Scuola: buone notizie :(

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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tuborovescio
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da tuborovescio »

alessandro ha scritto:L’esilio è una punizione pesante di solito.
In Italia la maggior parte delle persone vive poco distante da dove vive la famiglia, la maggior parte o quasi tutti quelli che si spostano lo fanno per necessità lavorative. Se la Fiat avesse avuto grandi fabbriche al sud, non ci sarebbe stata la migrazione interna negli anni 60-70.

Potendo scegliere uno che vive sul mare a Lecce o in Sicilia perché avrebbe dovuto preferire trasferirsi nei casermoni della periferia di Torino o milano ?
per essere più vicini a Parigi, per fare dei figli disagiati che diventano cantautori.
mica la vita è solo mare, ciliegie e panzerotti

#1#
Nickognito
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Se sei di Firenze potevi andare a Pisa per non vivere con la famiglia, eh... :D
Fa cahare, Praga e' bella.
Poi esempi personali da una parte e dall'altra ovviamente non hanno grande peso. Credo che sia abbastanza assodato che per la persona media essere sradicato dalle proprie radici sia un'esperienza dolorosa, lo diceva gia' Dante nel 1300.
Forse nel 1300 era un po' diverso. Nel 1300 in gran parte del mondo era dolorosissimo che un 'autorita' pubblica condannasse l'assassino di tuo padre e non ti potessi fare giustizia da solo.
Per te gli esempi personali non avranno grande peso, ma in pratica non mi porti statistiche, ma tue considerazioni teoriche.

Io quando per dire ho iniziato qui un lavoro anni fa, eravamo una cinquantina di immigrati, il 90% ha detto di essere emigrato per via di una donna.
Io ho rispetto per chi vuole vivere a Cologno Monzese con Gegia invece che emigrare a Montecarlo a vivere con la Pironkova, per non perdere le radici. Ma arrivo a pensare che se uno decide di andare a Montecarlo con la Pironkova e farci figli e starci 20 anni, avra' le sue ragioni e non sia un dramma.

Poi certo, grazie, se il tuo obiettivo e' costruire un paese con lavoro per tutti, ricchezza, bellezze naturali, pironkove, boulter e swan che la danno con agio, il coronavirus non riesce ad entrare, guerre nulla, tutto organizzato bene, sanita' perfetta, gente carina e gioviale ma rispettosa della privacy, liberta' di opinione, zero crimini.... Allora forse non te ne vuoi andare. Se invece le tue radici sono 'casa, chiesa, cimitero e pub' 24/7, pioggia fissa e 2 gradi tutto l'anno, gay al rogo, il cinema o teatro piu' vicino e' a 200 chilometri, si mangiano solo crauti e yak, la gente gira armata ed e' pieno di assassini con l'ascia, in tv il programma migliore e' con Barbar D'Urso, manca Internet, non esistono mezzi pubblici, il lavoro c'e' solo andando via 6 mesi col rompighiaccio a pescare, le donne non la danno se non impari a pregarle in turcomanno, magari ti vien voglia di lasciarle, quelle radici.

Se a me fa schifo la mentalita' italiana, o tedesca, o ceca, o americana, o kenyota, o peruviana, e sono nato li', non e' normale che preferisca andare altrove? Magari mi fa bene vivere al mare, boh, non posso? Sono nato a Praga, bella e tutto, ma il mio sogno e' vivere al mare, non e' bello poterci andare? Per sempre? Farmi una famiglia li ? Non siamo mica alberi, se lasciamo le radici.

Ma poi siamo nel 2021, mi guardo l'open d'Australia, l'NBA, ascolto i Pink Floyd, mangio thailandese, leggo Tolstoj, studio Kant, ho amici sparsi per il mondo, anche i migliori, conosciuti su internet. E' normale per tutti, questo, adesso, che vuol dire radici? Meta' italiani hanno radici miste, su, sei piemontesi, babbo calabrese, mamma campana, cugino sloveno, zio svizzero, zia austriaca, fratello emigrato in Svezia, sorella Erasmus in Spagna, hai perso la verginita' con un'estone, su, e' piu' la regola che l'eccezione.

Io quando ero a Firenze sono stato con un'iraniana, con la figlia di un argentino, con una romana emigrata sulle dolomiti e nata in Molise, adesso sto con una mezza austriaca e mezza abruzzese/veneta/romana/umbra. Uscivo solo con africani e tuborovescio, a un certo punto.

Non e' esperienza personale, e' cosi' per un sacco di persone, su. E non mi venire a dire che la cultura lombarda e' come quella calabrese, eh...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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alessandro
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da alessandro »

tuborovescio ha scritto:
alessandro ha scritto:L’esilio è una punizione pesante di solito.
In Italia la maggior parte delle persone vive poco distante da dove vive la famiglia, la maggior parte o quasi tutti quelli che si spostano lo fanno per necessità lavorative. Se la Fiat avesse avuto grandi fabbriche al sud, non ci sarebbe stata la migrazione interna negli anni 60-70.

Potendo scegliere uno che vive sul mare a Lecce o in Sicilia perché avrebbe dovuto preferire trasferirsi nei casermoni della periferia di Torino o milano ?
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Ma io preferirei sole mare ciliegie e pnzerotti alla periferia di Parigi. (A parità di stipendio)
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da tuborovescio »

alessandro ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
alessandro ha scritto:L’esilio è una punizione pesante di solito.
In Italia la maggior parte delle persone vive poco distante da dove vive la famiglia, la maggior parte o quasi tutti quelli che si spostano lo fanno per necessità lavorative. Se la Fiat avesse avuto grandi fabbriche al sud, non ci sarebbe stata la migrazione interna negli anni 60-70.

Potendo scegliere uno che vive sul mare a Lecce o in Sicilia perché avrebbe dovuto preferire trasferirsi nei casermoni della periferia di Torino o milano ?
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
alessandro ha scritto:L’esilio è una punizione pesante di solito.
In Italia la maggior parte delle persone vive poco distante da dove vive la famiglia, la maggior parte o quasi tutti quelli che si spostano lo fanno per necessità lavorative. Se la Fiat avesse avuto grandi fabbriche al sud, non ci sarebbe stata la migrazione interna negli anni 60-70.

Potendo scegliere uno che vive sul mare a Lecce o in Sicilia perché avrebbe dovuto preferire trasferirsi nei casermoni della periferia di Torino o milano ?
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:Poi esempi personali da una parte e dall'altra ovviamente non hanno grande peso. Credo che sia abbastanza assodato che per la persona media essere sradicato dalle proprie radici sia un'esperienza dolorosa, lo diceva gia' Dante nel 1300.
Forse nel 1300 era un po' diverso. Nel 1300 in gran parte del mondo era dolorosissimo che un 'autorita' pubblica condannasse l'assassino di tuo padre e non ti potessi fare giustizia da solo.
Per te gli esempi personali non avranno grande peso, ma in pratica non mi porti statistiche, ma tue considerazioni teoriche.

Io quando per dire ho iniziato qui un lavoro anni fa, eravamo una cinquantina di immigrati, il 90% ha detto di essere emigrato per via di una donna.
Io ho rispetto per chi vuole vivere a Cologno Monzese con Gegia invece che emigrare a Montecarlo a vivere con la Pironkova, per non perdere le radici. Ma arrivo a pensare che se uno decide di andare a Montecarlo con la Pironkova e farci figli e starci 20 anni, avra' le sue ragioni e non sia un dramma.

Poi certo, grazie, se il tuo obiettivo e' costruire un paese con lavoro per tutti, ricchezza, bellezze naturali, pironkove, boulter e swan che la danno con agio, il coronavirus non riesce ad entrare, guerre nulla, tutto organizzato bene, sanita' perfetta, gente carina e gioviale ma rispettosa della privacy, liberta' di opinione, zero crimini.... Allora forse non te ne vuoi andare. Se invece le tue radici sono 'casa, chiesa, cimitero e pub' 24/7, pioggia fissa e 2 gradi tutto l'anno, gay al rogo, il cinema o teatro piu' vicino e' a 200 chilometri, si mangiano solo crauti e yak, la gente gira armata ed e' pieno di assassini con l'ascia, in tv il programma migliore e' con Barbar D'Urso, manca Internet, non esistono mezzi pubblici, il lavoro c'e' solo andando via 6 mesi col rompighiaccio a pescare, le donne non la danno se non impari a pregarle in turcomanno, magari ti vien voglia di lasciarle, quelle radici.

Se a me fa schifo la mentalita' italiana, o tedesca, o ceca, o americana, o kenyota, o peruviana, e sono nato li', non e' normale che preferisca andare altrove? Magari mi fa bene vivere al mare, boh, non posso? Sono nato a Praga, bella e tutto, ma il mio sogno e' vivere al mare, non e' bello poterci andare? Per sempre? Farmi una famiglia li ? Non siamo mica alberi, se lasciamo le radici.

Ma poi siamo nel 2021, mi guardo l'open d'Australia, l'NBA, ascolto i Pink Floyd, mangio thailandese, leggo Tolstoj, studio Kant, ho amici sparsi per il mondo, anche i migliori, conosciuti su internet. E' normale per tutti, questo, adesso, che vuol dire radici? Meta' italiani hanno radici miste, su, sei piemontesi, babbo calabrese, mamma campana, cugino sloveno, zio svizzero, zia austriaca, fratello emigrato in Svezia, sorella Erasmus in Spagna, hai perso la verginita' con un'estone, su, e' piu' la regola che l'eccezione.

Io quando ero a Firenze sono stato con un'iraniana, con la figlia di un argentino, con una romana emigrata sulle dolomiti e nata in Molise, adesso sto con una mezza austriaca e mezza abruzzese/veneta/romana/umbra. Uscivo solo con africani e tuborovescio, a un certo punto.

Non e' esperienza personale, e' cosi' per un sacco di persone, su. E non mi venire a dire che la cultura lombarda e' come quella calabrese, eh...
Sto con uglygeek in generale sul discorso radici, a mio parere non così marginali, pur comprendendo ed essendo d'accordo con alcuni punti di Nickognito.

Poiché parliamo di post 1300, naturalmente anzitutto va fatta distinzione tra migrare (all'interno della stessa nazione o altrove) con internet e senza internet, che esiste in maniera totalizzante a largo consumo di tantissimi da meno di venti anni (per favore non fate i pignoli e non venitemi a dire che nel 2002 era diffuso come nel 2014*) sui settecentoventuno trascorsi (2021-1300).

* Una differenza significativa è già stata determinata da prima di internet efficiente sul cellulare e dopo.

Ovviamente sarebbe ben diverso per tutti senza la rete globale ed evidentemente nessuno mi toglie dalla testa che vivere all'estero (ma anche solo da Calabria a Piemonte) nel 1993 era profondamente diverso a farlo post avvento massiccio di internet, social network, smartphone, videochiamate e bla bla bla.

Certo, la gente era più stimolata a uscire maggiormente di casa oltre al recarsi nel luogo di lavoro anziché star tra le quattro mura domestiche a beneficiare di tutto quanto di bello internet ci offre da tanti punti di vista.

A meno di essere nati e aver vissuto gli anni in cui sei vincolato (fino alla fine delle superiori) in luoghi davvero orrendi circondati da guerra, malavita e altre dinamiche grevi e ripugnanti, negli anni ho riscontrato spesso e volentieri (includendo anche stranieri) più un rapporto di amore e odio riguardo alle proprie radici da parte di chi ha mosso il deretano per andare altrove per scelta più o meno volontaria, sia all'estero sia entro i confini italiani stessi, per un motivo o per l'altro.


Tutto questo pure per dire che quando non di rado leggo internet merda di qua e di là mi cadono abbastanza le braccia anche perché tra l'altro se non fosse per quel gran schifo di internet non saremmo qui a condividere pareri più o meno interessanti, idioti, divertenti every fucking single day (e sarebbe meglio, potrebbe pensare qualcuno... :D).
Ultima modifica di Monheim il mar feb 23, 2021 6:29 am, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto: Sto con uglygeek in generale sul discorso radici, a mio parere per non così marginali, pur comprendendo ed essendo d'accordo con alcuni punti di Nickognito.

Poiché parliamo di post 1300, naturalmente anzitutto va fatta distinzione tra migrare (all'interno della stessa nazione o altrove) con internet e senza internet, che esiste in maniera totalizzante a largo consumo di tantissimi da meno di venti anni (per favore non fate i pignoli e non venitemi a dire che nel 2002 era diffuso come nel 2014*) sui settecentoventuno trascorsi (2021-1300).

* Una differenza significativa è già stata determinata da prima di internet efficiente sul cellulare e dopo.

Ovviamente sarebbe ben diverso per tutti senza la rete globale ed evidentemente nessuno mi toglie dalla testa che vivere all'estero (ma anche solo da Calabria a Piemonte) nel 1993 era profondamente diverso a farlo post avvento massiccio di internet, social network, smartphone, videochiamate e bla bla bla.

Certo, la gente era più stimolata a uscire maggiormente di casa oltre al recarsi nel luogo di lavoro anziché star tra le quattro mura domestiche a beneficiare di tutto quanto di bello internet ci offre da tanti punti di vista.

A meno di essere nati e aver vissuto gli anni in cui sei vincolato (fino alla fine delle superiori) in luoghi davvero orrendi circondati da guerra, malavita e altre dinamiche grevi e ripugnanti, negli anni ho riscontrato spesso e volentieri (includendo anche stranieri) più un rapporto di amore e odio riguardo alle proprie radici da parte di chi ha mosso il deretano per andare altrove per scelta più o meno volontaria, sia all'estero sia entro i confini italiani stessi, per un motivo o per l'altro.


Tutto questo pure per dire che quando non di rado leggo internet merda di qua e di là mi cadono abbastanza le braccia anche perché tra l'altro se non fosse per quel gran schifo di internet non saremmo qui a condividere pareri più o meno interessanti, idioti, divertenti every fucking single day (e sarebbe meglio, potrebbe pensare qualcuno... :D).
Verissimo quello che dici di internet, che cambia completamente la vita a chi emigra.

Io sono emigrato il 1/1/2006. Non ci fosse stato internet, non sarei durato tre mesi. Comunque era molto prima dell'iphone, uscito a fine 2013, ma c'era gia' da anni Skype e non bisogna nemmeno fare l'errore di confondere internet con i telefonini. Nel 2006 internet era gia' sufficiente per stare in contatto con la famiglia, leggere i giornali, guardare film, serie e anche un po' di tv italiana.

Inutile dire che in passato, per quanto la nuova terra potesse offrire piu' possibilita' e comodita' di quella che si lasciava, prima di internet, anche solo negli anni 1980 non al tempo dei bastimenti, comportava uno strappo molto piu' netto con la vita passata. Vale per chi va all'estero ma anche per lo studente siciliano che va a studiare al Politecnico di Torino.

Arrivo a dire che internet semplifica la vita dell'emigrante persino troppo, c'e' il rischio di continuare a vivere in una bolla di italianita' e di lasciarla solo per il lavoro, con il risultato che si rischia di parlare molto poco persino la lingua del paese adottivo.

Riguardo ai pro e ai contro di internet, il discorso sarebbe lunghissimo e meriterebbe un thread a parte. Certo i social media sono deleteri, molto deleteri, ma non si puo' buttare via tutta internet per questo. Andrebbe regolamentata molto di piu', credo. Non sta invecchiando bene, internet.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nasty »

Nel 2013 l'iPhone era già bello grandicello. :D
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Ma non si tratta di essere d'accordo con uno o l'altro. Dai tratta semplicemente che molte persone, di fatto, vogliono emigrare, non devono emigrare. Preferiscono farlo perché stanno meglio altrove, e vivono tutta la vita altrove, e non gliene frega nulla della loro nazionalità. Mi pare che proprio rifiutate di accettare questo fatto.

Per me l'unico problema è la famiglia, anche io forse tornerò per quello, di totale malavoglia. Il mio sogno sarebbe che la famiglia mia mi seguisse altrove, ma non succede. Ma non si tratta di generiche radici, ma di padre e madre.

E tranquilli che mia madre senza internet è stata benissimo a migrare, mia zia pure. Le radici le hanno ritrovate volentieri in vacanza, e stop. E così altre migliaia di persone.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Ma non si tratta di essere d'accordo con uno o l'altro. Dai tratta semplicemente che molte persone, di fatto, vogliono emigrare, non devono emigrare. Preferiscono farlo perché stanno meglio altrove, e vivono tutta la vita altrove, e non gliene frega nulla della loro nazionalità. Mi pare che proprio rifiutate di accettare questo fatto.

Per me l'unico problema è la famiglia, anche io forse tornerò per quello, di totale malavoglia. Il mio sogno sarebbe che la famiglia mia mi seguisse altrove, ma non succede. Ma non si tratta di generiche radici, ma di padre e madre.

E tranquilli che mia madre senza internet è stata benissimo a migrare, mia zia pure. Le radici le hanno ritrovate volentieri in vacanza, e stop. E così altre migliaia di persone.

Io non nego ci sia tanta gente che sta bene lontano, tantissimi sono emigrati e hanno tirato su famiglia e avuto successo e in Italia ci tornano magari ogni 2-3 anni in vacanza.

Però non è così per la maggior parte delle persone.
Se uno vive in Italia in un posto carino e ha un buon lavoro, a parità di condizioni, preferisce rimanere in Italia.
Certo, se qui guadagna 1000 e in America guadagna 6000 è diverso. Poi ad esempio, mio cugino ricercatore, ha detto che in America al di là dello stipendio (molto più alto) hai macchinari, laboratori, possibilità di collaborare con premi Nobel o comunque gente da tutto il mondo molto preparata, possibilità di carriera dove in Italia si è bloccato da rigide gerarchie del vecchio primario che prima promuove il suo protetto e tu, magari, rimani precario a 40 anni.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

La maggior parte delle persone non solo non vuole emigrare, ma e' nazionalista, pensa che i suoi connazionali contino piu' degli altri, probabilmente anche la propria etnia. Lo so che la maggior parte delle persone non vuole emigrare.
Ma, tra chi vuole emigrare, ed emigra, non e' che tutti sono costretti da chissa' quale situazione impossibile, tipo che a casa propria vengono torturati.

C'e' proprio un salto illogico che le persone fanno in questo caso. E' evidente che se uno va altrove e' perche' altrove qualcosa e' diverso. Insomma, certo, a qualcuno magari piace traslocare giusto per farlo, ma se vivo in un appartamento a Praga, non e' che mi sposti in un appartamento identico nel palazzo di fronte allo stesso prezzo. Perche' dovrei farlo?

Ma quel qualcosa di diverso non e' per forza 'un lavoro migliore, piu' soldi, niente guerra'. Puo' essere 'miglior clima, mentalita' che mi piace di piu', piu' opportunita' culturali, miglior cibo, miglior organizzazione, piu' opportunita' di lavoro, diversa mentalita' e aspetto di donne/uomini, e cosi' via.

Che senso ha chiedersi 'eh, ma se tutto fosse uguale'. Il mio amico gay peruviano sta meglio qui e esce tutte le sere per locali gay, in Peru non puo' allo stesso modo. Inutile dire 'eh, ma se il Peru cambiasse, diventassa gay-friendly, eh ma se il Peru desse piu' lavoro, e' ma se nel Peru ci fosse meno criminalita', e' ma se in Peru ci fosse meno una mentalita' familista tradizionale e piu' libertina, e' ma se la birra fosse piu' buona, e' ma se i gay peruviani fossero biondi e alti, e' ma se in Peru' ci fossero i mezzi pubblici di Praga e la neve e i parchi'.

Non sarebbe il Peru :)

Il discorso 'legami affettivi' e' diverso, ovviamente, se ti muovi solo tu lasci legami altrove e puoi voler stare insieme a loro, ma 'nonostante' le radici. Non perche' vuoi 'tornare'.

Mia madre ha lasciato una vita di crauti e birra, dove si abbattono abeti e si cacciano cervi e ha vissuto con clima e cibo italiano, mare, barche, alta moda. Scelta sua. La famiglia le e' mancata ed ha visitato spesso, ma no, le sue radici (torta alle tre, pub, messa, mucche, ancora mucche, rape, zero gradi in aprile) non le sono mancate. O una parte le sono mancate, ma le sarebbero mancate di piu' le cose che ha trovato in Italia.
Un tipo che conoscevo e' andato a Cuba, ha incontrato una cubana e si e' sposato. Poi sono tornati in Italia. Quindi lui ha capito che gli piaceva Cuba. Lei ha capito che in Italia stava meglio. Si sono lasciati e lui e' andato a Cuba e lei e' rimasta in Italia. Che si fottessero le radici.
Il cugino della mia ragazza, romano, aveva un locale a Roma che funzionava bene. Una moglie spagnola che viveva a Roma e un figlio nato a Roma. Andava tutto bene, ma hanno deciso che si erano rotti di stare a Roma e no, non sono andati in Spagna, sono andati in Portogallo. Lui ha aperto un locale identico la' (con molte piu' incertezze che funzionasse, una lingua nuova e tutto), e sta bene la'.
Eh, ma la maggior parte delle persone e' abitudinaria. Va bene. Ma no, non sono radici che tutti vogliono mantenere. E' semplice liberta' di vivere nel posto preferito. Molti costretti ad emigrare stanno male, ma anche molti che non possono farlo stanno male. Magari vorrebbero andare altrove, ma il padre malato o la il marito che ha lavoro li' impedisce loro di andare a vivere altrove e godersi di piu' la vita.

A me angoscia davvero tanto dover tornare in Italia. Dico a parita' di lavoro, anche.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:
A me angoscia davvero tanto dover tornare in Italia. Dico a parita' di lavoro, anche.
Perchè? cosa è del presunto bel Paese che faticheresti di nuovo ad apprezzare?

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Nickognito ha scritto:
A me angoscia davvero tanto dover tornare in Italia. Dico a parita' di lavoro, anche.
Perchè? cosa è del presunto bel Paese che faticheresti di nuovo ad apprezzare?

F.F.
sinceramente io non sono uno di quelli che da' troppa importanza a dove vivo.
Farei fatica prima di tutto a stare con i miei familiari: ci tornerei apposta (non solo per quello adesso ho pure una ragazza italiana, che magari preferirebbe vivere in Spagna, ma ha anche lei genitori sparsi nel bel paese...), ma molta negativita' in generale da parte loro che sono riuscito a superare non senza difficolta'.

Fatichero' immensamente a riabituarmi alla mancanza di organizzazione, soprattutto dei mezzi pubblici. Dover comprare una macchina, stare nel traffico, trovare parcheggio. Il tipo di socialita', il tocchicciarsi, troppi aperitivi in piazza, molto provincialismo. L'essere sempre o di destra o di sinistra. I pettegolezzi. Il culto del cibo, del Natale, delle vacanze estive, del mare. Il costo eccessivo di certi servizi (ristoranti, per dire, uscite serali, son tutti piu' ladri in Italia). In generale per me c'e' un tempo per tutto, ogni paese ha i suoi pregi e i suoi difetti e i difetti dopo 30 anni e passa diventano troppo insopportabili. A me piace proprio cambiare. Sarebbe come stare ancora a Praga dopo il 2040. No, grazie. I difetti di qua mi sarebbero diventati troppo insopportabili.
Poi ci sono persone anziane che hanno fatto sacrifici per noi, posso sacrificare anche la mia vita per loro, in parte, di nuovo. Ma quello sarebbe. Del resto lo sto facendo qui per la gatta, la vita e' anche questo. Ma se fosse per me, pochi traslochi, molta stabilita', ma, nonostante la difficolta' di fare nuovi amici altrove oltre certa eta', io non starei mai nello stesso posto per troppi decenni.
Anche psicologicamente, molto dura 'tornare indietro', simbolicamente. Obiettivamente, so che farlo sarebbe/sara' un rischio, soprattuto se facessi figli o avessi un lavoro che non mi piace. Per me e' proprio 'ritrovare le radici' che il grande rischio, il grande interrogativo, l'inesplorato. Problemi pratici a parte, se andassi, boh, in Spagna, o in Germania, con un buon lavoro, con la mia ragazza, mi sentirei 'sicuro'. Poi la vita va come va, ma mi sentirei a mio agio. 'Tornare' in Italia so che rende tutto piu' imprevedibile, potrei ritrovarmi a non essere capace, pronto. Come del resto andare a vivere in Congo, in Mongolia, in India, ecco, per motivi diversi.
Io ogni tanto guardo La7, per dire,la tv, online. Ma perche' sono qui, non lo faccio quasi mai, mi trovassi a casa di un italiano con la tv accesa, spesso, boh, diciamo che cercherei subito uno psicologo, forse.

Non per traumi particolari, ma per me la liberta' e' importante. La liberta' di essere liberi dalle 'condizioi di partenza' e vivere come voglio e' importante. E il 'luogo di origine' e' di per se' qualcosa che ti risucchia dentro, ti pone interrogativi inconsci che altrove non si verificano. Anche essere un immigrato ti pone problemi che non capitano dove sei nato, eh, lo riconosco, spesso difficili, ma per me meno pericolosi. Qualunque siano le tue radici e pur volendo mantenere tutti gli affetti, essere indipendenti 'dalle condizioni di partenza' e' qualcosa di veramente troppo bello, spesso, per poterci rinunciare. Non importa cosa sei diventato (io nemmeno parlo la lingua del posto). Importa che hai scelto tu quello che ti piace.
Ripeto, e' la stessa cosa del lavoro, o della compagna. Non dubito che ci siano casi in cui, se i genitori scelgono per te che lavoro farei e che moglie avrai, poi magari starai bene. Pero', obiettivamente, se puoi scegliere tu il lavoro che fai e la tua partner, ti senti molto meglio. E lo stesso e' per il luogo in cui vivi, le sue abitudini, pregi e difetti. E' per me la stessa identica sensazione.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

ah, poi il clima. Adoravo il caldo, adesso sbuffo con 2 gradi, non sono piu' -11 che si stava cosi' bene :)
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Re: Scuola: buone notizie :(

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alessandro ha scritto:Però non è così per la maggior parte delle persone.
Se uno vive in Italia in un posto carino e ha un buon lavoro, a parità di condizioni, preferisce rimanere in Italia.
Certo, se qui guadagna 1000 e in America guadagna 6000 è diverso. Poi ad esempio, mio cugino ricercatore, ha detto che in America al di là dello stipendio (molto più alto) hai macchinari, laboratori, possibilità di collaborare con premi Nobel o comunque gente da tutto il mondo molto preparata, possibilità di carriera dove in Italia si è bloccato da rigide gerarchie del vecchio primario che prima promuove il suo protetto e tu, magari, rimani precario a 40 anni.
Sulla base di quasi tutte le persone con cui ho parlato e di cui ho letto, la frase evidenziata è verissima.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:ah, poi il clima. Adoravo il caldo, adesso sbuffo con 2 gradi, non sono piu' -11 che si stava cosi' bene :)
domani qui son previsti 20 gradi.
io mi ero organizzato per andare a vivere a Trapani, per il clima...
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto: Se uno vive in Italia in un posto carino e ha un buon lavoro, a parità di condizioni, preferisce rimanere in Italia.
.
tra le parita' di condizioni ci sono le donne esteuropee disponibili?

comunque allora gli italiani preferiscono vivere fuori citta'. Quasi tutti gli emigranti sono 'cittadini', quasi nessuno viene dalla campagna.

cito da uno studio dell'universita' di Venezia di qualche anno fa
"Chi parte perché profondamente deluso dalle prospettive di vita offerte in Italia, tende a non tornare, anche qualora dovesse trovare un lavoro. Non è sufficiente il lavoro, perché è in cerca anche di altro. Lo scetticismo diffuso sulle possibilità di cambiamento strutturale e cul-turale di una società come quella italiana rappresenta un elemento diffuso tra i giovani italiani che oggi emigrano, e dunque può dirsi un elemento nuovo rispetto al passato."
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:
Monheim ha scritto: Se uno vive in Italia in un posto carino e ha un buon lavoro, a parità di condizioni, preferisce rimanere in Italia.
.
tra le parita' di condizioni ci sono le donne esteuropee disponibili?

comunque allora gli italiani preferiscono vivere fuori citta'. Quasi tutti gli emigranti sono 'cittadini', quasi nessuno viene dalla campagna.

cito da uno studio dell'universita' di Venezia di qualche anno fa
"Chi parte perché profondamente deluso dalle prospettive di vita offerte in Italia, tende a non tornare, anche qualora dovesse trovare un lavoro. Non è sufficiente il lavoro, perché è in cerca anche di altro. Lo scetticismo diffuso sulle possibilità di cambiamento strutturale e cul-turale di una società come quella italiana rappresenta un elemento diffuso tra i giovani italiani che oggi emigrano, e dunque può dirsi un elemento nuovo rispetto al passato."
Sei fissato con ste donne esteuropee come se le italiane fossero racchie. Dai, su, italiane e spagnole (a cui aggiungerei pure portoghesi) non sono in est Europa eppur carinissime.

I motivi per cui uno migra possono essere molteplici tranne per chi lo fa quasi esclusivamente per lavoro (già in tasca prima di partire) e/o per amore i quali ne avranno altri collaterali consequenziali.

Non son sicuro di aver capito bene: sostieni che gli italiani che migrano all'estero lo fanno per la maggior parte da cittadini? Bwoah, così fosse, io ho tante testimonianze dalla campagna (io compreso, se vogliamo definirla tale) o comunque realtà periferiche.

Quanto alla frase iniziale, difficile che uno nato e cresciuto in Italia migri all'estero, a prescindere dall'età, se nel suo Paese ha un lavoro che gli piace da minimo 3000 euro netti mensili. Poi, per carità, ci sarà sempre qualche eccezione che conferma la regola.

Se tu avessi avuto a Firenze/altra città italiana che ti garba (di più) una posizione lavorativa piuttosto gradita con ottimo stipendio, saresti andato a Praga e chissà dove hai vissuto?

Ciò detto, la vita è sempre una e lavoro e soldi non son tutto (per fortuna quantomeno non per tutti) anche se già trovare la combinazione impiego (molto) apprezzato e (molto) ben retribuito scoraggia parecchio il muovere il comodo deretano per andare all'estero partendo da zero.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto: Sei fissato con ste donne esteuropee come se le italiane fossero racchie. Dai, su, italiane e spagnole (a cui aggiungerei pure portoghesi) non sono in est Europa eppur carinissime.
Non sono fissato io, molti lo fanno per quello.
Non son sicuro di aver capito bene: sostieni che gli italiani che migrano all'estero lo fanno per la maggior parte da cittadini? Bwoah, così fosse, io ho tante testimonianze dalla campagna (io compreso, se vogliamo definirla tale) o comunque realtà periferiche.
Non e' che sostengo, cito uno studio su base nazionale, non aneddotica personale.
Quanto alla frase iniziale, difficile che uno nato e cresciuto in Italia migri all'estero, a prescindere dall'età, se nel suo Paese ha un lavoro che gli piace da minimo 3000 euro netti mensili. Poi, per carità, ci sarà sempre qualche eccezione che conferma la regola.
Non capisco mai molto queste frasi. A volte la realta' italiana viene ripresa e criticata. A volte il fatto che 'gli italiani non lo fanno' fa concludere che e' giusto cosi'. Ci sono migliaia di gay italiani che invece di viversi la vita gay liberamente all'estero scelgono di restare in un paesino italiano dove tutti li chiamano ricchioni e magari stando fino a 40 anni a casa della mamma che pure glielo rimprovera, probabilmente.

Se tu avessi avuto a Firenze/altra città italiana che ti garba (di più) una posizione lavorativa piuttosto gradita con ottimo stipendio, saresti andato a Praga e chissà dove hai vissuto?
Io sono andato a Praga la prima volta per lavoro. Mi piaceva il precedente lavoro (ho pianto andando via, addirittura), ma dove lavoravo mi hanno chiesto il favore di trasferirmi ed era una buona opportunita'. La seconda volta sono andato non per lavoro, ma perche' volevo vivere qua con una persona con cui avevo una relazione.
Quando poi ho deciso di rimanere, sono rimasto perche' mi piaceva qua (e per la gatta) e ho cercato qua nuovi lavori/relazioni.
Avessi guadagnato 3mila euro al mese non so cosa avrei fatto, ma quello che faccio peraltro non e' sempre la mia decisione giusta. Di sicuro c'e' che in Italia sono stato depresso nei miei anni 20 e nell'anno in cui sono tornato temporaneamente dall'estero. Qua non mi e' mai successo.
In ogni caso (non solo per italiani), i sentimenti, per almeno un centinaio di persone che conosco, sono stati piuttosto decisivi, non e' solo questione di lavoro.
scoraggia parecchio il muovere il comodo deretano per andare all'estero partendo da zero.
vabbe' grazie, chi e' che cambia totalmente la sua buona vita per ripartire da zero? I lavori si trovano senza ripartire da zero. Il 90% delle 200 persone con cui lavoro e' fatto da professionisti che avevano un ottimo lavoro in precedenza ma si sono trasferiti a Praga perche' hanno promesso loro un lavoro ancora migliore. Non e' che si sono licenziati e son venuti qui a mandare curriculum come cameriere part-time all'Irish pub. Ma anche al call center dove ero, gente assunta su Skype che viene qui gia' col contratto. Poi vabbe', se vieni qui perche' hai la ragazza magari vieni senza nulla e poi lo cerchi, il lavoro, certo.
Anche io se torno in Italia, non e' che torniamo in due senza lavoro. Almeno uno, beh, mi assuma, mi dia un contratto, mi lasci il tempo per trasferirmi, e allora se ne parla, altrimenti rimango qui. Poi se arriva un'emergenza si fa tutto, certo.
Se poi sei un 25enne boh, chiaro che di solito in nessun paese hai il lavoro fisso da 3mila euro al mese, se ce l'hai di solito non ti muovi.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto: Non e' che sostengo, cito uno studio su base nazionale, non aneddotica personale.
Citi spesso studi statistici nei tuoi post. Non che metta in discussione, ma sarebbe carino menzionare le fonti e linkare nel limite del possibile.
Non solo tu, eh. Il forum latita un po' di fonti in questi casi a fronte delle varie occasioni in cui si fa riferimento a ricerche varie.

Io ti ho soltanto detto che mi son imbattuto in tante persone migrate all'estero non da città, se posso parlare di aneddotica personale più o meno irrilevante, in contrapposizione al netto quasi nessuno di cui sopra.

Soprattutto nell'ultimo decennio abbondante, stante la condizione non ottimale italiana e migliore altrove, molti più o meno giovani son andati nella capitale inglese (classico esempio Londra) in cerca di fortuna e/o anche solo per un'esperienza di vita a cui aggiungere il miglioramento della lingua a maggior ragione partendo da paesini circoscritti. Idem a Berlino e nel mondo in generale pur muovendosi da piccole località.

Quanto alla frase iniziale, difficile che uno nato e cresciuto in Italia migri all'estero, a prescindere dall'età, se nel suo Paese ha un lavoro che gli piace da minimo 3000 euro netti mensili. Poi, per carità, ci sarà sempre qualche eccezione che conferma la regola.
Non capisco mai molto queste frasi. A volte la realta' italiana viene ripresa e criticata. A volte il fatto che 'gli italiani non lo fanno' fa concludere che e' giusto cosi'. Ci sono migliaia di gay italiani che invece di viversi la vita gay liberamente all'estero scelgono di restare in un paesino italiano dove tutti li chiamano ricchioni e magari stando fino a 40 anni a casa della mamma che pure glielo rimprovera, probabilmente.
Non appartengo a coloro che giungono alla conclusione per cui sia giusto (ammesso esista un "giusto" nella fattispecie come prendere a martellate in testa tuo padre oppure no) così perché gli italiani non lo fanno.

Dubito che uno con minimo 3000 euro netti al mese stia attaccato alla tetta di mammà fino a quarant'anni, ma immagino fosse un esempio estremo scherzoso.

Il problema dell'omofobia è grave e vincolante per chi non è etero sebbene pure in Italia si stiano facendo oggettivi progressi in merito rispetto al passato, quantomeno nelle generazioni meno anziane, tuttavia ancora lontani paragonati a realtà estere più emancipate.


Se tu avessi avuto a Firenze/altra città italiana che ti garba (di più) una posizione lavorativa piuttosto gradita con ottimo stipendio, saresti andato a Praga e chissà dove hai vissuto?
Io sono andato a Praga la prima volta per lavoro. Mi piaceva il precedente lavoro (ho pianto andando via, addirittura), ma dove lavoravo mi hanno chiesto il favore di trasferirmi ed era una buona opportunita'. La seconda volta sono andato non per lavoro, ma perche' volevo vivere qua con una persona con cui avevo una relazione.
Quando poi ho deciso di rimanere, sono rimasto perche' mi piaceva qua (e per la gatta) e ho cercato qua nuovi lavori/relazioni.
Avessi guadagnato 3mila euro al mese non so cosa avrei fatto, ma quello che faccio peraltro non e' sempre la mia decisione giusta. Di sicuro c'e' che in Italia sono stato depresso nei miei anni 20 e nell'anno in cui sono tornato temporaneamente dall'estero. Qua non mi e' mai successo.
In ogni caso (non solo per italiani), i sentimenti, per almeno un centinaio di persone che conosco, sono stati piuttosto decisivi, non e' solo questione di lavoro.
In generale la mia/le mie è/son domanda/e per capire e analizzare un fenomeno/modo di pensare e non rivolte direttamente a te né a nessun altro.

scoraggia parecchio il muovere il comodo deretano per andare all'estero partendo da zero.
vabbe' grazie, chi e' che cambia totalmente la sua buona vita per ripartire da zero? I lavori si trovano senza ripartire da zero. Il 90% delle 200 persone con cui lavoro e' fatto da professionisti che avevano un ottimo lavoro in precedenza ma si sono trasferiti a Praga perche' hanno promesso loro un lavoro ancora migliore. Non e' che si sono licenziati e son venuti qui a mandare curriculum come cameriere part-time all'Irish pub. Ma anche al call center dove ero, gente assunta su Skype che viene qui gia' col contratto. Poi vabbe', se vieni qui perche' hai la ragazza magari vieni senza nulla e poi lo cerchi, il lavoro, certo.
Anche io se torno in Italia, non e' che torniamo in due senza lavoro. Almeno uno, beh, mi assuma, mi dia un contratto, mi lasci il tempo per trasferirmi, e allora se ne parla, altrimenti rimango qui. Poi se arriva un'emergenza si fa tutto, certo.
Se poi sei un 25enne boh, chiaro che di solito in nessun paese hai il lavoro fisso da 3mila euro al mese, se ce l'hai di solito non ti muovi.
Chiaro, ma può darsi che un italiano rispetto a un finlandese preferisca/sia più incline a stare nel suo Paese circondato da famiglia, parenti e amici di sempre, a parità di gradimento di lavoro, per passare da uno stipendio valido (i già citati 3000) a uno più alto (diciamo 5000) anziché agire come il 90% dei 200 professionisti con cui lavori anche qualora sia gay, malgrado purtroppo magari debba vivere ciò con più circospezione se non trasferirsi in una città più aperta tipo Milano.

Come detto, le motivazioni per rimanere o andarsene sono molteplici (e tutte valide, direi, pur non essendo io né altri nessuno per giudicare) e di solito pro e contro vengono messi sulla bilancia prima di operare in un senso o nell'altro.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto: Non e' che sostengo, cito uno studio su base nazionale, non aneddotica personale.
Citi spesso studi statistici nei tuoi post. Non che metta in discussione, ma sarebbe carino menzionare le fonti e linkare nel limite del possibile.


Sarebbe carino. Ma io sono una persona molto disordinata e approssimativa, e faccio un tipo di lavoro per cui devo fare tutto con esattezza, senza sbagliare una parola, elencando tutti i documenti di riferimento con precisione.
Quindi no, nel tempo libero, non mi tengo nota delle fonti con link e spiegazione da riprendere per quando ci scrivero' un post, mi spiace. Alla fine il forum e' uno svago e le cose le trovo spesso su google, per cui spesso e' facile ritrovarle.

In generale la mia/le mie è/son domanda/e per capire e analizzare un fenomeno/modo di pensare e non rivolte direttamente a te né a nessun altro.


avevi fatto una specifica domanda a me e ho risposto alla domanda, semplicemente

Chiaro, ma può darsi che un italiano rispetto a un finlandese preferisca/sia più incline a stare nel suo Paese circondato da famiglia, parenti e amici di sempre,

Non ne dubito. Come non dubito che rispetto al finlandese preferisca piu' rimanere a casa della mamma a farsi fare le lavatrici. Questo non implica che le loro preferenze corrispondano alla loro felicita', e soprattutto che altri abbiano altre preferenze e, per esempio, non vedano l'ora di andar via dall'Italia proprio per il modo in cui e' vissuta la famiglia (per dire, io sono uno di questi, non parlo molto della mia che fortunatamente non ho una madre italiana, e ho anche la fortuna che i familiari della mia ragazza siano persone che mi piacciono, ma i meccanismi familiari italiani non mi piacciono proprio)


a parità di gradimento di lavoro, per passare da uno stipendio valido (i già citati 3000) a uno più alto (diciamo 5000) anziché agire come il 90% dei 200 professionisti con cui lavori anche qualora sia gay, malgrado purtroppo magari debba vivere ciò con più circospezione se non trasferirsi in una città più aperta tipo Milano.


Ho citato quelli con cui lavoro anche perche' un terzo di loro e' fatto da italiani. Il resto prevalentemente spagnoli e francesi, insomma, sempre paesi latini di un certo tipo o quasi. Non conta solo lo stipendio ovviamente. Dico solo che a tutti i livelli uno puo' muoversi dopo essere stato assunto, non e' che gli immigrati siano tutti a cercar fortuna arrivando qui disoccupati.
Come detto, le motivazioni per rimanere o andarsene sono molteplici (e tutte valide, direi, pur non essendo io né altri nessuno per giudicare) e di solito pro e contro vengono messi sulla bilancia prima di operare in un senso o nell'altro.


sono d'accordo, e' proprio dicendo questo che e' partita la discussione, spiegavo ad ugly che emigrare dall'Italia (o altri paesi), non e' che sia sempre esilio forzato, spesso uno lo fa volentieri e rimane all'estero volentieri e sta meglio, fregandosene delle sue radici o addirittura essendo contento di allontarsi da esse.

Poi e' evidente che se uno nel suo paese vive la sua vita ideale, non se ne andra' e che se uno vive in un paese dove non funziona nulla sara' costretto spesso ad andarsene pur volendo rimanere per altri motivi.
Ma i motivi sono appunto compositi, non e' semplicemente 'non c'e' lavoro'. Per dire, il discorso relazioni e' spesso fondamentale, oggi una persona frequenta altre persone, non solo della sua citta', e' normale che due di loro si innamorino o si amino pur proveniendo da luoghi diversi, e questo significa emigrare per almeno uno dei due.
Per me e' una cosa molto bella. Per dire, io dai 18 ai 35 anni, vivendo a Firenze non sono mai stato con una di Firenze , e una sola ci viveva ed era un'immigrata da un altro continente. Un'altra viveva al confine della provincia (e comunque con padre di altro continente), poi stop. Un'altra mia ex era mezza francese, quelal di adesso un po' austriaca, dico anche parlando di italiane. Io sono mezzo tedesco.

Sono l'eccezione? Ma guarda, non tanto, il mondo non e' cosi' cristallizzato come una volta con le 'radici'. Sono rimaste le situazioni pratiche, se tuo padre sta a 500 chilometri a nord e tua madre 1000 a sud, difficile frequentarli spesso e quando lo fai spendi soldi e tempo. Ma quello anche se ti sposti negli USA.

Anche gli amici, ok, difficile farli da expat a 50 anni come farli a 20 dove sei nato, ma i miei migliori amici, prima di emigrare, erano comunque sparsi per l'Italia, non e' che stavano tutti a Firenze, per vederli comunque dovevo farmi 4 ore di viaggio, mica ci uscivo la sera. E cosi' molti come me.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:Sarebbe carino. Ma io sono una persona molto disordinata e approssimativa, e faccio un tipo di lavoro per cui devo fare tutto con esattezza, senza sbagliare una parola, elencando tutti i documenti di riferimento con precisione.
Quindi no, nel tempo libero, non mi tengo nota delle fonti con link e spiegazione da riprendere per quando ci scrivero' un post, mi spiace. Alla fine il forum e' uno svago e le cose le trovo spesso su google, per cui spesso e' facile ritrovarle.
Figurati, no problem. Come già detto, dopotutto non siamo in un'aula di tribunale (e meno male!).
Mi riferivo proprio a ritrovare su Google.
avevi fatto una specifica domanda a me e ho risposto alla domanda, semplicemente
Sì, ho apprezzato e volevo solo precisare che non sono tanto domande personali bensì a carattere generale per capire come uno pensa in relazione a questo e quello.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

French school asks parents to stop throwing children over the fence when they're late

https://www.nzherald.co.nz/lifestyle/fr ... GMB75U7WI/
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Hakaishin »

Monheim ha scritto:French school asks parents to stop throwing children over the fence when they're late

https://www.nzherald.co.nz/lifestyle/fr ... GMB75U7WI/
soluzione monta un parabufali sul suv elettrico da metrosessuale e sfondalo
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Messaggio da alessandro »

Hakaishin ha scritto:
Monheim ha scritto:French school asks parents to stop throwing children over the fence when they're late

https://www.nzherald.co.nz/lifestyle/fr ... GMB75U7WI/
soluzione monta un parabufali sul suv elettrico da metrosessuale e sfondalo
comunque lanciare un ragazzino oltre un cancello alto 1 metro e 80 non e' cosa da poco, non e' che sono i figli degli all blacks?
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da paoolino »

Monheim ha scritto:French school asks parents to stop throwing children over the fence when they're late

https://www.nzherald.co.nz/lifestyle/fr ... GMB75U7WI/
Ma i genitori li mandano a scuola con amazon i bambini?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Non so a che livello (medie o superiori), ma nella mia scuola ideale dedicherei spazio alla comunicazione assertiva e allo yoga (io in effetti l'ho fatto per uno o due anni alle medie) e/o comunque a una disciplina che consenta di poter stare con sé stessi in modo rilassato e insegnare l'importanza della pazienza (meditazione forse è troppo a quell'età? un surrogato valido/appetibile anche per i giovani, via).
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

meditazione a scuola va benissimo. Gia' lo yoga sarei piu' perplesso. Lo yoga, come dice la mia cara amica insegnante di yoga, se fatto da soli e' un conto, se fatto in gruppo e' spesso grande competizione, uno piu' bravo di un altro, qualcuno che non riesce a fare le cose e non sta bene. Insomma, in una classe molto difficile accettare le differenze, pero' si puo' provare, in fondo purtroppo questo succede anche tra persone con diverse doti mentale. Da provare sicuramente, si'.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Noi alle medie eravamo in una sezione con tempo prolungato e quindi facevamo attività varie in più tra cui yoga, rilassamento immaginativo, teatrini e così via.

Nella mia esperienza con lo yoga non ricordo alcuna competizione bensì ci sentivamo buffi e sottovalutavamo la disciplina essendo bambini.

Era un'ora piacevole e spensierata, via.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto:Noi alle medie eravamo in una sezione con tempo prolungato e quindi facevamo attività varie in più tra cui yoga, rilassamento immaginativo, teatrini e così via.

Nella mia esperienza con lo yoga non ricordo alcuna competizione bensì ci sentivamo buffi e sottovalutavamo la disciplina essendo bambini.

Era un'ora piacevole e spensierata, via.
si, bello, io pensavo magari a 18 enni, nei bambini bello tanto piu'
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Rosewall »

Monheim ha scritto: una disciplina che consenta di poter stare con sé stessi in modo rilassato
:)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Rosewall ha scritto:
Monheim ha scritto: una disciplina che consenta di poter stare con sé stessi in modo rilassato
:)
Sorridi perché non è fattibile/è un ossimoro a scuola in mezzo ai compagni? Verissimo! :D

Diciamo che intendo qualcosa che permetta di fermarsi un attimo a respirare, riflettere e ascoltare il proprio corpo e magari possa essere utile pure nella vita di tutti i giorni per affrontare conflitti di varia natura (ancor meglio se in combinazione con comunicazione assertiva) e le numerose rotture di minchia che la vita propina/propone.

Boh, son dell'idea che, nel limite del possibile, dovremmo cercare di educare e far crescere gente che non abbia come prima intenzione l'idea di screditare/squalificare/massacrare/picchiare/sgozzare il prossimo (vedi per esempio mia riflessione sulla deriva in Non c'è limite al peggio e che un po' si collega anche con l'idea di prevenire il crimine, di cui favella Nickognito in ...And Justice For All).

Son un fottuto idealista al riguardo? Può darsi, non ne dubito, ci mancherebbe, ma direi che la mia proposta farebbe più bene che male.
Ultima modifica di Monheim il mar giu 01, 2021 12:26 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Rosewall »

Monheim ha scritto:
Rosewall ha scritto:
Monheim ha scritto: una disciplina che consenta di poter stare con sé stessi in modo rilassato
:)
Sorridi perché non è fattibile/è un ossimoro a scuola in mezzo ai compagni? Verissimo! :D
no, pensavo semplicemente che alle medie (ed oltre) questa attività esiste già e consiste nell'ammazzarsi di seghe.
Battute a parte, sono d'accordo con te.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Rosewall ha scritto:
Monheim ha scritto:
Rosewall ha scritto: :)
Sorridi perché non è fattibile/è un ossimoro a scuola in mezzo ai compagni? Verissimo! :D
no, pensavo semplicemente che alle medie (ed oltre) questa attività esiste già e consiste nell'ammazzarsi di seghe.
Battute a parte, sono d'accordo con te.
Ah, ok, non avevo colto. :D

Son progressista e apertissimo di orizzonti, ma diciamo che per il momento ho ancora delle riserve circa l'introduzione della masturbazione di gruppo in classe...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Nickognito
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

Io avevo conosciuto uno che aveva assistito a lezioni e laboratori pratici di masturbazione all'universita', ma era in America.

Ma poi uno puo' masturbarsi facendo yoga, anche.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Monheim
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

Beh, a quel punto allora che si facciano le cose per bene e si vada di Tantra.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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alessandro
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da alessandro »

OGGI:
Due maturandi su 5 hanno competenze adeguate alla prima o al massimo alla seconda superiore.Nelle Regioni del Sud e in Sicilia e Sardegna ad essere insufficienti sono addirittura 6 studenti su 10. Peggiora di dieci punti anche il Nord-Est, il Veneto in particolare che passa dal 23 al 33 per cento di insufficienti e così il Centro che passa dal 34 di due anni fa al 43. La fotografia delle prove restituisce un’Italia divisa in due. Secondo i calcoli dell’Invalsi otto regioni sono sotto la media nazionale del 2019: Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. E non sono soltanto peggiorati i risultati degli studenti più scarsi, anche la fetta dei più bravi, dopo due anni quasi di Dad, si è assottigliata.

che poi anche nel 19 eravamo tra gli ultimi tra i paesi industrializzati.


leggevo che gli italiani lavorano in media molte piu' ore dei tedeschi, i quali pero' producono molto di piu', pur lavorando meno sono il 20% piu' produttivi degli italiani (settore industriale)

la chiave principale per lavorare meno e produrre di piu' e' logicamente l'automazione.
in germania hanno mlta automazione e probabilmente una gestione migliore.

il fatto e' che per aumentare la percentuale di produttivita' oltre all'automazione serve gente capace di gestirla, di governarla, di usarla in modo sapiente e vantaggioso, e questa è una sfida.

per farlo e quindi portarsi fuori dalla lotta al massimo ribasso sulle spalle dei lavoratori, nella quale, senza poter svalutare la moneta saremo sempre perdenti, servirebbe una nuova generazione molto preparata (siamo gli ultimi come numero di laureati in europa) non solo di laureati in materie tecniche ma anche di diplomanti o qualifiche post diploma tecnico di buon livello, cosa che in germania e' molto piu' frequeste.

al contrario, oltre al caso 2020, covid etc, non si fa abbastanza, stiamo arretrando, con regioni intere che producono analfabeti o analfabeti funzionali.
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Monheim
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Monheim »

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da tennisfan82 »

Stamattina ho ricominciato a lavorare a scuola.

Green pass a parte, la situazione è identica ad un anno fa.

Hanno cambiato ministro dell'istruzione ma è come se non fosse accaduto(peraltro a stento so chi sia, l'avrò visto 3 volte) :D
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Johnny Rex
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Re: Scuola: buone notizie :(

Messaggio da Johnny Rex »

tennisfan82 ha scritto:Stamattina ho ricominciato a lavorare a scuola.

Green pass a parte, la situazione è identica ad un anno fa.

Hanno cambiato ministro dell'istruzione ma è come se non fosse accaduto(peraltro a stento so chi sia, l'avrò visto 3 volte) :D
Lo sarà anche l'anno prossimo.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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