uglygeek ha scritto:
Se sei di Firenze potevi andare a Pisa per non vivere con la famiglia, eh...
Fa cahare, Praga e' bella.
Poi esempi personali da una parte e dall'altra ovviamente non hanno grande peso. Credo che sia abbastanza assodato che per la persona media essere sradicato dalle proprie radici sia un'esperienza dolorosa, lo diceva gia' Dante nel 1300.
Forse nel 1300 era un po' diverso. Nel 1300 in gran parte del mondo era dolorosissimo che un 'autorita' pubblica condannasse l'assassino di tuo padre e non ti potessi fare giustizia da solo.
Per te gli esempi personali non avranno grande peso, ma in pratica non mi porti statistiche, ma tue considerazioni teoriche.
Io quando per dire ho iniziato qui un lavoro anni fa, eravamo una cinquantina di immigrati, il 90% ha detto di essere emigrato per via di una donna.
Io ho rispetto per chi vuole vivere a Cologno Monzese con Gegia invece che emigrare a Montecarlo a vivere con la Pironkova, per non perdere le radici. Ma arrivo a pensare che se uno decide di andare a Montecarlo con la Pironkova e farci figli e starci 20 anni, avra' le sue ragioni e non sia un dramma.
Poi certo, grazie, se il tuo obiettivo e' costruire un paese con lavoro per tutti, ricchezza, bellezze naturali, pironkove, boulter e swan che la danno con agio, il coronavirus non riesce ad entrare, guerre nulla, tutto organizzato bene, sanita' perfetta, gente carina e gioviale ma rispettosa della privacy, liberta' di opinione, zero crimini.... Allora forse non te ne vuoi andare. Se invece le tue radici sono 'casa, chiesa, cimitero e pub' 24/7, pioggia fissa e 2 gradi tutto l'anno, gay al rogo, il cinema o teatro piu' vicino e' a 200 chilometri, si mangiano solo crauti e yak, la gente gira armata ed e' pieno di assassini con l'ascia, in tv il programma migliore e' con Barbar D'Urso, manca Internet, non esistono mezzi pubblici, il lavoro c'e' solo andando via 6 mesi col rompighiaccio a pescare, le donne non la danno se non impari a pregarle in turcomanno, magari ti vien voglia di lasciarle, quelle radici.
Se a me fa schifo la mentalita' italiana, o tedesca, o ceca, o americana, o kenyota, o peruviana, e sono nato li', non e' normale che preferisca andare altrove? Magari mi fa bene vivere al mare, boh, non posso? Sono nato a Praga, bella e tutto, ma il mio sogno e' vivere al mare, non e' bello poterci andare? Per sempre? Farmi una famiglia li ? Non siamo mica alberi, se lasciamo le radici.
Ma poi siamo nel 2021, mi guardo l'open d'Australia, l'NBA, ascolto i Pink Floyd, mangio thailandese, leggo Tolstoj, studio Kant, ho amici sparsi per il mondo, anche i migliori, conosciuti su internet. E' normale per tutti, questo, adesso, che vuol dire radici? Meta' italiani hanno radici miste, su, sei piemontesi, babbo calabrese, mamma campana, cugino sloveno, zio svizzero, zia austriaca, fratello emigrato in Svezia, sorella Erasmus in Spagna, hai perso la verginita' con un'estone, su, e' piu' la regola che l'eccezione.
Io quando ero a Firenze sono stato con un'iraniana, con la figlia di un argentino, con una romana emigrata sulle dolomiti e nata in Molise, adesso sto con una mezza austriaca e mezza abruzzese/veneta/romana/umbra. Uscivo solo con africani e tuborovescio, a un certo punto.
Non e' esperienza personale, e' cosi' per un sacco di persone, su. E non mi venire a dire che la cultura lombarda e' come quella calabrese, eh...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)