Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
Rispondi
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

chiaky ha scritto:
rob ha scritto:
chiaky ha scritto:
Si si, ma voglio dire, il dipendente pubblico lavora meno ore.
Sono cmq 36 contro 40.
È una regola generale, quindi come tale, derogabile. Ad esempio i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno un orario di 38 ore settimanali. Qui dove vivo, la potentissima ( anche se un po' meno di un tempo) Coop Liguria prevede un tempo pieno di 38 ore.
Comunque oh, ho anche il rovescio della medaglia.
Lavoro sempre di sabato e domenica e quando gli altri sono liberi (capodanno, festività etc...).
Non si può avere tutto nella vita.
Tra l'altro credo che ben oltre il 50 per cento della gente venderebbe un rene per non lavorare la domenica e nelle feste comandate.
Comunque pure io ho sempre lavorato pure ora il sabato e venerdì sera a ferragosto a Pasqua 25 aprile 1 maggio etc.
ma credo un lavoratore su 8-10 lavora in quei giorni tra turismo trasporti commercio sanità sicurezza spettacoli sport etc.

Fino a che non avevo una famiglia era pure figo lavorare in agosto dove dovevi fare ore di coda in macchina e essere spelato vivo per una settimana a Rimini quando a novembre o febbraio con 4 soldi andavo ai Caraibi smezzando l’inverno.

Con la famiglia è certo più dura.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26500
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
tennisfan82
Massimo Carbone
Messaggi: 83447
Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

Il nostro ex(per fortuna)ministro dell'interno che esulta per il carico di acciaio rubato dai russi agli ucraini e diretto in Russia.

Immagine
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Suonare l'inno nazionale dopo la vittoria in un torneo di tennis. E perché no l'inno dell'orgoglio bianco, o nero se come gauff?

Lo schifo, nulla è più on topic che identificare le persone con una nazione.
Ci meritiamo le guerre che abbiamo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
tennisfan82
Massimo Carbone
Messaggi: 83447
Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

Pesanti bombardamenti su Kiev
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Suonare l'inno nazionale dopo la vittoria in un torneo di tennis. E perché no l'inno dell'orgoglio bianco, o nero se come gauff?

Lo schifo, nulla è più on topic che identificare le persone con una nazione.
Ci meritiamo le guerre che abbiamo
E perché?
Una persona ha molti elementi che compongono il proprio io.
Una persona si può sentire contemporanea italiana Fiorentina Toscana europea cristiana di una certa famigli, liberale, etc.

L’orgoglio nazionale è utile per un senso di collaborazione e un senso di responsabilità che va oltre l’obbligo di legge.
Poi, come ogni sentimento di appartenenza è deleterio se diventa un senso di esclusione verso gli altri.
È una cosa positiva sentirsi italiano se questo porta a aiutare altri italiani o collaborare per migliorare le leggi e la società italiana. Deleterio se è per escludere o non aiutare o addirittura combattere chi non è italiano.
Una cosa stupida come suonare l’inno dopo una vittoria sportiva o all’inizio di un incontro della nazionale aiuta questo senso di appartenenza e unità nazionale.
In Italia poi sentirsi italiano aiuta a integrare anche differenze e piccoli sospetti tra diverse aree del paese.
Credo che ad esempio la vittoria ai mondiali del 90 della Germania abbia un po’ aiutato l’unificazione tedesca che aveva perso slancio a causa dei pesanti costi economici per l’ovest e il disorientamento dei tedeschi dell’est.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
chiaky
Utente dell' anno 2020
Messaggi: 26181
Iscritto il: dom feb 02, 2003 12:14 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Completamente con Alessandro.
Le posizioni anti identitarie di Nickognito mi sono sempre paese utopistiche, oltre che incomprensibili.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Suonare l'inno nazionale dopo la vittoria in un torneo di tennis. E perché no l'inno dell'orgoglio bianco, o nero se come gauff?

Lo schifo, nulla è più on topic che identificare le persone con una nazione.
Ci meritiamo le guerre che abbiamo
E perché?
Una persona ha molti elementi che compongono il proprio io.
appunto, quindi non c'e' motivo di sottolinearne sono uno. Uno peraltro legato a tutte le guerre. Non a caso succede solo nel singolare di un solo torneo al mondo.
L’orgoglio nazionale è utile per un senso di collaborazione e un senso di responsabilità che va oltre l’obbligo di legge.
Certo, anche l'orgoglio bianco puo' essere utile per collaborare tra bianchi e in linea teorica senza essere razzisti. Anche l'orgoglio di appartenere a una classe sociale. Facciamo l'inno dei nobili.
Poi, come ogni sentimento di appartenenza è deleterio se diventa un senso di esclusione verso gli altri.
cosa che e' sempre successa. senza eccezione.
È una cosa positiva sentirsi italiano se questo porta a aiutare altri italiani o collaborare per migliorare le leggi e la società italiana. Deleterio se è per escludere o non aiutare o addirittura combattere chi non è italiano.
visto che nei fatti gli italiani aiutano solo gli altri italiani , e un po' gli europei, per te e' deleterio.

In Italia poi sentirsi italiano aiuta a integrare anche differenze e piccoli sospetti tra diverse aree del paese.
Be, e se vince Schwartzman e suonano l'inno dei bassi, questo aiuta a star bene i bassi.
E se vince Zverev e suonano l'inno russo e tedesco, questo aiuta a integrarsi tra nazioni diverse chi ha sangue diverso.
E se vince Isner e suonano l'anno di tutte le americhe, aiuterebbe l'integrazione fra stati americani.

E se suonassero l'inno del Mondo, aiuterebbe a integrare tutte le differenze del mondo.

E invece scelgono l'inno nazionale.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

chiaky ha scritto:Completamente con Alessandro.
Le posizioni anti identitarie di Nickognito mi sono sempre paese utopistiche, oltre che incomprensibili.
tieniti le guerre e quel che ne consegue, aumneto di bollette incluse.

Che poi l'identita' e' sempre conseguenza di propaganda politica. Tra qualche decennio molti ucraini che stanno morendo per l'ucraina suoneranno l'inno russo con commozione e gioia. O i loro figli, o nipoti.

Ma poi non e'' quello il punto, il tennis e' individuale e, anche se uno puo' sentirsi italiano giustamente, puo' sentirsi anche europeo, umano, animale, appassionato di Vasco Rossi, maschio, nero, trentenne, superdotato, cantante lirico, calabrese, difensore dei valori occidentali o buddista. Ma si suona un inno solo.

Non a caso non lo si suona mai, a tennis.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto:Completamente con Alessandro.
Le posizioni anti identitarie di Nickognito mi sono sempre paese utopistiche, oltre che incomprensibili.
tieniti le guerre e quel che ne consegue, aumneto di bollette incluse.

Che poi l'identita' e' sempre conseguenza di propaganda politica. Tra qualche decennio molti ucraini che stanno morendo per l'ucraina suoneranno l'inno russo con commozione e gioia. O i loro figli, o nipoti.

Ma poi non e'' quello il punto, il tennis e' individuale e, anche se uno puo' sentirsi italiano giustamente, puo' sentirsi anche europeo, umano, animale, appassionato di Vasco Rossi, maschio, nero, trentenne, superdotato, cantante lirico, calabrese, difensore dei valori occidentali o buddista. Ma si suona un inno solo.

Non a caso non lo si suona mai, a tennis.
A tennis si suona nella Davis sempre.
Ad esempio negli sport individuali l’inno si suona spessissimo, alle Olimpiadi sempre, in 100 sport, in formula uno addirittura due inni, quello del pilota e quello della scuderia.

Poi è vero che le nazioni sono state spesso usate per muovere guerra ma pure per una difesa comune.
Le guerre ci sono sempre state anche tra tribù tra comuni tra etnie tra “razze” tra famiglie tra alleanze ultra nazionali come la nato o il vecchio patto di Varsavia.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26500
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto: L’orgoglio nazionale è utile per un senso di collaborazione e un senso di responsabilità che va oltre l’obbligo di legge.
Poi, come ogni sentimento di appartenenza è deleterio se diventa un senso di esclusione verso gli altri.
È una cosa positiva sentirsi italiano se questo porta a aiutare altri italiani o collaborare per migliorare le leggi e la società italiana. Deleterio se è per escludere o non aiutare o addirittura combattere chi non è italiano.
.
Infatti. L'essere umano sarebbe naturalmente propenso a collaborare solo con i familiari o con chi appartiene allo stesso clan. È stato importante essere riusciti a portare la collaborazione a livello di un'intera nazione.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Certo anche passare dalla famiglia al clan è stato importante. Allora suoniamo l'inno dei clan
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Certo anche passare dalla famiglia al clan è stato importante. Allora suoniamo l'inno dei clan
Probabilmente da qualche parte lo fanno o lo facevano.

Senza nazione non avremmo la sanità pubblica la scuola pubblica la difesa la protezione civile la ricerca nazionale i trattati tra nazioni le ambasciate la giustizia (non credo che la giustizia dei clan sia lo stesso), le case popolari etc

Credo che una evoluzione sia un allargamento verso integrazioni maggiori verso l’Europa non certo il ritorno ai comuni o ai clan
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
chiaky
Utente dell' anno 2020
Messaggi: 26181
Iscritto il: dom feb 02, 2003 12:14 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Esiste un nazionalismo buono e uno cattivo. Ogni cosa può essere buona o cattiva a seconda di come la si usa.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Avatar utente
Rosewall
FooLminato
Messaggi: 14075
Iscritto il: gio gen 25, 2007 11:42 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto:Completamente con Alessandro.
Le posizioni anti identitarie di Nickognito mi sono sempre paese utopistiche, oltre che incomprensibili.
tieniti le guerre e quel che ne consegue, aumneto di bollette incluse.

Che poi l'identita' e' sempre conseguenza di propaganda politica. Tra qualche
qualche decennio molti ucraini che stanno morendo per l'ucraina suoneranno l'inno russo con commozione e gioia. O i loro figli, o nipoti.
per non parlare delle religioni: se fossero stati agnostici, quei poveri cristiani massacrati in Nigeria non si sarebbero fatti trovare in chiesa. Che poi l'identità è sempre conseguenza di propaganda, tra qualche decennio molti cristiani faranno la salat rivolti verso La Mecca, o i loro figli, o nipoti.
E che dire della tecnologia con le sue lame di selce, pistole, e bombe atomiche? Ancora più a monte: le mani! D'accordo che possono essere anche utili ma sono pur sempre uno strumento di morte, non potremmo tornare sugli alberi cosí da tenerle impegnate coi rami?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Rosewall ha scritto: per non parlare delle religioni: se fossero stati agnostici, quei poveri cristiani massacrati in Nigeria non si sarebbero fatti trovare in chiesa. Che poi l'identità è sempre conseguenza di propaganda, tra qualche decennio molti cristiani faranno la salat rivolti verso La Mecca, o i loro figli, o nipoti.
Mi dispiace davvero che tu sia diventato così, spero sia solo una impressione sbagliata da forum e un caro saluto.

Anche se da agnostico non mi auguro un mondo Lenoniano senza religioni, sicuramente un'identità religiosa troppo forte, anche in seguito a propaganda, e' causa di molta violenza e altrettanto sicuramente non mi auguro un inno cristiano o musulmano alla fine di un torneo di tennis. Pero' la religione è qualcosa di più rispetto a un identità nazionalista: credere in certi valori, dei, entità, altre vite e, per la maggior parte delle religioni, quelle più evolute, è qualcosa che chiunque può abbracciare di sua volontà, al contrario del passaporto.
E che dire della tecnologia con le sue lame di selce, pistole, e bombe atomiche? Ancora più a monte: le mani! D'accordo che possono essere anche utili ma sono pur sempre uno strumento di morte, non potremmo tornare sugli alberi cosí da tenerle impegnate coi rami?
di certo molti scienziati si sono chiesti molte cose riguardo all'energia e ai pericoli ad essa connessi per mente molte di loro hanno anche l'impianto alcune ricerche che hanno fatto ma è evidente che la tecnologia e l'uso delle mani dei fattori positivi mentre l'appartenenza a una famiglia un clan è una nazione è sempre principalmente legata alla contrapposizione tra S ed altre fazioni Sterne per protezione contro qualcuno per azione contro qualcuno di per sé con l'eccezione della famiglia in cui i rapporti affettivi sono anche l'elemento positivo mentre in una nazione elementi sentimentali positivi sono molto meno evidenti e in genere un'azione soltanto un clan allargato che si protegge dall'esterno o che invade l'esterno Ma che non avrebbe senso senza l'esterno possiamo immaginare un mondo come nazione unica in cui nessuno si sentirebbe italiano per dire se l'Italia conquistasse tutto il mondo però ci sentiremo sempre religiosi Se tutto il mondo fosse Cristiano ci sentiremo useremo sempre le mani La tecnologia se l'avessimo distribuita equamente in tutto il mondo ma non ci sentiremmo italiani non Almeno finché arriva Spero che gli alieni che fossero altri rispetto al nostro mondo è un pericolo o qualcuno da invadere
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da laplaz »

chiaky ha scritto:Esiste un nazionalismo buono e uno cattivo. Ogni cosa può essere buona o cattiva a seconda di come la si usa.
Mah... confondere nazionalismo con patriottismo mi pare un errore grave.

Come diceva Le carre "A patriot can criticize his country, stay with it, and go through the democratic process; a nationalist needs enemies"

Detto questo io personalmente non ho nemmeno un grande spirito patriottico. Certo mi sento legato al mio territorio in quanto luogo in cui ho vissuto le mie esperienze di vita, ma sono i legami familiari, le amicizie, e quello che ho costruito a dar valore al territorio, non viceversa.
chiaky
Utente dell' anno 2020
Messaggi: 26181
Iscritto il: dom feb 02, 2003 12:14 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

laplaz ha scritto:
chiaky ha scritto:Esiste un nazionalismo buono e uno cattivo. Ogni cosa può essere buona o cattiva a seconda di come la si usa.
Mah... confondere nazionalismo con patriottismo mi pare un errore grave.

Come diceva Le carre "A patriot can criticize his country, stay with it, and go through the democratic process; a nationalist needs enemies"

Detto questo io personalmente non ho nemmeno un grande spirito patriottico. Certo mi sento legato al mio territorio in quanto luogo in cui ho vissuto le mie esperienze di vita, ma sono i legami familiari, le amicizie, e quello che ho costruito a dar valore al territorio, non viceversa.
Da Wiki:
Il nazionalismo è una ideologia che esalta e difende il concetto di patria.[1][2]

Più in generale è un insieme di dottrine e movimenti che pongono al centro l'idea di nazione e di identità nazionale; storicamente si è manifestato come ideologia alla base della rivendicazione di libertà per una nazione oppressa da altre oppure come idea di supremazia di una nazione sulle altre.

Come si può vedere il nazionalismo può essere buono e cattivo.
Ora, noi venendo da Hitler e Mussolini diamo per scontato che sia solo una cosa tremenda.
Non è così.
Dipende sempre da come la si maneggia.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da laplaz »

chiaky ha scritto:
laplaz ha scritto:
chiaky ha scritto:Esiste un nazionalismo buono e uno cattivo. Ogni cosa può essere buona o cattiva a seconda di come la si usa.
Mah... confondere nazionalismo con patriottismo mi pare un errore grave.

Come diceva Le carre "A patriot can criticize his country, stay with it, and go through the democratic process; a nationalist needs enemies"

Detto questo io personalmente non ho nemmeno un grande spirito patriottico. Certo mi sento legato al mio territorio in quanto luogo in cui ho vissuto le mie esperienze di vita, ma sono i legami familiari, le amicizie, e quello che ho costruito a dar valore al territorio, non viceversa.
Da Wiki:
Il nazionalismo è una ideologia che esalta e difende il concetto di patria.[1][2]

Più in generale è un insieme di dottrine e movimenti che pongono al centro l'idea di nazione e di identità nazionale; storicamente si è manifestato come ideologia alla base della rivendicazione di libertà per una nazione oppressa da altre oppure come idea di supremazia di una nazione sulle altre.

Come si può vedere il nazionalismo può essere buono e cattivo.
Ora, noi venendo da Hitler e Mussolini diamo per scontato che sia solo una cosa tremenda.
Non è così.
Dipende sempre da come la si maneggia.
Il nazionalismo è l'estremismo del patriottismo. Non sarà una definizione ma è così.
Ma se vogliamo definirlo allora mi sembra di più questo:

Ideologia o prassi ispirata all'esaltazione del concetto di nazione, che si risolve nell'autoritaria affermazione di valori che trascendono le esigenze della realtà politica e sociale dei paesi stranieri.
Avatar utente
Rosewall
FooLminato
Messaggi: 14075
Iscritto il: gio gen 25, 2007 11:42 am

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

Nickognito ha scritto:
Rosewall ha scritto: per non parlare delle religioni: se fossero stati agnostici, quei poveri cristiani massacrati in Nigeria non si sarebbero fatti trovare in chiesa. Che poi l'identità è sempre conseguenza di propaganda, tra qualche decennio molti cristiani faranno la salat rivolti verso La Mecca, o i loro figli, o nipoti.
Mi dispiace davvero che tu sia diventato così, spero sia solo una impressione sbagliata da forum e un caro saluto.

Anche se da agnostico non mi auguro un mondo Lenoniano senza religioni, sicuramente un'identità religiosa troppo forte, anche in seguito a propaganda, e' causa di molta violenza e altrettanto sicuramente non mi auguro un inno cristiano o musulmano alla fine di un torneo di tennis. Pero' la religione è qualcosa di più rispetto a un identità nazionalista: credere in certi valori, dei, entità, altre vite e, per la maggior parte delle religioni, quelle più evolute, è qualcosa che chiunque può abbracciare di sua volontà, al contrario del passaporto.
sei dittatoriale nelle tue elucubrazioni perchè fra le tante condizioni necessarie a cui si deve il mondo com'è al momento, scegli sempre tu arbitrariamente quali siano rimuovende e quali no. L'identità nazionale è cosa complessa (almeno tanto quella religiosa, con la quale peraltro in parte si può intrecciare) della quale la "propaganda politica" è solo uno degli elementi.

"Il passaporto" definisce solo la nazionalità ma non l'intensità del sentimento di appartanenza ad una comunità nazionale, che è molto variabile in funzione del luogo, del periodo, ma pure del vissuto del singolo.

Peraltro identità è altra cosa ancora da 'patriottismo' (uno può sentirsi molto svizzero ma detestare la svizzera) e peraltro il patriottismo può essere espresso in chiave costruttiva, pacifica (al limite "difensiva"), e perfino universalistica, a differenza del nazionalismo (che a sua volta presenta diverse forme e gradi di pericolosità).

"L'identità religiosa molto forte è causa di molta violenza" è una religiosità molto forte cosí come il nazionalismo è un'identità nazionale molto forte. Ma (sensatamente) non dici: ah se non ci fossero le religioni!

Gli inni religiosi dopo un torneo suonerebbero fuori contesto per un discorso di laicità (che è tutt'altro tema), non certo perchè siano manifestazioni "forti".
Al contrario gli inni nazionali in contesti sportivi sono espressioni patriotiche in genere "deboli": non comportano alcuna conseguenza, salvo casi eccezionali.
Nel mentre, chi lo ascolta è libero di viverlo con intenso trasporto, con moderato orgoglio, con indifferenza, o con sopportabile fastidio.
Non implicano alcuna prevaricazione, che viceversa ci sarebbe se venissero riprodotti solo nel caso vincesse l'atleta di un certo paese e non invece di un altro.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Rosewall ha scritto: sei dittatoriale nelle tue elucubrazioni perchè fra le tante condizioni necessarie a cui si deve il mondo com'è al momento, scegli sempre tu arbitrariamente quali siano rimuovende e quali no
.

Non capisco
L'identità nazionale è cosa complessa (almeno tanto quella religiosa, con la quale peraltro in parte si può intrecciare) della quale la "propaganda politica" è solo uno degli elementi.
certo,anche quella di genere, razziale, di clan, do casta, il problema e' che una la si celebra e le altre le si criticano.

"Il passaporto" definisce solo la nazionalità ma non l'intensità del sentimento di appartanenza ad una comunità nazionale, che è molto variabile in funzione del luogo, del periodo, ma pure del vissuto del singolo.
e chi lo nega?
Peraltro identità è altra cosa ancora da 'patriottismo' (uno può sentirsi molto svizzero ma detestare la svizzera)
e chi lo nega?
e peraltro il patriottismo può essere espresso in chiave costruttiva, pacifica (al limite "difensiva"), e perfino universalistica
Fammi un esempio in cui il patriottismo e' piu' pacifico, o universalistico, del sentirsi 'appartenenti al mondo' invece che ' a una nazione'.

"L'identità religiosa molto forte è causa di molta violenza" è una religiosità molto forte cosí come il nazionalismo è un'identità nazionale molto forte. Ma (sensatamente) non dici: ah se non ci fossero le religioni!
Lo direi se le religioni non aggiungessero niente a questa vita e a questo mondo e se fossero corredate da un documento che ne specifichi l'appartenenza e impedisse a chi vuole di aderirvi.
Gli inni religiosi dopo un torneo suonerebbero fuori contesto per un discorso di laicità (che è tutt'altro tema), non certo perchè siano manifestazioni "forti".
La lacita' a livello di identita' nazionale non deve esistere ? Gli inni religiosi sarebbero fuori contesto perche' un vincitore di Parigi e' li' in quanto tennista, non musulmano o brasiliano.
Ma, semplicemente, i casi sono due: o vi piacciono gli inni nei tornei individuali di tennis (sbagliano tutti tranne il Roland Garros), o non vi piacciono (fanno tutti bene tranne il Roland Garros). Tu cosa ne pensi?
Al contrario gli inni nazionali in contesti sportivi sono espressioni patriotiche in genere "deboli": non comportano alcuna conseguenza, salvo casi eccezionali.
Evidentemente non suonano l'inno russo o non li invitano o squalificano le squadre perche' sono tutti scemi.
Non implicano alcuna prevaricazione, che viceversa ci sarebbe se venissero riprodotti solo nel caso vincesse l'atleta di un certo paese e non invece di un altro.
ma certo, nemmeno l'inno dei bianchi implicherebbe prevaricazione, nel caso in cui ,, se vince un nero, si suoni l'inno dei neri. Implicherebbe sottolineare che, nel tennis, e' importante in modo particolare il colore della pelle.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Detto questo, la domanda e' semplice: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Shakespeare
Illuminato
Messaggi: 3583
Iscritto il: lun giu 01, 2020 7:05 pm

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

Nickognito ha scritto:Detto questo, la domanda e' semplice: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Il problema credo sia piu ampio.
1) L'essere umano troverebbe un altro modo di farsi guerra, sta nel suo DNA.
2) esiste un identità culturale differenziata a questo mondo, che sarebbe inevitabilmente cancellata, non dirmi di no che è mera utopia. Sarebbe bene sia invece mantenuta.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Detto questo, la domanda e' semplice: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Comunque ci sono guerre anche all’interno della stessa nazione e ci sono guerre anche se non c’è una nazione.

In verità la nazioni, oltre a tutte le cose solidali e quindi vantaggiose all’interno di essa, esiste pure per curare e difendere gli interessi dei cittadini di quella nazione.

Siamo sicuri che un mondo unico con eguali diritti e doveri e quindi uguale livello di reddito e di consumo andrebbe bene a tutti? Parlo più che altro dell’Occidente.
Ci sono miliardi di persone che vivono con 500 dollari all’anno, in Italia siamo sui 25.000, e con quei 25.000 possiamo permetterci molte cos’è proprio perché ci sono persone che raccolgono pomodori o banane a 5 dollari al giorno.

Purtroppo il mondo occidentale vive pure su questo.
E quindi gli interessi delle nazioni divergono.

È un lato negativo ma difficilmente rinunciabile.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Shakespeare ha scritto:
Nickognito ha scritto:Detto questo, la domanda e' semplice: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Il problema credo sia piu ampio.
1) L'essere umano troverebbe un altro modo di farsi guerra, sta nel suo DNA.
2) esiste un identità culturale differenziata a questo mondo, che sarebbe inevitabilmente cancellata, non dirmi di no che è mera utopia. Sarebbe bene sia invece mantenuta.
Ok, ma non hai risposto
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:[
Comunque ci sono guerre anche all’interno della stessa nazione e ci sono guerre anche se non c’è una nazione.

In verità la nazioni, oltre a tutte le cose solidali e quindi vantaggiose all’interno di essa, esiste pure per curare e difendere gli interessi dei cittadini di quella nazione.

Siamo sicuri che un mondo unico con eguali diritti e doveri e quindi uguale livello di reddito e di consumo andrebbe bene a tutti? Parlo più che altro dell’Occidente.
Ci sono miliardi di persone che vivono con 500 dollari all’anno, in Italia siamo sui 25.000, e con quei 25.000 possiamo permetterci molte cos’è proprio perché ci sono persone che raccolgono pomodori o banane a 5 dollari al giorno.

Purtroppo il mondo occidentale vive pure su questo.
E quindi gli interessi delle nazioni divergono.

È un lato negativo ma difficilmente rinunciabile.
Nemmeno tu hai risposto.
Non credo che andrebbe bene a tutti, per questo ci sono le nazioni.

Ma insomma, vedo che nemmeno durante una tragica guerra nazionalista si impara niente. E i difensori delle nazioni non fanno che balbettare in pratica solo lo stesso discorso: che le nazioni sono meglio di clan, tribù o regioni. Che è un po'come dire: ok, la mia famiglia schiavizza la tua, però la cosa è positiva, perché la mia famiglia è allargata includendo i cugini di terzo grado. Quindi non c'è bisogno di smettere di dividerci in famiglie.

Anche il 'non è solo propaganda'. Ok fatemi un solo esempio di popolo che si unisce in nazione politicamente senza nessun disegno di propaganda dall'alto.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Shakespeare
Illuminato
Messaggi: 3583
Iscritto il: lun giu 01, 2020 7:05 pm

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

Nickognito ha scritto:
Shakespeare ha scritto:
Nickognito ha scritto:Detto questo, la domanda e' semplice: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Il problema credo sia piu ampio.
1) L'essere umano troverebbe un altro modo di farsi guerra, sta nel suo DNA.
2) esiste un identità culturale differenziata a questo mondo, che sarebbe inevitabilmente cancellata, non dirmi di no che è mera utopia. Sarebbe bene sia invece mantenuta.
Ok, ma non hai risposto
Perché non esiste la risposta, esistono ulteriori problemi che sposterebbero lo stesso problema da un'altra parte, ad un altro livello, in altre zone della sfera vitale.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:[
Comunque ci sono guerre anche all’interno della stessa nazione e ci sono guerre anche se non c’è una nazione.

In verità la nazioni, oltre a tutte le cose solidali e quindi vantaggiose all’interno di essa, esiste pure per curare e difendere gli interessi dei cittadini di quella nazione.

Siamo sicuri che un mondo unico con eguali diritti e doveri e quindi uguale livello di reddito e di consumo andrebbe bene a tutti? Parlo più che altro dell’Occidente.
Ci sono miliardi di persone che vivono con 500 dollari all’anno, in Italia siamo sui 25.000, e con quei 25.000 possiamo permetterci molte cos’è proprio perché ci sono persone che raccolgono pomodori o banane a 5 dollari al giorno.

Purtroppo il mondo occidentale vive pure su questo.
E quindi gli interessi delle nazioni divergono.

È un lato negativo ma difficilmente rinunciabile.
Nemmeno tu hai risposto.
Non credo che andrebbe bene a tutti, per questo ci sono le nazioni.

Ma insomma, vedo che nemmeno durante una tragica guerra nazionalista si impara niente. E i difensori delle nazioni non fanno che balbettare in pratica solo lo stesso discorso: che le nazioni sono meglio di clan, tribù o regioni. Che è un po'come dire: ok, la mia famiglia schiavizza la tua, però la cosa è positiva, perché la mia famiglia è allargata includendo i cugini di terzo grado. Quindi non c'è bisogno di smettere di dividerci in famiglie.

Anche il 'non è solo propaganda'. Ok fatemi un solo esempio di popolo che si unisce in nazione politicamente senza nessun disegno di propaganda dall'alto.
In realtà l’attuale guerra è nata non tra nazioni ma all’interno della stessa nazione.
Diciamo che l’organizzazione in nazioni non è perfetto ma porta più vantaggi che svantaggi.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Shakespeare ha scritto: Perché non esiste la risposta, esistono ulteriori problemi che sposterebbero lo stesso problema da un'altra parte, ad un altro livello, in altre zone della sfera vitale.
questo non implica che non esista la risposta. Comunque anche senza razzismo tra bianchi e neri ci sarebbero altre discriminazioni, il che non implica che possiamo dire che 'sentirsi bianchi suonando l'inno dei bianchi e con diritti politici diversi dei bianchi' sia sbagliato.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: In realtà l’attuale guerra è nata non tra nazioni ma all’interno della stessa nazione.
Diciamo che l’organizzazione in nazioni non è perfetto ma porta più vantaggi che svantaggi.
oddio, una certa invasione russa c'e' stata. Poi certo c'e' anche una guerra civile, ma per motivi nazionalisti. Per dire, se Trento manda un commando a uccidere altoatesini e proibisce il tedesco e a Bolzano si muove guerra contro Trento per diventare austriaci, e' una guerra nazionalista.
Non e' come se i contadini trentini si armano contro gli imprenditori, per dire. O come se i musulmani di Trento prendono il comune imponendo la legge islamica.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Shakespeare
Illuminato
Messaggi: 3583
Iscritto il: lun giu 01, 2020 7:05 pm

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

Nickognito ha scritto:
Shakespeare ha scritto: Perché non esiste la risposta, esistono ulteriori problemi che sposterebbero lo stesso problema da un'altra parte, ad un altro livello, in altre zone della sfera vitale.
questo non implica che non esista la risposta. Comunque anche senza razzismo tra bianchi e neri ci sarebbero altre discriminazioni, il che non implica che possiamo dire che 'sentirsi bianchi suonando l'inno dei bianchi e con diritti politici diversi dei bianchi' sia sbagliato.
La tua domanda implica una soluzione, che non c'è.
Senza implicazione, che non è scopo della tua domanda, la risposta è no.
Non esiste l'identità culturale "bianchi", esiste la posizione "contro" di alcuni "bianchi". Da cui la deduzione, "si", è sbagliata per principio.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Shakespeare
Illuminato
Messaggi: 3583
Iscritto il: lun giu 01, 2020 7:05 pm

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

@balbysauro
prepara i popcorn :D
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: In realtà l’attuale guerra è nata non tra nazioni ma all’interno della stessa nazione.
Diciamo che l’organizzazione in nazioni non è perfetto ma porta più vantaggi che svantaggi.
oddio, una certa invasione russa c'e' stata. Poi certo c'e' anche una guerra civile, ma per motivi nazionalisti. Per dire, se Trento manda un commando a uccidere altoatesini e proibisce il tedesco e a Bolzano si muove guerra contro Trento per diventare austriaci, e' una guerra nazionalista.
Non e' come se i contadini trentini si armano contro gli imprenditori, per dire. O come se i musulmani di Trento prendono il comune imponendo la legge islamica.
Ma prima dell’invasione russa una parte di ucraini ha combattuto perché voleva staccarsi dall’Ucraina. Se ci fosse una sola nazione mondiale ci sarebbero comunque popolazioni che farebbero guerra per una loro indipendenza.
Fossimo una unica sola nazione mondiale democratica deciderebbe tutto una comunità di cinesi e indiani.
Siamo conviti andrebbe bene a tutti? Agli abitanti dell’America ad esempio?
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Ma prima dell’invasione russa una parte di ucraini ha combattuto perché voleva staccarsi dall’Ucraina. Se ci fosse una sola nazione mondiale ci sarebbero comunque popolazioni che farebbero guerra per una loro indipendenza.
anche fare una guerra di indipendenza e' nazionalismo
Fossimo una unica sola nazione mondiale democratica deciderebbe tutto una comunità di cinesi e indiani.
Siamo conviti andrebbe bene a tutti? Agli abitanti dell’America ad esempio?
Neanche a me va bene che decidano per me veneti e calabresi e nulla vieta che esistano autonomie regionali o che non debba decidere tutto la maggioranza.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Shakespeare ha scritto: La tua domanda implica una soluzione, che non c'è.
Senza implicazione, che non è scopo della tua domanda, la risposta è no.
Non esiste l'identità culturale "bianchi", esiste la posizione "contro" di alcuni "bianchi". Da cui la deduzione, "si", è sbagliata per principio.
Dalla risposta mi sa che non e' chiara la domanda:

se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Shakespeare
Illuminato
Messaggi: 3583
Iscritto il: lun giu 01, 2020 7:05 pm

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

Nickognito ha scritto:
Shakespeare ha scritto: La tua domanda implica una soluzione, che non c'è.
Senza implicazione, che non è scopo della tua domanda, la risposta è no.
Non esiste l'identità culturale "bianchi", esiste la posizione "contro" di alcuni "bianchi". Da cui la deduzione, "si", è sbagliata per principio.
Dalla risposta mi sa che non e' chiara la domanda:

se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Hai rifatto la stessa domanda.
Se la domanda è, i toscani ce l'avrebbero allo stesso modo coi liguri ?, si.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148636
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

la domanda e' chiara, non la riscrivo la terza volta :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
balbysauro
Utente del Decennio 10-20
Messaggi: 75796
Iscritto il: mer nov 28, 2007 6:53 pm
Località: Palermo

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Shakespeare ha scritto:@balbysauro
prepara i popcorn :D
Ah io ho un'idea ben precisa che deriva dalla mia ferrea convinzione evoluzionistica.
La risposta alla domanda di nickognito è che non è possibile per l'uomo non dividersi in clan, quindi senza una domanda fondata non può esserci risposta.
Per diventare una sola unica nazione o comunque la vogliamo chiamare, serve un'invasione aliena con gli alieni che non vogliono collaborazionisti
Avatar utente
pocaluce
PocoIlluminato-Utente dell' anno 2011
Messaggi: 14011
Iscritto il: mar dic 18, 2001 1:00 am
Località: Cinecittà, Roma

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da pocaluce »

Nickognito ha scritto: se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
già so che non se ne uscirà, ma ci provo.

innanzitutto una follow-up question: a questa entità unica ci si arriverebbe dopo lo stato nazione attuale o è una questione in astratto, tipo in un punto X del nostro passato, l'impero romano (o chi per loro) domina tutte le terre emerse conosciute ed estende diritti politici, civili etc a tutti i propri sudditi/cittadini?
perché nel primo caso, stiamo vedendo in piccolo cosa succede con l'unione europea, dove i nazionalismi e lo spirito di mantenere la propria identità nazionale stanno per ora resistendo alla volontà di sentirsi "europei" ed infatti sebbene qualcosa sia stato fatto per equilibrare i diritti (penso alla libertà di movimento, ad alcuni aspetti lavorativi, probabilmente aspetti minori, ma comunque un'inizio), i singoli stati non ci pensano ancora a delegare le proprie facoltà primarie ad un'entità superiore. e in tal caso quindi, per me almeno nei primi secoli il nazionalismo rimarrebbe più o meno immutato. anzi, sul breve termine rischia di avere persino un'impennata.
nel secondo caso invece, parto col ricordare che in molte parti del mondo l'identità nazionale è un concetto piuttosto recente, almeno in maniera concreta: in italia ad esempio c'era una logica unitaria "morale", se vogliamo, anche quando avevamo savoia, borboni, papi e granducati, ma direi che non c'era identità nazionale anche ben dopo l'unità, tanto che ci volle una guerra per darle un impulso, a suffragio di questa tesi. con rarissime eccezioni, la nazione è un concetto che trova il suo culmine nel XIX secolo e di conseguenza, a mio avviso l'identità nazionale precedente, dove esistesse, era legata ad altri concetti (fedeltà al re/signore, retorica verso il nemico, quasi sempre un vicino contro il quale magari erano secoli che si facevano guerre).
probabilmente sì, se prima che si fosse teorizzato lo stato nazione, qualcuno avesse calato dall'alto un'organizzazione unitaria mondiale, ci sarebbe una logica di radicamento alla propria patria più nell'ottica di quanto accade col "campanile" (cioè io sono romano, ma non è che se gualtieri domani mi dice di andare a conquistare grosseto mi sento toccato nello spirito patrio...vabbé, probabilmente non partirei nemmeno se la slovenia volesse parte del friuli, ma scommetto che molti lo farebbero più volentieri), ma sono altrettanto sicuro che a quel punto troveremmo altri motivi per non farcelo andare bene come sistema di governo e magari non sarà la città o lo stato, ma potrebbero essere i ricchi a decidere che non gli va più bene che i loro soldi vengano redistribuiti in mali e bangladesh e muovere guerra per tenersi le proprie ricchezze.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Shakespeare ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Shakespeare ha scritto: La tua domanda implica una soluzione, che non c'è.
Senza implicazione, che non è scopo della tua domanda, la risposta è no.
Non esiste l'identità culturale "bianchi", esiste la posizione "contro" di alcuni "bianchi". Da cui la deduzione, "si", è sbagliata per principio.
Dalla risposta mi sa che non e' chiara la domanda:

se, politicamente, esistesse al mondo una organizzazione politica unica, dove tutti hanno gli stessi diritti a livello civile, politico, economico, dove non ci sono guerre e competizioni fra nazioni, secondo voi le persone avrebbero un patriottismo o nazionalismo in alcun modo diverso da quello che oggi ha un toscano, o fiorentino, per la propria regione o citta'?
Hai rifatto la stessa domanda.
Se la domanda è, i toscani ce l'avrebbero allo stesso modo coi liguri ?, si.
Ciò non eviterebbe guerre di indipendenza o tra toscani e liguri.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Rispondi