Il problema delle carceri

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Rosewall
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

bè, "ci aiutate a tenere a posto le strade" sarebbe una trattativa molto ben condotta dal Team Stato, penso che in ipotesi potrebbe essere un più prosaico "niente più sommosse in carcere", e nel caso non è stato questo grande affare visto che all'opinione pubblica abbiamo visto fotte una sega dell'argomento.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Hakaishin
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Hakaishin »

Rosewall ha scritto:bè, "ci aiutate a tenere a posto le strade" sarebbe una trattativa molto ben condotta dal Team Stato, penso che in ipotesi potrebbe essere un più prosaico "niente più sommosse in carcere", e nel caso non è stato questo grande affare visto che all'opinione pubblica abbiamo visto fotte una sega dell'argomento.
durante la pandemia. al sud tutto sommato la quarantena, tranne qualche piazzata non mi sembra sia stata violata troppo.poi pure vero che magari il prezzo per basta sommosse sia stata la liberazione di sti qua... ma siamo nel campo delle ipotesi
poi che l'opinione pubblica se ne sia fottuta dell'argomento è vero. come sarebbe da analizzare il flusso dei fondi per la ricostruzione
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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uglygeek
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

Rosewall ha scritto:ma se t'importa zero perché allora "guardate che...eccetera"? Cioè, c'è qualche considerazione di Ferrarella che vuoi (legittimamente eh) contestare?
Io contesto solo il buttiamola in vacca.
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Rosewall
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

ok, lasciamo perdere questo thread - che in effetti mica siamo una commissione di inchiesta - e passiamo su scala nazionale: il problema della mala gestione del sovraffollamento carcerario è stato completamente oscurato da dimattei e trattative, insomma la si è buttata in vacca.
Credo che, come per Riina che si limona Andreotti, le varie trattative siano questioni risibili non perchè siano necessariamente false ma per come sono affrontate e strumentalizzate - con molte conseguenze negative fra le quali anche il non potere mai appurare quanto ci sia di fondato.
Il fatto che Molinari ci faccia un editoriale, che un ministro cada su questo, che Il Fatto scrivendoci sopra per i prossimi dieci anni ne ricaverà milioni di visualizzazioni, tutto questo non rende meno risibile la questione - meglio: il modo in cui è affrontata - ma bensì noi, il nostro Paese.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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uglygeek
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

Comunque, visto che ho avuto a che fare con le carceri forse meno a lungo di Fabrizio Corona ma probabilmente più a lungo di Mario Moretti, posso dirvi che secondo me voi avete un’idea sbagliata di come funzionino le istituzioni carcerarie nel nostro paese.

Le carceri in Italia sono gestibili solo perché i detenuti escono facilmente, tra amnistie, permessi, domiciliari, lavoro esterno ecc. Alla fine rimangono dentro solo le persone più deboli, tossicodipendenti, piccoli spacciatori, extracomunitari.
Ci sono alcune eccezioni per reati gravissimi, come il 41 bis che infatti suscita ancora proteste e viene utilizzato di rado.

Tutto questo fa sì che non ci siano grossi problemi per gestire la disciplina, la moderna direzione delle carceri richiede quasi un ruolo da direttore d’albergo piuttosto che di repressione e controllo. Se ci spostassimo nel tempo agli anni 70 e 80 vedremmo una situazione completamente diversa con rivolte ed evasioni continue. Che poi per capire che in certe regioni la criminalità organizzata abbia il suo peso anche nelle carceri basta pensare che i boss sanno dove vivono gli agenti di custodia e dove vanno a scuola i loro figli.
Ultima modifica di uglygeek il gio mag 07, 2020 6:39 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

non ho capito da cosa inferisci che io pensi che il problema principale carcerario sia quello della disciplina e non invece dei diritti basilari dei detenuti, e talora anche delle condizioni lavorative del personale o che non sappia qual è la popolazione carceraria prevalente ma pace, sono con te. Comunque tutte le misure di semilibertà alternative sono decisamente sottoutilizzate, vuoi per motivi ''politici'' e culturali, vuoi per ragioni organizzative, vuoi per altri fattori - ad esempio con la crisi postduemilaeotto molte aziende che davano lavoro fuori dal carcere hanno chiuso.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

Il discorso era per dire che in Italia non ci sono quasi mai rivolte nelle carceri non perché ci sia chissà quale forza militare pronta a controllare e reprimere ma semplicemente perché ai detenuti non conviene, per lo più sanno che usciranno presto per vie legali. Se davvero volessero evadere, evaderebbero, ma per farlo è più facile aspettare che ti diano un permesso e non rientrare in carcere piuttosto che fare entrare armi e prendere in ostaggio le guardie.
Se succede qualcosa di imprevisto come il Covid che viene a turbare questo equilibrio non c’è da stupirsi che la risposta sia invece subito la rivolta e a quel punto lo stato può solo fare uscire ancora di più per riportare la calma. Non può certo pensare di controllare militarmente tutte le carceri italiane, non siamo più nel 1978 e non siamo certo gli Stati Uniti.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da tuborovescio »

uglygeek ha scritto:il 42bis che infatti suscita ancora proteste e viene utilizzato di rado.
come al torneo next gen, peraltro spesso passaporto per il lastrico :D
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

tuborovescio ha scritto:
uglygeek ha scritto:il 42bis che infatti suscita ancora proteste e viene utilizzato di rado.
come al torneo next gen, peraltro spesso passaporto per il lastrico :D
41bis, scusate. 42 è la risposta.
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Re: Il problema delle carceri

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uglygeek ha scritto:42 è la risposta.
:)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Ombra84 »

uglygeek ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
uglygeek ha scritto:il 42bis che infatti suscita ancora proteste e viene utilizzato di rado.
come al torneo next gen, peraltro spesso passaporto per il lastrico :D
41bis, scusate. 42 è la risposta.
:oops:
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il problema delle carceri

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https://www.huffingtonpost.it/entry/il- ... 6942a355b5



Il bluff di Bonafede


"Sono stupito dal fatto che i magistrati di sorveglianza non vengano considerati come gli altri colleghi. Immagini se un giorno, per decreto legge, si stabilisse che una sentenza di condanna o di assoluzione va rivalutata. Cosa succederebbe? Ci sarebbe una sollevazione. Una legge non può dire che una decisione del giudice è sbagliata. Ricorda il caso Englaro?”. Bisogna partire da qui, dalle parole che Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze, dice ad HuffPost, per avere un quadro un po’ più chiaro di quello che si appresta a fare il ministro della Giustizia con la sua squadra per cercare di riportare i boss in carcere.

Il Guardasigilli, sotto il fuoco incrociato di chi ne invoca la sfiducia dopo la lite televisiva con Nino Di Matteo, ha annunciato in Parlamento un nuovo decreto. “La norma - ha dichiarato - permetterà ai giudici, alla luce del nuovo quadro sanitario, di rivalutare l’attuale persistenza dei presupposti per le scarcerazioni dei detenuti di alta sicurezza e al 41 bis”. Come? Un testo ancora non esiste, anche se il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis ha detto all’Ansa che la disposizione “da un lato vuol far sì che i giudici di sorveglianza possano rivedere le decisioni alla luce del cambiamento dell’andamento dell’epidemia, dall’altra preservare l’autonomia della magistratura e i capisaldi della Costituzione”. Un’equazione, è evidente, un po’ complicata da risolvere.

Nei prossimi giorni si capirà quello che hanno in mente in via Arenula. Per il momento, però, c’è una certezza. Già oggi, con le norme esistenti, un magistrato di sorveglianza può modificare la decisione che ha preso. “Tutti i provvedimenti che riguardano la salute dei detenuti vengono adottati tenendo in considerazione la situazione del momento, peraltro sulla base di norme del codice penale. E, chiaramente, sono a termine. Soprattutto per i ristretti al 41 bis - spiega ad HuffPost Pasquale Bronzo, docente di diritto penitenziario all’Università Sapienza di Roma - il magistrato ha quindi la possibilità di rivedere il provvedimento. Anzi, se le condizioni cambiano, deve farlo”. Sul punto Bortolato tiene a precisare: “Quando la concessione dei domiciliari sta per scadere, se un detenuto chiede la proroga, il magistrato è tenuto a verificare se ci sono le condizioni per concederla. Altrimenti torna in carcere”. Ma, se la situazione cambia, se - per fare riferimento al presente - l’emergenza sanitaria da Covid-19 finisce, la verifica può partire su richiesta del pubblico ministero, ma anche d’ufficio. Tutto già scritto nei codici, così come la possibilità di concedere il differimento della pena - obbligatorio o facoltativo - ai detenuti che stanno male. “Applichiamo norme messe a punto già ben prima dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana”, tiene a ricordare Bortolato.

Cosa può fare allora Bonafede? “Potrebbe introdurre delle ulteriori verifiche periodiche obbligatorie, al più”, spiega Bronzo. Oppure stabilire una durata più breve degli arresti domiciliari per motivi di salute, ferma restando la possibilità di proroga. Ma, anche in questo caso, “si tratterebbe di norme che valgono per il futuro, non retroattive”, dice ancora il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze.

L’uscita di alcuni boss dalla cella nelle ultime settimane ha fatto scalpore. Eppure, ricorda Bronzo, “se guardiamo le statistiche ci accorgiamo di come la stragrande maggioranza delle decisioni del magistrato di sorveglianza sia di rigetto”. Sono una minima parte i detenuti ai quali viene concesso di uscire. Sempre per motivi di salute e per un periodo limitato. La lista di chi fa richiesta di uscirea è sempre stata lunga. “Sono migliaia e migliaia le istanze simili a quelle di cui si parla oggi che sono state respinte in passato”, sostiene Bortolato. Ma nelle ultime settimane si è fatta più corposa. Secondo una nota inviata dal neo vice capo del Dap, Roberto Tartaglia, a Bonafede, sono 456 i ristretti in regime “di alta sicurezza” che hanno chiesto di andare a casa per il coronavirus. I magistrati sono chiamati a esprimersi anche sulle loro istanze. “Non sono decisioni facili. Non lo sono mai state - continua Bortolato - e oggi ci troviamo a lavorare senza alcuna serenità. In un clima in cui pare che si voglia concedere o meno a ognuno di noi la patente di antimafiosità. Ma noi, semplicemente, rispettiamo la Costituzione”.

E la Costituzione chiede di bilanciare il diritto alla salute con quello alla sicurezza: “La maggior parte delle persone a cui sono stati concessi i domiciliari è anziana, oltre che malata, e quasi a fine pena. Quanto al diritto alla sicurezza dei cittadini, certamente, se un detenuto è a casa, per lo Stato è più dispendioso garantirla”, prosegue Bronzo. Ma si può fare: “Per ogni ristretto al 41 bis che oggi è ai domiciliari sono state disposte delle misure di controllo molto stringenti. Tra queste, divieto di incontrare persone diverse dai familiari e intercettazioni”. Un margine di rischio resta, il professore non lo nega, ma la Costituzione garantisce la tutela della vita. Di tutti, anche dei detenuti, indipendentemente dalla pena che stanno scontando. E fermo restando che il magistrato competente ha il potere di cambiare il provvedimento. Ce l’ha già, senza bisogno di ulteriori norme.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

contesto:
Rosewall ha scritto:di Luigi Ferrarella



Corriere della Sera, 3 maggio 2020



Quindi la lezione è che un ministro della Giustizia conferma fiducia al capo delle carceri (riconoscendosi nel suo operato) se 13 detenuti muoiono in rivolte stile anni 70. O se teorizza che l'ereditato sovraffollamento (all'epoca 12.000 reclusi in più) è illusione ottico-aritmetica, ricalcolando la quale ci sarebbe anzi ancora posto. O se a Strasburgo prima si scrive di 6.000 braccialetti disponibili, e poi però che non va interpretato alla lettera.

Ma non più se pm/giornali/tv autoproclamati antimafia scatenano fuorvianti polemiche, e ottengono controriforme à la carte, quando giudici di sorveglianza applicano la legge nel non far morire in cella detenuti (pure boss) bisognosi di indifferibili cure non assicurate da quel Dap che sbaglia pure la mail del tribunale.

Allora sì, ecco le dimissioni "spontanee" di uno dei meno difendibili direttori del Dap, voluto nel 2018 da Bonafede che ora fischietta come se non stesse "scaricando" il più coerente esecutore della propria filosofia carcerocentrica. Non delira dunque chi, come Salvini, ironizza che dovrebbe dimettersi pure Bonafede. Peccato che l'ultimo a poterlo dire sia proprio Salvini.

Il quale, quando governava con Bonafede nel Conte I, inneggiava a questa muscolare politica penitenziaria, fino alla gara tra i due ministri a chi fosse più arcigno ai fianchi dell'estradato Cesare Battisti, sulle note del filmino Facebook di Bonafede prodotto dall'amministrazione penitenziaria. Cambiare il capo delle carceri è solo un diversivo se non cambia l'idea di cosa devono essere
Sempre Bonafede, ministro della giustizia del Conte 2, per bocca del suo sottosegretario, nell'ottobre del 2020, a proposito dell'inchiesta sui pestaggi a S. Maria Capua Vetere (inchiesta partita a giugno 2020, filmati dei pestaggi già nelle mani di inquirenti e ministro): «doverosa azione di ripristino di legalità e agibilità dell'intero reparto».

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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da waitingernest »

Sì parla tanto di BLM, come se fosse uno dei problemi più cocenti del nostro paese.

Io non credo.

Bisognerebbe parlare anche dei nostri problemi. Uno schifo non cancella un altro, i nostri soprusi da parte di chi ha potere non devono cancellare quelli americani. Ma
mi chiedo come sia possibile che l'omicidio di George Floyd non abbia riaperto per un secondo la questione delle violenze da parte del potere verso chi "conta" meno. Eppure questi avvenimenti (non episodi) sono ricorrenti: una ragazza o un ragazzo entrano in questura e non escono coi loro piedi, reclute si "suicidano" in caserma, carcerati vengono torturati dalla polizia penitenziaria.

Questo succede in Italia e non se ne parla. Forse a molti non interessa.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da tennisfan82 »

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