ma figuriamoci, ci sono sempre altre possibilita'. Il problema e' che sono scomode e comportano spesso disagi notevoli. In tutto questo e' molto rilevante, spesso, la percentuale di case di proprieta'. E' difficile psicologicamente lasciare una casa di proprieta' dove si vive. E' difficile anche venderla, in certi casi. Se sei in affitto cambia molto. Lo stesso in luoghi soggetti al terremoto. Se la gente vive in casa di proprieta' non se ne va, nemmeno ristruttura la casa in sicurezza se non ha soldi. Rischia. Se sono in affitto, la gente se ne va in un posto vicino, in una costruzione diversa, poi il proprietario a quel punto deve ricostruire o vende a meno a qualcuno che poi ricostruisce. Certo, puo' finire che affitti a meno a chi rischia e paga di meno, ma la cosa in quel caso e' piu' cosciente e almeno lascia dei vantaggi.laplaz ha scritto: Ma io non credo proprio che la gente accampata lì sotto avesse molte altre possibilità.
E poi alcune palazzine se ho capito bene c'erano già ancora prima che venisse costruito il ponte.
Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
Cmq anche non pensando al ponte che cade io penserei anche che se c'è un incidente e una macchina finisce fuori strada ti potrebbe cadere da una 40ina di metri in testa o sulla tua casa o dove hai parcheggiato la macchina.
Proprio viverci non mi piacerebbe anche solo come sensazione, pur considerandolo un evento rarissimo
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Re: Non c'è limite al peggio
Nickognito ha scritto:Mr Moonlight ha scritto: pensavo Moon si riferisse al fatto che sembra parlino della tragedia come nulla fosse, 'vabbe' lo rifacciamo...'
Re: Non c'è limite al peggio
Ne dubito. Le prime cause civili saranno chiuse, se va bene, negli anni '30. In Italia ci vogliono in media 1000-1500 giorni per chiudere una causa civile normale, tipo lite tra vicini per un tubo rotto che fa danni nell'appartamento di sotto. Figuriamoci per una causa con molti miliardi di euro di danni, con Benetton che puo' avvalersi dei migliori avvocati del paese.laplaz ha scritto:Hanno il fiato sul collo di un bisonte incazzato, cosa vuoi che dicano?Mr Moonlight ha scritto:Ma quelli di autostrade che dicono che rifaranno il ponte in 5 mesi?? Solo a me fanno incazzare?
Si va alla battaglia legale, il governo non farà mai marcia indietro sulla revoca delle concessioni, e non è escluso che le condanne penali per chissà quali imputazione (ipotesi strage?) saranno pesantissime.
Senza parlare poi delle miriadi di cause civili che salteranno fuori. Atlantia a mio parere è sul baratro, destinata a scomparire.
Ultima modifica di uglygeek il gio ago 16, 2018 9:29 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non so come fosse. Io avevo scelto un appartamento con sopra la ferrovia. Era distante pochi metri, non sarebbe crollata su di me, ma il rumore c'era, la visione pure. Il treno per me e' piu' poetico, mi manca adesso il rumore dei treni che passa. Quando prendevo i treni e vedevo le case della gente del finestrino, li compativo. Abitando li' invece ero contento, non avevo macchine sotto la finestra, zero traffico, alberi, ma la ferrovia. Costava anche meno. Non so quindi come fosse. Il ponte era anche una bella struttura, francamente.maxredo ha scritto: Sarà bello aprire la finestra e vedere sopra un ponte e sentire il rumore delle macchine che sfrecciano? Anche solo come scelta di piacere non considerando l'evento "caduta del ponte" che ovviamenre è più importante.
Sugli anni 80 per me ha ragione Pitone, ma gli anni 80 sono il simbolo della selezione naturale, milioni di cretini che vivono come cicale senza accorgersene e mandano in rovina se stessi e i propri figli e nipoti Peraltro senza le conquiste sociali ne' degli anni 60-70 ma nemmeno degli ultimi 10.
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Re: Non c'è limite al peggio
In finanza le cose vanno più spedite che nelle aule di tribunale. Le prospettive sono tutto. Ed avere contro lo Stato intero non è simpatico per nessuno, le banche ci stanno molto attente a queste cose.uglygeek ha scritto:Ne dubito. Le prime cause civili saranno chiuse, se va bene, negli anni '30. In Italia ci vogliono in media 1000-1500 giorni per chiudere una causa civile normale, tipo lite tra vicini per un tubo rotto che fa danni nell'appartamento di sotto. Figuriamoci per una causa con molti miliardi di euro di danni, con Benetton che puo' avvalersi dei migliori avvocati del paese.laplaz ha scritto:Hanno il fiato sul collo di un bisonte incazzato, cosa vuoi che dicano?Mr Moonlight ha scritto:Ma quelli di autostrade che dicono che rifaranno il ponte in 5 mesi?? Solo a me fanno incazzare?
Si va alla battaglia legale, il governo non farà mai marcia indietro sulla revoca delle concessioni, e non è escluso che le condanne penali per chissà quali imputazione (ipotesi strage?) saranno pesantissime.
Senza parlare poi delle miriadi di cause civili che salteranno fuori. Atlantia a mio parere è sul baratro, destinata a scomparire.
Re: Non c'è limite al peggio
Infatti, Atlantia si appresta a chiedere lei i danni allo stato perche' le dichiarazioni del governo l'hanno fatta crollare in borsa.laplaz ha scritto:In finanza le cose vanno più spedite che nelle aule di tribunale. Le prospettive sono tutto. Ed avere contro lo Stato intero non è simpatico per nessuno, le banche ci stanno molto attente a queste cose.uglygeek ha scritto:Ne dubito. Le prime cause civili saranno chiuse, se va bene, negli anni '30. In Italia ci vogliono in media 1000-1500 giorni per chiudere una causa civile normale, tipo lite tra vicini per un tubo rotto che fa danni nell'appartamento di sotto. Figuriamoci per una causa con molti miliardi di euro di danni, con Benetton che puo' avvalersi dei migliori avvocati del paese.laplaz ha scritto:
Hanno il fiato sul collo di un bisonte incazzato, cosa vuoi che dicano?
Si va alla battaglia legale, il governo non farà mai marcia indietro sulla revoca delle concessioni, e non è escluso che le condanne penali per chissà quali imputazione (ipotesi strage?) saranno pesantissime.
Senza parlare poi delle miriadi di cause civili che salteranno fuori. Atlantia a mio parere è sul baratro, destinata a scomparire.
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Re: Non c'è limite al peggio
rischia di andarsene anche Gasperini, Atlantia per me chiude.
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Re: Non c'è limite al peggio
Mah... Mia nonna ha abitato dodici anni vicino alla carreggiata Savona-Genova A10 nei pressi di Voltri e poi a quasi 70 anni stava per essere buttata fuori da una proprietaria priva di scrupoli, per fortuna aveva una figlia e fu trovata una soluzione più che dignitosa per lei. Purtroppo, essere operaia della Rinascente non le dava grandi opportunità.
Sicuramente abitare a Castelletto o ad Albaro o a Nervi sarebbe stato di gran lunga preferibile lontano dalle pestilenziali industrie di stato (Italsider) e private (Erg di Garrone).
Peccato che se non eri dirigente, industriale, avvocato, medico, ingegnere, cav uff., lup. mann, ti toccassero industrie inquinanti, porto petroli, autostrada A10 o A7 o ferrovia litoranea o verso il Piemonte.
Eh sì, di fighetti da quelle parti che spendessero i soldi di papà in un bel circolo del tennis ce n'erano davvero pochi.
Sicuramente abitare a Castelletto o ad Albaro o a Nervi sarebbe stato di gran lunga preferibile lontano dalle pestilenziali industrie di stato (Italsider) e private (Erg di Garrone).
Peccato che se non eri dirigente, industriale, avvocato, medico, ingegnere, cav uff., lup. mann, ti toccassero industrie inquinanti, porto petroli, autostrada A10 o A7 o ferrovia litoranea o verso il Piemonte.
Eh sì, di fighetti da quelle parti che spendessero i soldi di papà in un bel circolo del tennis ce n'erano davvero pochi.
Ultima modifica di rob il gio ago 16, 2018 10:31 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Non c'è limite al peggio
Per assurdo i tempi lunghissimi per quel ponte sarebbero stati smontarlo, non ricostruirlo.Mr Moonlight ha scritto:Ma quelli di autostrade che dicono che rifaranno il ponte in 5 mesi?? Solo a me fanno incazzare?
Messo nelle mani giuste in massimo massimo 1 anno puo' essere pronto e funzionante.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Pensiero impopolare e impopulista, molto neo-liberista.
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
Questo post non vuole in alcun modo difendere i concessionari disonesti che speculano in maniera incivile e indegna su questo sistema, eh!
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
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"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio
Mai visto uno non esserlo, lucro a qualsiasi costo a spese degli utenti.paoolino ha scritto:
Questo post non vuole in alcun modo difendere i concessionari disonesti che speculano in maniera incivile e indegna su questo sistema, eh!
Finisce sempre cosi', sempre.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Non c'è limite al peggio
E se invece fosse vero Il contrario? Se l'Italia per come è fatta e per come sono fatti gli Italiani, fosse un paese dove le cose amministrate direttamente dallo stato funzionano meglio di quelle date in concessione? Dato che non c'è un vero mercato, la nostra è un'economia di relazioni ed i concessionari comunque finiscono per pagare i politici ed intrallazzare con i politici per avere vantaggi e non avere controlli, facciamo gestire tutto direttamente allo stato alla luce del sole. In fondo la sanità non funziona così male se la confronti con quella degli stati uniti o di UK...paoolino ha scritto:Pensiero impopolare e impopulista, molto neo-liberista.
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
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Ultima modifica di uglygeek il gio ago 16, 2018 6:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Premetto che forse sarebbe il caso di estrapolare questi ultimi messaggi e fare un tread apoisito sul crollo del ponte a Genova.Mr Moonlight ha scritto:Ma quelli di autostrade che dicono che rifaranno il ponte in 5 mesi?? Solo a me fanno incazzare?
Please.
Secondo me 5 mesi sono appena sufficienti per la progettazione, tenuto conto anche quanto per un'opera del genere sia importante la fase conoscitiva preparatoria.
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Re: Non c'è limite al peggio
Attenzione Ugly, non parlavo del ponte, figuriamoci!uglygeek ha scritto:Cioe', non serve proprio un terremoto da noi per far venire giu' ponti normali. Figuriamoci l'ipotetico ponte sullo stretto... :-|Gnu Iorc ha scritto:chi era qui colui che si preoccupava di reggio calabria (e messina) nek caso dell'arrivo del ciclico e prevedibile terremoto + tsunami?
mi impressiono' il suo comnebto e ieri ho subito oensato a questo...
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Ma degli effetti di un semplice terremoto e conseguente maremoto sugli abitati e le infrastrutture di Messina e Reggio Calabria.
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Re: Non c'è limite al peggio
No, no, era qualcuno di Reggio Calabria, che diceva come la qualità delle costruzioni locali fosse di sicuro non a regola d'arte, anzi molta più sabbia che cemento.Nickognito ha scritto:non so se ti riferisci a me. Io scrivevo che decidere di vivere con la propria famiglia, magari comprando casa, in luoghi dove si verificano spesso terremoti con conseguenze piuttosto gravi lo trovavo abbastanza poco condivisibile.Gnu Iorc ha scritto:chi era qui colui che si preoccupava di reggio calabria (e messina) nek caso dell'arrivo del ciclico e prevedibile terremoto + tsunami?
mi impressiono' il suo comnebto e ieri ho subito oensato a questo...
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Re: Non c'è limite al peggio
Sanità ed istruzione non sono certo più agli standard di un tempo. Per fortuna non ne abbiamo avuto bisogno negli ultimi anni, ma la qualità degli ospedali liguri è scesa e non di poco. Mi dicono che anche le scuole non sono più quelle di un tempo.uglygeek ha scritto:E se invece fosse vero Il contrario? Se l'Italia per come è fatta e per come sono fatto gli Italiani, fosse un paese dove le cose amministrate direttamente dallo stato funzionano meglio di quelle date in concessione? Dato che non c'è un vero mervato, la nostra è un'economia di relaxioni ed i concessionari comunque finiscono per pagare ed intrallazzare con i politici per avere vantaggi e non avere controlli, facciamo gestire tutto direttamente allo stato alla luce del sole. La sanità non funziona così male se la confronti con quella degli stati uniti o di UK...paoolino ha scritto:Pensiero impopolare e impopulista, molto neo-liberista.
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
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Detto questo, di privato intrallazzato con i politici dell'intero arco costituzionale che gestisce male servizi dati in concessione non vi è certo carenza.
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Re: Non c'è limite al peggio
Per me assai spesso il pubblico e' meglio del privato, ma qui direi che vada accettata una cosa: se crolla un ponte, avviene una strage. E' il rischio collegato all'impresa. Sono morte 40 persone, un caso raro per i ponti, ma si parla della stessa responsabilita' e' danno di un guidatore di pullman che finisca in una scarpata in montagna. Non penso si direbbe: 'rendiamo il trasporto dei pulmann solo pubblico, revochiamo tutto'.
E' importante stabilire responsbailita' singole e aziendali, responsabilita' per incidenti passati, per rischi attuali che non si sono trasformati in incidenti, e cosi' via. Non si puo' andare per nulla sfruttando l'emotivita', nemmeno se ci sono di mezzo vite umane. Ogni anno sulle strade muoiono 1500 e passa persone, in Italia, ovviamente 40 tutte insieme per colpa di qualcuno non e' accettabile, ma insomma, se volessimo evitare i morti dovremmo proprio chiudere le strade.
E' importante stabilire responsbailita' singole e aziendali, responsabilita' per incidenti passati, per rischi attuali che non si sono trasformati in incidenti, e cosi' via. Non si puo' andare per nulla sfruttando l'emotivita', nemmeno se ci sono di mezzo vite umane. Ogni anno sulle strade muoiono 1500 e passa persone, in Italia, ovviamente 40 tutte insieme per colpa di qualcuno non e' accettabile, ma insomma, se volessimo evitare i morti dovremmo proprio chiudere le strade.
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Re: Non c'è limite al peggio
Forse non tutti sono a conoscenza, ma in Liguria recentissimo dalle mie parti abbiamo un esempio emblematico di come si trattano certi grandi lavori in Italia.
Il loro problema è stata la Francia...
Leggete
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 172559036/
Leggete davvero
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Re: Non c'è limite al peggio
Ricordo bene dal mio esame di Corporate Governance che ogni studio che cercava di mettere in relazione le performance aziendali con la struttura dell'assetto proprietario dava risultati alquanto fumosi, ma erano praticamente tutti d'accordo che, le imprese controllate dallo stato erano portate a sottoperformare, mentre i migliori proprietari erano gli investitori istituzionali (fondi pensione assicurazioni fondi sovrani, ecc...).uglygeek ha scritto:E se invece fosse vero Il contrario? Se l'Italia per come è fatta e per come sono fatti gli Italiani, fosse un paese dove le cose amministrate direttamente dallo stato funzionano meglio di quelle date in concessione? Dato che non c'è un vero mercato, la nostra è un'economia di relazioni ed i concessionari comunque finiscono per pagare i politici ed intrallazzare con i politici per avere vantaggi e non avere controlli, facciamo gestire tutto direttamente allo stato alla luce del sole. In fondo la sanità non funziona così male se la confronti con quella degli stati uniti o di UK...paoolino ha scritto:Pensiero impopolare e impopulista, molto neo-liberista.
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
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Storicamente direi che in Italia, sono molte più le aziende sono hanno migliorato le proprie performance dopo essere state privatizzate che il contrario, dopo lo smantellamento dell'IRI.
Chiedo: perchè dovrebbe essere il contrario?
Le concessioni per come sono strutturate probabilmente hanno limiti notevoli, ma non vedo come uno stato con le nostre caratteristiche possa accollarsi altri costi.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio
Non credo che sia quello il punto. L'ottimizzazione della performance di autostrade e ospedali puo' comportare come effetti collaterali un certo numero di morti. Non e' l'ottimizzazione, che so, delle Poste.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non era un costo quando fu fatta la privatizzazione le autostrade erano il salvadanaio dell IRI, non erano in perdita. La concessione è stata fatta senza gara e a condizioni vergognose trattandosi di un monopolio e quindi il rischio di impresa è pari a zero. Risultato sono pedaggi d europa utili in aumento, investimenti in calo, un viadotto crollato e 40 morti. Lo stato avrebbe fatto uguale? Può darsi ma io mi aspetto di meglio, performance migliori non solo a vantaggio degli azionisti.NNick87 ha scritto:Ricordo bene dal mio esame di Corporate Governance che ogni studio che cercava di mettere in relazione le performance aziendali con la struttura dell'assetto proprietario dava risultati alquanto fumosi, ma erano praticamente tutti d'accordo che, le imprese controllate dallo stato erano portate a sottoperformare, mentre i migliori proprietari erano gli investitori istituzionali (fondi pensione assicurazioni fondi sovrani, ecc...).uglygeek ha scritto:E se invece fosse vero Il contrario? Se l'Italia per come è fatta e per come sono fatti gli Italiani, fosse un paese dove le cose amministrate direttamente dallo stato funzionano meglio di quelle date in concessione? Dato che non c'è un vero mercato, la nostra è un'economia di relazioni ed i concessionari comunque finiscono per pagare i politici ed intrallazzare con i politici per avere vantaggi e non avere controlli, facciamo gestire tutto direttamente allo stato alla luce del sole. In fondo la sanità non funziona così male se la confronti con quella degli stati uniti o di UK...paoolino ha scritto:Pensiero impopolare e impopulista, molto neo-liberista.
Dire che la colpa è delle concessioni, mi pare un’emerita minchiata, in un paese come il nostro dove l’alternativa pubblica al 100% non mi sembra che garantisca questa fantastica qualità di servizi.
Il problema è la rinuncia dello stato alle sue prerogative dirette quando si prende carico in prima istanza dei servizi pubblici e quelle indirette quando cede queste istanze in concessione ai privati. In questo secondo caso lo stato dovrebbe diventare un controllore indefesso.
Ma lo stato latita, se non per riscuotere in tasse il 60% o forse più del pil Nazionale e pagare non si sa bene quali servizi essenziali...forse ci sono troppe scrivanie...
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Storicamente direi che in Italia, sono molte più le aziende sono hanno migliorato le proprie performance dopo essere state privatizzate che il contrario, dopo lo smantellamento dell'IRI.
Chiedo: perchè dovrebbe essere il contrario?
Le concessioni per come sono strutturate probabilmente hanno limiti notevoli, ma non vedo come uno stato con le nostre caratteristiche possa accollarsi altri costi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Tra l'altro mi pare che nei principali paesi occientali di solito le autostrade siano totalmente pubbliche (con progetti di cambiare al riguardo, peraltro), o sbaglio?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
4 miliardi anno REGALATI ad Autostrade per ANNI.Nickognito ha scritto:Tra l'altro mi pare che nei principali paesi occientali di solito le autostrade siano totalmente pubbliche (con progetti di cambiare al riguardo, peraltro), o sbaglio?
Cosa si sarebbe potuto fare con questi soldi buttati nel cesso?
E mica c’è solo Autostrade, vogliamo parlare dei regali a Gavio?
Risorse immense sperperate, e poi ci si chiede perchè non si trovano i soldi per fare le cose...
Re: Non c'è limite al peggio
sbagli, é um sistema misto, ma i concessionari non sono uno solo (i benetton) come in italiaNickognito ha scritto:Tra l'altro mi pare che nei principali paesi occientali di solito le autostrade siano totalmente pubbliche (con progetti di cambiare al riguardo, peraltro), o sbaglio?
ricordo quando si accaparrarono le autostrade, all'epoca pensai fosse il peggior affare che lo stato italiano poteva fare, e cosí fu, prezzi cari e malfunzionamento sono il risultato.
Che ci fosse ka porcheria sotto a me sembrava chiaro, ma nessuno disse nulla...... si vede che pagarono o promisero favori a tutti
Adesso accusano purê Renzi, Renzi é arrivato anni luce dopo, non credo c'entri.
PS i Benetton pagano le tasse in Lussemburgo
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Non c'è limite al peggio
e gli Agnelli in Olanda, ma che vor di?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Non c'è limite al peggio
Sotto il governo Renzi fu estesa la proroga non ricordo alcuna opposizione. Oggi il governo si è comunque già rimangiato la storia della revoca chiedendo un gesto di bontà verso le vittime. Io mi sarei aspettato perlomeno la dimissione del vertice di autostrade, mi sembrava il minimo.
Re: Non c'è limite al peggio
A Genova (come in altre zone) la natura è stata violentata dall' uomo. La tombatura del Bisagno, e degli altri torrenti in cui si aggrappano case su case è in pratica una continua bomba ad orologeria.Pitone ha scritto:Bisogna però vedere il tutto con gli occhi degli anni 70/80, non era certamente percepito come un pericolo costruire e andare ad abitare sotto un ponte, oltretutto in questo caso di una firma importante, all'epoca poteva sembrare definitivo.
Poi succede che ogni tanto la natura presenti il conto ( Anche se sul ponte la natura non c' entra)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Non c'è limite al peggio
nullaOmbra84 ha scritto:e gli Agnelli in Olanda, ma che vor di?
peró insomma dai, sono italiani, fanno i soldi in italia e pagano le tasse altrove
suona male, tutto lí
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Non c'è limite al peggio
Siamo Italiani. Al posto dei Benetton il 90% degli italiani farebbe la stessa cosaciccio ha scritto:nullaOmbra84 ha scritto:e gli Agnelli in Olanda, ma che vor di?
peró insomma dai, sono italiani, fanno i soldi in italia e pagano le tasse altrove
suona male, tutto lí
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Non c'è limite al peggio
Dobbiamo deciderci però, se sogniamo l'esser Europei non possiamo tirar fuori ogni tre per due chi sceglie un'altra zona della comunità per avere vantaggiOmbra84 ha scritto:Siamo Italiani. Al posto dei Benetton il 90% degli italiani farebbe la stessa cosaciccio ha scritto:nullaOmbra84 ha scritto:e gli Agnelli in Olanda, ma che vor di?
peró insomma dai, sono italiani, fanno i soldi in italia e pagano le tasse altrove
suona male, tutto lí
Comunque proprio in Liguria Autostrade non ha il monopolio delle concessioni, se non sbaglio da circa Savona fino Ventimiglia è in mano a Autostrada dei Fiori SpA, giocattolo di politici liguri se non sbaglio, quindi in realtà di concetto statale alla fine
Autostrada che conosco come le mie tasche, credo la più cara d'Italia senza paragone, praticamente solo gallerie e cavalcavia altissimi, praticamente sempre in manutenzione e mi stupirei del contrario.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
Re: Non c'è limite al peggio
Ma moltre tratte non sono di proprietà ApI.
La Salerno Reggio per dirne una, e funziona alla grande
o L' a22 che in pratica è a una corsia perchè a sinistra ci sono sempre 250 km di tir
Ah l A10 cmq è passata ad Autostrade misa
https://it.wikipedia.org/wiki/Autostrade_per_l'Italia
La Salerno Reggio per dirne una, e funziona alla grande
o L' a22 che in pratica è a una corsia perchè a sinistra ci sono sempre 250 km di tir
Ah l A10 cmq è passata ad Autostrade misa
https://it.wikipedia.org/wiki/Autostrade_per_l'Italia
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Non c'è limite al peggio
si vero, leggo ora in rete, autostrade it há 3.000 km sui 6.000 totali
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Non tutta, confermo che Autostrada dei Fiori ha tratti di A10 e A6, quella della mia zona e...https://it.m.wikipedia.org/wiki/Autostr ... _(azienda)Ombra84 ha scritto:Ma moltre tratte non sono di proprietà ApI.
La Salerno Reggio per dirne una, e funziona alla grande
o L' a22 che in pratica è a una corsia perchè a sinistra ci sono sempre 250 km di tir
Ah l A10 cmq è passata ad Autostrade misa
https://it.wikipedia.org/wiki/Autostrade_per_l'Italia
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Re: Non c'è limite al peggio
Nell’ottimizzazione della performance rientra anche il non lasciare una scia di morti. Ormai per le aziende la Corporate Social Resposability è un prerequisito non più un’elemento differenziante. Le aziende he non redigono un bilancio sociale ormai non esistono più. Parlo di grandi aziende o public company...Nickognito ha scritto:Non credo che sia quello il punto. L'ottimizzazione della performance di autostrade e ospedali puo' comportare come effetti collaterali un certo numero di morti. Non e' l'ottimizzazione, che so, delle Poste.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Non c'è limite al peggio
si ma spesso si tratta di operazioni di facciata, la realtà è quello di un gruppo come Atlantia che distribuisce un miliardo di utili netti (2.5 lordi) dopo essere rientrata ampiamente del capitale investito mantenendosi ben più prudente sugli investimenti in sicurezza (in calo, sotto il miliardo). Non sono tra l'altro aziende che producono scarpe, ma che hanno nell'oggetto della concessione la gestione delle strade e quindi proprio un bene pubblico come è la sicurezza dei cittadini che viaggiano sulle nostre strade. Purtroppo spesso l'orizzonte temporale del management è talmente breve che non si accorge nemmeno (o se ne fotte) che non sta creando valore ma lo sta distruggendo. Voglio vedere cosa farà Atlantia e i Benetton nei prossimi anni, con la bella reputazione che si è costruita in italia e nel mondo facendo crollare un viadotto. Certo ha la concessione fino al 2040, ma il marchio benetton è ora macchiato di sangue.NNick87 ha scritto:Nell’ottimizzazione della performance rientra anche il non lasciare una scia di morti. Ormai per le aziende la Corporate Social Resposability è un prerequisito non più un’elemento differenziante. Le aziende he non redigono un bilancio sociale ormai non esistono più. Parlo di grandi aziende o public company...Nickognito ha scritto:Non credo che sia quello il punto. L'ottimizzazione della performance di autostrade e ospedali puo' comportare come effetti collaterali un certo numero di morti. Non e' l'ottimizzazione, che so, delle Poste.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sarà un requisito, intanto però nei fatti le autostrade sono quasi sempre o pubbliche o prevalentemente tali. Intanto nei fatti la scia di morti c'è. Se poi vuoi farmi qualche esempio di gestione delle strade totalmente data a un privato che funzioni bene, in un paese, allora altro discorso.NNick87 ha scritto:Nell’ottimizzazione della performance rientra anche il non lasciare una scia di morti. Ormai per le aziende la Corporate Social Resposability è un prerequisito non più un’elemento differenziante. Le aziende he non redigono un bilancio sociale ormai non esistono più. Parlo di grandi aziende o public company...Nickognito ha scritto:Non credo che sia quello il punto. L'ottimizzazione della performance di autostrade e ospedali puo' comportare come effetti collaterali un certo numero di morti. Non e' l'ottimizzazione, che so, delle Poste.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
Io sono sorpreso che sui social non siano ancora partite le campagne per il boicottaggioluca1977 ha scritto:il marchio benetton è ora macchiato di sangue.
Re: Non c'è limite al peggio
Ma che ne so. Ho solo fatto una considerazione generale. Lo Stato è il peggior proprietario per una grande azienda. Questo è un fatto.Nickognito ha scritto:Sarà un requisito, intanto però nei fatti le autostrade sono quasi sempre o pubbliche o prevalentemente tali. Intanto nei fatti la scia di morti c'è. Se poi vuoi farmi qualche esempio di gestione delle strade totalmente data a un privato che funzioni bene, in un paese, allora altro discorso.NNick87 ha scritto:Nell’ottimizzazione della performance rientra anche il non lasciare una scia di morti. Ormai per le aziende la Corporate Social Resposability è un prerequisito non più un’elemento differenziante. Le aziende he non redigono un bilancio sociale ormai non esistono più. Parlo di grandi aziende o public company...Nickognito ha scritto:Non credo che sia quello il punto. L'ottimizzazione della performance di autostrade e ospedali puo' comportare come effetti collaterali un certo numero di morti. Non e' l'ottimizzazione, che so, delle Poste.
Se poi credi che con questo debito pubblico e con questo governo (e con la storia che ha l’Italia) un’azienda pubblica possa permettersi di fare meglio di Autostrade, può essere. Io ho dei dubbi e credo che la soluzione migliore sia lavorare sul controllo che lo Stato temo non abbia mai fatto su autostrade.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto