TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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uglygeek
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Capisco, io invece non mi sento americano per nulla piu' che indiano o cinese.
pero' facciamo parte di un contesto occidentale, democratico.

mi sento prima italiano, poi europeo poi occidentale.

se facessero comunque una manifestazione contro il razzismo dei cinesi, avranno la mia simpatia.
non avranno la mia simpatia se queste dichiarazioni o menifestazioni contro il razzismo dei cinesi o dei camerunensi non siano un pretesto per dire "fanno cosi' schifo loro che infondo noi, se ammazziamo qualche negro ogni tanto, va bene".

come i razzisti americani che tra armi e bandiere americane mettono cartelli in contrapposizione a "la vita dei neri vale" con "tutte le vite valgono" concetto logico e giusto ma pretestuoso, perche' al momento gli ammazzati dai poliziotti sono percentualmente sulla popolazione in maggioranza neri.
Anche dai poliziotti neri, peraltro.
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alessandro
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Capisco, io invece non mi sento americano per nulla piu' che indiano o cinese.
pero' facciamo parte di un contesto occidentale, democratico.

mi sento prima italiano, poi europeo poi occidentale.

se facessero comunque una manifestazione contro il razzismo dei cinesi, avranno la mia simpatia.
non avranno la mia simpatia se queste dichiarazioni o menifestazioni contro il razzismo dei cinesi o dei camerunensi non siano un pretesto per dire "fanno cosi' schifo loro che infondo noi, se ammazziamo qualche negro ogni tanto, va bene".

come i razzisti americani che tra armi e bandiere americane mettono cartelli in contrapposizione a "la vita dei neri vale" con "tutte le vite valgono" concetto logico e giusto ma pretestuoso, perche' al momento gli ammazzati dai poliziotti sono percentualmente sulla popolazione in maggioranza neri.
Anche dai poliziotti neri, peraltro.
allora un po' di integrazione c'e'.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
pero' facciamo parte di un contesto occidentale, democratico.

mi sento prima italiano, poi europeo poi occidentale.

se facessero comunque una manifestazione contro il razzismo dei cinesi, avranno la mia simpatia.
non avranno la mia simpatia se queste dichiarazioni o menifestazioni contro il razzismo dei cinesi o dei camerunensi non siano un pretesto per dire "fanno cosi' schifo loro che infondo noi, se ammazziamo qualche negro ogni tanto, va bene".

come i razzisti americani che tra armi e bandiere americane mettono cartelli in contrapposizione a "la vita dei neri vale" con "tutte le vite valgono" concetto logico e giusto ma pretestuoso, perche' al momento gli ammazzati dai poliziotti sono percentualmente sulla popolazione in maggioranza neri.
Anche dai poliziotti neri, peraltro.
allora un po' di integrazione c'e'.
I poliziotti di colore non sono pochi, anche loro nel dubbio sparano.
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Paolo79
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

uglygeek ha scritto:
Paolo79 ha scritto:
magari cominciassero a mettergli contro un candidato che non possa essere accusato di pedofilia e palpeggiamenti vari...ho visto alcuni video allucinanti. lo massacreranno
Le accuse di pedofilia mi giungono nuove,
non so se lo hanno già accusato o no, ma secondo me lo faranno. avevo visto delle foto o dei video, non mi ricordo neanche più, niente di gravissimo però insomma, atteggiamenti che di sicuro non gli faranno bene in campagna elettorale
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Intanto, a Seattle...

https://komonews.com/news/local/whats-t ... omous-zone
https://www.kiro7.com/news/local/protes ... OJIFBKEYM/
A Seattle il quartiere piu' alternativo e hipster e' Capitol Hill, a un paio di km dal centro, e li' si sono concentrate le proteste negli ultimi giorni. A Capitol Hill c'e' una centrale di Polizia che e' stata chiusa e abbandonata per evitare incidenti. Nei sei isolati attorno alla centrale i manifestanti hanno dichiarato la CHAZ: Capitol Hill Autonomous Zone. Hanno stabilito posti di blocco, con guardie armate che controllano chi puo' o non puo' entrare (tipo Scampia). Pare che negozianti e semplici abitanti della zona siano soggetti ad estorsioni per poter lavorare o vivere li'. Piu' che altro fanno una specie di "okkupazione", ma abbastanza tosta, con dibattiti, musica, ecc.

Trump ha chiesto che la polizia di Seattle riprenda il controllo della citta', altrimenti ci pensa lui: https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... taken.html
Trump esagera, pero' i posti blocchi con la gente col fucile pare ci siano davvero. Nello Stato andare un giro con un fucile a vista non e' illegale, ma e' illegale usarlo per fermare la gente.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da s&v »

uglygeek ha scritto:Intanto, a Seattle...

https://komonews.com/news/local/whats-t ... omous-zone
https://www.kiro7.com/news/local/protes ... OJIFBKEYM/
A Seattle il quartiere piu' alternativo e hipster e' Capitol Hill, a un paio di km dal centro, e li' si sono concentrate le proteste negli ultimi giorni. A Capitol Hill c'e' una centrale di Polizia che e' stata chiusa e abbandonata per evitare incidenti. Nei sei isolati attorno alla centrale i manifestanti hanno dichiarato la CHAZ: Capitol Hill Autonomous Zone. Hanno stabilito posti di blocco, con guardie armate che controllano chi puo' o non puo' entrare (tipo Scampia). Pare che negozianti e semplici abitanti della zona siano soggetti ad estorsioni per poter lavorare o vivere li'. Piu' che altro fanno una specie di "okkupazione", ma abbastanza tosta, con dibattiti, musica, ecc.

Trump ha chiesto che la polizia di Seattle riprenda il controllo della citta', altrimenti ci pensa lui: https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... taken.html
Trump esagera, pero' i posti blocchi con la gente col fucile pare ci siano davvero. Nello Stato andare un giro con un fucile a vista non e' illegale, ma e' illegale usarlo per fermare la gente.
A me paiono cose allucinanti. Biden dovrebbe dire qualcosa. O forse Obama. Ma che diavolo sta succedendo negli USA?
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Rosewall
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Rosewall »

s&v ha scritto:Pero' la furia iconoclasta di questi giorni, francamente abbastanza impressionante, è alimentata da questo continuo autoflagellarsi occidentale che, oltre ad essere eccessivo, è appunto anche dannoso.
Un conto è occuparsi del razzismo - e lo si faccia davvero, non solo a parole o in ginocchio come pare vada di moda ora. Un conto è far credere ai neri che vivono in America (o in Svezia, o in Belgio) che la società in cui vivono, e la polizia che è uno dei pilastri di questa società, sono terribilmente ingiuste e oppressive, quando la società cinese è decisamente più ostile per i neri
mah, che je frega ad uno che si sente discriminato a Minneapolis di cosa fanno in Cina? Suona un pò benaltristica.
"Far credere ai neri"...sembra quasi che se le statue rimangono al loro posto allora anche la società lo farà. Il che implicitamente renderebbe giustificato tirare giù le statue, per chi vuole cambiare la società. Chissà, magari è proprio il nostro attaccamento feticistico per delle statue, le reazioni scandalizzate per della vernice lavabile sulla scultura di Montanelli, a rendere "interessanti" quelle cose agli occhi di chi vuole tirarle giù.
Secondo me irrigidirsi (come statue) non è saggio: una targa che spiegasse chi era Colston non sarebbe stata una cattiva idea, a fronte di richieste in tal senso. Spesso, con un pò di creatività si può salvare il monumento e nel contempo metterlo a confronto, farlo dialogare con il presente. Loro lo chiamano "problematizzare" (termine raccapricciante che però fa capire il punto di vista). A me personalmente importerebbe zero, non mi serve sciropparmi dieci minuti di documentario sul razzismo di Via col vento prima della visione dello stesso. Ma dal momento che c'è chi sta avanzando questa richiesta, non vedo perché non discuterne e non cominciare a sperimentarla qua e là. È sempre utile cercare di capire il punto di vista altrui, senza per questo doverlo condividere. La flessibilità non è un segno di debolezza.
Ho trovato spiritosa e intelligente la "proposta" di Bansky: recuperare la statua di Colston, rimetterla sul piedistallo aggiungendoci però la fune e - proporzionate - le statue della folla che la tira giù (non va fatto davvero, eh).

Come insegna il Nostro, "la memoria condivisa" è uno "slogan idiota". Se si intendono le statue (e tutto quanto sia simbolico) come coaguli di "memoria condivisa", si rischia di considerare la messa in discussione di quelle statue (simboli) anche come un attentato alla "memoria condivisa" e quindi alla coesione sociale. Ma dal momento che la memoria condivisa non esiste realmente, questo timore è infondato. Addirittura qualcuno potrebbe voler "problematizzare" (argh) un simbolo proprio per contestare quella pretesa di avere noi una "memoria condivisa".

Che il razzismo e il colonialismo (con le loro conseguenze presenti) siano nervi particolarmente scoperti per gli occidentali dipende credo dai presupposti illuministici (diritti universali) su cui si fondano e si legittimano le nostre istituzioni e le nostre culture politiche.
Dal momento che la realtà dell'azione politica ovviamente, inevitabilmente, contraddice molto spesso questi valori, nel corso degli ultimi due secoli gli occidentali si sono molto impegnati nel mettere sotto il tappeto queste intollerabili contraddizioni (laddove in oriente accettano con meno problemi che esistano le contraddizioni, e anzi).
Credo che sia qiesta, in defintiva, la ragione per cui ogni volta che viene sollevato il tappeto (anche in malo modo), la si viva come una catastrofe ("continuo autoflagellarsi occidentale")
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

uglygeek ha scritto:Intanto, a Seattle...

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A Seattle il quartiere piu' alternativo e hipster e' Capitol Hill, a un paio di km dal centro, e li' si sono concentrate le proteste negli ultimi giorni. A Capitol Hill c'e' una centrale di Polizia che e' stata chiusa e abbandonata per evitare incidenti. Nei sei isolati attorno alla centrale i manifestanti hanno dichiarato la CHAZ: Capitol Hill Autonomous Zone. Hanno stabilito posti di blocco, con guardie armate che controllano chi puo' o non puo' entrare (tipo Scampia). Pare che negozianti e semplici abitanti della zona siano soggetti ad estorsioni per poter lavorare o vivere li'. Piu' che altro fanno una specie di "okkupazione", ma abbastanza tosta, con dibattiti, musica, ecc.

Trump ha chiesto che la polizia di Seattle riprenda il controllo della citta', altrimenti ci pensa lui: https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... taken.html
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
uglygeek ha scritto:Intanto, a Seattle...

https://komonews.com/news/local/whats-t ... omous-zone
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A Seattle il quartiere piu' alternativo e hipster e' Capitol Hill, a un paio di km dal centro, e li' si sono concentrate le proteste negli ultimi giorni. A Capitol Hill c'e' una centrale di Polizia che e' stata chiusa e abbandonata per evitare incidenti. Nei sei isolati attorno alla centrale i manifestanti hanno dichiarato la CHAZ: Capitol Hill Autonomous Zone. Hanno stabilito posti di blocco, con guardie armate che controllano chi puo' o non puo' entrare (tipo Scampia). Pare che negozianti e semplici abitanti della zona siano soggetti ad estorsioni per poter lavorare o vivere li'. Piu' che altro fanno una specie di "okkupazione", ma abbastanza tosta, con dibattiti, musica, ecc.

Trump ha chiesto che la polizia di Seattle riprenda il controllo della citta', altrimenti ci pensa lui: https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... taken.html
Trump esagera, pero' i posti blocchi con la gente col fucile pare ci siano davvero. Nello Stato andare un giro con un fucile a vista non e' illegale, ma e' illegale usarlo per fermare la gente.
Immagine
Ugly ma che aspetti a levarti dai coglioni? :roll:

Esci finalmente di casa per andare in aeroporto.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Rosewall »

uglygeek ha scritto: Immagine
+

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per fox news =

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:lol:
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Rosewall ha scritto: per fox news =

Immagine

:lol:
E’ davvero lo stesso punto pero’.
Dal punto di vista giornalistico è inqualificabile. Però non è veramente falso. È solo che quando hanno fatto al manifestante con il fucile automatico sulla barricata c’era già la foto di Floyd, credo, ma non c’era ancora il cartello.

FoxNews calca la mano, ma al contrario, media come CNN e NBCNews non hanno neanche dato la notizia finché la cosa non è stata menzionata da Trump su Twitter.
Ultima modifica di uglygeek il sab giu 13, 2020 5:37 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da alessandro »

Si, le foto sono state fatte nello stesso posto nello stesso momento, se vedete, in entrambe c’è il ragazzo nero con lo zaino e il cappellino, certo che mettere un fotomontaggio fatto pure male (manca mezzo braccio sinistro del ragazzo col mitra) è una roba da togliere la scrivania al direttore della testata.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:Si, le foto sono state fatte nello stesso posto nello stesso momento, se vedete, in entrambe c’è il ragazzo nero con lo zaino e il cappellino, certo che mettere un fotomontaggio fatto pure male (manca mezzo braccio sinistro del ragazzo col mitra) è una roba da togliere la scrivania al direttore della testata.
Come nello stesso momento, in una foto è notte, nell’altra è giorno.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:Si, le foto sono state fatte nello stesso posto nello stesso momento, se vedete, in entrambe c’è il ragazzo nero con lo zaino e il cappellino, certo che mettere un fotomontaggio fatto pure male (manca mezzo braccio sinistro del ragazzo col mitra) è una roba da togliere la scrivania al direttore della testata.
Come nello stesso momento, in una foto è notte, nell’altra è giorno.
Vero, stavo guardando il ragazzo con lo zaino che è stato li diverse ore
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da tennisfan82 »

Da Fox News a fake news è un attimo.

Fox News è praticamente Sportitalia ma con i soldi :D

Un mix di propaganda repubblicana e giornaliste gnocche messe lì per tenere incollati allo schermo milioni di allupati repubblicani over 50 e 60.

Era quello che voleva Roger Ailes, che era un maiale ma la tv la conosceva bene e sapeva come fare ascolti

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Chi ha visto The Loudest Voice sa cosa intendo
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da alessandro »

Nei pochi giorni di esistenza, nei sei isolati che compongono la zona occupata sono stati organizzati dibattiti, concerti, spettacoli di poesia e proiezioni di documentari. È stato allestito un punto di soccorso medico, una distribuzione gratuita di cibo e acqua e i bambini hanno disegnato sui marciapiedi. Nonostante il clima pacifico e conviviale, Trump ha scritto su Twitter che «Seattle è stata conquistata da terroristi domestici». La capa della polizia della città Carmen Best ha detto di non aver avuto un ruolo nella decisione di abbandonare la centrale, e ha insinuato che ad alcuni commercianti della zona sia stato chiesto il pizzo, senza però fornire prove.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:Nei pochi giorni di esistenza, nei sei isolati che compongono la zona occupata sono stati organizzati dibattiti, concerti, spettacoli di poesia e proiezioni di documentari. È stato allestito un punto di soccorso medico, una distribuzione gratuita di cibo e acqua e i bambini hanno disegnato sui marciapiedi. Nonostante il clima pacifico e conviviale, Trump ha scritto su Twitter che «Seattle è stata conquistata da terroristi domestici». La capa della polizia della città Carmen Best ha detto di non aver avuto un ruolo nella decisione di abbandonare la centrale, e ha insinuato che ad alcuni commercianti della zona sia stato chiesto il pizzo, senza però fornire prove.
Il capo della polizia di Seattle, Carmen Best, è la prima donna afro-americana ad avere quel prestigioso incarico.
Evidentemente non è Bull Connor.
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Messaggio da Alga »

paoolino ha scritto: Però, l'imbrattamento della statua di Churchill fa pensare che non siamo così lontani.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

tennisfan82 ha scritto:Da Fox News a fake news è un attimo.

Fox News è praticamente Sportitalia ma con i soldi :D

Un mix di propaganda repubblicana e giornaliste gnocche messe lì per tenere incollati allo schermo milioni di allupati repubblicani over 50 e 60.

Era quello che voleva Roger Ailes, che era un maiale ma la tv la conosceva bene e sapeva come fare ascolti

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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Nel 2015 ci fu a Baltimora il famoso caso di Freddie Gray, barbaramente assassinato dalla polizia a botte nella camionetta mentre veniva trasportato dopo l’arresto. Non aveva nemmeno commesso un reato.
Ci furono enormi proteste, incidenti, Prince scrisse una canzone sulla vicenda, partite di baseball furono spostate da Baltimora in altre città, ecc.
I sei poliziotti coinvolti nell’arresto vennero arrestati:
Immagine
Alla fine vennero tutti assolti, lavorano ancora in polizia (come gli assassini di Aldovrandi in Italia peraltro). Hanno anche fatto causa al procuratore che li portò a processo.
Difficile dire se si trattava esattamente di razzismo, guardando le foto dei sei poliziotti.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Alga ha scritto:
paoolino ha scritto: Però, l'imbrattamento della statua di Churchill fa pensare che non siamo così lontani.
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Come le statue romane coperte da Renzi quando il presidente dell’Iran venne in visita a Roma.

Alla fine le statue tenderanno ad assomigliarsi tutte... :D
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

uglygeek ha scritto:Nel 2015 ci fu a Baltimora il famoso caso di Freddie Gray, barbaramente assassinato dalla polizia a botte nella camionetta mentre veniva trasportato dopo l’arresto. Non aveva nemmeno commesso un reato.
Ci furono enormi proteste, incidenti, Prince scrisse una canzone sulla vicenda, partite di baseball furono spostate da Baltimora in altre città, ecc.
I sei poliziotti coinvolti nell’arresto vennero arrestati:
Immagine
Alla fine vennero tutti assolti, lavorano ancora in polizia (come gli assassini di Aldovrandi in Italia peraltro). Hanno anche fatto causa al procuratore che li portò a processo.
Difficile dire se si trattava esattamente di razzismo, guardando le foto dei sei poliziotti.
ho un ricordo veramente troppo vago della vicenda ma:
1) come possono essere stati assolti se l'hanno ammazzato senza che commettesse neanche un reato?
2) come si fa a parlare di razzismo quando il 50% degli assassini é nero?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Paolo79 ha scritto:
uglygeek ha scritto:Nel 2015 ci fu a Baltimora il famoso caso di Freddie Gray, barbaramente assassinato dalla polizia a botte nella camionetta mentre veniva trasportato dopo l’arresto. Non aveva nemmeno commesso un reato.
Ci furono enormi proteste, incidenti, Prince scrisse una canzone sulla vicenda, partite di baseball furono spostate da Baltimora in altre città, ecc.
I sei poliziotti coinvolti nell’arresto vennero arrestati:
Immagine
Alla fine vennero tutti assolti, lavorano ancora in polizia (come gli assassini di Aldovrandi in Italia peraltro). Hanno anche fatto causa al procuratore che li portò a processo.
Difficile dire se si trattava esattamente di razzismo, guardando le foto dei sei poliziotti.
ho un ricordo veramente troppo vago della vicenda ma:
1) come possono essere stati assolti se l'hanno ammazzato senza che commettesse neanche un reato?
2) come si fa a parlare di razzismo quando il 50% degli assassini é nero?
1) Qui ci sono i dettagli: https://en.wikipedia.org/wiki/Death_of_Freddie_Gray
Gli Stati Uniti non sono un paese civile, e' veramente difficile che un poliziotto sia condannato per la violenza che commette in servizio, le eccezioni sono molto poche. Non c'erano telecamere dentro quel furgone. Forse in questo caso essendoci un video e molti testimoni puo' darsi che Chauvin faccia del carcere, ma io non ci scommetterei troppo. C'e' gia' chi si lamenta perche' e' ancora in prigione: https://www.startribune.com/minn-correc ... 571217942/.

2) A Seattle il sindaco che ha ordinato alla polizia di liberare la zona di una caserma e lasciare il controllo ai manifestanti e' bianca. Il capo della polizia che vorrebbe riprendere possesso della caserma e' nera.
Comunque non tutti i poliziotti sono violenti perche' sono razzisti, alcuni sono violenti perche' sono teste di cazzo, perche' hanno paura, e perche' la mentalita' della polizia negli Stati Uniti e' molto diversa da quella della polizia nell'Europa Occidentale: non sono li' per servire i cittadini, sono li' per fare la guerra al crimine, e sono armati ed equipaggiati come soldati.
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tennisfan82 ha scritto:Da Fox News a fake news è un attimo.

Fox News è praticamente Sportitalia ma con i soldi :D

Un mix di propaganda repubblicana e giornaliste gnocche messe lì per tenere incollati allo schermo milioni di allupati repubblicani over 50 e 60.

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Foto che a me non dispiace, per altro :)

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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

gnocche per modo di dire :)
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Nel 2015 ci fu a Baltimora il famoso caso di Freddie Gray, barbaramente assassinato dalla polizia a botte nella camionetta mentre veniva trasportato dopo l’arresto. Non aveva nemmeno commesso un reato.
Ci furono enormi proteste, incidenti, Prince scrisse una canzone sulla vicenda, partite di baseball furono spostate da Baltimora in altre città, ecc.
I sei poliziotti coinvolti nell’arresto vennero arrestati:
Immagine
Alla fine vennero tutti assolti, lavorano ancora in polizia (come gli assassini di Aldovrandi in Italia peraltro). Hanno anche fatto causa al procuratore che li portò a processo.
Difficile dire se si trattava esattamente di razzismo, guardando le foto dei sei poliziotti.
Ci ho visto appena un documentario al riguardo su HBO. Vedibile, ma prescindibile.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Pitone »

Nickognito ha scritto:gnocche per modo di dire :)
Confermo dai, quelle sono belle donne e basta.
Visivamente noiosissime col biondo identico.

Ma in più quello che mi infastidisce è questo sdoganamento del dente bianco fosforescente negli USA, falso peggio delle labbra finte.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nick »

Johnny Rex ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Da Fox News a fake news è un attimo.

Fox News è praticamente Sportitalia ma con i soldi :D

Un mix di propaganda repubblicana e giornaliste gnocche messe lì per tenere incollati allo schermo milioni di allupati repubblicani over 50 e 60.

Era quello che voleva Roger Ailes, che era un maiale ma la tv la conosceva bene e sapeva come fare ascolti

Immagine

Chi ha visto The Loudest Voice sa cosa intendo
Foto che a me non dispiace, per altro :)

F.F.
No no, non scherziamo.
Le ragazze di Sportitalia pure nella loro rozzezza mi piacciono eccome, sono stimolanti anche perchè sono giovani.
Queste non le vorrei neanche come mamme.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Monheim »

Pitone ha scritto:
Nickognito ha scritto:gnocche per modo di dire :)
Confermo dai, quelle sono belle donne e basta.
Visivamente noiosissime col biondo identico.
Le milf/cougar non devono (per forza) essere gnocche bensì trasmettere brutti istinti.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto:
Pitone ha scritto:
Nickognito ha scritto:gnocche per modo di dire :)
Confermo dai, quelle sono belle donne e basta.
Visivamente noiosissime col biondo identico.
Le milf/cougar non devono (per forza) essere gnocche bensì trasmettere brutti istinti.
Se il brutto istinto è quello di evitarle allora sono gnocche. La terza da sinistra anche anche, le altre tre potrebbero essere utili per ritardare una eiaculazione precoce, in effetti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Shakespeare »

Made in USA, le riconosceresti anche al polo sud, l'importante è quello
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Pitone »

Io li vedo una foto di quattro giornaliste in abiti da studio, niente di eclatante a parte lo spaventoso copia incolla della testa.

Volendo c'è un omaggio alle bandiere di Francia e Italia :D
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Johnny Rex »

Ma che mmenefrega di come sono quelle quattro.
Quello che mi piace è che è una foto contro questa cazzata della parità di genere per cui se fotografiche assieme 4 Bianche CAUCASICHE :) senza una gialle o una nera fomenti l'imbrattamento della statua di Indro , è quello il motivo per cui la foto mi piace.

F.F.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Super-Fabio »

Intanto con i contagi in forte crescita in molti stati Donald la prossima settimana ha intenzione di ricominciare con i comizi davanti a migliaia di persone.

Primo stop: Tulsa. In un'arena. Indoor. 19000 posti. :D

https://apnews.com/7a1e6bedf3784ecdbc8c ... SocialFlow
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Rosewall »

dalla newsletter di Francesco Costa, a cui consiglio di iscriversi (e che rimanda anche ai suoi podcast, l'ultimo episodio è sulla storia di John Lewis).


"(...)Il 76 per cento degli americani (dato che comprende il 71 per cento dei bianchi) pensa che il razzismo e le discriminazioni siano un grosso problema del paese, ha detto un nuovo sondaggio dell'affidabile Monmouth University. Il 78 per cento ha risposto che la rabbia dei manifestanti è giustificata. Secondo un altro sondaggio, stavolta di Reuters/Ipsos, circa il 90 per cento degli americani crede che sia necessaria un'incisiva riforma della polizia. Un altro sondaggio ancora svolto in questi giorni, commissionato da Wall Street Journal e NBC, dice che l'80 per cento degli americani è più preoccupato dalle violenze della polizia che da quelle dei manifestanti.

https://www.nytimes.com/interactive/202 ... tudes.html

Questi dati comprendono una parte significativa di elettori del Partito Repubblicano, e sono confermati da quanto poco stiano attecchendo – nell'opinione pubblica e sulla stampa, compresa quella conservatrice – gli argomenti "legge e ordine" del presidente Trump.

Non è del tutto nuovo che gli americani cambino rapidamente idea su qualcosa. Negli ultimi anni è successo per il matrimonio gay e la legalizzazione della marijuana, per esempio, questioni politiche un tempo tabù e che ora incontrano un tale gradimento che persino i contrari le considerano battaglie perse. Sembra che in questi giorni stia succedendo un altro smottamento, con le discriminazioni razziali in generale e le violenze della polizia in particolare, e infatti stiamo vedendo già delle conseguenze.

Il numero di aziende che si sono schierate dalla parte dei manifestanti è gigantesco: e non sono aziende che prendono queste decisioni alla leggera o senza valutarne le conseguenze. Il capo della lega di football americano, che aveva trattato con disprezzo i giocatori che si inginocchiavano per protesta durante l'inno nazionale, ha detto che aveva torto. Sia il Pentagono che alcuni Repubblicani del Senato si sono detti favorevoli alla possibilità di cambiare il nome delle basi militari intitolate ai leader confederati, cioè quelli del sud schiavista che cercò la secessione attraverso una guerra civile (il fatto che ci siano basi militari statunitensi intitolate a persone che hanno provato a distruggere gli Stati Uniti è sempre stato piuttosto strano). Persino l'ultraconservatrice lega automobilistica NASCAR ha chiesto ai suoi tifosi di non portare più le bandiere confederate alle corse.

Soprattutto, in tutte le città, in tutti gli stati, al Congresso e alla Casa Bianca si sta discutendo seriamente di come riformare la polizia.
Perché è avvenuto questo strappo? Potrei cavarmela limitandomi a ribadire quanto sopra: è una cosa che gli americani fanno, di tanto in tanto. Ma sarebbe un po' troppo furbo, e facile da dire col senno di poi. Proviamo a ragionarci meglio allora.

La giustizia penale – soprattutto la correzione degli eccessi punitivi della giustizia penale – è uno dei pochi temi che in questi anni non sono stati completamente schiacciati dalla grande radicalizzazione americana. L'anno scorso il presidente Trump firmò una legge che riduceva le pene previste per alcuni reati legati alla droga. Alla legge avevano lavorato Democratici e Repubblicani insieme, e il primo firmatario era stato il senatore afroamericano Cory Booker del Partito Democratico.

Poi c'è il resto. Le violenze della polizia contro gli afroamericani ci sono sempre state, ma oggi gli smartphone sono onnipresenti e le persone filmano praticamente ogni loro interazione con la polizia, hai visto mai. Senza gli smartphone oggi forse penseremmo che George Floyd è morto per un incidente medico e quel vecchietto di Buffalo è inciampato, per esempio, come dicevano i rapporti iniziali della polizia. Vedere le cose è completamente diverso da leggerne versioni differenti e contraddittorie: i video permettono di togliere un sacco di rumore dalla discussione pubblica, e intaccano una radicata cultura di impunità che per decenni ha caratterizzato il lavoro degli agenti di polizia. Ovviamente, poi, i video generano anche reazioni emotive fortissime: leggere della morte di George Floyd e vedere la sua morte sono due esperienze radicalmente diverse. Ciliegine sulla torta, a rendere tutto più urgente: la pandemia, la crisi economica e la benzina gettata sul fuoco dal presidente Trump.

Quindi: la polizia.
Partiamo da qui: ci sono circa 18.000 diversi dipartimenti di polizia negli Stati Uniti. La grandissima parte di questi dipartimenti sfugge al controllo e alla supervisione del governo federale: sono regolati dalle città, dalle contee, dagli stati, ognuno con i suoi standard (tanto che qualcosa localmente si sta già muovendo). Licenziare i poliziotti violenti è difficilissimo, condannarli ancora più difficile: e quei pochi a cui succede possono semplicemente cambiare città o stato per farsi assumere da un'altra parte. Più in generale, l'addestramento dei poliziotti è concentrato molto di più sull'uso della forza che su tutte le tecniche utili a evitare l'uso della forza. Quindi che si fa?

Smantellare la polizia?
Le proposte più bizzarre sono sempre quelle che attirano le maggiori attenzioni, ma anche quelle che hanno meno possibilità di realizzarsi. Il consiglio comunale di Minneapolis – contro il parere del sindaco – ha approvato una mozione per sciogliere la polizia cittadina, giudicandola impossibile da riformare. Ora, ci sarà di sicuro qualcuno che crede davvero che si debba abolire la polizia e basta, come i simpatici fricchettoni di Seattle, ma non è nessuno che abbia il potere di farlo davvero. Quello che il comune di Minneapolis intende fare è semplicemente sciogliere la polizia cittadina e... ricostruirla, diversa. Vedremo se lo faranno, vedremo come.

Tagliare i fondi alla polizia?
Lo slogan circolato di più alle manifestazioni di questi giorni è "defund the police", dove si intende quindi che tagliare i fondi ai dipartimenti di polizia possa contribuire a risolvere i loro problemi. In effetti il budget dei dipartimenti è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, e così le mansioni oggi affidate alla polizia: ma è davvero necessario che intervenga la polizia per arrestare una persona senzatetto, rea di dormire per strada dove non è permesso? O quando serve soprattutto aiutare una persona intossicata da droga o alcol? Una parte del budget della polizia potrebbe dare più frutti se investita nella scuola, nell'edilizia popolare o nei servizi sociali?

Può darsi, sicuramente. Ma l'amministrazione Trump ha già usato questo slogan per colpire i Democratici: tagliare i fondi della polizia è una delle pochissime cose impopolari dette dai manifestanti e non raccoglie grande consenso al Congresso. Anche Bernie Sanders non è d'accordo.
Demilitarizzare la polizia?
Qui il lavoro da fare ci sarebbe, e sarebbe consistente. Soprattutto dopo l'11 settembre del 2001 i dipartimenti di polizia statunitensi hanno ricevuto in dotazione armamenti da guerra: più da forza militare di occupazione che da corpo attivo in un contesto che non prevede "avversari" da eliminare, quantomeno in senso bellico, e che mentre accentuano la sensazione di onnipotenza degli agenti ne annientano l'empatia con i cittadini che dovrebbero proteggere. Questi fondi sono stati assegnati spesso dal governo federale: proprio il Pentagono ha destinato alle polizie locali miliardi e miliardi di dollari inizialmente stanziati per le missioni militari all'estero.

Dopo che nel 2014 gli americani avevano visto queste attrezzature all'opera nella repressione delle rivolte di Ferguson, il presidente Obama firmò un ordine esecutivo che limitò molto i trasferimenti finanziari e logistici dal Pentagono alle polizie locali. Nel 2017 però un ordine esecutivo del presidente Trump riportò tutto come prima, su spinta dei sindacati dei poliziotti. Quindi in questi giorni abbiamo visto ancora la polizia usare baionette, lanciagranate, mitragliatrici da guerra, elicotteri sofisticati e carri armati costruiti per resistere alle bombe posizionate sotto l'asfalto in Iraq e in Afghanistan.
Riformare la polizia?
I Democratici al Congresso hanno presentato una riforma che è stata definita "la legge più ambiziosa da anni sulla polizia" e interviene su molti punti critici, pur senza smantellare i dipartimenti o tagliargli i fondi.

La riforma renderebbe più semplice condannare gli agenti violenti, che oggi non pagano quasi mai le conseguenze delle loro azioni: a meno che l'accusa non sia in grado di dimostrare che un poliziotto abbia deciso deliberatamente di uccidere qualcuno – cosa piuttosto complessa da fare in tribunale – l'uso eccessivo e irresponsabile della forza di per sé non è sufficiente ad arrivare a una condanna, in base alle leggi in vigore. Inoltre oggi i poliziotti sono protetti dalle cause legali che i cittadini potrebbero intentargli per quello che fanno sul lavoro, in base al principio della "qualified immunity" che la riforma permetterebbe di superare.

La nuova legge permetterebbe poi indagini più indipendenti – pm e poliziotti sono spesso pappa e ciccia – e la creazione di un registro nazionale degli agenti di polizia, così da evitare che un agente congedato per i troppi reclami subiti possa semplicemente cambiare città e continuare a fare il poliziotto da un'altra parte. Sarebbe ripristinata la supervisione del governo federale sui dipartimenti di polizia con precedenti discriminatori – introdotta da Obama, smantellata da Trump – e sarebbero vietate pratiche controverse e pericolose come le manovre di strangolamento o le perquisizioni "no knock", senza bussare.

Inizialmente sembrava che questa legge non avesse alcuna speranza di passare – i Democratici controllano la Camera ma non il Senato – ma anche i Repubblicani leggono i sondaggi, quindi oggi l'atteggiamento a Washington su questo tema sembra aperto e collaborativo. Sembra che persino la Casa Bianca stia lavorando a una sua riforma della polizia. Sarà un negoziato duro, e a cinque mesi dalle elezioni resta molto improbabile arrivare subito a qualcosa.
Su questo tema la posizione di Joe Biden è quella dei Democratici, e viceversa: sì alle riforme, anche molto incisive, no a tagliare i fondi alla polizia. Anzi, nì: Biden ha detto che la distribuzione dei fondi federali ai dipartimenti di polizia dovrebbe dipendere dagli standard, dalla trasparenza e dalla correttezza di ogni dipartimento, e che quindi bisognerebbe tagliare i fondi alle polizie che non funzionano e non rispettano i cittadini che dovrebbero proteggere.

Più in generale, Biden sta continuando a muoversi molto – questa settimana ha dato molte interviste, ha diffuso alcuni spot brutali contro Trump ed è andato a Houston a incontrare la famiglia di George Floyd, per esempio – ma non riesce a mettersi al centro delle notizie e della discussione pubblica. Accade un po' per i suoi limiti e un po' per gli svantaggi strutturali di chi sfida un presidente uscente. La domanda però è: dovrebbe?

Diversi analisti americani sostengono che meno Biden fa notizia e meglio è, per lui. Sostengono che Biden dovrebbe lavorare perché queste elezioni siano più un referendum su Trump che una scelta fra lui e Trump, fanno notare quanto Biden oggi stia volando nei sondaggi e ammoniscono su come Biden a volte si metta nei guai quando cerca di strafare. Biden dovrebbe abbracciare la strategia dell'opossum, insomma, detta anche "una strategia alla Nicola Zingaretti" (scusate, mi è scappata).

Vedremo. Di sicuro da qui a qualche settimana Biden darà almeno una grossa notizia, quando sceglierà la sua vicepresidente. Oggi la favorita sembra essere Kamala Harris, anche se il suo passato da procuratrice fa storcere il naso a qualcuno: motivo per cui lei da giorni si è installata in piazza con i manifestanti e credo non torni a casa nemmeno per dormire, pur di migliorare la sua reputazione con il movimento. Quotazioni in ascesa – come si dice – anche per Val Demings, deputata afroamericana della Florida ed ex capo della polizia di Orlando, per Keisha Lance Bottoms, sindaca di Atlanta, e per Susan Rice, espertissima diplomatica. Ma ci sono anche altri nomi in ballo, come sapete.



Intanto il presidente Trump, innervosito da come tutto gli stia sfuggendo di mano, sembra sempre più fuori controllo. Questa settimana ha incredibilmente sostenuto che il vecchietto spintonato dalla polizia e lasciato sanguinante e privo di sensi sul marciapiede a Buffalo potrebbe essere stato un contestatore violento, basandosi sul servizio di un giornalista della tv di stato russa che lavora anche per un bizzarro network televisivo americano, OANN. Ma va così ormai da qualche settimana, come sapete.

Il suo nervosismo per i sondaggi catastrofici e per la situazione con cui deve fare i conti – la pandemia, la crisi economica, le proteste – è tale da rendere impossibile averci a che fare in questi giorni, hanno raccontato diversi giornali, fino al punto che i suoi collaboratori hanno deciso di comprare spazi in tv a Washington D.C. per trasmettere alcuni spot molto aggressivi. Politicamente è una scelta senza senso: Hillary Clinton nel 2016 vinse a Washington D.C. con il 90,8 per cento dei voti (non è un refuso). Perché lo fanno? Perché così questi spot li vede Trump, durante le ore che passa ogni giorno davanti alla tv, e magari si tranquillizza.

Nel Partito Repubblicano sta prendendo forma un dissenso un po' più aperto nei confronti di Trump, ma ancora limitato al pezzo di establishment che notoriamente non lo sopporta e che non sposta mezzo voto. Per il resto, tutti i deputati, i senatori e gli aspiranti tali del Partito Repubblicano sanno che al momento mettersi contro Trump vuol dire mettersi contro la (sempre più piccola) base del partito. Già che ne parliamo, è sempre bene ricordare che i partiti statunitensi sono molto diversi dai nostri: non esiste negli Stati Uniti quello che per noi è "il segretario del partito" o "la presa di posizione del partito". Comandano gli eletti, e quindi gli elettori, in un certo senso.
Se non sta dimostrando grande volontà e abilità di governare le crisi che si è trovato fra le mani, Trump sembra essere diventato piuttosto efficace con i messaggi trasversali o allusivi.

Con una scelta che secondo i Democratici è un modo per strizzare l'occhio ai suprematisti bianchi, Trump aveva deciso che avrebbe tenuto a Tulsa in Oklahoma, il 19 giugno, il primo comizio dopo la fine del lockdown. È una scelta particolarmente irresponsabile, dato che la situazione dell'epidemia è preoccupante e proprio a Tulsa ha chiuso da poco uno stabilimento Whirlpool per via dei troppi contagi; dato che ai suoi comizi non è previsto obbligo di mascherina né di distanziamento fisico e che l'Oklahoma non è nemmeno uno stato in bilico, in cui gli serva fare campagna elettorale.

Il 19 giugno, poi, non è un giorno qualsiasi: è quello in cui negli Stati Uniti si celebra la fine della schiavitù. Tulsa, invece, è il luogo di uno dei più gravi massacri perpetrati contro gli afroamericani nella storia statunitense (avete presente le prime scene della serie tv Watchmen? Ecco). Dopo giorni di polemiche, stanotte il comitato Trump ha spostato il comizio al giorno dopo, sabato 20.

Potrebbe essere stata una coincidenza, questa del 19 giugno, o un messaggio benintenzionato? Potrebbe. Nel frattempo però Trump ha deciso anche che quest'estate accetterà formalmente la ricandidatura con un discorso pronunciato a Jacksonville, Florida, il 27 agosto. Cioè nel sessantesimo anniversario di un famoso pestaggio contro i manifestanti per i diritti civili organizzato dal Ku Klux Klan proprio a Jacksonville. E proprio ieri, nel quarto anniversario della strage dell'ISIS nel gay club di Orlando e nel mezzo del mese del Pride, ha cancellato alcune norme che proteggevano le persone transessuali dalle discriminazioni sanitarie.

Mentre tutti guardiamo da un'altra parte, nel sud degli Stati Uniti l'epidemia ha ripreso forza, come si vede dalla mappa qui sopra. In Arizona ci sono i dati peggiori dall'inizio dell'epidemia e il sistema ospedaliero è già in grossa difficoltà, soprattutto nella riserva Navajo: e voi ascoltatori di Da Costa a Costa non ne sarete stupiti, perché sapete come sono messe le riserve. Lo Utah e l'Oregon hanno interrotto le riaperture. In Texas e in Florida è stata la settimana col maggior numero di nuovi contagi dall'inizio dell'epidemia. In California è stato battuto il record quotidiano. Le cose vanno male anche in Arkansas, Oklahoma, Kentucky, North Carolina e South Carolina.

Il tutto mentre il governo dice perentoriamente che non ci saranno altri lockdown, in ogni caso, e mentre i sondaggi dicono cose come questa: chi indossa sempre la mascherina quando non è in casa – come da linee guida ufficiali del governo americano – è per il 66 per cento un elettore di Biden, contro il 26 per cento di Trump. Tra chi dice di indossare la mascherina poco o mai, invece, l'83 per cento dice di votare per Trump. Una polarizzazione stupida e pericolosa di cui – spero di sbagliarmi – credo di vedere qualche forma embrionale anche in Italia. E una ricetta per il disastro.

Qualche notizia in brevissimo, e poi ci salutiamo.

– OANN, quello screditatissimo network televisivo di estrema destra con solidi rapporti con la Russia, sostiene di avere delle registrazioni di incontri avuti da Joe Biden in Ucraina quando era vicepresidente. Scopriremo presto se questi nastri esistono, ma se esistono arrivano quasi sicuramente dall'intelligence russa. Vi era mancato il 2016?

– Il più importante generale dell'esercito statunitense, il capo di stato maggiore Mark Milley, si è scusato ufficialmente per essere apparso accanto a Trump nella famigerata passeggiata verso la St. Paul Episcopal Church, che vi avevo raccontato sabato scorso. «Non avrei dovuto essere lì. La mia presenza in quel momento e in quell'ambiente ha creato la percezione di un coinvolgimento dell'esercito nella nostra politica interna. È stato un errore».

– Sono passate due settimane da quando Trump ha annunciato l'uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. All'annuncio non è seguito nulla.

Cose da leggere:

https://www.washingtonpost.com/politics ... than-2016/

https://www.nytimes.com/2020/06/11/us/p ... peech.html

https://www.theatlantic.com/ideas/archi ... in/612946/

"
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Intanto a Minneapolis diversi agenti di polizia, almeno sette finora ma altri lo hanno annunciato, si sono licenziati per protesta perche' non si sono sentiti difesi dalle autorita' in seguito all'esecuzione di George Floyd.
Alcuni di loro sono talmente arrabbiati che non si sono nemmeno ufficialmente licenziati: hanno semplicemente smesso di andare a lavorare.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:Intanto a Minneapolis diversi agenti di polizia, almeno sette finora ma altri lo hanno annunciato, si sono licenziati per protesta perche' non si sono sentiti difesi dalle autorita' in seguito all'esecuzione di George Floyd.
Alcuni di loro sono talmente arrabbiati che non si sono nemmeno ufficialmente licenziati: hanno semplicemente smesso di andare a lavorare.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto:Intanto a Minneapolis diversi agenti di polizia, almeno sette finora ma altri lo hanno annunciato, si sono licenziati per protesta perche' non si sono sentiti difesi dalle autorita' in seguito all'esecuzione di George Floyd.
Alcuni di loro sono talmente arrabbiati che non si sono nemmeno ufficialmente licenziati: hanno semplicemente smesso di andare a lavorare.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Gios »

Rosewall ha scritto:dalla newsletter di Francesco Costa, a cui consiglio di iscriversi
Di Francesco Costa, grande conoscitore del genio a Stelle e Strisce, consiglierei di spigolare anche tutta la sequenza di post tra le prime ipotesi di candidatura Trump (sorrisini, motteggi, boutade) fino all'8 novembre 2016.
Sembra lo sgretolarsi in un racconto di Lovecraft, e la sola lettura farebbe venire voglia di sostenere Trump fino all'erosione del mondo, anche se Trump fosse molto peggiore di quanto non sia già.
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