TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Fantasio ha scritto:Secondo Fox News:

"Senate Majority Leader Mitch McConnell supports Democrats' move to initiate impeachment proceedings against President Trump and is "done" and "furious" with him, sources familiar told Fox News.
It is unclear how McConnell would vote in an impeachment trial, should House Democrats vote to impeach Trump. It is not clear at this point whether McConnell would vote to convict.
One source told Fox News that McConnell has not made up his mind about what to do about impeachment, and does not see this as a partisan exercise like the previous impeachment effort against Trump.
Another source told Fox News that McConnell told associates that impeachment will help rid the Republican Party of Trump and his movement.
The New York Times first reported that McConnell was pleased that House Democrats introduced an article of impeachment against Trump."

Che sia la volta buona?
Se è vero, e sottolineo se, potrebbe. Mcconnell è un potente che non si muove a caso. Rispetto al precedente impeachment dove in tutto il Congresso il solo Romney (eroe) votò contro Trump oggi già si sono sentite alcune dichiarazioni GOP pro impeachment. Molto dipende anche da come si muoverà Pence dopo aver dichiarato inapplicabile il 25mo.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

uglygeek ha scritto:
klaus ha scritto:Pelosi e Dem si stanno facendo prendere la mano.
Difficile non farsi prendere la mano quando il presidente spinge folle omicide contro di te, eh. Vorrei vedere te se fossi stato nell'aula del Congresso durante quello stand-off.
Si si. Ma fanno bene ad andare fino in fondo. Solo che lo devono fare nel modo che ha più possibilità di successo. Se un impeachment che sembri meno un accusa da processo penale è più digeribile dai Repubblicani usa quello. Qui la cosa si potrebbe decidere anche su uno o 2 voti. E un ban di Trump dalla politica attiva sarebbe davvero importante.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Continua la cospirazioe dei social media;

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 93577.html
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

Immagine
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Paolo79 ha scritto:Immagine
se vuoi te lo metto per iscritto che se un tag img non contiene una url di un immagine (.jpg, .gif etc) non funziona :D
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

si, ma questa funziona :roll:
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Paolo79 »

klaus, hai scritto una frase in cui ci sono più codici che parole, ho dovuto rileggerla 2 volte per capire :D
intuisco anche che devi avermelo già detto qualche altra volta, devo aver però rimosso
comunque io la vedo l'immagine.

piccolo OT: da pc col tasto destro riesco a copiare l'indirizzo dell'immagine ma dal telefonino mai, capita anche a voi?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

Paolo79 ha scritto:
piccolo OT: da pc col tasto destro riesco a copiare l'indirizzo dell'immagine ma dal telefonino mai, capita anche a voi?
anche io (uso Chrome su Android). Non ho l'opzione 'copia link'. Poi ci sono workaround, tipo fare Share su qualcosa, e a quel punto mi appare il link.

Ma io non riesco nemmeno a copiare il link del sito su cui sto navigando, non me lo permette, se lo seleziono scompare (sono incapace io, sicuramente, eh). Anche li', solito workaround.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Rosewall ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Rosewall ha scritto:
La dittatura proposta dalla Merkel...
che la Merkel (io penso sbagliando) trovi problematico il ban a Trump è diverso dalla Germania che sanziona Twitter per aver esercitato il suo diritto di applicare le sue regole (regole che non violano le leggi vigenti) nei confronti di uno che le ha violate reiteratamente e apertamente.
La Merkel trova problematico il ban a Trump perche' se una grande azienda americana puo' avere questa influenza sulla politica del suo paese chissa' cosa potrebbe fare, volendo, sulla politica di paesi stranieri, ad esempio europei.
Ma qui il punto di fondo e': Twitter non e' l'ONU. Big-tech puo' anche essere controllato dalla politica americana, al limite, ma di certo non dalla UE. O meglio, la UE puo' anche definire leggi e regolamenti sulla privacy, come GDPR, o anche sui contenuti e oscurare i siti che non li rispettano, impedendo l'accesso. Ma fatte salve queste leggi, di certo la UE davvero non puo' sindacare sulle regole che questi siti applicano ai loro utenti.
L'unica vera alternativa sarebbe che l'Europa creasse propri social media, se e' capace.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Ma fatte salve queste leggi, di certo la UE davvero non puo' sindacare sulle regole che questi siti applicano ai loro utenti.
L'unica vera alternativa sarebbe che l'Europa creasse propri social media, se e' capace.
In Europa c'erano i social network, poi sono quasi scomparsi perche' naturalmente i social network sono fatti per unire tutti e vince il piu' grande, anche quello fatto meglio. Ma non ci vorebbe nulla a bloccare social non europei e avere social europei, a occhio la cosa coverrebbe meno a Facebook che all'Europa.

L'Europa e' uno dei clienti piu' grandi dell'azienda Facebook. Non l'unico, ma le esigenze di uno dei tuoi principali clienti sono importantine, e di solito e' l'azienda che si sbatte per tenersi il cliente, non il cliente.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:Ma fatte salve queste leggi, di certo la UE davvero non puo' sindacare sulle regole che questi siti applicano ai loro utenti.
L'unica vera alternativa sarebbe che l'Europa creasse propri social media, se e' capace.
In Europa c'erano i social network, poi sono quasi scomparsi perche' naturalmente i social network sono fatti per unire tutti e vince il piu' grande, anche quello fatto meglio. Ma non ci vorebbe nulla a bloccare social non europei e avere social europei, a occhio la cosa coverrebbe meno a Facebook che all'Europa.

L'Europa e' uno dei clienti piu' grandi dell'azienda Facebook. Non l'unico, ma le esigenze di uno dei tuoi principali clienti sono importantine, e di solito e' l'azienda che si sbatte per tenersi il cliente, non il cliente.
Ma il cliente (persone che usano Facebook) non si lamenta. Si lamenta la Merkel. E alla fine rimane comunque la realta' che gli europei usano social media americani, alla fine siamo ospiti in casa d'altri e lo diceva gia' Dante che non e' bello.
Poi bisogna anche saperli fare, i social media, non e' semplicissimo. In Europa il know-how c'e' anche, ma e' scarso. Sono molto bravi i russi e nell'Est Europa in genere, e infatti in Russia la gente ancora usa VK, piu' che Facebook e in passato addirittura Yandex in alternativa a google.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da stefano61 »

uglygeek ha scritto:
I social media sono come circoli privati
La questione in gioco è appunto se possiamo continuare a trattare come circoli privati delle piattaforme comunicative a cui sono iscritte miliardi di persone di ogni parte del mondo :)

Tu capisci che applicare il termine "privato" a Facebook e Twitter significa, in pratica, aver perso di vista la misura delle cose.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

stefano61 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
I social media sono come circoli privati
La questione in gioco è appunto se possiamo continuare a trattare come circoli privati delle piattaforme comunicative a cui sono iscritte miliardi di persone di ogni parte del mondo :)

Tu capisci che applicare il termine "privato" a Facebook e Twitter significa, in pratica, aver perso di vista la misura delle cose.
Sono circoli privati di successo ma sempre circoli privati rimangono.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:Ma fatte salve queste leggi, di certo la UE davvero non puo' sindacare sulle regole che questi siti applicano ai loro utenti.
L'unica vera alternativa sarebbe che l'Europa creasse propri social media, se e' capace.
In Europa c'erano i social network, poi sono quasi scomparsi perche' naturalmente i social network sono fatti per unire tutti e vince il piu' grande, anche quello fatto meglio. Ma non ci vorebbe nulla a bloccare social non europei e avere social europei, a occhio la cosa coverrebbe meno a Facebook che all'Europa.

L'Europa e' uno dei clienti piu' grandi dell'azienda Facebook. Non l'unico, ma le esigenze di uno dei tuoi principali clienti sono importantine, e di solito e' l'azienda che si sbatte per tenersi il cliente, non il cliente.
Però, appunto, che si opera in un regime concorrenziale e non monopolista ce la sta dando in questi giorni la vicenda Wahtsapp e l'ascesa di nuovi servizi analoghi alternativi, dovuti alle nuove privacy policy di WAPP.

Per me l'unica cosa che un social dovrebbe fare per legge è rendere pubbliche e chiare le proprie politiche censorie (oltre quanto non faccia già per la privacy), dopo di che vale il principio di utilizzo tra privati.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Ma il cliente (persone che usano Facebook) non si lamenta. Si lamenta la Merkel.
L'identificazione del cliente e' complessa, in questo caso per almeno tre motivi:

1. Se la Merkel proibisce Facebook in Germania o puo' farlo, e' lei la cliente, non le altre persone.
2. Il parlamento tedesco rappresenta il popolo: se censura Facebook, sono le persone che lo censurano
3. Parti del presupposto che uno usi un social perche' gli piaccia. Questo e' valido per la maggioranza dei prodotti e servizi, ma di nuovo stai trattando il social come un qualcosa di 'privato'.
Prendo il mio caso personale. A me i social americani fanno schifo. Direi proprio: dal mio punto di vista non li sanno fare. Non solo fanno schifo, ma li peggiorano ogni volta che modificano qualcosa. Pero' ne uso uno (abbastanza spesso). Perche' lo uso? Perche' lo hanno tutti. Lo stesso Whatsapp. Che ha Whatsapp meglio degli altri? Nulla, per me. Ma lo usano tutti e, almeno fino ad ora che vien loro la bella idea di perdere i clienti con la nuova Privacy Policy, e' comodo perche' ho una sola app sul telefono.
Io uso Facebook da anni e anni e Facebook potrebbe pensare che lo uso perche' mi piace. Ma a me fa schifo.
Secondo un sondaggio in Repubblica Ceca, i cechi usano (molto) Facebook perche', in ordine, le prime 4 motivazioni:

1. Ci trovi tutti gli amici
2. E' prestigioso (se non hai Facebook sei 'out')
3. Lo puoi usare da smatphone
4. Puoi farci diverse cose (foto, chat, status, gruppi)

Le prime due motivazioni sono del tutto indipendenti da come e' Facebook (magari non all'inizio, quando Facebook e' diventato tale, ma adesso si'). La terza direi anche (quasi tutto ormai lo usi dal telefono) e solo la quarta inizia ad essere una precisa caratteristica del social.

Quindi Facebook e' del tutto sostituibile. Non viene sostituito per un unico motivo: ce l'hanno tutti, o tantissimi.
Il cliente non si lamenta perche' gli interessa quasi solo di avere un social network comune, comunque sia. Anche perche' il contenuto lo scrive il cliente.

Il discorso del regime concorrenziale e'' proprio legato a questo: alle persone interessa avere pochi (con caratterostiche un po' diverse) social, e che hanno tutti. Emergere come uno dei pochi e' difficile e richiede capacita', ma restarci no. Ovviamente c'e' un limite a tutto. Per cui, magari, fai la grafica malissimo? Pazienza. Spammi di continuo? Pazienza. Non controlli lo hate speech? Pazienza. Vuoi prendere i miei dati di conversazioni private su altro social e il mio IP e i miei numeri di telefono? Beh, allora proprio vuoi perdere dei clienti.

Pero' e' una concorrenza per modo di dire. Io (come quasi tutti), non e' che mi scarico Signal e Telegram e li installo insieme a Whatsapp. Io aspetto e guardo: i miei amici si rompono della nuova privacy policy e tolgono whatsapp e vanno su Telegram? Ok, lo fa il 10%? Tengo Whatsapp. Lo fa il 60%. Disinstallo Whatsapp. Lo decido prima ancora di sapere come e' Telegram. Non me ne frega nulla delle funzioni, grafica, son tutti quasi uguali. Conta quanti ne hanno. Non c'e' una normale concorrenza, c'e' solo una situazione di quasi monopolio che non si puo' perdere se non facendo gravi errori ed a quel punto il monopolio viene sostituito da un altro monopolio. Poi mono non e', perche' sono, boh, 5, o 6.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da stefano61 »

paoolino ha scritto:
Per me l'unica cosa che un social dovrebbe fare per legge è rendere pubbliche e chiare le proprie politiche censorie (oltre quanto non faccia già per la privacy), dopo di che vale il principio di utilizzo tra privati.
Questo è, più o meno, come oggi funzionano le cose. Si tratta di capire se, per il corretto funzionamento di una democrazia, si debba lasciare tutto così, o introdurre qualche vincolo ulteriore.

Non c' è garanzia che un social non operi discriminazioni del tutto arbitrarie.

La legge stabilisce che i social debbano dar voce a tutti? Chi ci assicura che le leggi vengano rispettate? Chi ha il potere di intervenire sulla corretta applicazione delle policy?

Ci sono molti punti che, come minimo, vanno esaminati.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

Allo stato attuale delle cose tutte le persone del mondo potrebbero usare un solo social, canale principale con cui parlerebbero tutti i politici del mondo, e il proprietario del social potrebbe far moderare tutto a picard dandogli carta bianca per stilare il regolamento e farlo rispettare.

Quello che non andava bene per controllare Mymag, per Mymag va bene per controllare il mondo :D
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:Allo stato attuale delle cose tutte le persone del mondo potrebbero usare un solo social, canale principale con cui parlerebbero tutti i politici del mondo, e il proprietario del social potrebbe far moderare tutto a picard dandogli carta bianca per stilare il regolamento e farlo rispettare.

Quello che non andava bene per controllare Mymag, per Mymag va bene per controllare il mondo :D
Ma non è vero, e lo stesso mymag ne è un esempio date le scissioni e gli abbandoni, anche degli stessi moderatori.

Se Facebook, Twitter, Instagram e gli altri social nel mondo occidentale reggono, è perché fino ad oggi non hanno fatto nulla di particolarmente grave da comportare un esodo di utenti. Se e quando faranno qualcosa di grave, subiranno l'esodo.

Il tuo discorso di preoccupazione del potere di internet, lo vedo molto più concreto e potenzialmente preoccupante invece su un motore di ricerca come Google, quello sì molto più ambiguo, opaco, potente, monopolista e incontrollabile.
Se domani scrivo "vaccino" e mi escono solo 10 pagine con le teorie di Montanari, c'è qualcuno che può impedirlo?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
Nickognito ha scritto:Allo stato attuale delle cose tutte le persone del mondo potrebbero usare un solo social, canale principale con cui parlerebbero tutti i politici del mondo, e il proprietario del social potrebbe far moderare tutto a picard dandogli carta bianca per stilare il regolamento e farlo rispettare.

Quello che non andava bene per controllare Mymag, per Mymag va bene per controllare il mondo :D
Ma non è vero, e lo stesso mymag ne è un esempio date le scissioni e gli abbandoni, anche degli stessi moderatori.

Se Facebook, Twitter, Instagram e gli altri social nel mondo occidentale reggono, è perché fino ad oggi non hanno fatto nulla di particolarmente grave da comportare un esodo di utenti. Se e quando faranno qualcosa di grave, subiranno l'esodo.

Il tuo discorso di preoccupazione del potere di internet, lo vedo molto più concreto e potenzialmente preoccupante invece su un motore di ricerca come Google, quello sì molto più ambiguo, opaco, potente, monopolista e incontrollabile.
Se domani scrivo "vaccino" e mi escono solo 10 pagine con le teorie di Montanari, c'è qualcuno che può impedirlo?
Che Google sia pericoloso, concordo.
Anche che fin qui i social reggono senza aver fatto troppo di grave.

Ma questo non c'entra con il fatto che pochi social privati hanno un ruolo pubblico oggi essenziale nella democrazia e che deve essere regolato dal pubblico. E non lo e' stato fatto, come prima veniva sempr fatto in casi simili, semplicemente perche' la politica si e' rifiutata di adeguarsi pubblicamente alla tecnologia anche se singoli politici o partiti hanno tentato di approfittarne.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da stefano61 »

paoolino ha scritto:
Se Facebook, Twitter, Instagram e gli altri social nel mondo occidentale reggono, è perché fino ad oggi non hanno fatto nulla di particolarmente grave da comportare un esodo di utenti. Se e quando faranno qualcosa di grave, subiranno l'esodo.
Che il mercato dei social, per così dire, si auto-regoli in maniera da non inegenerare distorsioni nella competizione politica è molto ottimistico. Non c' è garanzia del fatto che l' utenza abbia le capacità critiche, e un vero interesse, nel valutare i costi-benefici democraticamente corretti per l' adozione di una piattaforma piuttosto che un' altra.

Lasciare che sia il mercato a decretare le policy più adeguate rappresenta un rischio. Si può lasciare tutto com' è, ma non è scontato che non si producano "mostri", o anche solo social vincenti che non rispettano principi di parità di trattamento delle parti politiche.

Poi, c' è il problema delle notizie false diffuse ad arte sui social, su cui non c' è un vero controllo da parte delle piattaforme. Alcuni regimi autoritari (Russia in testa) utilizzano la quasi totale "deregulation" sui social che c' è in Occidente per influenzare la vita politica delle democrazie. Di questo ci sono le prove documentate.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:
Ma questo non c'entra con il fatto che pochi social privati hanno un ruolo pubblico oggi essenziale nella democrazia e che deve essere regolato dal pubblico. E non lo e' stato fatto, come prima veniva sempr fatto in casi simili, semplicemente perche' la politica si e' rifiutata di adeguarsi pubblicamente alla tecnologia anche se singoli politici o partiti hanno tentato di approfittarne.
Secondo me, per i social, "bastano" le leggi generiche sulle discriminazioni, tutela della libertà di parola, calunnia, hate speech, falso, procurato allarme, etc. e il diritto privato tra utenti di social e social stessi.

L'errore della politica (se c'è stato) è stato quello di non comprendere negli anni '90 la potenza internet, che andava trattata come le altre reti fisiche (ferrovie, telefonia, elettricità, poste, etc.) di cui, per lo più, gli stati nazionali sono regolatori di prima istanza.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

Provate ad assaltare il Congresso oggi!

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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto:L'errore della politica (se c'è stato) è stato quello di non comprendere negli anni '90 la potenza internet, che andava trattata come le altre reti fisiche (ferrovie, telefonia, elettricità, poste, etc.) di cui, per lo più, gli stati nazionali sono regolatori di prima istanza.
E' impossibile farlo, il software non e' come una ferrovia.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

uglygeek ha scritto:
paoolino ha scritto:L'errore della politica (se c'è stato) è stato quello di non comprendere negli anni '90 la potenza internet, che andava trattata come le altre reti fisiche (ferrovie, telefonia, elettricità, poste, etc.) di cui, per lo più, gli stati nazionali sono regolatori di prima istanza.
E' impossibile farlo, il software non e' come una ferrovia.
In Cina non sembra così difficile farlo.

Nella stessa Italia, quando l'AAMS ha deciso di mettere fuori legge i siti di scommesse internazionali, lo ha fatto e ha impedito l'accesso.

Io, se voglio entrare a vedermi il JimmY Kimmel Show sul sito della ABC, dall'Italia, non posso.

Quindi, se si vuole, possibilità di limitare e regolare l'uso e l'accesso a questo o a quel sito ci sono.

Ovviamente, parlo di accesso a internet attraverso strumenti ufficiali e di massa.
Ultima modifica di paoolino il mer gen 13, 2021 5:09 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

ok, non lo ha fatto negli anni 90, ma nemmeno negli anni 0, 10 e 20 :D

I social hanno gia' deciso le elezioni, stanno gia' decidendo il mondo, a me pare evidente che sia una situazione da regolamentare.

Evidentemente non sono privati. Purtroppo molte persone ragionano in un modo strano, su privato e pubblico. Come se contasse di chi e' la proprieta'. E' un'azienda di proprieta' privata, quindi va bene.

Questo e' un modo di vedere le cose molto strano. Non si capisce allora cosa ci debba esistere a fare uno stato. Uno puo' avere concezioni diverse del ruolo nello stato come regolatore del mercato.
Ma se non ha 'nessun' ruolo regolatore, tanto vale non esista.
E se ha anche un 'minimo' ruolo regolatore, allora i social ne fanno parte.

Qui stiamo arrivando al punto di dire: 'un'azienda privata ha il potere di far accadere una rivoluzione che trasforma la democrazia in regime militare oppure di impedirlo' e va bene cosi'.
Io non capisco come una tale affermazione possa essere fatta da un non anarchico. Cioe', se accade questo, se Twitter ha il poter di far questo, io come minimo voglio poter andare in giro col kalashnikov e andare a sparare in casa di chi mi pare senza che lo stato faccia nulla. Sara' meno importante di un colpo di stato!

In confronto a un controllo pubblico dei social il concetto di 'tv pubblica' e' sovietico puro, eh, addirituttura televisione con programmi di stato.

Un'altra cosa che non capisco e' distinguere la rete in generale dai social network. Discorsi del tipo 'ok, ti banno da Twitter, mica dal web'.
Che sarebbe un po' come dire 'eh, ok, ti impedisco di salire su un'aereo, mica di volare!'.
Sarebbe come dire a un tennista: 'eh, ok, puoi sempre farti il tuo circuito, ti banno da ATP e ITF, che sara' mai'.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

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paoolino ha scritto:
uglygeek ha scritto:
paoolino ha scritto:L'errore della politica (se c'è stato) è stato quello di non comprendere negli anni '90 la potenza internet, che andava trattata come le altre reti fisiche (ferrovie, telefonia, elettricità, poste, etc.) di cui, per lo più, gli stati nazionali sono regolatori di prima istanza.
E' impossibile farlo, il software non e' come una ferrovia.
In Cina non sembra così difficile farlo.

Nella stessa Italia, quando l'AAMS ha deciso di mettere fuori legge i siti di scommesse internazionali, lo ha fatto e ha impedito l'accesso.

Io, se voglio, entrare a vedermi il JimmY Kimmel Show sul sito della ABC, dall'Italia non posso.

Quindi, se si vuole, possibilità di limitare e regolare l'uso e l'accesso a questo o a quel sito ci sono.

Ovviamente, parlo di accesso a internet attraverso strumenti ufficiali e di massa.
Ma appunto, Facebook lo blocca un medio datore di lavoro per i dipendenti, se il governo tedesco vuole lo blocca in un giorno.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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klaus
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Alcuni Repubblicani hanno fatto sapere che voteranno pro TRump perchè temono perla loro vita :o
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paoolino
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

A me pare che si stiano mischiando i piani.

Qui si era partiti da una considerazione di Cacciari:

Cacciari dice: "è assurdo che sia il padrone di Facebook/Twitter/Youtube" a decidere di censurare chi vuole lui.

Per me, che di solito concordo con Cacciari, questa è una cazzata, perché "Facebook/Twitter/Youtube" sono società private che operano come altre migliaia di società simili sul web e possono, sulla base di contratti tra loro e i loro utenti, decidere chi escludere dalle loro piattaforme.
E' la stessa cosa che ha fatto Ombra quando ha bannato NK7 o Ferryboat.
Lo Stato è escluso da tutto questo? No! Infatti se qualcuno di questi che viene censurato, pensa di essere stato censurato con cause pretestuose, potrà rivolgersi a un tribunale per verificare se in termini di diritto privato potrà essere riammesso alla piattaforma da cui è stato escluso, chiedere danni, o intraprendere altre azioni regolate dallo Stato.

C'è poi un altro piano, quello della regolamentazione di internet, dei suoi contenuti, di come sono veicolati, e di chi ne è responsabile.
In questo caso saranno gli Stati a definire le norme, le piattaforme e i loro utenti saranno tenute a seguirle, e di nuovo lo Stato a vigilare e a comminare sanzioni, fino anche a bloccare siti che non rispettino le norme.

A me sembra che grosso modo il sistema funzioni già così.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Super-Fabio »

Super-Fabio ha scritto:Chi si è complimentato mesi fa con una mezza sconosciuta (voglio dire, dubito in Italia ci sia qualcuno che conosca tutti i singoli deputati dei vari stati americani) sostenitrice Q-Anon che ora è nel congresso e ha "guidato", fornendo informazioni dall'interno, la rivolta del 6 Gennaio?

https://www.tpi.it/opinioni/salvini-twe ... 112725853/

Curriculum che vanta anche 4 arresti.

Il pezzo che aveva scritto Il Post ai tempi dell'elezione della Boebert https://www.ilpost.it/2020/07/03/lauren ... t-salvini/

Questo invece avviene oggi:

Congresswoman Lauren Boebert, who has bragged about her desire to carry a weapon on Capital Hill is currently in a standoff with Capitol Police at the newly installed Metal Detectors outside the chamber doors. Boebert walked through with her bag which set off the mags. She refused to offer the bag over to be searched and is now in a standoff with Cap Police.
Il 5 Gennaio la cara Lauren ha portato queste persone in un tour guidato all'interno del campidoglio. Il 6 gennaio erano tra i protagonisti della rivolta, uno già è ufficialmente sotto accusa.

Foto postata sul suo Instagram il 5 Gennaio e poi cancellata dopo la rivolta. Durante la quale twittava la posizione e gli spostamenti della Pelosi https://www.bostonglobe.com/2021/01/12/ ... ls-resign/

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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da paoolino »

Super-Fabio ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:Chi si è complimentato mesi fa con una mezza sconosciuta (voglio dire, dubito in Italia ci sia qualcuno che conosca tutti i singoli deputati dei vari stati americani) sostenitrice Q-Anon che ora è nel congresso e ha "guidato", fornendo informazioni dall'interno, la rivolta del 6 Gennaio?

https://www.tpi.it/opinioni/salvini-twe ... 112725853/

Curriculum che vanta anche 4 arresti.

Il pezzo che aveva scritto Il Post ai tempi dell'elezione della Boebert https://www.ilpost.it/2020/07/03/lauren ... t-salvini/

Questo invece avviene oggi:

Congresswoman Lauren Boebert, who has bragged about her desire to carry a weapon on Capital Hill is currently in a standoff with Capitol Police at the newly installed Metal Detectors outside the chamber doors. Boebert walked through with her bag which set off the mags. She refused to offer the bag over to be searched and is now in a standoff with Cap Police.
Il 5 Gennaio la cara Lauren ha portato queste persone in un tour guidato all'interno del campidoglio. Il 6 gennaio erano tra i protagonisti della rivolta, uno già è ufficialmente sotto accusa.

Foto postata sul suo Instagram il 5 Gennaio e poi cancellata dopo la rivolta. Durante la quale twittava la posizione e gli spostamenti della Pelosi https://www.bostonglobe.com/2021/01/12/ ... ls-resign/

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Cito un forumista che qui partecipa ormai poco, da una chat privata durante l'assedio a Capitol Hill:
"Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno"
:D
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:A me pare che si stiano mischiando i piani.

Qui si era partiti da una considerazione di Cacciari:

Cacciari dice: "è assurdo che sia il padrone di Facebook/Twitter/Youtube" a decidere di censurare chi vuole lui.

Per me, che di solito concordo con Cacciari, questa è una cazzata, perché "Facebook/Twitter/Youtube" sono società private che operano come altre migliaia di società simili sul web e possono, sulla base di contratti tra loro e i loro utenti, decidere chi escludere dalle loro piattaforme.
E' la stessa cosa che ha fatto Ombra quando ha bannato NK7 o Ferryboat.
Lo Stato è escluso da tutto questo? No! Infatti se qualcuno di questi che viene censurato, pensa di essere stato censurato con cause pretestuose, potrà rivolgersi a un tribunale per verificare se in termini di diritto privato potrà essere riammesso alla piattaforma da cui è stato escluso, chiedere danni, o intraprendere altre azioni regolate dallo Stato.

C'è poi un altro piano, quello della regolamentazione di internet, dei suoi contenuti, di come sono veicolati, e di chi ne è responsabile.
In questo caso saranno gli Stati a definire le norme, le piattaforme e i loro utenti saranno tenute a seguirle, e di nuovo lo Stato a vigilare e a comminare sanzioni, fino anche a bloccare siti che non rispettino le norme.

A me sembra che grosso modo il sistema funzioni già così.
Boh, mi sembrano frasi generiche quando si sta parlando di un privato che decide o meno se un colpo di stato si puo' fare oppure no, a secondo di come gli gira, piu' o meno, eh :D

Poi certo ci sono diversi piani.

Ma il fatto e', come e' stato detto non da me, questo e' stato un momento chiave per capire cosa i social sono davvero, e' stato "l' 11 settembre dei social'.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto:
uglygeek ha scritto:
paoolino ha scritto:L'errore della politica (se c'è stato) è stato quello di non comprendere negli anni '90 la potenza internet, che andava trattata come le altre reti fisiche (ferrovie, telefonia, elettricità, poste, etc.) di cui, per lo più, gli stati nazionali sono regolatori di prima istanza.
E' impossibile farlo, il software non e' come una ferrovia.
In Cina non sembra così difficile farlo.

Nella stessa Italia, quando l'AAMS ha deciso di mettere fuori legge i siti di scommesse internazionali, lo ha fatto e ha impedito l'accesso.

Io, se voglio entrare a vedermi il JimmY Kimmel Show sul sito della ABC, dall'Italia, non posso.

Quindi, se si vuole, possibilità di limitare e regolare l'uso e l'accesso a questo o a quel sito ci sono.

Ovviamente, parlo di accesso a internet attraverso strumenti ufficiali e di massa.
Non e' cosi', la Cina e' l'unica che davvero controlla internet, ma ha 50 mila persone che lavorano solo a quello. Ti pare che sia ripetibile in Europa?
Ci sono cose chiaramente illegali, se la legge dice che non puoi avere siti di scommesse, o di vendita di droghe, o di streaming illegali, si puo' impedire l'accesso entro certi limiti, perche' in effetti aggirare questi controlli e' facilissimo.

Ma non puoi limitare il software in se', in internet e' naturale che persone si aggreghino in base ad interessi; i social network in realta' sono moltissimi, mymag lo e', i siti di incontri lo sono, ecc. Se un gruppo di persone mette su un nuovo sito di social network come fai ad impedirlo? Lo chiudi se comincia ad avere troppo successo?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Nickognito »

Non e' cosi' difficile. Se un social in Italia ha piu' di 10 milioni di iscritti e in campagna elettorale banna (o non banna se richiesto dallo stato) un candidato a capo di una coalizione, per dire, lo si oscura.

E' un esempio.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

I Repubblicani si aspettano 12 voti pro impeachment (alcuni certi come la Cheney). Se saranno questi o meno buon segno per Trump. Dovessero essere più di 20 brutto segno.
Comunque tutto si decide al senato e pare che sia nelle mai di McConnell e in parte di Pence.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Burano »

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Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Non sta andando bene.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

La retorica dei Repubblicani è incredibile. Sono senza speranza.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da klaus »

Ken Buck (GOP): ----però quando De Niro ha detto che voleva dare un pugno a Trump e Madonna voleva far saltare la Casa Bianca non avete detto niente (rivolto ai Democratici). :o
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da stefano61 »

L' ampio dibattito ormai in corso sulle piattaforme digitali - e più in generale sui Big Tech - dimostra che le questioni sollevate da Cacciari, e qui da Nickognito, non possono essere liquidate dicendo che si tratta di "compagnie private". E grazie, è proprio questo il problema:

https://www.corriere.it/economia/aziend ... 047a.shtml

Le grandi corporazioni tecnologiche già da tempo prendono decisioni politiche mascherandole da decisioni tecniche, senza che possano venir sottoposte allo scrutinio democratico. Per questo, se vogliamo davvero salvaguardare le libertà fondamentali al cospetto dell’attuale evoluzione tecnologica, dobbiamo cambiare radicalmente il modo di guardare il rapporto tra tecnologia e politica. Una delle analisi più lucide sulla questione è quella di Kevin Roose sul New York Times, che scrive: «Nessun pensatore serio crede che Twitter e Facebook, in quanto aziende private, siano obbligate a dare una piattaforma a qualsiasi utente, così come nessuno dubita che il proprietario di un ristorante possa sbattere fuori un cliente indisciplinato per aver fatto una scenata».


E ancora:

In questo senso ha ragione Beppe Severgnini quando sul Corriere spiega che i due social avevano tutto il diritto di bandire Trump, perché il presidente ha violato le loro regole, causando un pericolo enorme per il popolo americano. Anzi, le due società avevano persino il dovere di impedirglielo. «Ma ci sono domande legittime sul fatto che una piccola manciata di dirigenti tecnologici non eletti, responsabili solo nei confronti dei loro consigli di amministrazione e dei loro azionisti (e, nel caso di Zuckerberg, di nessuno dei due) debba esercitare un potere così enorme - continua Roose -. Queste azioni sollevano anche questioni a lungo termine, come ad esempio se i modelli di business delle aziende dei social media siano fondamentalmente compatibili con una sana democrazia, o se una generazione di politici dipendenti da Twitter può mai disimparare la lezione che l’accumularsi di retweet è un percorso più sicuro verso il potere che governare in modo responsabile».

Su quali possano essere i primi provvedimenti da adottare, si suggerisce:

Per impedire che questo potere possa essere abusato servono prima di tutto contromisure economiche: per esempio impedire l’accentramento di attività in poche aziende e l’accumulo di dati di provenienza diversa (se hai i dati di Whatsapp non puoi incrociarli con quelli di Facebook o di Amazon). Il buon vecchio antitrust, insomma. E poi una riflessione sul tipo di contenuti e sulla neutralità solo apparente delle piattaforme. Non basterà, ma è un primo passo.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it

Messaggio da Johnny Rex »

stefano61 ha scritto:L' ampio dibattito ormai in corso sulle piattaforme digitali - e più in generale sui Big Tech - dimostra che le questioni sollevate da Cacciari, e qui da Nickognito, non possono essere liquidate dicendo che si tratta di "compagnie private". E grazie, è proprio questo il problema:

https://www.corriere.it/economia/aziend ... 047a.shtml

Le grandi corporazioni tecnologiche già da tempo prendono decisioni politiche mascherandole da decisioni tecniche, senza che possano venir sottoposte allo scrutinio democratico. Per questo, se vogliamo davvero salvaguardare le libertà fondamentali al cospetto dell’attuale evoluzione tecnologica, dobbiamo cambiare radicalmente il modo di guardare il rapporto tra tecnologia e politica. Una delle analisi più lucide sulla questione è quella di Kevin Roose sul New York Times, che scrive: «Nessun pensatore serio crede che Twitter e Facebook, in quanto aziende private, siano obbligate a dare una piattaforma a qualsiasi utente, così come nessuno dubita che il proprietario di un ristorante possa sbattere fuori un cliente indisciplinato per aver fatto una scenata».


E ancora:

In questo senso ha ragione Beppe Severgnini quando sul Corriere spiega che i due social avevano tutto il diritto di bandire Trump, perché il presidente ha violato le loro regole, causando un pericolo enorme per il popolo americano. Anzi, le due società avevano persino il dovere di impedirglielo. «Ma ci sono domande legittime sul fatto che una piccola manciata di dirigenti tecnologici non eletti, responsabili solo nei confronti dei loro consigli di amministrazione e dei loro azionisti (e, nel caso di Zuckerberg, di nessuno dei due) debba esercitare un potere così enorme - continua Roose -. Queste azioni sollevano anche questioni a lungo termine, come ad esempio se i modelli di business delle aziende dei social media siano fondamentalmente compatibili con una sana democrazia, o se una generazione di politici dipendenti da Twitter può mai disimparare la lezione che l’accumularsi di retweet è un percorso più sicuro verso il potere che governare in modo responsabile».

Su quali possano essere i primi provvedimenti da adottare, si suggerisce:

Per impedire che questo potere possa essere abusato servono prima di tutto contromisure economiche: per esempio impedire l’accentramento di attività in poche aziende e l’accumulo di dati di provenienza diversa (se hai i dati di Whatsapp non puoi incrociarli con quelli di Facebook o di Amazon). Il buon vecchio antitrust, insomma. E poi una riflessione sul tipo di contenuti e sulla neutralità solo apparente delle piattaforme. Non basterà, ma è un primo passo.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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