La crisi delle elite nel mondo occidentale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
Avatar utente
paoolino
Massimo Carbone
Messaggi: 16956
Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
Località: Sleepin' in Wonderland

La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da paoolino »

Come già più volte si è fatto osservare, in tutto il mondo occidentale è in corso la crisi delle elite; dell'establishment; delle classi dirigenti.

Essa ha dato luogo in tutto il mondo a risultati elettorali forse 10 anni fa impensabili.

Si dà la colpa a Internet e ai social network ma a mio parere la sfiducia generale nei confronti di quella che è stata la tradizionale classe dirigente parte dalla sua autoreferenzialità, dalla sua incapacità di comunicare a chi è fuori dal suo giro, dalla sua incapacità di ascoltare le problematiche quotidiane delle persone comuni, dalla sua inconcludenza.
Ciò ha creato distacco, sfiducia e diffidenza verso tutte le istituzioni.
Inoltre è sempre stata presente nel dibattito politico la retorica della dietrologia e dei poteri forti che complottano dietro le quinte, di volta in volta tirata fuori dalle parti a cui faceva comodo e anche al mondo dell'informazione che con queste cose vendeva copie.

A mio parere Internet e i Social forse sono stati solo un acceleratore di un processo già in atto.

La domanda che segue è: può il mondo istituzionale ri-acquisire fiducia? Saranno in grado le classi dirigenti non estremiste a riallacciare un dialogo con quelli che si definiscono "uomini della strada? C'è un modo?

Interessante le considerazioni di Baricco su questo argomento e pur non condividendole in tutto e per tutto le condivido qui perché potrebbero essere utili per intavolare una discussione interessante.

https://thecatcher.it/elite-game-baricco-91303a9ff352
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Burano
FooLminato
Messaggi: 10763
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Burano »

https://www.open.online/primo-piano/201 ... ok-111326/

Sì direi che i social una acceleratina la hanno data.
Ottimista Eco quando parlava dello scemo al bar.
Mi sa che c'è qualcosa di più grosso sotto..
Lo voglio rivedere, Fabio
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26499
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da uglygeek »

Questo libro secondo me e' illuminante per capire i motivi della crisi delle elite. che in realta' e' una crisi del modello economico e sociale delle democrazie liberali: https://www.amazon.com/Lessons-21st-Cen ... 21+lessons
Si dà la colpa a Internet e ai social network ma a mio parere la sfiducia generale nei confronti di quella che è stata la tradizionale classe dirigente parte dalla sua autoreferenzialità, dalla sua incapacità di comunicare a chi è fuori dal suo giro, dalla sua incapacità di ascoltare le problematiche quotidiane delle persone comuni, dalla sua inconcludenza.
Ti ricordi com'erano giornali e telegiornali negli anni '70 e '80? Chi capiva una parola quando parlavano Moro o Fanfani? Gli elettori li votavano lo stesso, anzi proprio perche' li sentivano superiori e in qualche modo alieni.
La domanda che segue è: può il mondo istituzionale ri-acquisire fiducia? Saranno in grado le classi dirigenti non estremiste a riallacciare un dialogo con quelli che si definiscono "uomini della strada? C'è un modo?
No.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75375
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Johnny Rex »

Crisi delle Elitè?

"La lotta di classe esiste; e chi la sta vincendo e' la mia classe!
" - Warren Buffett

Se questa crisi c'è, è una crisi i cui effetti certo non ricadono sulle dette elitè ,siamo dalle parti di zio Alfred quando diceva che il razzismo era quella malattia che colpiva i bianchi ma danneggiava i neri :)

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75375
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
La domanda che segue è: può il mondo istituzionale ri-acquisire fiducia? Saranno in grado le classi dirigenti non estremiste a riallacciare un dialogo con quelli che si definiscono "uomini della strada? C'è un modo?
No.
The Real Ugly, al 200%100 :D

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Avatar utente
BackhandWinner
Massimo Carbone
Messaggi: 33605
Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
Località: Adriazia Centrale

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da BackhandWinner »

Johnny Rex ha scritto:Crisi delle Elitè?

"La lotta di classe esiste; e chi la sta vincendo e' la mia classe!
" - Warren Buffett

Se questa crisi c'è, è una crisi i cui effetti certo non ricadono sulle dette elitè ,siamo dalle parti di zio Alfred quando diceva che il razzismo era quella malattia che colpiva i bianchi ma danneggiava i neri :)

F.F.
In effetti mi pare evidente che si tratti solo di un momento di passaggio di potere da alcune elite ad altre, direi generalmente peggiori. Il caso americano, e britannico, forse ancora più disgraziato del primo, mi sembrano chiari. Così come quello italiano (il berlusconismo sembra quasi civile rispetto a questa feccia gialloverde).
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Pindaro
Bibliofilo onnisciente
Messaggi: 68915
Iscritto il: sab dic 18, 2004 3:43 pm
Località: Iperuranio

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Pindaro »

BackhandWinner ha scritto:(il berlusconismo sembra quasi civile rispetto a questa feccia gialloverde).
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Berlusconi anello mancante. :)
Alla fine in qualche modo doveva essere speciale.
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26499
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da uglygeek »

BackhandWinner ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Crisi delle Elitè?

"La lotta di classe esiste; e chi la sta vincendo e' la mia classe!
" - Warren Buffett

Se questa crisi c'è, è una crisi i cui effetti certo non ricadono sulle dette elitè ,siamo dalle parti di zio Alfred quando diceva che il razzismo era quella malattia che colpiva i bianchi ma danneggiava i neri :)

F.F.
In effetti mi pare evidente che si tratti solo di un momento di passaggio di potere da alcune elite ad altre, direi generalmente peggiori. Il caso americano, e britannico, forse ancora più disgraziato del primo, mi sembrano chiari. Così come quello italiano (il berlusconismo sembra quasi civile rispetto a questa feccia gialloverde).
No, e' un passaggio epocale invece, non un semplice passaggio di poteri.

Ti faccio un esempio: negli anni '60 in Italia PCI e DC erano ideologicamente all'opposto, uno per il comunismo, uno per il capitalismo ma condividevano l'idea che il progresso del paese avvenisse costruendo infrastrutture e producendo ricchezza con il lavoro. Poi uno voleva i soviet in fabbrica, l'altro i padroni, ma comunque l'idea e' che ci fossero fabbriche e gente che vi lavorava. C'era anche in entrambi i casi la fiducia nella scienza, nel progresso, nel futuro.
Ora un movimento come quello dei 5S ha una visione totalmente diversa, nessuna infrastruttura andrebbe piu' costruita dallo Stato per nessuna ragione, o quasi. Il lavoro non ha valore, il cittadino dovrebbe essere mantenuto dallo Stato per non lavorare e poi a quel punto decidere lui se vuole anche un lavoro. E' proprio il modello economico su cui l'occidente ha vissuto dal dopoguerra che non convince piu' i cittadini, per varie ragioni che sarebbe lungo discutere adesso, e che la gente vuole cambiare; ma la ragione principale della crisi e' che il modello vigente adesso tende a premiare solo le elite (la meritocrazia e' terribile se non hai meriti). La crisi delle elite e' solo un effetto di questa rivoluzione.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Hakaishin
Saggio
Messaggi: 8716
Iscritto il: ven apr 27, 2018 4:56 pm

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Hakaishin »

mi pongo e vi pongo una domanda.

perchè la sinistra ed il suo elettorato che han sempre avuto un occhio di riguardo o che è sempre stato l'approdo naturale per le classi più deboli/ popolari snobba se non addirittura vede con disprezzo quello che in teoria dovrebbe essere il suo target di riferimento a livello elettorale?

perchè ormai siamo tutti d'accordo che molti degli ultimi (ma non solo) nella piramide sociale abbiano votato lega o il m5s
il tutto spalancando il campo a questi partiti del dissenso composti da gente che sembra sia venuta dal bar?

tornando in topic ma che crisi delle elite... le elite nella crisi ci ha sguazzato e ci sguazza (come detto da johnny rex citando il mai banale buffett) la crisi è della classe dirigente che non riesce più a tutelare il cittadino
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Mah.
Personalmente non vedo una grande crisi delle elite in atto.
Penso sia sopratutto una scelta di qualcuno di considerare alcune categorie e generalizzare la loro evoluzione.
Le elite sono sempre cambiate, un tempo c'erano le monarchie, epr dire. Ma solo i nobili, pur decaduti, non molto tempo fa avevano un potere e un ruolo ora praticamente scomparso.

Prendendo spunto da Baricco, credo che si faccia una certa confusione. Ad esempio, i preti hanno perso il rolo ruolo perche' la religione e' meno importante, e' un fatto del tutto a se' stante. I ricchi non solo non hanno perso potere economico, ma nemmeno il loro ruolo. I Berlusconi, i Trump (ma anche qui i Babis) non e' che semplicemente sono avversati ma rimangono ricchi, sono addirittura celebrati ed eletti col voto popolare. Amazon e' criticata da molti, ma non e' che i compratori, tra la gente, diminuiscano.

Una vera crisi delle elite si avrebbe, per dire, con un rifiuto delle elite tecnologiche, cioe' le vere elite di oggi. Oggi la monarchia, la nobilta', i preti, sono coloro che si occupano di tecnologia. Un rifiuto delle elite sarebbe rifiutare i cellulari, i tablet, internet, gli aerei, la comunicazione globale, i satelleti, l' ingegneria.

Quello che e' vero e' che c'e' sempre una minore distanza culturale tra il popolo e le elite intellettuali. Semplicemente tutti hanno molte piu' conoscenze e informazioni di prima. Questo cambia i rapporti (con politici, professori, per esempio).

Ma tutte queste considerazioni (questa generalizzazione di una crisi che non c'e', questa idea che oggi sia un momento storico speciale, questa idea della politica in crisi, nascono per me da una radicatissima sensazione per cui i pochi decenni passati, per un qualche strano motivo, dovrebbero essere una regola.

Certo, oggi tutto avviene piu' velocemente, ma e' normale che tutto cambi, nella storia. La politica degli anni 60 era davvero completamente diversa da quella degli anni 30. Quella era una vera crisi, una vera rivoluzione, rispetto ad oggi.

Improvvisamente, oggi tutto dovrebbe rimanere uguale. Non e' mai esistito un solo periodo storico in cui i politici abbiano avuto un ruolo come quello dei nostri politici degli anni 80. Non era il ruolo di Mussolini, Napoleone, Pericle, che so. E non e' il ruolo di Salvini. Che c'e' di strano, non si sa. Quello che e' strano e' il credere che si sia arrivati a una forma di governo eterna, che si chiama democrazia, e con regole specoifiche che dovrebbero essere valide anno dopo anno, anche se in pratica si basano su delle regoline determinate da singoli politici in un determinato, ormai lontano, momento storico.

Lo stesso con la scuola. Perfino ai miei tempi era normale a scuola picchiare i bambini sbattendoli al muro, per dire, o bacchettando loro le mani. Negli anni 90, non lo era piu'. Oggi e' ancora tutto diverso. E' normale, sara' ancora diverso.

Oggi tutto cambia rapidamente ed e' tanto piu' assurdo questo inconsapevole ritenere che cio' che e' accaduto un paio di decenni fa, o tre, o quattro, dovrebbe costituire una sorta di regola.

Possiamo decidere di concentrarsi su terrapiattisti e antivaccinisti, ma non e' che oggi una persona normale vada dal medico meno di quanto abbia in genere fatto nel corso della storia, o si fidi degli scienziati di meno. La gente va dal dentista, lascia costruire i palazzi agli ingegneri, compra il telefonino di una azienda nota, compra i libri su Amazon.

Riguardo al cambiamento vero, la minore distanza a livello di informazioni, no, non credo si possa tornare indietro. Credo che pero' le 'elite' si adatteranno. Qualche regola sara' cambiata a livello politico. A livello educativo, credo che prima o poi supereremo questa fase che per me e' ancora quella di ventenni che possono fare orge dopo aver avuto il sesseo proibito per tutta la vita. Oggi alcuni valori a noi imposti sono stati sostituiti dalla liberta' e reagiamo in modo inconsulto. In futuro credo che potra' esserci un ruolo importante per insegnanti di vita, educatori a maestri a livello morale. Certo che ci saranno sempre problemi di persone che si autosopravvaluteranno perche' avranno a disposizione molte informazioni e si crederanno sapienti.

Sulla crisi del modello economico, penso che sara' qualcosa molto a lungo termine. La discrepanza tra la globalizzazione economica e tecnologica e la mancanza di globalizzazione politica non sembra potersi risolvere a breve e i risultati del capitalismo tecnologico, cioe' la diminuzione della poverta' e l' aumento della diseguaglianza economica non possono, credo, che portare ad eventi confusi e contraddittori penso per diverso tempo.

A livello prettamente politico, non so, e' difficile solo parlarne, credo, la concezione di destra e sinistra, per dire, che quasi tutti hanno adesso come fosse un assoluto universale dell'umanita' (quando non lo e' stato nemmeno per un anno, si confondono con agio Togliatti e Clinton), e' talmente radicata che penso che un dialogo fruttuoso sul tema non potra' avvenire se non fra 50 anni :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75375
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Johnny Rex »

Ottimo Nickognito.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75375
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Johnny Rex »

Hakaishin ha scritto:mi pongo e vi pongo una domanda.

perchè la sinistra ed il suo elettorato che han sempre avuto un occhio di riguardo o che è sempre stato l'approdo naturale per le classi più deboli/ popolari snobba se non addirittura vede con disprezzo quello che in teoria dovrebbe essere il suo target di riferimento a livello elettorale?

perchè ormai siamo tutti d'accordo che molti degli ultimi (ma non solo) nella piramide sociale abbiano votato lega o il m5s
il tutto spalancando il campo a questi partiti del dissenso composti da gente che sembra sia venuta dal bar?

tornando in topic ma che crisi delle elite... le elite nella crisi ci ha sguazzato e ci sguazza (come detto da johnny rex citando il mai banale buffett) la crisi è della classe dirigente che non riesce più a tutelare il cittadino

Perchè la Lotta di Classe aveva il suo senso ed era più percepita quando la differenza era di 10 a 100 ,quando è divenuta metti anche 50 a 200 è stata percepita come meno importante, poi come dice Cristiano destra e sinistra sono concetti oramai superati ,gli anni 80' sono stati prolungati fuori tempo massimo

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Ma poi e' semplicemente che gli operai sono pochi. La Lega ha degli operai dalla propria, ma e' al governo perche' ha un sacco di gente ricca dalla propria. I cinque stelle pure, semmai vincono per i disoccupati, o precari, non operai.

Se il PD avesse tutta e sola la classe operaia italiana, vedrebbe solo aumentare la propria crisi.

Poi io non so quali operai conosci, io di operai che si identificano nella classe operaia del mondo ne vedo pochi, piuttosto si identificano con altri gruppi (che so, i relativamente poveri bianchi italiani, per dirne una: magari sentendosi piu' vicini al disoccupato italiano, o al piccolo imprenditore tartassato di tasse, che non all' operaio bulgaro in Bulgaria o marocchino in Italia).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
paoolino
Massimo Carbone
Messaggi: 16956
Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
Località: Sleepin' in Wonderland

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da paoolino »

Grazie, begli interventi che mi fanno riflettere.

Partendo dalla frase di Buffet citata da Johnny Rex forse si può circostanziare un po' meglio la cosa.

La crisi di cui parlo non tocca l'elite finanziaria, ma quasi esclusivamente l'elite socio-politica. In particolare tocca quei personaggi e partiti politici che hanno governato dal dopo-guerra a oggi. Insomma, un po' nel solco di quel che dice Nickognito, è una crisi di sistema politico come ce ne sono state tante nel corso della storia.

Altra considerazione di Nickognito che mi sento di condividere: la crisi delle elite "intellettuali" è molto relativa.
La massa continua a rivolgersi ai medici, ad affidarsi agli ingegneri, a prendere lezioni dai professori, etc.
Forse le contestazioni a queste istituzioni hanno solo più risonanza che in passato, ma il loro peso specifico rimane più o meno lo stesso.

Credo però che ci siano "elite intellettuali" che stanno subendo una reale crisi di fiducia da parte della massa: sono quelle legate in maniera più stretta al potere politico. Gli economisti e tutta la pletora di sociologi-politologi-giornalisti.

Tornando all'elite finanziaria, la mia considerazione è questa: perché non è toccata dalla crisi? Bè...Perché alla fine ha sempre i mezzi per "comprarsi" il potere politico, indipendentemente da chi questo lo detenga.
Uno degli ultimi esempi è la questione Amazon di cui già avevo parlato: mette all'asta la location della sua sede aspettando l'offerta migliore.

Altro argomento, guardando anche come sta andando la Brexit: le considerazioni di Baricco sull' Unione Europea e il "there's no alternative"
l’élite impose un modello di unità europea che potremmo definire ad alta drammaticità: una volta fatta, l’unità doveva diventare irreversibile.
Bruciarono le navi alle spalle, per evitare che alla gente (o magari anche alle frange dissidenti delle élites) potesse venire voglia di tornare indietro. Non lo avrebbero fatto perché era tecnicamente impossibile farlo. Se alla gente veniva qualche dubbio, il metodo era la pazienza: su «Le Monde Diplomatique» (non esattamente un organo di informazione populista) mi è accaduto di leggere, recentemente, una bel riassuntino che mi permetto di copiare e incollare qui:

“Nel 1992, i Danesi hanno votato contro il trattato di Maastricht: sono stati obbligati a tornare alle urne. Nel 2001 gli Irlandesi hanno votato contro il trattato di Nizza: sono stati obbligati a tornare alle urne. Nel 2005 i Francesi e gli Olandesi hanno votato contro il trattato costituzionale europeo (Tce): gliel’hanno poi imposto con il nome di Trattato di Lisbona. Nel 2008 gli Irlandesi hanno votato contro il trattato di Lisbona: sono stati obbligati a tornare alle urne. Nel 2015, il 61,3% dei Greci ha votato contro il piano di austerità di Bruxelles: gli è stato inflitto lo stesso”.
Impressionante litania, bisogna ammetterlo. Dice che un piano B non c’era.
Brexit sembra confermare questa considerazione. Anche un paese che, nel bene o nel male, ha espresso una scelta di rottura, questa rottura non ha gli strumenti per metterla in atto.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
gianlu
Saggio
Messaggi: 8115
Iscritto il: ven nov 17, 2006 5:01 pm

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da gianlu »

Buongiorno a voi tutti,

dando per buono che con occidente si intenda parte dell'Europa, parte delle Americhe, e pochi stati altrove con caratteristiche simili (stato di diritto, tolleranza per le minoranze, parità tra i sessi, compresenza di idee riconducibili al pensiero liberale e socialista, multipartitismo, libertà di espressione-movimento-associazione), se si tratta di risultati elettorali, farei una distinzione interna al mondo occidentale:

in una quota di esso (Stati Uniti, Regno Unito, vari altri stati anglofoni, Svizzera, Israele) la crisi delle élite non si è manifestata oppure si è manifestata senza mutare il panorama partitico o mutandolo solo impercettibilmente;

nell’altra quota (prevalentemente europea) il panorama partitico è stato sconvolto, oppure ha dato luogo – come ha scritto appunto Paoolino - a risultati elettorali forse 10 anni fa impensabili, dei quali azzardo alcuni motivi comuni ai vari partiti in crescita:

opposizione al trasferimento di poteri e competenze dallo Stato nazionale ad un livello superiore;
indebolimento e frammentazione della propria identità storica;
declino e svuotamento del principio democratico;
rottura del legame di rappresentanza cittadini-decisori politici;
richiesta di maggior isolazionismo politico-economico;
critica alle politiche di globalizzazione;
critica alle politiche di austerità (eccetto Afd);

Un aspetto interessante, per chi avesse tempo e voglia di svilupparlo, è che l’associazione più antica riconducibile al c.d. sovranismo nacque in Francia (MIE, 1968), e in chiave anticapitalistica.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)

el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
s&v
Saggio
Messaggi: 5406
Iscritto il: mar ago 09, 2011 6:11 pm

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da s&v »

paoolino ha scritto:Come già più volte si è fatto osservare, in tutto il mondo occidentale è in corso la crisi delle elite; dell'establishment; delle classi dirigenti.

Essa ha dato luogo in tutto il mondo a risultati elettorali forse 10 anni fa impensabili.

Si dà la colpa a Internet e ai social network ma a mio parere la sfiducia generale nei confronti di quella che è stata la tradizionale classe dirigente parte dalla sua autoreferenzialità, dalla sua incapacità di comunicare a chi è fuori dal suo giro, dalla sua incapacità di ascoltare le problematiche quotidiane delle persone comuni, dalla sua inconcludenza.
Sono d'accordo essenzialmente con Nickognito: le élites di oggi non sono in crisi, ma sono le vecchie élites ad esserlo.

Quello che colpisce e che intristisce è che le élite economiche e di potere di oggi non aspirano più alla cultura. Continuano a essere riferimento culturale, continuano a fare egemonia culturale ma basandosi sul rigetto della cultura. Da destra si attacca la cultura tout court esprimendo scetticismo verso qualsiasi forma di expertise, da sinistra si è scaduti in un moralismo politically correct estremamente superficiale applicato anche retroattivamente.

Perché si è giunti a questo punto?

Per me - e lo dico mio malgrado da agnostico - una delle ragioni è che il tramonto del Cristianesimo in Occidente non è stato sostituito da nessun altro sistema di valori. Questa mancanza di riferimenti spirituali ha contribuito a causare un trionfo di valori più materiali. Al contempo i miglioramenti dei vari apparecchi tecnologici sono resi sempre più appetibili dal loro miglioramento in sè e dal fatto che viviamo in società più materiali rispetto al passato.
Siamo quindi sempre più focalizzati sulla vita terrena.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Concordo, ma le cose cambieranno, per esempio la spiritualitaà orientale e' gia' oggi molto piu' vicina a molte persone rispetto a qualche tempo fa. Il materialismo non dura in eterno, non rende felici. La fine di un certo tipo di cultura per me e' solo un bene, la cultura e' stata a lungo un sostituto fittizio della spiritualita'. Non poteva durare, perche' la cultura non puo' essere questo, era solo una finzione. Chiaramente finche' viviamo in un mondo in cui siamo presi a rigettare il nostro passato e a godere della nostra liberta' senza costrutto, beh, possiamo evolverci ma possiamo anche rimanere vittima di altre culture diverse (con anche estremismi vari e pericolosi).
Ma il mondo delle elite culturali e' sempre stato rovinoso, del resto sono le universita' e la cultura organizzata che hanno rovinato la filosofia come stile di vita, solo la religione ha limitato i danni. Queste elite servono per la scienza, ma la cultura la rovinano, nei suoi aspetti piu' positivi.
Il problema e': se cerchiamo, da agnostici, qualcuno che ci insegni a vivere, in base a quale fondamento lo facciamo, quale autorita' riconosciamo? Il futuro puo' andare in direzioni diverse, ma una tendenza per me sara' quella per cui l' autorita' sara' in grado sia di vendersi modernamente, a livello quasi di marketing (come del resto ha sempre fatto in passato la Chiesa) sia in grado di trasmettere vera autorita', cioe' di funzionare (sia a livello tecnico, per dire certi tipi di meditazione, ma sia a livello umano, persone che dimostrino i loro insegnamenti con la loro vita, non con teorie).
Le elite culturali per me di potere ne hanno ancora anche troppo, basti pensare alle schifezze dell'arte contemporanea che arricchiscono degli incapaci di fama e milioni. Ma l'arte come espressione di se stessi spero che continuera' ad aumentare di valore e la creativita' puo' avere un valore di senso della vita e spirituale che la cultura non puo' avere.

Il che non vuol dire che un mio pastrocchio valga Eco. Ma per apprezzare Eco penso che prima gli agnostici dovranno fare silenzio interiore, smettere (senza riferimenti personali a forumisti, eh) di "sbattezzarsi', smettere di dimenticare e distruggere, ma ricominciando a costruire.

Fuori dall'Europa tutto e' in un momento credo molto diverso.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75375
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Johnny Rex »

s&v ha scritto: Per me - e lo dico mio malgrado da agnostico - una delle ragioni è che il tramonto del Cristianesimo in Occidente non è stato sostituito da nessun altro sistema di valori. Questa mancanza di riferimenti spirituali ha contribuito a causare un trionfo di valori più materiali. Al contempo i miglioramenti dei vari apparecchi tecnologici sono resi sempre più appetibili dal loro miglioramento in sè e dal fatto che viviamo in società più materiali rispetto al passato.
Siamo quindi sempre più focalizzati sulla vita terrena.
Assolutamente vero, aspetto ben compreso e discusso da Niall Ferguson nel suo ottimo Occidente .

Giusto anche quello che dice Baricco, l'avere Obbligato alla UE i suoi membri è stata negazione della democrazia stessa, quando nasci all'insegna della coercizione avrai sempre problemi.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Multivac
Membro Mooolto Attivo
Messaggi: 722
Iscritto il: mar ott 27, 2015 10:03 am

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Multivac »

Francamente non capisco questo attaccamento alla religione o spiritualità. Di certo, parte del mutamento è dovuto anche al cambio di paradigma in corso, verso una percezione e una consapevolezza più secolare, ma personalmente mi sembra un cambiamento per il meglio. Certamente porta con sè un periodo di transizione caotico, ma vale per tutti i cambiamenti di questa portata.
Non capisco perché l'assenza di spiritualità debba significare assenza di un sistema di valori, semplicemente il sistema di valori non è più imposto dall'esterno.
Pindaro
Bibliofilo onnisciente
Messaggi: 68915
Iscritto il: sab dic 18, 2004 3:43 pm
Località: Iperuranio

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Pindaro »

*** edit by Picard ***
Ultima modifica di Pindaro il gio gen 17, 2019 1:46 pm, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Multivac ha scritto: Non capisco perché l'assenza di spiritualità debba significare assenza di un sistema di valori, semplicemente il sistema di valori non è più imposto dall'esterno.
Be, si parla di elite. Se i valori non vengono insegnati dall'esterno (non imposti, o nemmeno trasmessi come concetti, magari solo insegnare a scoprire i propri) non esiste piu' l'elite degli insegnanti, o educatori. Per me la cosa non puo' funzionare. In nessun campo si diventa bravi senza esperti del settore. Esistono sempre condizionamente esterni, una elite di insegnanti esperti spesso non fa altro che liberarti da quei condizionamenti, cosa che da soli e' raramente possibile.

L' imposizione o meno poi e' tutto un altro discorso. Imposizione per me vuol dire imposizione. Fare ingegneria per me non impone agli studenti di costruire ponti, diciamo che pero' e' difficile che uno da zero li costruisca senza fare ingegneria. Allo stesso modo e' difficile avere proprio valori ben funzionanti cosi' da zero, in balia di tutti gli input del mondo senza nessuna guida. La religione e' stata una guida (ma spesso imponendo), la cultura e' una finta guida. Spesso c'e' la strana idea che l'assenza di una educazione specifica permetta a tutti di scegliere quello che uno vuole. Un genitore o un insegnante non insegna nessun tipo di spiritualita' e quindi il bambino crescendo e' libero.

Il che per me e' come dire: un genitore non insegna nessun contatto fisico al bambino (che siano abbracci, botte, baci, pacche sulle spalle, sesso fra i genitori) e il bambino, crescendo, scegliera' il contatto fisico che preferisce. In realta' il bambino crescera' meglio cosi' che con un pedofilo in casa, ma con difficilmente sviluppera' una fisicita' sana nei rapporti (e no, stuidare come abbracciare su un manuale, o storia delle religioni, non sara' la stessa cosa).

Se la mamma litiga col babbo e il babbo fara' pace con una collana, sara' diverso che se fara' pace andando a respirare in una apposita stanza dedicata alla meditazione. I valori saranno piu' o meno spirituali o materiali.

L' unico modo per sfuggire alla trasmissione generazionale di valori che generano infelciita' e' avere qualcuno che ti insegna altro. Che sia un guru, uno psicologo, un amico o una compagna piu' fortunati, un animale, una societa' nel complesso sana. la societa' nel complesso sana non lo e', in genere, quindi in generale serve una elite.


Per un ingegnere, senza studiare non ci sono molte alternative. Ma per la vita, senza una elite di esperti l' alternativa c'e', di solito, ed e' essere vittima un po' del caso, e in gran parte dei genitori. Crisi della elite, a livello morale, significa dominio del ruolo del genitore. Io che va bene a chi e' fortunato, ma va male a molti altri.

L' idea che uno interiormente si faccia da solo per me vale quanto l' idea di uno che diventi ricco partendo come contadino congolese rispetto a un figlio di Berlusconi. O come uno che da solo decide di diventare un metro e sessanta coi genitori di due metri.

Le cultura per me questi valori positivi non li insegna, ma, anche se lo facesse, le elite culturali vere per me sono, che so, chi ti insegna a dipingere a livello tecnico. Non una cerchia di pittori famosi. Un Van Gogh in malora non e' che vale meno perche' non era una elite. L' organizzazione della cultura, a livello universitario, a livello formale, gerarchico, non ha fatto nessun bene all' arte o alla fiosofia. Pero' e' vero che servierebbe anche un insegnante di arte, nel senso della divulgazione. Ma raramente in passato l' elite culturale ha sviluppato questo ruolo in modo positivo, direi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Grass
Membro Mooolto Attivo
Messaggi: 876
Iscritto il: mar dic 10, 2002 3:21 pm

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Grass »

A proposito di conoscenza e informazione, a me non sembra proprio che le distanze si siano ridotte, anzi. Il divario di conoscenze tra le nuove elite e la massa mi sembra ancora più grande. Le elite di oggi sono quelle che governano economia e tecnologia. Reclutano le menti migliori, hanno capacità organizzativa e strumenti tecnologici per aumentare la loro conoscenza (AI) e amplificare il loro potere, hanno capacità di governare la complessità. Dietro di loro c'è la massa, che ha accesso a tutta l'informazione (peccato che il tutto sia l'altra faccia del niente) ma è infinitamente meno capace di governarla.
La complessità del mondo di oggi è talmente grande che non sono certo strumenti come Facebook, Wikipedia, tweeter o chissà quale mondo open source per quattro nerd, che possono ridurre le distanze tra chi davvero gestisce il potere e chi lo subisce.
Hakaishin
Saggio
Messaggi: 8716
Iscritto il: ven apr 27, 2018 4:56 pm

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Hakaishin »

Johnny Rex ha scritto:
Hakaishin ha scritto:mi pongo e vi pongo una domanda.

perchè la sinistra ed il suo elettorato che han sempre avuto un occhio di riguardo o che è sempre stato l'approdo naturale per le classi più deboli/ popolari snobba se non addirittura vede con disprezzo quello che in teoria dovrebbe essere il suo target di riferimento a livello elettorale?

perchè ormai siamo tutti d'accordo che molti degli ultimi (ma non solo) nella piramide sociale abbiano votato lega o il m5s
il tutto spalancando il campo a questi partiti del dissenso composti da gente che sembra sia venuta dal bar?

tornando in topic ma che crisi delle elite... le elite nella crisi ci ha sguazzato e ci sguazza (come detto da johnny rex citando il mai banale buffett) la crisi è della classe dirigente che non riesce più a tutelare il cittadino

Perchè la Lotta di Classe aveva il suo senso ed era più percepita quando la differenza era di 10 a 100 ,quando è divenuta metti anche 50 a 200 è stata percepita come meno importante, poi come dice Cristiano destra e sinistra sono concetti oramai superati ,gli anni 80' sono stati prolungati fuori tempo massimo

F.F.
non credo che non esista più la lotta di classe in quanto tale. non esiste la lotta di classe di padroni contro operai, come nei tempi andati.

esiste però un sottobosco di persone come piccoli artigiani di vario genere, partite iva, dipendenti a basso costo, i pochi operai rimasti che sono diventati le nuove fasce popolari. gente che stringe il culo e si arrangia lì per me è mancata la sinistra italiana che non ha saputo attualizzarsi ma è rimasta o ferma su posizioni vecchie o è diventata una destra un pelo più attraente.
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26499
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da uglygeek »

Un altro interessante punto di vista sulla crisi delle elite viene dall'antropologo Sebastian Junger. https://www.youtube.com/watch?v=gW3vw3aKpF4.

In molti paesi il numero di suicidi e' direttamente proporzionale al tasso di disoccupazione, quindi in periodi di crisi economica il numero dei suicidi sale molto. Nel 2008 un piccolo gruppo di persone, a Wall Street, causo' il crollo dell'economia americana e occidentale e negli anni successivi ci furono almeno 5000 o 6000 suicidi negli Stati Uniti, di persone di ogni classe sociale, suicidi direttamente attribuibili al crollo di Wall Street. E' circa lo stesso numero di vittime americane causate dalle guerre in Iraq e Afghanistan. E nessuno di queste persone a Wall Street e' andato in prigione, o ha avuto problemi legali, anche se di fatto hanno causato piu' morti nel loro paese dei terroristi islamici. Anzi, grandi istituzioni finanziarie hanno ricevuto miliardi di dollari dal governo americano per essere salvate, e mentre ricevevano questi aiuti per aver distrutto l'economia i dirigenti di queste grandi banche e finanziarie continuavano a ricevere decine di milioni di dollari di bonus.

Ecco, se queste sono le elite nel mondo occidentale, come stupirsi se sono in crisi?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Be, non vedo il legame.

Basti pensare allo sport. I campionissimi piu' forti sono spesso persone piu' disturbate. Questo vale per tutte le elite, o quasi. Chi ha successo spesso si dedica a una attivita' al 100%, e questo spesso fa di loro persone con problemi. Senza arrivare al suicidio, e' abbastanza normale che sara' il premio nobel che ha fatto solo fisica 16 ore al giorno tutta la vita a reagire male se si scopre che tutto quanto ha fatto in vita sua per la scienza e' una cazzata. Sara' il grande finanziere a reagire peggio se perde tutti i soldi, e cosi' via.

Sulla lotta di classe, io non so cosa si intende per classe. Io in questi anni ho preso 1000 euro al mese e i miei amici pure. Pero' non siamo classe operaia. Se prendo 1000 euro al mese lavorando in fabbrica dovrei sentirmi parte di un'altra classe? Non capisco bene questa distinzione, francamente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
paoolino
Massimo Carbone
Messaggi: 16956
Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
Località: Sleepin' in Wonderland

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:Be, non vedo il legame.

Basti pensare allo sport. I campionissimi piu' forti sono spesso persone piu' disturbate. Questo vale per tutte le elite, o quasi. Chi ha successo spesso si dedica a una attivita' al 100%, e questo spesso fa di loro persone con problemi. Senza arrivare al suicidio, e' abbastanza normale che sara' il premio nobel che ha fatto solo fisica 16 ore al giorno tutta la vita a reagire male se si scopre che tutto quanto ha fatto in vita sua per la scienza e' una cazzata. Sara' il grande finanziere a reagire peggio se perde tutti i soldi, e cosi' via.

Sulla lotta di classe, io non so cosa si intende per classe. Io in questi anni ho preso 1000 euro al mese e i miei amici pure. Pero' non siamo classe operaia. Se prendo 1000 euro al mese lavorando in fabbrica dovrei sentirmi parte di un'altra classe? Non capisco bene questa distinzione, francamente.
Nicko, ugly non intendeva che si sono suicidate solo persone di successo o delle élite, ma che per colpa di queste di sono suicidate tante persone non necessariamente di elite che hanno subito gli effetti della crisi economica
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Non so, non prenderei il crollo di Wall Street come un esempio di disoccupazione. La relazione tra disoccupazione e suicidio e' evidente e dimostrata, comunque. Il che ci dice pero' poco di un mondo futuro eventuale in cui si vivesse con un reddito di cittadinanza senza lavorare.

Anche su questo, io tendo a pensare che non riusciamo a uscire dall' idea che quello a cui siamo abituati sia la regola.

Certo, oggi una persona in media ha bisogno di un lavoro per sentirsi realizzato. Possiamo fare mille statistiche. Al di la' dei motivi economici, anche.

Ma non si capisce perche' questo debba rimanere cosi'. Oggi ci sono due elementi della societa', l' amore romantico di coppia con soddisfazione sessuale, da una parte, e un lavoro soddisfacente, dall'altra. Sono due miti che hanno una storia molto breve. Perche' dovrebbero durare a lungo? Perche' dovremmo sperarlo, tanto piu'?

E' il discorso che facevo di la' sulle armi e i delitti passionali. Qua lo faccio sul lavoro. Duecento anni fa nessuno si sarebbe mai suicidato se gli avessero dato una vita come quella che fai oggi con 500 euro al mese, senza lavorare. Sarebbero stati tutti contentissimi, piu' o meno. Perche' questo non dovrebbe poter cambiare di nuovo?

L' importanza non economica del lavoro e' una nostra costruzione. Anche l'ingiustizia di una forte diseguaglianza economica e' una nostra costruzione (cito ancora On Inequality, di Frankfurt, al riguardo, un libricino che si legge in mezz'ora).

Anche io mi auguro per mille motivi un futuro dove non ci saranno pochi miliardari e una massa di disoccupati a cui danno solo un assegno di sussistenza, ma questo non significa che si debba lavorare solo su quello. Penso che si debba lavorare molto alla rimozione di certi miti, alla costruzione di altri valori. Davvero vorrei un futuro di persone che, avendo quanto basta per mangiare in modo sano, dormire, vestirsi, essere liberi di esprimere opinioni e creativita' e di avere relazioni, vogliano sucidarsi se non hanno un lavoro o hanno molto meno di altri?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Il periodo primo novecento e crisi di wall street conteneva lotta di classe e disperazione della classe media.

Ci sono state 3 risposte possibili: il comunismo, nazismo e fascismi, new deal americano e nascita del welfare, keynes insomma, che poi è stata quella vincente ed ha spazzato via i nazismi/fascismi ed ha realizzato in europa nel dopoguerra in occidente una democrazia e un capitalismo ben compiuto

Oggi dalle conclusioni a cui arrivate, hanaiskin e ugly, con le categorie del novecento c'è solo una risposta possibile: nazismo/fascismo.
Ecco perchè c'è strisciante questa situazione che però non si sta ancora creando e non c'è, ci sono più che altro delle parvenze.
Le altre soluzioni non ci sono, non si vedono anche perchè inapplicabili.

La realtà è che siamo andati troppo avanti nella tecnologia.
Negli anni 30 c'era un mondo da costruire con la tecnologia e con gli uomini.
Oggi no.
Un nuovo keynesismo è inapplicabile, se non in piccole frazioni.
Troppa gente è spazzata via automaticamente dal ciclo economico, serve in quanto consumatore per far girare le rotelle e gli si dà sussidi o lavori a basso prezzo.

Nicko vivere con poco?
E' difficile.
Io faccio così da anni, e sono solo, vivo di poco, non faccio un viaggio da vent'anni, mangio sempre a casa, pochissimi vizi, zero, eppure ce la faccio a malapena.
E infatti è una delle soluzione per sfuggire alle inconsistenze del mondo moderno.
Ma ho 50 anni, vado avanti con la mia testa che mi fa ormai scartare facilmente tante cose della vita.
Chi ha famiglia, figli deve guardare al futuro, progetta un futuro, èer sè per i figli, non può tornare al medioevo.
Figuriamoci quando non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.

Siamo più o meno in un medioevo ragionando con i cicli storici o con le categorie della storia.
Signori e loro corte e tanti semi schiavi.
Solo che gli schiavi oggi si vestono da borghesi ed hanno le esigenze del duemila, non quello di mangiare patate e cipolle.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Non si tratta di tornare al medioevo. Vivere con poco è difficile solo perché gli altri non lo fanno. Se la maggioranza vive con poco, si vive molto bene.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Nickognito ha scritto:Non si tratta di tornare al medioevo. Vivere con poco è difficile solo perché gli altri non lo fanno. Se la maggioranza vive con poco, si vive molto bene.

Nicko non è che tutti sono come me e te, che viviamo molto con la testa, male soprattutto io, e pochissimo con il corpo inteso tutte i superflui materiali.

Poi si certo ci si confronta con gli altri.
Mal comune mezzo gaudio.
Comunque molti stanno andando cominciando ad andare con poco, non mi sembrano contenti.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

E quando mai, il cibo buono costa poco, dormire costa poco, coprirsi costa poco, il sesso non costa nulla, gli abbracci nemmeno, correre e camminare costa zero, spesso anche nuotare costa zero, una bicicletta non costa quasi nulla, respirare costa zero, bere costa quasi zero, chi pensa al corpo vive con poco. Se poi vuoi andare ogni weekend a Londra, è la mente che costa :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Nick ha scritto: Comunque molti stanno andando cominciando ad andare con poco, non mi sembrano contenti.
e che lo diventino. Non sono contenti poi perché vivono con poco passando a lavorare i due terzi della giornata. Comincia a dar loro 10 mesi di vacanze pagate e vedrai che già cambiano umore :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Per corpo intendo il superfluo.

Si quel minimo di soddisfazioni materiali io le soddisfo tutte appunto in maniera semplice, da uomo degli anni 50. :D
Poi ho la lavatrice, una piccola macchina, la tv, internet.

Invecchio, non sopporto più l'inverno.
Devo trovare un sistema per trasferirmi nei mesi invernali nell'altro emisfero, brasile australia o thailandia la meno costosa.
Ultima modifica di Nick il ven gen 18, 2019 11:42 am, modificato 1 volta in totale.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Nick ha scritto:Per corpo intendo il superfluo.
Se preferisci andare a Londra da solo in un albergo lussuoso invece che far sesso e mangiare la miglior pizza del mondo non so se è quel che vuole il corpo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Burano
FooLminato
Messaggi: 10763
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Burano »

E chi dovrebbe "educare" il popolo a vivere con poco o nulla?
Chi comanda (grandi potentati economici) esige che la gente sia bombardata di messaggi e pubblicità che invitano a comprare tutto il superfluo di questo mondo.
Non si caapisce gente spesso con scarsa cultura e cervello possa avere gli strumenti teorici e pratici per evitare questo bombardamento condizionante fin da quando sono in fasce.
Lo voglio rivedere, Fabio
Avatar utente
paoolino
Massimo Carbone
Messaggi: 16956
Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
Località: Sleepin' in Wonderland

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:, il sesso non costa nulla,
Intendi l’autoerotismo, vero?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Comunque io parlavo di famiglie di progetti volti a migliorare la propria condizione da tanti punti di vista.

Io, o te, in maniera diversa ragioniamo da singoli autosufficienti ognuno alla sua maniera.
E per di più neanche più giovanissimi.
Io personalmente cristallizzerei la mia situazione attuale per altri cento anni.
Nick
Massimo Carbone
Messaggi: 16316
Iscritto il: gio mag 12, 2016 8:32 am
Località: Collo dello Stivale, Terronia

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nick »

Burano ha scritto:E chi dovrebbe "educare" il popolo a vivere con poco o nulla?
Chi comanda (grandi potentati economici) esige che la gente sia bombardata di messaggi e pubblicità che invitano a comprare tutto il superfluo di questo mondo.
Non si caapisce gente spesso con scarsa cultura e cervello possa avere gli strumenti teorici e pratici per evitare questo bombardamento condizionante fin da quando sono in fasce.

Ecco appunto.
Io e nicko, per quanto cazzoni, abbiamo un apparato culturale che ci difende.
Non siamo rappresentati della media della popolazione.

Poi da soli è più facile.
Nicko prova ad avere un figlio e soddisfare le sue esigenze.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: La crisi delle elite nel mondo occidentale

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:E chi dovrebbe "educare" il popolo a vivere con poco o nulla?
Chi comanda (grandi potentati economici) esige che la gente sia bombardata di messaggi e pubblicità che invitano a comprare tutto il superfluo di questo mondo..
ho capito, se in futuro chi comanda vuole tenersi tutto e la massa è povera, non potrà avere capra e cavoli.

Ma senza arrivare a questi estremi, oggi un sacco di gente non ricca compra migliaia di copie di libri del cavolo che insegnano a vivere. Solo che sono fatti male e non insegnano nulla. Commercializzare la felicità è relativamente facile, rende, ma rende poco. Se mai la massa avrà qualcosa, ma poco, e ci saranno pochi lavori pratici, la vendita dei modi per essere felici non si vede perché non dovrebbe diventare molto comune. Con molti truffatori, pensieri diversi e tutto, ovvio.

Ma poi ci si può ribellare, a chi comanda, se si diventa la grande maggioranza.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Rispondi