paoolino ha scritto:Nickognito ha scritto:
Se uno propone 'si sanzioni che dice cose gravi' allora viene accusato di portare 2) all'estremo..
No. Ma non può essere una "giuria popolare" a sanzionare chi dice cose gravi.
Perché la definizione di "cose gravi" non è sempre ben definibile.
Non per mandare in galera, ma per assumere in una ditta privata, non si deve tener conto dell'opinione dei consumatori?
Insomma, se io o The Piper dovessimo scrivere non su MyMag, ma sulla pagina ufficiale di Serena Williams un commento del tipo 'bene che piangi, vecchia negra di merda', non potremmo meritare di non essere assunti da un'azienda?
Dove lavoravo una persona e' stata licenziata per una scritta religiosa sulla maglietta. Io penso che semplicemente sia possibile richiedere una certa 'etica aziendale' anche sui profili social ufficiali.
Insomma, io sul profilo Linkedin e Facebook ho scritto che lavoro per un'agenzia EU, dovrei permettermi di scrivere 'Europa carta igienica, Italia sovrana, a morte i crucchi nazisti e gli sporchi giudei?' sulla mia home page? Secondo me no. Se poi lo scrivo come commento nel blog di valeriagiardinaggio.com col soprannome di 'Narciso75' e' un po' diverso.
Quando lavoravo al call center CSC, mica avrei potuto scrivere 'mi pagano una miseria questi bastardi, spero che falliscano'. Secondo me non deve essere proprio permesso. Posso pero' lasciare una review su Glassdoor.
Certo, se lavoro in proprio sono anche piu' cavoli miei, questo lo capisco. Ma magari chi lavora per o con me ha delle pretese. Che so, se sono Musetti lavoro per me stesso, ma magari l'ATP mi squalifica se sulla mia pagina ufficiale scrivo 'ispanici di merda'.
Se lo scrivo come MusoBianco nel forum di Gegia magari no. O magari Musetti si, ma il n.1000 del mondo no.
Per dire, io nel mio posto di lavoro sono l'ultima ruota del carro, ma se fossi un parlamentare eviterei certe di scrivere certe cose anche come Nickognito su MyMag .
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)