Don't cry for me Argentina

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Ultima modifica di BackhandWinner il sab apr 14, 2012 12:57 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Al di là della notizia e dell'argomento (atroce) in particolare, mi piace l'idea di un topic dedicato a questo (che fu un) pezzo d'Italia oltreoceano, nell'altro emisfero:

La distanza è atlantica
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà.
ahi, quanto mar


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bogix
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da bogix »

Per chi non l'avesse visto, consiglio il film "la historia oficial", vincitore alcuni anni fa del premio oscar.
Penso sia stato doppiato anche in italiano ma non so con che titolo preciso.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Nickognito »

brutto momento
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:brutto momento
più che altro sono nella ca.cca fino al collo
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Nickognito »

mi dispiace tantissimo

per sdramatizzare, mi ricordo di una pioggia torrenziale (beh, fortunatamente non cosi' torrenziale) presa da me e balbysauro a Cordoba. In due minuti io ero inzuppato completamente, lui aveva i jeans piu' o meno asciutti, per una sorta di miracolo :D
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:mi dispiace tantissimo

per sdramatizzare, mi ricordo di una pioggia torrenziale (beh, fortunatamente non cosi' torrenziale) presa da me e balbysauro a Cordoba. In due minuti io ero inzuppato completamente, lui aveva i jeans piu' o meno asciutti, per una sorta di miracolo :D
ma la pioggia è il meno eh, il governo ha praticamente bloccato i conti per le spese all'estero, bloccato le importazioni, rispetto al real la svalutazione della moneta è arrivata a 1:5, il pesos non vale più nulla al momento, povertà di nuovo in arrivo, i media vengono zittiti, la presidenta stà dando i numeri.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Paolo79 »

No le importazioni non sono bloccate, il loro problema è la continua svalutazione del peso e l'inflazione reale che è il triplo di quella ufficiale...però la vendemmia sta andando bene dai, ci si può consolare col Malbec :)
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

ciccio ha scritto:
Nickognito ha scritto:mi dispiace tantissimo

per sdramatizzare, mi ricordo di una pioggia torrenziale (beh, fortunatamente non cosi' torrenziale) presa da me e balbysauro a Cordoba. In due minuti io ero inzuppato completamente, lui aveva i jeans piu' o meno asciutti, per una sorta di miracolo :D
ma la pioggia è il meno eh, il governo ha praticamente bloccato i conti per le spese all'estero, bloccato le importazioni, rispetto al real la svalutazione della moneta è arrivata a 1:5, il pesos non vale più nulla al momento, povertà di nuovo in arrivo, i media vengono zittiti, la presidenta stà dando i numeri.
Sì, salvo che, più che dare i numeri (a parte quelli falsi sul'inflazione), io direi che ora raccoglie quello che prima ha seminato. E quello che ha seminato deriva da quello che è, una tipica rappresentante della solita spazzatura peronista (nel resto del mondo: populista) che devasta da decenni il Sud America.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... id=ABbf90r

Il famoso modello argentino.

Vedi alla voce: ecco cosa succederebbe all'italietta se, preda definitiva dei più merdosi populisti, uscisse dall'euro.
Ultima modifica di BackhandWinner il ven gen 24, 2014 11:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:mi dispiace tantissimo

per sdramatizzare, mi ricordo di una pioggia torrenziale (beh, fortunatamente non cosi' torrenziale) presa da me e balbysauro a Cordoba. In due minuti io ero inzuppato completamente, lui aveva i jeans piu' o meno asciutti, per una sorta di miracolo :D

:D
dividevo le acque, anche quelle non ancora precipitate
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Nickognito »

basta BW basta! sfrutti sempre questo disgraziato amabile paese come modello negativo per affermare le tue teorie, lasciaci nella nostra sofferenza :)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:basta BW basta! sfrutti sempre questo disgraziato amabile paese come modello negativo per affermare le tue teorie, lasciaci nella nostra sofferenza :)
No maddai, cosa devo 'affermare'?
Sicuramente è anche un caso di studio: ma soprattutto e più che altro di tipo politico. La follia del populismo che dilaga in assenza (più o meno) di una società civile degna del nome.
Di massimo interesse in termini di sociologia e antropologia politica, direi: l'economia qui viene dopo, dal punto di vista logico della spiegazione dei fenomeni sociali. Semmai per la 'scienza economica' un punto a favore delle teorie istituzionaliste. Il paese che fu ricco e resta pieno di risorse naturali e, in parte, umane, e che finisce così...

Comunque ho anche un legame personale con l'Argentina: amici e parenti. Oltre al legame implicito, molto di sfondo, ma presente, in quanto italiano
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

BackhandWinner ha scritto:Semmai per la 'scienza economica' un punto a favore delle teorie istituzionaliste. Il paese che fu ricco e resta pieno di risorse naturali e, in parte, umane, e che finisce così...
Back
l'argentino è sempre il più furbo, non per niente è il paese di immigrati italiani,
se la canta e se la gode perché non paga le tasse dovute, visto che gli è permesso farlo perché chi stá in alto ha da pensare ai fatti suoi che risultato vuoi arrivi ?
La storia dell'Argentina è cosí da sempre, alti e bassi a seconda di quando finiscono nella XXXX per la loro mentalità e quando costretti dagli eventi devono tirare la cinghia e darsi da fare.
Non è problema di leggi economiche, populismo o quant'altro che è solo il risultato di una degenerazione progressiva a monte che sfocia lí, ma di mentalità generale che non cambierá mai.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Paolo79 »

ciccio ha scritto:l'argentino è sempre il più furbo, non per niente è il paese di immigrati italiani,
se la canta e se la gode perché non paga le tasse dovute, visto che gli è permesso farlo perché chi stá in alto ha da pensare ai fatti suoi che risultato vuoi arrivi ?
Gli argentini sono italiani che parlano spagnolo, ti saresti aspettato qualcosa di diverso? :)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

http://phastidio.net/2014/07/02/argenti ... -avvoltoi/

Quella argentina è una vera e propria horror story economica e di cocciuta negazione della realtà da parte dei suoi eletti ma anche degli elettori, di quelle che andrebbero insegnate nelle scuole quale paradigma di autoinganno destinato a finire in lacrime. E’ la retorica del primato della politica sull’economia, che in astratto sarebbe pure un principio a cui tendere, ma che in molti casi viene declinato in una dimensione onirica sin quando non accade il trauma epocale. L’Argentina, sotto la guida di Cristina Fernandez de Kirchner, succeduta al suo defunto marito Nestor Kirchner, ha portato all’estremo il disprezzo della realtà, in un circolo vizioso che è ormai prossimo al capolinea.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da tennisfan82 »

L’Argentina è ufficialmente in default. Il Paese sudamericano rivive l’incubo di 13 anni fa. La scadenza per il pagamento dei titolari di bond che hanno aderito il concambio è superata e nessun accordo con i fondi speculativi è stato raggiunto. Daniel Pollack, il mediatore incaricato di facilitare un accordo tra gli hedge fund e Buenos Aires sul debito ha dichiarato che per l’Argentina il default è «un evento doloroso che farà male alla gente comune». L’accordo non si è trovato. Prima Standard & Poor’s aveva tagliato il rating di Buenos Aires a «selective default» da «CCC-». Un default selettivo, diverso da quello generale, che vuol dire che il Paese onora gli impegni su certi titoli ma non su tutti. Diversamente da quanto accaduto nel 2001, il default riguarda una somma relativamente bassa, 539 milioni di dollari, bloccati dalla giustizia americana su un conto della Banca centrale argentina alla Bank of New York, che dovevano servire a pagare gli interessi dei creditori che avevano accettato la ristrutturazione del debito argentino nel 2005 e nel 2010. Nel 2001 invece il governo argentino dichiarò un completo ed effettivo default perché non era più in grado di onorare titoli per 132 miliardi di dollari.
Il motivo
Il taglio del rating è dovuto al fatto che il 30 giugno l’Argentina non ha onorato il pagamento di 539 milioni di dollari di interessi su titoli emessi con scadenza 2033. «Se e quando l’Argentina dovesse pagare», S&P potrebbe rivedere il rating. In pratica, l’Argentina ha depositato su un banca Usa i 539 milioni di interessi (per i bond scadenza 2033) entro il termine di fine giugno ma un giudice di New York, Thomas Griesa, ha impedito all’istituto di versare i fondi ai creditori che hanno accettato la ristrutturazione del debito argentino fino a quando Buenos Aires non avrà versato la somma di 1,3 miliardi di dollari a due hedge fund che non hanno accettato l’accordo e pretendono il rimborso della somma intera.
Il ministro dell’Economia a New York
La presenza del ministro dell’Economia argentino, Axel Kicillof, a New York non è servita. «Default? I fondi ci sono», dice Kicillof, riferendosi ai fondi depositati presso le banche che sono stati bloccati dal giudice newyorkese Thomas Griesa. E sottolinea: «Questo non è un default perché default è non pagare. La vita andrà avanti anche senza un accordo sul debito». Intanto, la Borsa di Buenos Aires ha creduto in un possibile accordo ed è salita decisa. Balzo anche per i bond del Paese.
Le banche private
Intanto, un gruppo di banche private argentine hanno raggiunto un accordo con gli hedge fund per acquistare i tango bond in loro possesso rimasti fuori dagli swap al prezzo fissato dalla sentenza del giudice Thomas Griesa, circa 1,6 miliardi di dollari, secondo Ambito Financiero. «Il default sarà effimero» scrive il giornale sul web, secondo il quale l’accordo dovrebbe essere annunciato in una conferenza stampa a breve a New York, dopo il fallimento delle trattative fra il governo argentino e i hold out.

http://www.corriere.it/economia/14_lugl ... cc3b.shtml
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Signore e Signori, Il Male, quello vero:
http://www.linkiesta.it/blogs/argentina ... -argentina
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Solo tre giorni fa leggevo questo (e stavo per postarlo anche qui):
http://www.economist.com/news/americas/ ... se-oil-and

Oil and trouble
A prosecutor accuses the president of obstructing justice in the country’s biggest terror case

THE enemies of Argentina’s president, Cristina Fernández de Kirchner, have accused her of all sorts of transgressions during her seven years in power, from cronyism to pushing through unconstitutional laws. On January 14th a federal prosecutor leveled what may be the gravest accusation yet: that she obstructed justice in the investigation of the country’s deadliest terror attack.

In 1994, a van packed with explosives drove into AMIA, a Jewish community centre in Buenos Aires, and blew up, killing 86 people (including the terrorist) and injuring 300. No one has been tried for the massacre, but Argentine prosecutors, Jewish advocacy groups, the state of Israel and Interpol have all accused Iran of orchestrating the attack and Hizbullah, a Lebanon-based Islamist group, of executing it.

In 2013, Argentina announced that it would collaborate with Iran in a joint commission “to advance knowledge of the truth about the attack,” as Ms Fernández wrote on Twitter at the time. The country’s Jewish population, the world’s seventh largest, was puzzled and angry about the accord. Now the prosecutor, Alberto Nisman, alleges that the controversial deal was reached in back-channel negotiations that Ms Fernández initiated with Iran. He claims that she offered to cover up the involvement of any Iranian officials in exchange for increased trade. Argentina would export grain to Iran, while Iran would sell oil to Argentina to ease its severe energy deficit.

In the end, for reasons that are still unclear, the negotiations failed and the deal fell apart. But Mr Nisman has marshalled evidence of the talks in a 300-page document that he filed in a Buenos Aires court. “They decided, negotiated, and assured the impunity of the fugitive Iranians in the AMIA case with the aim of faking Iran’s innocence to serve geopolitical and commercial interests,” Mr Nisman declared. The allegations against Ms Fernández, her foreign minister, Héctor Timerman, and others are based on “irrefutable proof” from two years of investigations and myriad wiretaps, Mr Nisman claims.

This is the second time he has gone after a head of state for interfering with the investigation of the bombing. In 2009, his sleuthing led to the indictment of Carlos Menem, who was president at the time of the attack. He was accused of tampering with evidence that implicated a Syrian businessman. The case is still in progress. Mr Menem, if guilty, may have been protecting a friend. Ms Fernández’s motives—if she acted as the prosecutor alleges—appear to be more political and economic.

One of Ms Fernández’s top aides dismissed the allegations as “ridiculous”. Just what effect they will have on her and on the country’s politics more generally is hard to guess. Much depends on how effectively she refutes them. She cannot run in this year’s presidential elections, which take place in October.

Other prospective candidates are already seeking to exploit the controversy. Sergio Massa, a former ally, has called for the resignation of Mr Timerman (the son of a prominent—Jewish—opponent of Argentina’s military dictatorship), who has also denied the charges. But the main effect of the allegations may be to shake the confidence of an already cynical electorate in the integrity of the country’s governing institutions.
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

giusto ieri pensavo a puerto madero :o e ad un'amica che lavora lí che mi disse : qui non succede mai niente di grave, c'è molto controllo :-?
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da uglygeek »

La cosa che sgomenta e' che Nisman aveva detto che se moriva sarebbe stato un omicidio commissionato dalla Kirchner... e uno pensa che gia' dirlo in qualche modo metta al sicuro, o almeno, che bisognerebbe inventarsi un modo ben complicato per farlo fuori senza destare sospetti.
Ma evidentemente il potere di destare o non destare sospetti se ne fotte. Il potere se vuole uccide e basta. Che razza di democrazia e' quella?
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Rosewall »

mah
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Pindaro »

Rosewall ha scritto:mah
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:La cosa che sgomenta e' che Nisman aveva detto che se moriva sarebbe stato un omicidio commissionato dalla Kirchner... e uno pensa che gia' dirlo in qualche modo metta al sicuro, o almeno, che bisognerebbe inventarsi un modo ben complicato per farlo fuori senza destare sospetti.
Ma evidentemente il potere di destare o non destare sospetti se ne fotte. Il potere se vuole uccide e basta. Che razza di democrazia e' quella?
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:mah
elaborando? :)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

BackhandWinner ha scritto:
Rosewall ha scritto:mah
elaborando? :)
ahm,
il più grande mangia il più piccolo
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Rosewall »

BackhandWinner ha scritto:
Rosewall ha scritto:mah
elaborando? :)
è plausibile che la Criminale abbia ordinato l'omicidio del suo nemico mettendo in scena un sofisticatissimo finto-suicidio alla Van Dine (porta chiusa dall'interno, se è vero, nessun segno di lotta, pistola del morto) ma l'abbia fatto avendo tutti i riflettori addosso e proprio il giorno prima che la vittima doveva comparire al Congresso?
Ok, il potere arrogante, vedi Sindona che fece eliminare Ambrosoli quando non poteva che essere stato lui, ma perchè allora simulare un suicidio quando tutto il mondo sospetterà comunque di te?
Forse proprio contando sul "non penserete mica che sarei così stupida da..."?
Magari è andata così.

E' plausibile che alla vigilia di uno dei giorni più importanti della sua vita, il coronamento di anni e anni di lavoro, uno si suicidi così?
Ok, la mente umana è più intricata di qualunque possibile trama di potere, ma perchè non lasciare ad esempio scritto qualcosa?
Forse proprio contando sul fatto che il suo suicidio sarebbe stato preso per un omicidio dei suoi nemici?
Magari è andata così.

E' plausibile che qualcuno (la Criminale stessa, gli iraniani, oppure qualcuno che vuole arrecare un danno d'immagine proprio alla Criminale: servizi segreti deviati...Mossad?) abbia indotto al suicidio un uomo determinatissimo e dalla grande visibilità?
Ok, non sappiamo quanto terribile potesse essere la minaccia, ma Nisman non avrebbe potuto "arrendersi" rinunciando ad andare avanti?
Forse era ricattato?
Magari è andata così.

Tre versioni terribili e implausibili, ma una di queste si è verificata.
Quindi: mah.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

la pistola non era sua, ma di un suo collaboratore
non c'è polvere da sparo sulla mano, ma non ho capito perché non esclude il suicidio
hanno reso noto il dossier contro la criminale
aveva una scorta
puerto madero ha 1 telecamera sia interna che esterna ogni 10 mt e per andartene hai solo 4 ponti con telecamere che sicuramente ti hanno ripreso
mah !
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da Rosewall »

'spetta, versione numero quattro.


Nisman è ricattato per un indicibile segreto; oppure è minacciato, non lui, sua figlia.
Sa che in tutti i casi non gli lasceranno mai portare a termine la sua inchiesta. Ma non ha il coraggio di fermarsi: è l'opera della sua vita, la sua ossessione.
L'orgoglio lo spinge a continuare non meno di quanto la paura per la minaccia (o la vergogna per il ricatto) lo induca ad arrendersi.
Per tre volte, si decide ad archiviare il fascicolo, la terza ha già composto il numero di telefono del suo aguzzino. Per tre volte, cambia idea, la terza quando lo sguardo si posa per caso sul televisore acceso. La sua nemica sta tenendo un comizio trionfale, sta parlando del suo popolo e di quanto lo ama. Nisman stringe i pugni e prende altro tempo.
Finchè non si arriva all'ultima sera. Mancano undici ore alla scadenza dell'ultimatum.
L'indomani, quando si presenterà al Congresso, dovrà lasciare cadere ogni accusa, abbassare la testa, dichiarare di essersi sbagliato. La sua reputazione sarà distrutta, mentre la sua nemica terrà di nuovo un comizio trionfale, di nuovo parlando del suo popolo e di quanto lo ami.

Ed è allora che a Nisman viene l'intuizione.
Esiste un modo, ed un solo modo, per salvare sua figlia (o il segreto), senza sacrificare la propria reputazione, e neppure il suo prezioso lavoro.
Improvvisamente, gli appare lucidamente un futuro alternativo. In quel futuro, tutto il mondo parlerà della sua inchiesta, che a quel punto nessuno potrà più insabbiare; mentre la sua nemica sarà sospettata del più infamante dei crimini, per sempre, dal popolo ormai non più suo.
In quel futuro, Nisman non ci sarà.

Nisman mette in scena il proprio omicidio mascherato da suicidio: spedisce a otto amici diversi la foto dei documenti sulla scrivania (ha già depositato i file originali presso la Corte Suprema, ma è necessario diffondere il presagio di un pericolo incombente); congeda la colf, ma non prima di averle consegnato la solita lista della spesa, a testimonianza dell'assenza di propositi suicidi; carica la pistola.
Prima di premere il grilletto, si ricorda del suo fedele collaboratore e decide di scambiare la propria pistola con la calibro 22 che gli aveva prestato l'amico. Forse, vuole seminare un ultimo dettaglio che renda ancor più sospetto il suicidio. Forse, vuole suggerire al compagno un messaggio. Di certo, non gli sfugge che grazie al calibro ridotto potrebbe non restare alcuna traccia sulla mano, corroborando la tesi dell'omicidio.
Di certo, non si preoccupa dell'eventualità che qualche traccia resti.
Sa infatti che l'inchiesta sulla sua morte prima o poi sarà archiviata, ma sa pure che sarà il popolo a giudicare ed emettere il verdetto.
E quanto più le autorità parleranno di suicidio, tanto più il popolo sospetterà di lei.

Un minuto prima di sparare, nella sua mente mai così nitida, si fa strada un'idea che in qualunque altra circostanza non avrebbe mai potuto accarezzare.
Si convince di non aver raccolto prove talmente inconfutabili da garantire la condanna di personaggi così potenti.
La considerazione che il suo finto omicidio sia un gesto necessario perchè sia fatta giustizia, lo conforta. La considerazione che a fare giustizia non siano gli anni consacrati alla ricerca della verità ma le ultime due ore dedicate alla costruzione di una finzione, gli strappa un sorriso beffardo.
Per un istante viene perfino sfiorato dal tremendo pensiero che avrebbe compiuto il medesimo gesto se anche non fosse stato costretto da quelle orrende intimidazioni (come un martire).
Infine, Nisman ripensa nuovamente al futuro, che ormai non è più alternativo ma quasi reale.
Vede la sua nemica coprirsi di discredito, vede tanti manifesti in Plaza de Mayo con su scritto 'Yo soy Nisman'.
Lui non ci sarà, ma l'ha visto, e tanto gli basta.


È plausibile, a Buenos Aires.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:'spetta, versione numero quattro.


Nisman è ricattato per un indicibile segreto; oppure è minacciato, non lui, sua figlia.
Sa che in tutti i casi non gli lasceranno mai portare a termine la sua inchiesta. Ma non ha il coraggio di fermarsi: è l'opera della sua vita, la sua ossessione.
L'orgoglio lo spinge a continuare non meno di quanto la paura per la minaccia (o la vergogna per il ricatto) lo induca ad arrendersi.
Per tre volte, si decide ad archiviare il fascicolo, la terza ha già composto il numero di telefono del suo aguzzino. Per tre volte, cambia idea, la terza quando lo sguardo si posa per caso sul televisore acceso. La sua nemica sta tenendo un comizio trionfale, sta parlando del suo popolo e di quanto lo ama. Nisman stringe i pugni e prende altro tempo.
Finchè non si arriva all'ultima sera. Mancano undici ore alla scadenza dell'ultimatum.
L'indomani, quando si presenterà al Congresso, dovrà lasciare cadere ogni accusa, abbassare la testa, dichiarare di essersi sbagliato. La sua reputazione sarà distrutta, mentre la sua nemica terrà di nuovo un comizio trionfale, di nuovo parlando del suo popolo e di quanto lo ami.

Ed è allora che a Nisman viene l'intuizione.
Esiste un modo, ed un solo modo, per salvare sua figlia (o il segreto), senza sacrificare la propria reputazione, e neppure il suo prezioso lavoro.
Improvvisamente, gli appare lucidamente un futuro alternativo. In quel futuro, tutto il mondo parlerà della sua inchiesta, che a quel punto nessuno potrà più insabbiare; mentre la sua nemica sarà sospettata del più infamante dei crimini, per sempre, dal popolo ormai non più suo.
In quel futuro, Nisman non ci sarà.

Nisman mette in scena il proprio omicidio mascherato da suicidio: spedisce a otto amici diversi la foto dei documenti sulla scrivania (ha già depositato i file originali presso la Corte Suprema, ma è necessario diffondere il presagio di un pericolo incombente); congeda la colf, ma non prima di averle consegnato la solita lista della spesa, a testimonianza dell'assenza di propositi suicidi; carica la pistola.
Prima di premere il grilletto, si ricorda del suo fedele collaboratore e decide di scambiare la propria pistola con la calibro 22 che gli aveva prestato l'amico. Forse, vuole seminare un ultimo dettaglio che renda ancor più sospetto il suicidio. Forse, vuole suggerire al compagno un messaggio. Di certo, non gli sfugge che grazie al calibro ridotto potrebbe non restare alcuna traccia sulla mano, corroborando la tesi dell'omicidio.
Di certo, non si preoccupa dell'eventualità che qualche traccia resti.
Sa infatti che l'inchiesta sulla sua morte prima o poi sarà archiviata, ma sa pure che sarà il popolo a giudicare ed emettere il verdetto.
E quanto più le autorità parleranno di suicidio, tanto più il popolo sospetterà di lei.

Un minuto prima di sparare, nella sua mente mai così nitida, si fa strada un'idea che in qualunque altra circostanza non avrebbe mai potuto accarezzare.
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La considerazione che il suo finto omicidio sia un gesto necessario perchè sia fatta giustizia, lo conforta. La considerazione che a fare giustizia non siano gli anni consacrati alla ricerca della verità ma le ultime due ore dedicate alla costruzione di una finzione, gli strappa un sorriso beffardo.
Per un istante viene perfino sfiorato dal tremendo pensiero che avrebbe compiuto il medesimo gesto se anche non fosse stato costretto da quelle orrende intimidazioni (come un martire).
Infine, Nisman ripensa nuovamente al futuro, che ormai non è più alternativo ma quasi reale.
Vede la sua nemica coprirsi di discredito, vede tanti manifesti in Plaza de Mayo con su scritto 'Yo soy Nisman'.
Lui non ci sarà, ma l'ha visto, e tanto gli basta.


È plausibile, a Buenos Aires.
Bello. :)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da BackhandWinner »

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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

ora la criminale dice che non è stato suicidio ed è un piano per incolpare lei.
E' plausibile, anche perché da quanto pare le accuse alla criminale erano smontabili abbastanza facilmente in altro modo senza ammazzarlo.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da tennisfan82 »

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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da balbysauro »

stavolta se la vendono davvero la Patagonia
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

tennisfan82 ha scritto:Povera gente #1#

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... i/4600700/
aono stati anche sfigati, nell'anno piú difficile, un po' lo spartiacque se dovevano peggiorare o migliorare, e qualche difficile miglioramento c'era, la siccitá há stroncato l'agricoltura e la conseguente esportazione che é la maggior fonte di rendita del paese.
Macri
sicuramente non puó far peggio della Kirchner, ma non é santo nemmeno lui, appena eletto gli han trovato i soldi in nero nascosti negli USA :roll:
Di diverso dal passato é che non é una crisi finanziaria di Bueno Aires, ma una crisi generalizzata, il che preoccupa.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

balbysauro ha scritto:stavolta se la vendono davvero la Patagonia
hanno fatto la legge antiBenetton, uno straniero non puó comprare piú di 1.000 ettari di terra, altrimenti ne avrebbero comprata ancora.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da balbysauro »

ciccio ha scritto:
balbysauro ha scritto:stavolta se la vendono davvero la Patagonia
hanno fatto la legge antiBenetton, uno straniero non puó comprare piú di 1.000 ettari di terra, altrimenti ne avrebbero comprata ancora.
no no, io intendevo che la cedono come lo zar cedette l'Alaska
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Re: Don't cry for me Argentina

Messaggio da ciccio »

balbysauro ha scritto:
ciccio ha scritto:
balbysauro ha scritto:stavolta se la vendono davvero la Patagonia
hanno fatto la legge antiBenetton, uno straniero non puó comprare piú di 1.000 ettari di terra, altrimenti ne avrebbero comprata ancora.
no no, io intendevo che la cedono come lo zar cedette l'Alaska
Ah ! :D
Non é improbabile, a parte alcune zone turistiche non é che ci tengano molto.
Magari solo il pezzo verso sud potrebbe essere una buona Idea.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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