Terza Guerra Mondiale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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tennisfan82
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Toh, i putiniani sono gli stessi che parlavano di dittatura sanitaria, di vaccini e di scie chimiche, chi l'avrebbe mai detto :D

Che dire, spero di non invecchiare così anch'io.

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Re: Terza Guerra Mondiale

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klaus
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da klaus »

L’iperbole geopolitica e l’alibi del pluralismo dell’informazione italiana
di Carmelo Palma
Che cosa ha pubblicato la rivista Limes su Russia e Ucraina, letto alla luce della massima salveminiana secondo cui l’imparzialità è un sogno e la probità è un dovere

La cosa interessante non è che anche in questo week end, come del resto avviene tutti i giorni, giornalisti e lettori (chi è senza peccato eccetera eccetera) abbiano preso a punzecchiarsi su quanto scritto o taciuto dalle rispettive testate: è interessante, anzi decisamente essenziale, proprio l’oggetto della discussione, rappresentato dal nodo scorsoio del rapporto tra pluralismo e responsabilità, a cui sta finendo letteralmente impiccata la libera informazione in Occidente e con lei quel suo sottovalutato sottoprodotto politico, che è la democrazia.


Ecco la vicenda in breve, come raccontata direttamente dalla testata protagonista della querelle, cioè Limes, in un thread su Twitter.

La tabella non esprime l’opinione di Limes ma del professor John O. Willerton, politologo dell’Università dell’Arizona e uno dei massimi esperti americani di Russia. 1/3
È infatti estrapolata fuori contesto da un articolo pubblicato sul numero 11/2021 di Limes (“CCCP, il passato che non passa”) nel quale il professor Willerton scrive: “La tabella fissa undici importanti aspetti della società russa. 2/3
La colonna di sinistra presenta la mia valutazione, basata su opinioni correnti nella società russa, mentre la colonna di destra fornisce in breve la versione iperbolica che pervade la percezione americana.” 3/3
La tabella in questione era questa, ed esponeva in modo sintetico quale sarebbe la realtà della Russia e quale sarebbero le balle che sulla Russia gli americani amano raccontarsi. Le balle, per fare un esempio, sono che Putin ammazzi oppositori e giornalisti e invada Paesi terzi, che la Crimea sia stata annessa illegalmente e che si possa parlare di dittatura putiniana.


La realtà è che i giornalisti e gli oppositori muoiono, sì, ma «in zone violente» (Anna Politkovskaja fu ritrovata morta nell’ascensore di casa, Boris Nemtsov nei pressi del Cremlino) e «a causa di scandali di corruzione» (i morti di mafia, quando la mafia ufficialmente non esisteva, morivano tutti ammazzati da mariti cornuti); la Russia tende un po’ ad allargarsi, è vero, ma «salvaguarda la sua sfera di influenza in Ucraina e Georgia». Quella della dittatura putiniana e dell’assenza di vere opposizioni (se non in esilio, in galera o al cimitero) poi è la madre di tutte le balle, perché in Russia esiste un «sistema decisionale verticale» ma «elezioni regolari con più candidati».

La difesa di Limes è dunque (traduzione mia dal birignao giornalistichese del thread):

«Mica siamo noi a dire quelle cose, le ha dette questo tizio, noi le abbiamo solo pubblicate e peraltro questo tizio mica dice le cose che voi dite che lui dice»;
«Questo tizio è uno studioso autorevole della Russia ed è pure americano: quindi come vi permettete di criticarci, voi che non parlate russo e magari leggete pure gli articoli degli americani con Google Translate, se non ve li traduciamo noi?»;
«Noi siamo un esempio di testata pluralista, proprio perché pubblichiamo questi servizietti propagandistici, anche se non li condividiamo; siete voi il pericolo per la democrazia, perché volete impedire agli italiani di leggere gli originali contributi di un americano che dice che Putin non è un dittatore e sono gli americani a essere fuori di testa».
L’articolo di Willerton, sfigurato secondo Limes da estrapolazioni fuori contesto, dice esattamente quel che riporta la tabella e lo dice pure peggio. Censura la «caratterizzazione da cartone animato» della realtà russa; irride Navalny («Aleksej 2% secondo il gradimento dei sondaggi russi»), ammette che non c’è dubbio che la Russia «sia intervenuta pesantemente in Ucraina», ma a seguito del «colpo di stato del 2014» e – a conferma della famosa massima per cui, se li torturi abbastanza a lungo, i numeri confesseranno quello che vuoi – spiega che dal 2017 a oggi sono morti più giornalisti statunitensi che russi, per non dire degli indiani e dei messicani e che l’economia della Federazione, giovandosi della cura di Putin, «torna a avvicinarsi a quello della Germania in termini di Pil assoluto».

Chi fa quel particolare mestiere delle armi che è l’informazione (perché ne uccide più la penna ecc. ecc.), se ha un minimo di etica della professione, sa di muoversi a cavallo di una contraddizione permanente. Deve cioè accettare, da una parte, che i fatti e i giudizi non si possono davvero separare, perché qualunque fatto è già di per sé un giudizio, cioè un modo per collegare vari fenomeni secondo relazioni, che si possono dimostrare fondate secondo un metodo condiviso, ma la cui verità non può essere considerata auto-evidente.

Dall’altra parte, pur consapevole di questo, un onesto operatore dell’informazione (usiamo il gergo sindacale, per modestia e umiltà) deve accettare con Orwell che «la libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro» e che i nemici della libera stampa sono in primo luogo i nemici di un’etica del discorso razionale e i propalatori di verità che oggi diremmo parallele.

È una contraddizione, questa, risolta nella famosa formula salveminiana, per cui, se «l’imparzialità è un sogno», a maggior ragione «la probità è un dovere».

L’informazione non può essere neutrale – perché si parte sempre a raccontare da un sapere limitato e parziale, che precede la cosa raccontata e che ne determina l’interpretazione – ma non può essere arbitraria e disonesta al punto da destituire di fondamento la realtà, surrogandola con una versione addomesticata e photoshoppata, secondo il disegno fornito direttamente dal sovrano. Putin, o chi per lui.

La discussione sul pluralismo, sulla completezza e sulla responsabilità dell’informazione – cioè su quello che fino a pochi anni fa era considerato l’inestinguibile capitale civile dei sistemi democratici e la garanzia della loro tenuta – è ormai esplosa in Italia (e non solo in Italia) in una direzione esattamente contraria a quella della salveminiana probità.

Il pluralismo è l’estensione ai bari di un uguale titolo di seduta al tavolo delle comparsate e al desco dei gettoni tv. La completezza dell’informazione è la par condicio delle cazzate e l’alibi del clickbaiting universale. Neppure la più piccola scemenza, se genera dibattito, indignazione e sconcerto – cioè, pubblicitariamente, numeri – deve essere risparmiata al lettore e radio-telespettatore.

Il diritto al dissenso è il riconoscimento di una speciale immunità giornalistica per gli agenti del caos, così oggi il dossieraggio e il depistaggio è diventato un’impresa nobile, da liberi pensatori. La responsabilità delle testate è di mettere a disposizione i propri inchiostri per rendere la notte nera dell’informazione ancora più nera, di modo che tutte le vacche, quelle putiniane e quelle antiputiniane, siano indistinguibili ed equivalenti. Tutte innocenti, tutte colpevoli, tutte uguali.

Così il dubbio, il vecchio vaccino del dubbio contro il fanatismo, diventa la pozione magica del correttismo negazionista: infatti, ci spiegano i cerimonieri della dubbiosità retequattrista e lasettista, abbiamo il dovere di dubitare anche delle vittime ucraine, fino a che non dimostreranno di non essersi aggredite, bombardate e ammazzate da sole.

La democrazia in Italia e in Occidente rischia di morire proprio di questa informazione “pluralistica”, di cui con sussiego scientifico Limes rivendica il merito e a cui pure chi male non si è condotto dall’inizio della guerra di Putin all’Ucraina rende uno scappellamento obbligato.

Eppure Limes e il suo direttore Lucio Caracciolo non sono nuovi a operazioni di volontario e involontario fiancheggiamento filo-russo e anti-ucraino, con lezioni impartite ex cathedra, dall’alto di un’autorevolezza riconosciuta a prescindere.

Sui social, nei giorni della discussione sull’articolo dell’autorevole filorusso americano, di cui abbiamo parlato prima, è uscita anche una perla del numero di Limes dell’aprile 2014, due mesi dopo, si badi bene, l’invasione da parte della Russia dell’Ucraina e l’accaparramento della Crimea: si tratta di un pezzo contro la violenza sciovinista ucraina di una sorta di lupo grigio in salsa russa, Egor Prosvirnin – anche lui, ironia della sorte, morto “accidentalmente” lo scorso anno cadendo da una finestra – che accusava Putin di essere troppo compromissorio e che scriveva papale papale: «Putin è spesso paragonato a Hitler. Si ripete spesso l’orribile parola Anschluss… Ma quale Anschluss! Qui si tratta di una vera e propria guerra come quella per l’unificazione italiana! E Putin non si comporta come il diabolico Führer, che aveva l’idea folle di creare un regno mondiale, ma come Vittorio Emanuele II, che riunì un popolo diviso in vari Stati in un’unica nazione».

Nello stesso numero del 2014, campeggiava anche un lungo estratto dell’intervento, con cui Putin stesso giustificava la secessione della Repubblica di Crimea dall’Ucraina e la sua annessione alla Federazione Russa e un altro intervento per salutare con favore la fine degli accordi di Helsinki sull’inviolabilità delle frontiere e sull’integrità territoriale degli stati.

Più recenti sono state le scivolate del direttore di Limes Caracciolo sull’invasione che non ci sarebbe mai stata e a cui potevano credere solo i gonzi ingannati dalla propaganda americana e la derubricazione, di cui ha scritto ieri Francesco Cundari, della resistenza ucraina e degli ucraini stessi a mero mezzo della guerra tra Usa e Russia. Dei pupazzi nelle mani di altri, non dei protagonisti di una vera epopea civile, prima che militare, che ha stupito sia gli aggressori, che credevano a una guerra lampo, sia gli alleati, che avevano subito proposto a Zelensky di rifugiarsi all’estero.

Allora la domanda è: perché quegli stessi nomi della politica e dell’informazione democratica, che attaccano testate e reti televisive per le tribune propagandistiche che offrono settimanalmente al professor Alessandro Orsini, pensano che sia oltraggioso criticare Limes e Caracciolo che offrono pagine e penna a contributi altrettanto ignominiosi?

Ognuno risponda come vuole, ma è una domanda che chiama evidentemente in causa il funzionamento della parrocchietta dell’informazione progressista e la sua idea degli alleati e dei nemici dell’Italia.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Alezinho »

Credo Limes abbia pochi lettori e, anche tenendo conto della sua visibilità nel web, escludo possa influenzare l'opinione pubblica italiana in misura significativa.

In merito all'intervento di Caracciolo nel video postato da Nickognito, sono d'accordo con quegli sul fatto che in Russia il problema non è solo Putin e che farne il check-up non sia risolutivo, però per il momento è lui il decisore e non lascia intravedere alcuna volontà di negoziazione ed interruzione degli attacchi. Ho la netta sensazione che anche il controllo completo del Donbass non lo accontenterebbe, anche perché mantenere tale controllo risulterebbe alquanto problematico.
Fra qualche mese la situazione potrebbe essere diversa (continuano a girare voci non sappiamo quanto attendibili su un tumore in stato avanzato, ad es.), ma ORA è questa. E quindi la guerra va avanti, che ci piaccia o meno.

Penso inoltre che se il blocco navale russo nel Mar Nero dovesse protrarsi per un altro mese qualcuno (leggasi: Nato) dovrà porsi il problema di come forzarlo. Forse fornendo all'Ucraina missili adeguati per colpire non la singola nave russa ma l'intera flotta, con tutti i rischi del caso. Attenzione perché quell'impasse può deflagrare molto male.
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Salvini a Mosca, l'ambasciata russa dichiara: "Il viaggio l'abbiamo pagato noi"
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da balbysauro »

tennisfan82 ha scritto:Salvini a Mosca, l'ambasciata russa dichiara: "Il viaggio l'abbiamo pagato noi"
Fosse la prima volta che Mosca paga Salvini
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Monheim
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Monheim »

balbysauro ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Salvini a Mosca, l'ambasciata russa dichiara: "Il viaggio l'abbiamo pagato noi"
Fosse la prima volta che Mosca paga Salvini
Io a Salvini pagherei un'insalata russa intinta nel polonio.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Medvedev: “Una domanda, chi ha detto che l'Ucraina esisterà ancora tra due anni?”.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da tennisfan82 »

"A fronte di una richiesta giornaliera di #gas da parte di #Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, #Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto.
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Preparatevi a mangiare cibo freddo e a girare per casa col cappotto.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da alessandro »

tennisfan82 ha scritto:Medvedev: “Una domanda, chi ha detto che l'Ucraina esisterà ancora tra due anni?”.
Pensare che c’è ancora qualcuno che dice che sin dall’inizio l’obiettivo della Russia erano solo i territori del donbas

Poi medvedev mi pare proprio un idiota con le sue battutine “italiani mangia spaghetti francesi mangia rane e tedeschi mangia salsicce” “odio gli occidentali e li vorrei spazzare via”

Purtroppo alla fine dovremo (Europa e Ucraina) piegare la testa e concedere i territori invasi dai russi.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da klaus »

La Russia sta aprendo la guerra del gas.
Adesso lo scenario si complica notevolmente.
E a breve vedremo chi tiene per le palle chi.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da tennisfan82 »

chiaky ha scritto:Preparatevi a mangiare cibo freddo e a girare per casa col cappotto.


Venite tutti in Basilicata :D

https://www.ansa.it/basilicata/notizie/ ... 26c49.html
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Colpo di scena
SPOILER: [MOSTRA]
Di Battista in partenza per la Russia: «Voglio capire cosa pensano della guerra e di Putin, viaggerò coi mezzi pubblici. Ho informato il sottosegretario Gabrielli prima di chiedere il visto».
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da chiaky »

tennisfan82 ha scritto:Colpo di scena
SPOILER: [MOSTRA]
Di Battista in partenza per la Russia: «Voglio capire cosa pensano della guerra e di Putin, viaggerò coi mezzi pubblici. Ho informato il sottosegretario Gabrielli prima di chiedere il visto».
La guerra è a un bivio.
Fallita l'arma Salvini, siamo pronti a scagliare quella Dibba.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da uglygeek »

Ma perche' non in Ucraina?
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Medvedev: “Una domanda, chi ha detto che l'Ucraina esisterà ancora tra due anni?”.
Pensare che c’è ancora qualcuno che dice che sin dall’inizio l’obiettivo della Russia erano solo i territori del donbas

Poi medvedev mi pare proprio un idiota con le sue battutine “italiani mangia spaghetti francesi mangia rane e tedeschi mangia salsicce” “odio gli occidentali e li vorrei spazzare via”

Purtroppo alla fine dovremo (Europa e Ucraina) piegare la testa e concedere i territori invasi dai russi.
Io lo ripeto dall'inizio che alla Russia i territori del Donbas interessano solo come inizio, e che loro vogliono ristabilire una sfera di influenza che alla fine - come minimo - comprenda tutti i paesi dell'ex Patto di Varsavia ma in primo luogo comprenda almeno i territori dell'ex URSS.
Non era difficile da capire.

Putin sara' anche diventato mezzo matto, ma lo capiva anche lui che invadere l'Ucraina avrebbe cambiato gli scenari mondiali e che il prezzo da pagare per la Russia non avrebbe avuto senso in cambio solo del Donbas o di altre regioni dell'Ucraina.

Voglio vedere come cambia la posizione degli italiani filo-Putin e di chi pensava che bastasse convincere Zelensky a cedere una parte del suo stato ai russi per far tornare tutto come prima.
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Re: Terza Guerra Mondiale

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L'ambasciatore russo in Italia plaude i 5 Stelle per le loro posizioni circa l'invio di armi all'Uceaina
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Alezinho »

Rispedirlo in Russia no?
Si sta comportando come un diplomatico NON si dovrebbe MAI comportare.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Nickognito »

https://www.internazionale.it/opinione/ ... tenuti-gas

Sanzioni all'Egitto? Chi se ne frega!
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da laplaz »

Terza e quarta settimana di luglio prevedo brutte cose sul fronte approvvigionamenti.
Credo che si andrà per forza di interrompibilità/razionamenti
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da laplaz »

https://www.repubblica.it/esteri/2022/0 ... 4-P3-S1-T1

Quel bubbone canceroso di Kaliningrad...
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Nickognito »

molto intelligente bloccare i rifornimenti per un enclave, furbo.
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Per il senatore dei 5 Stelle Di Piazza la soluzione è inviare pigiami al posto delle armi.

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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da laplaz »

Nickognito ha scritto:molto intelligente bloccare i rifornimenti per un enclave, furbo.
Ma non è che li bloccano, ci sono le sanzioni. Non può entrare niente.
Devono arrangiarsi via mare con quello che manda la Russia.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Nickognito »

laplaz ha scritto:
Nickognito ha scritto:molto intelligente bloccare i rifornimenti per un enclave, furbo.
Ma non è che li bloccano, ci sono le sanzioni.
Si, non sono eventi naturali.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Terza Guerra Mondiale

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laplaz ha scritto:
Nickognito ha scritto:molto intelligente bloccare i rifornimenti per un enclave, furbo.
Ma non è che li bloccano, ci sono le sanzioni. Non può entrare niente.
Devono arrangiarsi via mare con quello che manda la Russia.
Ma Putin non aveva detto che le sanzioni erano inutili?
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da tennisfan82 »

“L’unica nostra speranza è la carestia. Ora comincerà la carestia e loro elimineranno le sanzioni e ci saranno amici, perché si renderanno conto che è impossibile non essere nostri amici”

La giornalista e la propagandista russa Margarita Simonyan al forum di San Pietroburgo invoca la carestia come mezzo per piegare l'Europa parlandone come se fosse al bar a prendere il caffè.

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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Alezinho »

Quelli/e come lei - e in Russia sono parecchi, pare - hanno del marcio nel cervello. Per me è gente irrecuperabile.
Da dire anche che la Russia non è nuova a causare carestie (gli ucraini ben lo sanno!).
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da s&v »

Alezinho ha scritto:Quelli/e come lei - e in Russia sono parecchi, pare - hanno del marcio nel cervello. Per me è gente irrecuperabile.
Da dire anche che la Russia non è nuova a causare carestie (gli ucraini ben lo sanno!).
Ammesso e non concesso che l'attuale crisi si risolva senza disastri sistemici rimane il problema di fondo: come coesistere con un impero russo revisionista, abbrutito, invecchiato, armato fino ai denti nel medio e lungo periodo?

Io al momento non vedo soluzioni salvo l'implosione dell'impero (che porterebbe ad altre conseguenze imprevedibili e indesiderabili).

La Russia è talmente marcia e corrosa da dentro che ogni compromesso e accomodamento sarebbe temporaneo, ogni accordo di pace una mera tregua.
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Messaggio da Alezinho »

s&v ha scritto:Ammesso e non concesso che l'attuale crisi si risolva senza disastri sistemici rimane il problema di fondo: come coesistere con un impero russo revisionista, abbrutito, invecchiato, armato fino ai denti nel medio e lungo periodo?
Scartando l'opzione "raderli al suolo", non resta che stritolarli economicamente. Sanzioni e sabotaggi continui e sistematici.
Certamente se la Cina - il vero problema di fondo - li aiutasse (probabile) sarebbe ben più difficile riuscirvi.
L'ipotesi "implosione" non la vedo realistica, e non è che morto Putin (di morte naturale o no) il paese si democratizzerebbe in quattro e quattr'otto.
Sarebbe bene però per prima cosa cominciare a ripulire media e politica nazionali dal ciarpame filorusso, in un primo tempo con metodi fintamente democratici e poi, se necessario, con un maccartismo aggiornato.
Nickognito
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Re: Terza Guerra Mondiale

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s&v ha scritto:
Alezinho ha scritto:Quelli/e come lei - e in Russia sono parecchi, pare - hanno del marcio nel cervello. Per me è gente irrecuperabile.
Da dire anche che la Russia non è nuova a causare carestie (gli ucraini ben lo sanno!).
Ammesso e non concesso che l'attuale crisi si risolva senza disastri sistemici rimane il problema di fondo: come coesistere con un impero russo revisionista, abbrutito, invecchiato, armato fino ai denti nel medio e lungo periodo?

Io al momento non vedo soluzioni salvo l'implosione dell'impero (che porterebbe ad altre conseguenze imprevedibili e indesiderabili).

La Russia è talmente marcia e corrosa da dentro che ogni compromesso e accomodamento sarebbe temporaneo, ogni accordo di pace una mera tregua.

Con compromessi tali da farli sentire un impero che conta pur concedendo molto poco. Esistono altre vie, ma sono con impatto di rischio molto alto
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Nickognito ha scritto:Con compromessi tali da farli sentire un impero che conta pur concedendo molto poco.
Un esempio?
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Re: Terza Guerra Mondiale

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Alezinho ha scritto:
Nickognito ha scritto:Con compromessi tali da farli sentire un impero che conta pur concedendo molto poco.
Un esempio?
Chiedi a Kissinger, non e' il mio lavoro. Certo non dicendo : Russia is a regional power e facendo esercitazioni NATO in Ucraina.
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Nickognito »

Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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laplaz
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da laplaz »

La discussione "politica" sul price cap gas è davvero MERAVIGLIOSA :lol:
L'idea attuale è "stabiliamo noi un prezzo massimo a cui la Russia ci deve vendere il gas". Però il cap lo mettiamo solo sul gas russo perchè altrimenti gli altri che ci vendono il gas si incazzano 8)
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da laplaz »

laplaz ha scritto:
stefano61 ha scritto:
laplaz ha scritto:
Si continua a vociferare di tetto ai prezzi sullo stile di quanto concesso a Spagna e Portogallo ma è economicamente infattibile per il resto dell'UE.
Se è fattibile per Spagna e Portogallo, perchè non dovrebbe esserlo per il resto dell' Unione? :)
Mi sembra di averlo già spiegato in qualche post addietro.

Ad ogni modo, Spagna e Portogallo hanno una dipendenza dal gas bassisima, stoccaggi già sufficienti per la prossima stagione, e una grandissima quota di produzione elettrica basata sulle rinnovabili.
Per il resto dell'UE non è così. Germania e Italia in primis come valori assoluti.

Il tetto al prezzo del gas funziona così. Io (importatore) pago sempre il gas esattamente come prima, poi però lo devo rivendere a un prezzo stabilito da una qualche autorità di controllo e regolazione del mercato (non so come si chiami in Spagna, da noi si chiama ARERA). Quindi la differenza, i soldi che io come importatore perdo, me li deve dare qualcuno. Quel qualcuno sono gli utenti finali, a cui viene ricaricata la differenza tra CAP e prezzo reale di importazione.

A questo punto tutti si fanno la domanda: "E allora cosa cambia?"
Cambia perchè il prezzo di vendita dell'energia sui mercati è definito dal costo di produzione più alto (il gas, mentre chi produce con fotovoltaico, idroelettrico, eolico, nucleare, ha costi di produzione molto più bassi e ci sta guadagnando molto, da cui la tassa sugli extraprofitti già in vigore) quindi se io abbasso il costo di vendita del gas automaticamente abbasso il costo dell'energia elettrica.

Quindi in sostanza per il gas cambierebbe poco come conto finale in bolletta, mentre si avrebbe il vantaggio di ridurre il costo dell'energia.

Questo meccanismo però può funzionare solo in piccolo, e in un contesto in cui c'è un'alta produzione da fonti rinnovabili. Ma se a livello UE venisse imposto un tetto si verificherebbe una enorme sperequazione tra mercati totalmente differenti e, aldilà dell'impossibilità nel mettere d'accordo tutti, queste partite economiche dovrebbero essere ulteriormente regolate a livello UE in qualche maniera, finendo per rendere di fatto per nulla conveniente un intervento regolatorio.

Tutto questo prescindendo dal fatto che un cap sui prezzi di vendita metterebbe in crisi le corpose posizioni finanziarie di arbitraggio sulle quali le banche hanno esposizioni enormi.
Schermata 2022-06-24 alle 16.07.40.png
Schermata 2022-06-24 alle 16.07.40.png (98.05 KiB) Visto 1171 volte
Bon, e visto che ora se ne è accorto anche Draghi che la "versione Spagnola e Portoghese" del price cap non è proprio fattibile direi che anche questa l'abbiamo portata a casa :lol: :lol:

Vediamo al prossimo giro, perchè come detto di idee fantasiose ne continuoano a proporre a rullo...
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Re: Terza Guerra Mondiale

Messaggio da Alezinho »

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Non vuole perdere terreno da Medvedev, mi pare. Guitti patetici.
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