Burano ha scritto:Ma il mio era un giudizio storico.
In italia il cattolicesimo liberale non è mai esistito; Rosmini, Manzoni...i modernisti a inizio secolo subito scomunicati da Pio X, don Sturzo...poi?
sempre e solo gli 'intransigenti' nel periodo post risorgimentale con qualche eccezione tipo toniolo, le cooperative ecc che comunque alla fine sul piano politico sempre intransigenti erano, poi il fascismo e dopo o clerico-moderati o cattocomunisti. Non si scappa.
In italia un governo Aznar è impensabile, per dire...
Mi chiedo perchè questa analisi (che nè contesto nè accetto nel merito) non prenda in considerazione, piuttosto, il fatto storico-sociologico di valanghe di voti cattolici o ex democristiani del nord a Forza Italia.
E' pur vero che il c.d. (mente)catto-comunismo si è difeso egregiamente, all'inizio della c.d. seconda Repubblica, ma anche la base sociale per un cattolicesimo liberale c'era e forse c'è ancora tutta, tutta da organizzare.
A meno che per "cattolicesimo liberale" non intendi la versione "lib" del cattocomunismo ("lab"), il compromesso storico fra Ratzinger e Capezzone, allora si, non esiste proprio
Tra l'altro, liberale non è libertario, e nemmeno liberista, anche se le tre posizioni politiche tendono inevitabilmente ad attrarsi.