Governo Conte: Aspettando Rousseau

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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uglygeek
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da uglygeek »

Rosewall ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Rosewall ha scritto:"Sostituzione etnica" è il nuovo "teoria del gender".

Negli Stati Uniti l'immigrazione irregolare è un fenomeno oserei dire costitutivo, se cerchi un buon modello di controllo reale dell'immigrazione vai piuttosto in Giappone, dove guarda caso si va verso il collasso demografico.

Il sistema pensionistico italiano è a ripartizione: il totale dei contributi versati dai lavoratori oggi mantiene i pensionati oggi (in realtà neanche basta: serve anche un cospicuo trasferimento dalla fiscalità generale, che a sua volta è sostenuta da chi lavora).
Per cui, anche se da domani gli italiani cominciassero a riprodursi come conigli, ormai è certo che nei prossimi anni il numero di nuovi lavoratori sarà sempre troppo basso rispetto a chi lascia. I nati del 2004 (ad esempio) sono un dato acquisito ormai irreversibile.

Il collasso del sistema è stato rimandato grazie alla riforma Fornero, che ha portato il tasso di occupazione dei 55-64enni a livelli record per l'Italia (e quasi nella media occidentale). Ma non basterà ancora (anche perché nel frattempo c'è anche chi emigra - comprensibilmente).
Da cui, la constatazione ovvia di Boeri. Non è un'opinione, è un dato.
(L'opinione, mia, è che l'immigrazione arricchisce e vivifica una società anziana e chiusa su se stessa, al di là della questione lavorativa e contributiva).

Questi hanno vinto le elezioni promettendo di "smantellare la Fornero" + "mandare a casa loro gli immigrati", Boeri gli rovina la narrazione, e allora Boeri "fenomeno". Come no.

I 'robot'sono un altro bell'argomento psichedelico. Negli USA siamo al record di occupati, intanto. Ammesso che la rivoluzione dell'ai e della robotica porti in definitiva ad una riduzione complessiva degli occupati, sarebbe bene comunque sopravvivere alla fase di transizione (in ogni caso, che il valore aggiunto venga generato da un robot o da un umano fa uguale. Nel primo caso, il problema è "solo" politico: va redistribuita tale ricchezza all'umano sostituito dalla macchina).
L'Europa non e' gli Stati Uniti.

L'automazione non e' un problema tanto di robot quanto di intelligenza artificiale. Ti consiglio davvero di leggere il libro di Wang https://www.amazon.com/War-Normal-Peopl ... mal+people.
Come dice l'economista Eric Weinstein, abbiamo passato decenni a pensare che il capitalismo sarebbe stato messo in crisi dal socialismo, e invece salta fuori che sara' la tecnologia la tomba del capitalismo.
infatti ho scritto "ai". Questione molto dibattuta e interessante, ma il punto è che prima arriva il tuo sostituto e dopo stai a casa. Non è che siccome forse in futuro il lavoro sarà superfluo, allora oggi (e domani) puoi mandare in pensione i sessantenni e fare a meno degli immigrati.
L'Italia, qualora migliorasse la produttività bassissima delle sue micro-imprese e terziario in genere (cosa per la quale non serve intelligenza artificiale di frontiera ma liberalizzazioni e cultura), avrebbe in un primo tempo un'occupazione ancora minore dell'attuale, ma paradossalmente maggiori risorse per sussidiare i suoi disoccupati. E in un secondo tempo accrescerebbe la sua occupazione, ai livelli dei paesi organizzati su un'economia avanzata (nel suo complesso; non come è in Italia dove al di fuori delle imprese esportatrici e di un pugno di regioni, è il deserto) sperabilmente. Altre parabole di sviluppo sono o fughe dalla realtà oppure scenari venezuelani.
Il giorno in cui i camion si guideranno da soli in autostrada (magari avendo ancora bisogno di un autista per gli ultimi km in citta' e per il carico/scarico) gli scenari venezuelani faranno presto ad arrivare.
Negli Stati Uniti le attivita' che impiegano piu' lavoratori sono:
Office and Administrative Support: 15.69%
Sales and Retail: 10.35%
Food Preparation and Serving: 9.25%
Transportation and Material Moving: 6.93%
Production: 6.49%

Nelle fabbriche, inutile dirlo, dove non si delocalizza arriva l'automazione.
Negli uffici l'informatica ha gia' consentito di tagliare molti posti di lavoro... basta pensare alle banche.
Negozi e centri commerciali stanno sparendo uccisi dall'e-commerce, le cassiere sono sostituite da casse automatiche, o da telecamere.
Persino la preparazione e vendita del cibo fast food e' sempre piu' automatizzata.
Rimaneva il trasporto, un incredibile numero di persone vive guidando un mezzo. Le grandi aziende di logistica hanno calcolato che sarebbe piu' conveniente avere camion a guida autonoma persino se si continuasse a dare uno stipendio di 40 mila dollari a tutti i camionisti lasciati a casa, pensa se invece li si licenzia...
Ma anche il lavoro di medici e avvocati e' a rischio. Non significa che in un ospedale o ufficio dove prima lavoravano 200 persone poi non ne restera' nessuno, significa che lo stesso lavoro potra' essere fatto da meta' delle persone.
Per questo il discorso prima arriva il tuo sostituto e dopo stai a casa e' assurdo, perche' i posti di lavoro non aumenteranno piu'. Considera che in questi anni siamo in un periodo di boom economico, e considera cosa accadra' alla prossima crisi.

E questi sono i lavori veri; non e' certo sulla raccolta dei pomodori che si regge l'economia del paese.

Detto questo poi, continuo a pensare che se anche servissero lavoratori stranieri, nulla dice che vadano cercati tra le persone che arrivano su un barcone.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

klaus ha scritto:
ciccio ha scritto:
klaus ha scritto:
17.000 dollari al mese esentasse
casa grátis, 2000 mq di casa ufficio com 4.000 mq di giardino in pieno centro
jeep grátis
2 impiegati giá pagati a mia personale disposizione, al di fuori degli impiegati specifici del progetto
ogni spesa pagata eccetto il cibo
vedi tu
20 anni fa guadagnavi 367 milioni l'anno netti pagato da una ONLUS :o :o
E ora fai storie per pagare la quota dei 10€ del forum? :lol:
ACNHUR, se l'intervento é finanziato dall'ONU gli stipendi son quelli
la filosofia degli interventi ONU é pagare tantissimo per poter iniettare denaro nel sistema, dicono funzioni, in realtá credo sia per impedire che i cooperanti siano piú interessati ad aprire attivitá proprie. In pratica, lo stipendio base non é altíssimo, ma sei perennemente fuori sede, risulti al lavoro 16 ore su 24, hai l'indennitá per alto rischio e tutta uma serie di varie ed eventuali, in piú i soldi mi venivano versati in um conto estero italiano specifico per missionari, com interessi piú alti del normale.
Questo ti dovrebbe suggerire, la quantitá imane di soldi che c'é in gioco, protetto da tutti dal fatto che sei in missione per conto di Dio, lontanissimo da qualsiasi forma di controlo. Ovvero situazione dove i marpioni sguazzano.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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paoolino
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da paoolino »

Rosewall ha scritto:
Ciccio ha scritto: 10 anni son 600.000 sbarchi, questo non succede altrove, e questo richiede che tipo di strutture fra accoglienza e inserimento ?
altrove succedono sfighe maggiori, vedi alla voce cicloni e alluvioni in paesi col pil pro-capite un decimo di quello italiano. Sono numeri di persone assolutamente gestibili.
E' qui il problema: che non è stato gestito e allora prende la forma dell'emergenza
Secondo me le percezioni degli italiani non sono un fenomeno gestibile. Ieri pensavano di doversi e potersi fare un impero, oggi che lo spread è un inganno. Credono a tutto e a niente nello stesso tempo. Solo la realtà, ciclicamente, li riporta coi piedi per terra, non altro
Io a questa "specificità" negativa intrinseca nella natura dell'italiano non ci credo. E' un risultato: è il risultato di decenni di tanti problemi gestibili non gestiti o gestiti male. Poi arrivano le gocce che fanno traboccare i vasi e quindi ha gioco facile chi vuole puntare sulle percezioni e non sulle realtà.
Porsi il problema del perché la gente ha certe percezioni, al di là di quello che trasmette Mediaset, visto che anche mia suocera sessantottina di sinistra da sempre che credo che non abbia mai visto nulla su Canale 5, Italia 1 o Rete 4 in tutta la sua vita, se ne esce che ci sono troppi immigrati e che Salvini fa bene a chiudere le frontiere, un po' ci dovrebbe far riflettere che qualcosa che crea disagio, che non sarà l'emergenza, c'è. Magari è un disagio che si somma ad altri piccoli disagi e che nel complesso fanno arrivare a saturazioni, e pochi di quegli innumerevoli disagi diventano il detonatore di un'incazzatura collettiva. Ingiustificata se si ragiona solo di quegli specifici problemi; comprensibile se si guarda la cosa più nel complesso.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da fabio86 »

Concordo anche qui, ne abbiamo parlato fino alla nausea, ma io all'italiano peggiore per indole rispetto ad altre nazionalità, o trasformatosi radicalmente per via del lavaggio del cervello berlusconiano, non ci ho mai creduto troppo.
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alessandro
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

Non peggiori ma nemmeno migliori e la propaganda tv influisce se gli italiani pensano che gli stranieri siano 3 volte di più e che i reati siano in forte aumento mentre da molti anni sono in continua diminuzione.
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fabio86

Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da fabio86 »

alessandro ha scritto:Non peggiori ma nemmeno migliori e la propaganda tv influisce se gli italiani pensano che gli stranieri siano 3 volte di più e che i reati siano in forte aumento mentre da molti anni sono in continua diminuzione.
Ripeto, influisce su tutti, come per la Brexit in GB e l'elezione di Trump in America (lasciamo stare quel che sta accadendo in Polonia, Ungheria, etc...)
Noi non peggiori, uguali a qualunque altra nazionalità del genere umano.
Ultima modifica di fabio86 il gio lug 05, 2018 4:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da tim drake »

paoolino ha scritto: Porsi il problema del perché la gente ha certe percezioni, al di là di quello che trasmette Mediaset, visto che anche mia suocera sessantottina di sinistra da sempre che credo che non abbia mai visto nulla su Canale 5, Italia 1 o Rete 4 in tutta la sua vita, se ne esce che ci sono troppi immigrati e che Salvini fa bene a chiudere le frontiere, un po' ci dovrebbe far riflettere che qualcosa che crea disagio, che non sarà l'emergenza, c'è. Magari è un disagio che si somma ad altri piccoli disagi e che nel complesso fanno arrivare a saturazioni, e pochi di quegli innumerevoli disagi diventano il detonatore di un'incazzatura collettiva. Ingiustificata se si ragiona solo di quegli specifici problemi; comprensibile se si guarda la cosa più nel complesso.
Internet ha dato il colpo di grazia, a mio modesto parere.
La quantità di notizie distorte, ma più spesso proprio totalmente false, che circola in rete è immensa, in alcun modo, allo stato attuale, contrastabile efficacemente.
Io conosco persone che hanno subito un mutamento assoluto da quando hanno un c@##o di smartphone in mano. Credono a tutte le bufale che vengono compulsivamente condivise ed in poco tempo sono diventate antivax, xenofobe, razziste, contro l'invasione e via degradando, fino a passare dal votare m5s a sostenere convinte, da ultimo, salvini.
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alessandro
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

E ricordati che agli immigrati clandestini danno 35 euro al giorno più vitto e alloggio ( di solito in resort 4 stelle con cuochi premiati Michelin).

35 al giorno fanno più di 1000 al mese.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

paoolino ha scritto:
Rosewall ha scritto:
Ciccio ha scritto: 10 anni son 600.000 sbarchi, questo non succede altrove, e questo richiede che tipo di strutture fra accoglienza e inserimento ?
altrove succedono sfighe maggiori, vedi alla voce cicloni e alluvioni in paesi col pil pro-capite un decimo di quello italiano. Sono numeri di persone assolutamente gestibili.
E' qui il problema: che non è stato gestito e allora prende la forma dell'emergenza
perfetto, l'emergenza resta emergenza dopo 10 anni se non la si é trasformata in sviluppo per mancanza di gestione
aggiungo, non é l'italia che da sola puó pensare questa trasformazione, é totalmente inimmaginabile, e per quanto possa ritenere schifoso il chiudere i porti, é la soluzione estrema a ció che sin'ora non si é fatto, ovvero creare il problema internazionale e solo um intervento internazionale la risolve
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da rob »

L'ignoranza che trabocca dal web viene da molto lontano. Prima si arrestava al bar o in piazza, ora il web fa da cassa di risonanza ad essa, ma è la stessa di sempre.
Si nutre di irrazionalità, di paure ancestrali, molto più antiche e profonde del mezzo che oggi le diffonde per la maggior parte.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

Sì ma qualcuno con queste bufale e notizie distorte ci è andato al governo. C'è una capacità di penetrazione capillare notevole. Vent'anni fa qualcuno pensava alla durompente forza rivoluzionaria della rete. In realtà se ne sono servite e avvantaggiate le forze eversive, grazie soprattutto ai social. Siti come catenaumana e italiapatriamia, per dirne un paio...sarebbe interessante capire chi e cosa c'è dietro.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da paoolino »

tim drake ha scritto:
Internet ha dato il colpo di grazia, a mio modesto parere.
La quantità di notizie distorte, ma più spesso proprio totalmente false, che circola in rete è immensa, in alcun modo, allo stato attuale, contrastabile efficacemente.
Secondo me c'è un problema di sfiducia generale, non solo in Italia ma in tutto il mondo occidentale, nei confronti di quella che è stata la tradizionale classe dirigente che è diventata un po' ovunque autoreferenziale, incapace di comunicare a chi è fuori dal suo giro, incapace di ascoltare le problematiche quotidiane delle persone comuni, per lo più inconcludente. Ciò ha creato distacco, sfiducia e diffidenza verso tutte le istituzioni. Inoltre è sempre stata presente nel dibattito politico la retorica della dietrologia e dei poteri forti che complottano dietro le quinte, di volta in volta tirata fuori dalle parti a cui faceva comodo e anche al mondo dell'informazione che con queste cose vendeva copie.

La domanda è: può il mondo istituzionale ri-acquisire fiducia? Saranno in grado le classi dirigenti non estremiste a riallacciare un dialogo con la ggente (sembro Veltroni...)? C'è un modo?
Io penso che un modo ci sia. Ad esempio, secondo me, nel suo piccolo Roberto Burioni sta facendo un ottimo lavoro. Vedo persone che pochi mesi fa diffondevano le minchiate del blog di Grillo, condividere i post di Burioni favorevoli ai vaccini. L'approccio mi sembra quello, essere spietati ma non saccenti; divulgare con l'ottica che devi farti comprendere da chi ha dei dubbi o delle paure, non approcciarsi col tono di chi pensa "sono tutti cretini!" ma che è cretino solo chi diffonde informazioni senza supporto di dati.
Ovviamente resteranno le sacche di irriducibili, ma la massa con i metodi giusti la si può riportare sulla retta via.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da uglygeek »

Burano ha scritto:Sì ma qualcuno con queste bufale e notizie distorte ci è andato al governo. C'è una capacità di penetrazione capillare notevole. Vent'anni fa qualcuno pensava alla durompente forza rivoluzionaria della rete. In realtà se ne sono servite e avvantaggiate le forze eversive, grazie soprattutto ai social. Siti come catenaumana e italiapatriamia, per dirne un paio...sarebbe interessante capire chi e cosa c'è dietro.
Si' io alla forza dirompente e rivoluzionaria della rete non ci ho mai creduto, stimo troppo poco il genere umano. Dietro a quei siti ci sono quasi certamente hacker russi che fanno propaganda per Salvini.
Credo pero' che in questo caso correlation doesn't imply causation. E' vero che circolano notizie distorte ma e' anche vero che il problema dell'immigrazione e' stato affrontato in genere dall'Europa come se quella delle frontiere aperte a tutti fosse l'unico punto di vista valido ma nessuno ha mai votato per avere piu' immigrazione. In altre parole, la gente (specie in altri paesi, piu' che in Italia), non aveva bisogno del web per accorgersi dei problemi del multiculturalismo.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da rob »

Burano ha scritto:Sì ma qualcuno con queste bufale e notizie distorte ci è andato al governo. C'è una capacità di penetrazione capillare notevole. Vent'anni fa qualcuno pensava alla durompente forza rivoluzionaria della rete. In realtà se ne sono servite e avvantaggiate le forze eversive, grazie soprattutto ai social. Siti come catenaumana e italiapatriamia, per dirne un paio...sarebbe interessante capire chi e cosa c'è dietro.
Burano, il neofascismo in Italia non è mai morto. Ha cambiato sigle e persone, ma è restato sottotraccia e ha notevoli doti camaleontiche e manipolatrici. Può godere anche di appoggi internazionali, ma è innanzitutto un fenomeno genuinamente italiano.
Ultima modifica di rob il gio lug 05, 2018 7:28 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

rob ha scritto:, il neofascismo in Italia non è mai morto. Ha cambiato sigle e persone, ma è restato sottotraccia e ha notevoli doti camaleontiche e manipolatrici.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

paoolino ha scritto:
tim drake ha scritto:
Internet ha dato il colpo di grazia, a mio modesto parere.
La quantità di notizie distorte, ma più spesso proprio totalmente false, che circola in rete è immensa, in alcun modo, allo stato attuale, contrastabile efficacemente.
Secondo me c'è un problema di sfiducia generale, non solo in Italia ma in tutto il mondo occidentale, nei confronti di quella che è stata la tradizionale classe dirigente che è diventata un po' ovunque autoreferenziale, incapace di comunicare a chi è fuori dal suo giro, incapace di ascoltare le problematiche quotidiane delle persone comuni, per lo più inconcludente. Ciò ha creato distacco, sfiducia e diffidenza verso tutte le istituzioni. Inoltre è sempre stata presente nel dibattito politico la retorica della dietrologia e dei poteri forti che complottano dietro le quinte, di volta in volta tirata fuori dalle parti a cui faceva comodo e anche al mondo dell'informazione che con queste cose vendeva copie.

La domanda è: può il mondo istituzionale ri-acquisire fiducia? Saranno in grado le classi dirigenti non estremiste a riallacciare un dialogo con la ggente (sembro Veltroni...)? C'è un modo?
Io penso che un modo ci sia. Ad esempio, secondo me, nel suo piccolo Roberto Burioni sta facendo un ottimo lavoro. Vedo persone che pochi mesi fa diffondevano le minchiate del blog di Grillo, condividere i post di Burioni favorevoli ai vaccini. L'approccio mi sembra quello, essere spietati ma non saccenti; divulgare con l'ottica che devi farti comprendere da chi ha dei dubbi o delle paure, non approcciarsi col tono di chi pensa "sono tutti cretini!" ma che è cretino solo chi diffonde informazioni senza supporto di dati.
Ovviamente resteranno le sacche di irriducibili, ma la massa con i metodi giusti la si può riportare sulla retta via.
il problema piú importante é um altro, IMHO, é che per arrivare a metterti in vista devi essere un mafioso (eufemismo), se non lo sei non ti ci fanno arrivare lí. Di brava gente ce n'é, ma se lo sei il gruppo a cui per forza devi appartenere ti taglia le gambe prima.
Internet potrebbe, dico potrebbe com molti forse, permettere a chi merita, potersi mettere comunque in vista lo stesso.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ferryboat »

Marco Rodella ha scritto:
loveboat ha scritto:Pero’ abbiamo sempre avuto una nostra ben precisa identita’. Mantenerla e’ arricchimento, anche per tutti gli altri. Si gira il mondo per vedere cose diverse, non per vedere tutto uguale
Scusa, dimmi l'identità comune tra un napoletano, un sardo, un veneto ed un altoatesino: così, per iniziare.
Forse non hai fatto il militare :)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

Marco Rodella ha scritto:
loveboat ha scritto:Pero’ abbiamo sempre avuto una nostra ben precisa identita’. Mantenerla e’ arricchimento, anche per tutti gli altri. Si gira il mondo per vedere cose diverse, non per vedere tutto uguale
Scusa, dimmi l'identità comune tra un napoletano, un sardo, un veneto ed un altoatesino: così, per iniziare.
metti una multinazionale di stile Trumpiano in Buthan, splendido paese, popolo meraviglioso, identitá culturale da felicita perpetua, in nome della multietnia e del diritto alle migrazioni, il Buthan sparisce, le economie forti se lo mangiano, a questo punto cosa é giusto ?
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
Burano ha scritto:Sì ma qualcuno con queste bufale e notizie distorte ci è andato al governo. C'è una capacità di penetrazione capillare notevole. Vent'anni fa qualcuno pensava alla durompente forza rivoluzionaria della rete. In realtà se ne sono servite e avvantaggiate le forze eversive, grazie soprattutto ai social. Siti come catenaumana e italiapatriamia, per dirne un paio...sarebbe interessante capire chi e cosa c'è dietro.
Si' io alla forza dirompente e rivoluzionaria della rete non ci ho mai creduto, stimo troppo poco il genere umano. Dietro a quei siti ci sono quasi certamente hacker russi che fanno propaganda per Salvini.
Credo pero' che in questo caso correlation doesn't imply causation. E' vero che circolano notizie distorte ma e' anche vero che il problema dell'immigrazione e' stato affrontato in genere dall'Europa come se quella delle frontiere aperte a tutti fosse l'unico punto di vista valido ma nessuno ha mai votato per avere piu' immigrazione. In altre parole, la gente (specie in altri paesi, piu' che in Italia), non aveva bisogno del web per accorgersi dei problemi del multiculturalismo.
Ugly, secondo te la maggioranza della gente ammaliata da Salvini, fa i ragionamenti sofisticati tuoi sul multiculturalismo?
Ritengono che gli immigrati gli rubino lavoro e welfare, lo stato dia loro 35 euro al giorno sottraendoli agli italiani. Aggiungiamo un certo razzismo di fondo e il gioco è fatto.
Questi odiano casta, auto blu , euro e immigrati, stop. Non i ricchi, non la globalizzazione e le delocalizzazioni. Multinazionali solo Bigpharma per via dei vaccini. Questo il Capolavoro di Salvini, e dei fascisti servi del Sistema storicamente.
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Rosewall
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Rosewall »

paoolino ha scritto:
Rosewall ha scritto:
Ciccio ha scritto: 10 anni son 600.000 sbarchi, questo non succede altrove, e questo richiede che tipo di strutture fra accoglienza e inserimento ?
altrove succedono sfighe maggiori, vedi alla voce cicloni e alluvioni in paesi col pil pro-capite un decimo di quello italiano. Sono numeri di persone assolutamente gestibili.
E' qui il problema: che non è stato gestito e allora prende la forma dell'emergenza
è stato gestito bene, così così, male, malissimo, sarebbe un discorso complicato che saprei condurre solo per evidenze aneddotiche che spaziano dall'organizzazione dei soccorsi a svariati esempi locali di accoglienza brillante, passando da noti casi di comunità di richiedenti asilo abbandonati a se stessi in ignobili condizioni. La percezione allucinata dell'opinione pubblica non è determinata dallo stare a contatto coi profughi, molto spesso è gente che non sta neanche a contatto con gente di altre etnie in genere. Ovvero, è indipendente non solo da come è gestito il fenomeno, ma anche dal fenomeno stesso. Mentre non vedo perchè anni di martellamento televisivo non possano aver alimentato/slatentizzato xenofobia e razzismo. Capisco che la televisione sia ormai meno cool di una cabina del telefono, ma è tuttora di gran lunga il mezzo a cui è più esposta la popolazione (con una parte significativa che non è mai stata su un social). La continuano a vedere i ventenni, la stra-vedono gli anziani. (Inoltre, ho la sensazione che il discorso pubblico, mediatico, e social, abbia sdoganato opinioni che fino a ieri i nostri concittadini preferivano tenere per sè o per i compagni di bevute).

C'è un disagio da ascoltare? Boh, ma in concreto che vuol dire? Sarebbe incoraggiante scoprire che aver sprecato dieci miliardi in bonus da 80 euro invece che in reddito di inclusione per i disoccupati abbia determinato il tracollo di Renzi. Ma lo sai tu, come lo so io, che non è così.
Il disagiato italiano gode spesso e volentieri di una buona pensione retributiva e di una casa di proprietà, la sua insoddisfazione, rancore, insicurezza, verte sul fatto che le cose non siano più come prima, come capita in società vecchie, declinanti, e chiuse su se stesse. Mi scuso anticipatamente per la facile retorica, ma è più ascoltabile il disagio di uno che si è sparato la fame, mezzo deserto, le botte dei libici, e un naufragio.
Invece, il giovane disagiato economico che pensa che la soluzione ai suoi guai sia prendersela coi neri, trasferire ulteriori risorse ai pensionati, detassare i ricchi, credere nel reddito di cittadianza, mettere dazi come se non ci fosse un domani, e sfanculare l'Europa (ho riassunto la piattaforma elettorale giallo-verde, ovvero l'espressione "razionale" del disagio moderno), bè, che dire: si merita il decreto dignità di Gigi, e tanti cari auguri.

Nessun auto-razzismo di principio. Quando i britannici si sono suicidati con la brexit, gliene abbiamo dette di ogni ("neanche in Italia", la più cattiva). Diciamo che gli italiani offrono sempre molti spunti.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

Rosewall monumentale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Rosewall monumentale.
Anche un po’meno ma quoto tutto.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Renudo »

Rosewall ha scritto: è stato gestito bene, così così, male, malissimo, sarebbe un discorso complicato che saprei condurre solo per evidenze aneddotiche che spaziano dall'organizzazione dei soccorsi a svariati esempi locali di accoglienza brillante, passando da noti casi di comunità di richiedenti asilo abbandonati a se stessi in ignobili condizioni. La percezione allucinata dell'opinione pubblica non è determinata dallo stare a contatto coi profughi, molto spesso è gente che non sta neanche a contatto con gente di altre etnie in genere. Ovvero, è indipendente non solo da come è gestito il fenomeno, ma anche dal fenomeno stesso. Mentre non vedo perchè anni di martellamento televisivo non possano aver alimentato/slatentizzato xenofobia e razzismo. Capisco che la televisione sia ormai meno cool di una cabina del telefono, ma è tuttora di gran lunga il mezzo a cui è più esposta la popolazione (con una parte significativa che non è mai stata su un social). La continuano a vedere i ventenni, la stra-vedono gli anziani. (Inoltre, ho la sensazione che il discorso pubblico, mediatico, e social, abbia sdoganato opinioni che fino a ieri i nostri concittadini preferivano tenere per sè o per i compagni di bevute).

C'è un disagio da ascoltare? Boh, ma in concreto che vuol dire? Sarebbe incoraggiante scoprire che aver sprecato dieci miliardi in bonus da 80 euro invece che in reddito di inclusione per i disoccupati abbia determinato il tracollo di Renzi. Ma lo sai tu, come lo so io, che non è così.
Il disagiato italiano gode spesso e volentieri di una buona pensione retributiva e di una casa di proprietà, la sua insoddisfazione, rancore, insicurezza, verte sul fatto che le cose non siano più come prima, come capita in società vecchie, declinanti, e chiuse su se stesse. Mi scuso anticipatamente per la facile retorica, ma è più ascoltabile il disagio di uno che si è sparato la fame, mezzo deserto, le botte dei libici, e un naufragio.
Invece, il giovane disagiato economico che pensa che la soluzione ai suoi guai sia prendersela coi neri, trasferire ulteriori risorse ai pensionati, detassare i ricchi, credere nel reddito di cittadianza, mettere dazi come se non ci fosse un domani, e sfanculare l'Europa (ho riassunto la piattaforma elettorale giallo-verde, ovvero l'espressione "razionale" del disagio moderno), bè, che dire: si merita il decreto dignità di Gigi, e tanti cari auguri.

Nessun auto-razzismo di principio. Quando i britannici si sono suicidati con la brexit, gliene abbiamo dette di ogni ("neanche in Italia", la più cattiva). Diciamo che gli italiani offrono sempre molti spunti.
Pur leggendovi molto scrivo poco o nulla per un vago senso di inadeguatezza che fatico a vincere ma faccio molto volentieri un'eccezione per quotare questo intervento che trovo ineccepibile.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da paoolino »

Al monumentale Rosewall rispondo con due righe:

Ti sfugge un dettaglio: che è il disagiato italiano o francese o austriaco o tedesco o inglese o statunitense (etc) a votare...
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Rosewall monumentale.
Si, dai, monumentale.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:Al monumentale Rosewall rispondo con due righe:

Ti sfugge un dettaglio: che è il disagiato italiano o francese o austriaco o tedesco o inglese o statunitense (etc) a votare...
Non essendo noi politici a caccia di voti possiamo dire che le cazzate irrazionali son cazzate senza dover lisciare il pelo si disagiati.

Poi i problemi ci sono e anche il solo alto numero di disagiati è un problema, ma si affronta cercando di ridurre la questione in limiti razionali non soffiando sulle braci e sfruttando il sentire.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da tennisfan82 »

Gli elettori della Lega se la stanno prendendo con i Rolling Stones, quelli veri.

Mick Jagger buonista!!!
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

paoolino ha scritto:Al monumentale Rosewall rispondo con due righe:

Ti sfugge un dettaglio: che è il disagiato italiano o francese o austriaco o tedesco o inglese o statunitense (etc) a votare...
Mah,
Io rispondo che continuate a vederla dal profilo político italiano, entrambi.
Dal punto di vista político italiano é semplicemente una cazzata pazzesca, tutto, ma proprio tutto.
Qui si parla di centinaia di disperati che scappano senza nulla, che sono in mezzo alle mille demagogie altruí e che creano problematiche dove problematiche ne hanno gia' abbastanza finendo capi espiatori della civilta' dell'opulenza e della cultura dell'oppressione.
Altre analisi al di fuori di questa lê trovo fuoriluogo.
Si vende 1000 volte piu' tavor in Itália che in África, evidentemente le problematiche son per lo meno alla pari.
Ultima modifica di ciccio il gio lug 05, 2018 10:57 pm, modificato 1 volta in totale.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

tennisfan82 ha scritto:Gli elettori della Lega se la stanno prendendo con i Rolling Stones, quelli veri.

Mick Jagger buonista!!!
https://www.nextquotidiano.it/matteo-sa ... ing-stone/

Non ci credevo...
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da laplaz »

ciccio ha scritto:ACNHUR, se l'intervento é finanziato dall'ONU gli stipendi son quelli
la filosofia degli interventi ONU é pagare tantissimo per poter iniettare denaro nel sistema, dicono funzioni, in realtá credo sia per impedire che i cooperanti siano piú interessati ad aprire attivitá proprie. In pratica, lo stipendio base non é altíssimo, ma sei perennemente fuori sede, risulti al lavoro 16 ore su 24, hai l'indennitá per alto rischio e tutta uma serie di varie ed eventuali, in piú i soldi mi venivano versati in um conto estero italiano specifico per missionari, com interessi piú alti del normale.
Questo ti dovrebbe suggerire, la quantitá imane di soldi che c'é in gioco, protetto da tutti dal fatto che sei in missione per conto di Dio, lontanissimo da qualsiasi forma di controlo. Ovvero situazione dove i marpioni sguazzano.
Le organizzazioni no profit e le fondazioni mi hanno sempre lasciato molto perplesso, soprattutto per quanto riguarda la loro gestione interna. Al netto delle buone intenzioni bisogna poi vedere come realmente spendi i soldi, e purtroppo basta guardare i bilanci per rendersi conto che si fanno girare palettate di soldi ma i veri interventi sono limitatissimi.

Esempio concreto, il FAI. In passato mi ero avvicinato alla fondazione un po' per curiosità e un po' per dare un supporto al territorio. Niente di che, partecipavo agli eventi, davo il mio contributo economico, la classica attività di supporto "da esterno". Poi un giorno tra le varie documentazioni che mi inviavano a casa mi hanno anche mandato il loro ultimo bilancio. Era meglio di no... :roll:
Oltre il 50% degli introiti finiva in stipendi per il personale, un 10% circa tra marketing e pubblicità, poi mi ricordo 700k€ di trasferte e 1,5M di consulenze esterne...
Ecco, alla fine per la manutenzione del bene pubblico rimaneva un misero 7-8% (poco più di 1M), veramente niente. E parliamo di una fondazione che solo tra erogazioni liberali e iscrizioni incassava più di 15M.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da s&v »

Rosewall ha scritto:
s&v ha scritto: 1) Qualche tempo fa scrissi una cosa del genere su ai in un altro topic. Nickognito fece un appunto che mi fece riflettere e che mi fece giungere a conclusioni simile alle sue: l'impatto di ai sarà un fenomeno improvviso, dalle dinamiche esponenziali. Fino al giorno X, la quantità di forza lavoro necessaria all'economia sarà in linea con le proiezioni lineari odierne, ma poi rapidamente diminuerà. Quando, è difficile dirlo. Ma sarà uno choc, e politiche di lungo respiro debbono tenerne conto.

2) Sostituzione etnica non è come la teoria dei gender. L'espressione è diventata connotata politicamente ma di per sè è puramente descrittiva. Sostituzione etnica è quanto sta avvenendo a Bruxelles dove i belgo-belges erano oltre il 90% negli anni 60, oggi sono meno di un terzo. Vogliamo usare un termine più carino? Chiamiamolo cambiamento demografico, ma la forma non altera il contenuto.

1) ma "tenerne conto" vuol dire redistribuire risorse a chi non ne ha. Che sarebbe una questione politica, chè le risorse ci sarebbero per definizione (la tecnologia viene impiegata per aumentare la produttività; semmai l'aumento è stato finora inferiore alle stime, negli USA).
Se riduciamo la forza lavoro PRIMA che sia stata rimpiazzata dalla tecnologia, con quali risorse mantieni i disoccupati?
Questo discorso fatto poi in Italia, dove la produttività è particolarmente bassa, diventa semplicemente ridicolo.

2) bè, anche dire che i gay mettono su famiglia, che il ruolo sociale di donne e maschi è sempre meno distinto, che le preferenze sessuali - e a volte anche il sentirsi "maschio" o "femmina" - possono trascendere dal genere, è puramente descrittivo. Il ridicolo è pensare che vi sia un disegno dietro che abbia reso possibile tutto ciò e che punti a estremizzarlo fino al grottesco. Nel caso della sostituzione etnica: Soros.
Che poi, "descrittivo": "sostituzione" fa pensare che chi c'era prima scompaia. E non è così (neppure in Italia, con la sua alta anzianità e bassa natalità).
"Etnico" poi cosa vuol dire? Escludendo le interpretazioni più razziste (che pure sono prevalenti in chi usa questa espressione: i tratti somatici) resta "culturale". Ma spesso le culture di chi arriva si fondono con quelle locali, oppure sono assimilate in due generazioni. Altre volte no, ma in quei casi si formano ghetti, e un ghetto non trasforma quello che lo circonda. Nel lungo periodo, diventa un quartiere alla moda.
Il che - ripeto - non vuol dire che l'integrazione non sia un problema da gestire. Ma non è un'emergenza.
1) Si', si' certo, la pensiamo in modo simile: ma favoriamo l'ingresso di persone che possano aumentare la produttività dell'Italia che temo non si trovino sui barconi. Si torna al solito discorso per cui la classe dirigente italiana deve uscire dalla mentalità gretta e di breve respiro e decidersi finalmente a investire di più in ricerca e sviluppo.

2) Guarda che la "sostituzione etnica", anzi il cambiamento demografico è in atto da diversi decenni, da prima che Soros speculasse sulla sterlina :)
Ormai si parla di "white flight" anche in diverse parti Europa (lo so, è un'espressione antipatica, ma tant'è). A Londra nel 2001 vivevano 4.3 milioni di White British, nel 2011 3.7. Un buon mezzo milione di persone che ha lasciato Londra. Wikipedia:

The 2011 census found that, for the first time, less than 50% of London's population were white British, and that in some areas of London white British people make up less than 20% of the population. A 2005 report stated that white migration within the UK is mainly from areas of high ethnic minority population to those with predominantly white populations. White British families have moved out of London as many immigrants have settled in the capital. The report's writers expressed concern about British social cohesion and stated that different ethnic groups were living "parallel lives"; they were concerned that lack of contact between the groups could result in fear more readily exploited by extremists. The London School of Economics in a study found similar results

Io non do nessun giudizio di valore. Semplicemente per completezza di informazione uno deve ammettere anche di fronte a se' stesso che accanto al pollo tikka masala e al festival di musica afro, una migrazione di tale portata conduce a cambiamenti sociali profondissimi su cui riflettere. Che poi li chiamiamo sostituzione etnica o altro non importa, focalizziamoci sul contenuto e non sulla forma.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

Tanti non white British sono italiani.

Poi bisogna vedere cosa sta succedendo di preciso, se chi può preferisce vivere fuori Londra in centri minori più tranquilli dove far crescere tranquillamente i figli.

Certo che se tutti i white British abbandonano volontariamente Londra poi non possono lamentarsi delle percentuali di not white British o di stranieri.

Come quelle scuole dove ci sono molti bambini stranieri e gli italiani non iscrivono li i propri figli e poi c’è il caso di classi col 95% di stranieri.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da taylorhawkins89 »

alessandro ha scritto: La sostituzione: chi se ne fotte.
Se gli italiani non fanno più figli, tra due generazioni tutti gli italiani saranno di origine africana o russa o albanese o rumena. E allora? Già adesso tutti i torinesi/milanesi sono di origine pugliese, calabrese, siciliana etc. eppure milano rimane milano e lo spirito di milano non è cambiato, molto differente da Catanzaro o Messina.

Tu vuoi proprio bene ai meridionali, eh? :D Secondo me odi Salvini perchè ha distrutto l'impostazione federalista e regionalista della lega originaria.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da laplaz »

https://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... in-italia/

Un riassuntino delle varie questioni sul tavolo.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da alessandro »

taylorhawkins89 ha scritto:
alessandro ha scritto: La sostituzione: chi se ne fotte.
Se gli italiani non fanno più figli, tra due generazioni tutti gli italiani saranno di origine africana o russa o albanese o rumena. E allora? Già adesso tutti i torinesi/milanesi sono di origine pugliese, calabrese, siciliana etc. eppure milano rimane milano e lo spirito di milano non è cambiato, molto differente da Catanzaro o Messina.

Tu vuoi proprio bene ai meridionali, eh? :D Secondo me odi Salvini perchè ha distrutto l'impostazione federalista e regionalista della lega originaria.
Si che voglio bene.
Oggettivamente tantissimi a milano Torino Brescia etc sono di origine meridionale.
Oggettivamente milano Torino Brescia sono ancora il motore e le zone più avanzate del paese.
Oggettivamente tante zone del sud sono le meno avanzate con un pil molto sotto la media italiana o europea.
Oggettivamente gli immigrati meridionali hanno dato un grandissimo impulso allo sviluppo del nord.

Teo teocoli ha detto che quando è arrivato a milano dalla Calabria non sapeva parlare italiano.
Mio padre quando è immigrato a milano faceva fatica a parlare italiano e a scuola aveva difficoltà a scriverlo perche in casa si parlava solo dialetto.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da taylorhawkins89 »

tennisfan82 ha scritto:Gli elettori della Lega se la stanno prendendo con i Rolling Stones, quelli veri.

Mick Jagger buonista!!!
:lol:
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
taylorhawkins89 ha scritto:
alessandro ha scritto: La sostituzione: chi se ne fotte.
Se gli italiani non fanno più figli, tra due generazioni tutti gli italiani saranno di origine africana o russa o albanese o rumena. E allora? Già adesso tutti i torinesi/milanesi sono di origine pugliese, calabrese, siciliana etc. eppure milano rimane milano e lo spirito di milano non è cambiato, molto differente da Catanzaro o Messina.

Tu vuoi proprio bene ai meridionali, eh? :D Secondo me odi Salvini perchè ha distrutto l'impostazione federalista e regionalista della lega originaria.
Si che voglio bene.
Oggettivamente tantissimi a milano Torino Brescia etc sono di origine meridionale.
Oggettivamente milano Torino Brescia sono ancora il motore e le zone più avanzate del paese.
Oggettivamente tante zone del sud sono le meno avanzate con un pil molto sotto la media italiana o europea.
Oggettivamente gli immigrati meridionali hanno dato un grandissimo impulso allo sviluppo del nord.

Teo teocoli ha detto che quando è arrivato a milano dalla Calabria non sapeva parlare italiano.
Mio padre quando è immigrato a milano faceva fatica a parlare italiano e a scuola aveva difficoltà a scriverlo perche in casa si parlava solo dialetto.
A me e' successo di scambiare calabresi per sudamericani, a Firenze, comunque :D

In quasi tutta Italia si fa fatica a parlare italiano su, perfino a Roma.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da taylorhawkins89 »

alessandro ha scritto:
taylorhawkins89 ha scritto:
alessandro ha scritto: La sostituzione: chi se ne fotte.
Se gli italiani non fanno più figli, tra due generazioni tutti gli italiani saranno di origine africana o russa o albanese o rumena. E allora? Già adesso tutti i torinesi/milanesi sono di origine pugliese, calabrese, siciliana etc. eppure milano rimane milano e lo spirito di milano non è cambiato, molto differente da Catanzaro o Messina.

Tu vuoi proprio bene ai meridionali, eh? :D Secondo me odi Salvini perchè ha distrutto l'impostazione federalista e regionalista della lega originaria.
Si che voglio bene.
Oggettivamente tantissimi a milano Torino Brescia etc sono di origine meridionale.
Oggettivamente milano Torino Brescia sono ancora il motore e le zone più avanzate del paese.
Oggettivamente tante zone del sud sono le meno avanzate con un pil molto sotto la media italiana o europea.
Oggettivamente gli immigrati meridionali hanno dato un grandissimo impulso allo sviluppo del nord.

Teo teocoli ha detto che quando è arrivato a milano dalla Calabria non sapeva parlare italiano.
Mio padre quando è immigrato a milano faceva fatica a parlare italiano e a scuola aveva difficoltà a scriverlo perche in casa si parlava solo dialetto.
Non sapevo che Teocoli fosse di origini calabresi. :o Io intendevo dire che più volte hai equiparato la situazione migranti, o alcuni costumi assurdi musulmani a retaggi della sicilia che non esistono più. Mio padre e mia madre sono arrivati a Milano con due lauree, mio padre non parla mai in dialetto, dovremmo attaccarci più alla realtà e meno ai luoghi comuni e al tifo, che non risolvono nulla, ha ragione paoolino.
Per il resto, PARADOSSALMENTE, molti degli interventi più interessanti provengono da italiani residenti all'estero. :D
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da taylorhawkins89 »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
taylorhawkins89 ha scritto:
Tu vuoi proprio bene ai meridionali, eh? :D Secondo me odi Salvini perchè ha distrutto l'impostazione federalista e regionalista della lega originaria.
Si che voglio bene.
Oggettivamente tantissimi a milano Torino Brescia etc sono di origine meridionale.
Oggettivamente milano Torino Brescia sono ancora il motore e le zone più avanzate del paese.
Oggettivamente tante zone del sud sono le meno avanzate con un pil molto sotto la media italiana o europea.
Oggettivamente gli immigrati meridionali hanno dato un grandissimo impulso allo sviluppo del nord.

Teo teocoli ha detto che quando è arrivato a milano dalla Calabria non sapeva parlare italiano.
Mio padre quando è immigrato a milano faceva fatica a parlare italiano e a scuola aveva difficoltà a scriverlo perche in casa si parlava solo dialetto.
A me e' successo di scambiare calabresi per sudamericani, a Firenze, comunque :D

In quasi tutta Italia si fa fatica a parlare italiano su, perfino a Roma.
Se parliamo di tratti somatici, il siciliano medio è molto simile a un arabo, in aereo li scambio sempre pure io.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

No, dicevo per come parlava. Sua moglie era centroamericana e, sentendolo parlare, ho dato per scontato che lo fosse anche lui. Come tratti somatici anche a me mi ha bloccato la sicurezza perche' ero arabo, a loro dire, per cui :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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