Il politicamente corretto

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Johnny Rex
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

paoolino ha scritto:Più che altro sarebbe da chiedersi se un uomo bianco medio vedesse come di matrice razzista il massacro degli Hutu nei confronti dei Tutsi in Rwanda o no.
Interessante.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

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paoolino
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

Al di là che le razze esistano o meno, se un gruppo etnico inizia a discriminare/massacrare un gruppo etnico diverso adducendo motivazioni razziali, la matrice razzista del discrimine/massacro mi sembra innegabile.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Ombra84 »

paoolino ha scritto:Più che altro sarebbe da chiedersi se un uomo bianco medio vedesse come di matrice razzista il massacro degli Hutu nei confronti dei Tutsi in Rwanda o no.
chiaramente lo è.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

Ombra84 ha scritto:
paoolino ha scritto:Più che altro sarebbe da chiedersi se un uomo bianco medio vedesse come di matrice razzista il massacro degli Hutu nei confronti dei Tutsi in Rwanda o no.
chiaramente lo è.
Sì, certo. Ma non parlo della considerazione da parte di persone che hanno una certa capacità di analisi più sofisticata.

Sono convinto che più del 50% delle persone, quella del Rwanda, non la vedrebbe come una situazione mossa da odio razziale proprio per lo stesso motivo adotto da Whoopi Goldberg: massacratori e massacrati avevano lo stesso colore della pelle.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:
Ombra84 ha scritto:
paoolino ha scritto:Più che altro sarebbe da chiedersi se un uomo bianco medio vedesse come di matrice razzista il massacro degli Hutu nei confronti dei Tutsi in Rwanda o no.
chiaramente lo è.
Sì, certo. Ma non parlo della considerazione da parte di persone che hanno una certa capacità di analisi più sofisticata.

Sono convinto che più del 50% delle persone, quella del Rwanda, non la vedrebbe come una situazione mossa da odio razziale proprio per lo stesso motivo adotto da Whoopi Goldberg: massacratori e massacrati avevano lo stesso colore della pelle.
Si, credo pure io.
Alla fine è una guerra tra neri.
E come postato sopra è arduo riconoscere gli ebrei come razza differente ad esempio dai palestinesi.
Ci sono ebrei biondi von gli occhi azzurri e neri africani con pelle nera anche se la maggior parte ha aspetto mediterraneo.

Trovo che quanto detto dall’attrice sia contemporaneamente profondamente sbagliato e tecnicamente vero.

Ma l’aspetto che “ebreo” sia una razza distinta, è una cosa secondaria visto che i nazisti lo hanno fatto supponendo sia una razza diversa e quindi per motivi razziali.

Che poi abbiano sterminato gli zingari pur ritenendoli ariani, altro discorso.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

Comunque interessante

https://www.indiscreto.info/miss-italia-2022/

Anche Miss Italia è sessista?

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Comunque interessante

https://www.indiscreto.info/miss-italia-2022/

Anche Miss Italia è sessista?

F.F.
Non e' una cosa nuova pero', dieci anni fa gia' non facevano piu' Miss Svizzera sulla televisione pubblica. Poi questi concorsi di bellezza continuano lo stesso ma con sempre meno seguito e su canali sempre minori.

Ovviamente i concorsi di bellezza dove le ragazze sono giudicate solo in base a canoni estetici non sono mai stati ben visti dalle femministe, e le giovani generazioni sono piu' interessate alla "body positivity"; anche nella moda ci sono sempre piu' modelle con corpi "non da miss' per cosi' dire.

Quindi credo che questi concorsi di bellezza ormai siano una cosa del passato.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Burano »

Più che altro età media delle partecipanti sarà 16 anni. È roba da depravati, su. Come se a 20-25 anni fossero tardone :)
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

Comunque una sfilata di ragazze in costume giudicate come animali da concorso, non è il massimo.
Anche se all’uomo medio piace sempre.
Direi che il nuovo Miss Italia sono i vari talent.
La bellezza è uno dei fattori ma sono persone che sanno fare pure qualcosa.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Burano ha scritto:Più che altro età media delle partecipanti sarà 16 anni. È roba da depravati, su. Come se a 20-25 anni fossero tardone :)
Credo che sia perche' a Miss Italia possono partecipare solo "sconosciute", non ragazze che fanno gia' le modelle o le veline, se sei molto bella e vuoi entrare nel mondo dello spettacolo a 20-25 anni ci sei gia'.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:Comunque una sfilata di ragazze in costume giudicate come animali da concorso, non è il massimo.
Anche se all’uomo medio piace sempre.
Direi che il nuovo Miss Italia sono i vari talent.
La bellezza è uno dei fattori ma sono persone che sanno fare pure qualcosa.
In realta' il nuovo Miss Italia e' instagram, con i suoi filtri. :D

Il controsenso delle ultime generazioni: schifano Miss Italia perche' giudica la bellezza poi Emily Ratajkowski ha 29 milioni di follower. Perche' parla di filosofia, immagino... :lol:
Oppure usano app come "Tinder" per fare incontri, (75 milioni di utenti attivi), dove giudichi solo in base alle foto, swipe left se e' brutto/a, swipe right se ti piace.
Pero' miss Italia no, perche' li' le donne sono giudicate come animali.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:Comunque una sfilata di ragazze in costume giudicate come animali da concorso, non è il massimo.
Anche se all’uomo medio piace sempre.
Direi che il nuovo Miss Italia sono i vari talent.
La bellezza è uno dei fattori ma sono persone che sanno fare pure qualcosa.
In realta' il nuovo Miss Italia e' instagram, con i suoi filtri. :D

Il controsenso delle ultime generazioni: schifano Miss Italia perche' giudica la bellezza poi Emily Ratajkowski ha 29 milioni di follower. Perche' parla di filosofia, immagino... :lol:
Oppure usano app come "Tinder" per fare incontri, (75 milioni di utenti attivi), dove giudichi solo in base alle foto, swipe left se e' brutto/a, swipe right se ti piace.
Pero' miss Italia no, perche' li' le donne sono giudicate come animali.
Ma non è un controsenso. Cioè è un controsenso sensato :D .
La sensibilità ormai è tale soprattutto tra i giovani da cogliere qualcosa di errato e anacronistico però ai ragazzi piacciono le belle ragazze e viceversa (e vice viceversa).
Quindi Miss Italia è sbagliato ma guardare belle o bei ragazzi è giusto e pure scegliere basandosi sull’aspetto.

Alla fine tinder è molto democratico, di parte tutti alla pari ma ci sono quelli belli e quelli brutti e poi io scelgo una persona d pure questa sceglie chi vuole. Molto diverso dalla sfilata.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Che senso ha una manifestazione in cui le ragazze non sono nude? Fa sembrare che seno o vagina siano parti del corpo meno importanti nel giudizio estetico.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:Alla fine tinder è molto democratico, di parte tutti alla pari ma ci sono quelli belli e quelli brutti e poi io scelgo una persona d pure questa sceglie chi vuole. Molto diverso dalla sfilata.
Non capisco il senso di questa frase. Leggo parole italiane, ma davvero non capisco cosa vuoi dire.

In entrambi i casi le scelte non vengono fatte in base alla bellezza delle persone? Cosa c'e' di democratico in tinder che non ci sarebbe in Miss Italia?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:Alla fine tinder è molto democratico, di parte tutti alla pari ma ci sono quelli belli e quelli brutti e poi io scelgo una persona d pure questa sceglie chi vuole. Molto diverso dalla sfilata.
Non capisco il senso di questa frase. Leggo parole italiane, ma davvero non capisco cosa vuoi dire.

In entrambi i casi le scelte non vengono fatte in base alla bellezza delle persone? Cosa c'e' di democratico in tinder che non ci sarebbe in Miss Italia?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:Alla fine tinder è molto democratico, di parte tutti alla pari ma ci sono quelli belli e quelli brutti e poi io scelgo una persona d pure questa sceglie chi vuole. Molto diverso dalla sfilata.
Non capisco il senso di questa frase. Leggo parole italiane, ma davvero non capisco cosa vuoi dire.

In entrambi i casi le scelte non vengono fatte in base alla bellezza delle persone? Cosa c'e' di democratico in tinder che non ci sarebbe in Miss Italia?
La differenza è che in Miss Italia sono ragazze o ragazzine in costume giudicate da altre persone mentre con tinder io giudico te e tu giudichi me. In questo senso è più democratico.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:Alla fine tinder è molto democratico, di parte tutti alla pari ma ci sono quelli belli e quelli brutti e poi io scelgo una persona d pure questa sceglie chi vuole. Molto diverso dalla sfilata.
Non capisco il senso di questa frase. Leggo parole italiane, ma davvero non capisco cosa vuoi dire.

In entrambi i casi le scelte non vengono fatte in base alla bellezza delle persone? Cosa c'e' di democratico in tinder che non ci sarebbe in Miss Italia?
La differenza è che in Miss Italia sono ragazze o ragazzine in costume giudicate da altre persone mentre con tinder io giudico te e tu giudichi me. In questo senso è più democratico.
Non sono d'accordo perche' nessuno ti obbliga ad andare a Miss Italia, ci vai se pensi di essere molto bella e di poter entrare per questo nel mondo dello spettacolo solo per la bellezza. Poi e' normale che qualcuno ti giudichi.
E' vero che nessuno ti obbliga di iscriverti a Tinder e pubblicare le tue foto per il giudizio altrui... Ma Tinder non ha inventato nulla, le cose funzionano cosi' anche senza Tinder.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto: Non capisco il senso di questa frase. Leggo parole italiane, ma davvero non capisco cosa vuoi dire.

In entrambi i casi le scelte non vengono fatte in base alla bellezza delle persone? Cosa c'e' di democratico in tinder che non ci sarebbe in Miss Italia?
La differenza è che in Miss Italia sono ragazze o ragazzine in costume giudicate da altre persone mentre con tinder io giudico te e tu giudichi me. In questo senso è più democratico.
Non sono d'accordo perche' nessuno ti obbliga ad andare a Miss Italia, ci vai se pensi di essere molto bella e di poter entrare per questo nel mondo dello spettacolo solo per la bellezza. Poi e' normale che qualcuno ti giudichi.
E' vero che nessuno ti obbliga di iscriverti a Tinder e pubblicare le tue foto per il giudizio altrui... Ma Tinder non ha inventato nulla, le cose funzionano cosi' anche senza Tinder.
Per trovare la morosa puoi pure essere brutto ma magari non utilizzi tinder ma ti iscrivi a un corso di samba non so…
Vedo gente brutta con la morosa… quasi tutti in qualche modo… certo se hai l’aspettò di Pitt è più facile.
Se sei brutta non vinci Miss Italia, non c’è nulla da fare in quel caso.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

No no, io ho molte piu' chances dal vivo o in chat che su tinder. Non scherziamo.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Monheim »

Immanuel Casto su Facebook (ecco, consiglierei a balbysauro e altri di seguirlo collegandomi alla richiesta di questo topic viewtopic.php?f=16&t=48353):

Quando qualche giorno fa ho detto di prediligere l’ambiente di Instagram a quello di Facebook, mi è stato fatto presente che nemmeno quello sia proprio un vaso di miele. Ed è vero.

C’è un elemento in particolare che trovo molto tossico ed è il business dell’indignazione.

Vediamo come funziona questo modello di business.
L’influencer (scrittore/attivista/opinionista/etc) scandaglia quotidianamente la rete alla ricerca di notizie, post o semplici dichiarazioni che possano suscitare indignazione nei propri follower, per farne un post o un ciclo di storie.

L’indignazione è un’emozione forte, fa sentire vivi, e in quanto tale vende.
I follower dell’influencer comprano questa merce pagando in like, commenti e condivisioni delle storie.

In questa fase, per l’influencer non si genera alcun profitto. Di fatto i suoi contenuti sono gratuiti.
Sono però i numeri dell’engagement ad essere capitalizzabili: vendendo spazi agli sponsor e aumentando il proprio potere contrattuale con editori e network.

Attenzione: fin qui - per me - non c’è nulla di male. Un tornaconto economico non inficia l’utilità pubblica delle proprie prestazioni (esempio lapalissiano: la professione medica) neanche nell’ambito dell’attivismo. La funzione pubblica di questi contenuti è portare l’attenzione su problemi che richiedono di venire compresi e su comportamenti che necessitano di venire corretti. E spesso funziona.

Il problema sta nei tempi necessari a far funzionare questo modello di business.
È fondamentale esser pronti con un post, o un ciclo di storie, entro i primi minuti dalla dichiarazione/notizia - riportata dai media - che farà indignare i propri follower.

Ma spesso ci vogliono almeno 48 ore per avere una visione di insieme, che si tratti di recuperare il video completo di un evento, o il testo integrale della sentenza da cui è stato estrapolato il passaggio problematico. Questo contribuisce enormemente al cosiddetto problema dell’information disorder, con una massiccia diffusione di notizie quantomeno imprecise.

Poi magari l’influencer edita il testo a commento dell’immagine per integrare gli ultimi sviluppi, ma l’immagine (spesso a sua volta testuale) non può essere modificata e il pubblico continuerà a concentrarsi sui contenuti veicolati da quella. L’opzione di cancellare il post non è invece percorribile, perché significherebbe perdere i numeri generati da quel contenuto che - come abbiamo visto - sono gli unici a tradursi in valore commerciale.

Un modello etico di vendita di indignazione prevederebbe un’attesa di una settimana dalla notizia, cosa che per altro darebbe il tempo di elaborare contenuti di maggior qualità. Ma se i propri competitor non seguono questa prassi, saranno loro a soddisfare la domanda di indignazione, facendo perdere di valore la merce del venditore etico.

Andando ad intuito, credo che l’unica via d’uscita sia un lavoro di educazione digitale di respiro generazionale, con l’obiettivo di responsabilizzare il pubblico a comprare l’indignazione solo da venditori etici (facilmente riconoscibili dai tempi di pubblicazione).

Augurarsi, invece, che un giorno ci stancheremo di comprare l’indignazione (pagandola con la nostra attenzione) non è realistico. Perché è come guardare gli incidenti per strada: non possiamo farne a meno.



Di seguito un video che avevo già segnalato ma che in coincidenza si è fottuto essendo all'interno di quei pochi giorni i cui contributi son andati persi per sempre post incendio del server.

Allegati
Screenshot_20220215_044629_com.facebook.katana.jpg
Screenshot_20220215_044629_com.facebook.katana.jpg (474.49 KiB) Visto 1926 volte
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto: C’è un elemento in particolare che trovo molto tossico ed è il business dell’indignazione.

Vediamo come funziona questo modello di business.
L’influencer (scrittore/attivista/opinionista/etc) scandaglia quotidianamente la rete alla ricerca di notizie, post o semplici dichiarazioni che possano suscitare indignazione nei propri follower, per farne un post o un ciclo di storie.

L’indignazione è un’emozione forte, fa sentire vivi, e in quanto tale vende.
I follower dell’influencer comprano questa merce pagando in like, commenti e condivisioni delle storie.
Questo pero', che l'indignazione sia il motore del web, lo scriviamo da anni qui nel forum. E' la ragione per cui i social media sono cosi' tossici.
Il web si finanzia con i click. I click si alimentano con l'indignazione. Alla fine tutti sempre piu' indignati e polarizzati nelle loro posizioni.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Monheim »

Battuta mia politicamente scorretta (che uglygeek apprezzerà):

Auguri a tutte le donne soprattutto a quelle convertite all'Islam.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Apprezzo. :D
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Perché l’Occidente è arrivato impreparato all’invasione di Putin?
di Federico Rampini

Perché Vladimir Putin ha deciso che questo è il momento giusto per scatenare una guerra nel cuore d’Europa? Che cosa unisce la sua visione all’analisi del mondo che fa Xi Jinping? E come mai l’Occidente è arrivato impreparato a una sfida tremenda? Un filo rosso unisce le risposte a questi interrogativi: è la caduta di autostima delle democrazie liberali, assediate dal proprio interno prima ancora che da formidabili avversari esterni. Dietro la nostra sottovalutazione delle minacce di Putin negli anni passati, e ora dietro il pacifismo ipocrita «né con la Russia né con la Nato», affiora questo problema più generale, che ha contribuito a far precipitare l’aggressione contro l’Ucraina. È la smobilitazione ideologica dell’Occidente: da tempo concentrato nel processare se stesso, criminalizzare la propria storia, colpevolizzarsi per gli orrori dell’imperialismo. Solo il proprio, s’intende: gli imperialismi russo o cinese non contano. Se tutto il male del mondo è riconducibile a noi, perché avremmo dovuto vigilare su chi ci vuole mettere in ginocchio? Per quale ragione avremmo dovuto irrobustire le difese sui confini orientali della Nato, se l’unico militarismo ad avere disseminato il pianeta di sofferenze è il nostro?
Questa sindrome auto-distruttiva è acuta in America. L’attentato alla democrazia americana è stato ben visibile nella presidenza filo-putiniana di Trump. Ancora qualche giorno fa, prima che arrivassero sui nostri schermi le immagini atroci di bombe e di morte in Ucraina , l’ex presidente repubblicano era intento a definire «Putin un genio, Biden un incapace». Ora il partito repubblicano corregge il tiro e la sua corrente filo-russa è in imbarazzo, ma per troppo tempo questa destra ha descritto l’America come una democrazia truccata, dove gli altri vincono solo grazie ai brogli elettorali. Sul fronte opposto, il disprezzo per la liberaldemocrazia americana è speculare e simmetrico. Il movimento radicale dell’anti-razzismo, Black Lives Matter, da anni denuncia gli Stati Uniti come l’Impero del Male. Le sue analisi e i suoi slogan vengono regolarmente ripresi dalla propaganda russa e cinese. I talkshow in lingua inglese di RT (Russian Tv) e Radio Sputnik, i due maggiori organi di propaganda putiniana, pullulavano di ospiti della sinistra radicale americana: attivisti di Black Lives Matter e docenti vetero-marxisti con cattedra nei campus universitari dove domina il pensiero politically correct.
L’unico genocidio del quale si parla nelle scuole americane non è quello che Putin vorrebbe compiere contro il popolo ucraino, secondo Zelenski: è quello che la sola razza bianca ha perpetrato ai danni dei nativi. Il razzismo, secondo la Critical Race Theory insegnata nelle scuole pubbliche, è una colpa collettiva che soltanto i bianchi devono ammettere ed espiare. Tra la destra eversiva che diede o giustificò l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021, e la sinistra sovversiva che ha predicato l’odio contro le forze dell’ordine, l’America era troppo dilaniata dalle proprie guerre di religione, per avvistare un assalto esterno ormai imminente.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da klaus »

uglygeek ha scritto:
Perché l’Occidente è arrivato impreparato all’invasione di Putin?
di Federico Rampini

Perché Vladimir Putin ha deciso che questo è il momento giusto per scatenare una guerra nel cuore d’Europa? Che cosa unisce la sua visione all’analisi del mondo che fa Xi Jinping? E come mai l’Occidente è arrivato impreparato a una sfida tremenda? Un filo rosso unisce le risposte a questi interrogativi: è la caduta di autostima delle democrazie liberali, assediate dal proprio interno prima ancora che da formidabili avversari esterni. Dietro la nostra sottovalutazione delle minacce di Putin negli anni passati, e ora dietro il pacifismo ipocrita «né con la Russia né con la Nato», affiora questo problema più generale, che ha contribuito a far precipitare l’aggressione contro l’Ucraina. È la smobilitazione ideologica dell’Occidente: da tempo concentrato nel processare se stesso, criminalizzare la propria storia, colpevolizzarsi per gli orrori dell’imperialismo. Solo il proprio, s’intende: gli imperialismi russo o cinese non contano. Se tutto il male del mondo è riconducibile a noi, perché avremmo dovuto vigilare su chi ci vuole mettere in ginocchio? Per quale ragione avremmo dovuto irrobustire le difese sui confini orientali della Nato, se l’unico militarismo ad avere disseminato il pianeta di sofferenze è il nostro?
Questa sindrome auto-distruttiva è acuta in America. L’attentato alla democrazia americana è stato ben visibile nella presidenza filo-putiniana di Trump. Ancora qualche giorno fa, prima che arrivassero sui nostri schermi le immagini atroci di bombe e di morte in Ucraina , l’ex presidente repubblicano era intento a definire «Putin un genio, Biden un incapace». Ora il partito repubblicano corregge il tiro e la sua corrente filo-russa è in imbarazzo, ma per troppo tempo questa destra ha descritto l’America come una democrazia truccata, dove gli altri vincono solo grazie ai brogli elettorali. Sul fronte opposto, il disprezzo per la liberaldemocrazia americana è speculare e simmetrico. Il movimento radicale dell’anti-razzismo, Black Lives Matter, da anni denuncia gli Stati Uniti come l’Impero del Male. Le sue analisi e i suoi slogan vengono regolarmente ripresi dalla propaganda russa e cinese. I talkshow in lingua inglese di RT (Russian Tv) e Radio Sputnik, i due maggiori organi di propaganda putiniana, pullulavano di ospiti della sinistra radicale americana: attivisti di Black Lives Matter e docenti vetero-marxisti con cattedra nei campus universitari dove domina il pensiero politically correct.
L’unico genocidio del quale si parla nelle scuole americane non è quello che Putin vorrebbe compiere contro il popolo ucraino, secondo Zelenski: è quello che la sola razza bianca ha perpetrato ai danni dei nativi. Il razzismo, secondo la Critical Race Theory insegnata nelle scuole pubbliche, è una colpa collettiva che soltanto i bianchi devono ammettere ed espiare. Tra la destra eversiva che diede o giustificò l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021, e la sinistra sovversiva che ha predicato l’odio contro le forze dell’ordine, l’America era troppo dilaniata dalle proprie guerre di religione, per avvistare un assalto esterno ormai imminente.
D'accordo su alcuni punti su altri no. Ma uno zero al finale. I servizi USA avevano pervisto l'attacco e anche la portata dello stesso.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

Io vedo una tendenza a cercare di incolpare gli Stati Uniti in questa storia, quando, a mio parere, è uno dei pochi casi in cui sono meno "colpevoli".

Cioè, l'unica colpa è un non interventismo, o un interventismo molto limitato.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

Sulla caduta di autostima ha comunque ragione.
Dietro ad ogni cosa, le colpe dell'Occidente, il Fardello dell'Uomo Bianco, etc etc etc.

Come sempre comunque l'America è uno specchio ingigantito di tensioni e crisi presenti anche nel vecchio continente, pur se non così (per ora) evidenti.

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Monheim »

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da mp4/18 »

Johnny Rex ha scritto:Sulla caduta di autostima ha comunque ragione.
Dietro ad ogni cosa, le colpe dell'Occidente, il Fardello dell'Uomo Bianco, etc etc etc.

Come sempre comunque l'America è uno specchio ingigantito di tensioni e crisi presenti anche nel vecchio continente, pur se non così (per ora) evidenti.

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

klaus ha scritto:D'accordo su alcuni punti su altri no. Ma uno zero al finale. I servizi USA avevano pervisto l'attacco e anche la portata dello stesso.
Piu' che previsto hanno visto con i loro satelliti i russi che ammassavano le truppe al confine.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da rob »

Semplicemente ci si è illusi che con i commerci, la finanza finalmente globalizzati si potessero tenere a bada le spinte expansioniste di Russia e Cina divenute orfane dell'ideologia marxista leninista.
Entrambe aspirano ad avere un ruolo di supremazia sulle democrazie liberali euro-nordamericane e dell'Oceania; nel primo caso a riprenderlo, nell'altro ad acquisirlo.
Peraltro armarsi costa molto e impatta pesantemente sul benessere economico occidentale e le opinioni pubbliche occidentali vogliono servizi pubblici, non carri armati, aerei, sommergibili e missili.
Non mi pare che abbiano tutti i torti...
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da klaus »

uglygeek ha scritto:
klaus ha scritto:D'accordo su alcuni punti su altri no. Ma uno zero al finale. I servizi USA avevano pervisto l'attacco e anche la portata dello stesso.
Piu' che previsto hanno visto con i loro satelliti i russi che ammassavano le truppe al confine.
questo lo hanno visto tutti. Ma dicevano che non avrebbe attaccato sul serio.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

rob ha scritto:Semplicemente ci si è illusi che con i commerci, la finanza finalmente globalizzati si potessero tenere a bada le spinte expansioniste di Russia e Cina divenute orfane dell'ideologia marxista leninista.
Entrambe aspirano ad avere un ruolo di supremazia sulle democrazie liberali euro-nordamericane e dell'Oceania; nel primo caso a riprenderlo, nell'altro ad acquisirlo.
Peraltro armarsi costa molto e impatta pesantemente sul benessere economico occidentale e le opinioni pubbliche occidentali vogliono servizi pubblici, non carri armati, aerei, sommergibili e missili.
Non mi pare che abbiano tutti i torti...
Veramente quello che scrivi non c'entra niente con l'articolo di Rampini.


Anche se c'entrasse, mi sembra che gli ultimi eventi abbiano messo in chiaro che pensare ai servizi pubblici e non ai missili si puo' fare solo se c'e' qualcun altro che pensa ai missili al posto tuo, come e' stato con gli USA per l'Europa occidentale negli ultimi 75 anni. Senza gli USA, tu puoi anche pensare ai servizi pubblici ma poi quando gli altri ti entrano in casa con i carri armati cosa fai?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da rob »

uglygeek ha scritto:
rob ha scritto:Semplicemente ci si è illusi che con i commerci, la finanza finalmente globalizzati si potessero tenere a bada le spinte expansioniste di Russia e Cina divenute orfane dell'ideologia marxista leninista.
Entrambe aspirano ad avere un ruolo di supremazia sulle democrazie liberali euro-nordamericane e dell'Oceania; nel primo caso a riprenderlo, nell'altro ad acquisirlo.
Peraltro armarsi costa molto e impatta pesantemente sul benessere economico occidentale e le opinioni pubbliche occidentali vogliono servizi pubblici, non carri armati, aerei, sommergibili e missili.
Non mi pare che abbiano tutti i torti...
Veramente quello che scrivi non c'entra niente con l'articolo di Rampini.


Anche se c'entrasse, mi sembra che gli ultimi eventi abbiano messo in chiaro che pensare ai servizi pubblici e non ai missili si puo' fare solo se c'e' qualcun altro che pensa ai missili al posto tuo, come e' stato con gli USA per l'Europa occidentale negli ultimi 75 anni. Senza gli USA, tu puoi anche pensare ai servizi pubblici ma poi quando gli altri ti entrano in casa con i carri armati cosa fai?
Scemo io a intervenire su questo forum. Per carità. Mi astengo volentieri e peraltro non pago alcuna quota.
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Re: Il politicamente corretto

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rob ha scritto:
Scemo io a intervenire su questo forum. Per carità. Mi astengo volentieri e peraltro non pago alcuna quota.
No dai. Ero troppo lieto di rivederti più attivo.
Poi Ugly è scorbutico ma non cattivo. Non ci mollare again. :D
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da rob »

klaus ha scritto:
rob ha scritto:
Scemo io a intervenire su questo forum. Per carità. Mi astengo volentieri e peraltro non pago alcuna quota.
No dai. Ero troppo lieto di rivederti più attivo.
Poi Ugly è scorbutico ma non cattivo. Non ci mollare again. :D
Anch'io sono scorbutico, però, mi sforzo di comprendere al meglio possibile quello che scrivono gli altri senza partire in quarta.
Nemmeno nominato Rampini.
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Re: Il politicamente corretto

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rob ha scritto: Anch'io sono scorbutico
non sembri, forumisticamente parlando.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
rob ha scritto:Semplicemente ci si è illusi che con i commerci, la finanza finalmente globalizzati si potessero tenere a bada le spinte expansioniste di Russia e Cina divenute orfane dell'ideologia marxista leninista.
Entrambe aspirano ad avere un ruolo di supremazia sulle democrazie liberali euro-nordamericane e dell'Oceania; nel primo caso a riprenderlo, nell'altro ad acquisirlo.
Peraltro armarsi costa molto e impatta pesantemente sul benessere economico occidentale e le opinioni pubbliche occidentali vogliono servizi pubblici, non carri armati, aerei, sommergibili e missili.
Non mi pare che abbiano tutti i torti...
Veramente quello che scrivi non c'entra niente con l'articolo di Rampini.


Anche se c'entrasse, mi sembra che gli ultimi eventi abbiano messo in chiaro che pensare ai servizi pubblici e non ai missili si puo' fare solo se c'e' qualcun altro che pensa ai missili al posto tuo, come e' stato con gli USA per l'Europa occidentale negli ultimi 75 anni. Senza gli USA, tu puoi anche pensare ai servizi pubblici ma poi quando gli altri ti entrano in casa con i carri armati cosa fai?
Non capisco, tu sembri dare per scontato che spese militari e welfare non possano sussistere insieme, mi pare di capire.
Come mai?

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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