uglygeek ha scritto:orson.poeta ha scritto:
Stefano, questo papa è teologicamente inconsistente ma in questa vicenda è l'unico che ragiona: la pace dovrebbe essere l'obiettivo da raggiungere, e finora con questi mezzi non lo si è raggiunto.
Ma siamo sicuri che la pace sia l'obiettivo da raggiungere proprio
a tutti i costi?
Se i russi si sono convinti che devono ricostruire la sfera di influenza che avevano ai tempi dell'URSS, non e' pensabile che una pace oggi porti a una guerra peggiore domani?
Mi chiedo, ma se tra una settimana ci fosse una tregua e poi un armistizio e anche un accordo sul Donbass, ma poi dopo? Torna tutto come prima come se non fosse successo niente? Ma me lo chiedo davvero, non e' una domanda retorica.
E' come se Hitler si fosse accontentato di prendersi solo un terzo della Polonia, nel 1939, e ci fosse stato un accordo. Poi cosa sarebbe successo nel 1940, nel 1941, ecc?
Il tuo ragionamento è giusto, direi per fortuna con Hilter arrivò il momento in cui si disse basta dopo avergli concesso di fare di tutto, in nome del senso di colpa(?) per i trattati di Versailles che furono troppo punitivi con la Germania sconfitta. L'accordo, e fu un inizialmente un colpo da maestro, lo fece con Stalin(Patto Molotov-Ribbentrop) per dividersi la Polonia, visto che gli ambasciatori inglesi e francesi avevano fatto aspettare inutilmente il dittatore russo, che avrebbe preferito accordarsi con l' Europa su come fermare Hitler ad est. E se avesse retto quell'accordo, lo sappiamo di chi fu colpa ovviamente se non resse, ebbene non lo so che scenario avremmo avuto a fine seconda guerra mondiale.
Putin non penso abbia ambizioni simili al baffetto lì, nella sua logica da criminale ex KGB punta a consolidare il Donbass, fare la sua parata del 9 maggio dando al suo popolo la sensazione di aver "stravinto" sull'impero (?) occidentale decadente e corrotto, che nella loro retorica è il regno del male(mentre loro sono il bene
) e mettere un argine all'opposizione che ha sicuramente all'interno che lo vorrebbe mettere da parte. Lui più che inseguire un utopistico sogno di restaurare l'Urss (non siamo più agli anni ottanta..), vuole consolidare il suo potere interno e togliersi dalle scatole Zelensky, che ovviamente sarebbe il grande sconfitto: non dico rimuoverlo con la forza da lì, ma con il tempo farlo dimettere e metterlo fuori gioco in future elezioni, per poi mettere un governo molto filo russo. Tanto Putin nella sua megalomania pensa di restare presidente a vita in Russia e pensa ai suoi piani decennali su come fare diventare la Russia più influente e più forte economicamente , non ha un mandato in scadenza come i leader(?) dei paesi occidentali. Ed ha sempre il ricatto di sganciare una bomba atomica..che il baffetto non aveva