I prodotti griffati fabbricati dai cinesi in Italia.
I prodotti griffati fabbricati dai cinesi in Italia.
Veneto, minorenni cinesi ridotti in schiavitù: producevano scarpe per le grandi griffe italiane
E' stata sgominata, nel Veneto, a Camponagara, un organizzazione criminale colpevole di aver ridotto in schiavitù decine di minorenni cinesi. Un uomo cinese è stato arrestato mentre altri 22 connazionali cinesi sono stati denunciati per immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera irregolare. Tra i ragazzi c'era anche un ragazzo di soli 12 anni.
I ragazzi, costretti a vivere in spazi angusti e a lavorare per più di 18 ore al giorni, in virtù di un compeso di 200 euro al mese, producevano tomaie e scarpe con i marchi di grandi griffe internazionali.
Anche delle mamme lavoravano nei laboratori di scarpe sequestrati nel veneziani. Per non perdere i ritmi e i tempi di lavoro imposti dai titolari delle piccole fabbriche, mentre lavoravano tenevano in braccio i loro figli. Alcune brande erano state addirittura sistemate a fianco degli apparecchi per permettere brevi riposi, così come accanto alle macchine i militari hanno trovato giocattoli e attrezzature da cucina.
Quattro laboratori. I minori lavoravano in quattro laboratori clandestini della provincia di Venezia, ora posti sotto sequestro: a Camponogara, da dove è partita l'operazione delle Fiamme Gialle, a Fossò e a Campolongo Maggiore, tutte località in provincia di Venezia. Secondo le indagini della Guardia di finanza, coordinate dal sostituto Procuratore di Venezia Lucia D'Alessandro, nelle aziende coinvolte nell'operazione la produzione avveniva in subappalto.
I responsabili e i dirigenti delle case di produzione delle griffe - secondo i risultati delle indagini delle Fiamme Gialle - erano all'oscuro delle condizioni di produzione delle scarpe e degli illeciti che venivano consumati.
Il Messaggero
Eh già, i responsabili e i dirigenti delle case di produzione delle griffe erano all'oscuro delle condizioni di produzione delle scarpe e degli illeciti che venivano consumati...
Ci prendono per fessi?
Scarpe che vengono poi commercializzate a prezzi astronomici con ricarichi economici mostruosi da parte delle aziende italiane committenti, ma vaff...
E' stata sgominata, nel Veneto, a Camponagara, un organizzazione criminale colpevole di aver ridotto in schiavitù decine di minorenni cinesi. Un uomo cinese è stato arrestato mentre altri 22 connazionali cinesi sono stati denunciati per immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera irregolare. Tra i ragazzi c'era anche un ragazzo di soli 12 anni.
I ragazzi, costretti a vivere in spazi angusti e a lavorare per più di 18 ore al giorni, in virtù di un compeso di 200 euro al mese, producevano tomaie e scarpe con i marchi di grandi griffe internazionali.
Anche delle mamme lavoravano nei laboratori di scarpe sequestrati nel veneziani. Per non perdere i ritmi e i tempi di lavoro imposti dai titolari delle piccole fabbriche, mentre lavoravano tenevano in braccio i loro figli. Alcune brande erano state addirittura sistemate a fianco degli apparecchi per permettere brevi riposi, così come accanto alle macchine i militari hanno trovato giocattoli e attrezzature da cucina.
Quattro laboratori. I minori lavoravano in quattro laboratori clandestini della provincia di Venezia, ora posti sotto sequestro: a Camponogara, da dove è partita l'operazione delle Fiamme Gialle, a Fossò e a Campolongo Maggiore, tutte località in provincia di Venezia. Secondo le indagini della Guardia di finanza, coordinate dal sostituto Procuratore di Venezia Lucia D'Alessandro, nelle aziende coinvolte nell'operazione la produzione avveniva in subappalto.
I responsabili e i dirigenti delle case di produzione delle griffe - secondo i risultati delle indagini delle Fiamme Gialle - erano all'oscuro delle condizioni di produzione delle scarpe e degli illeciti che venivano consumati.
Il Messaggero
Eh già, i responsabili e i dirigenti delle case di produzione delle griffe erano all'oscuro delle condizioni di produzione delle scarpe e degli illeciti che venivano consumati...
Ci prendono per fessi?
Scarpe che vengono poi commercializzate a prezzi astronomici con ricarichi economici mostruosi da parte delle aziende italiane committenti, ma vaff...
boccons ha scritto:quali sono le marche in questione?
Naturalmente non lo dicono...
Il bello è che poi quando queste scarpe vengono commercializzate, riportano l'etichetta con la scritta "Made in Italy", peccato che questo "Made in Italy" sia stato realizzato sfruttando lavoratori asiatici.
C'è ancora gente convinta che quando acquista prodotti fabbricati in Italia dia lavoro alle nostre maestranze.
Quando leggo di qualcuno che afferma "Compriamo auto Fiat, così daremo il lavoro agli italiani" mi viene da ridere.
Questo schifo andrebbe fermato con ogni mezzo, da parte nostra non possiamo far altro che boicottare prodotti griffati.
Un'altra presa per i fondelli è quando un prodotto del genere viene immesso sul mercato, dato che viene fatto produrre dall'azienda italiana in questione è originale, se lo stesso prodotto viene commercializzato direttamente dai cinesi (eccessi di produzione) con il loro marchio, ecco che il medesimo diventa falso o tossico.
A questo punto preferisco comprare prodotti che rechino la scritta "Made in China", almeno non mi sento preso per i fondelli.
In tutto questo noto una certa similitudine con le "Slot Machine" dei Bar, se lo Stato incassa denaro sono legali (anche se chi gioca va in rovina per il suo vizio), se non lo incassa diventano illegali e abusive...
E' tutta una mafia...
rob, hai proprio ragione...
Gios ha scritto:Florian ha scritto:Questo schifo andrebbe fermato con ogni mezzo, da parte nostra non possiamo far altro che boicottare prodotti griffati.
Scordatelo, honey.
Concordo, un boicottaggio da parte mia penso che non otterrebbe grandi risultati, Dolce & Gabbana possono dormire sonni tranquilli, il mio contributo al loro fatturato non cambierà di un cesntesimo.
Bye dudes.
Florian ha scritto:Zonker ha scritto:...un boicottaggio da parte mia penso che non otterrebbe grandi risultati...
Solo da parte tua no, da parte di tutti si, l'unione fa la forza...
L'Unione fa solo danni!
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Gios ha scritto:Voglio dire, le braghe della tuta quelle della Champion che costeranno venticinque euro, quelle che mettono i mariti per stare comodi non appena si sono sposati, per capirsi, sono "griffate"? Perché c'è scritto Champion, sul bordo, mi pare.
Beh, non mi pare che la Champion sia una grande griffe...
Qui si parla di Prada, Louis Vuitton e via dicendo...
alessandro ha scritto:griffate vuol dire dai 100 euro in su
Dopo questa "tavanata galattica" vi auguro buona giornata...
Prima di rifare l'Italia, occorre rifare gli italiani...
danser ha scritto:Florian ha scritto:Qui si parla di Prada, Louis Vuitton e via dicendo...
Se dovessero campare su di me, sarebbero già falliti tutti.
Mai comprato nulla di quel genere, è roba da finocchi.
Neppure un paio di occhiali da sole "Italian Independent" di Lapo da 1000€ fatti fabbricare in uno scantinato di Corso Regina Margherita qui a Torino?
Eppure se c'erano cinesi che s'ammazzavano di lavoro per produrre quelle scarpe, significa che c'è gente che le compra...
Florian ha scritto:danser ha scritto:Florian ha scritto:Qui si parla di Prada, Louis Vuitton e via dicendo...
Se dovessero campare su di me, sarebbero già falliti tutti.
Mai comprato nulla di quel genere, è roba da finocchi.
Neppure un paio di occhiali da sole "Italian Independent" di Lapo da 1000€ fatti fabbricare in uno scantinato di Corso Regina Margherita qui a Torino?
Per carità.
Le considero tutte delle belle prese per il fondoschiena, quelle cose lì.
Fessi quelli che ci cascano.
Florian ha scritto:danser ha scritto:Le considero tutte delle belle prese per il fondoschiena, quelle cose lì.
Fessi quelli che ci cascano.
Pensa solo ai ragazzi che comprano capi di abbigliamento "Dolce & Gabbana"...
Pensa che ho due inquilini che hanno un salone di parrucchieri, utilizzano solo ed esclusivamente quelle robe lì, mutande comprese.
Poi però per aver l'affitto pagato devo continuamente minacciarli di sfratto.
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Florian ha scritto:alessandro ha scritto:griffate vuol dire dai 100 euro in su
Dopo questa "tavanata galattica" vi auguro buona giornata...
Prima di rifare l'Italia, occorre rifare gli italiani...
senso dell'umorismo... zero... ??
dico che sovente, la differenza tra griffato e no risiede solo nel prezzo
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Gios ha scritto:Voglio dire, le braghe della tuta quelle della Champion che costeranno venticinque euro, quelle che mettono i mariti per stare comodi non appena si sono sposati, per capirsi, sono "griffate"? Perché c'è scritto Champion, sul bordo, mi pare.
Da dove arriva tutta questa conoscenza su quello che si mettono i mariti non appena si sono sposati?
Bye dudes.
P.S.: sul mio biglietto dell'autobus c'è scritto "Tra.In.", è griffato pure quello? E la scritta "Ford" sulla mia auto vale?
Zonker ha scritto:Gios ha scritto:Voglio dire, le braghe della tuta quelle della Champion che costeranno venticinque euro, quelle che mettono i mariti per stare comodi non appena si sono sposati, per capirsi, sono "griffate"? Perché c'è scritto Champion, sul bordo, mi pare.
Ma no, si scherzava con un'amica, c'ha uno zio che appena sposato ha preso quindici chili, è diventato pelato e si veste solo con tute sul modello di Eddie delle Iene, e io allora le ho detto "giuro che se mi sposi divento così, la mattina dopo. Magari tengo botta la prima notte, ma la mattina dopo sappi che avrò perso i capelli, sarò obeso e vestirò solo comodo". Ha detto che ci penserà. Bisogna essere realisti e onesti, nelle amicizie :D
alessandro ha scritto:Florian ha scritto:alessandro ha scritto:griffate vuol dire dai 100 euro in su
Dopo questa "tavanata galattica" vi auguro buona giornata...
Prima di rifare l'Italia, occorre rifare gli italiani...
senso dell'umorismo... zero... ??
dico che sovente, la differenza tra griffato e no risiede solo nel prezzo
Beh, lo penso anch'io. Prendi una maglietta da tennis.
Se non griffata, e' una maglietta di cotone fabbricata in Cina (o da Cinesi in Italia, che e' lo stesso).
Se griffata, e' lo stesso una maglietta di cotone fabbricata in Cina (o da Cinesi in Italia, che e' lo stesso).
Potra' cambiare un po' il disegno, in teoria la stoffa dovrebbe essere migliore (cosi' come la pelle nelle borse o nelle scarpe), ma la fabbricazione e' identica.
Paghiamo 100 euro capi che - di solo materiale e manodopera, sono costati 10 o 15 a chi li ha fabbricati. Il resto, pubblicita'.
Non voglio celebrare il "No Logo", anche io ho la roba da tennis tutta Adidas e Nike e una camicia e pantaloni Armani ecc... Lo so che le griffe non ti vendono tanto la merce quanto la possibilita' di conformarti e un senso di appagamento.
Pero' se uno ci pensa e' proprio insensato. Infatti chi e' davvero ricco (e non arricchito) di solito delle griffe se ne strabatte.
Gios ha scritto:Zonker ha scritto:Gios ha scritto:Voglio dire, le braghe della tuta quelle della Champion che costeranno venticinque euro, quelle che mettono i mariti per stare comodi non appena si sono sposati, per capirsi, sono "griffate"? Perché c'è scritto Champion, sul bordo, mi pare.
Ma no, si scherzava con un'amica, c'ha uno zio che appena sposato ha preso quindici chili, è diventato pelato e si veste solo con tute sul modello di Eddie delle Iene, e io allora le ho detto "giuro che se mi sposi divento così, la mattina dopo. Magari tengo botta la prima notte, ma la mattina dopo sappi che avrò perso i capelli, sarò obeso e vestirò solo comodo". Ha detto che ci penserà. Bisogna essere realisti e onesti, nelle amicizie :D
Gios, sei un amico, finalmente mi dai l'occasione di rivelare in un topic (senza andare ot) che dopo 14 anni di matrimonio sono ancora un figurino (tg. 48-50, h 1,78, 68 kg).
Bye dudes.
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Zonker ha scritto:
Gios, sei un amico, finalmente mi dai l'occasione di rivelare in un topic (senza andare ot) che dopo 14 anni di matrimonio sono ancora un figurino (tg. 48-50, h 1,78, 68 kg).
Bye dudes.
io non mi sono ancora ripreso dalla gravidanza
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Zonker ha scritto:Gios ha scritto:Zonker ha scritto:Gios ha scritto:Voglio dire, le braghe della tuta quelle della Champion che costeranno venticinque euro, quelle che mettono i mariti per stare comodi non appena si sono sposati, per capirsi, sono "griffate"? Perché c'è scritto Champion, sul bordo, mi pare.
Ma no, si scherzava con un'amica, c'ha uno zio che appena sposato ha preso quindici chili, è diventato pelato e si veste solo con tute sul modello di Eddie delle Iene, e io allora le ho detto "giuro che se mi sposi divento così, la mattina dopo. Magari tengo botta la prima notte, ma la mattina dopo sappi che avrò perso i capelli, sarò obeso e vestirò solo comodo". Ha detto che ci penserà. Bisogna essere realisti e onesti, nelle amicizie :D
Gios, sei un amico, finalmente mi dai l'occasione di rivelare in un topic (senza andare ot) che dopo 14 anni di matrimonio sono ancora un figurino (tg. 48-50, h 1,78, 68 kg).
Bye dudes.
Sì, in effetti ad argomento "lo sfruttamente delle grande aziende di lavoratori poveracci" per arrivare a "la taglia di zonker, finalmente" siamo ancora perfettamente dentro.
Ma che poi, siamo davvero sicuri che il premium price di queste "griffe" sia per la maggior parte immagine?
Siamo sicuri non si tratti anche di materiali, know-how produttivo, distribuzione, o in generale, beh, qualità?
E' chiaro che il rincaro tra produzione e dettagliante sia spesso spaventoso (e in alcuni casi, gli occhiali di Lapo, ingiustificato), ma sarebbe il caso di vedere quanti nella filiera ci devono guadagnare.
Probabilmente, per quanto ne posso capire, il prezzo di un paio di scarpe di Prada è molto più onesto che per un paio di Nike.
Siamo sicuri non si tratti anche di materiali, know-how produttivo, distribuzione, o in generale, beh, qualità?
E' chiaro che il rincaro tra produzione e dettagliante sia spesso spaventoso (e in alcuni casi, gli occhiali di Lapo, ingiustificato), ma sarebbe il caso di vedere quanti nella filiera ci devono guadagnare.
Probabilmente, per quanto ne posso capire, il prezzo di un paio di scarpe di Prada è molto più onesto che per un paio di Nike.
- alessandro
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Gios ha scritto:Probabilmente, per quanto ne posso capire, il prezzo di un paio di scarpe di Prada è molto più onesto che per un paio di Nike.
dipende.
se le prada le fanno in italia, con materiale di alta qualita', con artigiani, gente in regola che paga i contributi, rispetta la 626 e tutte le altre cose: OK.
ma se Prada fa cucire due pezzi che arrivano pronti dalla cina o se fa fabbricare la roba negli scantinati illegali della periferia di napoli con gente sottopagata, in nero e che se scoppia un incendio, rimangono solo le targhette di metallo... :NO
le Nike sono fatte essenzialmente di plastica e prodotto esclusivamente in cina, corea e quei posti li'. Si sa, nessuno pensa siano made in USA o Italy.
pero' dietro c'e' uno studio e soprattitto il miliardo di dollari che Wood ha guadagnato in cariera. La villa di Sampras e di agassi etc..
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alessandro ha scritto:Gios ha scritto:Probabilmente, per quanto ne posso capire, il prezzo di un paio di scarpe di Prada è molto più onesto che per un paio di Nike.
dipende.
se le prada le fanno in italia, con materiale di alta qualita', con artigiani, gente in regola che paga i contributi, rispetta la 626 e tutte le altre cose: OK.
ma se Prada fa cucire due pezzi che arrivano pronti dalla cina o se fa fabbricare la roba negli scantinati illegali della periferia di napoli con gente sottopagata, in nero e che se scoppia un incendio, rimangono solo le targhette di metallo... :NO
le Nike sono fatte essenzialmente di plastica e prodotto esclusivamente in cina, corea e quei posti li'. Si sa, nessuno pensa siano made in USA o Italy.
pero' dietro c'e' uno studio e soprattitto il miliardo di dollari che Wood ha guadagnato in cariera. La villa di Sampras e di agassi etc..
E' quello che intendevo.
Basta essere abbastanza accorti per capire quando una griffe è perlopiù immagine, o anche altro.
Voglio dire: c'è un valore aggiunto oltre alla marca? Se sì, quanto si è disposti a pagarlo?
Mi sembra piuttosto chiaro che una camicia Just Cavalli o D&G siano molto differenti da una camicia di Boggi o Pal Zileri pur avendo, suppergiù, gli stessi prezzi.
uglygeek ha scritto:Paghiamo 100 euro capi che - di solo materiale e manodopera, sono costati 10 o 15 a chi li ha fabbricati. Il resto, pubblicita'.
Bravo, hai centrato il nocciolo della questione.
Ci prendono per fessi, anche quando dicono che il prodotto è stato fabbricato in Italia.
Lo sanno anche i muri che per far attaccare un'etichetta su un capo di abbigliamento che rechi la scritta "Made in Italy" è più che sufficiente far produrre il capo da manovalanza cinese qui da noi o far attaccare i bottoni da un capo di abbigliamento cucito in India o in Cina.
Il problema è che questi prodotti, che a fabbricarli sono costati un tozzo di pane, se li fanno STRAPAGARE...
Sta a noi essere furbi e non farci prendere per i fondelli dal marketing.
Oppure come dice gios, bisogna farsi furbi e pagare il marchio solo quando il marchio e' davvero garanzia di qualita'.
Per esempio mi dicono che Dolce e Gabbana quando si tratta di 'alta moda' (io non me ne intendo, ma credo si intenda collezioni di capi davvero esclusivi, in pochi esemplari) facciano davvero prodotti eccelsi.
Ma il D&G che e' a portata delle nostre tasche, sono davvero collezioni di stracci a prezzi esosi, "capi orrendi che a nessuno li rivendi" e che si vendono solo per il marchio.
Io vorrei riuscire a cominciare a regolarmi cosi': dato un capo X a un costo Y, supponiamo che il marchio sparisca, si stacchi, diventi invisibile. Lo comprerei lo stesso oppure no? Se la risposta e' si' nulla da dire, la qualita' si paga. Ma se e' no, sto pagando solo il marchio.
Per esempio mi dicono che Dolce e Gabbana quando si tratta di 'alta moda' (io non me ne intendo, ma credo si intenda collezioni di capi davvero esclusivi, in pochi esemplari) facciano davvero prodotti eccelsi.
Ma il D&G che e' a portata delle nostre tasche, sono davvero collezioni di stracci a prezzi esosi, "capi orrendi che a nessuno li rivendi" e che si vendono solo per il marchio.
Io vorrei riuscire a cominciare a regolarmi cosi': dato un capo X a un costo Y, supponiamo che il marchio sparisca, si stacchi, diventi invisibile. Lo comprerei lo stesso oppure no? Se la risposta e' si' nulla da dire, la qualita' si paga. Ma se e' no, sto pagando solo il marchio.