Internet aiuta ad imparare le lingue, non c'e' dubbio, basta la parola "youtube''. E' uno strumento formidabile anche per imparare il vietnamita, non solo l'inglese. Benissimo. Qual'e' il livello di inglese dei giovani italiani?
Il primo punto e' che non ha alcun senso valutare l'impatto di internet sugli italiani. Mettiamo che tutti sappiano l'inglese meglio e gli italiani no. Sarebbe colpa o mancato merito di internet? Direi che ci sarebbe qualche causa specifica italiana che nulla ha a che fare con internet.
Dopo 20 anni di internet, e' migliorata la conoscenza dell'inglese del mondo? La risposta e' "si', tantissimo e grazie a internet". In Italia peraltro direi pure.
Internet aiuta a conoscere libri: le persone vi sembrano diventate piu' colte in questi ultimi anni? Grandi discussioni su Heidegger in treno?
In realta' ora che abbiamo tutti sempre in tasca un dispositivo che ci permette di navigare in rete LEGGIAMO MOLTO MENO di prima, e anche quando leggiamo il nostro livello di attenzione e' molto ridotto, ci siamo disabituati (parlando in generale, s'intende) a restare concentrati molto a lungo su una cosa. Ci sono studi su questo ben precisi.
Be, piu' che internet credo conti lo smartphone. Ma qui si, internet spesso e' un'alternativa ai libri (ma non a leggere). Per dire, anche il fatto che gli aerei costino meno e' un disincentivo a leggere (se stai sempre a casa leggi di piu'), ma qui si parlava di possibilita' di scegliere buona musica (o buone letture) e qui l'offerta e' molto aumentata. La gente non lo fa? Lo fa di meno? Mah, non mi sembra che prima in treno si leggesse Heidegger, diciamo che si leggeva la Gazzetta e ora si guarda il telefono...
Internet aiuta ad avere accesso e a far conoscere la buona musica, in teoria: tutta la musica mai registrata e' a tua disposizione in qualsiasi momento, e allora perche' ascoltare Rovazzi? Non e' solo questione di gusti, e' che non ce lo ricordiamo ma 30, 40 anni fa in cima alle classifiche dei dischi piu' venduti trovavamo anche Pippo Franco e Francesco Salvi. E' che i gusti di molti rimangono da sempliciotti anche con internet. John Coltrane puo' essere a distanza di un click, ma questo non ha reso il jazz piu' popolare perche' continuano ad ascoltarlo in pochi. Al contrario, adesso ci si rinchiude ancora di piu' nelle proprie nicchie di genere musicale, e si ascolta solo quello.
Beh, intanto e' diverso dire che le persone rimangono come prima nonostante internet o che internet abbia rovinato tutto. Direi che e' quasi una posizione opposta. Ma non ha senso chiedersi quanto oggi la gente ascolti l Jazz piu' di prima. O la musica passata piu' della musica presente di prima. Oggi si fa musica diversa (che a me fa schifo, ma son gusti). E' normale ascoltare la musica di oggi. Negli anni 90, senza internet, magari ascoltavi solo i Backstreet Boys, eh. Magari conoscevi solo quello che andava su MTV. Era normale che fosse cosi', oggi no, c'e' molta piu' conoscenza musicale. Ma non e' che puoi confrontare quanta gente ascoltava i Queen negli anni 80 e quanti oggi. Perche' sono degli anni 80.
In questo millennio, quello di Internet, i Beatles sono al sesto posto nella classifica degli album piu' venduti. Gli ABBA al 19esimo, Michael Jackson al 26esimo, i Guns Roses al 50esimo, per dire.
Insomma, album di 20-40 anni prima sono molto venduti.
Negli anni 70, per dire, si vendevano molti piu' album degli anni 30-40-50? Non credo.
Si ascoltava piu' musica anni 70 negli anni 70 e meno musica 2020 negli anni 70 rispetto ad oggi? E grazie
Semplicemente, oggi si fa musica diversa. Noi negli anni 80 ascoltavamo musica medievale? No. Se la tv avesse avuto un canale di sola musica medievale, negli anni 80 la massa avrebbe smesso di ascoltare i Queen per quel canale? Non credo. Ma credo si potrebbe dire che quel canale avrebbe aiutato la diffusione della conoscenza della musica medievale.
Quindi non e' solo un discorso da vecchietto "Eh i giovani d'oggi non capiscono un tubo, ai miei tempi si'..." quanto un discorso sugli effetti collaterali della rete e sulla sorprendente scarsita' di effetti positivi sulla cultura della gente.
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A me sembra un discorso da vecchietto. Non e' colpa della rete se gli artisti che vendono piu' nell'epoca di internet sono Adele, Amy Winehouse, James Blunt, Leona Lewis, Dido, Buble, Gray, Lady Gaga, Coldplay, Kings of Leon, Take That, Kean, Scissor Sisters, Norah Jones (per citare i primi piu' venduti), mentre nel 1970 i piu' venduti erano Led Zeppelin, Beatles, Simon & Garfunkel, CCR, Mc Cartney. Crosby, Stills, Nash e Young, Tom Jones, The Who, Chicago, Santana, Rolling Stones, Joe Cocker.
Semplicemente, si fa musica diversa. Non per colpa di internet.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)