Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Interessante osservaizone.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ti ho scritto è un anno mi han detto che eri ancor viaMonheim ha scritto:Un tempo era (tutto) più romantico, ma ora tutto sommato è decisamente meglio, dai, fate i bravi.Johnny Rex ha scritto:Anche perchè prima ti dovevi sbattere, a procurarti testi, album, bootleg e altro, te lo dovevi meritare ,si scremavano i cazzoni e rimanevano quelli DAVVERO interessanti e competenti sul tema.Burano ha scritto:
È tutto inflazionato e inutilmente iperveloce.
Tutto sommato preferivo prima.
Adesso due ricerche e tutti che ne sanno, tutti esperti.
F.F.
Oggi/dacché c'è internet per dire posso tranquillamente ascoltare l'intera discografia dei Manes (sempre siano lodati) senza dover ricorrere a corrispondenza postale di musicassette con scandinavi e/o appassionati vari dispersi per l'Europa (cosa che purtroppo o per fortuna non ho mai fatto data l'età).
Giusto per ricitare il Maestrone
Che ti devo dire io sono analogico e evidentemente lento . E detto questo uso massicciamente social e Whatsapp. Ma questa realtà non mi piace. Poi certo, in casi di emergenza meglio oggi del 1990, pandemia covid coi lockdown ecc trentanni fa sarebbe stata l'apocalisse.
Ma nel complesso mi sarebbe piaciuto vivere prima, e fino a vent'anni vivevo così, quindi un po' di quel mondo lo conosco. Poi va bene anche gli anni zero al limite. È l'ultimo decennio con gli smartphone che secondo me ha degenerato il tutto.
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Non c'è limite al peggio
Io ricordo che facevo corrispondenza postale per trovare programmi (soprattutto videogiochi) per il Commodore 64; arrivai a scambiare dischetti anche con gente negli Stati Uniti o in Costa d'Avorio, con spedizioni che impiegavano tranquillamente piu' di un mese per arrivare.Monheim ha scritto:Un tempo era (tutto) più romantico, ma ora tutto sommato è decisamente meglio, dai, fate i bravi.Johnny Rex ha scritto:Anche perchè prima ti dovevi sbattere, a procurarti testi, album, bootleg e altro, te lo dovevi meritare ,si scremavano i cazzoni e rimanevano quelli DAVVERO interessanti e competenti sul tema.Burano ha scritto:
È tutto inflazionato e inutilmente iperveloce.
Tutto sommato preferivo prima.
Adesso due ricerche e tutti che ne sanno, tutti esperti.
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Oggi/dacché c'è internet per dire posso tranquillamente ascoltare l'intera discografia dei Manes (sempre siano lodati) senza dover ricorrere a corrispondenza postale di musicassette con scandinavi e/o appassionati vari dispersi per l'Europa (cosa che purtroppo o per fortuna non ho mai fatto data l'età).
Io non lo so, avete ragione che e' tutto meglio, c'e' stato un grosso progresso che ha reso molte cose molto piu' facili. Pero' c'e' anche un costo che si paga, non si puo' negare e non e' solo nostalgia per la giovinezza o romanticismo dei tempi passati.
Tu ora puoi trovare tutto della band Manes, che pero' forse conosci da prima che i telefonini rendessero tutto cosi' facile.
L'impressione e' che nel panorama musicale di oggi - dove chiunque puo' trovare ed ascoltare qualunque brano in meno di un minuto - il risultato sia che perlopiu' si galleggi in superficie senza mai andare a fondo. Quando i dischi erano difficile da duplicare e a volte anche difficile da trovare poi li si ascoltava di piu' e li si ascoltava meglio. Solo per restare all'esempio della musica.
Ma anche tutto l'accesso rapido a tutte le informazioni sembra renderci meno colti e meno intelligenti, perche' la conoscenza cosi' facile e' anche molto superficiale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Be, forse oggi qualcuno mangia meno sano per colpa del frigorifero
Io prima internet non ascoltavo musica, grazie a Internet ho scoperto un universo musicale e mille musicisti. E così per molto altro, quasi tutto.
Io prima internet non ascoltavo musica, grazie a Internet ho scoperto un universo musicale e mille musicisti. E così per molto altro, quasi tutto.
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Re: Non c'è limite al peggio
Se il nostro frigorifero contenesse un milione di tonnellate di qualsiasi cibo esista al mondo saremmo tutti meno sani, penso.Nickognito ha scritto:Be, forse oggi qualcuno mangia meno sano per colpa del frigorifero
Io prima internet non ascoltavo musica, grazie a Internet ho scoperto un universo musicale e mille musicisti. E così per molto altro, quasi tutto.
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Re: Non c'è limite al peggio
Io avevo il Commodore 16. Ero sfigatissimo. Non gliel' ho mai perdonata ai miei.
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Re: Non c'è limite al peggio
Così non solo per la musica, ma per tutto.uglygeek ha scritto: L'impressione e' che nel panorama musicale di oggi - dove chiunque puo' trovare ed ascoltare qualunque brano in meno di un minuto - il risultato sia che perlopiu' si galleggi in superficie senza mai andare a fondo. Quando i dischi erano difficile da duplicare e a volte anche difficile da trovare poi li si ascoltava di piu' e li si ascoltava meglio. Solo per restare all'esempio della musica.
Ma anche tutto l'accesso rapido a tutte le informazioni sembra renderci meno colti e meno intelligenti, perche' la conoscenza cosi' facile e' anche molto superficiale.
LA Retromania paradossalmente(ma non troppo) porta anche a ipersvalutare il presente, perchè tutto viene paragonato a quanto visto/sentito/ascoltato prima.
Ma poi la fruibilità del tutto migliora DAVVERO l'esistenza? o non porta a perdersi troppo in tanti settori diversi,finendo con l'essere anzihè il Maestro in qualcosa la Nullità dai mille mestieri?
Altro paradosso del presente, la Vita da Automi autistici di Quelli che hanno successo e una realtà generale sempre più dispersiva, da Highlights, come ha detto qualcuno.
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Re: Non c'è limite al peggio
Eh, quando per ascoltare la musica dovevi per forza farlo dal vivo, non esistevano dischi e audiocassette, con tutta la scelta che potevi avere, anche dall'estero. Belli i tempi in cui ascoltavi dal vivo il concerto del tuo paese, e stop.
Oggi, invece, con Internet, sei costretto ad ascoltare un po' di tutto. Non e' che possa decidere di ascoltare la discografia completa di Nick Cave fregandomene di milioni di video che non guardo e guarderanno altri.
Che bello da piccolo quando guardavo qualunque sport del cazzo passasse la tv, facendo un mix. Che schifo oggi che posso guardare quello che mi pare, a scelta, lasciando perdere tutto il resto, perche' pero' le possibilita' sono tante e questo non va bene.
Oggi, invece, con Internet, sei costretto ad ascoltare un po' di tutto. Non e' che possa decidere di ascoltare la discografia completa di Nick Cave fregandomene di milioni di video che non guardo e guarderanno altri.
Che bello da piccolo quando guardavo qualunque sport del cazzo passasse la tv, facendo un mix. Che schifo oggi che posso guardare quello che mi pare, a scelta, lasciando perdere tutto il resto, perche' pero' le possibilita' sono tante e questo non va bene.
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Re: Non c'è limite al peggio
Che anche questa non e' una cosa cosi' positiva. Prendi il tennis: 40 anni fa lo davano sulla Rai in occasioni importanti, tipo la Davis, e tutti i ragazzini/e avevano la possibilita' di scoprire e di imparare a conoscere questo sport. Proprio perche' non c'era scelta.Nickognito ha scritto:Che bello da piccolo quando guardavo qualunque sport del cazzo passasse la tv, facendo un mix. Che schifo oggi che posso guardare quello che mi pare, a scelta, lasciando perdere tutto il resto, perche' pero' le possibilita' sono tante e questo non va bene.
Adesso che ci sono tutti gli avvenimenti sportivi di tutti gli sport in streaming in internet, come si fa a scegliere cosa vedere, con che criterio? Come si impara a conoscere uno sport che non si conosce gia'?
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Re: Non c'è limite al peggio
Grazie a internet, chiunque sa quali sono gli sport giocati nel mondo, te ne guardi un po' e scegli, ti fai consigliare, quel che vuoi.uglygeek ha scritto: Adesso che ci sono tutti gli avvenimenti sportivi di tutti gli sport in streaming in internet, come si fa a scegliere cosa vedere, con che criterio? Come si impara a conoscere uno sport che non si conosce gia'?
Sarebbe come dire: un tempo avevi magari in casa solo tre libri, il Vangelo, un libro di ricette e un romanzino rosa. Purtroppo poi sono arrivate le librerie, con centinaia di libri, e come fai a scegliere quale leggere se non lo hai gia' letto?
Se poi sei figlio tipo di Umberto Eco sei proprio fottuto fin da bambino, anche solo coi libri che hai a casa.
Boh, davvero non capisco, tra un po' rimpiangiamo il pre-pennicillina e quando non c'era l'anestesia.
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Re: Non c'è limite al peggio
Conseguenze della pay per view: comandano loro, 20 squadre, partite ogni giorno, svilimento del campionato con anche conseguenze sul gioco, almeno in parte.uglygeek ha scritto:Che anche questa non e' una cosa cosi' positiva. Prendi il tennis: 40 anni fa lo davano sulla Rai in occasioni importanti, tipo la Davis, e tutti i ragazzini/e avevano la possibilita' di scoprire e di imparare a conoscere questo sport. Proprio perche' non c'era scelta.Nickognito ha scritto:Che bello da piccolo quando guardavo qualunque sport del cazzo passasse la tv, facendo un mix. Che schifo oggi che posso guardare quello che mi pare, a scelta, lasciando perdere tutto il resto, perche' pero' le possibilita' sono tante e questo non va bene.
Adesso che ci sono tutti gli avvenimenti sportivi di tutti gli sport in streaming in internet, come si fa a scegliere cosa vedere, con che criterio? Come si impara a conoscere uno sport che non si conosce gia'?
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Re: Non c'è limite al peggio
Se prima di internet non ascoltavi musica, non credo dipenda dal mondo senza internet.Nickognito ha scritto:Be, forse oggi qualcuno mangia meno sano per colpa del frigorifero
Io prima internet non ascoltavo musica, grazie a Internet ho scoperto un universo musicale e mille musicisti. E così per molto altro, quasi tutto.
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Re: Non c'è limite al peggio
ne ascoltavo pochissima, perche' era meno disponibile.Burano ha scritto:Se prima di internet non ascoltavi musica, non credo dipenda dal mondo senza internet.Nickognito ha scritto:Be, forse oggi qualcuno mangia meno sano per colpa del frigorifero
Io prima internet non ascoltavo musica, grazie a Internet ho scoperto un universo musicale e mille musicisti. E così per molto altro, quasi tutto.
E se uno non sa che ascoltare perche' c'e' tanta scelta, non credo dipenda dal mondo con Internet.
Boh, scusate, per me e' solo nostalgia del 'prima era meglio' .
Con Internet semplicemente ho scoperto musica che non conoscevo e mi piaceva di piu', l'ho fatto senza spendere soldi a caso, ho conosciuto persone su Internet con gusti musicali che mi hanno arricchito, e cosi' via. E' normale, su Internet puoi scoprire piu' cose, le puoi scoprire senza gli amici giusti, senza bisogno di tanti soldi, formando i tuoi gusti facendo ricerche e tutto.
Dico della musica, ma potrei dirlo di molte altre cose. I libri di filosofia, che studiavo, in biblioteca qualcosa si trovava, da comprare si trovavano solo libri carissimi, spesso non tradotti e da ordinare all'estero chissa' dove, spesso fuori commercio. Con Internet li trovi facilmente, a prezzo molto piu' accessibile, puoi semplicemente leggere di piu' quello che vuoi.
E ovviamente con Internet puoi fare anche quello che facevi prima, eh, nessuno ti impedisce di registrare la radio tagliando la pubblicita', eh...
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Re: Non c'è limite al peggio
Il guaio non è tanto avere tutto (che è tanto) subito: informazioni video, musica immagini opinioni mappe traduttori libri etc.
Ma il fatto che potresti passare la vita a leggere solo di un argomento di nicchia o rimanere intrappolati in un tunnel fatto di opinioni uguali alle tue grazie agli algoritmi dei social.
I negazionisti no vax lèggono solo di no vax negazionisti e così via.
Altra cosa: trovi talmente tanto di quello che ti piace che ci passi la vita e la vera vita ti sfugge se non sei capace di moderarti.
Ma il fatto che potresti passare la vita a leggere solo di un argomento di nicchia o rimanere intrappolati in un tunnel fatto di opinioni uguali alle tue grazie agli algoritmi dei social.
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Re: Non c'è limite al peggio
A sto giro son completamente d'accordo con Nickognito.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Certo che ci sono pericoli, opportunita' e rischi sono sempre connessi. Se per questo, anche l'aumento della vita media aumenta rischi di ogni tipo. Chi vive un giorno e poi muore, a parte questa morte prematura non rischia quasi niente.
Ma un conto e' di parlare di rischi associati a benefici come quelli di cui fai esempio sugli algoritmi dei social, o sulla socialita', un altro e' parlare della scelta della musica o dello sport. Che e' davvero un completo vantaggio del mondo di oggi rispetto a quello di una volta, a livello di usufruire di queste cose.
Se poi si parla di produzione musicale altro discorso, esiste un insieme complesso di fattori per cui oggi e' peggio di prima, Internet avra' il su ruolo, ma non si parlava di questo.
Lo stesso i videogiochi: certo, oggi si rischiera' di piu' di esagerare a giocarli, ma tra un po' qui c'e' chi dice che i videogiochi anni 80 erano meglio di quelli di adesso, su.
Io ricordo ancora la 'poesia' di quando studiavo all'universita', una sola copia del libro e se uno lo prende in prestito sei fottuto, corri in copisteria le ore a fare fotocopie e se vuoi rispettare la legge calcoli la percentuale che puoi fotocopiare. Oggi ordino online da Praga e studio in italiano, tedesco o inglese come mi pare e a costo ridotto.
Rimpiangere poi il tennis che finiva il terzo set e Galeazzi lasciava la linea al Petanque, oggi scelgo che campo guardare e in quale torneo, su.... E ovviamente ci sprecavo piu' tempo prima, a rovinarmi gli occhi guardando i match criptati immaginando il punto le giornate intere, mentre oggi a 5 euro mi guardo quello che voglio, ma ci passo un paio d'ore la settimana, a farlo e senza rovinarmi la vista.
Ma un conto e' di parlare di rischi associati a benefici come quelli di cui fai esempio sugli algoritmi dei social, o sulla socialita', un altro e' parlare della scelta della musica o dello sport. Che e' davvero un completo vantaggio del mondo di oggi rispetto a quello di una volta, a livello di usufruire di queste cose.
Se poi si parla di produzione musicale altro discorso, esiste un insieme complesso di fattori per cui oggi e' peggio di prima, Internet avra' il su ruolo, ma non si parlava di questo.
Lo stesso i videogiochi: certo, oggi si rischiera' di piu' di esagerare a giocarli, ma tra un po' qui c'e' chi dice che i videogiochi anni 80 erano meglio di quelli di adesso, su.
Io ricordo ancora la 'poesia' di quando studiavo all'universita', una sola copia del libro e se uno lo prende in prestito sei fottuto, corri in copisteria le ore a fare fotocopie e se vuoi rispettare la legge calcoli la percentuale che puoi fotocopiare. Oggi ordino online da Praga e studio in italiano, tedesco o inglese come mi pare e a costo ridotto.
Rimpiangere poi il tennis che finiva il terzo set e Galeazzi lasciava la linea al Petanque, oggi scelgo che campo guardare e in quale torneo, su.... E ovviamente ci sprecavo piu' tempo prima, a rovinarmi gli occhi guardando i match criptati immaginando il punto le giornate intere, mentre oggi a 5 euro mi guardo quello che voglio, ma ci passo un paio d'ore la settimana, a farlo e senza rovinarmi la vista.
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Re: Non c'è limite al peggio
Nickognito ha scritto:a rovinarmi gli occhi guardando i match criptati immaginando il punto le giornate intere
Beh, questa era pura lisergica follia autistica.
Quanto al resto, nulla da dire.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non ero il solo, non ero il solo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ah, non stento a credere anche se credevo che la vostra generazione avesse perso le diottrie più che altro per il Postalmarket...Nickognito ha scritto:Non ero il solo, non ero il solo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
ho visto più di una finale di Wimbledon, criptata
Re: Non c'è limite al peggio
Lo facevo anche io.Nickognito ha scritto:Non ero il solo, non ero il solo.
E mi divertivo anche.
Ricordo come se fosse oggi la semi di Flushing Edberg-Chang in cinque set, vista tutta così.
Bellissimo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Quello che andava a rete era edbergchiaky ha scritto:Lo facevo anche io.Nickognito ha scritto:Non ero il solo, non ero il solo.
E mi divertivo anche.
Ricordo come se fosse oggi la semi di Flushing Edberg-Chang in cinque set, vista tutta così.
Bellissimo.
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Re: Non c'è limite al peggio
A 16 anni perdevi la vista in quel modo o facendoti le seghe
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Non c'è limite al peggio
Io in entrambi i modi, infatti sono quasi cieco.tennisfan82 ha scritto:A 16 anni perdevi la vista in quel modo o facendoti le seghe
Però all' epoca del criptato avevo già 19/20 anni.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Semifinale master 1992 Becker ivanisevic. Tutta criptata. inspiegabilmente nella piccola TV in camera mia era solo in negativo, l'immagine era stabile. Vedevo perciò solo i colori in negativo, con Becker con il viso nero.balbysauro ha scritto:ho visto più di una finale di Wimbledon, criptata
Unica partita vista interamente in negativo, criptata, ma che goduria, 76 al terzo Boris.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Non c'è limite al peggio
Eravamo in parecchi, compagno nickognito.Nickognito ha scritto:Non ero il solo, non ero il solo.
Io gli abbonamenti a tele+ li vincevo con i concorsi televisi e telefonici, ma duravano sei mesi, poi dovevo restituirli.
Quindi ogni tanto avevo dei buchi.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Non c'è limite al peggio
e bravo Ale.alessandro ha scritto:
Altra cosa: trovi talmente tanto di quello che ti piace che ci passi la vita e la vera vita ti sfugge se non sei capace di moderarti.
Guarda, ti anestetizziamo totalmente, duemila calali tv, altrettanti internet, STAI A CASA , agli eventi quelli veri che costano ci andiamo noi al tuo posto, tu non te li puoi permettere, e ci prendiamo anche i lavori che tu non svolgi (o accontentandoti del Reddito di Cittadinanza).
Poi certo, chi non si moderava una volta era in piazza con la siringa, adesso con gli occhi a palla dietro al PC, si può dire che c'è un miglioramento, quetso sì
La realtà Vera dice che il costo delle materie prime è aumentato, e che a parità salariale da cosa, 20 anni? il costo della vita aumenta, per cui non si capisce di che ripresa si parli. Ma tutti con le cuffie.
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque, riguardo al tema, il periodo del criptato è stato l'inizio, chiaramente, della pay tv, e quindi l'inizio dell'epoca "moderna". Oggi è pur vero che puoi vedere di tutto di più, addirittura scegliendoti che partita vedere, ma devi PAGARE.
Chi non può o non vuole pagare si deve arrangiare. Io vedo pochissimo tennis rispetto a prima.C'è supertennis che trasmette quasi solo inutile tenis femminile e quattro torneini minori dell'atp. Ho il mio padellone da dove prendo (gratuitamente) eurosport tedesco su Astra, e mi vedo AO, RG, e USO.
Wimbledon buco totale. Devo andare in streaming su internet arrangiandomi tra rojadirecta che viene oscurato tre per quattro o cercare altri siti.
Negli anni 80 invece mi vedevo quasi tutto, e a gratis. Certi tornei li davano, contemporaneamente, sulla Rai, su Telecapodistria e su TMC. La cosa spiacevole è che sul più bello davano la linea a qualcos'altro, ma bastava mettere su uno degli altri canali e il gioco era fatto. Le cassette di quegli anni sono uno switch continuo tra questi tre canali, ma la partita poi era completa. Era anche bello sentire Bisteccone, poi la Pericoli e infine Tommasi e Clerici nella stessa partita.
A volte trasmetteva anche mediaset.
Insomma, c'erano 3 o 4 canali che trasmettevano non solo gli slam e il master, ma anche molti tornei dell'ATP, e la Davis la Rai, ovviamente.
Oh, a me piaceva più prima. Ora mi devo sentire il commento tedesco coi sottotitoli in babilonese su 3 slam, e sul resto mi devo attaccare se non pago.
Io non gli dò una lira.
Chi non può o non vuole pagare si deve arrangiare. Io vedo pochissimo tennis rispetto a prima.C'è supertennis che trasmette quasi solo inutile tenis femminile e quattro torneini minori dell'atp. Ho il mio padellone da dove prendo (gratuitamente) eurosport tedesco su Astra, e mi vedo AO, RG, e USO.
Wimbledon buco totale. Devo andare in streaming su internet arrangiandomi tra rojadirecta che viene oscurato tre per quattro o cercare altri siti.
Negli anni 80 invece mi vedevo quasi tutto, e a gratis. Certi tornei li davano, contemporaneamente, sulla Rai, su Telecapodistria e su TMC. La cosa spiacevole è che sul più bello davano la linea a qualcos'altro, ma bastava mettere su uno degli altri canali e il gioco era fatto. Le cassette di quegli anni sono uno switch continuo tra questi tre canali, ma la partita poi era completa. Era anche bello sentire Bisteccone, poi la Pericoli e infine Tommasi e Clerici nella stessa partita.
A volte trasmetteva anche mediaset.
Insomma, c'erano 3 o 4 canali che trasmettevano non solo gli slam e il master, ma anche molti tornei dell'ATP, e la Davis la Rai, ovviamente.
Oh, a me piaceva più prima. Ora mi devo sentire il commento tedesco coi sottotitoli in babilonese su 3 slam, e sul resto mi devo attaccare se non pago.
Io non gli dò una lira.
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Re: Non c'è limite al peggio
1. vpn (consiglio CyberGhost VPN)chiaky ha scritto:Devo andare in streaming su internet arrangiandomi tra rojadirecta che viene oscurato tre per quattro o cercare altri siti.
2. sportsbay.org
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Re: Non c'è limite al peggio
Veramente negli Stati Uniti c'e' da anni un'esplosione del numero di morti per overdose da oppiacei, quindi non serve nemmeno a quello.Johnny Rex ha scritto:e bravo Ale.alessandro ha scritto:
Altra cosa: trovi talmente tanto di quello che ti piace che ci passi la vita e la vera vita ti sfugge se non sei capace di moderarti.
Guarda, ti anestetizziamo totalmente, duemila calali tv, altrettanti internet, STAI A CASA , agli eventi quelli veri che costano ci andiamo noi al tuo posto, tu non te li puoi permettere, e ci prendiamo anche i lavori che tu non svolgi (o accontentandoti del Reddito di Cittadinanza).
Poi certo, chi non si moderava una volta era in piazza con la siringa, adesso con gli occhi a palla dietro al PC, si può dire che c'è un miglioramento, quetso sì
La realtà Vera dice che il costo delle materie prime è aumentato, e che a parità salariale da cosa, 20 anni? il costo della vita aumenta, per cui non si capisce di che ripresa si parli. Ma tutti con le cuffie.
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Re: Non c'è limite al peggio
Il 2020 e' stato anche una specie di gigantesco esperimento scientifico: cosa succede se chiudiamo in casa tutti per almeno tre mesi avendo solo internet come porta di accesso al mondo? Parlo dei primi mesi della pandemia, da marzo a maggio, dove si faceva vero lockdown persino negli Stati Uniti e comunque anche volendo uscire di casa tutto era chiuso.Nickognito ha scritto:Certo che ci sono pericoli, opportunita' e rischi sono sempre connessi. Se per questo, anche l'aumento della vita media aumenta rischi di ogni tipo. Chi vive un giorno e poi muore, a parte questa morte prematura non rischia quasi niente.
Ma un conto e' di parlare di rischi associati a benefici come quelli di cui fai esempio sugli algoritmi dei social, o sulla socialita', un altro e' parlare della scelta della musica o dello sport. Che e' davvero un completo vantaggio del mondo di oggi rispetto a quello di una volta, a livello di usufruire di queste cose.
Se poi si parla di produzione musicale altro discorso, esiste un insieme complesso di fattori per cui oggi e' peggio di prima, Internet avra' il su ruolo, ma non si parlava di questo.
Lo stesso i videogiochi: certo, oggi si rischiera' di piu' di esagerare a giocarli, ma tra un po' qui c'e' chi dice che i videogiochi anni 80 erano meglio di quelli di adesso, su.
Io ricordo ancora la 'poesia' di quando studiavo all'universita', una sola copia del libro e se uno lo prende in prestito sei fottuto, corri in copisteria le ore a fare fotocopie e se vuoi rispettare la legge calcoli la percentuale che puoi fotocopiare. Oggi ordino online da Praga e studio in italiano, tedesco o inglese come mi pare e a costo ridotto.
Rimpiangere poi il tennis che finiva il terzo set e Galeazzi lasciava la linea al Petanque, oggi scelgo che campo guardare e in quale torneo, su.... E ovviamente ci sprecavo piu' tempo prima, a rovinarmi gli occhi guardando i match criptati immaginando il punto le giornate intere, mentre oggi a 5 euro mi guardo quello che voglio, ma ci passo un paio d'ore la settimana, a farlo e senza rovinarmi la vista.
A parte usare internet per lavorare, che e' possibile solo per chi fa un certo tipo di lavori, tutti potevano o quasi dovevano usare internet per tutto il resto, per comunicare con amici e parenti, per passare il tempo, per informarsi, per divertirsi.
Avendo accesso a tutte le informazioni, a tutta la musica esistente e anche a moltissimi libri, documentari, film, canali televisivi, ecc.
Risultato: negli Stati Uniti milioni di persone che credono ai deliri complottistici di QAnon.
Sara' anche una bella invenzione, internet, ma con gli esseri umani non funziona bene, pare.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Oh io adoro Aretha e meritatissimo nuovo primo posto.
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Re: Non c'è limite al peggio
1. Non c'entra nulla con la possibilità di usufruire di musica e sport e questo vale anche per il post di Johnny Rex
2. Semplificare quello che è successo dicendo che per un anno la gente ha usato internet per diventare seguace di Qanon, boh, a me sembra solo un modo del tutto limitato e parziale di descrivere la realtà per confermare pregiudizi pessimisti. Peraltro, nessuno al mondo o quasi si augura un mondo dove non si esce per una pandemia e si sta su internet. Io sono stato contento di avere internet durante il lockdown, voi evidentemente preferivate stare chiusi un anno in casa senza vedere nessuno con i libri che avevate in casa, le audiocassette, il telefono e la TV degli anni 80.
Different strokes for different folks.
2. Semplificare quello che è successo dicendo che per un anno la gente ha usato internet per diventare seguace di Qanon, boh, a me sembra solo un modo del tutto limitato e parziale di descrivere la realtà per confermare pregiudizi pessimisti. Peraltro, nessuno al mondo o quasi si augura un mondo dove non si esce per una pandemia e si sta su internet. Io sono stato contento di avere internet durante il lockdown, voi evidentemente preferivate stare chiusi un anno in casa senza vedere nessuno con i libri che avevate in casa, le audiocassette, il telefono e la TV degli anni 80.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Smesso di proseguire appena letto "uno sguardo più ampio e inclusivo alla musica pop" , fa già capire tutto.laplaz ha scritto:https://www.rivistastudio.com/rolling-s ... i-canzoni/
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Re: Non c'è limite al peggio
io sono un vecchio caprone e per me la musica è finita, salvo rare eccezioni, nel 1995 o giù di lìlaplaz ha scritto:https://www.rivistastudio.com/rolling-s ... i-canzoni/
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però, in effetti, 20 anni di musica, su quanto? 70 anni? di pop-rock, non possono non lasciare traccia
è quasi il 30%, quindi in classifica dovrebbero andare 150 canzoni dell'ultimo ventennio, mediamente (ovvio che non sia necessariamente così, è un discorso teorico)
20 anni di musica che non piaceranno a me e ad altri vecchiacci, ma suppongo che nel 1965 lo stesso avrebbe detto un mio coetaneo che avesse visto una classifica zeppa di beat e rock & roll
per il resto la classifica di RS è sempre stata a mio avviso deboluccia: troppo usa-centrica e troppo attenta ad elementi non musicali
insomma, non è una classifica di qualità, ma di importanza (vera o supposta) di quei pezzi nella storia della musica popolare
in questo senso metterci dentro il K-pop o le canzoni di twitter può starci
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Re: Non c'è limite al peggio
poi, oh, quando avete voglia facciamo una best 100 di mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Eh ho capito però la musica è musica. Strumentale. Vocale. Poetica.balbysauro ha scritto:...insomma, non è una classifica di qualità, ma di importanza (vera o supposta) di quei pezzi nella storia della musica popolarelaplaz ha scritto:https://www.rivistastudio.com/rolling-s ... i-canzoni/
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in questo senso metterci dentro il K-pop o le canzoni di twitter può starci
Il significato storico ok, ma è un plusvalore.
- balbysauro
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Re: Non c'è limite al peggio
anche per melaplaz ha scritto:Eh ho capito però la musica è musica. Strumentale. Vocale. Poetica.balbysauro ha scritto:...insomma, non è una classifica di qualità, ma di importanza (vera o supposta) di quei pezzi nella storia della musica popolarelaplaz ha scritto:https://www.rivistastudio.com/rolling-s ... i-canzoni/
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in questo senso metterci dentro il K-pop o le canzoni di twitter può starci
Il significato storico ok, ma è un plusvalore.
ma se è per questo, Respect non è neanche nella top100 delle canzoni più belle di sempre
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Re: Non c'è limite al peggio
Oramai sono tutte scelte in cui la qualità musicale viene dietro ad altre cose.balbysauro ha scritto: Respect non è neanche nella top100 delle canzoni più belle di sempre
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