No, non perche' aiuta la conoscenza ma perche' ha totalmente svalutato il loro prodotto.Nickognito ha scritto:certo che ci hanno rimesso, proprio perche' internet aiuta la diffusione della conoscenza della musica.uglygeek ha scritto:Ora, va bene tutto, ma che le case discografiche con internet ci abbiano rimesso mi sembra veramente scontato..Nickognito ha scritto:Insomma, Internet non aiuta la diffusione della musica, ma le case discografiche ci rimettono.
Scuola: buone notizie :(
Re: Scuola: buone notizie :(
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Re: Scuola: buone notizie :(
e vabbe'. A me sembra si neghi l'evidenza.
Non so, Songs of Love and Hate di Cohen, bellissimo album, sembra abbia venduto in tutto, negli anni, 750 mila copie. Greatest Hits del 2009 piu' del doppio (nonostante le crisi delle case discografiche) e 640 mila visualizzazioni su youtube. Dopo 50 anni, su youtube Songs of Love and Hate fa piu' visualizzazioni, oggi, che album venduti allora.
Parlo di Cohen, cioe' un cantautore del 1934, non proprio roba tipica di oggi, i cui contemporanei sono per lo piu' morti o non sanno usare Internet.
Non so, Songs of Love and Hate di Cohen, bellissimo album, sembra abbia venduto in tutto, negli anni, 750 mila copie. Greatest Hits del 2009 piu' del doppio (nonostante le crisi delle case discografiche) e 640 mila visualizzazioni su youtube. Dopo 50 anni, su youtube Songs of Love and Hate fa piu' visualizzazioni, oggi, che album venduti allora.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Il mercato delle case discografiche e le visualizzazioni sul web sono due cose totalmente ortogonali, rispondi bastoni quando la briscola e' coppe...Nickognito ha scritto:e vabbe'. A me sembra si neghi l'evidenza.
Non so, Songs of Love and Hate di Cohen, bellissimo album, sembra abbia venduto in tutto, negli anni, 750 mila copie. Greatest Hits del 2009 piu' del doppio (nonostante le crisi delle case discografiche) e 640 mila visualizzazioni su youtube. Dopo 50 anni, su youtube Songs of Love and Hate fa piu' visualizzazioni, oggi, che album venduti allora.
Parlo di Cohen, cioe' un cantautore del 1934, non proprio roba tipica di oggi, i cui contemporanei sono per lo piu' morti o non sanno usare Internet.
Il discorso si era spostato sul fatto che il prodotto-disco abbia perso completamente valore a causa di internet.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Forsi, nickognito, dimentichi che le visualizzazioni sono GRATIS, il disco lo dovevi pagare. Per ottenere il riconoscimento " disco di platino"oggi devi vendere 5/1000 delle copie necessarie 40 anni fa..su
Oggi nel computo dei "dischi venduti" vale UNO anche il semplice acquisto a 0.99 dollari di UN brano dell'album.
Lo avevo letto tempo fa, e la cosa mi aveva stupito. In epoca digitale i numeri di vendita sono del tutto drogati, molto più rispetto all'epoca dei supporti fisici.
Oggi nel computo dei "dischi venduti" vale UNO anche il semplice acquisto a 0.99 dollari di UN brano dell'album.
Lo avevo letto tempo fa, e la cosa mi aveva stupito. In epoca digitale i numeri di vendita sono del tutto drogati, molto più rispetto all'epoca dei supporti fisici.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Ma questo è, parzialmente, vero. Non la diffusione della musica, lì è l'oppostouglygeek ha scritto:Il mercato delle case discografiche e le visualizzazioni sul web sono due cose totalmente ortogonali, rispondi bastoni quando la briscola e' coppe...Nickognito ha scritto:e vabbe'. A me sembra si neghi l'evidenza.
Non so, Songs of Love and Hate di Cohen, bellissimo album, sembra abbia venduto in tutto, negli anni, 750 mila copie. Greatest Hits del 2009 piu' del doppio (nonostante le crisi delle case discografiche) e 640 mila visualizzazioni su youtube. Dopo 50 anni, su youtube Songs of Love and Hate fa piu' visualizzazioni, oggi, che album venduti allora.
Parlo di Cohen, cioe' un cantautore del 1934, non proprio roba tipica di oggi, i cui contemporanei sono per lo piu' morti o non sanno usare Internet.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Esattamente il motivo per cui internet favorisce la cultura musicale e la diffusione della musica. Inventa qualcosa che regala caviale gratis e vedrai come aumenta il consumo mondiale del caviale.Nasty ha scritto:Forsi, nickognito, dimentichi che le visualizzazioni sono GRATIS, il disco lo dovevi pagare. .
Ovviamente non ci fossero diritti di autore la diffusione sarebbe ancora molto maggiore
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Re: Scuola: buone notizie :(
Per il jazz dipende...New York trasuda di jazz come quando Internet era di là da venire. Non è certo popolare come l'hip hop o il soul e va detto che non siamo più nel 1959 ai tempi di Take Five di Dave Brubeck, per cui quella enorme popolarità è calata per il rock ed altre musiche più in linea con le giovani generazioni, ma ciò non toglie che sia seguito da giovani, meno giovani e anziani e così vale per tante metropoli americane e canadesi a quanto ne so dai miei contatti.uglygeek ha scritto:Beh in teoria internet aiuta. Ma sono piu' di 20 anni che internet e' un fenomeno di massa, ci sono ventenni che non hanno mai vissuto un mondo senza internet, ormai si possono analizzare i risultati.Monheim ha scritto:Molto benissimo.Nickognito ha scritto:Sono in completo disaccordo con tutti voi. Internet aiuta un sacco a conoscere libri, musica, film e quant'altro. E' pieno di siti anche dove informarsi, dove imparare, vale per la cultura, ma vale per tutto, le lingue, un programma, tutto.
Infatti e' pieno di gente che impara e conosce buona musica in questo modo.
Prima, con i negozi di dischi et similia era tutto piu' difficile e la gente era molto meno informata. Certo, i nerd del settore c'erano sempre, ma era molto piu' difficile.
Semplicemente, sono cambiati i gusti e alla gente certa musica non piace. I giovani hanno gusti diversi dai miei. Per me hanno gusti di merda, ma comunque sia sono diversi, non e' che faticano a scegliere, sono proprio diversi.
Tutto questo nonostante internet, non a causa di.
Internet aiuta ad imparare le lingue, non c'e' dubbio, basta la parola "youtube''. E' uno strumento formidabile anche per imparare il vietnamita, non solo l'inglese. Benissimo. Qual'e' il livello di inglese dei giovani italiani? E' molto migliore di quello della nostra generazione? Bisognerebbe chiederlo a chi lavora nelle scuole (tubo?) io credo che un po' sia migliorato, anche perche' peggiorare non poteva, ma non e' migliorato tanto.
Internet aiuta a conoscere libri: le persone vi sembrano diventate piu' colte in questi ultimi anni? Grandi discussioni su Heidegger in treno?
In realta' ora che abbiamo tutti sempre in tasca un dispositivo che ci permette di navigare in rete LEGGIAMO MOLTO MENO di prima, e anche quando leggiamo il nostro livello di attenzione e' molto ridotto, ci siamo disabituati (parlando in generale, s'intende) a restare concentrati molto a lungo su una cosa. Ci sono studi su questo ben precisi.
Internet aiuta ad avere accesso e a far conoscere la buona musica, in teoria: tutta la musica mai registrata e' a tua disposizione in qualsiasi momento, e allora perche' ascoltare Rovazzi? Non e' solo questione di gusti, e' che non ce lo ricordiamo ma 30, 40 anni fa in cima alle classifiche dei dischi piu' venduti trovavamo anche Pippo Franco e Francesco Salvi. E' che i gusti di molti rimangono da sempliciotti anche con internet. John Coltrane puo' essere a distanza di un click, ma questo non ha reso il jazz piu' popolare perche' continuano ad ascoltarlo in pochi. Al contrario, adesso ci si rinchiude ancora di piu' nelle proprie nicchie di genere musicale, e si ascolta solo quello.
Quindi non e' solo un discorso da vecchietto "Eh i giovani d'oggi non capiscono un tubo, ai miei tempi si'..." quanto un discorso sugli effetti collaterali della rete e sulla sorprendente scarsita' di effetti positivi sulla cultura della gente.
In Europa le cose cambiano e soprattutto in Italia vanno male, molto male.
Ma c'è una ragione ben precisa per tutto questo e non è imputabile alla rete.
Re: Scuola: buone notizie :(
Anche ma non solo.Nickognito ha scritto:i dottori li prescrivono a cazzo perche' altrimenti la gente rompe loro i coglioni
Purtroppo spesso li prescrivono loro con molta leggerezza, senza particolari pressioni dei pazienti.
Ne vedo quasi ogni giorno.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Purtroppo la gente si fida solo del proprio medico. Basterebbero cinque minuti ben spesi su Google e non ne abuserebbero. Basta wikihow, scritto ovunque.fabio86 ha scritto:Anche ma non solo.Nickognito ha scritto:i dottori li prescrivono a cazzo perche' altrimenti la gente rompe loro i coglioni
Purtroppo spesso li prescrivono loro con molta leggerezza, senza particolari pressioni dei pazienti.
Ne vedo quasi ogni giorno.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Secondo me la vera differenza è data dall’individualità che l’uso di internet e la fruizione della musica attraverso internet comporta. Prima, ascoltando musica su uno stereo o alla radio la condivisione e la “contaminazione” era più frequente. Oggi ognuno fa da se.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Scuola: buone notizie :(
:pSecondo me la vera differenza è data dall’individualità che l’uso dell cuffie la fruizione della musica attraverso le cuffie comporta.
Ultima modifica di Rosewall il mar feb 18, 2020 6:51 pm, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Scuola: buone notizie :(
tempo fa ho sentito un'intervista a un produttore che ho trovato molto interessante
riassumendo
1) guadagnare (spesso molto) facendo musica è stata una cosa incidentale, durata pochi decenni.
L'eccezione sono stati quegli anni, non oggi.
Certo anche oggi ci sono molti musicisti che guadagnano moltissimo, ma lo fanno per altre vie, come accadeva anche prima dell'epoca dei dischi.
Solo che noi siamo vissuti in quell'epoca e ci pare una cosa normale fare soldi coi dischi.
Se chiedete a un nativo digitale invece, considererà normalissimo non pagare nulla per ascoltare una canzone e altrettanto giusto pagare per un concerto.
2) nel periodo suddetto si guadagnava la stragrande maggioranza dei soldi non vendendo musica, ma vendendo il supporto fisico di quella musica!
Di fatto negli anni 50, 60, 70 ecc. si commerciava vinile, videocassette, cd, non musica.
Se io pagavo una cassetta 15.000 lire negli anni 80, forse 2 o 3 mila lire erano destinate alla musica vera e propria, casa discografica compresa.
Il resto serviva a far guadagnare chi produceva il supporto fisico, lo trasportava, lo teneva in un negozio, ecc.
Tolto il supporto fisico e tutto quello che gli stava intorno, rimangono i pochi dollari che anche oggi si pagano se vuoi acquistare legalmente un disco.
quindi internet non ha colpito il mercato della musica, ma il mercato della vendita del supporto fisico
riassumendo
1) guadagnare (spesso molto) facendo musica è stata una cosa incidentale, durata pochi decenni.
L'eccezione sono stati quegli anni, non oggi.
Certo anche oggi ci sono molti musicisti che guadagnano moltissimo, ma lo fanno per altre vie, come accadeva anche prima dell'epoca dei dischi.
Solo che noi siamo vissuti in quell'epoca e ci pare una cosa normale fare soldi coi dischi.
Se chiedete a un nativo digitale invece, considererà normalissimo non pagare nulla per ascoltare una canzone e altrettanto giusto pagare per un concerto.
2) nel periodo suddetto si guadagnava la stragrande maggioranza dei soldi non vendendo musica, ma vendendo il supporto fisico di quella musica!
Di fatto negli anni 50, 60, 70 ecc. si commerciava vinile, videocassette, cd, non musica.
Se io pagavo una cassetta 15.000 lire negli anni 80, forse 2 o 3 mila lire erano destinate alla musica vera e propria, casa discografica compresa.
Il resto serviva a far guadagnare chi produceva il supporto fisico, lo trasportava, lo teneva in un negozio, ecc.
Tolto il supporto fisico e tutto quello che gli stava intorno, rimangono i pochi dollari che anche oggi si pagano se vuoi acquistare legalmente un disco.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Dipendenti ( migliaia di persone) della casa discografica?Se io pagavo una cassetta 15.000 lire negli anni 80, forse 2 o 3 mila lire erano destinate alla musica vera e propria, casa discografica compresa.
Non credo potesse essere questa la percentuale.
Al limite sarà il NETTO delle case discografiche, credo.
La musicassetta io la pagavo 2000 lire, non credo che quella percentuale sia giusta, balby .
Ultima modifica di Nasty il mar feb 18, 2020 6:57 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Scuola: buone notizie :(
(più centotrenta milioni di euro annui a cui partecipi ogni volta che acquisti uno smartphone, un tablet, un hard disk, o perfino uno smartwatch )
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Scuola: buone notizie :(
E l'abbonamento internet?Rosewall ha scritto:(più centotrenta milioni di euro annui a cui partecipi ogni volta che acquisti uno smartphone, un tablet, un hard disk, o perfino uno smartwatch )
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Re: Scuola: buone notizie :(
Le radio non sono scomparse.paoolino ha scritto:Secondo me la vera differenza è data dall’individualità che l’uso di internet e la fruizione della musica attraverso internet comporta. Prima, ascoltando musica su uno stereo o alla radio la condivisione e la “contaminazione” era più frequente. Oggi ognuno fa da se.
Semplicemente vi sono generi o stili nell'ambito di generi che almeno qui in Italia sono pressoché ignorati.
A che serve digitare Stan Kenton su Youtube e trovare dieci versioni di Intermission Riff ( la sigla di TV7) se nessuno ti spiega chi era Stan Kenton, i suoi studi, il suo percorso e via discorrendo. Quando ero giovane era possibile sintonizzarsi su Radiotre alle 23 ed ascoltare un ciclo di quattro ore abbondanti della sua musica da un punto ad un altro della carriera spalmato per una settimana.
Oggi questo lo fa ad esempio Rete Due della Radio della Svizzera Italiana, la Rai non più e da circa venticinque anni, prima ancora della rete.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Internet ha cancellato il mercato dei supporti ma ha colpito anche la musica.
Il primo perché il supporto non è più necessario il secondo perché piratare è più facile, piratare o ascoltare gratis.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Ottimo interventobalbysauro ha scritto:tempo fa ho sentito un'intervista a un produttore che ho trovato molto interessante
riassumendo
1) guadagnare (spesso molto) facendo musica è stata una cosa incidentale, durata pochi decenni.
L'eccezione sono stati quegli anni, non oggi.
Certo anche oggi ci sono molti musicisti che guadagnano moltissimo, ma lo fanno per altre vie, come accadeva anche prima dell'epoca dei dischi.
Solo che noi siamo vissuti in quell'epoca e ci pare una cosa normale fare soldi coi dischi.
Se chiedete a un nativo digitale invece, considererà normalissimo non pagare nulla per ascoltare una canzone e altrettanto giusto pagare per un concerto.
2) nel periodo suddetto si guadagnava la stragrande maggioranza dei soldi non vendendo musica, ma vendendo il supporto fisico di quella musica!
Di fatto negli anni 50, 60, 70 ecc. si commerciava vinile, videocassette, cd, non musica.
Se io pagavo una cassetta 15.000 lire negli anni 80, forse 2 o 3 mila lire erano destinate alla musica vera e propria, casa discografica compresa.
Il resto serviva a far guadagnare chi produceva il supporto fisico, lo trasportava, lo teneva in un negozio, ecc.
Tolto il supporto fisico e tutto quello che gli stava intorno, rimangono i pochi dollari che anche oggi si pagano se vuoi acquistare legalmente un disco.
quindi internet non ha colpito il mercato della musica, ma il mercato della vendita del supporto fisico
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Re: Scuola: buone notizie :(
Beh se ha colpito la musica lo ha fatto con quella contemporanea e futura, la diffusione della musica passata la ha solo favorita. E visto che solo quella passata è bella...alessandro ha scritto:Internet ha cancellato il mercato dei supporti ma ha colpito anche la musica.
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Re: Scuola: buone notizie :(
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Re: Scuola: buone notizie :(
no, è che oggi non serve più a nulla piratare
se voglio sentire una canzone cerco su youtube e basta
noi invece dovevamo registrare la canzone dalla radio, aspettando che finalmente la passassero e imprecando contro il dj che parlava sopra
rispondendo a Nasty
io parlavo di guadagno di artisti
se togli il supporto fisico sparisce tutto l'indotto, che comprende ovviamente anche l'impiegato della casa discografica: da chi puliva la sala prove alla guardia notturna, ecc.
ma questi con la musica, dal punto di vista artistico, non hanno nulla a che fare
se non devi incidere un disco, come accade oggi, sono professionalità che non ti servono più e che prima pagavano coloro che compravano i dischi
se voglio sentire una canzone cerco su youtube e basta
noi invece dovevamo registrare la canzone dalla radio, aspettando che finalmente la passassero e imprecando contro il dj che parlava sopra
rispondendo a Nasty
io parlavo di guadagno di artisti
se togli il supporto fisico sparisce tutto l'indotto, che comprende ovviamente anche l'impiegato della casa discografica: da chi puliva la sala prove alla guardia notturna, ecc.
ma questi con la musica, dal punto di vista artistico, non hanno nulla a che fare
se non devi incidere un disco, come accade oggi, sono professionalità che non ti servono più e che prima pagavano coloro che compravano i dischi
Re: Scuola: buone notizie :(
Un mio amico polacco e' cresciuto quando i comunisti erano al potere. Mi ha raccontato che ad un certo punto faceva il DJ per una piccola radio pirata, e mandava in onda canzoni straniere, interi album come quelli dei Beatles senza mai parlare sopra, facendo in modo che la gente potesse registrare tutto su cassetta e cosi' avere accesso a dischi che erano altrimenti introvabili/illegali nei negozi. Le autorita' sapevano e chiudevano un occhio...balbysauro ha scritto:no, è che oggi non serve più a nulla piratare
se voglio sentire una canzone cerco su youtube e basta
noi invece dovevamo registrare la canzone dalla radio, aspettando che finalmente la passassero e imprecando contro il dj che parlava sopra
Ho trovato la storia molto bella.
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Re: Scuola: buone notizie :(
il rock ha abbattuto la cortina di ferro anche in questo modo, non solo col concerto di David Hasselhoff
in effetti, nei programmi in cui si potevano dedicare le canzoni, accadeva spesso che ci fosse la richiesta di non parlare sopra al disco
chissà perchè
in effetti, nei programmi in cui si potevano dedicare le canzoni, accadeva spesso che ci fosse la richiesta di non parlare sopra al disco
chissà perchè
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Re: Scuola: buone notizie :(
La Musica senza filtri, quella che piace al tuo Comandante…balbysauro ha scritto:tempo fa ho sentito un'intervista a un produttore che ho trovato molto interessante
riassumendo
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Certo anche oggi ci sono molti musicisti che guadagnano moltissimo, ma lo fanno per altre vie, come accadeva anche prima dell'epoca dei dischi.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Scuola: buone notizie :(
non ho comandanti nè capitani
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Re: Scuola: buone notizie :(
Ne riparliamo fra 4 mesibalbysauro ha scritto:non ho comandanti nè capitani
Balby, secondo te è stato giusto lasciare a casa, con la diretta fruibilità dei pezzi, coloro che i supporti li facevano e producevano? é giusto l'accesso diretto a qualsiasi cosa anche quando questo è un pretesto per diverse aziende per lasciare a casa il personale? (a parte il fatto che i vinili si producono anche adesso, eh )
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Re: Scuola: buone notizie :(
SiJohnny Rex ha scritto:Ne riparliamo fra 4 mesibalbysauro ha scritto:non ho comandanti nè capitani
Balby, secondo te è stato giusto lasciare a casa, con la diretta fruibilità dei pezzi, coloro che i supporti li facevano e producevano? é giusto l'accesso diretto a qualsiasi cosa anche quando questo è un pretesto per diverse aziende per lasciare a casa il personale? (a parte il fatto che i vinili si producono anche adesso, eh )
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Re: Scuola: buone notizie :(
Non l'ho chiesto a te, sapevo già la tua risposta
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Re: Scuola: buone notizie :(
Ora interviene Nasty con gli streaming di calcio e tennis.
Che moltissimi artisti non vedano un euro nonostante i loro pezzi siano scaricati e caricati ovunque, è la triste realtà odierna.
Una volta ci si mantenva con i dischi venduti, con i concerti. Oggi, a parte quello squarciato di musica che quasi sempre non è musica,
chi vuole emergere fa tanta fatica. Chi scarica selvaggiamente mp3 lo fa coi i soliti noti che ci perdono pochissimo e spesso questi mp3 nemmeno li ascolta o non comprerebbe mai un disco nella sua vita.
Personalmente mai scaricato un disco, sempre comprati quelli che mi interessano Bene o male trovi tutto anche a prezzi ridicoli.
Che moltissimi artisti non vedano un euro nonostante i loro pezzi siano scaricati e caricati ovunque, è la triste realtà odierna.
Una volta ci si mantenva con i dischi venduti, con i concerti. Oggi, a parte quello squarciato di musica che quasi sempre non è musica,
chi vuole emergere fa tanta fatica. Chi scarica selvaggiamente mp3 lo fa coi i soliti noti che ci perdono pochissimo e spesso questi mp3 nemmeno li ascolta o non comprerebbe mai un disco nella sua vita.
Personalmente mai scaricato un disco, sempre comprati quelli che mi interessano Bene o male trovi tutto anche a prezzi ridicoli.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Scuola: buone notizie :(
tra 4 mesi sarò un fiero oppositore del capitano di altriJohnny Rex ha scritto:Ne riparliamo fra 4 mesibalbysauro ha scritto:non ho comandanti nè capitani
Balby, secondo te è stato giusto lasciare a casa, con la diretta fruibilità dei pezzi, coloro che i supporti li facevano e producevano? é giusto l'accesso diretto a qualsiasi cosa anche quando questo è un pretesto per diverse aziende per lasciare a casa il personale? (a parte il fatto che i vinili si producono anche adesso, eh )
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riguardo alla tua domanda, il confine tra difesa dei posti di lavoro e luddismo è molto sottile
giusto o non giusto, così va il mondo e quello che si dovrebbe fare è assecondarlo nel suo cambiamento, eliminando le sacche di ingiustizia che si vanno formando mentre quello va avanti senza chiedere il permesso
inutile combattere contro i mulini a vento
Re: Scuola: buone notizie :(
Intanto d'accordo con Pindaro. Si trova moltissimo a prezzi buoni, per non dire ridicoli sui classici supporti fonografici con una tendenza in crescita per il vinile e un calo per il cd.
Il CD ha subito comunque mutamenti. Il CD anni 80 che soppiantò il vinile è morto da molto tempo. A partire dagli Anni '90 grosso modo con le rimasterizzazioni e le tracce aggiunte ossia scarti, singoli, versioni alternative, registrazioni dal vivo si è ampliato evolvendosi in un supporto sempre meglio realizzato (SACD ibrido e no, Blu Special CD, SHM-CD, SHM-SACD, UHQCD ecc...) con guadagni significativi sotto l'aspetto audiofilo soprattutto per la classica e il jazz. Ovviamente mi riferisco ad una prospettiva un po' più ampia dell'Italia.
Tutto ciò non implica una contrapposizione con i servizi streaming di cui Spotify è uno dei principali operatori assieme a Qobuz e Tidal che sono in ascesa per non parlare di Amazon e Apple comunque ben presenti.
Il CD ha subito comunque mutamenti. Il CD anni 80 che soppiantò il vinile è morto da molto tempo. A partire dagli Anni '90 grosso modo con le rimasterizzazioni e le tracce aggiunte ossia scarti, singoli, versioni alternative, registrazioni dal vivo si è ampliato evolvendosi in un supporto sempre meglio realizzato (SACD ibrido e no, Blu Special CD, SHM-CD, SHM-SACD, UHQCD ecc...) con guadagni significativi sotto l'aspetto audiofilo soprattutto per la classica e il jazz. Ovviamente mi riferisco ad una prospettiva un po' più ampia dell'Italia.
Tutto ciò non implica una contrapposizione con i servizi streaming di cui Spotify è uno dei principali operatori assieme a Qobuz e Tidal che sono in ascesa per non parlare di Amazon e Apple comunque ben presenti.
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Re: Scuola: buone notizie :(
il cd è migliorato molto,e visti i prezzi, si può fare incetta, ( i cofanetti di classica sono una manna dal cielo) grazie soprattutto all'hype del vinile, che è in un momento di sopravvalutazione ( tirano fuori ristampe a prezzo stragonfiato e la qualità non è mai valutata oggettivamente). Spotify o altri canali sono ottimi come "catalogo" e per scoprire o riscoprire. Youtube sarebbe meglio chiudesse, ma è un altro discorso.rob ha scritto:Intanto d'accordo con Pindaro. Si trova moltissimo a prezzi buoni, per non dire ridicoli sui classici supporti fonografici con una tendenza in crescita per il vinile e un calo per il cd.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Scuola: buone notizie :(
Che problema hai con youtube?
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Re: Scuola: buone notizie :(
Io ascolto musica solo su youtube. Ovviamente preferirei spendere per ascoltare meglio ma ho altre decine di priorita' precedenti. Questo e' il motivo per cui internet serve molto. Se per qualcuno la musica e' una priorita' serve pure, ma meno.
I prezzi buoni o ridicoli non li discuto, ma dipende cosa si intende. A chi mi dice questo chiederei: ok, ma quanto hai speso per la musica negli ultimi 20 anni o in vita tua? Non mi interessa quanto costa un singolo cd, ma il totale della spesa in 5-10-20 anni.
Detto questo, prima o poi potrei iniziare a comprarli, ma rimane il fatto che associo molto l'ascoltare musica al
- camminare
- lavorare
- viaggiare
- ascoltarla dal vivo
e per queste 4 cose il cd e' scomodo o impossibile.
Aggiungo che non sopporto indossare cuffie / auricolari a casa e anche questo complica le cose.
Poi ovviamente mi piacerebbe avere un bell'impianto e 10mila cd, a casa (o facciamo 500, il mio appartamento e' piccolo e vorrei piu' libri), figuriamoci.
I prezzi buoni o ridicoli non li discuto, ma dipende cosa si intende. A chi mi dice questo chiederei: ok, ma quanto hai speso per la musica negli ultimi 20 anni o in vita tua? Non mi interessa quanto costa un singolo cd, ma il totale della spesa in 5-10-20 anni.
Detto questo, prima o poi potrei iniziare a comprarli, ma rimane il fatto che associo molto l'ascoltare musica al
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e per queste 4 cose il cd e' scomodo o impossibile.
Aggiungo che non sopporto indossare cuffie / auricolari a casa e anche questo complica le cose.
Poi ovviamente mi piacerebbe avere un bell'impianto e 10mila cd, a casa (o facciamo 500, il mio appartamento e' piccolo e vorrei piu' libri), figuriamoci.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Scuola: buone notizie :(
La mia uscita su youtube non riguardava la musica.Nickognito ha scritto:Io ascolto musica solo su youtube. Ovviamente preferirei spendere per ascoltare meglio ma ho altre decine di priorita' precedenti. Questo e' il motivo per cui internet serve molto. Se per qualcuno la musica e' una priorita' serve pure, ma meno.
Youtube è utlissimo in questo caso, anche per la conoscenza o per far conoscere.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Scuola: buone notizie :(
Questo è verissimo.Nickognito ha scritto:
Detto questo, prima o poi potrei iniziare a comprarli, ma rimane il fatto che associo molto l'ascoltare musica al
- camminare
- lavorare
- viaggiare
- ascoltarla dal vivo
Anch'io amo ascoltar musica camminando, o quando vado in riva al lago o seduto tra i monti.
Per questo ho riversato moltissimi dei miei cd su un lettore musicale.
Poi amo ascoltare anche a casa, con i cd. Son due cose diverse, belle entrambi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Scuola: buone notizie :(
Il problema della musica rispetto ai libri e' che un libro lo rileggo molto piu' raramente. Poi in genere dura molto di piu'. Insomma, tranne eccezioni, non e' che un giorno a caso prendo e dico 'voglio leggere un brano di quel libro'. Capita, ma piu' spesso capita che compri un libro, lo leggi, lo finisci e poi ne compri un altro.
Per la musica di solito e' diverso: Ti va un brano di qui, poi uno di la', e cosi' via. Con un paio di libri sei a posto per un mese, ma quanti cd disversi ascolti in un mese? Anche 50, 100. Magari non per intero.
Insomma, considerato anche che il cd non suona da solo e devi spendere per ascoltarlo, il senso di comprare i cd per me e' sopratutto se non hai tanti.
Io non sono un grande appassionato, ma nel 2019 quanti album (o brani di album) avro' ascoltato? Ma almeno 500 (dico per rimanere basso, saranno molti di piu'). Il costo totale rimane basso eh (il giorno che la mia ragazza trova lavoro ci penso a iniziare a comprarmi cd e impianto, per dire), ma insomma, perche' abbia senso devi averni tanti.
Anche perche' dove vivo ci sono molti concerti e, insomma, se devo scegliere dove spendere...
Insomma, capisco l'appassioanto con mille o piu' CD. Ma mentre caisco chi ha 50 libri a casa, fatico a capire chi ha 50 cd, a sto punto tanto vale andare di mp3. (certo, nulla vieta di comprarsi i 50 preferiti, anche...)
Per la musica di solito e' diverso: Ti va un brano di qui, poi uno di la', e cosi' via. Con un paio di libri sei a posto per un mese, ma quanti cd disversi ascolti in un mese? Anche 50, 100. Magari non per intero.
Insomma, considerato anche che il cd non suona da solo e devi spendere per ascoltarlo, il senso di comprare i cd per me e' sopratutto se non hai tanti.
Io non sono un grande appassionato, ma nel 2019 quanti album (o brani di album) avro' ascoltato? Ma almeno 500 (dico per rimanere basso, saranno molti di piu'). Il costo totale rimane basso eh (il giorno che la mia ragazza trova lavoro ci penso a iniziare a comprarmi cd e impianto, per dire), ma insomma, perche' abbia senso devi averni tanti.
Anche perche' dove vivo ci sono molti concerti e, insomma, se devo scegliere dove spendere...
Insomma, capisco l'appassioanto con mille o piu' CD. Ma mentre caisco chi ha 50 libri a casa, fatico a capire chi ha 50 cd, a sto punto tanto vale andare di mp3. (certo, nulla vieta di comprarsi i 50 preferiti, anche...)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Scuola: buone notizie :(
Negli ultimi due anni quattro vinili: uno era una rarità pagato su Discogs € 36 (ristampa sigillata del 1971) mai più riedito, né in cd e né in formato digitale; due erano ristampe di album jazz piuttosto rari e un 45 giri (due brani) di Hendrix di materiale inedito pagato € 15.Pindaro ha scritto:il cd è migliorato molto,e visti i prezzi, si può fare incetta, ( i cofanetti di classica sono una manna dal cielo) grazie soprattutto all'hype del vinile, che è in un momento di sopravvalutazione ( tirano fuori ristampe a prezzo stragonfiato e la qualità non è mai valutata oggettivamente). Spotify o altri canali sono ottimi come "catalogo" e per scoprire o riscoprire. Youtube sarebbe meglio chiudesse, ma è un altro discorso.rob ha scritto:Intanto d'accordo con Pindaro. Si trova moltissimo a prezzi buoni, per non dire ridicoli sui classici supporti fonografici con una tendenza in crescita per il vinile e un calo per il cd.
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Con 10 euro senza le spese di spedizione oggi ti porti a casa questo:
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Re: Scuola: buone notizie :(
Io per dire vorrei comprare libri di filosofia. Ma mentre le biografie sul tennis o i libri vecchi li trovo a 1 euro, i libri di filosofia degli ultimi 20 anni vanno dai 15 a oltre 50 l'uno piu' spese di spedizione (in libreria non sono mai esistiti questi libri). Li trovassi in pdf, gratis o a poco, li prenderei subito.
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Re: Scuola: buone notizie :(
Lentulov in copertina <3rob ha scritto:
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento