Io non la trovo una realtà affatto drammatica.scooter ha scritto:Sembra una battuta, ma il fatto che le scommesse sportive siano assolutamente concorrenziali agli investimenti in borsa (e affini) è suppergiù una drammatica (per certi versi) verità aritmetica.Nickognito ha scritto: Un buon investimento sono le scommesse di tennis con le quote intorno a 1.30, ci prendi il 10-15% perdendo 5 minuti al giorno, ad esser pessimisti
Ogni forma di investimento è una scommessa.
Il gioco d'azzardo viene visto come una forma di investimento a perdere perché c'è l'aggio delle case da gioco.
In teoria la stessa cosa avviene sulle scommesse sportive, ma la probabilità di un evento sportivo non è predefinita come quella di un gioco meccanico tipo la roulette e può capitare che le case da gioco su alcuni eventi e in particolari condizioni sbaglino la valutazione di una probabilità.
Se il giocatore-investitore ha abbastanza informazioni da capire dove e quanto sia sbagliata la valutazione di una probabilità, ecco che la forma di investimento diventa più che valida. E' più facile avere informazioni complete e credibili su alcuni eventi sportivi (in particolare mentre si stanno disputando) che su lo stato di aziende o enti sui quali voler comprare titoli per investimenti (oltre al fatto che ci sono i meccanismi per i quali un crollo generale della borsa colpisce anche i titoli delle aziende virtuose che con il crollo non c'entrano nulla).