scooter ha scritto:Ho dimenticato la parte in cui mi travesto da professore di logica per la questione delle risposte "virate al negativo".
Dunque, essere d'accordo con l'affermazione A significa ovviamente essere in disaccordo con non-A. Il problema è che non-A può assumere forme diverse.
Dato un qualsiasi enunciato della forma (evito i simboli che qui sarebbero illeggibili, spero si capisca comunque)sono ammissibili i seguenti:
- A: per ogni x è vero f(x)
Per farla breve, la scelta fra i possibili non-A comporta psicologicamente (prima ancora che logicamente) l'adesione ai vari "parzialmente d'accordo", "parzialmente contrario" ecc. Ed è su questo scarto fra logica e psicologia che si gioca la possibilità di orientare un sondaggio per ottenere un certo risultato (o meglio, certe risposte che poi nella divulgazione alle masse possono ulteriormente essere accorpate per presentare schiaccianti maggioranze in un senso o nell'altro).
- non-A #1: per ogni x non è vero f(x)
non-A #2: per qualche x non è vero f(x)
non-A #3: per qualche x è vero f(x)
Ma cosa c'e' da cavillare su risultati cosi' schiaccianti?
Basterebbe che ci fosse il 5% totalmente d'accordo con una sola delle frasi, o quasi, per dichiarare un'ermergenza nazionale.
E' cosi' importante che un sondaggista ci inganni tanto che no, non abbiamo un 10% di idiotissimi criminalissima, ma solo un 5% di idioti criminali?
Non sarebbe magari piu' sensato pensare di impedire a questo 5%, a queste centinaia di migliaia di persone, di nuocere? O almeno di scandalizzarsi senza pensare per una volta nella vita all'abuso del politically correct?
Come puo' migliorare la situazione sottovalutando constantemente il problema?