allora, premesso che dire che si scrive in malafede o essere disonesti intellettualmente è veramente brutto, sono cose che in una discussione dal vivo mi farebbero reagire molto male (così come in un altro post "continuate ad avere torto"...).uglygeek ha scritto:Tu confondi internazionalismo con il multiculturalismo. Forse di proposito? Ormai comincio a pensare che tutto quello che scrivete sia in malafede, sull'altare della politically correctness sacrificate l'onesta' intellettuale.
Secondo te il PCI di Togliatti avrebbe lasciato che una massa di islamici arrivasse in Italia portando la loro ideologia religiosa o avrebbe cercato di assimilarli alla unica vera fede del comunismo? L'internazionalismo presupponeva la fine di tutte le altre ideologie, a cominciare dalla religione. E' la sinistra moderna orfana degli ideali comunisti che si e' buttata su questo multiculturalismo perche' cui tutte le idee sono degne basta che non siano occidentali.
non confondo nulla, lenin parlava in maniera molto specifica e prolungata della condizione dei lavoratori immigrati nelle società capitalistiche di primo novecento (e ce n'erano parecchi eh, a cominciare dagli irlandesi in inghilterra per continuare con cinesi e giapponesi negli states, italiani un po' ovunque, etc...) e non è che fossero visti in maniera tanto diversa da ora dalle popolazioni autoctone, seppur ovviamente ne faceva un discorso legato essenzialmente al colonialismo. ("l'imperialismo, fase suprema del capitalismo" è il saggio in questione). ora, chiaramente oggi non abbiamo più il colonialismo politico che c'era un secolo fa, ma abbiamo un capitalismo economico evidente che crea squilibrio e genera pertanto le migrazioni. le condizioni sono pertanto cambiate, ma il discorso leninista in questione rimane più che valido a mio avviso.
comunque, la "massa di islamici" per ora è il 3% in italia, il 10% nei paesi europei dove c'è un picco: e mi sembra evidente che tutte le sinistre moderate non stiano né favorendo ulteriori arrivi in massa, né si stiano piegando a 90 sempre e comunque. nella sinistra moderna c'è un discorso di laicità, ma non di ateismo forzato (che non c'è mai stato nemmeno nelle più remote sezioni staliniane del PCI, ma vabbé) e comunque nei sindacati di sinistra (almeno quelli che ancora fanno il loro lavoro, nelle realtà locali) c'è sempre più coinvolgimento degli operai e lavoratori di origine straniera proprio per non creare la lotta tra gli ultimi che tanto favorisce il padronato. sarà un caso, ma negli ultimi due anni sono stati uccisi due sindacalisti, entrambi "migranti", impegnati per ottenere migliori condizioni lavorative per tutti, non solo per chi ha la pelle un po' più scura. quindi smettiamo pure di dire che ci sia (solo) una sinistra orfana degli ideali comunisti e contro le idee occidentali tout court.