BohNickognito ha scritto:Ok, allora distinguiamoci in due gruppiNK7 ha scritto:Certo che è inutile discutere quando da una parte c'è chi prova a ragionare e dall'altra chi è convinto di detenere la Conoscenza Universale del Tutto.
1. So che dopo la morte accade questo
2. Boh
Io dico Boh.
Chi detiene la conoscenza?
La Morte
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Re: La Morte
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Re: La Morte
E' possibile. E trovo molto superata l'idea che la scienza ci dice che siamo vivi e dopo morti. E siamo tutto e dopo nulla.NK7 ha scritto: Magari tra qualche secolo gli immortali del mondo virtuale guarderanno a noi come dei poveracci, ah se solo avessero potuto anche loro vivere in eterno come mia nonna rimpiangeva il fatto che sua mamma non avesse potuto usare la lavatrice.
La scienza ci dice che 'NOI' e 'VIVI' sono termini complessi e contingenti.
E se io dico 'io, con la mia memoria, il mio corpo vivo, sono io e dopo morto non lo sono piu''. dico qualcosa di simile a 'risuscitero' in Paradiso'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: La Morte
Beh no.
I ragionamenti o l’io è un software che gira sul supporto “cervello” se questo si dissolve l’io non esiste più .
Anche fare una copia informatica del cervello non sarebbe l’immortalità ma solo una copia che non ci eviterebbe l’annientamento.
Sarebbe un altro, come dire che un gemello vive dopo la morte del fratello e ne prolunga la vita.
I ragionamenti o l’io è un software che gira sul supporto “cervello” se questo si dissolve l’io non esiste più .
Anche fare una copia informatica del cervello non sarebbe l’immortalità ma solo una copia che non ci eviterebbe l’annientamento.
Sarebbe un altro, come dire che un gemello vive dopo la morte del fratello e ne prolunga la vita.
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Re: La Morte
Io personalmente non credo alla reincarnazione, non credo al Paradiso o all' Inferno ma non posso mica dire per certo che non esistano.
Quindi la risposta alla domanda è 42.
Quindi la risposta alla domanda è 42.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: La Morte
Noi e vivi e poi morti è comprensibile se non si tira in ballo in soprannaturale.
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Re: La Morte
No. Non e' lecito nel 2019, se non per capre sgarbiane. Per chi non approfondisce l'argomento tecnicamente.NK7 ha scritto: Non si ridicolizza nulla e l'esempio di alessandro è perfettamente lecito nella sua linearità.
Una critica semplicistica all'esistenza di Dio dando ad essa una probabilita' del tipo che si darebbe ad un oggetto immaginario inventato non e' un argomento valido nel 2019, e' un argomento da Facebook.
Se si vuole sostenere che una credenza nell'esistenza di un Dio senza evidenza scientifica non e' razionale e giustificata, come minimo si deve rispondere alle teorie al riguardo degli ultimi decenni, non scrivere come fossimo ai tempi della medicina di Ippocrate.
Per esempio: https://www.iep.utm.edu/prop-fun/#H3
Le cose non sono semplici.
Ma voi dite: sono semplici, sono lineari, ho ragione io, milioni di persone, tra cui molti scienziati, hanno torto. Milioni di persone credono nei folletti di Frosinone e negli unicorni, e' la stessa cosa. Non c'e' bisogno di approfondire.
Oppure non lo e'? Dimmelo allora in due parole semplici su un forum.
E' quello che il leghista medio dice guardando un tweet di Salvini per rispondere a un piano su cui Monti e i suoi collaboratori hanno studiato tre anni.
Capre!
Poi ovviamente uno mica crede o non crede per quello.
Discutere di un tema come questo senza conoscere Plantinga (e magari sbugiardarlo in tutto), e' come discutere di evoluzione senza sapere chi e' Darwin.
Ultima modifica di Nickognito il mer ott 23, 2019 1:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Morte
ma che e' l'io? E' scienza? Piscanalisi? Ego? Self? Idea platonica? Idea divina? Uno stato neurologico tra i milioni?alessandro ha scritto:Beh no.
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Re: La Morte
Dico che il mondo si divide in capre sgarbiane con argomenti da Facebook e in soggetti psicologicamente non stabili con troppa autostima e tempo libero, ecco.Nickognito ha scritto:No. Non e' lecito nel 2019, se non per capre sgarbiane. Per chi non approfondisce l'argomento tecnicamente.NK7 ha scritto: Non si ridicolizza nulla e l'esempio di alessandro è perfettamente lecito nella sua linearità.
Una critica semplicistica all'esistenza di Dio dando ad essa una probabilita' del tipo che si darebbe ad un oggetto immaginario inventato non e' un argomento valido nel 2019, e' un argomento da Facebook.
Se si vuole sostenere che una credenza nell'esistenza di un Dio senza evidenza scientifica non e' razionale e giustificata, come minimo si deve rispondere alle teorie al riguardo degli ultimi decenni, non scrivere come fossimo ai tempi della medicina di Ippocrate.
Per esempio: https://www.iep.utm.edu/prop-fun/#H3
Le cose non sono semplici.
Ma voi dite: sono semplici, sono lineari, ho ragione io, milioni di persone, tra cui molti scienziati, hanno torto. Milioni di persone credono nei folletti di Frosinone e negli unicorni, e' la stessa cosa. Non c'e' bisogno di approfondire.
Oppure non lo e'? Dimmelo allora in due parole semplici su un forum.
E' quello che il leghista medio dice guardando un tweet di Salvini per rispondere a un piano su cui Monti e i suoi collaboratori hanno studiato tre anni.
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Re: La Morte
NK7, sei vecchio abbastanza, valuti l'autostima delle persone da un forum? La stabilita' psicologica forse, autostima proprio no.
Poi se me lo dice chi si definisce figo ed e' il sosia di Federer, oh..
Del resto qui sembra che me la tiri se dico che la mia ragazza e' meglio di Gegia
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Re: La Morte
Se non si tira in ballo il soprannaturale l’io lo puoi intendere nella dizione psicologica o classica non importa.Nickognito ha scritto:ma che e' l'io? E' scienza? Piscanalisi? Ego? Self? Idea platonica? Idea divina? Uno stato neurologico tra i milioni?alessandro ha scritto:Beh no.
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Re: La Morte
La scommessa di Pascal implica un suggerimento ("che ti costa?") a credere, cosa che non intendo fare. Il mio unico suggerimento è sul cercare di mettere sempre in discussione le radici di quello che si ritiene indiscutibile. Il che non vuol dire applicare ad ogni cosa uno scetticismo programmatico a paralizzante, ma semplicemente studiare, astratte, capire, cercare di distaccarsi, vedere ogni cosa sotto gli occhi della storia, scorporare quello che pare innervato, dopodiché scegliere. Questa cosa della scelta mi sembra importante, avere coscienza che ci si è adeguati ad una serie di modelli, teorie, strumenti che regolano la nostra vita.Zonker ha scritto:Mi aspettavo da Gios questa ragionevole replica all'osservazione:Gios ha scritto: Ci tengo a precisare che non ho nessuna intenzione di cercare di convincere qualcuno della bontà della mia credenzaPenso che non gliene freghi un piffero provarlo, ogni vero credente, lo dice la parola stessa, sa che è un mero atto di fede. Anche se poi, contraddicendosi un po', Gios ci prova con la "scommessa di Pascal":"Che dopo la morte non ci sia nulla dovrebbe essere la posizione per default, da cui tutti si parte. ... Sta a chi pensa che dopo la morte ci sia dell'altro provare che sia vero, che ci siano alternative."
Da parte mia, vorrei riportare, mi perdonerete, una bassissima citazione:Gios ha scritto:intendo solo suggerire prudenza in quello che mi pare alcuni di voi ritengano indiscutibile (il fatto che suggerisca prudenza, non comporta che io sia certo che quello in cui credete sia falso: potrebbe benissimo essere vero, anzi verosimilmente lo è, ma se immaginate che lo sia in maniera indubitabile: beh, siete i domenicani del vostro tempo ).
- Lei crede in Dio?
- Padre, io semplicemente credo che la religione...
- Non le ho chiesto se crede in quello che l'uomo dice su Dio. Le ho chiesto se crede in Dio.
- Sono un accademico: la mia mente mi dice che non potrò mai capire Dio.
- E il suo cuore?
- Mi dice che non mi è stato concesso. La fede è un dono che non ho ancora ricevuto.
Anche per rispondere a NK7 che afferma che non potrebbe vivere accanto ad un cattolico devoto (ovviamente non si parla di Binetti o Pillon, intendo normalmente devoto).
Bye, dudes.
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Re: La Morte
quale sarebbe quella 'classica' ? E psicologica quale? Il Super-Io per te e' un termine scientifico, per dire?alessandro ha scritto: l’io lo puoi intendere nella dizione psicologica o classica non importa.
Quando il cervello muore non gira più nulla.
Un uomo in coma ha un io, scientificamente?
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Re: La Morte
Sarebbe un copia/incolla di tutte le emozioni, ricordi, esperienze, quello che alcuni qui chiamano "coscienza", in un altro mondo virtuale. Dove magari potresti sceglierti anche, che so, un corpo come lo vuoi tu e non come quello della tua vita precedente, o magari anche lo stesso, e incontrare le stesse persone a cui volevi bene prima. A me l'idea piace un sacco devo dire. Potendo scegliere mi sarebbe piaciuto nascere nel 2475 anzichè 500 anni primaalessandro ha scritto:Anche fare una copia informatica del cervello non sarebbe l’immortalità ma solo una copia che non ci eviterebbe l’annientamento.
Sarebbe un altro, come dire che un gemello vive dopo la morte del fratello e ne prolunga la vita.
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Re: La Morte
Io dopo morto voglio il corpo di Gegia
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Re: La Morte
È inutile fare tanti distinguo. Senza cervello non c’è più nulla.Nickognito ha scritto:quale sarebbe quella 'classica' ? E psicologica quale? Il Super-Io per te e' un termine scientifico, per dire?alessandro ha scritto: l’io lo puoi intendere nella dizione psicologica o classica non importa.
Quando il cervello muore non gira più nulla.
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Re: La Morte
Siamo pieni di zombie in Italiaalessandro ha scritto:È inutile fare tanti distinguo. Senza cervello non c’è più nulla.Nickognito ha scritto:quale sarebbe quella 'classica' ? E psicologica quale? Il Super-Io per te e' un termine scientifico, per dire?alessandro ha scritto: l’io lo puoi intendere nella dizione psicologica o classica non importa.
Quando il cervello muore non gira più nulla.
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djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: La Morte
Discutere di un tema come questo rifacendosi a Plantinga significa voler fare della filosofia. Il che va benissimo, naturalmente, io mi ci sono pure laureato. Ma insomma, pur sempre di speculazione intellettuale si tratta.Nickognito ha scritto: Discutere di un tema come questo senza conoscere Plantinga (e magari sbugiardarlo in tutto), e' come discutere di evoluzione senza sapere chi e' Darwin.
Menti più brillanti della mia potrebbero argomentare con efficacia che il giorno in cui il dentista mi ha incapsulato due incisivi rotti io non ero più "lo stesso". E se questa sembra una battuta, faccio presente che è solo la versione odontoiatrica del cosiddetto "argomento del mucchio" che risale alle origini del pensiero occidentale (e successivamente ripreso, ad esempio, con il cosiddetto paradosso della nave di Teseo).
Naturalmente l'obiezione più facile alla questione dei denti incapsulati è che il mio vero io (qualsiasi cosa sia) non si identifica tanto con i miei denti quanto con la mia coscienza, i miei ricordi, i miei pensieri e le mie azioni. Beh, tutta la parte in qualche modo legata all'attività cerebrale sembra essere destinata all'oblio a meno di due possibilità:
1) la reincarnazione della mia mente (e suoi "prodotti") in quella di un nuovo organismo
2) l'oblio è confermato su questa terra, ma resta la possibilità che esista una qualche forma di aldilà in cui ciò che qui sembra perduto là si conservi in qualche modo
Obiezione al punto 1: in 300.000 anni circa di esistenza dell'homo sapiens non mi risulta alcun caso accertato/riconosciuto/condiviso di testimonianze in tal senso. Mucchio e nave di Teseo (e ci aggiungo pure il tacchino di Russell) invitano alla cautela quando vogliamo usare il principio di induzione come base della conoscenza, ma se è (ragionevolmente) vero che se i viaggi nel tempo fossero possibili avremmo già ricevuto delle visite il sospetto che analogo argomento sia spendibile in opposizione all'ipotesi della reincarnazione è forte.
Obiezione al punto 2: non una vera obiezione in senso stretto, piuttosto la banalissima constatazione che per definizione non possiamo conoscere l'aldilà e al limite dobbiamo accontentarci di credere sulla base di quello che normalmente viene etichettato come "atto di fede". Cosa che è degna del massimo rispetto, ma che fede e conoscenza siano universi disgiunti mi pare alquanto evidente (a prescindere dalla definizione di "conoscenza", tema che da solo potrebbe riempire la biblioteca di Alessandria d'Egitto).
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Re: La Morte
Non si puo' non fare filosofia parlando di giustificazione razionale di certe credenze rispetto ad altre credenze. Si puo' dire 'io non ci credo'. Non dire 'e' come credere nei folletti di Frosinone'. Questo e' gia' fare (cattiva) filosofia.scooter ha scritto:Discutere di un tema come questo rifacendosi a Plantinga significa voler fare della filosofia.Nickognito ha scritto: Discutere di un tema come questo senza conoscere Plantinga (e magari sbugiardarlo in tutto), e' come discutere di evoluzione senza sapere chi e' Darwin.
Che peraltro e' alla base di Best Sellers ateisti (mentre altri validissimi argomenti di filosofi atei non sono considerati).
Naturalmente l'obiezione più facile alla questione dei denti incapsulati è che il mio vero io (qualsiasi cosa sia) non si identifica tanto con i miei denti quanto con la mia coscienza, i miei ricordi, i miei pensieri e le mie azioni.
Io francamente dubito esista un significato condiviso di 'vero io'. Pero' si', nel complesso concordo.
Beh, tutta la parte in qualche modo legata all'attività cerebrale sembra essere destinata all'oblio
si', ma questo ha poco a che fare con la morte. Basta una malattia cerebrale.
Questo se vuoi che permanga quell'io che hai definito tu. Ben diverso se parli di 'principio vitale'. 'anima', 'essenza', 'atman', spesso definita come qualcosa che e' indipendente da 'mente e coscienza'. Puoi dire che 'non esiste'. Ma il discorso si sposta.1) la reincarnazione della mia mente (e suoi "prodotti") in quella di un nuovo organismo
2) l'oblio è confermato su questa terra, ma resta la possibilità che esista una qualche forma di aldilà in cui ciò che qui sembra perduto là si conservi in qualche modo
Supponiamo che esistano dei casi. Esisterebbe il modo di accertarlo? Quale?Obiezione al punto 1: in 300.000 anni circa di esistenza dell'homo sapiens non mi risulta alcun caso accertato/riconosciuto/condiviso di testimonianze in tal senso.
Mi pare che nessuno sia venuto qui a scrivere che il Paradiso e' un luogo di cui abbiamo conoscenza scientifica, su questo concordiamo no?Obiezione al punto 2: non una vera obiezione in senso stretto, piuttosto la banalissima constatazione che per definizione non possiamo conoscere l'aldilà e al limite dobbiamo accontentarci di credere sulla base di quello che normalmente viene etichettato come "atto di fede". Cosa che è degna del massimo rispetto, ma che fede e conoscenza siano universi disgiunti mi pare alquanto evidente (a prescindere dalla definizione di "conoscenza", tema che da solo potrebbe riempire la biblioteca di Alessandria d'Egitto).
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Re: La Morte
e se al posto del cervello metto un altro cervello con la stessa memoria impiantata e lo stesso corpo? Che Io e'?alessandro ha scritto:È inutile fare tanti distinguo. Senza cervello non c’è più nulla.Nickognito ha scritto:quale sarebbe quella 'classica' ? E psicologica quale? Il Super-Io per te e' un termine scientifico, per dire?alessandro ha scritto: l’io lo puoi intendere nella dizione psicologica o classica non importa.
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E se noi due ci teniamo lo stesso corpo e cervello ma ci invertono i ricordi, siamo noi? E se modificano i ricordi di tutti i nostri conoscenti su di noi, oltre ai nostri, siamo noi?
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Re: La Morte
Stando nel reale. Il cervello muore e tutto muore, punto.Nickognito ha scritto:e se al posto del cervello metto un altro cervello con la stessa memoria impiantata e lo stesso corpo? Che Io e'?alessandro ha scritto:È inutile fare tanti distinguo. Senza cervello non c’è più nulla.Nickognito ha scritto:
quale sarebbe quella 'classica' ? E psicologica quale? Il Super-Io per te e' un termine scientifico, per dire?
Un uomo in coma ha un io, scientificamente?
E se noi due ci teniamo lo stesso corpo e cervello ma ci invertono i ricordi, siamo noi? E se modificano i ricordi di tutti i nostri conoscenti su di noi, oltre ai nostri, siamo noi?
Un altro cervello sarebbe solo una copia.
Se copio tutto te stesso in un computer e poi ti uccido, sei morto. Ci sarà una o dieci copie ma non da l’immortalità
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Re: La Morte
Mi sembra una visione molto passata del reale. Oggi ti inietti un genoma che vuoi e cambi identita'. Per non parlare appunto di altri tipi di ibridi.alessandro ha scritto: Stando nel reale. Il cervello muore e tutto muore, punto.
Un altro cervello sarebbe solo una copia.
Se copio tutto te stesso in un computer e poi ti uccido, sei morto. Ci sarà una o dieci copie ma non da l’immortalità
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Re: La Morte
Si parlava di morte e cosa c’è dopo, non di variazioni.Nickognito ha scritto:Mi sembra una visione molto passata del reale. Oggi ti inietti un genoma che vuoi e cambi identita'. Per non parlare appunto di altri tipi di ibridi.alessandro ha scritto: Stando nel reale. Il cervello muore e tutto muore, punto.
Un altro cervello sarebbe solo una copia.
Se copio tutto te stesso in un computer e poi ti uccido, sei morto. Ci sarà una o dieci copie ma non da l’immortalità
Anche una lobotomia ti cambia.
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Re: La Morte
Boh, intanto servirebbe la testimonianza del (presunto) reincarnato. Il quale, presumo, sarebbe sottoposto ad accurate indagini fisiologiche, psicologiche e psichiatriche alla ricerca di una "prova". Che poi queste indagini possano portare a qualche certezza in un senso o nell'altro davvero non saprei dirlo perché nella vita mi occupo di tutt'altro.Nickognito ha scritto:Supponiamo che esistano dei casi. Esisterebbe il modo di accertarlo? Quale?Obiezione al punto 1: in 300.000 anni circa di esistenza dell'homo sapiens non mi risulta alcun caso accertato/riconosciuto/condiviso di testimonianze in tal senso.
Sì, su questo concordiamo. Dove forse la concordia si arresta è sulla mia impressione (a stare bassi) che alcuni PENSINO che non ci sia niente dopo la morte mentre altri CREDANO che qualcosa ci sia, e per come la vedo io "pensare" e "credere" sono fondamentalmente inconciliabili (non sono sicuro, ma forse questa è una sintesi meno polemica di quel che diceva anche Pindaro un paio di ore fa forse ad Alessandro)Nickognito ha scritto: Mi pare che nessuno sia venuto qui a scrivere che il Paradiso e' un luogo di cui abbiamo conoscenza scientifica, su questo concordiamo no?
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Re: La Morte
un po' di meno.alessandro ha scritto: Anche una lobotomia ti cambia.
Io volevo solo dire che mi sembra molto semplicistico parlare della morte come di un 'io' che si rimane o viene distrutto. La nozione di questo io e' tanto complessa e oggetto piu' di fede che altro, per me, quanto quella di una vita dopo la morte.
E' inutile chiedersi della vita dopo la morte di Nickognito, se Nickognito non esiste.
E' inutile che dico 'eh, l'anima non esiste, finisce tutto, e' solo cervello', se poi, nella vita di tutti i giorni, parli di qualcuno come se avessi un anima e non parli del suo cervello.
Ben diverso se nella vita normale tu non dici 'sono Alessandro', ma dici, 'Giovanni, il cervello adesso in questa stanza, ha tale funzione attivata'. (o comunque tu voglia chiamare quel cervello, ma non dire che e' il 'tuo').
Poi certo, esiste un sistema con le sue leggi interne, ma anche il sistema solare esiste (e non e' vivo di per se') o anche il virus esiste (e non si sa se viva o meno).
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Re: La Morte
alessandro ha scritto: Anche 2 MP a Wimbledon ti cambiano.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Morte
Ce ne son tantissimi (non che ci creda, eh, o non molto)scooter ha scritto: Boh, intanto servirebbe la testimonianza del (presunto) reincarnato
Ma quale prova poi avere che una essenza non misurabile fosse presente in un altro corpo che nemmeno e' presente, perche' e' del passato?Il quale, presumo, sarebbe sottoposto ad accurate indagini fisiologiche, psicologiche e psichiatriche alla ricerca di una "prova". Che poi queste indagini possano portare a qualche certezza in un senso o nell'altro davvero non saprei dirlo perché nella vita mi occupo di tutt'altro.
E mi sa che hai centrato il punto fondamentale. E' evidente che in certi casi, possiamo ritenere tutti molto utile 'pensare' che un geologo ci dica qualcosa riguardo a un terremoto rispetto che 'credere' che il Dio Pupo ce ne mandi uno alle sette perche' odia il numero sette.Dove forse la concordia si arresta è sulla mia impressione (a stare bassi) che alcuni PENSINO che non ci sia niente dopo la morte mentre altri CREDANO che qualcosa ci sia, e per come la vedo io "pensare" e "credere" sono fondamentalmente inconciliabili
Ma, nella maggioranza dei casi della nostra vita, davvero pensi che abbiamo diverse giudtificazioni oggettive delle nostre credenze e conoscenze e pensieri? Sull'amore, sulla morte, sui valori morali.. Non siamo fosse un misto strano di DNA (oggi modificabile), casualita', libero arbitrio (che per molti esiste, per molti e' superstizione, per molti non ha senso, atei e religiosi misti), ambiente esterno, cultura, esperienze personali, ciclo mestruale perfino...
I nostri pensieri e credenze, come del resto scrive Gios, sono quasi tutti ingiustificati (e quasi nessuno non totalmente direi). Quasi nessuno di v... noi e' minimamente aggiornato su cosa pensino oggi gli esperti di 'conoscenza' , tra le altre cose. Quasi nessuno di noi basa la vita sul pensiero.
Siamo, che so, favorevoli ad amore e al sesso e contrari all'uccidere bambini perche' ci abbiamo pensato? Davvero vi siete messi una settimana a pensare e poi avete dedotto 'si, dai, sesso con Pironkova si, mio figlio lo amo e il suo compagno di scuola non lo ammazzo. Ci ho pensato e ho concluso questo'.
Il pensiero serve solo a ampliare le possibilita' di azione razionale all'interno delle limitata e transeunte condizione presente momentanea.
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Re: La Morte
Muti è un tuo chiodo fisso...chiaky ha scritto:Bravissimi ragazzi. Ho "acceso" questo tema, che ci accompagna tutti, sempre, per tutta la vita, fino a quando non "scenderemo nel gorgo muti".
Lo state sviluppando in modo molto interessante. D'altronde è il tema dei temi.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Re: La Morte
Se glielo chiedi forse puoi averlo anche ora, ma avevo capito che non ti piaceva.Nickognito ha scritto:Io dopo morto voglio il corpo di Gegia
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Re: La Morte
Punto.Johnny Rex ha scritto:alessandro ha scritto: Anche 2 MP a Wimbledon ti cambiano.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte
Presupponendo di esistere e considerando la persona per quel che si intende normalmente, come vuoi considerarlo non cambia il fatto che una volta morto il cervello non resta nulla.Nickognito ha scritto:un po' di meno.alessandro ha scritto: Anche una lobotomia ti cambia.
Io volevo solo dire che mi sembra molto semplicistico parlare della morte come di un 'io' che si rimane o viene distrutto. La nozione di questo io e' tanto complessa e oggetto piu' di fede che altro, per me, quanto quella di una vita dopo la morte.
E' inutile chiedersi della vita dopo la morte di Nickognito, se Nickognito non esiste.
E' inutile che dico 'eh, l'anima non esiste, finisce tutto, e' solo cervello', se poi, nella vita di tutti i giorni, parli di qualcuno come se avessi un anima e non parli del suo cervello.
Ben diverso se nella vita normale tu non dici 'sono Alessandro', ma dici, 'Giovanni, il cervello adesso in questa stanza, ha tale funzione attivata'. (o comunque tu voglia chiamare quel cervello, ma non dire che e' il 'tuo').
Poi certo, esiste un sistema con le sue leggi interne, ma anche il sistema solare esiste (e non e' vivo di per se') o anche il virus esiste (e non si sa se viva o meno).
Che poi l’io lo consideri in 50 modi differenti non cambia.
Supponendo di esistere
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- Massimo Carbone
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Re: La Morte
non resta nulla di cosa? Della materia? Dell'anima? Di cosa? Della tua persona?alessandro ha scritto: Presupponendo di esistere e considerando la persona per quel che si intende normalmente, come vuoi considerarlo non cambia il fatto che una volta morto il cervello non resta nulla.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La Morte
premesso che la morte (ma soprattutto la sofferenza precedente) è un pensiero che mi preoccupa spesso e molto più del post morte e sono giunto alla conclusione che voglio morire in una delle seguenti situazioni:
canestro della vittoria in trasferta doppi medi al pubblico e uno che mi spara secco in testa
appena o durante una conclusione sessuale
nel sonno
siccome comunque la si guardi la morte non è un'esperienza riportabile quindi nè i razionalisti nè i fidelisti hanno ragione ma neppure torto, si possono fare solo delle ipotesi di quella che rimane una delle domande primordiali dell'uomo.
chiaro che quello che succede ad un corpo morto lo sappiamo bene e qui mi interrogo e vi interrogo:
noi siamo solo il nostro corpo? inteso come insieme di fibre o c'è anche qualcosa di intangibile chiamiamolo anima o essenza o coscienza.
e anche qui io non trovo nessuna risposta, ma nessuno è in grado.
una cosa rimane: ognuno deve prendere una propria posizione (quale che sia) e trovarvi conforto nella propria intimità
canestro della vittoria in trasferta doppi medi al pubblico e uno che mi spara secco in testa
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nel sonno
siccome comunque la si guardi la morte non è un'esperienza riportabile quindi nè i razionalisti nè i fidelisti hanno ragione ma neppure torto, si possono fare solo delle ipotesi di quella che rimane una delle domande primordiali dell'uomo.
chiaro che quello che succede ad un corpo morto lo sappiamo bene e qui mi interrogo e vi interrogo:
noi siamo solo il nostro corpo? inteso come insieme di fibre o c'è anche qualcosa di intangibile chiamiamolo anima o essenza o coscienza.
e anche qui io non trovo nessuna risposta, ma nessuno è in grado.
una cosa rimane: ognuno deve prendere una propria posizione (quale che sia) e trovarvi conforto nella propria intimità
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Re: La Morte
La coscienza non e' corporea?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La Morte
per me se esiste verrebbe da dire no
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
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Re: La Morte
Insomma, se un neurologo guarda la tua coscienza, la legge prima che tu ne diventi consapevole, e ti dimsotra che puo' modificarla in laboratorio a suo piaceimento, a te verrebbe da dire di no?Hakaishin ha scritto:per me se esiste verrebbe da dire no
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La Morte
ma rimane qualcosa di intangibile e non fisicoNickognito ha scritto:Insomma, se un neurologo guarda la tua coscienza, la legge prima che tu ne diventi consapevole, e ti dimsotra che puo' modificarla in laboratorio a suo piaceimento, a te verrebbe da dire di no?Hakaishin ha scritto:per me se esiste verrebbe da dire no
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Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: La Morte
Cosa?Hakaishin ha scritto:ma rimane qualcosa di intangibile e non fisicoNickognito ha scritto:Insomma, se un neurologo guarda la tua coscienza, la legge prima che tu ne diventi consapevole, e ti dimsotra che puo' modificarla in laboratorio a suo piaceimento, a te verrebbe da dire di no?Hakaishin ha scritto:per me se esiste verrebbe da dire no
E lo chiami coscienza?
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Re: La Morte
e comunque prima dovrebbe dimostraloNickognito ha scritto:Cosa?Hakaishin ha scritto:ma rimane qualcosa di intangibile e non fisicoNickognito ha scritto:
Insomma, se un neurologo guarda la tua coscienza, la legge prima che tu ne diventi consapevole, e ti dimsotra che puo' modificarla in laboratorio a suo piaceimento, a te verrebbe da dire di no?
E lo chiami coscienza?
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Re: La Morte
Insomma, a me stupisce molto una cosa.
Parliamo di morte (assenza di vita, fine di vita).
Parliamo di scienza, di religione.
Ora, esiste un qualcosa, definito 'vita', che non ha una definizione scientifica (ma che e' cruciale per la scienza).
Gia' questo dovrebbe far riflettere.
E' un qualcosa decisamente non antropocentrico. Che evidentemente non finisce quando finisce Nickognito. E' un qualcosa che pervade l'universo in diverse forme, che ha una origine ignota.
Come si fa a prescindere da questa vaghezza e complessita'? E dire, eh dai, muore il cervello, non rimane nulla, non c'era altro.
Parliamo di morte (assenza di vita, fine di vita).
Parliamo di scienza, di religione.
Ora, esiste un qualcosa, definito 'vita', che non ha una definizione scientifica (ma che e' cruciale per la scienza).
Gia' questo dovrebbe far riflettere.
E' un qualcosa decisamente non antropocentrico. Che evidentemente non finisce quando finisce Nickognito. E' un qualcosa che pervade l'universo in diverse forme, che ha una origine ignota.
Come si fa a prescindere da questa vaghezza e complessita'? E dire, eh dai, muore il cervello, non rimane nulla, non c'era altro.
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Re: La Morte
[quote="Hakaishin"
e comunque prima dovrebbe dimostralo[/quote]
sei il corrente degli ultimi esperimenti?
e comunque prima dovrebbe dimostralo[/quote]
sei il corrente degli ultimi esperimenti?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)