ciccio ha scritto:
fino a prova contraria sono clandestini
in uno stato di diritto sono persone che vanno soccorse (mentre lasciarle in mare su un'imbarcazione non attrezzata per il loro soccorso non mi pare proprio di uno stato di diritto, ma aspettiamo il parere di qualche giurista). Poi, una volta soccorse, saranno richiedenti asilo (ed essendo eritrei, hanno anche buone probabilità di vedere accolte le loro richieste). Quindi ce ne corre, prima che possano definirsi "clandestini".
Al di là dell'aspetto giuridico, servirsi di esseri umani come mezzo ricattatorio per strappare un qualche risultato in sede europea (in realtà è perfino peggio: per rosicchiare qualche punto elettorale in più) è miserabile, vergognoso, infame. Passerà alla storia, anche se i vecchi del 2060 magari racconteranno che l'opinione pubblica era contraria tanto per perpetuare il mito degli "italiani brava gente".
__
Al di là dell'aspetto giuridico e etico, questa immonda messa in scena sulla pelle di disperati poggia su una percezione allucinata della realtà.
Non è vero che è in corso un'emergenza: diciottomila sbarchi quest'anno sono un numero di profughi facilmente gestibile per un paese come l'Italia.
Non è vero che l'Italia è l'unico paese oggetto degli sbarchi: Spagna e Grecia ne ricevono altrettanti, senza fare i piagnistei italiani; nel 2015 la ricchissima Grecia ne ha accolti 800.000, Cristo di un Dio.
Non è vero che in generale l'Italia abbia più immigrati degli altri paesi dell'Unione europea: ne ha sotto la media.
Non è vero che il fenomeno migratorio sia arrestabile a monte applicando una qualche ricetta (e l'Italia è l'ultima da ascoltare in materia non essendo riuscita a venire a capo dei problemi del suo proprio sud in centosessant'anni): le motivazioni delle emigrazioni sono complesse, e potenti, e diverse da paese a paese; e spesso sono intrinseche alle varie società africane (che vanno considerate come realtà dotate di loro proprie identità e responsabili delle loro scelte, pur dovendo fare i conti con le note interferenze passate e presenti).
Non è vero che chi approda in Italia sia un problema ingestibile: soprattutto perchè è gente che non vuole rimanere in Italia ma bensì raggiungere in un modo o nell'altro paesi dove riunirsi con famigliari e connazionali e dove trovare politiche di integrazione razionali (in Germania, 300.000 richiedenti asilo stanno lavorando).
Non è vero che in generale gli immigrati che si sono sistemati in Italia siano un peso: tutto all'opposto, vedi i dati di Boeri.
Non è vero che sia in corso un'invasione musulmana: la maggior parte degli immigrati è cristiana, per chi ci tiene a stalkerare il credo altrui (Ugly).
__
Un Paese dignitoso e pragmatico ospita i profughi senza lamentele, tira su quanti più soldi possibili dall'Unione europea per l'accoglienza, e ci aggiunge qualche miliardo per l'integrazione, che gli torna utile n volte tanto sul breve, medio, e lungo periodo.
Dice: il Paese è scemo e spietato, ma il governo è furbo, perchè così agendo e ciarlando guadagna consenso. Non fa una piega.
Forunatamente fra poco il governo furbo andrà a schiantarsi contro l'Opposizione; da vedere se da soli oppure portandosi dietro tutto il Paese.
Con "Opposizione" non mi riferisco alla politica (il PD, dopo aver peraltro tirato la volata ai populisti quand'era al governo, può poco dal momento che è minoranza nel Paese, e avendo per giunta i filo-grillini al suo interno).
Mi riferisco ai Mercati che si abbatteranno con un drammatico e inesorabile bombardamento di spread e fuga dei capitali, liberando dal governo fascistoide (non "fascista", per carità) una popolazione che pure non meriterebbe di essere liberata (questo lo scenario ottimistico; c'è sempre l'alternativa della via venezuelan-ungherese).