A parte che qui dove vivo i kalashnikov li vendevano al supermercato, era quasi piu' difficile comprare una lattina di birra. Ma e' appunto quello che dico io, dovremmo smetterla di drogarci e andare a prostitute, e quindi bisogna fare in modo che la gente non senta il bisogno di fare quelle cose piu' che impedirlo.Nickognito ha scritto:A parte ho detto che si potrebbe liberalizzare, come opzione...uglygeek ha scritto: Ma perché? Se voglio farmi di cocaina perché lo stato deve impedirlo? Perché arricchisco la criminalità organizzata? Ma la criminalità si arricchisce appunto perché la vendita è illegale, se fosse legale non si arricchirebbe, non mi pare che la camorra operi nel commercio di vino e liquori, ma se tornasse il proibizionismo lo farebbe.
Tu dici, eh ma se legalizzi tutti pipperebbero dalla mattina alla sera. Saremmo un popolo di drogati. Ma il problema è appunto quello, e non lo risolvi criminalizzando spaccio e consumo, lo risolvi se fai in modo che la gente non voglia drogarsi.
Tra l’altro, mentre la droga è criminalizzata, rimane legale bere bottiglie intere di vodka, assumere psicofarmaci (non è difficile farsi fare una ricetta), respirare bombolette di aria compressa (si comprano per pochi euro dal ferramenta, contengono propano e isobutano che causano euforia ma anche danni cerebrali). Eccetera eccetera.
Non e' affatto detto che funzioni (tra parentesi, la criminalita' legata alla prostituzione esiste eccome ancora dove e' legalizzata).
Per il resto, anche gli omicidi non li risolvi mettendo la gente in carcere, ma facendo in modo che la gente non voglia uccidere. Questo vale per tutti i reati ed e' evidentemente cio' che va prevalentemente fatto.
Poi certo, anche se vendessimo mitra e kalashnikov dall'alimentari all'angolo a 1 euro l'uno, i commercianti d'armi sparirebbero Questo e' un buon motivo per non punire chi paga l'ISIS per farsi consegnare un kalashnikov a casa?
Poi, capisco se la proposta e' di una legalizzazione mondiale. Ma se la legalizzo in Italia che succede? Chi la produce? Il produttore farebbe concorrenza a chi la smercia e produce illegalmente, senza pagarci le tasse e sfruttando i lavoratori, quindi a costi molto inferiori.
Ma, nel frattempo che tutto questo si risolve, potremmo smetterla di drogarci e andare a prostitute? E' cosi' obbligatorio?
Leggevo un articolo sull'Irlanda dove si spiegava che ormai negli ospedali e' normale andare e dire chi ci si sente male per uso di coca. La gente si vergogna di piu' a dire di essersi ubriacata, ormai dire di prendere coca e' normale, e' socialmente accettabile.
Perche' puoi regolare la vita della gente solo fino ad un certo punto. E se c'e' questo commercio che muove centinaia di miliardi di dollari l'anno pur essendo illegale e' evidente che la repressione serva a poco. Magari in una dittatura come la Corea del Nord o l'Arabia Saudita la puoi regolare anche tanto, ma lo stato che controlla tutto non e' auspicabile, immagino che sarai d'accordo anche tu.
Non ti preoccupare che se legalizzi la droga non hai problemi a trovare chi la produce, ci sono interi paesi del sudamerica che fanno solo quello, come pure l'Afghanistan. Che poi ci sia la concorrenza comunque con gli spacciatori, che venderebbero senza pagare le tasse, boh, si' c'e' anche chi smercia ancora sigarette, ma sono fenomeni marginali.
Il paragone con l'omicidio e' improbabile, con l'omicidio danneggi qualcun altro, con la droga te stesso.