Non consegnerò il Paese alla sinistra

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
Pindaro
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Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Pindaro »

Presidente Berlusconi, partiamo dagli inizi. La discesa in campo. Come avvenne?

«Scendemmo in campo con Forza Italia e, in due mesi, con degli alleati, la Lega al Nord e Alleanza nazionale al Sud, avemmo la responsabilità di governare il Paese. Governammo per nove mesi, poi si scatenò la magistratura, mi mandarono un avviso di garanzia proprio in un momento di visibilità mondiale. Ero a presiedere a Napoli un vertice internazionale promosso dalle Nazioni Unite sulla criminalità internazionale. L’avviso di garanzia mi venne trasmesso tramite il Corriere della Sera, pur essendo invece una cosa che doveva essere assolutamente riservata. Piombò come un colpo di clava su di noi e Scalfaro chiamò Bossi e gli disse: “Il tuo compagno di cordata è caduto nel burrone. Se non ti liberi da lui finirai nel burrone anche tu”. Bossi gli credette, la maggioranza venne meno, noi ci dimettemmo. Lì Casini e Fini, che sono dei professionisti della politica e non guardavano al bene dell’Italia ma solo a se stessi, decisero di non dare vita a un governo di transizione. E quindi andammo alle elezioni ancora divisi da Bossi». E alle urne vinse il centrosinistra... Consegnammo per cinque anni il Paese alla sinistra. Ci fu Prodi, Amato, ci furono quattro governi diversi in cinque anni che cancellarono anche quello che avevamo fatto di buono in nove mesi. Poi noi vincemmo le Regionali costringendo D’Alema alle dimissioni e nel 2001 ottenemmo un grande risultato che ci permise di governare dal 2001 al 2006».

Cosa successe in quella strana notte dello spoglio elettorale del 2006? Ce lo racconta?


"Facemmo una grande campagna elettorale e stavamo vincendo, venne da me il ministro dell’Interno Pisanu a mezzanotte dicendo: “Abbiamo vinto per 300mila voti”. Poi si fermarono le comunicazioni da alcune regioni, Campania e Calabria, e la sinistra prevalse per 24mila voti. Trasformarono in voti per loro tutte le schede bianche. Vinsero, ma con una coalizione composita, e durarono meno di due anni per cui noi nel 2008 andammo alle elezioni e vincemmo alla grande, e abbiamo governato fino al 14 novembre dell’anno passato».

In totale quasi dieci anni a Palazzo Chigi.

«E in questi quasi dieci anni di governo io ho l’orgoglio di dire che abbiamo fatto tante cose giuste pur con i limiti che dà a un governo questa Costituzione. Abbiamo fatto circa quaranta riforme. Impostato dall’Alta velocità a tantissime opere pubbliche. Avevamo dato l’avvio ai lavori per il ponte sullo Stretto, ma la sinistra, con Di Pietro ministro, ha cancellato il nostro lavoro di cinque anni in cinque minuti, dicendo che non era un’opera prioritaria e lo fece perché è un’opera targata Silvio Berlusconi».


I cantieri e le grandi opere. Poi?


«Grazie alle nostre riforme i ragazzi hanno un anno di libertà, prima c’era la leva obbligatoria. Non si fuma più nei locali pubblici, mezzo milione d’italiani ha smesso di fumare e sono calati i casi di cancro ai polmoni. Poi la riforma dell’università e della scuola. Una lotta alla criminalità mai messa in campo: inventammo il poliziotto, il carabiniere di quartiere usando i soldati, che stavano inattivi nelle caserme, nei quartieri periferici delle grandi città. La patente a punti ha portato nell’anno successivo a 91.700 incidenti in meno».

E uscendo dai confini nazionali, cosa vede?


«In politica estera abbiamo fatto miracoli: l’Italia non contava niente, era in ginocchio in Europa di fronte alla Germania e alla Francia. Io in ginocchio non mi sono mai messo di fronte ai leader di questi due Paesi. Molte volte ho usato il diritto di veto in Europa. Abbiamo rafforzato l’amicizia con moltissimi Paesi, con i Paesi africani del Mediterraneo, Egitto, Tunisia, Libia, Libano, e questo ha fatto un grande bene alle nostre imprese che sono praticamente raddoppiate come presenza durante il nostro governo».

Come ha fatto?


«Già nel ’94, nei vari Paesi, chiedevo agli ambasciatori: quante sono le esportazioni italiane qui? Zero. Quante imprese ci sono qui? Zero. Quante sono le imprese di qui che hanno aperto sedi in Italia? Zero. Convocai tutti gli ambasciatori in Italia e dissi: «Voi siete la mano operativa nei vari Paesi dell’industria italiana; da questo momento basta andare ai cocktail con i vostri colleghi, siete coloro che devono aiutare le imprese italiane a diffondere i loro prodotti, cercare dei soci per le imprese italiane, cercare investitori per farli venire in Italia, cercare cittadini che vengano a fare i turisti in Italia. E oggi posso dire che gli ambasciatori, i consoli italiani fanno questo ed è stato un cambiamento epocale».

Lei è stato accusato in politica estera di praticare la politica del ’cucù’.


«Ho fatto non la politica del “cucù”, o delle pacche sulle spalle, come mi hanno accusato di fare, ma ho stabilito con i miei colleghi un’amicizia non solo cordiale ma affettuosa. Per cui è facilissimo trattare le cose direttamente al telefono».

Ma la storia del cucù di Trieste alla Merkel da dove nasce?

«La Merkel aveva avuto il “cucù” da Vladimir Putin, che me l’aveva raccontato, e io quindi l’ho bissato per la facilità di rapporto che avevo con la Merkel che, oltre tutto, è una mia compagna di partito».

Da dove nascono invece gli attriti con Sarkozy? «Avevamo un rapporto molto buono ma a un certo momento ce l’aveva con me dopo la nomina di Draghi alla Bce. Io avevo ottenuto il suo voto su Draghi, dopo tutti gli altri colleghi europei, perché pretendeva una continuazione del suo presidente francese, ma gli facemmo capire tutti che non era il caso. Lui chiese giustamente che il nostro Bini Smaghi si dimettesse per consentire l’elezione di un francese. Io garantii. Ma Bini Smaghi oppose una resistenza forsennata. Resistette, resistette, resistette e alla fine si dimise in tempo perché io potessi mantenere la promessa. Ma Sarkozy si rivolgeva a me come se io non avessi mantenuto la parola. Addirittura una volta ci incontrammo fuori dal Consiglio europeo, gli tesi la mano e lui la scartò. Una persona in cui l’arroganza vince sull’intelligenza. E i francesi l’hanno capito».

Uno dei grandi temi di oggi è l’Europa, e la crisi dell’euro. Da dove nasce?

«Facendo l’Europa, i Paesi sovrani hanno ceduto all’Europa un loro fondamentale diritto, il diritto a stampare moneta, l’abbiamo dato alla Banca centrale europea e i Paesi che hanno ereditato dal passato dei debiti importanti, incutono timore negli investitori perché il fatto di non stampare moneta ha esposto e espone il debito sovrano alla possibilità di un default, alla possibilità di un fallimento».

E il debito italiano è altissimo...

«Noi abbiamo il 120% del debito rispetto al Pil, il Giappone ha il 238%, ma riesce a collocare i titoli del debito pubblico all’1%, come mai? Perché chi investe è sicuro che al momento del rimborso avrà i suoi soldi perché la banca giapponese può stampare nuova moneta. Svaluta la moneta nel suo complesso, ma la svalutazione è di cifre piccolissime. Chi può stampare moneta non crea ipotesi di rischio, paura, timore negli investitori».

Ma il ruolo di Berlino è decisivo in questo senso.

«La Germania, invece, per il timore dell’inflazione che le deriva dalla Repubblica di Weimar, non consente che la Bce si assuma il rischio dei debiti pubblici dei Paesi e che batta euro in più. E questo è un mattone che pesa sullo sviluppo europeo in una maniera tragica».

Chi può far diminuire lo spread?


«L’Europa. Ed è nato un nuovo ente europeo: l’Esm, cioè il fondo d’aiuto per contrastare lo spread. Ma ha delle regole che difficilmente lo faranno funzionare, perché bisogna avere la maggioranza dell’80% degli Stati. Se Germania, Finlandia, Polonia non sono d’accordo, non si fa nulla. Quindi è più che altro un qualcosa fatto intravedere ma sulla cui reale capacità e possibilità di funzionare esistono dei dubbi grandissimi».

Ci sarà pure un aspetto positivo.

«L’unica cosa positiva è che Draghi ha detto che stamperà moneta per acquistare titoli del debito pubblico quando questi non trovassero investitori privati. Lo spread da 535 è calato a 335, ma è una cosa provvisoria. Non si sa se l’Esm potrà funzionare e chi ne usufruirà dovrà sottostare alle indicazioni per la riduzione del proprio debito pubblico».

Come le norme sul Fiscal compact?

«Il Fiscal Compat impone ai Paesi che hanno più del 60% del debito pubblico di ridurre del 5% all’anno il debito stesso. L’Italia dovrebbe ridurre il suo debito di 40-50 miliardi ogni anno, cosa assolutamente impossibile. Anzi, sarebbe possibile se l’economia fosse in crescita, ma se si aumentano pressione fiscale e tasse non si sostiene la crescita e si va verso una recessione indefinita». Invece come dev’essere l’Europa? «Solidale, deve sostenere i Paesi debitori senza imporre delle regole che, anziché favorire la crescita, favoriscono la recessione e quindi l’aumento dei debiti».

Lei è sempre stato contrario al Fiscal compact...


«Quando c’è stato da votare io ho messo il veto dell’Italia e si è interrotta per due ore la riunione. E l’ho detto a Juncker: «L’Italia non può accettare questa riduzione forzata del debito applicando regole che vengono imposte dalla Germania come Stato egemone». Perché il Pil misurato è solo il Pil emerso, ma l’Italia ha purtroppo un sommerso, soprattutto al Centro e al Sud, che si avvicina all’80%. Si sarebbe dovuto calcolare il nostro Pil globale. E la nostra economia non può essere considerata solo per il debito, ma anche per il risparmio privato, delle famiglie e delle aziende».

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, non è così?

«Le famiglie italiane sono risparmiatrici, l’82% ha una casa di proprietà. Noi abbiamo 2mila miliardi di debito, ma il nostro attivo è fatto di quasi 9mila miliardi. Fatto di depositi in banca, investimenti in azioni, capitali delle nostre imprese, risparmi dei nostri cittadini, proprietà immobiliari. Noi, sommando il Pil emerso e sommerso e guardando per il debito e attivo, siamo la seconda nazione dall’economia più solida in Europa subito dopo la Germania. E non a caso il tenore di vita delle famiglie italiane è considerato il primo in Europa».

Quindi cosa prevedeva l’accordo raggiunto sul Fiscal compact?

«Abbiamo trovato con Juncker una formula che è stata aggiunta al testo che diceva: si devono guardare le particolarità di ogni singolo Paese facendo riferimento al Pil emerso al debito pubblico sommato alle attività del Paese. Lì si è creato il contrasto con Germania e Francia, succube di Berlino».

Qual è il primo punto di programma per un suo futuro governo?

«Come abbiamo abrogato l’Ici così abrogheremo subito l’Imu, perché la casa è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di fondare la propria sicurezza del futuro. E invece voi sapete che la sinistra come primo punto del suo programma ha l’imposta patrimoniale anche sui piccoli appartamenti».

Perché si è dimesso?

«Perché in quel momento esisteva una pressione terribile contro di noi che dava tutte le colpe dell’alto spread al mio governo. Restare al governo sarebbe stato fonte di nuove speculazioni e non avremmo potuto resistere con la maggioranza che c’era rimasta. Abbiamo avuto il tradimento da gente che era stata eletta con il simbolo del Pdl e con sotto “Berlusconi presidente”. Si sono portati di là 36 parlamentari. E alla fine abbiamo avuto il tradimento di altri cinque personaggi per ciascuno dei quali io avrei messo la mano sul fuoco. C’era rimasta una manciata di voti di preferenza, ma continuava l’azione dell’opposizione nei confronti di nostri. Allora ho preferito fare un atto di responsabilità».

Ma lei è sempre stato dipinto come un dittatore...

«La sinistra mi aveva illustrato come il fondatore di un regime, come un dittatore, come un despota: ho dato atto, prova di non essere questo, e con senso dello Stato e senso di responsabilità mi sono opportunamente tirato indietro».

E perché ha scelto di restare in silenzio?

"Da allora non ho fatto più un’intervista né alla televisione né ai giornali. Ma voi avete visto tante frasi di Berlusconi sui giornali: nessuna è mia. I giornali hanno preso l’abitudine di titolare anche mettendo tra virgolette delle frasi attribuite a me che io non ho mai detto né tanto meno pensato. Purtroppo non ci si può salvare da questo. I primi due mesi ho fatto 22 agenzie di smentita. Totalmente inutili. Poi ho smesso e sono stato zitto. Vi chiederete perché sono qui oggi».

Siamo curiosi...

«Non sono andato nemmeno ad Atreju. Per cui oggi è la prima volta. Ho pensato che qui avrei incontrato tante persone che la pensano come me e che sono fedeli alla nostra idea di democrazia e libertà dalla fondazione del Giornale. E siccome il Giornale è stata la principale e forse l’unica bandiera di libertà che è sventolata in Italia dal ’92-’93 e anche prima con Indro, ho pensato che se ancora ci sono degli abbonati al Giornale che hanno ritenuto di riunirsi tutti insieme per venire qui anche per sentire questa conversazione, per incontrare Silvio Berlusconi, io dovevo a loro, e quindi a voi un ringraziamento per questo vostro gesto di vicinanza e di fedeltà ed è per questo che sono ultrafelice di essere oggi qui con voi».

Per non inventare virgolettati ci dica cosa pensa di Angelino Alfano.

«È una persona speciale. Di tutti i politici in campo è il migliore. È una persona di grande e profonda intelligenza, di grandissima lealtà, di grandissimo amore per l’Italia. Io gli voglio bene come a un figlio, sono sicuro di essere ricambiato di un amore filiale verso colui che lui considera il suo padre nel servizio ai cittadini. È 35 anni più giovane di me e ha portato e porterà un’ondata di freschezza, di gioventù, di novità, nella vita politica italiana».

Anche a sinistra con Renzi si vede una novità..

«Si è verificato un fatto positivo con Renzi. Ha cominciato un giro d’Italia con degli interventi che sotto la sigla del Partito democratico portano avanti esattamente le nostre idee. Questo ci fa piacere, perché se accadesse un miracolo e cioè che Renzi vincesse le primarie e fosse lui il leader del Pd si verificherebbe in Italia questo miracolo: che finalmente il Partito comunista italiano che ha tante volte cambiato nome ma non ha mai cambiato modo e concezione diventerebbe un partito socialdemocratico. Quindi tanti auguri a Matteo Renzi».

Quale sarà il suo ruolo?

«Beh, io ho nominato un successore, l’ho presentato come segretario del partito. Alfano è stato nominato all’unanimità perché ha la stima di tutti». Poi cos’è successo? «È successo che le cose in Italia si sono complicate. È nato il governo Monti. Noi abbiamo dato il nostro voto e la nostra fiducia perché riteniamo che il governo oggi abbia il consenso dell’opinione pubblica internazionale. Monti certamente ha questo grande merito, dopo che invece il precedente governo e in particolare la mia figura è stata insidiata dal comportamento della Merkel e di Sarkozy».

Ora a Parigi c’è Hollande...

«Purtroppo la Francia è caduta nelle mani della sinistra e Hollande sta cercando di mantenere la promessa elettorale per cui chi guadagna più di un milione verrà tassato del 75 per cento. Morale, moltissimi francesi stanno cercando di cambiare residenza andando in Svizzera, in Belgio, in Canada, nei Paesi francofoni».

Il panorama politico attuale è confuso. È spuntato anche Grillo...


«È uno straordinario attore comico. È sempre stato bravissimo. Io l’ho avuto in televisione. Lo conosco e ho grande stima per l’attore comico Grillo. E cosa sta facendo adesso? Sta facendo esattamente lo stesso mestiere che faceva prima. Ha qualcuno che gli scrive il copione e lui recita con un’adesione totale al copione in tutte le città d’Italia. Io ho visto tre interventi di Grillo, a Gorizia, a Verona, a Palermo. Assoluta identità di tutti gli argomenti. Non solo. Identità delle battute; quelle che sembrano battute inventate, le stesse. Ha detto a Gorizia e a Palermo: “Guarda, non abbiamo più nemmeno gli occhi per piangere, guarda che scarpe hai tu, non c’hai nemmeno le stringhe». E poi su Monti che dice: “Vedo una luce in fondo al tunnel”, lui: “No presidente, non è una luce, è un rapido che viene avanti e ci sta investendo”».

Nei sondaggi il gradimento di Grillo è alto. Come mai?

«Io spero che gli italiani che dicono di votare Grillo, che nei sondaggi sono arrivati al 12%, capiscano chi è Grillo. Un attore comico da applausi. Che vedano come non ci si improvvisa capaci di gestire una città, una Provincia, una Regione, un Paese. Guardate cosa succede a Parma, un disastro».

Ma la gente forse vuole una politica diversa...


«Capisco le ragioni di chi vuole una politica che non sia portata avanti da professionisti della politica che non pensano al bene comune ma solo alla loro carriera politica, alla loro ambizione politica. E che quindi vogliono giustamente facce nuove. Ma non quelle facce lì, con quei propositi scritti sulla sabbia come quelli di Grillo».

Quindi cosa propone?


«Noi dobbiamo cominciare da adesso a raccontare agli italiani come si deve votare. Perché se gli italiani vanno verso un voto così frazionato, avremo un governo che non potrà fare nulla. Perché la nostra Costituzione dà potere al Parlamento, al capo dello Stato, alla Corte Costituzionale; non al governo. Il presidente del Consiglio non può cambiare un ministro. Per far dimettere quel ministro deve dimettere tutto il governo. E poi c’è il problema della Corte Costituzionale che non intralcia l’attività legislativa».

Come mai?

«Perché la Corte Costituzionale è formata oggi da 11 membri di sinistra e da 4 del centrodestra. Tre successivi presidenti della Repubblica della sinistra anziché usare la loro prerogativa di nominare cinque membri per equilibrare, come dice lo spirito delle Costituzione, hanno messo lì cinque uomini appartamenti all’area della sinistra. Quindi la Corte Costituzionale oggi non è un’istituzione di garanzia tra le parti, ma è un organismo politico della sinistra che abroga tutte le leggi che non piacciono alla sinistra».

Faccia qualche esempio.
«Per esempio una legge che anche parte della sinistra aveva votato, quella che dice che un cittadino italiano sottoposto a processo e assolto in primo grado non possa essere più richiamato nel girone infernale delle Corti d’Appello e in Cassazione perché con questo gli si rovina la vita per anni. Gli si rovina la vita familiare, gli affetti, la vita sociale, economica, è una persona che non è più uguale alla persona di prima. È una cosa logicissima e civile come succede in tutte le grandi democrazie a partire dagli Stati Uniti d’America. Ma questa Corte Costituzionale ha abrogato anche una legge così giusta e così civile».

La sua proposta quale sarebbe?

«Bisogna cambiare la Costituzione. Per cambiare la Costituzione bisogna avere una maggioranza, ma non una maggioranza composita, bisogna avere la maggioranza di un singolo partito. La Costituzione deve essere cambiata, perché il primo ministro, come i suoi colleghi dei Paesi occidentali, abbia la possibilità di nominare e revocare i ministri, perché possa a suo giudizio usare il decreto legge immediatamente efficace giudicando lui sulla necessità e l’urgenza di un determinato provvedimento. E i disegni di legge vanno esaminati da un solo ramo del Parlamento in un termine massimo di 90 giorni».

Sul presidente della Repubblica qual è la sua proposta?

«L’elezione non va lasciata ai segretari dei partiti, ma il capo dello Stato dev’essere eletto direttamente dai cittadini».

Cosa sarà del suo futuro politico, ritorna in campo?

«Io non sono mai uscito dal campo, in questi mesi ho sempre lavorato dalle 7 di mattina alle 2 di notte nella politica e nella mia formazione politica. Il mio futuro dipende dalla legge elettorale. Se sarà proporzionale io potrò avere un certo ruolo, se la legge elettorale sarà qualcos’altro ancora, con sistemi che mi paiono molto democratici e produttivi perché danno la possibilità di governare, allora potrò decidere quale dovrà essere il ruolo di Silvio Berlusconi che si sente ancora caricato della responsabilità di non consegnare la sua Patria, il suo Paese che ama, alla sinistra».




Non c'è bisogno di sottolineare le stronzate di questo mitomane. Quella dell'Imu su tutti.
La cosa che mi fa ridere, ridere davvero, è che rivincerà.
E pure qui in questo forum ci saranno i soliti idioti che lo (ri)voteranno.
Per un nuovo miracolo italiano.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Andy
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Andy »

(Sbadiglio)
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
chiaky
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da chiaky »

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wiper
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da wiper »

ragazzi ho paura di quest'uomo :roll:
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klaus
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da klaus »

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BackhandWinner
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da BackhandWinner »

Passatemi il sacchetto di cartone, presto, per favore.
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Albornoz
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Albornoz »

PINDARO ha scritto:E pure qui in questo forum ci saranno i soliti idioti che lo (ri)voteranno
Vabbè per forza. Se anche solo prendesse il 2,3% come Fini, per la statistica magari pure qua si troverebbe qualcuno che vota Berlusconi come si trova qualcuno che vota Fini.
Se prendesse il 23% magari ne trovi dieci.

O ti stai lamentando che non li bannano?
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alessandro
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da alessandro »

BackhandWinner ha scritto:Passatemi il sacchetto di cartone, presto, per favore.
ok, ma pensa un ignaro italiano, che dopo una annata di lavoro, prenota la crocera e si trova sulla nave popolata da abbonati de "Il Giornale".
roba da calare la scialuppa di salvataggio o rimpiangere schettino.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
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alcol
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da alcol »

grande silvie'!!!!!!

ha aperto bocca e ha subito gelato monti per la recessione e ucciso Renzi con dei complimenti che gli toglieranno il 10% alla primarie, che spettacolo!

daje!!!!

:lol:
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Partito anti-poltronati

Qui siamo uno step più avanti
Pindaro
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Pindaro »

Albornoz ha scritto:
O ti stai lamentando che non li bannano?
No, anzi.
Ci deve essere la parte divertente nel forum.
Altrimenti, sai che noia.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da madman 3 »

infatti mesi di dichiarazioni di D'alema, Veltroni, Bindi, e cosi via pro Bersani e Renzi cresceva, 2 puttanate di Silvio e lo ha segato :D
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da gianlu »

ormai che possibilità può avere?
anziano, in calo nei voti, zero alleati, carichi pendenti, precedenti di governo poco brillanti.
C'è chi azzarda che anziché candidarsi a premier, possa offrire appoggio a Montezemolo nel tentativo di ricostruire il centro.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)

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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Pindaro »

gianlu ha scritto:ormai che possibilità può avere?.
Sopravvaluti gli Italiani.
O li sottovaluti.
( a seconda dei punti di vista)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Karelias
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Karelias »

fra le altre cose mi fa incazzare perchè cita parma a sproposito????? cosa sta dicendo???????? cosa ne sa?????


a parte questo, secondo me non rivince.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Albornoz »

PINDARO ha scritto:
No, anzi.
Ci deve essere la parte divertente nel forum
Divertente.
Non mi dirai che ti diverte la storia del bunga bunga.
O la trattativa Stato-nipote di Mubarak.
----------

Rivince, riperde.
Magari non si candida nemmeno.
Pensa se vuol contare abbastanza per poter rinominare Monti.
Divertente.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da uglygeek »

L'importante e' che tolga l'IMU. (Basta che non si sappia che l'ha messa lui...)
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picard
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da picard »

Karelias ha scritto:fra le altre cose mi fa incazzare perchè cita parma a sproposito????? cosa sta dicendo???????? cosa ne sa?????


a parte questo, secondo me non rivince.
beh, tutti i torti non li ha; non hanno fatto niente di niente... :roll:
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Karelias
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Karelias »

picard ha scritto:
Karelias ha scritto:fra le altre cose mi fa incazzare perchè cita parma a sproposito????? cosa sta dicendo???????? cosa ne sa?????


a parte questo, secondo me non rivince.
beh, tutti i torti non li ha; non hanno fatto niente di niente... :roll:

si stanno muovendo con cautela e con molte ragioni in una situazione che impone una gestione "conservativa".
non è facile governare senza un soldo a disposizione, con tanti debiti sul groppone e con tante grane in essere (in primis l'inceneritore).
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picard
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da picard »

tutte cose risapute prima di candidarsi, dai su...sono scuse, hanno fatto il passo piu' lungo della gamba e ora non sanno che fare: Reggio gli ha gia' detto "rangiòt" a proposito dei rifiuti e hanno ragione. Ora non sanno che fare perche' hanno detto che ne avrebbero impedito la costruzione...e poi? tutto il resto della gestione corrente della citta' dov'e?
A parte far pagare i permessi temporanei per le ZTL a chi deve portare i figli a scuola (ooohhhh, provvedimento meravigliosamente innovativo ed illuminato per spingere all'utilizzo dei mezzi pubblici...e chi abita in periferia dove l'autobus passa ogni ora, come fa??) non hanno fatto nulla.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Karelias »

picard ha scritto:tutte cose risapute prima di candidarsi, dai su...sono scuse, hanno fatto il passo piu' lungo della gamba e ora non sanno che fare: Reggio gli ha gia' detto "rangiòt" a proposito dei rifiuti e hanno ragione. Ora non sanno che fare perche' hanno detto che ne avrebbero impedito la costruzione...e poi? tutto il resto della gestione corrente della citta' dov'e?
A parte far pagare i permessi temporanei per le ZTL a chi deve portare i figli a scuola (ooohhhh, provvedimento meravigliosamente innovativo ed illuminato per spingere all'utilizzo dei mezzi pubblici...e chi abita in periferia dove l'autobus passa ogni ora, come fa??) non hanno fatto nulla.
Reggio infatti ha chiuso l'inceneritore a maggio e sta costruendo impianto per il trattamento meccanico dei rifiuti (nel frattempo li spara in discarica).

purtroppo stiamo pagando scelte a "lungimiranza zero"
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da gianlu »

uglygeek ha scritto:L'importante e' che tolga l'IMU. (Basta che non si sappia che l'ha messa lui...)
Togliere l'Imu è anche nel programma di Bersani, stando a quanto dichiarato ieri.
La sostituirebbe con la patrimoniale.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da wiper »

gianlu ha scritto:
uglygeek ha scritto:L'importante e' che tolga l'IMU. (Basta che non si sappia che l'ha messa lui...)
Togliere l'Imu è anche nel programma di Bersani, stando a quanto dichiarato ieri.
La sostituirebbe con la patrimoniale.
cosa molto sensata
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Pindaro »

gianlu ha scritto:
uglygeek ha scritto:L'importante e' che tolga l'IMU. (Basta che non si sappia che l'ha messa lui...)
Togliere l'Imu è anche nel programma di Bersani, stando a quanto dichiarato ieri.
La sostituirebbe con la patrimoniale.
Patrimoniale che Silvio non metterà mai nella vita.
Ulteriore motivo per moltissimi di dargli il voto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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ecco fossi in Bersani non andrei troppo a sventolare sta cosa della patrimoniale. :)

in Italia sono ancora molti con un discreto gruzzoletto, seconde case etc...che non aspettano altro che un buon motivo per non votarlo. :)
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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alcol ha scritto:ecco fossi in Bersani non andrei troppo a sventolare sta cosa della patrimoniale. :)

in Italia sono ancora molti con un discreto gruzzoletto, seconde case etc...che non aspettano altro che un buon motivo per non votarlo. :)
giusto, non deve dirlo ma applicarlo :D
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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wiper ha scritto:
alcol ha scritto:ecco fossi in Bersani non andrei troppo a sventolare sta cosa della patrimoniale. :)

in Italia sono ancora molti con un discreto gruzzoletto, seconde case etc...che non aspettano altro che un buon motivo per non votarlo. :)
giusto, non deve dirlo ma applicarlo :D
no seriamente, dico.
senza mancare di rispetto a chi ha attualmente problemi di lavoro seri, ma in Italia c'è veramente tanta gente che sta bene (bene nel senso "tassabile" del termine intendo), con alloggetto al mare e/o montagna, la casa dei nonni piuttosto che il gruzzoletto investito in titoli o conto deposito, buoni postali etc etc...perchè la patrimoniale abbia un senso quantitativo e non sia solo una cosa di principio dovrà forzatamente arrivare una bella mazzata al famoso "ceto medio", il problema però è che ci sono tanti voti in ballo.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da wiper »

alcol ha scritto:
wiper ha scritto:
alcol ha scritto:ecco fossi in Bersani non andrei troppo a sventolare sta cosa della patrimoniale. :)

in Italia sono ancora molti con un discreto gruzzoletto, seconde case etc...che non aspettano altro che un buon motivo per non votarlo. :)
giusto, non deve dirlo ma applicarlo :D
no seriamente, dico.
senza mancare di rispetto a chi ha attualmente problemi di lavoro seri, ma in Italia c'è veramente tanta gente che sta bene (bene nel senso "tassabile" del termine intendo), con alloggetto al mare e/o montagna, la casa dei nonni piuttosto che il gruzzoletto investito in titoli o conto deposito, buoni postali etc etc...perchè la patrimoniale abbia un senso quantitativo e non sia solo una cosa di principio dovrà forzatamente arrivare una bella mazzata al famoso "ceto medio", il problema però è che ci sono tanti voti in ballo.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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wiper ha scritto: neanch'io scherzavo, dovrebbe farlo subito una volta salito al governo, senza proclami/programmi
Così, alla chetichella, fischiettando con le mani in tasca. :D
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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BackhandWinner ha scritto:
wiper ha scritto: neanch'io scherzavo, dovrebbe farlo subito una volta salito al governo, senza proclami/programmi
Così, alla chetichella, fischiettando con le mani in tasca. :D
come ha fatto il berlusca prima di lui :D
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da alcol »

BackhandWinner ha scritto:
wiper ha scritto: neanch'io scherzavo, dovrebbe farlo subito una volta salito al governo, senza proclami/programmi
Così, alla chetichella, fischiettando con le mani in tasca. :D
ma la cosa più divertente sarà scoprire con quale cavillo riuscirà ad escludere i parlamentari dalla patrimoniale, altro che guzzanti. :)
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da BackhandWinner »

alcol ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
wiper ha scritto: neanch'io scherzavo, dovrebbe farlo subito una volta salito al governo, senza proclami/programmi
Così, alla chetichella, fischiettando con le mani in tasca. :D
ma la cosa più divertente sarà scoprire con quale cavillo riuscirà ad escludere i parlamentari dalla patrimoniale, altro che guzzanti. :)
Cieca Ossessione per la Casta, eh?
Bevi Braulio, che ti passa.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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eh, diciamo che è un'ossessione fondata su fatti piuttosto concreti. :)
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Burano »

Ma è vero che i sondaggi danno il pdl intorno al 20%?
Per me sarebbe inaudito anche il 10....
E' agghiacciante. Al netto di mafiosi e evasori, è un paese di gente con la 'roba'...quelli che "purchè non mi metta la patrimoniale e non mi aumenti le tasse, sono disposto a rivotarlo anche se so che è un poco di buono che fa solo i suoi interessi e affossa il paese. Gente con grande senso civico, insomma.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da alcol »

Burano ha scritto:Ma è vero che i sondaggi danno il pdl intorno al 20%?
Per me sarebbe inaudito anche il 10....
E' agghiacciante. Al netto di mafiosi e evasori, è un paese di gente con la 'roba'...quelli che "purchè non mi metta la patrimoniale e non mi aumenti le tasse, sono disposto a rivotarlo anche se so che è un poco di buono che fa solo i suoi interessi e affossa il paese. Gente con grande senso civico, insomma.

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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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scherzi a parte, grazie al cielo non voto. :)
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Ombra84 »

:lol:
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da Burano »

Oltre allo strafalcione grammaticale, mi inquieta il contenuto. Di che parla la signora? :roll:
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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

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oh madonna santa...ma non si vergogna...














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Re: Non consegnerò il Paese alla sinistra

Messaggio da chiaky »

Seeeeee si vergogna... :D
Una esponente del Partito Dei Ladroni di cosa si deve vergognare? :lol:
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