Ma morirai tu gobbo.Nickognito ha scritto:
E, per rispodnere a gios, la morte e' nera e bianca, e' entrambe le cose. e' perdita di me.
c.
Io no.
Ma morirai tu gobbo.Nickognito ha scritto:
E, per rispodnere a gios, la morte e' nera e bianca, e' entrambe le cose. e' perdita di me.
c.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Ma quale determinismo scientifico!?Nickognito ha scritto:In realta', Gios, non volevo essere del tutto off topic. Si parla della nostra morte, della paura di finire del nulla. Io, sinceramente , ho anche invece voglia di finire in qualcosa. La perdita di me stesso che avviene con la morte mi spaventa anche, ma d' altra parte mi toglierebeb anche il fastidio della mia identita'. Il mdoello proposto da alessandro e' per me il piu' sbagliato possibile. Un mondo basato su fatti analizzati dalla scienza, tenendo fermi concetti fumosi come identita' e libero arbitrio che rompono questo determinismo scientifico
Ma proprio per nulla. Per i cattolici esiste il libero arbitrio e Dio non decide come va il mondo. Per gli scenziati e' l' opposto. Non esiste alcuno scienziato che analizzando un fenomeno dice ' non esiste nessuna causa di questo fenomeno, e' un caso'. Non esiste, e' totalmente antiscientifico, non e' una mia visione metafisica. E/ una universalmente riconosciuta visione fisica (almeno se si esclude la quantistica, ma si va sul complesso)BackhandWinner ha scritto:Ma quale determinismo scientifico!?Nickognito ha scritto:In realta', Gios, non volevo essere del tutto off topic. Si parla della nostra morte, della paura di finire del nulla. Io, sinceramente , ho anche invece voglia di finire in qualcosa. La perdita di me stesso che avviene con la morte mi spaventa anche, ma d' altra parte mi toglierebeb anche il fastidio della mia identita'. Il mdoello proposto da alessandro e' per me il piu' sbagliato possibile. Un mondo basato su fatti analizzati dalla scienza, tenendo fermi concetti fumosi come identita' e libero arbitrio che rompono questo determinismo scientifico
Dai per scontata una concezione puramente epistemica della probabilità: il mondo è totalmente determinato, l'aleatorietà, e la sua misura, la probabilità, entrano in gioco solo rispetto ai nostri limiti conoscitivi. E' una visione metafisica, certo del tutto legittima, ma tutt'altro che indiscutibile. Per quanto mi riguarda, anzi, discutibilissima. Certo che, da un punto di vista teistico, è preferibile supporre il dio che non gioca a dadi, ma che invece 'determina' il reale in ogni sua infinitesima manifestazione.
Scusa gios, ma questo è il solito stantio argomentino romantico: come se la visione scientifica del mondo fosse una specie di Brazil.Gios ha scritto: Trovo che il punto di vista di alessandro sia interessante, ma troppo ristretto. Penso che abbia sicuramente ragione (nella maggior parte delle cose che dice, e nell'impostazione di una parte delle cose che dice), ma ha ragione alla stessa maniera di uno che dicesse di un elefante che è una "cosa grigia": un elefante è davvero una cosa grigia, è ineccepibilmente grigia, eppure è anche molto di più. E' un mammifero, ha delle lunghe zanne, due orecchioni allegri, è abbastanza pericoloso, ciuccia l'acqua dalla proboscide. Inoltre l'elefante, oltre a quanto si può osservare, va oltre: perché a molti un elefante ricorda Dumbo, ed una madelaine della propria gioventù, oppure ricorda i racconti indiani di Kipling. E ancora, l'elefante ricorda Abbul-Abbas, il grande elefante di Carlo Magno che entrò nella leggenda, e ricorda anche un'altra cosa: che l'elefante è stato per molti secoli simbolo della castità, e così simbolo di Cristo.
La realtà per alessandro è come l'elefante: una "cosa grigia". Cosa vera, ma ragazzi, gli elefanti sono una figata, dai.
E' vero, assolutamente vero. Le leggi di Keplero sono infatti divertenti quanto una quadriglia ben ballata. Prendere un gravo, farlo cadere, e sapere che risponde ad una bella legge (o meglio: è la legge che s'inchina al capriccio del gravo di cadere verso terra) è altrettanto allegro. L'infinitamente grande dell'astrofisica e l'infinitamente piccolo della biologia molecolare sono aspetti poetici del cosmo.BackhandWinner ha scritto:Scusa gios, ma questo è il solito stantio argomentino romantico: come se la visione scientifica del mondo fosse una specie di Brazil.Gios ha scritto: Trovo che il punto di vista di alessandro sia interessante, ma troppo ristretto. Penso che abbia sicuramente ragione (nella maggior parte delle cose che dice, e nell'impostazione di una parte delle cose che dice), ma ha ragione alla stessa maniera di uno che dicesse di un elefante che è una "cosa grigia": un elefante è davvero una cosa grigia, è ineccepibilmente grigia, eppure è anche molto di più. E' un mammifero, ha delle lunghe zanne, due orecchioni allegri, è abbastanza pericoloso, ciuccia l'acqua dalla proboscide. Inoltre l'elefante, oltre a quanto si può osservare, va oltre: perché a molti un elefante ricorda Dumbo, ed una madelaine della propria gioventù, oppure ricorda i racconti indiani di Kipling. E ancora, l'elefante ricorda Abbul-Abbas, il grande elefante di Carlo Magno che entrò nella leggenda, e ricorda anche un'altra cosa: che l'elefante è stato per molti secoli simbolo della castità, e così simbolo di Cristo.
La realtà per alessandro è come l'elefante: una "cosa grigia". Cosa vera, ma ragazzi, gli elefanti sono una figata, dai.
Non c'è alcun motivo per il quale una visione scientifica e non teistica debba precludere la percezione dell'infinita e meravigliosa varietà del mondo. E non ci credi nemmeno tu.
Come il signor Palomar siamo Il mondo che guarda il mondo.
Non so quanto sia necessaria, nella percezione estetica delle cose, una visione teleologica.Nickognito ha scritto:beh, francamente capisco come questa visione non precluda un' ammirazione estetica delle cose, ma come faccia ad includere un' ammirazioen teleologica, diciamo, proprio non me lo spiego.
Sì.Nickognito ha scritto:E' come dire ' non guardo una donna come un insieme di cellule, ma anche come oggetto sessuale. Ah, si, poi pero' penso che l' amore non esista. C' e' una certa differenza. Una donna bella e basta, o una bella che ti ama. Un mondo bello , o un mondo bello perche' un Dio ti ama. Cambia tutto. Ma effettivamente se uno crede che questa sia la verita' e' giusto che lo sostenga, bella o brutta che sia.
non e' che e' necessaria. Se manca, e' una percezione piu' povera. Tutto qua. Eh, ma non e' vero che la visione solo scientifica e' piu' povera. Si', lo e'. Se sono religioso, non e' che escludo le leggi della fisica e la bellezza della natura, Ci aggioungo qualcosa. Se sono ateo, ci aggiungo zero. Poi magari il religioso si inventa qualcosa di piu' bello e ricco ma che non esiste. Ok, ma sempre piu' bello e ricco rimane.BackhandWinner ha scritto: Non so quanto sia necessaria, nella percezione estetica delle cose, una visione teleologica.
Se, kantiamente, lo è, allora kantianamente si postula l'esistenza di un Regno dei Fini.
Non so, no mi pare che ci sia questa necessità, non ci ho mai riflettuto molto onestamente. Certo, se lo dice Immanuel...ma era, per qunto grandissimo, uomo di un'altra epoca.)
Io pure, alessandro, credo, pure. Su questo siamo totalmente d'accordo, direi.Gios ha scritto:E' vero, assolutamente vero. Le leggi di Keplero sono infatti divertenti quanto una quadriglia ben ballata. Prendere un gravo, farlo cadere, e sapere che risponde ad una bella legge (o meglio: è la legge che s'inchina al capriccio del gravo di cadere verso terra) è altrettanto allegro. L'infinitamente grande dell'astrofisica e l'infinitamente piccolo della biologia molecolare sono aspetti poetici del cosmo.BackhandWinner ha scritto:Scusa gios, ma questo è il solito stantio argomentino romantico: come se la visione scientifica del mondo fosse una specie di Brazil.Gios ha scritto: Trovo che il punto di vista di alessandro sia interessante, ma troppo ristretto. Penso che abbia sicuramente ragione (nella maggior parte delle cose che dice, e nell'impostazione di una parte delle cose che dice), ma ha ragione alla stessa maniera di uno che dicesse di un elefante che è una "cosa grigia": un elefante è davvero una cosa grigia, è ineccepibilmente grigia, eppure è anche molto di più. E' un mammifero, ha delle lunghe zanne, due orecchioni allegri, è abbastanza pericoloso, ciuccia l'acqua dalla proboscide. Inoltre l'elefante, oltre a quanto si può osservare, va oltre: perché a molti un elefante ricorda Dumbo, ed una madelaine della propria gioventù, oppure ricorda i racconti indiani di Kipling. E ancora, l'elefante ricorda Abbul-Abbas, il grande elefante di Carlo Magno che entrò nella leggenda, e ricorda anche un'altra cosa: che l'elefante è stato per molti secoli simbolo della castità, e così simbolo di Cristo.
La realtà per alessandro è come l'elefante: una "cosa grigia". Cosa vera, ma ragazzi, gli elefanti sono una figata, dai.
Non c'è alcun motivo per il quale una visione scientifica e non teistica debba precludere la percezione dell'infinita e meravigliosa varietà del mondo. E non ci credi nemmeno tu.
Come il signor Palomar siamo Il mondo che guarda il mondo.
Tuttavia, per una stretta motivazione legata non tanto al romanticismo, quanto al realismo, io voglio molto di più.
A te piace la Grecia Antica, mi pare. Molto bene: io della Grecia antica voglio l'aristotelismo, ma voglio anche i misteri orfici. Voglio la realtà tutta quanta.
Più realtà c'è, meglio ci si può divertire.
no, non necessariamente previdibile. Teoicamente , avendo conoscenza illimitata, si', ma in pratica no. Non parlo della microfisica, eh.alessandro ha scritto:
due palline che in un sistema chiuso e senza attriti si scontrano con una determinat ainclinazione e forza, non potranno che rimbalzare in un determinato modo, prevedibile, spiegabile etc..
.
lasciando stare gli elettroni, perche' si entrerebbe in un campo troppo complicato, beh, la tua concezione non e' in accordo con la realta'. non conta cosa sia determinabile o meno.alessandro ha scritto:
la mia concezione e' un po' diversa, non siamo tutti zelanti esecutori di ordini.
e quindi, e in piu', esistono varianti indeterminate, stocastiche, non determinabili, ceh non disubbediscono alle leggi della fisica ma non sono determinabili, ad esempio, non e' possibile determinare, nemmeno in teoria, la posizione degli elettroni, ma solo la probabilita' ceh si trovino in una determinata posizione.
In un sistema anche fatto di variabili tutte dipendenti, basta che una scimmia del madagascar si gratti chiappe per fare in modo che una persona nasca o non nasca. Io lo chamo caso. Ma non e' che le scimmie non si grattino.
probabilmente ilmondo va cosi', ma sarebbe potuto andare anche in un altro modo.
Ma no: al massimo "una concezione scientificamente falsa" per Simon de Laplace!Nickognito ha scritto:lasciando stare gli elettroni, perche' si entrerebbe in un campo troppo complicato, beh, la tua concezione non e' in accordo con la realta'. non conta cosa sia determinabile o meno.alessandro ha scritto:
la mia concezione e' un po' diversa, non siamo tutti zelanti esecutori di ordini.
e quindi, e in piu', esistono varianti indeterminate, stocastiche, non determinabili, ceh non disubbediscono alle leggi della fisica ma non sono determinabili, ad esempio, non e' possibile determinare, nemmeno in teoria, la posizione degli elettroni, ma solo la probabilita' ceh si trovino in una determinata posizione.
In un sistema anche fatto di variabili tutte dipendenti, basta che una scimmia del madagascar si gratti chiappe per fare in modo che una persona nasca o non nasca. Io lo chamo caso. Ma non e' che le scimmie non si grattino.
probabilmente ilmondo va cosi', ma sarebbe potuto andare anche in un altro modo.
bene, uan scimmia si gratta le chiappe e tu non nasci. Possibile. La tua conclusione e' : non mi paice che sia possibile, quindi la mia concezione e' diversa. Sento che il mondo potebbe andare in altri modi, quindi puo'. E' la stessa cosa che dire : sento che esistono gli unicorni, e quindi...
E' un dato di fatto che non sia cosi'. Se accade un incidente aereo e tu ci sei sopra e cadi e muori, non e' un caso, e' una concatenazione di caus. Tu che devi andare a trovare Laver per palrare del tuo libro, il pilota che non e' sufficientemente preparato, un pezzo di seconda mano montato sull' aereo, l' accumulo di ghiaccio sulle ali, un ritardo nell' azionare l' antigelo, e cosi' via. Magari invece ti salvi, perche' il pilota si e' preparato meglio. Non e' un caso. Se fosse un caso, potremmo dire al pilota ' non importa se sai pilotare, le cose accadono a caso. Invece non e' un caso, e se il pilota e' incapace, puo' uccidere persone. Ogni cosa ha una causa, anche ogni perturbazione interiore ha una causa , direbbe Sarina. La tua cocnezione e' scientificamente falsa.
Che per me non è nemmeno certo che sia propriamente una disciplina scientifica: è più una pratica che tiene conto (quando va bene) delle leggi della biochimica.Nickognito ha scritto:avevo appositamente detto di evitare la quantistica. Oltre alla quantistica, altri brillanti argomenti dibattuti nel link di cui sopra.
Sono consapevole che non e' corretto, filosoficamente, dire che la visione scientifica del mondo e' determinista. tanto piu' nel 2012
Ma Bw forse dimentica che per me la scienza non e' la fisica, e' la medicina
d'accordoNickognito ha scritto:visione di un mondo banalmente deterministico rotto dal libero arbitrio umano dove invece le cose accadono a caso o per scelta, non mi pare adeguata, e nemmeno scientifica.
Mi fa piacere. Allora non capisco perché escludere in maniera brutale, categorica e inappellabile l'"altro".BackhandWinner ha scritto:Io pure, alessandro, credo, pure. Su questo siamo totalmente d'accordo, direi.
Pensa che, oltre ai misteri orfici, io voglio anche, nei limiti delle Leggi della Polis, il dionisiaco (o almeno: volevo, forse c'è un'età giusta per ogni cosa ).
(anche se forse, pensare al dionisiaco come in qualche modo limitato e circoscritto significa snaturarlo in modo irrimediabile)
no. sono per un mondo complessoalessandro ha scritto:tu (nick) sei per un mondo deterministico, e basta.
che decisioni importanti puoi prendere senza libero arbitrio ?Nickognito ha scritto:anche per me le decisioni sono importanti, chi lo nega.
Prendere decisioni per me significa riflettere su quale e' la cosa giusta da fare e quindi farla.alessandro ha scritto:che decisioni importanti puoi prendere senza libero arbitrio ?Nickognito ha scritto:anche per me le decisioni sono importanti, chi lo nega.
Assoluto desiderio di incontrarla, a sto puntoNickognito ha scritto:sto con una ragazza che si rovina le ossa sbatacchiandosi ai concerti metallari.
c.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
sei sempre il benvenuto. Ah, il suo hobby e' seguire i serial killer, da buon criminologo dovresti apprezzare.Johnny Rex ha scritto:Assoluto desiderio di incontrarla, a sto puntoNickognito ha scritto:sto con una ragazza che si rovina le ossa sbatacchiandosi ai concerti metallari.
c.
Fine OT
F.F.
Chissà, forse sarà il mio corpo a richiederla "Hic est locus ubi mors gaudet sucurrere vitae"Johnny Rex ha scritto: che la Morte mi trovi Vivo, e non già Morto.
tuborovescio ha scritto:
Uno dei suoi temi preferiti, noi nasciamo morti ed è quindi la morte che muore La morte è questo morir per sempre e non l'anticamera della morte
dunqueChissà, forse sarà il mio corpo a richiederla "Hic est locus ubi mors gaudet sucurrere vitae"Johnny Rex ha scritto: che la Morte mi trovi Vivo, e non già Morto.
Inutile che ci provi, chiaky. Ti sei messo contro il pensiero dominante. Non potrai MAI recuperare.chiaky ha scritto:Caspita, complimenti ragazzi.
Questo topic è su livelli notevoli. Sui forum calcistici di norma trovo solo caproni e qui invece si parla di Keplero.
Un altro pò e si intavola una discussione sull' Harmonices Mundi e sul principio della musica delle sfere.
Stica...l'ho sempre detto io che il tennis è per menti eccelse.
"Il pensiero dominante"Woodruff ha scritto:Inutile che ci provi, chiaky. Ti sei messo contro il pensiero dominante. Non potrai MAI recuperare.chiaky ha scritto:Caspita, complimenti ragazzi.
Questo topic è su livelli notevoli. Sui forum calcistici di norma trovo solo caproni e qui invece si parla di Keplero.
Un altro pò e si intavola una discussione sull' Harmonices Mundi e sul principio della musica delle sfere.
Stica...l'ho sempre detto io che il tennis è per menti eccelse.
Perchè non scrivi mai la tua, Vudruf?Woodruff ha scritto: Inutile che ci provi, chiaky. Ti sei messo contro il pensiero dominante. Non potrai MAI recuperare.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Forse perchè rischia di incontrare una impossibilità di dialogo con gente che appena vede uno che non condivide lo mette subito in "ignore"?PINDARO ha scritto:Perchè non scrivi mai la tua, Vudruf?Woodruff ha scritto: Inutile che ci provi, chiaky. Ti sei messo contro il pensiero dominante. Non potrai MAI recuperare.
Invece di continuare con faccine a destra e a destra?
chiaky ha scritto:Visto che siamo in tema di poesia,e anche di religione, vi propongo una poesia splendida di S. Agostino.
Io non sono credente e quindi non condivido il succo del discorso del Santo, ma la poesia è indubbiamente bellissima.
LA MORTE NON È NIENTE
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.