In Memoria

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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balbysauro
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Re: In Memoria

Messaggio da balbysauro »

Johnny Rex ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Vittorio Zucconi
Che ho apprezzato da Giovane (anni 90') assai meno, anche per toni che non condividevo, nei decenni successivi.

F.F.
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rob
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Re: In Memoria

Messaggio da rob »

https://www.nola.com/entertainment/2019 ... eport.html

Un grande musicista di New Orleans se ne è andato.
chiaky
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Personaggio anche controverso, polemico, contraddittorio da vero fiorentino. Ma artista grandissimo. Ha lasciato il segno nel teatro, nell'opera e nel cinema. Fu osannato regista shakespeariano in Inghilterra, con spettacoli rimasti nella storia. Nell'Opera ha segnato il cammino con spettacoli fastosi e colossali mai più raggiunti. Basti pensare che è l'unico regista d'opera i cui spettacoli sono ancora oggi rappresentati dopo 60 anni!!
Al cinema fu a volte oleografico, ma questo non toglie che ci donò alcuni lavori pluripremiati e che appartengono alla storia del cinema. Mi riferisco all'Amleto, alla Bisbetica domata, al Gesù, al San Francesco, al Romeo e Giulietta.
Ho lavorato molto con lui, all'arena di Verona, a Firenze, nel mondo. Mi ha donato un suo bozzetto dove mi espresse la sua amicizia con una dedica che non posso dimenticare, e che tengo come una reliquia.
Il 21 giugno prossimo debutterà a Verona la sua nuova Traviata, perchè il Maestro, seppure ormai obbligato su una carrozzina e incapace di parlare, riusciva ancora ad inventare e a disegnare. Nel 2020 all'Opera di Muscat sarà invece messa in scena la sua nuova regia di Rigoletto, quello che resterà il suo ultimo lavoro, postumo.
Lo piange il mondo intero, l'America dove era una leggenda, l'Inghilterra dove era Commendatore dell'Impero Britannico e il Giappone, dove è l'unico artista straniero a cui sia stata dedicata una piazza nel centro di Tokyo.
Ti aspetto al cimitero delle potre sante.
Ciao Franco. :(
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
s&v
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Re: In Memoria

Messaggio da s&v »

chiaky ha scritto:Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Personaggio anche controverso, polemico, contraddittorio da vero fiorentino. Ma artista grandissimo. Ha lasciato il segno nel teatro, nell'opera e nel cinema. Fu osannato regista shakespeariano in Inghilterra, con spettacoli rimasti nella storia. Nell'Opera ha segnato il cammino con spettacoli fastosi e colossali mai più raggiunti. Basti pensare che è l'unico regista d'opera i cui spettacoli sono ancora oggi rappresentati dopo 60 anni!!
Al cinema fu a volte oleografico, ma questo non toglie che ci donò alcuni lavori pluripremiati e che appartengono alla storia del cinema. Mi riferisco all'Amleto, alla Bisbetica domata, al Gesù, al San Francesco, al Romeo e Giulietta.
Ho lavorato molto con lui, all'arena di Verona, a Firenze, nel mondo. Mi ha donato un suo bozzetto dove mi espresse la sua amicizia con una dedica che non posso dimenticare, e che tengo come una reliquia.
Il 21 giugno prossimo debutterà a Verona la sua nuova Traviata, perchè il Maestro, seppure ormai obbligato su una carrozzina e incapace di parlare, riusciva ancora ad inventare e a disegnare. Nel 2020 all'Opera di Muscat sarà invece messa in scena la sua nuova regia di Rigoletto, quello che resterà il suo ultimo lavoro, postumo.
Lo piange il mondo intero, l'America dove era una leggenda, l'Inghilterra dove era Commendatore dell'Impero Britannico e il Giappone, dove è l'unico artista straniero a cui sia stata dedicata una piazza nel centro di Tokyo.
Ti aspetto al cimitero delle potre sante.
Ciao Franco. :(
Molto interessante , complimenti.
Aggiungo che in Italia è stato a lungo poco apprezzato per motivi politici. La sua colpa era di non essere comunista o di sinistra, in un paese in cui per decenni gli intellettuali non di sinistra sono stati ostracizzati.
Toscano come Montanelli, altro grande Italiano più amato da morto che da vivo.
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Re: In Memoria

Messaggio da nico 1986 »

Rip
chiaky
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

s&v ha scritto:
chiaky ha scritto:Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Personaggio anche controverso, polemico, contraddittorio da vero fiorentino. Ma artista grandissimo. Ha lasciato il segno nel teatro, nell'opera e nel cinema. Fu osannato regista shakespeariano in Inghilterra, con spettacoli rimasti nella storia. Nell'Opera ha segnato il cammino con spettacoli fastosi e colossali mai più raggiunti. Basti pensare che è l'unico regista d'opera i cui spettacoli sono ancora oggi rappresentati dopo 60 anni!!
Al cinema fu a volte oleografico, ma questo non toglie che ci donò alcuni lavori pluripremiati e che appartengono alla storia del cinema. Mi riferisco all'Amleto, alla Bisbetica domata, al Gesù, al San Francesco, al Romeo e Giulietta.
Ho lavorato molto con lui, all'arena di Verona, a Firenze, nel mondo. Mi ha donato un suo bozzetto dove mi espresse la sua amicizia con una dedica che non posso dimenticare, e che tengo come una reliquia.
Il 21 giugno prossimo debutterà a Verona la sua nuova Traviata, perchè il Maestro, seppure ormai obbligato su una carrozzina e incapace di parlare, riusciva ancora ad inventare e a disegnare. Nel 2020 all'Opera di Muscat sarà invece messa in scena la sua nuova regia di Rigoletto, quello che resterà il suo ultimo lavoro, postumo.
Lo piange il mondo intero, l'America dove era una leggenda, l'Inghilterra dove era Commendatore dell'Impero Britannico e il Giappone, dove è l'unico artista straniero a cui sia stata dedicata una piazza nel centro di Tokyo.
Ti aspetto al cimitero delle potre sante.
Ciao Franco. :(
Molto interessante , complimenti.
Aggiungo che in Italia è stato a lungo poco apprezzato per motivi politici. La sua colpa era di non essere comunista o di sinistra, in un paese in cui per decenni gli intellettuali non di sinistra sono stati ostracizzati.
Toscano come Montanelli, altro grande Italiano più amato da morto che da vivo.
Giusto. Ma aggiungo che era ferventemente anticomunista e altrettanto antifascista.
Ma almeno qui, non parlerei di politica.
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Pindaro
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Re: In Memoria

Messaggio da Pindaro »

Tu chiamale se vuoi, ossessioni.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Pindaro ha scritto:Tu chiamale se vuoi, ossessioni.
Appunto.
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Re: In Memoria

Messaggio da alessandro »

Ostracizzato?
E anche Monicelli? Che era un mito sia per il pubblico che per la critica?

Da bambini il film su San Francesco e su Gesù mi son piaciuti tantissimo, ho assistito a Verona ad un suo allestimento ed era una cosa meravigliosa ( lo dico da spettatore qualsiasi).
Schietto, un grande personaggio.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
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Re: In Memoria

Messaggio da tennisfan82 »

Un genio.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: In Memoria

Messaggio da Johnny Rex »

chiaky ha scritto:Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Eccezionale nella Lirica e a Teatro, ove aveva appreso alla perfezione le lezioni Viscontiane e risultava Sontuoso nella Messa in scena, nei Movimenti, nella Cura del Dettaglio.
Più a disagio (nei limiti) secondo me al Cinema ,per questione di ritmo ,non a caso ha reso al meglio negli anni 70' ed in particolari pellicole e sceneggiati diciamo non ad alta velocità ,e difatti mal si è adattato (anche per ragioni anagrafiche) ai decenni del videoclip (per altro lontanissimi dalla sua natura, dal suo essere ) ,con ultime pellicole onestamente dimenticabili (Callas Forever, Un Te' con Mussolini, decisamente il suo film peggiore).
L'uomo,visto da lontano, aveva il Grande Pregio del Non essere Inquadrabile in categorie precostituite ,e ricordiamo ovviamente anche il suo AntiJuventinismo :) .


Discendeva da Leonardo da Vinci, per inciso.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto:
chiaky ha scritto:Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Eccezionale nella Lirica e a Teatro, ove aveva appreso alla perfezione le lezioni Viscontiane e risultava Sontuoso nella Messa in scena, nei Movimenti, nella Cura del Dettaglio.
Più a disagio (nei limiti) secondo me al Cinema ,per questione di ritmo ,non a caso ha reso al meglio negli anni 70' ed in particolari pellicole e sceneggiati diciamo non ad alta velocità ,e difatti mal si è adattato (anche per ragioni anagrafiche) ai decenni del videoclip (per altro lontanissimi dalla sua natura, dal suo essere ) ,con ultime pellicole onestamente dimenticabili (Callas Forever, Un Te' con Mussolini, decisamente il suo film peggiore).
L'uomo,visto da lontano, aveva il Grande Pregio del Non essere Inquadrabile in categorie precostituite ,e ricordiamo ovviamente anche il suo AntiJuventinismo :) .


Discendeva da Leonardo da Vinci, per inciso.

F.F.
Si, concordo su tutto, a parte sul fatto che il suo film peggiore è il giovane Toscanini, mentre quello sulla sua infanzia nel periodo fascista non è male, secondo me.
Certo, i suoi ultimi film sono tutti abbastanza dimenticabili. Ma i primi, quelli degli anni 60 e 70, e quelli d'opera degli anni 80, sono, a loro modo, indimenticabili, specialmente quelli Shakespeariani e quelli a carattere religioso.
A teatro assolutamente il numero uno.
La discendenza da Leonardo fu una sorprendente e lieta sorpresa. Da genio a genio, seppur in epoche e ambiti diversi.
Sono ancora molto scosso, come se fosse scomparso un pezzo della mia vita. Verrà omaggiato domani nel salone dei 500, come un principe e poi salutato tra gli altri artisti a Santa Croce, forse martedi. Domani andrò a vederlo per l'ultima volta. :(
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fabio86

Re: In Memoria

Messaggio da fabio86 »

Johnny Rex ha scritto: ,e ricordiamo ovviamente anche il suo AntiJuventinismo :)
Ne avevamo parlato quando era ancora in vita.
Classico esempio di come il calcio possa rendere stupidi anche gli artisti più intelligenti e sensibili. :)
Pindaro
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Re: In Memoria

Messaggio da Pindaro »

fabio86 ha scritto:
Johnny Rex ha scritto: ,e ricordiamo ovviamente anche il suo AntiJuventinismo :)
Ne avevamo parlato quando era ancora in vita.
Classico esempio di come il calcio possa rendere stupidi anche gli artisti più intelligenti e sensibili. :)
Certo, perché essere antijuventini, vuol dire essere stupidi. :)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
fabio86

Re: In Memoria

Messaggio da fabio86 »

No, esserlo come lo era lui sì.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Da quello che raccontava, cominciò a detestare la Juve quando da ragazzino vide la Vecchia Signora infliggere 5 reti alla Fiorentina, con, a suo dire, una moltitudine di torti arbitrali clamorosi. Da quel momento considerò la Juve come una favorita dagli arbitri e la prese decisamente a malvedere.
Naturalmente in tutto questo conta molto anche l'attaccamento viscerale con Firenze, attaccamento che, in verità, sconfinava sia in un amore incommensurabile, che in un rammarico per non essere sempre stato capito dai suoi concittadini (pensate che qui al Maggio ha lavorato, in fondo, molto poco).
Comunque si, il calcio rende "stupidi" anche il più grande dei geni, a volte. Ma comunque la Fiorentina era una parte di lui anche quella, una passione e come tale va considerata, in mezzo ad interessi ben più nobili e a una cultura che era davvero sconfinata. Persino Pasolini aveva questa piccola debolezza....
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Re: In Memoria

Messaggio da rob »

Sono d'accordo con chi ha evidenziato il suo talento di regista teatrale e di opere liriche.
Il regista cinematografico, al di fuori del contesto teatrale e operistico efficacemente ritratto anche nei suoi film ad essi dedicati, non è mi mai parso particolarmente significativo, penso soprattutto al rifacimento di "The Champ" malgrado un attore di vaglia come Jon Voight.
Spirito libero, fine esteta, a perfetto agio nel jet set. Mirabile la descrizione in una recente intervista di un suo incontro congiunto ed inaspettato con Anna Magnani e Maria Callas.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

s&v ha scritto:
chiaky ha scritto:Mi sento il dovere di omaggiare Franco Zeffirelli nel momento della sua scomparsa.
Personaggio anche controverso, polemico, contraddittorio da vero fiorentino. Ma artista grandissimo. Ha lasciato il segno nel teatro, nell'opera e nel cinema. Fu osannato regista shakespeariano in Inghilterra, con spettacoli rimasti nella storia. Nell'Opera ha segnato il cammino con spettacoli fastosi e colossali mai più raggiunti. Basti pensare che è l'unico regista d'opera i cui spettacoli sono ancora oggi rappresentati dopo 60 anni!!
Al cinema fu a volte oleografico, ma questo non toglie che ci donò alcuni lavori pluripremiati e che appartengono alla storia del cinema. Mi riferisco all'Amleto, alla Bisbetica domata, al Gesù, al San Francesco, al Romeo e Giulietta.
Ho lavorato molto con lui, all'arena di Verona, a Firenze, nel mondo. Mi ha donato un suo bozzetto dove mi espresse la sua amicizia con una dedica che non posso dimenticare, e che tengo come una reliquia.
Il 21 giugno prossimo debutterà a Verona la sua nuova Traviata, perchè il Maestro, seppure ormai obbligato su una carrozzina e incapace di parlare, riusciva ancora ad inventare e a disegnare. Nel 2020 all'Opera di Muscat sarà invece messa in scena la sua nuova regia di Rigoletto, quello che resterà il suo ultimo lavoro, postumo.
Lo piange il mondo intero, l'America dove era una leggenda, l'Inghilterra dove era Commendatore dell'Impero Britannico e il Giappone, dove è l'unico artista straniero a cui sia stata dedicata una piazza nel centro di Tokyo.
Ti aspetto al cimitero delle potre sante.
Ciao Franco. :(
Molto interessante , complimenti.
Aggiungo che in Italia è stato a lungo poco apprezzato per motivi politici. La sua colpa era di non essere comunista o di sinistra, in un paese in cui per decenni gli intellettuali non di sinistra sono stati ostracizzati.
Toscano come Montanelli, altro grande Italiano più amato da morto che da vivo.
A questo proposito allego le parole di Giampiero Mughini, che tratta proprio il tema in questione:
"sono ore e ore che mi rode dentro questa faccenda dell’addio di Franco Zeffirelli al mondo di noi umani, e dunque alla umana nostalgia che ho per questo portentoso personaggio cui sono stato in passato ripetutamente avverso, come del resto milioni e milioni di italiani che gli rimproveravano la colpa suprema di essere stato un “anticomunista di ferro”. Sappiamo infatti che il grande regista e sceneggiatore era un liberale, un individualista, uno che camminava controvento e che pagò cara questa sua libertà. Fu partigiano cattolico, debitore e riconoscente di colui che sarebbe diventato il sindaco della “sua” Firenze, La Pira: il quale gli insegnò che i totalitarismi rossi, neri e bruni sono tutti uguali.Quando ho poi conosciuto Franco, e sperimentato la ricchezza e l’eleganza umana del personaggio, mille e mille volte mi sono augurato che lui non lo avesse letto quel maledetto corsivo del 1977, un corsivo che se lo leggessi oggi non mi ci riconoscerei. Zeffirelli, un portentoso personaggio al quale, sono stato in passato ripetutamente avverso, al tempo in cui la sinistra tutta lo aveva in spregio. Ho poi compreso quell’immenso patrimonio di cose fatte, persone conosciute, sontuosi spettacoli firmati, case arredate fino all’ultimo centimetro quadro disponibile, Mi piaceva quella sua solitudine al tempo in cui la sinistra tutta lo aveva in spregio, e io stesso avevo scaraventato sulla bilancia quel corsivo che se lo leggessi oggi mi farebbe forse rabbrividire. Ti ho voluto bene, ti voglio bene, Franco. L’ultima volta lo avevo visto alla Stazione Termini, lui sulla sedia a rotelle. Mi disse due parole. Che hanno un posto sacro nell’album della mia memoria."
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Re: In Memoria

Messaggio da Pindaro »

Zeffirelli all’opera
Lutti. La morte del regista fiorentino e i suoi lavori nella lirica. In autunno andranno in scena al Metropolitan La Bohéme e Turandot





Alla scomparsa dell’uomo ci si rende conto che la leggenda ha guadagnato da tempo vita propria, sui palcoscenici americani come su quelli europei. Nel prossimo autunno il Metropolitan di New York porta in cartellone due allestimenti simbolo dell’arte di Zeffirelli nella regia d’opera: La Bohème, forse il titolo che più a lungo ha visto concordi il pubblico e la critica, in altre occasioni assai discordanti: una storia cominciata nel 1963 a Milano e rinnovatasi in decenni di riprese con nomi mitici, Schippers, Karajan, Freni, Pavarotti, Ghiaurov. Turandot, stilema dell’opulenza del Zeffirelli maturo, gli eccessi che lambivano con sapiente sfrontatezza il kitsch, trattenuti da un indefettibile istinto per equilibri di palcoscenico.

LA STORIA D’AMORE fra Zeffirelli e l’opera è forse la più sincera e appagante della sua carriera: iniziata nel rinnovamento dei primi anni ’50, incrociando figure fondamentali come Visconti, di cui fu assistente, per trovare ben presto un vocabolario autonomo, che al gusto per la perfezione formale univa tratti di estro scenografico e grandiosità impossibili da imitare. Ben distante da quell’idea di tradizione di cui è stato indicato come baluardo in contrapposizione alle evoluzioni della regia contemporanea. Gli inizi sono anche quelli dell’incontro con Maria Callas, dagli anni d’oro scaligeri, con Il turco in Italia del 1955, alla Traviata di Dallas, fino alle ultime recite londinesi di Tosca e Norma nel 1965. Collaborazioni con i più grandi, da Bernstein a Kleiber, da Giulini a Abbado a Muti; e ancora l’Alcina di Venezia nel 1960, Falstaff a Roma nel 1963, Manon Lescaut a Londra nel1959, Otello con Kleiber a Milano nel 1976, l’Aida alla Scala con Price e Bergonzi nel 1963, ripresa infinite volte, con una seconda versione più fastosa che bella, ma reinventata anche «in piccolo» a Busseto. E ancora Verona, da Carmen al recente Don Giovanni.

OLTREOCEANO fa storia a sé il legame speciale con il Metropolitan, anche se come regista e responsabile del libretto conobbe il sapore del fiasco proprio con l’inaugurazione della sala al Lincoln Center nel 1966, con Antony and Cleopatra di Samuel Barber. Non si deve dimenticare il contributo al film-opera, che a suo modo ha segnato un’epoca, con La Bohéme, Pagliacci e Cavalleria Rusticana, cui seguirono La traviata e Otello.


Dove è apparso questo articolo? Sul Manifesto.
Su i giornali di destra, si è solo esaltato l'anticomunismo, una riduzione idiota della portata del regista fiorentino.
Direi che spiega bene come stanno davvero le cose in questo paese.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Pindaro ha scritto:Zeffirelli all’opera
Lutti. La morte del regista fiorentino e i suoi lavori nella lirica. In autunno andranno in scena al Metropolitan La Bohéme e Turandot





Alla scomparsa dell’uomo ci si rende conto che la leggenda ha guadagnato da tempo vita propria, sui palcoscenici americani come su quelli europei. Nel prossimo autunno il Metropolitan di New York porta in cartellone due allestimenti simbolo dell’arte di Zeffirelli nella regia d’opera: La Bohème, forse il titolo che più a lungo ha visto concordi il pubblico e la critica, in altre occasioni assai discordanti: una storia cominciata nel 1963 a Milano e rinnovatasi in decenni di riprese con nomi mitici, Schippers, Karajan, Freni, Pavarotti, Ghiaurov. Turandot, stilema dell’opulenza del Zeffirelli maturo, gli eccessi che lambivano con sapiente sfrontatezza il kitsch, trattenuti da un indefettibile istinto per equilibri di palcoscenico.

LA STORIA D’AMORE fra Zeffirelli e l’opera è forse la più sincera e appagante della sua carriera: iniziata nel rinnovamento dei primi anni ’50, incrociando figure fondamentali come Visconti, di cui fu assistente, per trovare ben presto un vocabolario autonomo, che al gusto per la perfezione formale univa tratti di estro scenografico e grandiosità impossibili da imitare. Ben distante da quell’idea di tradizione di cui è stato indicato come baluardo in contrapposizione alle evoluzioni della regia contemporanea. Gli inizi sono anche quelli dell’incontro con Maria Callas, dagli anni d’oro scaligeri, con Il turco in Italia del 1955, alla Traviata di Dallas, fino alle ultime recite londinesi di Tosca e Norma nel 1965. Collaborazioni con i più grandi, da Bernstein a Kleiber, da Giulini a Abbado a Muti; e ancora l’Alcina di Venezia nel 1960, Falstaff a Roma nel 1963, Manon Lescaut a Londra nel1959, Otello con Kleiber a Milano nel 1976, l’Aida alla Scala con Price e Bergonzi nel 1963, ripresa infinite volte, con una seconda versione più fastosa che bella, ma reinventata anche «in piccolo» a Busseto. E ancora Verona, da Carmen al recente Don Giovanni.

OLTREOCEANO fa storia a sé il legame speciale con il Metropolitan, anche se come regista e responsabile del libretto conobbe il sapore del fiasco proprio con l’inaugurazione della sala al Lincoln Center nel 1966, con Antony and Cleopatra di Samuel Barber. Non si deve dimenticare il contributo al film-opera, che a suo modo ha segnato un’epoca, con La Bohéme, Pagliacci e Cavalleria Rusticana, cui seguirono La traviata e Otello.


Dove è apparso questo articolo? Sul Manifesto.
Su i giornali di destra, si è solo esaltato l'anticomunismo, una riduzione idiota della portata del regista fiorentino.
Direi che spiega bene come stanno davvero le cose in questo paese.
Si. Va dato atto che al momento della morte, per fortuna, tutti hanno riconosciuto la portata del Maestro.
Ma per onestà intellettuale devo dire che IN VITA, Zeffirelli, in Italia, è stato regolarmente osteggiato dalla sinistra, con critiche insensate da parte di tutti i giornali di sinistra, con veti addirittura. A Firenze è stato bandito dal Teatro (lo dico contro i miei interessi) per 50 anni, anni dove gli sono state affidate, a naso storto, solo due regie, dai Sindaci e dalle sovrintendenze schierate contro.
Lo stesso Paolo Isotta, firma storica del Corriere della sera e sostanzialmente il più grande critico operistico vivente, sostiene che (nonstante critiche giuste ad alcuni suoi film e al suo spirito fin troppo polemico, che condivido), fosse stato di sinistra, di quattordici nomination avrebbe avuto almeno due o tre oscar, e diversi palme e leoni d'oro.
Ho visto più volte di persona in questi 25 anni, politici e direttori teatrali di sinistra rabbrividire al solo nominare Zeffirelli.
Oltretutto, non solo sbagliavano artisticamente, ma non hanno probabilmente capito che lui era si, anticomunista, ma era spirito libero. Si mise con Berlusconi sostanzialmente detestandolo (infatti poi se ne andò), e solo per reazione all'ostracismo della sinistra. Da ragazzo fu partigiano e antifascista. Il suo film "Un The con Mussolini" è uno dei film più ferocemente antifascisti che siano mai stati fatti.
Peccato. I paraocchi della politica portano a disastri irreparabili.
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Re: In Memoria

Messaggio da s&v »

chiaky ha scritto: La Pira: il quale gli insegnò che i totalitarismi rossi, neri e bruni sono tutti uguali.
Quando tutti noi, da Lisbona a Tokyo, ci renderemo conto di questo, che in fondo dovrebbe essere una banalità, il mondo sarà un posto migliore. Fine off topic.
chiaky
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

s&v ha scritto:
chiaky ha scritto: La Pira: il quale gli insegnò che i totalitarismi rossi, neri e bruni sono tutti uguali.
Quando tutti noi, da Lisbona a Tokyo, ci renderemo conto di questo, che in fondo dovrebbe essere una banalità, il mondo sarà un posto migliore. Fine off topic.
Non a caso lo ha detto il sindaco più importante della storia di Firenze, uomo importante al punto da essere chiamato "il sindaco Santo".
E questo è un insegnamento di cui Franco fece tesoro per tutta la vita (pagandolo con etichette che gli hanno condizionato in qualche modo la carriera in Italia) e che condivido in toto.
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Re: In Memoria

Messaggio da NK7 »

Avvisatemi quando arrivate a "e le foibeh??", ci tengo.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

NK7 ha scritto:Avvisatemi quando arrivate a "e le foibeh??", ci tengo.
Dai su. I paraocchi non servono a niente. Si tenta un minimo di senso realistico. Non é questione di foibe o lager. Si parla di politica che mette bastoni fra le ruote ad artisti. Succede molto spesso. Non solo a sinistra, ovviamente. Siete persone intelligenti e non dovete permettere che la politica vi mandi in pappa il cervello.
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Re: In Memoria

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chiaky ha scritto: A questo proposito allego le parole di Giampiero Mughini, che tratta proprio il tema in questione:

"Ti ho voluto bene, ti voglio bene, Franco. L’ultima volta lo avevo visto alla Stazione Termini, lui sulla sedia a rotelle. Mi disse due parole. Che hanno un posto sacro nell’album della mia memoria."
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Re: In Memoria

Messaggio da NK7 »

chiaky ha scritto:
NK7 ha scritto:Avvisatemi quando arrivate a "e le foibeh??", ci tengo.
Dai su. I paraocchi non servono a niente. Si tenta un minimo di senso realistico. Non é questione di foibe o lager. Si parla di politica che mette bastoni fra le ruote ad artisti. Succede molto spesso. Non solo a sinistra, ovviamente.
Quasi mai a sinistra, dall'altra parte un filo più spesso.
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Re: In Memoria

Messaggio da ferryboat »

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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

NK7 ha scritto:
chiaky ha scritto:
NK7 ha scritto:Avvisatemi quando arrivate a "e le foibeh??", ci tengo.
Dai su. I paraocchi non servono a niente. Si tenta un minimo di senso realistico. Non é questione di foibe o lager. Si parla di politica che mette bastoni fra le ruote ad artisti. Succede molto spesso. Non solo a sinistra, ovviamente.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Forse può essere interessante leggere la replica di Zeffirelli a Placido. L'antefatto fu che Placido accusò Zeffirelli di essersi invece servito di gente di sinistra per lavorare (Visconti in primis) con un lungo articolo di dileggio. Da qui la risposta.
Va detto che i grandi ritorni italiani di Zeffirelli (film sull'alluvione, Gesù, il giovane Toscanini, il ritorno alla Scala) sono tutti con la dc al governo.
https://ricerca.repubblica.it/repubblic ... relli.html
Ultima modifica di chiaky il lun giu 17, 2019 9:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Ora col cellulare forse non ha messo correttamente l'url.
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Re: In Memoria

Messaggio da balbysauro »

chiaky ha scritto:Ora col cellulare forse non ha messo correttamente l'url.
manca una parentesi quadra alla fine, prima di /url]
chiaky
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Ho corretto.
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

E' stato indubbiamente un plebiscito popolare l'ultimo addio a Zeffirelli, se consideriamo che settemila persone si sono messe in fila a Palazzo Vecchio per fare una carezza al feretro e oltre mille persone si sono assiepate in Cattedrale e diverse centinaia fuori, per l'estremo saluto di ieri. Cosa che indubbiamente, almeno nel momento fatale, ricuce il rapporto tra l'artista e la sua città, a lungo difficile e complesso.
Devo però notare, e lo hanno fatto anche diverse testate, l'ennesima latitanza delle istituzioni. Fortunatamente era presente con tutti i suoi vertici il Maggio Musicale (che procederà quanto prima a rappresentare uno spettacolo del Maestro, finalmente), ma singolarmente assenti erano le istituzioni dello Stato. Presenti solo il ministro della cultura Bonisoli e Gianni Letta, che ha fatto una lunga tirata, non senza una qualche ragione, sull'ostracismo che il regista ha lungamente subito in Italia e, perchè no, nella sua Firenze (seguito da grandissimi applausi in Cattedrale).
Va dato atto al sindaco Nardella di aver fatto di tutto e di più per ricordare il Maestro, anche ieri, e per il resto è stata quasi solo la cittadinanza a tributare un bagno di affetto e riconoscenza a un suo figlio, non sempre amato in passato, ma che va celebrato come una delle più grandi personalità della storia recente della città toscana e dell'Italia tutta.
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Re: In Memoria

Messaggio da balbysauro »

coi comunisti al governo, ci potevamo aspettare che lo ignorassero anche dopo la morte
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Più che altro mi spiace che la morte di un artista (o il suo lavoro tout court), venga messo nel calderone della politica, quando l'arte con la politica ha ben poco a che fare, ovvero, ha a che fare solo indirettamente, in quanto purtroppo molte forme di arte necessitano di soldi pubblici e quindi erogati dalla politica.
Nel caso in questione, il calderone politico ha agito per tutta la vita e l'attività del regista e agisce anche in morte.
Stavo proprio ora leggendo un articolo uscito oggi su "il fatto quotidiano" a firma di Tomaso Montanari, che rincara la dose di una sua esternazione twitter e scive un lungo articolo, appunto, definendo Zeffirelli, anzi "Scespirelli, un insopportabile, inguardabile mediocre", adducendo poi tutta una serie di motivi prettamente politici. In pratica era un mediocre perchè era di destra, questo è il sunto, oltretutto nell'articolo non viene minimamente analizzata la irripetibile carriera teatrale ma solo quella cinematografica, cosa in perfetta mala fede, dato che non si può liquidare un artista che ha primeggiato nel cinema, nel teatro di prosa e nell'opera, analizzando un paio di films.
Nell'articolo si attacca anche la Fallaci, definita "orrenda" e si dà dei caproni agli abitanti della "Firenzina genuflessa ai piedi suoi e dell'orrenda sua concittadina".

E' chiaro che ogni ulteriore commento appare superfluo. Quando la politica chiude i cervelli, ammorba l'aria e distrugge tutto non c'è altro da fare che tacere e compatire.
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Re: In Memoria

Messaggio da Nickognito »

chiaky ha scritto:Più che altro mi spiace che la morte di un artista (o il suo lavoro tout court), venga messo nel calderone della politica, quando l'arte con la politica ha ben poco a che fare, ovvero, ha a che fare solo indirettamente, in quanto purtroppo molte forme di arte necessitano di soldi pubblici e quindi erogati dalla politica.
Nel caso in questione, il calderone politico ha agito per tutta la vita e l'attività del regista e agisce anche in morte.
Stavo proprio ora leggendo un articolo uscito oggi su "il fatto quotidiano" a firma di Tomaso Montanari, che rincara la dose di una sua esternazione twitter e scive un lungo articolo, appunto, definendo Zeffirelli, anzi "Scespirelli, un insopportabile, inguardabile mediocre", adducendo poi tutta una serie di motivi prettamente politici. In pratica era un mediocre perchè era di destra, questo è il sunto, oltretutto nell'articolo non viene minimamente analizzata la irripetibile carriera teatrale ma solo quella cinematografica, cosa in perfetta mala fede, dato che non si può liquidare un artista che ha primeggiato nel cinema, nel teatro di prosa e nell'opera, analizzando un paio di films.
Nell'articolo si attacca anche la Fallaci, definita "orrenda" e si dà dei caproni agli abitanti della "Firenzina genuflessa ai piedi suoi e dell'orrenda sua concittadina".

E' chiaro che ogni ulteriore commento appare superfluo. Quando la politica chiude i cervelli, ammorba l'aria e distrugge tutto non c'è altro da fare che tacere e compatire.
ma forse quel tipo nemmeno sapeva che Zeffirelli avesse fatto teatro :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: In Memoria

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto:Più che altro mi spiace che la morte di un artista (o il suo lavoro tout court), venga messo nel calderone della politica, quando l'arte con la politica ha ben poco a che fare, ovvero, ha a che fare solo indirettamente, in quanto purtroppo molte forme di arte necessitano di soldi pubblici e quindi erogati dalla politica.
Nel caso in questione, il calderone politico ha agito per tutta la vita e l'attività del regista e agisce anche in morte.
Stavo proprio ora leggendo un articolo uscito oggi su "il fatto quotidiano" a firma di Tomaso Montanari, che rincara la dose di una sua esternazione twitter e scive un lungo articolo, appunto, definendo Zeffirelli, anzi "Scespirelli, un insopportabile, inguardabile mediocre", adducendo poi tutta una serie di motivi prettamente politici. In pratica era un mediocre perchè era di destra, questo è il sunto, oltretutto nell'articolo non viene minimamente analizzata la irripetibile carriera teatrale ma solo quella cinematografica, cosa in perfetta mala fede, dato che non si può liquidare un artista che ha primeggiato nel cinema, nel teatro di prosa e nell'opera, analizzando un paio di films.
Nell'articolo si attacca anche la Fallaci, definita "orrenda" e si dà dei caproni agli abitanti della "Firenzina genuflessa ai piedi suoi e dell'orrenda sua concittadina".

E' chiaro che ogni ulteriore commento appare superfluo. Quando la politica chiude i cervelli, ammorba l'aria e distrugge tutto non c'è altro da fare che tacere e compatire.
ma forse quel tipo nemmeno sapeva che Zeffirelli avesse fatto teatro :D
Ma infatti, l'impressione è quella.
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Re: In Memoria

Messaggio da rob »

chiaky ha scritto:Più che altro mi spiace che la morte di un artista (o il suo lavoro tout court), venga messo nel calderone della politica, quando l'arte con la politica ha ben poco a che fare, ovvero, ha a che fare solo indirettamente, in quanto purtroppo molte forme di arte necessitano di soldi pubblici e quindi erogati dalla politica.
Nel caso in questione, il calderone politico ha agito per tutta la vita e l'attività del regista e agisce anche in morte.
Stavo proprio ora leggendo un articolo uscito oggi su "il fatto quotidiano" a firma di Tomaso Montanari, che rincara la dose di una sua esternazione twitter e scive un lungo articolo, appunto, definendo Zeffirelli, anzi "Scespirelli, un insopportabile, inguardabile mediocre", adducendo poi tutta una serie di motivi prettamente politici. In pratica era un mediocre perchè era di destra, questo è il sunto, oltretutto nell'articolo non viene minimamente analizzata la irripetibile carriera teatrale ma solo quella cinematografica, cosa in perfetta mala fede, dato che non si può liquidare un artista che ha primeggiato nel cinema, nel teatro di prosa e nell'opera, analizzando un paio di films.
Nell'articolo si attacca anche la Fallaci, definita "orrenda" e si dà dei caproni agli abitanti della "Firenzina genuflessa ai piedi suoi e dell'orrenda sua concittadina".

E' chiaro che ogni ulteriore commento appare superfluo. Quando la politica chiude i cervelli, ammorba l'aria e distrugge tutto non c'è altro da fare che tacere e compatire.
Chiaky sei in Italia... Dove credi di essere? Prima di evidenziare le qualità e il valore di un artista di qualunque forma d'arte, prevale l'appartenenza alla fazione, alla parrocchia insomma e spesso il disprezzo per chi non è parte del proprio clan.
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Re: In Memoria

Messaggio da Rosewall »

Tomaso Montanari è un Fusaro che scrive su micromega, e infatti il fiorentino e la sua retorica è finito nei temi della maturità dell'anno I dell'era sovranista.
Però Zeffirelli si è distinto fra gli anni sessanta e i settanta, voglio dire: sono passati quarant'anni.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: In Memoria

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Rosewall ha scritto: Però Zeffirelli si è distinto fra gli anni sessanta e i settanta, voglio dire: sono passati quarant'anni.
Ok, allora facciamo che le grandi opere degli artisti di destra vanno in prescrizione dopo 40 anni
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