoscenza, attraverso strumenti scientifici, che quello è un bambino e non grumo di cellule, come qualcuno pensava. – e il senatore conclude a Radio 24 - Dall’altra parte ormai abbiamo tutti gli strumenti contraccettivi che servono per prevenire una gravidanza indesiderata. Quindi cominciamo a fare pesare sulla bilancia il diritto alla vita di quella creatura”.
Non e' vero che in Alabama abbiano davvero abrogato la legge sull'aborto, ma hanno fatto proposte di legge molto restrittive, che vanno contro una decisione della corte suprema quindi sono per ora inapplicabili. La legge dell'Alabama e' talmente assurda che dice piu' o meno che 'L'aborto e' legale solo fino a quando la donna si accorge di essere incinta". Da quel momento sarebbe illegale.
Non e' certo vero che l'Alabama non sia uno stato del terzo mondo, lo e' in quasi tutti i sensi, anche come economia. Basta pensare che in diverse contee dell'Alabama non ci si puo' piu' sposare: come reazione alla legalizzazione delle nozze gay, non potendo fare differenze hanno deciso che li' non si sposa piu' nessuno, nemmeno le coppie etero. Speriamo che Pillon si trasferisca in Alabama.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Follia.
E' inconcepibile che uno stato civile possa rendere legale una cosa del genere.
E' follia che nessuno abbia davvero aiutato questa ragazzina, che la sua vita sia stata rovinata da un bastardo, che l'eutanasia diventi l'unica soluzione.
Dopo la sua esperienza drammatica, Noa aveva scritto un libro “Winning or Learning” sulla sua lotta contro i disturbi che la distruggevano dopo lo stupro subito da piccola. L’aveva scritto per aiutare altri giovani in condizioni di vulnerabilità, lamentando che in Olanda non ci siano strutture specializzate dove gli adolescenti possano ottenere supporto fisico o psicologico in casi simili.
Ecco la follia.
E' una notizia che mi lascia amareggiato. Molto amareggiato.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Per me l'eutanasia dovrebbe essere un diritto minimo di ogni essere umano in quanto tale, al pari di quello al lavoro. Detto questo il caso è talmente drammatico e specifico (in lack of a better word) da non poter essere preso a parametro per legittimare nessuna posizione sull'argomento, né pro né contro.
Eutanasia alla 17enne olandese? Cosa sappiamo fino ad ora
04 Giugno 2019
La tragica storia della 17enne Noa Pothoven sta facendo il giro del mondo: anoressia, due violenze sessuali subite da bambina e un male di vivere che l’ha portata, giovanissima, e dopo un libro di successo che raccontava il suo tormento, a scegliere di porre fine alla sua esistenza con l’eutanasia.
Una tragedia privata che solleva, tuttavia, una serie di interrogativi di interesse pubblico. La stampa italiana, e poi quella internazionale, hanno dato ampio risalto alla vicenda mentre quella olandese sembra averla ignorata, per rispetto alla giovane deceduta oppure per altre ragioni.
Le principali testate italiane, hanno ripreso tutte -senza alcuna esclusione- la storia. Repubblica titola: “Eutanasia a 17 anni dopo lo stupro, la morte di Noa Pothoven scuote l’Olanda” mentre Annalisa Grandi, sul Corriere della Sera, scrive “La ragazza ha chiesto e ottenuto di essere sottoposta all’eutanasia, e la legge olandese lo consente. Era stata violentata da bambina. In un post il messaggio di addio”. Anche l’ANSA parla della vicenda, così come la Stampa, che scrive “La giovane è morta domenica in casa con l’assistenza medica fornita da una clinica specializzata”.
La notizia è diventata virale in fretta anche in altri paesi e se in Italia ha scatenato una feroce discussione sui social, tra i sostenitori del diritto alla dolce morte e i “pro life”, altrove vengono aggiunti altri dettagli. Euronews, ad esempio, parla di un tribunale a l’Aja che avrebbe dato il via libera alla richiesta di eutanasia.
La stampa olandese non ne parla
La vicenda puo’ apparire verosimile ma un dettaglio appare evidente: oltre all’account Instagram della sfortunata giovane, fonte della notizia sono solo due giornali dello stesso gruppo editoriale, il portale del quotidiano nazionale AD e quello del quotidiano locale Gelderlander. La notizia, quindi, ha una sola fonte. Su portali nazionali olandesi di tv e quotidiani (NOS, RTL, Telegraaf o Volkskrant) non c’è traccia della vicenda.
La spiegazione possibile è che trattandosi di una dolorosa storia privata, la stampa olandese abbia scelto -ad eccezione di AD- di rispettare il lutto della famiglia. Eppure la stampa internazionale ha posto l’accento sull’eutanasia praticata ad una minorenne, un aspetto -certamente- di rilevanza pubblica. Allora, perchè la stampa olandese ha ignorato la vicenda mentre all’estero impazza il dibattito?
Cosa hanno scritto, davvero, AD/Gelderlander?
Stando ai giornali italiani la questione centrale è l’eutanasia ma tanto su AD quanto su Gelderlander non si parla esplicitamente di dolce morte. Il paradosso, insomma, è che la stampa estera -citando, tra l’altro, proprio il quotidiano di Rotterdam come fonte- parli di eutanasia quando AD non ne fa menzione in maniera esplicita. AD, inoltre, parla dell’ospedale allestito in casa ma il dettaglio che l’ospedale fosse stato allestito per l’eutanasia, riportato dai media italiani, non è presente nell’articolo in olandese,
Come fonte originale era stato citato il quotidiano Gelderlander che il 1/12/2018 aveva raccontato la storia di NOA, titolando: “Noa (16) non ne puo’ più della sua vita a pezzi”.
Nell’articolo si parla del suo libro “Winnen of leren”, degli abusi sessuali nascosti per molto tempo, dell’anoressia e della sua fatica di vivere. Ma l’unico accenno esplicito all’eutanasia è stata la sua visita nel 2018 al Levenseindekliniek, un centro a l’Aja specializzato nella dolce morte. Era stata lì senza che i genitori lo sapessero ma aveva ricevuto risposta negativa: i medici non avrebbero acconsentito ad aiutarla a morire perchè troppo giovane, scriveva Gelderlander.
Quindi una richiesta di eutanasia negata a dicembre, sarebbe stata poi accolta a maggio? Possibile ma di questo, in nessuno dei due articoli c’è traccia.
Nel pezzo del Gelderlander viene raccontato l’inferno che ha passato Noa: “Noa è stata ammessa molto spesso negli ultimi anni, in ospedali e centri specializzati. Con orrore, ripensa ai trattamenti sanitari obbligatori[…] Le misure coercitive sono umilianti, dice Noa. Non dimenticherà mai come è stata portata alla corte di Arnhem, dove i giudici hanno deciso l’ammissione forzata in un centro di cura […] Il giudice l’ha fatta ammettere in un istituto nell’Achterhoek per sei mesi. “È un inferno”, dice. Il suo internamento è stato deciso per impedire che si suicidasse. Il trattamento della sua anoressia arriva in secondo piano. Nel frattempo, Noa continua a lasciarsi morire di fame. L’internamento di un mese non aiuta. Sarà trasferita in un istituto nella regione di Arnhem.[…]”
La stampa internazionale, dove ha trovato le informazioni? La fonte “zero” in inglese
Mentre scriviamo non sappiamo se davvero a Noa sia stata praticata l’eutanasia oppure se le cagionevoli condizioni di salute che anni di denutrizione e di anoressia, le siano state fatali negli ultimi giorni della sua vita. Non sappiamo, insomma, se si sia lasciata morire di fame oppure se i medici le abbiano iniettato un mix letale di barbiturici per rispettare le sue volontà. Gli unici due articoli in olandese non chiariscono la questione e il post su Instagram (nel frattempo rimosso dal social network) con il suo testamento lascia aperta la questione.
Il primo portale internazionale a riprendere la notizia in inglese è stato il Daily Mail, alle 15 del pomeriggio del 4 giugno, mentre la notizia originale è stata pubblicata in olandese da AD la scorsa domenica. Via via gli altri media hanno ripreso la storia con il portale La Repubblica il primo, in italiano, alle 16.
Tutti i portali internazionali parlano, quindi, di eutanasia ad eccezione del Daily Mirror che scrive “si è lasciata morire di fame”, specificando che le cause del decesso non sono note.
Conclusione
Alla giovane Noa Pothoven, 17anni, è stata praticata l’eutanasia? Allo stato attuale non c’è alcuna informazione che possa stabilirlo in maniera definitiva nonostante i titoli della stampa internazionale. Le precarie condizioni di salute e il no ricevuto lo scorso anno alla richiesta di eutanasia, in assenza di altre fonti oltre ad AD, possono far pensare che la giovane sia morta per denutrizione.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
“Volevo morire. Non ne potevo più di vivere. Per anni sono passata da un ospedale all’altro a causa di gravi problemi psichici. Depressione,tentativi di suicidio, anoressia, autolesionismo. Trenta ricoveri in centri specializzati dove indossavo solo un abito di una stoffa che non si poteva strappare. Disperata, mi sono rivolta alla Clinica per la fine della vita chiedendo l’eutanasia. Mi hanno risposto di no perché sono troppo giovane: devo superare il trauma a causa di una violenza subita con un completo tragitto di cura, sino a quando il mio cervello sarà completamente sviluppato, non prima dei 21 anni». Chi parla è una ragazza olandese di 16 anni, Noa Pothoven,originaria di Arnhem, in una lunga intervista rilasciata algiornalista Paul Bolwerk, del quotidiano AD. La ragazza si mostra sdegnata e adirata per il rifiuto di essere assecondata nel suo desiderio di morte in un Paese conosciuto nel mondo proprio come patria dell’eutanasia. Proprio per questo, che le sia stata rifiutata è un fatto da rimarcare.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Repubblica rettifica. Aggiornamento 5 giugno ore 10: rispetto a una precedente versione di questo articolo, è stata aggiunta la seguente frase: "Secondo quanto riferiscono i media olandesi, la ragazza aveva chiesto l'eutanasia di Stato, legale nei Paesi Bassi, ma i medici incaricati di esaminare il suo caso l'avevano respinto, in virtù della giovane età e del problema psichiatrico alla fonte. Noa è stata indirizzata verso psicoterapie e la sua richiesta rinviata al compimento dei 21 anni per una nuova eventuale valutazione dell'eutanasia. Ma lei non ce l'ha fatta ad aspettare e ha scelto di morire a casa".
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Certo fa riflettere il pensiero che a molti nel 2019 dia ancora fastidio l'idea che un essere umano debba essere lasciato libero di decidere che fare della propria vita. Non mi riferisco a questo episodio specifico che si è capito non c'entrare, dico in generale.
Forse ci vorrebbero una decina di casi tipo Monicelli per smuovere qualcosa.
Certo fa riflettere il pensiero che a molti nel 2019 dia ancora fastidio l'idea che un essere umano debba essere lasciato libero di decidere che fare della propria vita. Non mi riferisco a questo episodio specifico che si è capito non c'entrare, dico in generale.
Forse ci vorrebbero una decina di casi tipo Monicelli per smuovere qualcosa.
È un argomento spinoso, più lo approfondisco più non riesco a farmi un’idea precisa.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Secondo me il modello olandese/svizzero funziona egregiamente. Non ho approfondito più di tanto ma mi pare di aver capito che c'è una commissione medica che valuta ogni caso con cognizione di causa e dà il consenso solo dopo che tutte le altre strade non hanno sortito benefici. La prova che funzioni bene è proprio la rarità estrema dei casi limite controversi, quasi mai si ha notizia di episodi di questo tipo (che infatti sembra infondato).
Io il dolore lo tollero malissimo, anche un pizzicotto mi fa saltare dalla sedia. Non oso immaginare cosa debba voler dire conviverci 24 su 24 ma so che io non resisterei mai. Non capisco perchè si debba giungere a costringere le persone a gettarsi dalla finestra quando potrebbero vivere gli ultimi attimi della loro esistenza in serenità.
Anziché licenziare chi non ha controllato la notizia.
Bene così.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Ivrea, tabaccaio uccide un ladro. Spara sette colpi. I pm indagano per eccesso legittima difesa “a sua garanzia”
Tre ladri incappucciati hanno provato ad assaltare una tabaccheria e il titolare, che abita sopra il locale, è uscito con la pistola. Il tabaccaio, Marcellino Iachi Bovin, di 67 anni, trovandosi davanti ai malviventi armati di piede di porco, avrebbe sparato sulla soglia nel negozio almeno sette colpi, uccidendo uno dei ladri, di 24 anni. I due complici sono riusciti a fuggire. È successo nella notte, intorno alle tre, a Pavone Canavese, alle porte del quartiere San Bernardo di Ivrea.
La vittima, un incensurato originaria della Moldavia, era già morta prima dell’arrivo dell’ambulanza. Il tabaccaio è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Secondo il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando in questo caso “si potrebbero applicare le nuove norme sulla legittima difesa, “ma noi lavoriamo su ipotesi. Qui c’è stata un’aggressione, un furto in attività commerciale. La persona è intervenuta armata, ora dobbiamo capire come si siano svolte le cose”.
Questa mattina è stato ascoltato dal pubblico ministero Giuseppe Drammis e dal procuratore. Durante l’audizione, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Il procuratore ha dichiarato che l’uomo è stato indagato “per garantirgli il diritto della difesa e la presenza di un avvocato”, aggiungendo che “non si tratta di criminalizzare nessuno, ma di capire come sono andati i fatti. Siamo rimasti d’accordo che la prossima settimana ci spiegherà come sono andate le cose”.
Meloni: "la difesa è sempre legittima"
Il capitano: #iostocoltabaccaio
Detto che il problema è quello dei furti e di chi li subisce.
Ma autorizzare il Far West è una piega pericolosissima.
Avallata dall'intelligente Salvini.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
