Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, un minimo di gentilezza, chiamare un taxi o far andare in bagno o una mappa etc. Son cose che costano praticamente zero e lavori anche sull’immagine della intera città.
Se volete farlo in incognito, vedrete che sono cose normali.
Dormire senza essere notato non credo.
Negli hotel piccoli si conoscono tutti i clienti in quelli grandi, ci sono le tessere magnetiche automatiche.
Poi, ok, tutto è possibile.
Per me nikognito è andato a dormire in un ostello, 12 o 13 per stanza non lo nota nessuno
Se volete farlo in incognito, vedrete che sono cose normali.
Dormire senza essere notato non credo.
Negli hotel piccoli si conoscono tutti i clienti in quelli grandi, ci sono le tessere magnetiche automatiche.
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Per me nikognito è andato a dormire in un ostello, 12 o 13 per stanza non lo nota nessuno
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Re: Non c'è limite al peggio
Sono certo invece che in molti hotel medio grandi si riesca a fare colazione a buffet gratis.
Due hotel 4* in cui vado a Torino non controllano la stanza e il nome quando si entra a fare colazione.
Credo che volendo anche in molti di quelli dotati di spa e piscina volendo siano facilmente accessibili questi servizi
Due hotel 4* in cui vado a Torino non controllano la stanza e il nome quando si entra a fare colazione.
Credo che volendo anche in molti di quelli dotati di spa e piscina volendo siano facilmente accessibili questi servizi
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio
che non ti permettono di vedere quante persone entrano in camera.alessandro ha scritto: in quelli grandi, ci sono le tessere magnetiche automatiche.
Ma anche senza dormire, io vado sempre a trovare persone in albergo senza che nessuno mi noti entrare o uscire, senza chiedere nulla. Ma anche la colazione al buffet (poi dopo ho pure chiesto di pagare, ma giusto perche' non voglio rubare, nessuno lo nota).
Tra l'altro poi, boh, per dire, spesso gli alberghi hanno locali interni aperti anche ai non clienti dell'albergo, locali dove bere, per esempio, non so, se voglio andare qui all'Hilton sul terrazzo a bere un buon cocktail devo pure entrare nella hall e prendere l'ascensore, se voglio andare a fare la sauna al Corinthia lo stesso. A quel punto sei nell'albergo nessuno sa chi sei, non e' che se ti siedi sul divano o chiami un taxi stanno a chiederti 'si, ma lo hai pagato il cocktail prima, sei cliente?'.
Poi certo, se vai vestito come un barbone in un 5 stelle, magari ti notano
Ma in un 4-5 stelle sei addestrato a essere servile, se non sei proprio super sospetto nessuno osa disturbarti, di certo non ti chiedono se sei un cliente, perche' se lo sei e ti incazzi per la domanda poi passi qualche guaio
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
3 giornalisti su 4 stanno sbagliando il nome di Stephen Hawking. Hawkins per Hawking. E stanno dicendo quanto sia importante ricordarlo. Ma almeno il nome!
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Re: Non c'è limite al peggio
Con un completo giacca camicia pantalone in buono stato (non è neanche più necessaria la cravatta), in una città grande è impossibile morire di fame. Ci sono talmente tanti eventi in cui ci si può imbucare...Nickognito ha scritto:
Poi certo, se vai vestito come un barbone in un 5 stelle, magari ti notano
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Re: Non c'è limite al peggio
su L'Espresso...
"Dopo il Gender è allarme streghe": la battaglia del neosenatore leghista nelle scuole
Sostenuto dal popolo del Family Day, che da oggi potrà rivendicare con orgoglio di avere in Parlamento uno dei suoi fondatori, Simone Pillon eletto in Senato tra le file della Lega annuncia quale sarà la sua prima battaglia: “Nelle scuole della mia Brescia, dopo il Gender, sono arrivati a imporre la stregoneria, ovviamente all'insaputa dei genitori. Appena insediato farò una interrogazione parlamentare su questa vergognosa vicenda”.
A memoria d' uomo per la prima volta entrerà nel Parlamento della Repubblica ufficialmente il tema della stregoneria. Anno 2018. Alla base dell’allarme scatenato dal neo-deputato un incontro degli alunni della scuola primaria di Mocasina una frazione del comune di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia con Ramona Parenza scrittrice, illustratrice ed esperta di Intercultura. Stando a quanto riporta una rivista di area cattolica gli alunni sarebbero stati sottoposti a «lezioni di stregoneria»: costretti a «bere pozioni magiche», a «dipingersi dei simboli sulle braccia» mentre venivano «invocati gli spiriti e regalati amuleti». Magia nera, condannata anche dal direttore di Radio Maria Padre Livio Fanzaga: “Il prete non può entrare in classe per fare le benedizioni ma si invitano le streghe. Queste praticanti dell’oscuro sono in connubio col diavolo”.
Ma cos’è successo veramente in questa scuola primaria del bresciano che conta circa 200 alunni? Lo spiega a L’Espresso la dirigente scolastica Sabina Stefano sorpresa dal clamore agitato da Pillon prima, Radio Maria dopo: “Non credevo esistesse ancora la stregoneria” scherza. “Questo è un progetto interculturale promosso dalla biblioteca civica e finanziato dal Comune, deliberato dal consiglio d’istituto e presentato ai genitori. Si raccontano “Le Fiabe e racconti dal mondo” dall’Afghanistan al Pakistan. L’obiettivo era la conoscenza di cultura altra rispetto quella occidentale, importante per il futuro dei bambini”.
E gli amuleti, gli spiriti, i simboli dipinti sulle braccia? “Il progetto prevedeva la drammatizzazione, l’interpretazione teatrale delle fiabe: un viaggio immaginario su una piroga, un piccolo libro sui cui scrivere la frase significativa di questo percorso, la consegna di una conchiglia. La signora si è vestita in costume tipico perché l’obbiettivo era la condivisione di una cultura altra”. Nessuna magia nera e nessuna strega dunque. La dirigente ha già annunciato azioni legali. E intanto la scrittrice Ramona Parenza si dice “Emotivamente a pezzi” costretta a rendere privato il proprio profilo Facebook dopo la moltiplicazione nel giro di pochissimi giorni di minacce e gli insulti “alla strega” con il tipico effetto valanga che la Rete produce: “Adesso ho paura”.
"Dopo il Gender è allarme streghe": la battaglia del neosenatore leghista nelle scuole
Sostenuto dal popolo del Family Day, che da oggi potrà rivendicare con orgoglio di avere in Parlamento uno dei suoi fondatori, Simone Pillon eletto in Senato tra le file della Lega annuncia quale sarà la sua prima battaglia: “Nelle scuole della mia Brescia, dopo il Gender, sono arrivati a imporre la stregoneria, ovviamente all'insaputa dei genitori. Appena insediato farò una interrogazione parlamentare su questa vergognosa vicenda”.
A memoria d' uomo per la prima volta entrerà nel Parlamento della Repubblica ufficialmente il tema della stregoneria. Anno 2018. Alla base dell’allarme scatenato dal neo-deputato un incontro degli alunni della scuola primaria di Mocasina una frazione del comune di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia con Ramona Parenza scrittrice, illustratrice ed esperta di Intercultura. Stando a quanto riporta una rivista di area cattolica gli alunni sarebbero stati sottoposti a «lezioni di stregoneria»: costretti a «bere pozioni magiche», a «dipingersi dei simboli sulle braccia» mentre venivano «invocati gli spiriti e regalati amuleti». Magia nera, condannata anche dal direttore di Radio Maria Padre Livio Fanzaga: “Il prete non può entrare in classe per fare le benedizioni ma si invitano le streghe. Queste praticanti dell’oscuro sono in connubio col diavolo”.
Ma cos’è successo veramente in questa scuola primaria del bresciano che conta circa 200 alunni? Lo spiega a L’Espresso la dirigente scolastica Sabina Stefano sorpresa dal clamore agitato da Pillon prima, Radio Maria dopo: “Non credevo esistesse ancora la stregoneria” scherza. “Questo è un progetto interculturale promosso dalla biblioteca civica e finanziato dal Comune, deliberato dal consiglio d’istituto e presentato ai genitori. Si raccontano “Le Fiabe e racconti dal mondo” dall’Afghanistan al Pakistan. L’obiettivo era la conoscenza di cultura altra rispetto quella occidentale, importante per il futuro dei bambini”.
E gli amuleti, gli spiriti, i simboli dipinti sulle braccia? “Il progetto prevedeva la drammatizzazione, l’interpretazione teatrale delle fiabe: un viaggio immaginario su una piroga, un piccolo libro sui cui scrivere la frase significativa di questo percorso, la consegna di una conchiglia. La signora si è vestita in costume tipico perché l’obbiettivo era la condivisione di una cultura altra”. Nessuna magia nera e nessuna strega dunque. La dirigente ha già annunciato azioni legali. E intanto la scrittrice Ramona Parenza si dice “Emotivamente a pezzi” costretta a rendere privato il proprio profilo Facebook dopo la moltiplicazione nel giro di pochissimi giorni di minacce e gli insulti “alla strega” con il tipico effetto valanga che la Rete produce: “Adesso ho paura”.
Re: Non c'è limite al peggio
Non voglio fare a tutti i costi il difensore di iniziative leghiste, ma a scuola primaria ci vanno bambini dai 6 ai 10 anni. A quell'età si è come una tazza di the, si prende acriticamente e inconsciamente tutto ciò che vi viene versato dentro. Bene fare conoscere "cultura altra", però è bene fare attenzione, non sono ancora persone adulte.
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Re: Non c'è limite al peggio
A 3 anni mia figlia "costringe" me, mia moglie, i nonni e via dicendo a drammatizzare qualsiasi cosa: oggi è Pocahontas, domani Oceania, poi Rapunzel, poi Cenerentola... e non mi pare che la sua psiche ne risenta. Per altro, mi chiedo se dovrei avere più paura della favola oceanica in cui abbondano spiriti e paganità assortite o della wasp Cenerentola (vedi mai che decida che da grande vuole fare la colf).
Maddai....
Maddai....
Re: Non c'è limite al peggio
Boh, io ricordo il mio primo campeggio, avevo solo 6 anni e mi ammisero solo perchè c'era anche mio fratello di 8 anni. Che dicevano che sennò ero troppo piccolo. Una sera ci ritrovammo davanti al falò e i due animatori, due ragazzi di poco più di venti anni (il frate era sceso in paese) si misero a raccontare storie dell'orrore. Beh, quella notte non ha dormito quasi nessuno, io compreso (ricordo bene che erano truci storie perlopiù di cannibalismo).
Allora non c'erano i comitati familiari, o perlomeno nessuno dei genitori di quei bambini ne faceva parte. Oggi forse ne scaturirebbe un vespaio.
Allora non c'erano i comitati familiari, o perlomeno nessuno dei genitori di quei bambini ne faceva parte. Oggi forse ne scaturirebbe un vespaio.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ricordo che una volta mia sorella invito' a una festa parrocchiale di halloween per bambini una sua amica vestita da strega. La tipa non c'era del tutto con la testa e fece divinazioni coi tarocchi ai bambini parlando loro di tutto, mille disgrazie e cose orribili che sarebbero capitate loro, serissima Un sacco di gente a piangere, prima che ce ne rendessimo conto.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma dai sono i genitori che stanno veramente fulminati e vedono pericoli ovunque (e gli insegnanti sono terrorizzati dai genitori); chiunque abbia a che fare con l'ambiente scolastico lo sa bene.ferryboat ha scritto:Non voglio fare a tutti i costi il difensore di iniziative leghiste, ma a scuola primaria ci vanno bambini dai 6 ai 10 anni. A quell'età si è come una tazza di the, si prende acriticamente e inconsciamente tutto ciò che vi viene versato dentro. Bene fare conoscere "cultura altra", però è bene fare attenzione, non sono ancora persone adulte.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma pensate agli alunni di tuborovescio che si beccano le canzoni di Umberto Tozzi...
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Re: Non c'è limite al peggio
paoolino ha scritto:Ma pensate agli alunni di tuborovescio che si beccano le canzoni di Umberto Tozzi...
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Re: Non c'è limite al peggio
Negli Stati Uniti da quando e' uscito Harry Potter 20 anni fa ci sono movimenti di genitori (e politici) che vogliono tenere i libri della Rowling assolutamente fuori da scuole e bibilioteche per paura che possano traviare i bambini. Ci sono stati roghi di libri di Harry Potter: http://theconversation.com/what-do-prot ... h-us-79327.scooter ha scritto:su L'Espresso...
"Dopo il Gender è allarme streghe": la battaglia del neosenatore leghista nelle scuole
Ripeto, roghi. (Come peraltro ci furono roghi dei dischi dei Beatles, negli Stati Uniti, faro di civilta').
Qui motivano le loro ragioni: http://www1.cbn.com/onlinediscipleship/ ... rry-potter
Sorprendentemente, ci sono proteste anche in Gran Bretagna ancora oggi: https://www.telegraph.co.uk/education/e ... craft.html. Anche li' genitori religiosi, cristiani e di altre religioni, vogliono bannare i libri di Harry Potter perche' accusati di glorificare la stregoneria. Alcuni insegnanti si sono sentiti dire dai bambini che non possono leggere quei libri perche' opera del diavolo.
Anche qui, l'Italia ne esce alla grande, della serie, se mi giudico mi deprimo, se mi confronto mi esalto.
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Re: Non c'è limite al peggio
ma per il ban un Avada Kedavra funziona, o rischia di uccidere anche il forumista?
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Re: Non c'è limite al peggio
Tu prova... tra qualche mese avrai il potereNickognito ha scritto:ma per il ban un Avada Kedavra funziona, o rischia di uccidere anche il forumista?
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Re: Non c'è limite al peggio
Mi hai regalato un corso contro le Arti Oscure?uglygeek ha scritto:Tu prova... tra qualche mese avrai il potereNickognito ha scritto:ma per il ban un Avada Kedavra funziona, o rischia di uccidere anche il forumista?
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Re: Non c'è limite al peggio
Ce n'e' bisogno?Nickognito ha scritto:Mi hai regalato un corso contro le Arti Oscure?uglygeek ha scritto:Tu prova... tra qualche mese avrai il potereNickognito ha scritto:ma per il ban un Avada Kedavra funziona, o rischia di uccidere anche il forumista?
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Re: Non c'è limite al peggio
e sei diventato cannibale?ferryboat ha scritto:Boh, io ricordo il mio primo campeggio, avevo solo 6 anni e mi ammisero solo perchè c'era anche mio fratello di 8 anni. Che dicevano che sennò ero troppo piccolo. Una sera ci ritrovammo davanti al falò e i due animatori, due ragazzi di poco più di venti anni (il frate era sceso in paese) si misero a raccontare storie dell'orrore. Beh, quella notte non ha dormito quasi nessuno, io compreso (ricordo bene che erano truci storie perlopiù di cannibalismo).
Allora non c'erano i comitati familiari, o perlomeno nessuno dei genitori di quei bambini ne faceva parte. Oggi forse ne scaturirebbe un vespaio.
perchè il pericolo paventato è questo: facciamo conoscere le altre culture e rischieremo che i nostri (vostri) figli diventino musulmani o streghe ( )
se non sei diventato cannibale, allora forse non è poi così pericoloso
addirittura c'è il rischio che sti poveri figli crescano con un po' di cultura e apertura mentale, sia mai
Re: Non c'è limite al peggio
Per riuscire ad avere apertura mentale c'è sempre tempo. A quell'età non sai chi sei e dove sei, chiunque ti può mettere in testa qualunque cosa, le capacità critiche e di difesa sono quasi nulle. Io per quell'età farei più attenzione prima di tutto a non fare danni, poi per lo sviluppo ci si pensa quando si è un po' più formati e meno vulnerabili.
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Re: Non c'è limite al peggio
se quelle storie avessero lasciato delle tracce di problemi nella tua mente, adesso saresti....balbysauro ha scritto:e sei diventato cannibale?ferryboat ha scritto:Boh, io ricordo il mio primo campeggio, avevo solo 6 anni e mi ammisero solo perchè c'era anche mio fratello di 8 anni. Che dicevano che sennò ero troppo piccolo. Una sera ci ritrovammo davanti al falò e i due animatori, due ragazzi di poco più di venti anni (il frate era sceso in paese) si misero a raccontare storie dell'orrore. Beh, quella notte non ha dormito quasi nessuno, io compreso (ricordo bene che erano truci storie perlopiù di cannibalismo).
Allora non c'erano i comitati familiari, o perlomeno nessuno dei genitori di quei bambini ne faceva parte. Oggi forse ne scaturirebbe un vespaio.
perchè il pericolo paventato è questo: facciamo conoscere le altre culture e rischieremo che i nostri (vostri) figli diventino musulmani o streghe ( )
se non sei diventato cannibale, allora forse non è poi così pericoloso
ah no, vabbe', non importa.
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Re: Non c'è limite al peggio
non credo tu sia un educatoreferryboat ha scritto:Per riuscire ad avere apertura mentale c'è sempre tempo. A quell'età non sai chi sei e dove sei, chiunque ti può mettere in testa qualunque cosa, le capacità critiche e di difesa sono quasi nulle. Io per quell'età farei più attenzione prima di tutto a non fare danni, poi per lo sviluppo ci si pensa quando si è un po' più formati e meno vulnerabili.
non lo sono neanche io, magari mi sbaglio
ma a occhio a quella età si è tranquillamente pronti a vedere che al mondo c'è qualcosa di diverso da noi, dalla nostra famiglia e tutto quello che ci circonda di solito
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Re: Non c'è limite al peggio
I bambini accettano le diversità meglio degli adulti.
Un bambino che ha in classe compagni neri, di altra religione, con disabilità fisiche o mentali crescerà senza paure preconcette, non dico che diventino tutti buoni e accoglienti ma non avranno atteggiamenti chiudi e spaventati.
Detto questo, la storia della stregoneria a calvagese è una roba ridicola. Ma avete presente delle mostruosità che si raccontano anche a bambini piccolissimi tradizionalmente?
Streghe bollite vive, lupi antropomorfi che divorano nonne e bambine, genitori che abbandonano bimbi nei boschi, maghe e streghe che fanno sortilegi e assoldano assassini...
Un bambino che ha in classe compagni neri, di altra religione, con disabilità fisiche o mentali crescerà senza paure preconcette, non dico che diventino tutti buoni e accoglienti ma non avranno atteggiamenti chiudi e spaventati.
Detto questo, la storia della stregoneria a calvagese è una roba ridicola. Ma avete presente delle mostruosità che si raccontano anche a bambini piccolissimi tradizionalmente?
Streghe bollite vive, lupi antropomorfi che divorano nonne e bambine, genitori che abbandonano bimbi nei boschi, maghe e streghe che fanno sortilegi e assoldano assassini...
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, le favole sono favole. Anche un bambino capisce che è fantasia e che nella realtà non apri la pancia al lupo e ne escono fuori la nonna e il cacciatore felici e contenti. Qui si stava parlando di un'altra cosa
Mi piace portare mia figlia al cinema per vedere qualche bel film, ogni tanto. Quando càpita qualche scena un po' così le sorrido e le dico: "Non ti preoccupare, non è vero nulla, è solo un film, una storia inventata".
Lei è molto amante degli animali e la portai così a vedere Hachiko, senza informarmi molto sulla trama del film, sapevo solo che riguardava il bel rapporto tra un cane e il suo padrone. Poco prima di andare, diedi però un'occhiata alla scheda del film e scoprii solo allora che raccontava una storia vera.
Durante le scene più strazianti, quando il cane andava tutti i giorni alla stazione ad aspettare il suo padrone, anche con il freddo, la pioggia e la neve e nonostante passassero i mesi, gli anni, vedevo la mia piccolina stringersi nella sua poltrona. Era incassata nelle spalle e gli occhioni sgranati. Le sorridevo, ma questa volta non potevo dirle: "Non ti preoccupare, tesoro.... è solo una storia inventata", lei lo sapeva che era tutto vero.
Mi sono sentito molto in colpa
Mi piace portare mia figlia al cinema per vedere qualche bel film, ogni tanto. Quando càpita qualche scena un po' così le sorrido e le dico: "Non ti preoccupare, non è vero nulla, è solo un film, una storia inventata".
Lei è molto amante degli animali e la portai così a vedere Hachiko, senza informarmi molto sulla trama del film, sapevo solo che riguardava il bel rapporto tra un cane e il suo padrone. Poco prima di andare, diedi però un'occhiata alla scheda del film e scoprii solo allora che raccontava una storia vera.
Durante le scene più strazianti, quando il cane andava tutti i giorni alla stazione ad aspettare il suo padrone, anche con il freddo, la pioggia e la neve e nonostante passassero i mesi, gli anni, vedevo la mia piccolina stringersi nella sua poltrona. Era incassata nelle spalle e gli occhioni sgranati. Le sorridevo, ma questa volta non potevo dirle: "Non ti preoccupare, tesoro.... è solo una storia inventata", lei lo sapeva che era tutto vero.
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Re: Non c'è limite al peggio
In realta' i bambini sono spesso molto piu' stronzi, cattivi e crudeli degli adulti proprio perche' hanno meno freni e filtri culturali.alessandro ha scritto:I bambini accettano le diversità meglio degli adulti.
Pero' e' vero che e' importante farli crescere con una mentalita' aperta a diverse culture.
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Re: Non c'è limite al peggio
uglygeek ha scritto:In realta' i bambini sono spesso molto piu' stronzi, cattivi e crudeli degli adulti proprio perche' hanno meno freni e filtri culturali.alessandro ha scritto:I bambini accettano le diversità meglio degli adulti.
Pero' e' vero che e' importante farli crescere con una mentalita' aperta a diverse culture.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ciccio che ci dici di Marielle?
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Re: Non c'è limite al peggio
uglygeek ha scritto:In realta' i bambini sono spesso molto piu' stronzi, cattivi e crudeli degli adulti proprio perche' hanno meno freni e filtri culturali.alessandro ha scritto:I bambini accettano le diversità meglio degli adulti.
Pero' e' vero che e' importante farli crescere con una mentalita' aperta a diverse culture.
diciamo che i bambini fanno più facilmente quello che vorrebbero fare gli adulti
Re: Non c'è limite al peggio
Ma non direi proprio. Caso mai è l'adulto socialmente problematico che legge in maniera distorta alcuni atteggiamenti dei bambini.uglygeek ha scritto:In realta' i bambini sono spesso molto piu' stronzi, cattivi e crudeli degli adulti proprio perche' hanno meno freni e filtri culturali.alessandro ha scritto:I bambini accettano le diversità meglio degli adulti.
I bambini non si pongono minimamente il problema della diversità, non hanno proprio nulla da accettare.
E' ancora il discorso della tolleranza, che vedo di là essere stato completamente travisato, ma me lo aspettavo
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Re: Non c'è limite al peggio
Madonna che pesantezza certi genitori.scooter ha scritto:su L'Espresso...
"Dopo il Gender è allarme streghe": la battaglia del neosenatore leghista nelle scuole
A tal proposito vi posto questo articolo apparso su linkiesta qualche tempo fa, per me emblematico:
http://www.linkiesta.it/it/article/2017 ... ito/35415/
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Re: Non c'è limite al peggio
ferryboat ha scritto: Mi sono sentito molto in colpa
secondo me non devi, non hai sbagliato. Quella di Hachiko poi è una bellissima storia, anche per dei bambini perchè trasmette dei messaggi molto forti. Ora non so quanti anni abbia tua figlia ma ai bambini non bisogna mai nascondere la verità, la vita è fatta anche di cose spiacevoli.
Le favole servono anche a questo, a spiegare ai bambini le brutture della vita (poi vabbè, le favole più famose parlano quasi sempre di morte ma son dettagli ... ).
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Re: Non c'è limite al peggio
Tralasciando le ovvie esperienze personali, ci sono centinaia di studi che mostrano come i bambini notino e reagiscano eccome alla diversita' (non solo razziale, basta essere obesi). Sono state mostrate reazioni del genere gia' a partire dai tre mesi di eta', figuriamoci.laplaz ha scritto: I bambini non si pongono minimamente il problema della diversità, non hanno proprio nulla da accettare.
Poi spesso si parla dei bambini come persone che non svilupperebbero nessun difetto, se non per colpa degli adulti. Come se potessero vivere in campane di vetro. Ci sono bambini che crescono razzisti con genitori del tutto non razzisti, ma che magari, che so, hanno solo amici bianchi. I bambini, senza gli adulti, sviluppano ben poco. Di certo non imparano la lingua del posto . I bambini notano la diversita' naturalmente (non sono ciechi, del resto), e, altrettanto naturalmente, vivono in una societa', ricevono molti input, e si sviluppano in questo modo (in tutti i sensi, positivi e negativi). Non e' che se nessuno invita loro ad essere razzisti, loro non lo diventino., Dipende dal contesto in cui sono, da molti fattori anche causali. Il motivo principale per cui non si diventa razzisti e' semmai l'insegnamento degli adulti
Poi se un bambino cresce in un ambiente dove 1 su 3 e' bianco, 1 nero e 1 asiatico, diventera' automaticamente meno razzista, perche' tutti sono per lui normali. Se invece non vede mai neri e gliene mettono in classe uno, automaticamente lui lo vede diverso e strano. Ovviamente la percezione aumenta se ne ha sentito parlare male da qualcuno.
Poi certo, magari non si pongono il problema, nel senso che prendono in giro il grasso o il nero senza porsi alcun problema.
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Re: Non c'è limite al peggio
Esatto. Non e' questione di razzismo, i bambini notano tutte le diversita'. Metti un bambino down all'asilo con altri bambini e vedrai se gli altri non lo notano.Nickognito ha scritto:Tralasciando le ovvie esperienze personali, ci sono centinaia di studi che mostrano come i bambini notino e reagiscano eccome alla diversita' (non solo razziale, basta essere obesi). Sono state mostrate reazioni del genere gia' a partire dai tre mesi di eta', figuriamoci.laplaz ha scritto: I bambini non si pongono minimamente il problema della diversità, non hanno proprio nulla da accettare.
Poi spesso si parla dei bambini come persone che non svilupperebbero nessun difetto, se non per colpa degli adulti. Come se potessero vivere in campane di vetro.
Noi nasciamo come animali geneticamente programmati per sopravvivere in un ambiente dove vige una dura competizione per ogni tipo di risorsa. Ad esempio la logica di un bambino, specie se piccolo, e' spesso quella di tenere per se' tutti i giocattoli e se possibile portare via i giocattoli agli altri bambini, l'egoismo e' innato.
Crescendo spesso i bambini "naturalmente', attaccano bambini piu' deboli, adottano la logica del branco per essere accettati dal gruppo.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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- Massimo Carbone
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Re: Non c'è limite al peggio
Io direi piuttosto che l'egoismo e' innato, ma anche l'altruismo, il notare la diversita' ma anche il reagire in modo diverso alla diversita'.
E' totalmente falso che il bambino non riconosca queste diversita' e che sia naturalmente 'buono', ma in un bambino ci sono diversi istinti contemporaneamente, sono presenti le idee di giustizia, di equita', di avidita', e cosi' via. In piu', un bambino vive sempre in una societa' e, come detto sopra, non e' influenzato solo dagli espliciti insegnamenti, ma anche in generale dal contesto (per cui avra' un comportamento diverso con i down, per dire, a seconda di quanto sia abituato a stare con loro fin da piccolo, al di la' di quello che facciano gli adulti).
Tra l'altro per me non e' nemmeno vero che un adulto vorrebbe fare come un bambino, ma si frena, sforzandosi. In genere molti adulti sono ormai condizionati da certi valori sociali e non hanno affatto voglia di prendere in giro un obeso o un down, proprio gli viene meno per istinto, a un certo punto. Poi dipende ovviamente chi.
Ovviamente certe costruzioni sociali razziste sono estranee al bambino, non e' che un bambino di 3 anni veda uno che si chiama Cohen e pensa 'giudeo di merda, mi hai ammazzato Cristo e rubato i soldi con le banche, non sei ariano come me'. Questo e' ovvio, questo lo si impara dagli adulti.
Poi certo, se si parla di esperienze personali, i miei problemi in societa' li ho avuti con i coetanei fino ai 13 anni, diciamo, dai 14 in poi la gente ha smesso di offendermi o minacciarmi. Ma altri hanno esperienze diverse, magari opposte.
E' totalmente falso che il bambino non riconosca queste diversita' e che sia naturalmente 'buono', ma in un bambino ci sono diversi istinti contemporaneamente, sono presenti le idee di giustizia, di equita', di avidita', e cosi' via. In piu', un bambino vive sempre in una societa' e, come detto sopra, non e' influenzato solo dagli espliciti insegnamenti, ma anche in generale dal contesto (per cui avra' un comportamento diverso con i down, per dire, a seconda di quanto sia abituato a stare con loro fin da piccolo, al di la' di quello che facciano gli adulti).
Tra l'altro per me non e' nemmeno vero che un adulto vorrebbe fare come un bambino, ma si frena, sforzandosi. In genere molti adulti sono ormai condizionati da certi valori sociali e non hanno affatto voglia di prendere in giro un obeso o un down, proprio gli viene meno per istinto, a un certo punto. Poi dipende ovviamente chi.
Ovviamente certe costruzioni sociali razziste sono estranee al bambino, non e' che un bambino di 3 anni veda uno che si chiama Cohen e pensa 'giudeo di merda, mi hai ammazzato Cristo e rubato i soldi con le banche, non sei ariano come me'. Questo e' ovvio, questo lo si impara dagli adulti.
Poi certo, se si parla di esperienze personali, i miei problemi in societa' li ho avuti con i coetanei fino ai 13 anni, diciamo, dai 14 in poi la gente ha smesso di offendermi o minacciarmi. Ma altri hanno esperienze diverse, magari opposte.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
A me m’hanno offeso e minacciato solo pochi giorni fa. Ora ha smesso solo perché è via
Tutto verde su tennistalker
Re: Non c'è limite al peggio
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... #cComments
Non so se sia peggio la truffa della bolletta a 28 giorni, la minkiata dell'AGCOM di obbligare gli operatori a riportarla a 30 senza sanare il passato e i contratti in essere, oppure la truffa "rielaborata" con l'aumento del canone mensile del 8,6% per recuperare i 2 giorni mancanti ogni mese
Non so se sia peggio la truffa della bolletta a 28 giorni, la minkiata dell'AGCOM di obbligare gli operatori a riportarla a 30 senza sanare il passato e i contratti in essere, oppure la truffa "rielaborata" con l'aumento del canone mensile del 8,6% per recuperare i 2 giorni mancanti ogni mese
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Re: Non c'è limite al peggio
Io davvero non so che problemi abbiano le compagnie telefoniche italiane.
Ho una scheda vodafone ceca, l'ho comprata diversi anni fa, semplicemente andando in un negozio e comprandola, 30 secondi, dopo chi che ho un numero che ricarico online e stop. Ricevo un sms con offerte circa una volta ogni 2 mesi, nessuna chiamata. Nessun cambiamento di contratto, nessun addebito extra. Posso cambiare tariffa con un click online, e stop.
In Italia a me serviva una scheda solo per usare il numero le poche volte che sono in Italia. Sono andaro dalla TIM e mi hanno detto 'mi spiace, o ti prendi anche un abbonamento internet o non ti diamo la scheda'. Sono andato da Vodafone e mi hanno detto lo stesso, aggiungendo 'in Italia non esiste altra opzione'. Sono andato da Wind e mi hanno detto 'no, invece e' possibile'. Per una scheda ho dovuto perdere tempo , che vogliono un documento. Non mi chiamano perche' ho disattivato le chiamate in entrata mentre sono qui, ma mi arrivano spesso SMS con offerte. Mi arrivano spesso addebiti di 2 Euro senza motivo, solo perche' ho una scheda. Non mi fanno fare le ricariche online, perche' non ho una carta italiana. Mi e' arrivato un SMS che diceva, abbiamo cambiato la tua tariffa, da adesso dovrai pagare di piu'. Stop. Quando non ho ricaricato per diverso tempo, mi e' arrivato un SMS due volte al giorno tutti i giorni ricordandomi di ricaricare, quando l'ho fatto l'SMS e' continuato ad arrivare per una settimana.
Ma che problemi hanno esattamente? Ma un competitor che fa fuori tutte queste compagnie non esiste?
Ho una scheda vodafone ceca, l'ho comprata diversi anni fa, semplicemente andando in un negozio e comprandola, 30 secondi, dopo chi che ho un numero che ricarico online e stop. Ricevo un sms con offerte circa una volta ogni 2 mesi, nessuna chiamata. Nessun cambiamento di contratto, nessun addebito extra. Posso cambiare tariffa con un click online, e stop.
In Italia a me serviva una scheda solo per usare il numero le poche volte che sono in Italia. Sono andaro dalla TIM e mi hanno detto 'mi spiace, o ti prendi anche un abbonamento internet o non ti diamo la scheda'. Sono andato da Vodafone e mi hanno detto lo stesso, aggiungendo 'in Italia non esiste altra opzione'. Sono andato da Wind e mi hanno detto 'no, invece e' possibile'. Per una scheda ho dovuto perdere tempo , che vogliono un documento. Non mi chiamano perche' ho disattivato le chiamate in entrata mentre sono qui, ma mi arrivano spesso SMS con offerte. Mi arrivano spesso addebiti di 2 Euro senza motivo, solo perche' ho una scheda. Non mi fanno fare le ricariche online, perche' non ho una carta italiana. Mi e' arrivato un SMS che diceva, abbiamo cambiato la tua tariffa, da adesso dovrai pagare di piu'. Stop. Quando non ho ricaricato per diverso tempo, mi e' arrivato un SMS due volte al giorno tutti i giorni ricordandomi di ricaricare, quando l'ho fatto l'SMS e' continuato ad arrivare per una settimana.
Ma che problemi hanno esattamente? Ma un competitor che fa fuori tutte queste compagnie non esiste?
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Re: Non c'è limite al peggio
Credo che fossimo gli unici ad avere fino al 2007 i costi per le ricariche...5 euro. Ci volle Bersani che in quell'occasione parve Cavour, tra quello e portabilità dei mutui. Incredibile.
Lo voglio rivedere, Fabio