in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Nickognito »

e' stato votato Mangoni
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da alessandro »

A questo punto mymag con tabacci ( meglio se tifava wawrinka)
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ferryboat
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Messaggio da ferryboat »

alessandro ha scritto:A questo punto mymag con tabacci ( meglio se tifava wawrinka)
Sarò il Presidente di tutti (i tennisti)
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Nasty
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Nasty »

Albornoz ha scritto:Per fare qualcosa di veramente bello di questi soliti primi tre goliardici scrutini.
Un voto a Roberto Baggio (poi quando la Boldrini chiede se ha cinquant'anni, le si dice "si", così lo annuncia).
Tre minuti di applausi delle Camere riunite.

Albo, tutti sanno che Roberto Baggio è tuo coscritto, come si può commettere un errore del genere!? :o
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da uglygeek »

Franchi tiratori all'incontrario di FI... :-)
Ben piu' di 101 voti in piu'... va verso i 670 voti!
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ciccio »

E' interista, bene cosí, speriamo faccia arrivare Messi
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Pindaro »

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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
povero coglione
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ciccio »

PINDARO ha scritto:Immagine

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
povero coglione
E' milanista, per forza non lo vuole
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Pitone »

Ho sentito un voto a Lino Banfi che è stato omesso nel riassunto finale, vergogna
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Messaggio da fabio86 »

E uno a Roby Facchinetti.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Nickognito »

non era il mio preferito, certo, ma con i nomi che giravano poteva davvero andare molto peggio
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da babaoriley »

un voto è andato anche a Lino Banfi.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Pindaro »

babaoriley ha scritto:un voto è andato anche a Lino Banfi.
Fanno più ridere quelli a Feltri.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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babaoriley
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da babaoriley »

ma cosa gli è venuto in mente a NCD e Lega di votare Feltri?
No dico, Feltri! :D
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ferryboat »

Era inkazzoso alla Pertini
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Albornoz »

Vittorio Feltri è arrivato terzo. Come Grillo alle politiche.

Non chiedete a me di Mattarella perché non faccio testo.
Non è una cosa razionale per cui è inutile che ne parliamo, assolutamente non per lui eh, ma nemmeno per il partito ci mancherebbe, ma quando vedo Dc ho paura, anzi appena intravedo lo scudo crociato mi spavento molto.
Traumi infantili, tipo funerali di stato di morti ammazzati, in bianco e nero, col codazzo di ministri democristiani che vanno alla comunione con le manine giunte sul pisello.
Ecco quando la Meloni ha detto "sarei dovuta venire coi pantaloni a zampa di elefante" mi è tornato tutto in mente con un brivido.

E' il primo presidente della Repubblica siciliano, ma senza trascurare nemmeno che anche un altro siciliano era stato votato da molti nel '92, Paolo Borsellino.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ferryboat »

L'ennesimo sinistro presidente. E' ormai dittatura
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Messaggio da klaus »

Renzi 10 tutti gli altri 0 :o
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Burian siberiano »

Ma Sergio Mattarella è quello a cui (ne scelgo solo alcune di perle!) dobbiamo, come ministro della difesa, l'uso dei proiettili all'uranio impoverito e i bombardamenti delle popolazioni civili durante la guerra nei Balcani? E quello che come ministro dell'istruzione, si pronunció contro le ragazze che indossavano la minigonna in classe? E come autorevole componente della corte costituzionale di lui si ricorda la sentenza a favore delle pensioni d'oro dei magistrati e quella contro il referendum che avrebbe dovuto abolire la legge fornero? Infine in qualità di esponente di quella parte del mondo cattolico più oscurantista ricordiamo la sua crociata contro la tournée in Italia di Madonna, giudicata "volgare, blasfema e priva di contenuti artistici".
Ok, i presupposti ci sono, andiamo tranquilli.
Infine, sono certa che come il napoletano Napolitano anche il siciliano Mattarella saprà fare degne cose per il SUD:
UNA BEATA MINCHIA.
E tralascio COME sia stato eletto anche quest'uomo.
Il popolo di pecoroni colpisce...anzi...bela ancora.
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da BackhandWinner »

babaoriley ha scritto:ma cosa gli è venuto in mente a NCD e Lega di votare Feltri?
No dico, Feltri! :D
NCD? :roll:
Intendi quel branco di imbecilli neofascisti guidati dalla borgatara fan del duce, Fratelli di 'sta minchiiia, quelli lì.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da BackhandWinner »

Perché ho desistito dallo scommettere su Mattarella Presidente, ne ero certo già tre settimane fa, perché...soldi facili... #1#
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da BackhandWinner »

L'incrocio tra l'idiozia del troll grillino e quella del troll fascioberlusconiano ha del terrificante.
Una cosa tipo l'arma finale di Mazinga Z, robe turche. Un concentrato del Peggio Assoluto che però ormai fa poco effetto, a chi è abituato al merdaio dei sociale network.

Mattarella, bene. Peccato solo che Bersani e i suoi, a suo tempo, fecero affogare Prodi, con la loro imperizia politica. O così pare, leggendo questa ricostruzione:

http://www.lastampa.it/2015/01/26/itali ... agina.html
E qui va in scena il secondo «piano sequenza». Diciannove aprile, ore 8, cinema Capranica. Bersani propone ai grandi elettori del Pd la candidatura di Romano Prodi e a quel punto accade l’imponderabile: all’annuncio del nome di Professore, le prime due file, ma solo quelle, si alzano in un applauso entusiastico, Bersani e Zanda «cedono» all’acclamazione senza voto. Racconterà più tardi Massimo D’Alema a Marco Damilano nel suo «Chi ha sbagliato più forte»: «In sala c’è stato l’errore grave di chi doveva parlare e non lo ha fatto»
.

Che razza di dilettanti...:)
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ciccio »

"Il mio pensiero a speranze e difficoltà dei nostri concittadini"

ha cominciato bene, l'ultimo politico italiano che in realtà ha davvero avuto questo pensiero è datato, 'peta che se non mi ricordo male correva l'anno....1208, no era il 1204,
no ma che avete capito A.C., no D.C.
magari c'è qualcuno che ci crede davvero :-? , o magari lui ci crede davvero che noi ci crediamo :-?
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ciccio »

Feltri di sicuro l'ha almeno pensato :D


approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Albornoz »

A proposito di opinioni molto ragionevoli, come quelle del partigiano montiano Bwh

Spettacolare il pippone de la Croce del borgataro Mario Adinolfi in tema di 'serviva un Presidente cristiano'.
L'argomento è' che tanto Mattarella quanto Renzi vanno regolarmente a Messa ed hanno un po' di figli.
Per cui siamo a cavallo, tra un po' si abroga pure il divorzio.

Comunque, a parte la Panda, esordio discreto.
Alle Fosse Ardeatine a parlare di Isis. Non da partigiano dei social.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Nickognito »

ho sognato che mi eleggevano presidente della repubblica, ma rifiutavo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Rosewall »

i giornalisti e i commentatori che parlano unanimamente di trionfo e di capolavoro di Renzi sono imbarazzanti, oppure hanno la sfera di cristallo.

Per carità, Renzi ha fatto bene. Intanto, ha fatto eleggere un personaggio rispettabile; poi ci è riuscito rapidamente e senza psicodrammi.

Va detto che gli è bastato un minimo di buon senso, e che non è stato niente di napoleonico. Solo un masochista avrebbe cercato di eleggere il PdR - che è operazione che si svolge a scrutinio segreto - affidandosi ad un partito con una consistente fronda interna (forza italia: dove in cinquanta ed oltre hanno poi votato per Mattarella, infatti) che si sarebbe sommata alla minoranza del pd.
Era logico, invece, contare sul proprio partito, chè a quel punto la sua minoranza non avrebbe avuto alcuna ragione per dissociarsi (e in quel caso, avrebbe fatto una figura di merda, legittimando un Casini alla quinta votazione).
Tanto più che un Mattarella è ovviamente molto più digeribile di un Marini (Dio, Bersani).
Nè saranno serviti chissà quali pressioni sotterranee da parte di Renzi: faceva comodo a tutti non provocare una crisi di governo.
Voglio dire che giornalisti&commentatori, al solito, se la sono suonata e cantata da soli, prima ingigantendo 'sta cosa del patto del nazareno, poi ingigantendo Renzi perchè se ne è sottratto.
Ma non è stato geniale Renzi, sono stati ridicoli loro.

Ma quelli che soprattutto non riesco a capire sono i più che sostengono che ora Renzi ha la strada spianata.
Cioè, ma la nuova legge elettorale non entra in vigore fra sedici mesi?
Cioè, ma il Senato non è ancora lì col suo potere di dare o negare la fiducia al governo?
Non è cambiato niente: Renzi è ricattabile da chiunque perchè non può dire "se non fate come dico io, andiamo al voto".
E non lo può dire perchè fare delle elezioni con la legge elettorale della (geniale) Consulta è come non farle.
E questa legge elettorale permane per non meno di sedici mesi, e sempre che nel frattempo il senato venga trasformato in ente inutile.
Cosa molto difficile senza forza italia.
Insomma, non è che Renzi ricavi chissà cos'altro (al limite è una vittoria tattica, ma non strategica), al di là del fatto che non sia stato eletto un personaggio improponibile (che è un bene per noi).
Probabilmente, lo stesso Renzi non si fa i viaggi dei giornalisti&commentatori, e vede questa elezione per quello che è: una elezione riuscita bene, e finita lì.

Infine, ammesso (e non concesso) che sia invece stato un trionfo politico, la strada del governo è tutt'altro che spianata.
Perchè in mezzo resta quella cosa che si chiama - come si dice? umh...ah sì - realtà.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da klaus »

Rosewall ha scritto:i giornalisti e i commentatori che parlano unanimamente di trionfo e di capolavoro di Renzi sono imbarazzanti, oppure hanno la sfera di cristallo.
Ha fatto parecchio più che bene.
Ha fatto un figurone dando una botta al Cav e in generale al CD, e sullo scontato comportamento della minoranza PD ci andrei cauto.
Ha detto farò un nome solo e si eleggerà subito. Detto fatto. Eh bravo il bomba!

Rosewall ha scritto: Ma quelli che soprattutto non riesco a capire sono i più che sostengono che ora Renzi ha la strada spianata.
Sono d'accordo ma avendo decretato che Renzi durava sei mesi faccio meglio a stare zitto. Non ho capito allora, non capisco ora.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da uglygeek »

Renzi sembra avere un talento per le tattiche politiche che in Italia non si vedeva dai tempi della prima repubblica... del resto non si diventa primi ministri a 40 anni per caso.
Detto questo, mi chiedo quanto gli possa servire se la situazione economica del paese non migliorera', anche perche' gli italiani vogliono dallo stato soldi, non riforme.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da ferryboat »

Berlusconi, un mese e mezzo in meno di affidamento ai servizi sociali

"Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata, di 45 giorni, a Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per la condanna definitiva per il caso Mediaset. Da quanto è stato riferito è stata accolta l'istanza del leader di FI. Lo riporta l'Ansa.

Berlusconi terminerà così la sua attività alla Sacra Famiglia, casa di ricovero per anziani di Cesano Boscone, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza naturale. Il fine pena per Silvio Berlusconi, secondo i calcoli, dovrebbe essere l'8 marzo. Il leader di Forza Italia infatti avrebbe dovuto concludere l'affidamento in prova ai servizi sociali, con tanto di attività di volontariato nel centro di anziani alle porte di Milano, il prossimo 23 aprile."

Mattarella presidente e Silvio fuori un mese e mezzo prima. Era dunque questo, il patto del Nazareno?

http://notizie.canali.m.libero.it/artic ... ciali.html
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Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:i giornalisti e i commentatori che parlano unanimamente di trionfo e di capolavoro di Renzi sono imbarazzanti, oppure hanno la sfera di cristallo.

Per carità, Renzi ha fatto bene. Intanto, ha fatto eleggere un personaggio rispettabile; poi ci è riuscito rapidamente e senza psicodrammi.

Va detto che gli è bastato un minimo di buon senso, e che non è stato niente di napoleonico. Solo un masochista avrebbe cercato di eleggere il PdR - che è operazione che si svolge a scrutinio segreto - affidandosi ad un partito con una consistente fronda interna (forza italia: dove in cinquanta ed oltre hanno poi votato per Mattarella, infatti) che si sarebbe sommata alla minoranza del pd.
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Ma non è stato geniale Renzi, sono stati ridicoli loro
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Ma quelli che soprattutto non riesco a capire sono i più che sostengono che ora Renzi ha la strada spianata.
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Probabilmente, lo stesso Renzi non si fa i viaggi dei giornalisti&commentatori, e vede questa elezione per quello che è: una elezione riuscita bene, e finita lì.

Infine, ammesso (e non concesso) che sia invece stato un trionfo politico, la strada del governo è tutt'altro che spianata.
Perchè in mezzo resta quella cosa che si chiama - come si dice? umh...ah sì - realtà.
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http://www.minimaetmoralia.it/wp/il-ret ... lamentare/
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Discussione smorta.
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Messaggio da BackhandWinner »

Albornoz ha scritto:Discussione smorta.
E' che non siete abbastanza fascioborgatari, evidentemente.
Noi partigiani siam sempre pronti, quando vi svegliate.
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

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Komplotto!!!111!!!1


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Rosewall ha scritto: Ma quelli che soprattutto non riesco a capire sono i più che sostengono che ora Renzi ha la strada spianata.
Cioè, ma la nuova legge elettorale non entra in vigore fra sedici mesi?
Cioè, ma il Senato non è ancora lì col suo potere di dare o negare la fiducia al governo?
Non è cambiato niente: Renzi è ricattabile da chiunque perchè non può dire "se non fate come dico io, andiamo al voto".
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Insomma, non è che Renzi ricavi chissà cos'altro (al limite è una vittoria tattica, ma non strategica), al di là del fatto che non sia stato eletto un personaggio improponibile (che è un bene per noi).
Probabilmente, lo stesso Renzi non si fa i viaggi dei giornalisti&commentatori, e vede questa elezione per quello che è: una elezione riuscita bene, e finita lì.

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Uhm, ah si, la realtà: che Renzi è ricattabile, anzi ricattabilissimo.
Da chi preferisse fare le riforme con Di Battista o Borghezio. O magari direttamente con l'Isis o Casapound. Ovviamente non per togliere nulla all'Isis, ma per vederla dal punto di vista di centrodestra.
Trovandosi poi al Quirinale Mattarella, sinistra Dc corrente Ciriaco De Mita.
Dall'inizio dell'Universo la sinistra Dc esiste per spingere la destra un po' a sparire ed un po' ad estremizzarsi.

In tutto questo vedi la politica, o la brava persona al Quirinale visto che bisognava pur mandarcene una?
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Re: in charge of the asylum:Il nuovo presidente della Repubblica

Messaggio da Pindaro »

Signora Presidente della Camera dei Deputati, Signora Vice Presidente del Senato, Signori Parlamentari e Delegati regionali,
Rivolgo un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle Regioni qui rappresentate.
Ringrazio la Presidente Laura Boldrini e la Vice Presidente Valeria Fedeli.
Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al voto.
Un pensiero deferente ai miei predecessori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che hanno svolto la loro funzione con impegno e dedizione esemplari.
A loro va l’affettuosa riconoscenza degli italiani.
Al Presidente Napolitano che, in un momento difficile, ha accettato l’onere di un secondo mandato, un ringraziamento particolarmente intenso.
Rendo omaggio alla Corte Costituzionale organo di alta garanzia a tutela della nostra Carta fondamentale, al Consiglio Superiore della magistratura presidio dell’indipendenza e a tutte le magistrature.
Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato.
La responsabilità di rappresentare l’unità nazionale innanzitutto. L’unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno.
Ma anche l’unità costituita dall’insieme delle attese e delle aspirazioni dei nostri concittadini.
Questa unità, rischia di essere difficile, fragile, lontana.
L’impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze.
La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo.
Ha aumentato le ingiustizie.
Ha generato nuove povertà.
Ha prodotto emarginazione e solitudine.
Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficoltà che sottraggono il futuro alle ragazze e ai ragazzi.
Il lavoro che manca per tanti giovani, specialmente nel Mezzogiorno, la perdita di occupazione, l’esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali.
Sono questi i punti dell’agenda esigente su cui sarà misurata la vicinanza delle istituzioni al popolo.
Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione.
Per uscire dalla crisi, che ha fiaccato in modo grave l’economia nazionale e quella europea, va alimentata l’inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa.
E’ indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzitutto a livello europeo.
Nel corso del semestre di Presidenza dell’Unione Europea appena conclusosi, il Governo – cui rivolgo un saluto e un augurio di buon lavoro – ha opportunamente perseguito questa strategia.
Sussiste oggi l’esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza.
L’urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte.
Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente.
Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito.
Penso alle imprese, piccole medie e grandi che, tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali.
Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni.
Non servono generiche esortazioni a guardare al futuro ma piuttosto la tenace mobilitazione di tutte le risorse della società italiana.
Parlare di unità nazionale significa, allora, ridare al Paese un orizzonte di speranza.
Perché questa speranza non rimanga un’evocazione astratta, occorre ricostruire quei legami che tengono insieme la società.
A questa azione sono chiamate tutte le forze vive delle nostre comunità in Patria come all’estero.
Ai connazionali nel mondo va il mio saluto affettuoso.
Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro Paese.
La strada maestra di un Paese unito è quella che indica la nostra Costituzione, quando sottolinea il ruolo delle formazioni sociali, corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica.
La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti.
Questo stesso Parlamento presenta elementi di novità e di cambiamento.
La più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari. Un risultato prezioso che troppe volte la politica stessa finisce per oscurare dietro polemiche e conflitti.
I giovani parlamentari portano in queste aule le speranze e le attese dei propri coetanei. Rappresentano anche, con la capacità di critica, e persino di indignazione, la voglia di cambiare.
A loro, in particolare, chiedo di dare un contributo positivo al nostro essere davvero comunità nazionale, non dimenticando mai l’essenza del mandato parlamentare.
L’idea, cioè, che in queste aule non si è espressione di un segmento della società o di interessi particolari, ma si è rappresentanti dell’intero popolo italiano e, tutti insieme, al servizio del Paese.
Tutti sono chiamati ad assumere per intero questa responsabilità.
Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni è intendere la politica come servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti.
E’ necessario ricollegare a esse quei tanti nostri concittadini che le avvertono lontane ed estranee.
La democrazia non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando le formule più adeguate al mutamento dei tempi.
E’ significativo che il mio giuramento sia avvenuto mentre sta per completarsi il percorso di un’ampia e incisiva riforma della seconda parte della Costituzione.
Senza entrare nel merito delle singole soluzioni, che competono al Parlamento, nella sua sovranità, desidero esprimere l’auspicio che questo percorso sia portato a compimento con l’obiettivo di rendere più adeguata la nostra democrazia.
Riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico.
Vi è anche la necessità di superare la logica della deroga costante alle forme ordinarie del processo legislativo, bilanciando l’esigenza di governo con il rispetto delle garanzie procedurali di una corretta dialettica parlamentare.
Come è stato più volte sollecitato dal Presidente Napolitano, un’altra priorità è costituita dall’approvazione di una nuova legge elettorale, tema sul quale è impegnato il Parlamento.
Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione.
E’ una immagine efficace.
All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale.
I giocatori lo aiutino con la loro correttezza.
Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione.
La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno.
Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro.
Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro.
Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale.
Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici.
Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace.
Significa garantire i diritti dei malati.
Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale.
Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi.
Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni.
Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità.
Significa sostenere la famiglia, risorsa della società.
Significa garantire l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione, presidio di democrazia.
Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l’Italia dal nazifascismo.
Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva.
Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità.
La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute.
La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile.
Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini.
Impedisce la corretta esplicazione delle regole del mercato.
Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci.
L’attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: «Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini».
E’ allarmante la diffusione delle mafie, antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti.
Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata della magistratura e delle forze dell’ordine che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare la criminalità organizzata.
Nella lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere.
Altri rischi minacciano la nostra convivenza.
Il terrorismo internazionale ha lanciato la sua sfida sanguinosa, seminando lutti e tragedie in ogni parte del mondo e facendo vittime innocenti.
Siamo inorriditi dalle barbare decapitazioni di ostaggi, dalle guerre e dagli eccidi in Medio Oriente e in Africa, fino ai tragici fatti di Parigi.
Il nostro Paese ha pagato, più volte, in un passato non troppo lontano, il prezzo dell’odio e dell’intolleranza. Voglio ricordare un solo nome: Stefano Taché, rimasto ucciso nel vile attacco terroristico alla Sinagoga di Roma nell’ottobre del 1982. Aveva solo due anni. Era un nostro bambino, un bambino italiano.
La pratica della violenza in nome della religione sembrava un capitolo da tempo chiuso dalla storia. Va condannato e combattuto chi strumentalizza a fini di dominio il proprio credo, violando il diritto fondamentale alla libertà religiosa.
Considerare la sfida terribile del terrorismo fondamentalista nell’ottica dello scontro tra religioni o tra civiltà sarebbe un grave errore.
La minaccia è molto più profonda e più vasta. L’attacco è ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e di convivenza.
Per minacce globali servono risposte globali.
Un fenomeno così grave non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli Stati nazionali.
I predicatori d’odio e coloro che reclutano assassini utilizzano internet e i mezzi di comunicazione più sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa natura, a una dimensione territoriale.
La comunità internazionale deve mettere in campo tutte le sue risorse.
Nel salutare il Corpo Diplomatico accreditato presso la Repubblica, esprimo un auspicio di intensa collaborazione anche in questa direzione.
La lotta al terrorismo va condotta con fermezza, intelligenza, capacità di discernimento. Una lotta impegnativa che non può prescindere dalla sicurezza: lo Stato deve assicurare il diritto dei cittadini a una vita serena e libera dalla paura.
Il sentimento della speranza ha caratterizzato l’Europa nel dopoguerra e alla caduta del muro di Berlino. Speranza di libertà e di ripresa dopo la guerra, speranza di affermazione di valori di democrazia dopo il 1989.
Nella nuova Europa l’Italia ha trovato l’affermazione della sua sovranità; un approdo sicuro ma soprattutto un luogo da cui ripartire per vincere le sfide globali. L’Unione Europea rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio.
L’affermazione dei diritti di cittadinanza rappresenta il consolidamento del grande spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia.
Le guerre, gli attentati, le persecuzioni politiche, etniche e religiose, la miseria e le carestie generano ingenti masse di profughi.
Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case che cercano salvezza e futuro proprio nell’Europa del diritto e della democrazia.
E’ questa un’emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l’Unione Europea più attenta, impegnata e solidale.
L’Italia ha fatto e sta facendo bene la sua parte e siamo grati a tutti i nostri operatori, ai vari livelli, per l’impegno generoso con cui fronteggiano questo drammatico esodo.
A livello internazionale la meritoria e indispensabile azione di mantenimento della pace, che vede impegnati i nostri militari in tante missioni, ¬ deve essere consolidata con un’azione di ricostruzione politica, economica, sociale e culturale, senza la quale ogni sforzo è destinato a vanificarsi.
Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell’assolvimento del proprio dovere.
Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria.
Desidero rivolgere un pensiero ai civili impegnati, in zone spesso rischiose, nella preziosa opera di cooperazione e di aiuto allo sviluppo.
Di tre italiani, padre Paolo Dall’Oglio, Giovanni Lo Porto e Ignazio Scaravilli non si hanno notizie in terre difficili e martoriate. A loro e ai loro familiari va la solidarietà e la vicinanza di tutto il popolo italiano, insieme all’augurio di fare presto ritorno nelle loro case.
Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati,
Per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l’ ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.
Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani:
il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi.
i volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti.
Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto.
Il volto di chi ha dovuto chiudere l’impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi.
Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri.
Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto.
Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose.
Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.
Viva la Repubblica, viva l’Italia!
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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