quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Non esisteva un topic apposito, e credo che il nostro meraviglioso pianeta ne meriti uno...
NATURA
Er Wang Dong, la grotta delle meraviglie
Scoperto in Cina un mondo sotterraneo. Talmente grande da avere il proprio sistema metereologico.
di Daniela Uva
Stalattiti e stalagmiti alte come palazzi, spazi così immensi da poter contenere le nuvole, un sistema meteorologico assolutamente indipendente da quello che regola il resto del pianeta.
Siamo nella grotta più grande mai scoperta sulla Terra: Er Wang Dong.
UN MONDO SOTTERRANEO. Questo incredibile mondo sotterraneo si trova in Cina, precisamente nella provincia di Chongquing. Per la prima volta è stato esplorato e fotografato da un gruppo di 15 speleologi americani e inglesi capeggiati da Robbie Stone, dell'università di Manchester.
Le immagini, scattate nelle viscere del pianeta, sono così belle da lasciare senza fiato.
ALL'INTERNO NUVOLE E PIOGGIA. La grotta è talmente immensa da aver sviluppato un proprio meteo: all'interno ci sono nuvole, pioggia e banchi di nebbia.
C'è voluto circa un mese di spedizione per portare alla luce questo mondo sommerso e straordinario. «Alcune delle grotte che fanno parte di questo sistema erano state precedentemente utilizzate dai minatori di nitrato, ma solo nelle aree più vicine all'ingresso. Mai prima di oggi questo angolo di mondo era stato esplorato nel suo insieme», ha spiegato Stone.
«Tutti i corridoi principali erano molto in profondità e non avevano mai visto la luce prima di adesso», ha proseguito.
UNA FENDITURA NELLE ROCCE. L'ingresso della grotta si trova in una piccola fenditura nelle rocce del Niubizi Tian Keng, un monte coperto da una vegetazione fittissima. Poco lontano sorge un piccolo villaggio rurale, Ranjiagou.
Non appena dentro, gli speleologi sono rimasti senza fiato: le volte delle caverne sono molto alte e gli spazi così grandi da aver ospitato i campi di questo gruppo di avventurieri per oltre un mese.
ANCHE LAGHI D'ACQUA DOLCE. Non mancano laghi di acqua dolce e vere e proprie piscine naturali cristalline. «Siamo emozionatissimi all'idea di essere stati i primi a mettere piede in un posto del genere. Adesso mi chiedo se il nostro pianeta possa ospitare altri luoghi del genere ancora inesplorati», ha continuato il ricercatore.
Quello che ha letteralmente lasciato senza fiato gli scienziati è stato però proprio il sistema meteorologico delle grotte. «Ci siamo trovati di fronte nuvole enormi, che si bloccano nella metà superiore delle caverne perché non riescono a uscire dal piccolo passaggio presente sul tetto, a circa 250 metri di altezza. Questo fenomeno si crea perché l'umidità presente nelle grotte sale e si condensa per via dell'aria più fredda presente in questi spazi immensi e chiusi», ha spiegato ancora Stone.
GRANDE 51 MILA METRI QUADRI. Questa incredibile rete, che comprende anche il Cloud ladder hall, misura in totale qualcosa come 51 mila metri quadrati. Che comprendono anche fiumi, laghi sotterranei e una ricca vegetazione sul pavimento di alcune caverne.
La maggior parte delle grotte è accessibile dall'ingresso principale, altre richiedono però una lunga nuotata in profondità. Altre ancora, infine, sono accessibili solo attraverso un difficile percorso in arrampicata lungo le pareti più in profondità nelle caverne”, ha concluso il capo missione. Ma tanta fatica ha ampiamente ripagato il gruppo di 15 coraggiosi. Che adesso sperano di replicare con un'altra scoperta storica.
Mercoledì, 02 Ottobre 2013
NATURA
Er Wang Dong, la grotta delle meraviglie
Scoperto in Cina un mondo sotterraneo. Talmente grande da avere il proprio sistema metereologico.
di Daniela Uva
Stalattiti e stalagmiti alte come palazzi, spazi così immensi da poter contenere le nuvole, un sistema meteorologico assolutamente indipendente da quello che regola il resto del pianeta.
Siamo nella grotta più grande mai scoperta sulla Terra: Er Wang Dong.
UN MONDO SOTTERRANEO. Questo incredibile mondo sotterraneo si trova in Cina, precisamente nella provincia di Chongquing. Per la prima volta è stato esplorato e fotografato da un gruppo di 15 speleologi americani e inglesi capeggiati da Robbie Stone, dell'università di Manchester.
Le immagini, scattate nelle viscere del pianeta, sono così belle da lasciare senza fiato.
ALL'INTERNO NUVOLE E PIOGGIA. La grotta è talmente immensa da aver sviluppato un proprio meteo: all'interno ci sono nuvole, pioggia e banchi di nebbia.
C'è voluto circa un mese di spedizione per portare alla luce questo mondo sommerso e straordinario. «Alcune delle grotte che fanno parte di questo sistema erano state precedentemente utilizzate dai minatori di nitrato, ma solo nelle aree più vicine all'ingresso. Mai prima di oggi questo angolo di mondo era stato esplorato nel suo insieme», ha spiegato Stone.
«Tutti i corridoi principali erano molto in profondità e non avevano mai visto la luce prima di adesso», ha proseguito.
UNA FENDITURA NELLE ROCCE. L'ingresso della grotta si trova in una piccola fenditura nelle rocce del Niubizi Tian Keng, un monte coperto da una vegetazione fittissima. Poco lontano sorge un piccolo villaggio rurale, Ranjiagou.
Non appena dentro, gli speleologi sono rimasti senza fiato: le volte delle caverne sono molto alte e gli spazi così grandi da aver ospitato i campi di questo gruppo di avventurieri per oltre un mese.
ANCHE LAGHI D'ACQUA DOLCE. Non mancano laghi di acqua dolce e vere e proprie piscine naturali cristalline. «Siamo emozionatissimi all'idea di essere stati i primi a mettere piede in un posto del genere. Adesso mi chiedo se il nostro pianeta possa ospitare altri luoghi del genere ancora inesplorati», ha continuato il ricercatore.
Quello che ha letteralmente lasciato senza fiato gli scienziati è stato però proprio il sistema meteorologico delle grotte. «Ci siamo trovati di fronte nuvole enormi, che si bloccano nella metà superiore delle caverne perché non riescono a uscire dal piccolo passaggio presente sul tetto, a circa 250 metri di altezza. Questo fenomeno si crea perché l'umidità presente nelle grotte sale e si condensa per via dell'aria più fredda presente in questi spazi immensi e chiusi», ha spiegato ancora Stone.
GRANDE 51 MILA METRI QUADRI. Questa incredibile rete, che comprende anche il Cloud ladder hall, misura in totale qualcosa come 51 mila metri quadrati. Che comprendono anche fiumi, laghi sotterranei e una ricca vegetazione sul pavimento di alcune caverne.
La maggior parte delle grotte è accessibile dall'ingresso principale, altre richiedono però una lunga nuotata in profondità. Altre ancora, infine, sono accessibili solo attraverso un difficile percorso in arrampicata lungo le pareti più in profondità nelle caverne”, ha concluso il capo missione. Ma tanta fatica ha ampiamente ripagato il gruppo di 15 coraggiosi. Che adesso sperano di replicare con un'altra scoperta storica.
Mercoledì, 02 Ottobre 2013
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Bello, mi piace.
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- Bibliofilo onnisciente
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Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Allora non lo leggo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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- Massimo Carbone
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Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
meravigliosa la grotta, io sentivo settimane fa di un vulcano, nell' oceano pacifico, non attivo, ma enorme. Ma proprio enorme, solo non si era scoperto. E' il Massiccio Tamu, e misura 250 mila km quadrati E' 50 volte piu' grande del secondo vulcano piu' grande del mondo. Prima si credeva che fosse un insieme di vulcani, ma adesso si e' scoperto che e' uno solo.
a proposito della cina direi che meritano le montagne colorate zhangye danxia
eccone una non troppo fotoscioppata come quasi tutte
a proposito della cina direi che meritano le montagne colorate zhangye danxia
eccone una non troppo fotoscioppata come quasi tutte
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Le grotte mi hanno sempre affascinato.
Bellissime quelle di Postumia, San Cansiano e Frasassi.
Bellissime quelle di Postumia, San Cansiano e Frasassi.
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- Alga
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Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Gajardo er Wang Dong!
Ciao!
Bellissimo andarci con le espadrillas ed uscire praticamente scalzo...klaus ha scritto: Bellissime quelle di Postumia
Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
le mitiche espadrillas (per altro la calzatura più amata dagli speleologi)Alga ha scritto: Bellissimo andarci con le espadrillas ed uscire praticamente scalzo...
Ciao!
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Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Deforestazione, allarme Amazzonia: da paradiso a inferno
L'Amazzonia sta morendo, da paradiso si è trasformata in un inferno. E proprio nei giorni in cui si tiene a Varsavia la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, vengono divulgate le immagini aeree, ma non solo, degli effetti devastanti della deforestazione sulla foresta pluviale amazzonica. Dopo mesi di lavoro, i fotoreporter Reuters, Nacho Doce e Ricardo Morais, hanno documentato quello che rimane del più grande polmone terrestre. Le foto mostrano intere aree divorate dagli incendi controllati (appiccati per fare spazio a coltivazioni, miniere e altri progetti), responsabili di elevate emissioni di anidride carbonica. L'agenzia spaziale brasiliana informa che nell'ultimo anno la deforestazione è aumentata di un terzo, spazzando via un 'area pari a due volte la città di Los Angeles. Se queste cifre si dovessero dimostrare esatte, verrano confermati i timori e gli avvertimenti di scienziati e ambientalisti sui rischi che corre l'intero ecosistema (reuters)
L'Amazzonia sta morendo, da paradiso si è trasformata in un inferno. E proprio nei giorni in cui si tiene a Varsavia la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, vengono divulgate le immagini aeree, ma non solo, degli effetti devastanti della deforestazione sulla foresta pluviale amazzonica. Dopo mesi di lavoro, i fotoreporter Reuters, Nacho Doce e Ricardo Morais, hanno documentato quello che rimane del più grande polmone terrestre. Le foto mostrano intere aree divorate dagli incendi controllati (appiccati per fare spazio a coltivazioni, miniere e altri progetti), responsabili di elevate emissioni di anidride carbonica. L'agenzia spaziale brasiliana informa che nell'ultimo anno la deforestazione è aumentata di un terzo, spazzando via un 'area pari a due volte la città di Los Angeles. Se queste cifre si dovessero dimostrare esatte, verrano confermati i timori e gli avvertimenti di scienziati e ambientalisti sui rischi che corre l'intero ecosistema (reuters)
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
STRONZì STRONZì E STRONZì
APRIREI TUTTI I IN DUE ANCHE QUELLI CHE L'HANNO APERTA
Ming la vongola» era la creatura più vecchia al mondo. Poi gli scienziati l’hanno uccisa
http://www.corriere.it/esteri/13_novemb ... 1355.shtml
APRIREI TUTTI I IN DUE ANCHE QUELLI CHE L'HANNO APERTA
Ming la vongola» era la creatura più vecchia al mondo. Poi gli scienziati l’hanno uccisa
http://www.corriere.it/esteri/13_novemb ... 1355.shtml
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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- Massimo Carbone
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- Località: Praha
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Finalmente un articolo interessante su plastica e inquinamento.
https://www.bloomberg.com/view/articles ... ow-organic
https://www.bloomberg.com/view/articles ... ow-organic
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- balbysauro
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- Località: Palermo
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Repubblica, come molti altri giornali, parla dell'inquinamento degli oceani e dell'isola di plastica in mezzo al Pacifico
https://www.repubblica.it/ambiente/2018 ... ukI92btgPA
ora, lungi da me sottovalutare la cosa, quella plastica lì non dovrebbe esserci
anche perchè in realtà la stragrande maggioranza è composta da particelle minime, spesso mangiate dalla fauna marina, che finiscono nella catena alimentare con chissà quali effetti
però bisogna anche presentare le cose nel modo corretto
spesso ho addirittura letto che l'isola di spazzatura si vedrebbe dallo spazio
un po' difficile visto che, anche nell'articolo di Repubblica, si parla di circa un chilo in un chilometro quadrato, cioè un chilo di plastica da dividere nell'equivalente in 1000 piscine olimpioniche, cioè un grammo di plastica in ogni piscina
https://www.repubblica.it/ambiente/2018 ... ukI92btgPA
ora, lungi da me sottovalutare la cosa, quella plastica lì non dovrebbe esserci
anche perchè in realtà la stragrande maggioranza è composta da particelle minime, spesso mangiate dalla fauna marina, che finiscono nella catena alimentare con chissà quali effetti
però bisogna anche presentare le cose nel modo corretto
spesso ho addirittura letto che l'isola di spazzatura si vedrebbe dallo spazio
un po' difficile visto che, anche nell'articolo di Repubblica, si parla di circa un chilo in un chilometro quadrato, cioè un chilo di plastica da dividere nell'equivalente in 1000 piscine olimpioniche, cioè un grammo di plastica in ogni piscina
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
Nemmeno nuotandoci dentro la vedibalbysauro ha scritto:Repubblica, come molti altri giornali, parla dell'inquinamento degli oceani e dell'isola di plastica in mezzo al Pacifico
https://www.repubblica.it/ambiente/2018 ... ukI92btgPA
ora, lungi da me sottovalutare la cosa, quella plastica lì non dovrebbe esserci
anche perchè in realtà la stragrande maggioranza è composta da particelle minime, spesso mangiate dalla fauna marina, che finiscono nella catena alimentare con chissà quali effetti
però bisogna anche presentare le cose nel modo corretto
spesso ho addirittura letto che l'isola di spazzatura si vedrebbe dallo spazio
un po' difficile visto che, anche nell'articolo di Repubblica, si parla di circa un chilo in un chilometro quadrato, cioè un chilo di plastica da dividere nell'equivalente in 1000 piscine olimpioniche, cioè un grammo di plastica in ogni piscina
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
In questo, almeno, la fake news è a fin di bene, e non foriera di odio e rabbia.
- balbysauro
- Utente del Decennio 10-20
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- Iscritto il: mer nov 28, 2007 6:53 pm
- Località: Palermo
Re: quante sorprese...qui si parla del nostro pianeta
l'unico dubbio è che non sia un chilo per chilometro quadrato, non sarebbe la prima volta che i media danno numeri a cazzo
ci vorrebbero altre fonti
wikipedia dice 5 kg/km², quindi potrebbero essere di più se è vero che finora si era sottostimato
sono comunque sempre 5 grammi (secondo wikipedia) in una piscina, non esattamente un'isola galleggiante di plastica
ci vorrebbero altre fonti
wikipedia dice 5 kg/km², quindi potrebbero essere di più se è vero che finora si era sottostimato
sono comunque sempre 5 grammi (secondo wikipedia) in una piscina, non esattamente un'isola galleggiante di plastica