Scuola: buone notizie :(

[Mr Moonlight]

Dicevo solo che la scuola diventa troppo "minimo comune denominatore" per favorire l'integrazione poi per reazione le scuole private potrebbero diventare meglio di quelle pubbliche, che sarebbe un disastro.

è proprio il contrario, la scuola è molto tradizionalista e favorisce poco l'integrazione tranne che in pochi casi.
c'è esigenza di scuola privata ma per motivi opposti, per avere una scuola più umana come le scuole steineriane che, se non costassero così tanto, avrebbero molti più iscritti.
ah qualsiasi insegnante che si lamenti di come gli arrivino mal preparati i ragazzi è un pessimo insegnante,
facesse ricerca e si levasse di torno.
non per niente gli insegnanti più appassionati si trovano agli asili nido, dove non possono rinfacciare niente a nessuno
dalla seconda elementare in poi iniziano già a lamentarsi dei predecessori, pur avendo tutto il tempo per insegnare qualsiasi cosa

Lo sdoganamento di quel congiuntivo che non mi ricordo come si chiama non mi piace proprio: non è meglio "faccia" di "facesse" e "levi" anziché "levasse" ? Oppure, altro esempio, "aspettino" invece di "aspettassero"?

[uglygeek]

ah qualsiasi insegnante che si lamenti di come gli arrivino mal preparati i ragazzi è un pessimo insegnante,
facesse ricerca e si levasse di torno.
non per niente gli insegnanti più appassionati si trovano agli asili nido, dove non possono rinfacciare niente a nessuno
dalla seconda elementare in poi iniziano già a lamentarsi dei predecessori, pur avendo tutto il tempo per insegnare qualsiasi cosa

Beh non direi che questo valga anche per i professori universitari. Anche quelli del primo anno hanno diritto a non aspettarsi studenti con la preparazione da terza media, spero.
Sull'accesso all'universita' ci sarebbe molto da discutere.

[alessandro]

Dicevo solo che la scuola diventa troppo "minimo comune denominatore" per favorire l'integrazione poi per reazione le scuole private potrebbero diventare meglio di quelle pubbliche, che sarebbe un disastro.

è proprio il contrario, la scuola è molto tradizionalista e favorisce poco l'integrazione tranne che in pochi casi.
c'è esigenza di scuola privata ma per motivi opposti, per avere una scuola più umana come le scuole steineriane che, se non costassero così tanto, avrebbero molti più iscritti.
ah qualsiasi insegnante che si lamenti di come gli arrivino mal preparati i ragazzi è un pessimo insegnante,
facesse ricerca e si levasse di torno.
non per niente gli insegnanti più appassionati si trovano agli asili nido, dove non possono rinfacciare niente a nessuno
dalla seconda elementare in poi iniziano già a lamentarsi dei predecessori, pur avendo tutto il tempo per insegnare qualsiasi cosa

Lo sdoganamento di quel congiuntivo che non mi ricordo come si chiama non mi piace proprio: non è meglio "faccia" di "facesse" e "levi" anziché "levasse" ? Oppure, altro esempio, "aspettino" invece di "aspettassero"?

Cosa orrenda e sbagliata. Una cosa per lo più meridionale.
Più grammatica!

[Pindaro]

ah qualsiasi insegnante che si lamenti di come gli arrivino mal preparati i ragazzi è un pessimo insegnante,
facesse ricerca e si levasse di torno.

Esattamente. Il compito degli insegnanti è anche quello di accompagnare tutti i propri alunni.
Se qualcuno pensa che la scuola non debba integrare e aiutare tutti, forse ha un'idea nazista della scuola stessa.

[tuborovescio]

è proprio il contrario, la scuola è molto tradizionalista e favorisce poco l'integrazione tranne che in pochi casi.
c'è esigenza di scuola privata ma per motivi opposti, per avere una scuola più umana come le scuole steineriane che, se non costassero così tanto, avrebbero molti più iscritti.
ah qualsiasi insegnante che si lamenti di come gli arrivino mal preparati i ragazzi è un pessimo insegnante,
facesse ricerca e si levasse di torno.
non per niente gli insegnanti più appassionati si trovano agli asili nido, dove non possono rinfacciare niente a nessuno
dalla seconda elementare in poi iniziano già a lamentarsi dei predecessori, pur avendo tutto il tempo per insegnare qualsiasi cosa

Lo sdoganamento di quel congiuntivo che non mi ricordo come si chiama non mi piace proprio: non è meglio "faccia" di "facesse" e "levi" anziché "levasse" ? Oppure, altro esempio, "aspettino" invece di "aspettassero"?

Cosa orrenda e sbagliata. Una cosa per lo più meridionale.
Più grammatica!

è un rafforzativo colloquiale meridionale, non credo neanche sia del tutto sbagliato.
comunque oggi nell'ora di grammatica un ragazzo mi ha chiesto quanto tempo ci metterà "esci il cane" a essere considerato corretto

[tuborovescio]

Il compito degli insegnanti è anche quello di accompagnare tutti i propri alunni.

[Mr Moonlight]

Il compito degli insegnanti è anche quello di accompagnare tutti i propri alunni.

Anche e soprattutto in gita

[tennisfan82]

Due anni fa per errore mi inserirono per qualche giorno nel gruppo whatsapp delle mamme della classe di un bimbo autistico che seguivo.

Nella striscia di Gaza c'era meno tensione

Non vi dico cosa erano capaci di scrivere, delle iene assatanate(e con strafalcioni grammaticali notevoli)

[NK7]

delle iene assatanate(e con strafalcioni grammaticali notevoli)

Curioso che ci sia quasi sempre questa correlazione diretta tra livello di istruzione, senso civico, capacità di comprendere i bisogni delle fasce più deboli e inclinazione politica.

[Monheim]

Due anni fa per errore mi inserirono per qualche giorno nel gruppo whatsapp delle mamme della classe di un bimbo autistico che seguivo.

Nella striscia di Gaza c'era meno tensione

Non vi dico cosa erano capaci di scrivere, delle iene assatanate(e con strafalcioni grammaticali notevoli)

Non stento affatto a credere.

Quanto a strafalcioni grammaticali e/o ortografici, purtroppo mi son rassegnato da tempo.
Ci fossero a seguito di un pensiero corretto o quantomeno tollerabile, ancora ancora, ma l'aspetto tragico è che in quei casi sostanza e forma vanno ineluttabilmente a braccetto verso l'abisso.

[Pindaro]

Due anni fa per errore mi inserirono per qualche giorno nel gruppo whatsapp delle mamme della classe di un bimbo autistico che seguivo.

Non si tratta poi solo di bimbi autistici.
Ci sono anche quelli che rimangono indietro, quelli intimoriti, quelli più chiusi.
Che vengono percepiti come un peso, dalla classe, dai genitori degli altri alunni e a volte anche dai professori.
Il problema è che c'è ancora la concezione malata della scuola del voto che equivarrebbe all'intelligenza.
Colpa della quale è parte in causa anche la scuola.
Assieme ai genitori. Che preferiscono avere un figlio che prende otto in tutte le materie, anche se impara tutto a memoria e tirando le somme è un perfetto imbecille.

[tennisfan82]

I genitori non si rendono conto delle difficoltà dei figli purtroppo, tendono a sottovalutare e a pensare che col tempo tutto si risolverà

Molto dipende dal livello culturale(inteso non solo come istruzione)dei genitori e dal coraggio nell'affrontare il problema.

Purtroppo non tutti hanno gli strumenti per rendersi conto della situazione dei loro figli e su cosa fare.

Ci sono tantissimi bambini non certificati con problemi cognitivi o psicologici sui quali non si interviene, però devo dire che rispetto a 10 anni fa si sono fatti dei passi avanti

[uglygeek]

https://www.nbcnews.com/news/education/ ... y-n1099416
C'e' un'iniziativa di alcuni studenti americani che va nella direzione auspicata da alcuni di voi: alcuni studenti ed insegnanti vogliono portato in giudizio l'Universita' della California (che comprende Berkeley, Irvine, UCLA ed altri college molto prestigiosi) perche' l'ammissione e' principalmente basata sui voti di un test standard (SAT) e i voti sono secondo loro intrinsecamente discriminatori.

[alessandro]

https://www.nbcnews.com/news/education/ ... y-n1099416
C'e' un'iniziativa di alcuni studenti americani che va nella direzione auspicata da alcuni di voi: alcuni studenti ed insegnanti vogliono portato in giudizio l'Universita' della California (che comprende Berkeley, Irvine, UCLA ed altri college molto prestigiosi) perche' l'ammissione e' principalmente basata sui voti di un test standard (SAT) e i voti sono secondo loro intrinsecamente discriminatori.

Ma se la selezione non si fa sui voti su cosa si deve fare?
Il voto, o un test, se fatto bene da un combinato tra capacità innate e impegno, quello che serve poi per far fare l’università.
Un metodo alternativo sarebbe quello di far entrare tutti e poi lasciare che la selezione naturale faccia il suo corso, come in alcune facoltà in Italia.
Con però grande spreco di risorse e con ambienti invivibili per eccesso di persone.

[Nickognito]

Io non darei i voti medie comprese. Da dopo si, li darei.

[tuborovescio]

Io non darei i voti medie comprese. Da dopo si, li darei.

eh già, quello sì che è uno spreco di tempo ed energia, l'altro giorno c'erano i dipartimenti per stabilire ancora una volta gli obiettivi per avere 6, da rifare e "rendere più vaghi" per limitare le possibilità di ricorso...
la vicepreside ha detto che quella mattina aveva fatto una fatica enorme,
interrogando un alunno, per "dargli cinque e mezzo"
quasi mai sentito qualcuno che faccia fatica a preparare le lezioni

[Nickognito]

be, ovviamente dare voti senza dover avere sei.

Poi piu' che voti, direi valutazioni, l'elemento numerico puo' non esserci.

[Monheim]

Un amico insegnante alle medie è stato contattato più volte su Facebook (!) da genitori che gli domandavano gli argomenti che sarebbero stati presenti nel compito in classe e anche invitando a non chiedere questo e quello.

Agli insegnanti di MyMag è mai successo qualcosa di simile?

[uglygeek]

Un amico insegnante alle medie è stato contattato più volte su Facebook (!) da genitori che gli domandavano gli argomenti che sarebbero stati presenti nel compito in classe e anche invitando a non chiedere questo e quello.

Agli insegnanti di MyMag è mai successo qualcosa di simile?

[Monheim]

Eh, già, purtroppo tutto vero, caro uglygeek.

Mi ha anche raccontato che a una collega una mamma ha perfino scritto in bacheca. Ora non ricordo precisamente il contenuto (chiederò) ma sulla falsariga di cui sopra.

[uglygeek]

Eh, già, purtroppo tutto vero, caro uglygeek.

Mi ha anche raccontato che a una collega una mamma ha perfino scritto in bacheca. Ora non ricordo precisamente il contenuto (chiederò) ma sulla falsariga di cui sopra.

Ma perche' dare l'amicizia facebook ai genitori degli studenti? E' l'ultima cosa da fare, per innumerevoli ragioni.

Se poi una mamma scrive in bacheca di non fare un certo argomento o di interrogare solo su quello che vuole lei, almeno ci mette la faccia davanti a tutti. Ma facebook?

[Monheim]

Domanda sensata, in effetti, e io non lo farei.

In teoria uno lo fa senza pensare a siffatte derive anche se ragionevolmente purtroppo oggigiorno la prudenza non è mai troppa, malgrado sia naturalmente ben lungi dall'essere edificante una così scrupolosa circospezione.

Sì, in bacheca/wall (come preferisci) di Facebook di una prof. collega dell'amico di cui sopra.

Non escludo si trattasse di messaggi nella sezione "altri" quindi di persone non amiche. Chiederò.

Comunque tali messaggi son stati ignorati senza pietà.

[Monheim]

Un mio collega, neanche quarantenne, ha cinque figli con eta' che varia tra i 5 e i 15 anni . Un giorno mi ha raccontato che nessuno di loro e' mai andato a scuola, sono tutti "home-schooled" dalla madre. Non ho osato chiedere "Perche'?" perche' sarebbe una domanda rischiosa per molte ragioni.

Ti fucilerebbe alla schiena uscendo dall'ufficio?

[uglygeek]

Un mio collega, neanche quarantenne, ha cinque figli con eta' che varia tra i 5 e i 15 anni . Un giorno mi ha raccontato che nessuno di loro e' mai andato a scuola, sono tutti "home-schooled" dalla madre. Non ho osato chiedere "Perche'?" perche' sarebbe una domanda rischiosa per molte ragioni.

Ti fucilerebbe alla schiena uscendo dall'ufficio?

MAI, ASSOLUTAMENTE MAI PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO parlare di religione sul lavoro.

Ma negli Stati Uniti l'home-schooling ha quasi sempre motivazioni religiose: genitori fondamentalisti non vogliono che i loro figli siano de-indottrinati a scuola. Conoscendo il mio collega, le motivazioni religiose mi sembrano veramente improbabili, ma meglio non rischiare

[alessandro]

Un mio collega, neanche quarantenne, ha cinque figli con eta' che varia tra i 5 e i 15 anni . Un giorno mi ha raccontato che nessuno di loro e' mai andato a scuola, sono tutti "home-schooled" dalla madre. Non ho osato chiedere "Perche'?" perche' sarebbe una domanda rischiosa per molte ragioni.

Ti fucilerebbe alla schiena uscendo dall'ufficio?

MAI, ASSOLUTAMENTE MAI PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO parlare di religione sul lavoro.

Ma negli Stati Uniti l'home-schooling ha quasi sempre motivazioni religiose: genitori fondamentalisti non vogliono che i loro figli siano de-indottrinati a scuola. Conoscendo il mio collega, le motivazioni religiose mi sembrano veramente improbabili, ma meglio non rischiare

Magari è la moglie.

Poi, viste le soventi sparatorie, più sicuro tenerli a casa

Al limite, chiedi al tuo collega cosa pensa dei dinosauri.

[Monheim]

MAI, ASSOLUTAMENTE MAI PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO parlare di religione sul lavoro.

Con taluni manco fuori dal luogo di lavoro direi.



La maestra spagnola che insegna com’è fatto il corpo umano ai suoi studenti con un particolare costume 3D

https://www.greenme.it/vivere/costume-e ... U.facebook

[Pindaro]

Homeschooling è legale in molti paesi europei ( compresa l:'Italia) e non. Ed ê una cosa seria.
Non è una paturnia ( solo) per motivi religiosi ( un'ossessione a quanto vedo), ci sono di mezzo disabilità o altri problemi e decisioni a monte.
E la percentuale è talmente miserrima, che i discorsi stanno a zero o quasi.
In Irlanda ( paese notoriamente covo di fondamentalisti atei) sono addirittura un migliaio gli studenti di questo tipo.

[alessandro]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

[Burano]

Neanche il più invasato dei comunisti anni 50 si sognava di non mandare a scuola il figlio perché la maestra di paese era anticomunista e fervente cattolica democristiana. Ormai l'estremismo più ottuso permea la società e il viver civile.

[Pindaro]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

Cosa che non c:'entra quasi nulla con Homeschooling.
Guarda l'Irlanda.

[uglygeek]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

Cosa che non c:'entra quasi nulla con Homeschooling.
Guarda l'Irlanda.

In Irlanda tutte le scuole sono cattoliche, homeschooling avrà varie altre ragioni, ma 1000 studenti sono niente.
Negli USA, homeschooling: 1.7 milioni, uno studente su 30, e le ragioni sono spesso religiose. L’evoluzione in molti stati nemmeno ci provano ad insegnarla, ma che la terra non abbia 6000 anni sì ed è un problema per i genitori. Ci sono statistiche, le motivazioni religiose sono prevalenti (almeno 80%), c’è anche chi lo fa per altre ragioni. Alle elementari, per paranoia, ci sono genitori che non vogliono staccarsi dai figli nemmeno per un minuto. Poi per Iper-protezione (paura di bullismo, ecc). Sfiducia nei professori e desiderio di controllare cosa e quanto i figli studiano, con l’idea che così possano evitare materie inutili e avere un vantaggio sugli altri all’università (non so per certo, ma credo che questo sia il caso del mio collega).

[Burano]

Ma poi negare ai bambini la socializzazione tra i banchi mi pare folle. Per me è meglio che vadano anche al nido, figurati. Pure se hanno nonni in gamba a disposizione. Troppo più bello e importante che stiano coi coetanei fin dalla tenerissima età.

[alessandro]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

Cosa che non c:'entra quasi nulla con Homeschooling.
Guarda l'Irlanda.

Non ho capito.
1000 sono pochissimi, si vede che la scuola pubblica è ben accetta o quella privata cattolica.

In usa sono 2.3 milioni, nel 1990 erano solo 290 mila in una continua crescita.
Dici che la componente religiosa non incida?
Non possono essere decuplicati i ragazzini malati.
Nel 2007 erano 1.9 milioni

[alessandro]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

Cosa che non c:'entra quasi nulla con Homeschooling.
Guarda l'Irlanda.

Non ho capito.
1000 sono pochissimi, si vede che la scuola pubblica è ben accetta o quella privata cattolica.

In usa sono 2.3 milioni, nel 1990 erano solo 290 mila in una continua crescita.
Dici che la componente religiosa non incida?
Non possono essere decuplicati i ragazzini malati.
Nel 2007 erano 1.9 milioni

Ho visto adesso ugly che ha scritto più o meno lo stesso

[uglygeek]

È però molto diverso se fai scuola a casa perché hai un figlio malato o perché vivi in un rifugio alpino isolato oppure perché non vuoi che a scuola parlino ai tuoi figli di dinosauri e della terra che ha più di 5000 anni e di evoluzione o peggio di omosessualità come cosa accettata come normale o apertura a altri credo.

Cosa che non c:'entra quasi nulla con Homeschooling.
Guarda l'Irlanda.

Non ho capito.
1000 sono pochissimi, si vede che la scuola pubblica è ben accetta o quella privata cattolica.

In usa sono 2.3 milioni, nel 1990 erano solo 290 mila in una continua crescita.
Dici che la componente religiosa non incida?
Non possono essere decuplicati i ragazzini malati.
Nel 2007 erano 1.9 milioni

In Irlanda la scuola pubblica è da sempre controllata da istituzioni cattoliche, non ci sono proprio scuole statali laiche, è molto difficile far studiare i figli non dai preti.
Poi le cose stanno cambiando velocemente anche lì.

[uglygeek]

[Rosewall]

pezzo eccezionale nel contenuto e nello stile che spiega (involontariamente) molto sul fenomeno emigratorio.

Quei superfinanziamenti che sconvolgono gli atenei
di Walter Lapini*

Una dozzina di anni fa l’Europa del merito, cioè del ritornante darwinismo, si inventò per le università gli ormai famosi Erc, pronuncia iarsì. Si tratta di finanziamenti a progetti di ricerca innovativi, accessibili tanto ai baroni quanto agli esordienti e ai cani sciolti. Loro caratteristica è favorire i temi interdisciplinari e inondare di soldi i vincitori (milioni di euro). Gli Erc e i dispositivi dello stesso tipo come le Marie Curie, le quote premiali, le supererogazioni ai cosiddetti dipartimenti di eccellenza vanno di moda in quanto interpretano lo spirito dei tempi, in cui si disprezza il magro ma regolare provento e ci si esalta per l’azzardo, il colpo grosso, il tutto o niente. Poiché la trippa (dicono) non basta più, si cala dall’alto un grosso pezzo di carne e il più forte o più scaltro lo azzanna. È un esperimento sociale interessante, da applicare magari anche in fabbrica: invece che dividere un tot fra tutti gli operai, si dà un mezzo tot a uno solo, col vantaggio del padrone che ha risparmiato e con la contentezza degli altri che hanno perso ma «ci hanno provato».

Naturalmente il giovane che vince un Erc non può amministrare da solo il suo milione o due di euro, ma deve trovarsi un’università che lo assuma, che gli faccia da base e da banca, dividendo il malloppo con lui. Ora, per le università depauperate e fameliche l’arrivo di un Erc winner è come in Brutti sporchi e cattivi l’arrivo della pensione de nonna: è la sopravvivenza, la boccata d’aria. Tutti cercano di accaparrarsi la gallina dalle uova d’oro, o magari di allevarsela in casa. E così gli atenei offrono, con detestabile lessico, «posizioni di prestigio» a chi ti «porta» un Erc, o mettono in piedi «eventi formativi» finalizzati a «presentare un Erc di successo». Si tratta di corsi, di cicli di lezioni, in cui ti aiutano a infiocchettare il tuo progetto scegliendo il titolo più intrigante, l’acronimo più figo, le formule più cool, destinate a fare colpo su valutatori che saranno per lo più di altri settori, e che del tuo non hanno idea, o peggio ce l’hanno sbagliata. Se sei un filosofo, o un archeologo, dovrai convincere gente che vede la filosofia attraverso De Crescenzo e l’archeologia attraverso Indiana Jones. Il tutto naturalmente in inglese, la vaselina dei popoli.

Le scienze dure hanno bisogno di molti soldi, si sa. Ma quando un finanziamento abnorme investe una facoltà umanistica l’effetto è quello della bomba d’acqua sui terreni aridi e brulli: disgrega, dilava, trascina. Infatti la gallina dalle uova d’oro non scodella gratis: ti «porta» il suo Erc ma vuole in cambio il posto fisso, magari il più alto, una bella cadrega da ordinario. Piomba in un dipartimento e scardina la programmazione, salta la fila, taglia la strada ai tanti che attendevano laboriosamente il loro turno e che ora devono farsi da parte davanti all’inesorabile avanzata del Milione. E se l’Erc winner non ha le carte in regola per aspirare alle prime fasce, si fa presto a rimediare, dato che questa Italia cooptante e concorsofoba è una foresta pluviale di enti, agenzie, authorities, dove non è difficile trovare l’istituzione amica che ti dia il parere su misura. Dopodiché si fa la chiamata, si assume in deroga, si passa al fatto compiuto, da cui, come si sa, tornare indietro è pressoché impossibile. E così il giovanotto intraprendente e opportunamente addestrato che ha saputo esprimere in un brillante curriculese una serie di buoni propositi e di parole in voga tipo «gender» o «sostenibilità», vola senza colpo ferire su una cattedra di fatto comprata. E gli scafisti del reclutamento ope legis e ope bursae lavorano indisturbati, ben sapendo che gli esclusi, i danneggiati, staranno al gioco anche loro, se vogliono garantirsi qualche briciola della pensione de nonna piuttosto che un futuro di emarginazione e dispetti. Non c’è disegno di carnefice, diceva Pasolini, che non sia suggerito dallo sguardo della vittima.

* professore ordinario di letteratura greca presso l’Università di Genova

[Monheim]

L’ITALIA È ULTIMA IN EUROPA PER FONDI ALLA RICERCA E ISTRUZIONE. COSÌ SI UCCIDE UN PAESE.

https://thevision.com/attualita/ricerca ... 3SWA6R8-6o

Ma il cielo è sempre più blu, abbiamo la Nutella, il presepe e il panettone.

[Monheim]

Immanuel Casto è il nuovo presidente del club dei più intelligenti d'Italia, il Mensa

https://it.mashable.com/musica/1666/imm ... oVRvzd7xdo

[Nickognito]

Immanuel Casto è il nuovo presidente del club dei più intelligenti d'Italia, il Mensa

https://it.mashable.com/musica/1666/imm ... oVRvzd7xdo

L'unico che conoscevo che faceva parte del Mensa era Picard, mi pare