Monti 2011: sciolta civica.
Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
già, la fuffa dei costi della politica, però tra esuberi, finti forestali, il doppio dei parlamentari necessari, il quadruplo delle auto blu necessarie, una cifra incredibile di società fittizie zeppe di parenti e amici(30mila)a fare buchi milionari ripianati dallo stato, le consulenze mega, gli stipendi esagerati, i rimborsi elettorali...
i problemi sono "ben altri", ma anche queste sarebbero cose da risolvere, credo.
dimenticavo, per chiudere e far contento BHW, CENTOTRENTAQUATTRO ospedali costruiti e mai utilizzati.
i problemi sono "ben altri", ma anche queste sarebbero cose da risolvere, credo.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Soprattutto quando si vede che queste cose non vengono minimamente toccate, mentre la pressione fiscale per gli onesti lavoratori sta diventando sempre più insostenibile.alcol ha scritto:già, la fuffa dei costi della politica, però tra esuberi, finti forestali, il doppio dei parlamentari necessari, il quadruplo delle auto blu necessarie, una cifra incredibile di società fittizie zeppe di parenti e amici(30mila)a fare buchi milionari ripianati dallo stato, le consulenze mega, gli stipendi esagerati, i rimborsi elettorali...
i problemi sono "ben altri", ma anche queste sarebbero cose da risolvere, credo.
Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Sugli stipendi esagerati, sottoscrivo in pieno.
Le figure apicali della pubblica amministrazione hanno stipendi pesantemente sproporzionati rispetto a competenze esibite e risultati ottenuti.
Potrei raccontare centinaia di aneddoti in meno di vent'anni di lavoro.
Le figure apicali della pubblica amministrazione hanno stipendi pesantemente sproporzionati rispetto a competenze esibite e risultati ottenuti.
Potrei raccontare centinaia di aneddoti in meno di vent'anni di lavoro.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Già. Ed è normale, visto che operano per aziende in regime di monopolio e perciò senza alcun interesse a comprimere i costi.rob ha scritto:Sugli stipendi esagerati, sottoscrivo in pieno.
Le figure apicali della pubblica amministrazione hanno stipendi pesantemente sproporzionati rispetto a competenze esibite e risultati ottenuti.
Potrei raccontare centinaia di aneddoti in meno di vent'anni di lavoro.
E' lo stato, baby, non è che c'è molto da fare. Se non, probabilmente, fare in modo che agisca il meno possibile, direttamente, come ente economico.
Certo, il controllo politico dal basso: l'unica arma. Rivotare chi ha fatto bene, cacciare chi ha fatto male. Magari istituire un sistema di 'governance' (scusate ) che premia i buoni risultati e penalizza i fautori dei disastri. Ma è tutto complicato e, quindi, costoso.
D'altronde, a pensarci, monopolio o no: non sono ultra pagati (per molti, davvero oltre ogni logica) anche molti manager di aziende private? E sì che lì i meccanismo di controllo dovrebbero essere efficaci. E invece...Agency Costs, questi maledetti, sono ovunque.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
lo stato oltre a buttare soldi ( c'e' una trasmissione di radio24 condotta da Baresani alle 17:30 circa ogni giorno con una lista di sprechi assurdi nelle Regioni, province etc.. ) ci sono i soldi non incassati.
Svendere le spiagge, le cave, l'acqua minerale, le frequenze TV ( quelle telefoniche, che sono le stesse hanno fruttato miliardi, guarda caso quelle TV non si toccano), gli immobili, i terreni, gli affitti, l eproprieta' di enti vari etc...
Mercato, Mercato e poi quando il mercato e' da applicare gli amici del PDL e altri, a comportarsi come fossimo nell' URSS, com monopoli e concessioni a vita senza concorrenza.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
io si, non perche' questo non comporti problemi gravi, ma perche comporta problemi meno gravi.alcol ha scritto:Pitone ha scritto:Ora, una pressione fiscale esagerata è chiaro agevoli il proliferare di chi può permettersi ricarichi inferiori dati dai grandi numeri e io vi invito a riflettere: volete creare una popolazione di dipendenti sotto grandi gruppi internazionali?
citofonare Nickognito.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Quindi i due estremi che si uniscono, il Comunismo che spinge a sinistra ma non sfonda, il capitalismo che spinge a destra, sfonda e diventa così estremo da congiungersi con l'estrema sinistra, fondandosi in un corpo unico, un mostro mitologico "il comunismo capitalista", dove pochi hanno in mano tutto, gestiscono tutto, compassionevoli elemosinano posti di lavoro con un salario creato ad hoc per poter consumare i bisogni da loro stessi creati, salario che non consente nessuna operazione atta ad avventurarsi nella libera iniziativa, in quanto le stesse banche fanno parte del sistema e...udite udite, agevolano l'acquisto di una casa piuttosto che l'investimento progettuale.Nickognito ha scritto:io si, non perche' questo non comporti problemi gravi, ma perche comporta problemi meno gravi.alcol ha scritto:Pitone ha scritto:Ora, una pressione fiscale esagerata è chiaro agevoli il proliferare di chi può permettersi ricarichi inferiori dati dai grandi numeri e io vi invito a riflettere: volete creare una popolazione di dipendenti sotto grandi gruppi internazionali?
citofonare Nickognito.
Nick, io credo che sia molto più facile che si autocontrolli un sistema dove la ricchezza e le possibilità sono redistribuite equamente piuttosto che uno dove pochi nodi accrescono il loro potere a discapito di altri, non mi illudo che poi ad un certo punto abbiano un'illuminazione filosofica rendendo tutti più ricchi e liberi, anzi, sono convinto che se non si mette mano il potere si accentrerà sempre più verso i famosi pochi creando di fatto una massa lavoro che vive in funzione di tenere in piedi un sistema del quale non usufruirà mai tranne quello zuccherino che si traduce in piccoli bisogni materiali.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Pitone for President (dopo accurata degobbizzazione )
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Pitone meriterebbe la carica solo per l'avatar di padre maronno.alcol ha scritto:Pitone for President (dopo accurata degobbizzazione )
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Beh, papa' e' sempre papa'...PINDARO ha scritto:...
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Già, magari vero!paoolino un annetto fa ha scritto:In una rassegna stampa radiofonica stamattina ho sentito che qualcuno ipotizza Giavazzi all'economia. Magari vero!
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
no ma l'apparato non esiste, vero bhw ?
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Io lo interpreto come il (mai troppo tardivo) tentativo di cambiare area di ricerca da parte loro ..paoolino ha scritto:Già, magari vero!paoolino un annetto fa ha scritto:In una rassegna stampa radiofonica stamattina ho sentito che qualcuno ipotizza Giavazzi all'economia. Magari vero!
Capito che le loro analisi economiche non si son mostrate granchè (diciamo così), si stanno lentamente spostando verso lo studio di Public Policy.
Le loro, sono ancora osservazioni ancora un po' elementari e semplicistiche sul tema, ma suvvia, almeno si sta andando nella giusta direzione ..
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Io invece lo vedo come il resoconto dell'avventura di Giavazzi nel mondo dei così detti "contributi alle imprese", 33 miliardi di euro all'anno elargiti dallo Stato. Monti aveva dato a Giavazzi il compito di scoprire dove andassero i soldi (cosa non facile, pare che anche sottosegretari all'economia e senatori non erano riusciti ad ottenere dai funzionari precise indicazioni) e dove e quali tagli potessero essere fatti. Ottenute faticosamente le informazioni secondo Giavazzi era possibile tagliare una decina di miliardi di Euro; ovviamente per gli stessi funzionari di cui sopra non si può per più di tre miliardi che poi nella realtà si ridurranno a 500 milioni.
Alla fine chi ha deciso cosa e come tagliare? Il primo ministro? No; il ministro dell'economia? No; il commissario Giavazzi? No; I burocrati del ministero? Sì. Hanno qualche responsabilità politica? No. Andiamo avanti così...
Qui l'articolo che racconta la vicenda: http://www.lastampa.it/2012/11/07/econo ... agina.html
Alla fine chi ha deciso cosa e come tagliare? Il primo ministro? No; il ministro dell'economia? No; il commissario Giavazzi? No; I burocrati del ministero? Sì. Hanno qualche responsabilità politica? No. Andiamo avanti così...
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
L'ho mai detto? Ho forse mai affermato l'Inesistenza delle Burocrazia? Chi sono, io, babbo natale?alcol ha scritto:no ma l'apparato non esiste, vero bhw ?
Sul tema, il Fantastico Duo A&G anticipato da due paginoni molto interessanti nell'inserto Affari e Finanza di Repubblica del lunedì di tre settimane fa:
http://www.repubblica.it/economia/affar ... -46424019/
(su cartaceo l'articolo era migliore: corredata di tante belle foto dei 'quiriti' )
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Crisi di governo ormai alle porte...
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Era ora! Basta Monti! Basta Euro! Basta Culona!
Viva Silvio!
Abbasso i Comunisti!
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Sono ironico, eh!
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Si tratta della cosiddetta nomenclatura, vocabolo di matrice sovietica, ma che ben si attaglia all'organizzazione burocratica italiana. Impermeabile, perché fedele e conformista ai voleri del potere politico ed economico.paoolino ha scritto:Io invece lo vedo come il resoconto dell'avventura di Giavazzi nel mondo dei così detti "contributi alle imprese", 33 miliardi di euro all'anno elargiti dallo Stato. Monti aveva dato a Giavazzi il compito di scoprire dove andassero i soldi (cosa non facile, pare che anche sottosegretari all'economia e senatori non erano riusciti ad ottenere dai funzionari precise indicazioni) e dove e quali tagli potessero essere fatti. Ottenute faticosamente le informazioni secondo Giavazzi era possibile tagliare una decina di miliardi di Euro; ovviamente per gli stessi funzionari di cui sopra non si può per più di tre miliardi che poi nella realtà si ridurranno a 500 milioni.
Alla fine chi ha deciso cosa e come tagliare? Il primo ministro? No; il ministro dell'economia? No; il commissario Giavazzi? No; I burocrati del ministero? Sì. Hanno qualche responsabilità politica? No. Andiamo avanti così...
Qui l'articolo che racconta la vicenda: http://www.lastampa.it/2012/11/07/econo ... agina.html
Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Allora questo doppio turno?
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
?laplaz ha scritto:Allora questo doppio turno?
Comunque, ora: daje, costruitelo questo Centro Democristiano, prima che sia troppo tardi.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
http://www.corriere.it/politica/nota/12 ... 06f7.shtml
Come si fa a togliere acqua e ossigeno a questa melma? Deportare in massa in Cina un paio di milioni di commercianti, pensionati e piccoli imprenditori lombardo-veneti?
Il ritorno della Grande Alleanza della Merdre forzaleghista, la Rovina d'Italia e d'Europa.Non ci sarà ancora crisi, ma il maggior partito della maggioranza ha già un piede fuori. E dai toni ostili alla politica economica e al rapporto di Monti con l'Europa lascia indovinare una campagna elettorale non troppo dissimile da quella leghista.
D'altronde, l'ex ministro dell'Economia di Berlusconi, Giulio Tremonti, si è già alleato col Carroccio e ha cominciato ad attaccare Palazzo Chigi e, indirettamente, la Bce. Il ricongiungimento del defunto «asse del Nord» su posizioni di questo tenore non può essere escluso. Obiettivo: tentare una spericolata operazione di autoassoluzione per la sottovalutazione della crisi economico-finanziaria che ha portato alle dimissioni del governo Berlusconi nel novembre del 2011; e tentare di convincere l'opinione pubblica che «si stava meglio quando si stava peggio», scaricando su Monti tutte le responsabilità di problemi ereditati e non provocati; anzi, parzialmente risolti.
Come si fa a togliere acqua e ossigeno a questa melma? Deportare in massa in Cina un paio di milioni di commercianti, pensionati e piccoli imprenditori lombardo-veneti?
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Intervento piuttosto interessante di Beppe Grillo, dal suo blog di oggi:
Interessante anche che Grillo sia molto, ma molto piu' vicino alle posizioni di Berlusconi, Brunetta, Maroni di quanto non sia a quelle di Bersani o Renzi o Monti. Non che si possa alleare con loro, questo no, ma certo farebbero opposizione dura insieme.Lo spread non si mangia - Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più? La riesumazione di Berlusconi e le elezioni anticipate sono alle porte. Non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di "arridatece il puzzone" vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato. L'agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E' un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale. Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire.
Con il trio Monti, Passera, Fornero è scoppiata la disoccupazione, decine di migliaia di aziende hanno chiuso i battenti, la piccola distribuzione è alla canna del gas, il debito pubblico è aumentato come ai tempi di Tremorti, circa 100 miliardi all'anno. Macelleria sociale nella sanità e nella scuola, diminuzione dei diritti dei lavoratori, milioni di nuovi poveri e nessun taglio alle decine di miliardi di costi inutili, dai cacciabombardieri, alla Tav, alle pensioni d'oro. Nessun recupero della Grande Evasione, come per i 98 miliardi del gioco d'azzardo o il recupero almeno parziale sui 100 miliardi dello Scudo Fiscale tassati al 5%. Nessun esempio dall'alto mentre si colpevolizzavano gli agriturismi e i tassisti. L'unico successo del Governo è aver ricomprato i nostri marci titoli di Stato dalle banche tedesche e francesi e aver finanziato banche sull'orlo del fallimento come MPS. L'italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all'estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L'Italia è una pentola a pressione sul punto di esplodere. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
beppegrillo ha scritto:Sarà un piacere.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
Potete chiudere il topic.
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Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
tennisfan82 ha scritto:Potete chiudere l'Italia.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: MONTI 2011: chi fermerà Grillo?
PINDARO ha scritto:tennisfan82 ha scritto:Potrebbero rinchiudere il nano?
Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Colpa di Monti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Intanto, per i miliardi che andranno in fumo nella seduta borsistica di domani (e probabilmente anche dei giorni successivi), prepariamo un sentito GRAZIE SILVIO!
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
La cosa che mi spiace è che con le dimissioni di Monti non vedremo più alcol in questa sezione
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
sarà tutto a casa di gianlutennisfan82 ha scritto:La cosa che mi spiace è che con le dimissioni di Monti non vedremo più alcol in questa sezione
Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Mah...si apre uno scenario apocalittico ragazzi.
Già domani voglio ridere con la Borsa...
L'ennesimo scherzetto di un uomo che non ama affatto il suo paese, e che sta facendo di tutto per completarne il massacro.
Tra l'altro da subito si entrerà in campagna elettorale e già mi viene il vomito...
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"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Speriamo nei Maya. No, davvero.chiaky ha scritto:Mah...si apre uno scenario apocalittico ragazzi.
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
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Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
http://www.lastampa.it/2012/12/10/cultu ... agina.html
Il dramma di un film già visto
Luca Ricolfi
Fine del governo Monti, «perché la situazione è peggiore che un anno fa»: con queste parole Angelino Alfano, in Parlamento, ha dato il benservito al governo dei tecnici. A questo punto ci sono almeno tre domande, ed è bene rispondere in modo chiaro a tutte e tre.
Prima domanda: la situazione è davvero peggiore che 13 mesi fa, quando Berlusconi fu costretto a lasciare?
Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?
Terza domanda: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo?
Sì-no-sì sono le mie tre risposte, e provo a spiegare perché.
Cominciamo dalla prima domanda: davvero sotto il governo Monti la situazione è peggiorata? Se guardiamo solo alla condizione economica obiettiva delle famiglie - posti di lavoro, redditi, patrimoni, risparmi, consumi - la risposta è sì. Nel giro di un anno le famiglie in difficoltà, quelle che non arrivano alla fine del mese, sono quasi raddoppiate: erano il 16% nel novembre del 2011, oggi sono il 30%, un livello drammatico, mai toccato in passato.
Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?
Lo escluderei. Direi anzi che qui sta la fallacia logica della campagna elettorale che il centro-destra sta preparando: il fatto che ieri si stesse meno peggio non implica che oggi staremmo meglio se al governo fosse rimasto «lui». Provo a spiegarlo con un apologo, che farà arrabbiare qualcuno ma che secondo me è aderente alla storia degli ultimi 18 mesi.
C’era una diligenza, i passeggeri avevano fame ma avevano ancora a bordo panini e coca cola. A un certo punto il conducente comincia a giochicchiare con il telefonino, la diligenza va fuori strada ma lui continua a giochicchiare. La diligenza sta per precipitare in un burrone. Allora un passeggero disarciona il conducente e prova a riportare la diligenza sulla strada. Però il viaggio è lungo, la diligenza ha subito dei danni, e non ci sono ostelli in cui fermarsi. Passa un po’ di tempo e i passeggeri cominciano ad avvertire i morsi della fame. Rievocano i bei tempi in cui avevano ancora una scorta di panini. Qualcuno rimpiange il vecchio conducente, perché «la situazione adesso è molto peggiore di una volta». A voi che cosa sembra? Richiamereste in sevizio il vecchio conducente perché i vostri panini stanno finendo?
Fuor di metafora. Quando, 13 mesi fa, Mario Monti fu chiamato a prendere il posto di Silvio Berlusconi, la diligenza dell’Italia stava per precipitare nel burrone del default, e le famiglie - pur stando un po’ meglio di oggi - stavano però correndo il rischio di perdere tutto: posti di lavoro, redditi, risparmi, patrimoni. Oggi, con la discesa dello spread, quel rischio si è allontanato di un po’: non del tutto e non per sempre, ma abbastanza da non farci vivere nell’angoscia. Insomma: oggi abbiamo un po’ meno panini, ma almeno non siamo finiti come la Grecia.
Resta la domanda più spinosa: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo? Potremmo non essere caduti nel burrone, e al tempo stesso avere qualche panino in più di quelli che abbiamo oggi?
Ebbene, qui la mia risposta è un sì convinto. Monti ha fatto molto di meno di quello che ci si sarebbe aspettati da un presunto liberale come lui. Monti ha ritenuto che il problema numero uno dell’Italia fosse ridurre il deficit dei conti dello Stato e che l’unico mezzo per farlo fosse aumentare le tasse. Ha provato a liberalizzare, ma si è fermato quasi subito e su quasi tutta la linea. Ha molto parlato di ogni genere di riforme, ma di riforme incisive e riuscite ne abbiamo viste ben poche. Se avesse osato di più, tagliando di più costi della politica e sprechi, e risparmiando i produttori di ricchezza, oggi ci sarebbero (leggermente) meno famiglie in difficoltà e (decisamente) più speranze per il futuro.
Qui però bisognerebbe rispondere a una quarta domanda, forse la più importante: chi o che cosa ha ingessato Monti?
Alcuni pensano che l’uomo non sia un concentrato di eroismo, e che le sue ambizioni politiche (presidenza della Repubblica?) lo abbiano reso più timido del necessario nel rapporto con i partiti. Altri pensano che Monti sia subalterno alla Merkel e all’Europa, e si sia preoccupato solo di restituire all’Italia il rispetto degli altri governi (cosa che gli è riuscita ala perfezione, e solo chi non vuol vedere non vede). Altri pensano che Monti sia stato pesantemente condizionato dalla sua maggioranza, e abbia fatto il massimo che i partiti gli permettevano di fare.
Per quanto mi riguarda, penso una cosa molto semplice: Monti ha fatto alcuni errori, ma sia il centro-destra sia il centro-sinistra ne avrebbero fatti - e ne faranno - di più e di più gravi. Il dramma che il ritorno di Berlusconi ci riserva è che ci inchioda tutti, per diversi anni, a rivedere un film già visto: il leader del centro-destra che pensa agli affari suoi, e la sinistra che, a modo suo e suo malgrado, finisce per fare la stessa cosa. Berlusconi, riportando 100 o 200 fedelissimi in Parlamento, penserà a difendere le sue aziende dal fallimento e se stesso dal carcere. Bersani, portando in Parlamento un drappello di 300 o 400 uomini e donne a lui più o meno fedeli, sarà costretto ad occuparsi a tempo pieno degli affari interni del centro-sinistra: come tener buona la Cgil, come agganciare Casini, come non farlo litigare con Vendola, come dare a tutte le sigle che confluiranno nel carrozzone del centro sinistra onori, posti, poltrone e strapuntini. Affari economico-giudiziari da una parte, affari politico-parlamentari dall’altra.
Di governare no, non ci sarà il tempo, l’energia e la possibilità per nessuno, chiunque vinca. Quel che ci aspetta è l’ennesima proiezione dell’eterno immarcescibile lungometraggio della seconda Repubblica, che da vent’anni va in scena in tutte le sale con il medesimo titolo: «L’arte del non governo». Perché tutti sono bravi a criticare Monti, ma nessuno lo fa dicendo che - al posto di Monti - avrebbe fatto scelte più coraggiose. Sia la destra sia la sinistra, se fossero state al posto di Monti, avrebbero fatto meno, non più di lui. La destra ci avrebbe regalato un po’ meno tasse e più deficit pubblico. La sinistra ancora più tasse e più spesa.
In questo destra e sinistra sono molto simili, figlie entrambe del conservatorismo italiano, che ama la demagogia e teme le riforme radicali. Anche per questo la sinistra ha respinto con orrore la sfida di Renzi, anche per questo la destra non solo non è stata capace di sostituire Berlusconi, ma ne ha accolto con entusiasmo il ritorno. Come se il suo fosse il «ritorno di Ringo» (ricordate quel bellissimo western, con Giuliano Gemma?), o il ritorno di Ulisse a Itaca dopo vent’anni. Come se lui fosse stato via per tutto questo tempo, e nulla avesse a che fare con le rovine che trova. Come se l’uomo che, nell’ultimo decennio, ha guidato l’Italia per 8 anni su 10, non avesse alcuna responsabilità nel disastro che il governo Monti ha ereditato e provato a gestire in questi 13 lunghi mesi.
Ecco perché io stesso, che del governo Monti ho criticato non poche parole, opere, e soprattutto omissioni, non posso che rendergli l’onore delle armi. Non so se Monti ha salvato l’Italia, ma sono piuttosto sicuro che - senza di lui - oggi saremmo messi ancora peggio di come siamo.
Il dramma di un film già visto
Luca Ricolfi
Fine del governo Monti, «perché la situazione è peggiore che un anno fa»: con queste parole Angelino Alfano, in Parlamento, ha dato il benservito al governo dei tecnici. A questo punto ci sono almeno tre domande, ed è bene rispondere in modo chiaro a tutte e tre.
Prima domanda: la situazione è davvero peggiore che 13 mesi fa, quando Berlusconi fu costretto a lasciare?
Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?
Terza domanda: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo?
Sì-no-sì sono le mie tre risposte, e provo a spiegare perché.
Cominciamo dalla prima domanda: davvero sotto il governo Monti la situazione è peggiorata? Se guardiamo solo alla condizione economica obiettiva delle famiglie - posti di lavoro, redditi, patrimoni, risparmi, consumi - la risposta è sì. Nel giro di un anno le famiglie in difficoltà, quelle che non arrivano alla fine del mese, sono quasi raddoppiate: erano il 16% nel novembre del 2011, oggi sono il 30%, un livello drammatico, mai toccato in passato.
Seconda domanda: la situazione sarebbe oggi migliore se al posto di Monti fosse rimasto Berlusconi?
Lo escluderei. Direi anzi che qui sta la fallacia logica della campagna elettorale che il centro-destra sta preparando: il fatto che ieri si stesse meno peggio non implica che oggi staremmo meglio se al governo fosse rimasto «lui». Provo a spiegarlo con un apologo, che farà arrabbiare qualcuno ma che secondo me è aderente alla storia degli ultimi 18 mesi.
C’era una diligenza, i passeggeri avevano fame ma avevano ancora a bordo panini e coca cola. A un certo punto il conducente comincia a giochicchiare con il telefonino, la diligenza va fuori strada ma lui continua a giochicchiare. La diligenza sta per precipitare in un burrone. Allora un passeggero disarciona il conducente e prova a riportare la diligenza sulla strada. Però il viaggio è lungo, la diligenza ha subito dei danni, e non ci sono ostelli in cui fermarsi. Passa un po’ di tempo e i passeggeri cominciano ad avvertire i morsi della fame. Rievocano i bei tempi in cui avevano ancora una scorta di panini. Qualcuno rimpiange il vecchio conducente, perché «la situazione adesso è molto peggiore di una volta». A voi che cosa sembra? Richiamereste in sevizio il vecchio conducente perché i vostri panini stanno finendo?
Fuor di metafora. Quando, 13 mesi fa, Mario Monti fu chiamato a prendere il posto di Silvio Berlusconi, la diligenza dell’Italia stava per precipitare nel burrone del default, e le famiglie - pur stando un po’ meglio di oggi - stavano però correndo il rischio di perdere tutto: posti di lavoro, redditi, risparmi, patrimoni. Oggi, con la discesa dello spread, quel rischio si è allontanato di un po’: non del tutto e non per sempre, ma abbastanza da non farci vivere nell’angoscia. Insomma: oggi abbiamo un po’ meno panini, ma almeno non siamo finiti come la Grecia.
Resta la domanda più spinosa: se Monti avesse governato in modo diverso, oggi staremmo meglio di come stiamo? Potremmo non essere caduti nel burrone, e al tempo stesso avere qualche panino in più di quelli che abbiamo oggi?
Ebbene, qui la mia risposta è un sì convinto. Monti ha fatto molto di meno di quello che ci si sarebbe aspettati da un presunto liberale come lui. Monti ha ritenuto che il problema numero uno dell’Italia fosse ridurre il deficit dei conti dello Stato e che l’unico mezzo per farlo fosse aumentare le tasse. Ha provato a liberalizzare, ma si è fermato quasi subito e su quasi tutta la linea. Ha molto parlato di ogni genere di riforme, ma di riforme incisive e riuscite ne abbiamo viste ben poche. Se avesse osato di più, tagliando di più costi della politica e sprechi, e risparmiando i produttori di ricchezza, oggi ci sarebbero (leggermente) meno famiglie in difficoltà e (decisamente) più speranze per il futuro.
Qui però bisognerebbe rispondere a una quarta domanda, forse la più importante: chi o che cosa ha ingessato Monti?
Alcuni pensano che l’uomo non sia un concentrato di eroismo, e che le sue ambizioni politiche (presidenza della Repubblica?) lo abbiano reso più timido del necessario nel rapporto con i partiti. Altri pensano che Monti sia subalterno alla Merkel e all’Europa, e si sia preoccupato solo di restituire all’Italia il rispetto degli altri governi (cosa che gli è riuscita ala perfezione, e solo chi non vuol vedere non vede). Altri pensano che Monti sia stato pesantemente condizionato dalla sua maggioranza, e abbia fatto il massimo che i partiti gli permettevano di fare.
Per quanto mi riguarda, penso una cosa molto semplice: Monti ha fatto alcuni errori, ma sia il centro-destra sia il centro-sinistra ne avrebbero fatti - e ne faranno - di più e di più gravi. Il dramma che il ritorno di Berlusconi ci riserva è che ci inchioda tutti, per diversi anni, a rivedere un film già visto: il leader del centro-destra che pensa agli affari suoi, e la sinistra che, a modo suo e suo malgrado, finisce per fare la stessa cosa. Berlusconi, riportando 100 o 200 fedelissimi in Parlamento, penserà a difendere le sue aziende dal fallimento e se stesso dal carcere. Bersani, portando in Parlamento un drappello di 300 o 400 uomini e donne a lui più o meno fedeli, sarà costretto ad occuparsi a tempo pieno degli affari interni del centro-sinistra: come tener buona la Cgil, come agganciare Casini, come non farlo litigare con Vendola, come dare a tutte le sigle che confluiranno nel carrozzone del centro sinistra onori, posti, poltrone e strapuntini. Affari economico-giudiziari da una parte, affari politico-parlamentari dall’altra.
Di governare no, non ci sarà il tempo, l’energia e la possibilità per nessuno, chiunque vinca. Quel che ci aspetta è l’ennesima proiezione dell’eterno immarcescibile lungometraggio della seconda Repubblica, che da vent’anni va in scena in tutte le sale con il medesimo titolo: «L’arte del non governo». Perché tutti sono bravi a criticare Monti, ma nessuno lo fa dicendo che - al posto di Monti - avrebbe fatto scelte più coraggiose. Sia la destra sia la sinistra, se fossero state al posto di Monti, avrebbero fatto meno, non più di lui. La destra ci avrebbe regalato un po’ meno tasse e più deficit pubblico. La sinistra ancora più tasse e più spesa.
In questo destra e sinistra sono molto simili, figlie entrambe del conservatorismo italiano, che ama la demagogia e teme le riforme radicali. Anche per questo la sinistra ha respinto con orrore la sfida di Renzi, anche per questo la destra non solo non è stata capace di sostituire Berlusconi, ma ne ha accolto con entusiasmo il ritorno. Come se il suo fosse il «ritorno di Ringo» (ricordate quel bellissimo western, con Giuliano Gemma?), o il ritorno di Ulisse a Itaca dopo vent’anni. Come se lui fosse stato via per tutto questo tempo, e nulla avesse a che fare con le rovine che trova. Come se l’uomo che, nell’ultimo decennio, ha guidato l’Italia per 8 anni su 10, non avesse alcuna responsabilità nel disastro che il governo Monti ha ereditato e provato a gestire in questi 13 lunghi mesi.
Ecco perché io stesso, che del governo Monti ho criticato non poche parole, opere, e soprattutto omissioni, non posso che rendergli l’onore delle armi. Non so se Monti ha salvato l’Italia, ma sono piuttosto sicuro che - senza di lui - oggi saremmo messi ancora peggio di come siamo.
Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Borsa a picco, ovviamente.
Re: Il capolinea di Monti: The Dwarf Knight Returns
Beh dai interessante.
Voglio vedere quanti Italiani il 10 marzo torneranno a votare il Berlusca.
Perendendo a prestito l'infelice terminologia del nostro ex presidente del consiglio vedremo quanti italiani saranno tanto "coglioni" da dargli ancora una volta il voto.
Voglio vedere quanti Italiani il 10 marzo torneranno a votare il Berlusca.
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