Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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chiaky
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Che poi, tra parentesi, io non sogno un mondo senza pacche sul culo. Io sogno un mondo in cui pacca sul culo data da un cretino avra' alcun motivo di creare traumi.
Quotone.

In un mondo ideale una pacca sul culo e' un gesto volgare e maleducato ma non dovrebbe cambiarti la vita, in un modo o nell'altro.
Si, Nickognito ha detto cose molto condivisibili.

Comunque non dimentichiamo che uno dei focus di questa vicenda è lo stadio. Non è un particolare di poco conto. Io sono quasi certo che quel tipo non ha nè avrebbe mai toccato il culo a nessuno nella sua vita in nessun contesto, ma nel contesto stadio si è sentito autorizzato a farlo, in quanto operante in un contesto "di caserma" e zona franca. E' come lo stimato architetto, gentile e signorile, che una volta in curva pare indemoniato, bestemmia, grida, urla insulti irripetibili e tira roba in campo.
Io ricordo ancora con orrore quella volta che andai allo stadio (avevo 10 anni) con il mio vicino di casa amico di mio padre, un signore del tutto inrme e buono come il pane, che appena messo piede in curva si tramutò in una specie di animale urlante, sbuffante e bestemmiante. Mi rimbombano ancora nelle orecchie le cose irripetibili dette all'arbitro, prevalentemente riferite alla madre del suddetto e alla moglie di facili costumi. A un certo punto gli urlò anche in dialetto "cut vegna e rasp!!!"
Me lo ricordo ancora perchè non avevo mai sentito quella parola.
Una volta a casa chiesi a mio padre cosa volesse dire "cut vegna e rasp" trad. che ti venga il rasp.
Mio padre mi disse che si tratta della malattia dei conigli.
Ancora oggi, dopo 40 anni, sono perplesso al solo ripensarci. :roll:
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

Comunque il Mostro tifoso della Fiorentina ,si è fatto 3 ore e 30 di strada da Ancona per andare al Castellani a vedere i suoi perdere in maniera beffarda un incontro che fino al finale aveano fin lì dominato.
Appassionato vero, niente da dire, penso che non muovo il culo per andare allo stadio manco per vedere il Salò a 2 km da casa mia.
D'altronde un individuo capace di un getso del genere deve essere chiaramente anormale/animale anche sotto questo aspetto. Quale uomo sensato nella SKY Era del Ti portiamo tutto a casa, tu stai lì che vai benissimo si fa ancora le trasferte come fossimo nel 1988?
Ma non poteva tifare Ancona, o al massimo Ascoli? avrebbe risparmiato benzina e la catena di eventi che ha porto alla pacca sul culo mai si sarebbe verificata.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto:Comunque il Mostro tifoso della Fiorentina ,si è fatto 3 ore e 30 di strada da Ancona per andare al Castellani a vedere i suoi perdere in maniera beffarda un incontro che fino al finale aveano fin lì dominato.
Appassionato vero, niente da dire, penso che non muovo il culo per andare allo stadio manco per vedere il Salò a 2 km da casa mia.
D'altronde un individuo capace di un getso del genere deve essere chiaramente anormale/animale anche sotto questo aspetto. Quale uomo sensato nella SKY Era del Ti portiamo tutto a casa, tu stai lì che vai benissimo si fa ancora le trasferte come fossimo nel 1988?
Ma non poteva tifare Ancona, o al massimo Ascoli? avrebbe risparmiato benzina e la catena di eventi che ha porto alla pacca sul culo mai si sarebbe verificata.

F.F.
Ma com'è possibile che uno di Ancona tifi la Fiorentina?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Chi sarà il politico molto importante che prima faceva il regista teatrale e che ha molestato Silvestrin?
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 291617.htm
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Peccato non avere opinioni femminili qui.
Alla fin fine rimane una discussione tra maschi su un argomento dove la parte femminile è fondamentale.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

tuborovescio ha scritto:Prima di arrivare ai corsi sul luogo di lavoro, bisognerebbe arrivarci al lavoro, l'Italia è agli ultimi posti in Europa per occupazione femminile...
giusto quindi parlare di una che l'ha trovato solo perche' e' fica, buon esempio!
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Pitone ha scritto:Peccato non avere opinioni femminili qui.
Alla fin fine rimane una discussione tra maschi su un argomento dove la parte femminile è fondamentale.
beh, possiamo anche fidarci e parlarne con donne che conosciamo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Nickognito ha scritto:
Pitone ha scritto:Peccato non avere opinioni femminili qui.
Alla fin fine rimane una discussione tra maschi su un argomento dove la parte femminile è fondamentale.
beh, possiamo anche fidarci e parlarne con donne che conosciamo.
Non dubito che tu abbia parlato con tue conoscenti.
Ma qui riporti pur sempre un tuo pensiero.
Rimane comunque una discussione tra maschi che hanno parlato con donne. :D

Sto solo dicendo che qui manca la parte femminile 'diretta' nella discussione, è un dato di fatto e mi spiace, stop.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:
Pitone ha scritto:Peccato non avere opinioni femminili qui.
Alla fin fine rimane una discussione tra maschi su un argomento dove la parte femminile è fondamentale.
beh, possiamo anche fidarci e parlarne con donne che conosciamo.
Opinioni femminili finora sentite più o meno omogenee su due cose

1) Gesto inammissibile e volgare, non cercate di giustificare quello zotico
2) Perchè la giornalista era lì in quell'ambiente, in quel momento.

Ecco,diciamo che s eil punto 2 lo esponessimo noi verremmo immediatament einclusi nel partito " se l'è andata a cercare" :)

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Nickognito ha scritto:
tuborovescio ha scritto:Prima di arrivare ai corsi sul luogo di lavoro, bisognerebbe arrivarci al lavoro, l'Italia è agli ultimi posti in Europa per occupazione femminile...
giusto quindi parlare di una che l'ha trovato solo perche' e' fica, buon esempio!
Ma che risposta è :lol:
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

In un certo senso questo episodio c'entra con il nostro discorso: https://www.nbcnews.com/news/us-news/ju ... a-rcna7366
Se nessuno ti picchia o molesta, esisti davvero?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Che poi, tra parentesi, io non sogno un mondo senza pacche sul culo. Io sogno un mondo in cui pacca sul culo data da un cretino avra' alcun motivo di creare traumi.
Quotone.

In un mondo ideale una pacca sul culo e' un gesto volgare e maleducato ma non dovrebbe cambiarti la vita, in un modo o nell'altro.
Ma è e rimarrà per molti anni un gesto che può umiliare e scioccare. Come se un maniaco ti sbatte l’arte se in faccia.
Alla fine fa meno male di una pacca sul culo ma per una serie di motivi innati e culturali è una cosa che può turbare e pure parecchio.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

L’ho messo sul topic della WTA ma forse sta meglio qui

Peng : motivi per boicottare Cina = pacca sul culo a Toscana TV : violenza sulle donne
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Hakaishin »

paoolino ha scritto:L’ho messo sul topic della WTA ma forse sta meglio qui

Peng : motivi per boicottare Cina = pacca sul culo a Toscana TV : violenza sulle donne
penso che sia una delle sintesi più azzeccate degli ultimi anni.

come se prima non ci fossero i desaparecidos in cina e come se non ci fossero abusi sulle donne.
indignazione a comando (del portafoglio of course)
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

paoolino ha scritto:L’ho messo sul topic della WTA ma forse sta meglio qui

Peng : motivi per boicottare Cina = pacca sul culo a Toscana TV : violenza sulle donne
Niente, anche con la matematica fai cilecca, lontano anni luce dal problema
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

tuborovescio ha scritto:
paoolino ha scritto:L’ho messo sul topic della WTA ma forse sta meglio qui

Peng : motivi per boicottare Cina = pacca sul culo a Toscana TV : violenza sulle donne
Niente, anche con la matematica fai cilecca, lontano anni luce dal problema
Secondo me, professore, è lei che sta facendo cilecca nell'interpretazione.

Avevo messo la cosa come risposta a Nickognito nel topic della WTA, non per caso.

Nickognito, che si augura il boicotaggio delle Olimpiadi Cinesi per via della Peng (magari non solo per quello, ma per quello in questo momento va a scrivere i post) fa la stessa cosa che magari si fa qui nel discorso pacca sul culo - violenza sulle donne.

Perché il sensazionalismo giudicante sulla Peng va bene e sulla tizia di Toscana TV no?

Ecco, in fondo io stavo dando un ulteriore argomento a Lei e Rosewall per controbattere a Nickognito.

Nella vicenda pacca sul culo, sui cui, lo ammetto, non ho espresso una chiara posizione (tranne quella in difesa del conduttore della trasmissione, che ribadisco tutt'ora), sono più vicino alle vostre posizioni che a quelle di Nickognito.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

La vicenda è molto chiara, non capisco i tuoi dubbi
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

tuborovescio ha scritto:La vicenda è molto chiara, non capisco i tuoi dubbi
Io non ho particolari dubbi.

1. Quello che ha dato la pacca è uno stronzo.
2. Giustamente quella che l'ha ricevuta si sente lesa nella sua dignità.
3. Ben venga se questa storia serve a fare uscire / denunciare altri soprusi di stampo maschilista (vedi giornaliste RAI, o altri casi che magari non pubblici che si ispireranno a questa vicenda).
4. Mal venga se questa storia genera danni collaterali a un povero Cristo che stava a fare il suo lavoro e che non ha fatto nulla di male e di doloso
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Ti devo due birre :)
Comunque non preoccuparti, il povero Cristo non perderà il lavoro.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

paoolino ha scritto:
tuborovescio ha scritto:La vicenda è molto chiara, non capisco i tuoi dubbi
Io non ho particolari dubbi.

1. Quello che ha dato la pacca è uno stronzo.
2. Giustamente quella che l'ha ricevuta si sente lesa nella sua dignità.
3. Ben venga se questa storia serve a fare uscire / denunciare altri soprusi di stampo maschilista (vedi giornaliste RAI, o altri casi che magari non pubblici che si ispireranno a questa vicenda).
4. Mal venga se questa storia genera danni collaterali a un povero Cristo che stava a fare il suo lavoro e che non ha fatto nulla di male e di doloso
5. L'inquisizione di internet è una merda!
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

chiaky ha scritto:
Nickognito ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
siccome la gente è stupida (ha fatto 'na cazzata che sarà mai)
certi gesti vanno stigmatizzati in un modo che può sembrare anche eccessivo.
Ed è per questo che ritengo che il politically correct eccessivo abbia più pro che contro.
Sarebbe come educare i bambini punendoli. Non credo, credo che l'educazione, per come e' fatto il nostro cervello, funzioni con modelli positivi, non stigmatizzando i negativi in modo eccessivo.
Su questo non sono così sicuro. Quando i bambini, a scuola, venivano puniti, c'era gente meno complessata e più educata di oggi, forse.
Macché, si vede come sono i cinquantenni di oggi...
Comunque ora stavo leggendo un libro di Paolo Nori sulla Letteratura russa, c'è un brano tratto da La figlia del Capitano di Puskin (uno dei miei preferiti) inizia così 'A quel tempo non venivamo educati come si fa oggi' :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

tuborovescio ha scritto:
chiaky ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Sarebbe come educare i bambini punendoli. Non credo, credo che l'educazione, per come e' fatto il nostro cervello, funzioni con modelli positivi, non stigmatizzando i negativi in modo eccessivo.
Su questo non sono così sicuro. Quando i bambini, a scuola, venivano puniti, c'era gente meno complessata e più educata di oggi, forse.
Macché, si vede come sono i cinquantenni di oggi...
Comunque ora stavo leggendo un libro di Paolo Nori sulla Letteratura russa, c'è un brano tratto da La figlia del Capitano di Puskin (uno dei miei preferiti) inizia così 'A quel tempo non venivamo educati come si fa oggi' :D
I cinquantenni di oggi non venivano puniti a scuola.
Parlo di quelli che oggi hanno dai 70 in su.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Sì che venivano puniti, io non ne ho ancora 50 e ho visto dare ceffoni e non solo, per non parlare delle violenze verbali.
Comunque la scuola è punitiva e violenta anche oggi...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

tuborovescio ha scritto:Sì che venivano puniti, io non ne ho ancora 50 e ho visto dare ceffoni e non solo, per non parlare delle violenze verbali.
Comunque la scuola è punitiva e violenta anche oggi...
Nei confronti dei poveri insegnanti, forse :D
Io ne ho 48 e a scuola facevamo di tutto ai poveri insegnanti. Pallini sul viso lanciati con la bic, pallate, capelli tagliati tenendoli fermi in 10, insulti. Ho visto insegnanti piangere sulla cattedra e altri andarsene singhiozzando.
Mai vista mezza punizione, se non note sul registro.
E questo è il risultato dei cinquantenni di oggi e dei loro figli.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

chiaky ha scritto:
tuborovescio ha scritto:Sì che venivano puniti, io non ne ho ancora 50 e ho visto dare ceffoni e non solo, per non parlare delle violenze verbali.
Comunque la scuola è punitiva e violenta anche oggi...
Nei confronti dei poveri insegnanti, forse :D
Io ne ho 48 e a scuola facevamo di tutto ai poveri insegnanti. Pallini sul viso lanciati con la bic, pallate, capelli tagliati tenendoli fermi in 10, insulti. Ho visto insegnanti piangere sulla cattedra e altri andarsene singhiozzando.
Mai vista mezza punizione, se non note sul registro.
E questo è il risultato dei cinquantenni di oggi e dei loro figli.
Noi cinquantenni siamo sulla linea di confine, ho fatto in tempo a prendere bacchettate sui dorsi delle mani alle elementari ma anche di essere in classi dove gli studenti facevano piangere gli insegnanti. Dipendeva molto anche dalle scuole e dagli insegnanti, almeno allora era cosi'.

Che oggi la scuola sia punitiva e violenta nei confronti degli studenti non lo credo, se tocchi uno studente rischi di fare piu' carcere di Corona.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:
tuborovescio ha scritto:Sì che venivano puniti, io non ne ho ancora 50 e ho visto dare ceffoni e non solo, per non parlare delle violenze verbali.
Comunque la scuola è punitiva e violenta anche oggi...
Nei confronti dei poveri insegnanti, forse :D
Io ne ho 48 e a scuola facevamo di tutto ai poveri insegnanti. Pallini sul viso lanciati con la bic, pallate, capelli tagliati tenendoli fermi in 10, insulti. Ho visto insegnanti piangere sulla cattedra e altri andarsene singhiozzando.
Mai vista mezza punizione, se non note sul registro.
E questo è il risultato dei cinquantenni di oggi e dei loro figli.
Noi cinquantenni siamo sulla linea di confine, ho fatto in tempo a prendere bacchettate sui dorsi delle mani alle elementari ma anche di essere in classi dove gli studenti facevano piangere gli insegnanti. Dipendeva molto anche dalle scuole e dagli insegnanti, almeno allora era cosi'.

Che oggi la scuola sia punitiva e violenta nei confronti degli studenti non lo credo, se tocchi uno studente rischi di fare piu' carcere di Corona.
Eh appunto. Oggi si vuole una educazione che non educhi. Si pretende che i ragazzi facciano quel cavolo che vogliono a scuola, senza poter dire loro nulla. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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Re: Non c'è limite al peggio

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Violenta non fisicamente, ovviamente
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Ah la buona vecchia scuola dei 70/80enni, la maggior parte dei quali era in realtà buttata presto fuori dalla scuola...
L'alunno si chiamava pure Giuseppe Conte

https://www.corriere.it/cronache/21_nov ... cd9e.shtml

Renzo Modugno e la Columbine di Roma: quel prof ucciso in classe per un quattro in matematica
di Walter Veltroni


«Faccio la seconda commerciale — disse Giuseppe Conte ai funzionari di polizia — avevo preso quattro in matematica. Il professore mi rimproverò successivamente perché non ascoltavo attentamente la lezione. Chiesi di essere interrogato di nuovo e presi un’altra insufficienza. Nel rinviarmi al posto Modugno disse con aria di scherno: “Pitagoricida” perché non avevo saputo fare l’applicazione del teorema di Pitagora. Demoralizzato non volevo più andare a scuola; mia madre mi dissuase e mi incitò a studiare di più. Chiesi al professore di essere nuovamente ascoltato: mi allontanò dicendo “smamma”. Il 13 febbraio Modugno lesse i voti del trimestre: io avevo quattro in matematica. Scoraggiato scoppiai in pianto. Nella mia mente si rincorrevano le idee più disperate: volevo uccidermi e ammazzare il professore. Trascorsi la domenica con amici per divagarmi. Lunedì pensieri ancora più neri. Aprii con una chiave falsa un cassetto di mio padre, ne tolsi una pistola, non poteva accorgersi della scomparsa perché ne aveva un’altra. Alle 14,30 caricai la pistola nel bagno».
Si entrava alle 14,30, allora, per il secondo turno. I ragazzi erano tanti, non come oggi, e le scuole erano poche.

Nella seconda I, alla terza ora, entra il Professor Renzo Modugno. Un insegnante stimato, che la vita aveva già segnato. Sorpreso dallo scoppio della guerra nella città di Gimma, nell’Africa Orientale, viene preso prigioniero dagli inglesi e internato in un campo di concentramento in Rhodesia, all’interno del quale continuò ad insegnare.

Durante quel periodo contrasse un morbo che gli paralizzò gli arti inferiori. Tornato in Italia cercò di curarsi ma la malattia gli lasciò una visibile zoppia.

Quel giorno, a fine lezione… «Il professor Modugno, con il suo passo zoppicante di invalido, appoggiandosi ai bastoni, è sceso non senza sforzo dalla cattedra e si è avviato verso l’uscita salutato rispettosamente dagli studenti… L’insegnante stava già con un piede nel corridoio quando è risuonato il primo sparo. Colpito al collo, il disgraziato ha tentato di fuggire ma i suoi piedi paralizzati non hanno risposto al richiamo della volontà. Raggiunto da un secondo proiettile il professore è caduto a terra ma lo studente, animato da una volontà omicida addirittura incredibile in un ragazzo di quell’età, ha continuato a sparare ancora, raggiungendo l’insegnante con una terza pallottola.»
Le cronache fin qui riportate di due diversi quotidiani danno la misura dell’incredibile episodio, la «Columbine» italiana avvenuta nella Roma dei primi anni cinquanta. E del tutto dimenticata.

Giuseppe Conte era figlio di uno stimatissimo maresciallo di P.S.. Dopo aver sparato si rifugiò in una tabaccheria di Via Nazionale e da lì, col gettone, telefonò a casa dicendo «Mamma, ho ucciso il professore di matematica». Il Corriere della Sera scrisse che il papà era stato udito dire: «Avevo affrontato tanti sacrifici per farlo studiare. Tutte le mie speranze erano riposte in lui. Invece è divenuto un delinquente come quelli contro i quali ho combattuto tutta la vita. Non voglio che mi si parli di lui, spero di non vederlo mai più.».

Il maresciallo per due volte, umiliato e offeso, darà le dimissioni che saranno sempre respinte.

Il professor Modugno spira dopo due giorni di agonia. I quotidiani riportano la notizia di una sua frase pronunciata, in punto di morte, al cappellano che lo assisteva: «Dite a Giuseppe che lo perdono». Ma Don Somma lascerà nel dubbio dicendo, testualmente: «Si tratta di un segreto professionale».

Per tutta la scuola italiana, e per l’intero Paese, quello che è accaduto è sconvolgente. Il professor Modugno, a detta di tutti, era un insegnante capace e comprensivo e, come diranno in una lettera aperta alcuni suoi studenti: «Un vero padre, una guida sincera e benevola... univa nell’insegnamento alla riconosciuta sapienza professionale un senso di profonda umanità... Gli studenti non erano per lui, né si sentivano, “alunni” ma quasi figli o amici.».

I suoi funerali, con un corteo che si snoda da Piazza del Popolo fino a piazza di Spagna, vedono la partecipazione di migliaia di persone. La famiglia Conte invia un cuscino di fiori e il maresciallo si confonde nella folla, vuole testimoniare da che parte sta.

Si ritroveranno il padre poliziotto e il figlio assassino, in una stanzetta del carcere minorile di San Michele Ripa. Anche qui ascoltiamo le parole del Corriere della Sera: «Il ragazzo chiedeva “Quando verrà mio padre a trovarmi?”. Né gli agenti di custodia né i compagni di detenzione sapevano cosa rispondergli. Allora crisi di pianto agitavano Giuseppe Conte: lo udivano singhiozzare anche la notte nella sua cella... Se fosse stato bocciato agli esami Giuseppe Conte avrebbe dovuto ritirarsi dagli studi, suo padre, col modesto stipendio di maresciallo, non avrebbe potuto sostenere altri sacrifici per lui.».

Sembra Rashomon. La stessa storia appare come un poliedro a seconda del luogo da cui la si guardi.

Ma c’è un ragazzo che ha sparato e un uomo che è morto, questo è il dato di fatto.

Si aprono discussioni alimentate dalla morbosità dell’informazione. Gian Carlo Pajetta, su l’Unità, stigmatizza il «circo mediatico» con toni che si potrebbero utilizzare ora: «I giornalisti si sono buttati sulla faccenda, l’aula insanguinata è stata vista soltanto come una fotografia ad effetto; una compagna di scuola, che avrebbe dovuto piangere impaurita e avere il pudore della sua pena, è diventata una divetta con fotografie e interviste, il preside, il bidello, i genitori, tutti hanno dovuto dimenticare che era morto un uomo e che un ragazzo aveva perso coscienza e senno e sono stati trasformati nei protagonisti di un fattaccio».

Ma quella settimana di febbraio finisce come era iniziata. La domenica 22 un ragazzo si getta dal quarto piano della sua casa per i cattivi voti riportati in greco. Filiberto, così si chiamava il ragazzo, era intelligente, sensibile, ma a scuola faceva molta fatica. Ripetente, a fine trimestre si vide consegnare una pagella piena di quattro e cinque. Filiberto aveva problemi di salute. Con una prosa spietata l’Unità così lo descrive: «Il ragazzo, piccolo di statura, magro, squallido, era di salute cagionevole; la sua acuta sensibilità era esacerbata da una malattia del sistema nervoso che si manifestava anche in attacchi epilettici».

Episodi accaduti anche in classe, più volte. Possiamo immaginare, povero ragazzo, con quale vergogna abbia vissuto quella condizione. Prima di lanciarsi dalla cucina della sua casa di via Sant’Ippolito lascia un biglietto di scuse al fratello e un altro in cui dice, secco: «Io non uccido il professore di greco, mi uccido.».

Culture e sensibilità si dividono, ieri come oggi. Lo scrittore Giovanni Mosca, commentando sul Corriere, con malcelata nostalgia per i tempi andati, i tragici eventi, li giudica: «l’ultima drammatica fase di dissolvimento dei rapporti di rispetto e soggezione che sino ad un tempo non molto lontano legavano fortemente i giovani ai loro superiori. Questi legami si son venuti rapidamente allentando e indebolendo e la figura del giovane sottomesso ai genitori, rispettoso per degli insegnanti, riverente verso i vecchi è ormai una figura da libro di lettura».

Pietro Ingrao commenta invece sul giornale dei comunisti: «Responsabilità delle famiglie che vedono nella scuola solo una fabbrica di impieghi? Responsabilità della organizzazione della scuola, dei programmi staccati dalla vita, del vecchiume che non si è saputo cancellare? Responsabilità delle cose, e cioè del sistema in cui viviamo e che trasforma la scuola in una lotta precoce e in un campo di spietata concorrenza per il diploma, dove il quattro e il sei decide del domani?».

Fatto sta, e qui Mosca ha ragione, che il sedicenne Giuseppe Conte «Non è il vendicatore degli scolari perseguitati, non è il giustiziere dei professori di matematica, non è l’eroe della lotta tra due generazioni: è un povero ragazzo con le mani sporche di sangue.».

La Columbine nella piccola Italia del 1953 sembra anticipare temi che accenderanno, quindici anni dopo, scuole, università, piazze. Erano passati allora solo otto anni dalla fine della guerra, i giovani che andavano al liceo erano stati bambini sotto i bombardamenti e avevano visto con i loro occhi la paura, il sangue, la morte.

Nella sua crudele durezza ci può essere utile oggi ricordare quell’episodio cruento, sangue tra i banchi, per ripeterci quanto la scuola sia fondamentale nell’esperienza umana di ragazzi e insegnanti.

La qualità di un Paese, il suo futuro, la si può misurare sempre, in primo luogo, dalla profondità e modernità del suo sistema formativo.
Tornano alla mente le parole di Piero Calamandrei a proposito della funzione della scuola: «La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica... ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall’afflusso verso l’alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie… A questo deve servire la democrazia, permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità (applausi). Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale. La scuola, che ha proprio questo carattere in alto senso politico, perché solo essa può aiutare a scegliere, essa sola può aiutare a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali.».
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

Insomma, anche ai bei tempi andati l'Insegnamento poteva essere pericoloso :)

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

tuborovescio ha scritto:
La qualità di un Paese, il suo futuro, la si può misurare sempre, in primo luogo, dalla profondità e modernità del suo sistema formativo.
Tornano alla mente le parole di Piero Calamandrei a proposito della funzione della scuola: «La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica... ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall’afflusso verso l’alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie…
Non so proprio quanto codesti Nobili principi abbiano poi trovato applicazione

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

vabbe', da adesso tutto risolto, il violentatore verra' processato e paghera' per tutti
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Vabbè, l'insegnanticida poi è diventato presidente del consiglio e leader di un partito, quindi quella gavetta da delinquente gli è servita :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:
vabbe', da adesso tutto risolto, il violentatore verra' processato e paghera' per tutti
Perdi colpi, man, mi aspettavo segnalassi che a fine aprile non è mai esistito il (controllo del) Green Pass. :wink:
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

Ma è una giornalista o una semplice tifosa?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

tennisfan82 ha scritto:
Ma è una giornalista o una semplice tifosa?
La seconda che hai detto.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da parca85 »

Video illuminante, che spiega bene perchè si debbano tenere bene accesi i riflettori sul caso di Empoli e perchè sia un tema su cui gli uomini (pure quelli, a quanto pare molti, che han subito palpeggiamenti di culo) dovrebbero piú ascoltare che parlare
Quando c'era Lele i treni arrivavano in orario
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

parca85 ha scritto:
Video illuminante, che spiega bene perchè si debbano tenere bene accesi i riflettori sul caso di Empoli e perchè sia un tema su cui gli uomini (pure quelli, a quanto pare molti, che han subito palpeggiamenti di culo) dovrebbero piú ascoltare che parlare
Ma questa va allo stadio per mangiare gelati e bere birra? :lol:

Comunque capisco che il problema sia che molti vanno allo stadio come fosse una zona franca in cui vale tutto e quindi sono anche piu' aggressivi con le donne. E' un problema del pubblico degli stadi quasi piu' che della condizione femminile. Stiamo parlando di un luogo dove ti puo' anche cadere un motorino in testa.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da parca85 »

uglygeek ha scritto:
parca85 ha scritto:
Video illuminante, che spiega bene perchè si debbano tenere bene accesi i riflettori sul caso di Empoli e perchè sia un tema su cui gli uomini (pure quelli, a quanto pare molti, che han subito palpeggiamenti di culo) dovrebbero piú ascoltare che parlare
Ma questa va allo stadio per mangiare gelati e bere birra? :lol:

Comunque capisco che il problema sia che molti vanno allo stadio come fosse una zona franca in cui vale tutto e quindi sono anche piu' aggressivi con le donne. E' un problema del pubblico degli stadi quasi piu' che della condizione femminile. Stiamo parlando di un luogo dove ti puo' anche cadere un motorino in testa.
Tu pensi che in altri luoghi, come una discoteca, la situazione sia molto diversa?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da eddie v. »

Beh, che dire del video postato dalla tifosa milanista?
Che ha ragione.

Comunque lo confesso. Dopo aver visto e ascoltato il video, ho sfogliato le sue foto postate su instragram.
Bella ragazza. L'avevo vista un po' di tempo fa in qualche video su youtube, in compagnia di un paio di amici milanisti.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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