Johnny Rex ha scritto:A me quella caricatura coi dentoni vista così non spiace.
F.F.
Forse perché non sei Nativo Americano. La questione dei Nativi è molto complessa (ne avevo provato a parlarne qualche tempo fa su questo topic), che è difficile da comprendere per chi non è Nativo. I Nativi hanno subito uno dei più atroci genocidi della storia, per cui il governo USA ha sempre trovato delle giustificazioni e per cui mai si è veramente scusato.
Le mascotte indiane (così come gli Indiani di Hollywood) iniziarono a svilupparsi all'inizio del 20° secolo, quando le comunità native erano ormai state annichilite. Gli Indiani di Hollywood altro non erano che caricature il cui scopo era deridere la cultura dei Nativi. Ci si ispirò ai Sioux (Cavallo Pazzo) e si creò l'Indiano di Hollywood, che però aveva ben poco a che spartire con i veri Nativi. E la cosa più atroce è che in quel periodo, ai Nativi era vietato parlare le loro lingue e professare le loro religioni; chiunque provasse a parlare una lingua nativa veniva punito. Le boarding schools furono dei veri e propri campi di concentramento in cui migliaia di bambini furono rinchiusi dopo essere stati tolti dalle proprie famiglie. I racconti delle boarding schools sono agghiaccianti. Però, ai bianchi dominatori era permesso giocare agli "indiani": e così nacquero le mascotte! Sinceramente, non c'è nulla di onorevole e di rispettoso nei canti di guerra che si sentono negli stadi!
Ciò che infastidisce maggiormente i Nativi è probabilmente questo: i bianchi dominatori hanno deciso come i Nativi debbano essere rappresentati; i Nativi non hanno alcun controllo sulla propria immagine e sulle proprie rappresentazioni. Sei un Nativo? Ah, ma allora vivi nelle tepee! Allora indossi il copricapo con le piume? Allora, fai anche tu il toma-hawk chop e gli altri canti di guerra?
Questo è un articolo interessante.
I didn't understand how face paint purchased from a drug store and a faux headdress made of brown construction paper and dyed arts & crafts feathers was respect. How does celebrating Native people with war imagery honor a living people? Well, it doesn’t. It saddens me that this is all we are to you: people who speak in broken English (“How.") and the only thing we do is engage in battle with bows, arrows and tomahawks. Oh, and perform an occasional rain dance when we hear a repetitive drum beat.
Racial stereotyping, inaccurate racial portrayals, and cultural appropriation do not honor a living, breathing people. Plain and simple, cultural appropriation -- especially when members of the culture protest the appropriation -- is not respectful.
It’s beyond me why people are okay with this. With any other culture, people would be up in arms.
Nessuno mai si sognerebbe (e ci mancherebbe altro) di chiamare una squadra "THE AFRICANS" oppure "THE ASIANS" e riproporre tutti gli stereotipi tipici di queste comunità. Però, per i Nativi è tollerato.
Quindi, sì. Le mascotte indiane hanno fatto il loro tempo. Sono un retaggio del genocidio perpetrato dal governo USA. Tra l'altro, studi e ricerche preparati da università (qundi non i sondaggi fatti da giornali) hanno mostrato che molti nativi (soprattutto se attivi nelle rispettive comunità) si sentono offesi o comunque non apprezzano le mascotte. La American Psychologist Association ha pubblicato diversi articoli in cui vengono spiegati gli effetti negativi causati dalle mascotte, soprattutto sui più giovani.
La situazione dei Nativi non migliorerà immediatamente. I Nativi hanno ancora tanti problemi e difficoltà. Ma la graduale rimozione di mascotte è un passo (anche se piccolo) nella direzione giusta.
PS: Pochissimo tempo fa, in Canada sono stati ritrovati corpi di bambini nativi che frequentavano le Boarding Schools. Si pensa siano morti a causa dei maltrattamenti subiti.